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Civitanova, il comandante De Tommasi traccia un bilancio dell'attività estiva della Capitaneria

Civitanova, il comandante De Tommasi traccia un bilancio dell'attività estiva della Capitaneria

Come tradizione, alla fine dell'estate si traccia un bilancio delle attività svolte dalla Guardia Costiera e a tal proposito, nei giorni scorsi, in attesa dei dati ufficiali definitivi, abbiamo incontrato il Comandante Angelo De Tommasi per capire quali sono i compiti, le funzioni e le aree di competenza del locale Ufficio Circondariale Marittimo da lui guidato.

L'Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Civitanova Marche, ha giurisdizione nel tratto di mare che va dalla foce del Musone a quella del Chienti e a terra, per tutta la provincia di Macerata e quella di Perugia. Tra le molteplici funzioni svolte, rientrano i controlli in materia ambientale, come i depuratori, gli scarichi, il ciclo dei rifiuti, i controlli sulla commercializzazione di prodotti ittici e quelli su igiene e salute degli alimenti. Tali attività, si innestano sulle funzioni primarie che sono invece quelle del soccorso in mare, della gestione h24 delle comunicazioni marittime, dei segnali di soccorso, dei controlli pesca a mare, oltre che a terra, dei mercati ittici, la tutela del consumatore da pratiche commerciali scorrette come frodi o immissione in commercio di prodotti nocivi o contraffatti, alterazioni o sofisticazioni alimentari. Fondamentalmente, questi controlli alimentari sono rivolti ai prodotti ittici ma questo non vieta che durante un ispezione, se ci si imbatte in una partita di carne deteriorata, si posso intervenire comunque ad intervenire.

Tra gli altri accertamenti effettuati dal personale del Tenente di Vascello De Tommasi, ci sono i controlli a mare sugli impianti di molluschicoltura e quelli importantissimi sulla salubrità delle acque di balneazione, argomento molto sentito dalla cittadinanza. Purtroppo le Marche sono attraversate da molti fiumi, ci dice il Comandante, e oltre al Chienti con la sua storia che tutti conosciamo, in realtà anche gli altri fiumi sono collettori di scarichi autorizzati o meno, che comportano grandissime difficoltà di rilevazione perché ogni volta che bisogna arrivare ad un risultato, bisogna andare a fare delle indagini con l'utilizzo di mezzi aerei (droni) ed è difficilissimo controllare ad esempio lo scarico della casa isolata sulla costa che saltuariamente, magari quando c'è brutto tempo, va a finire in acqua e si disperde nell'immensità del mare.

Con il Comandate abbiamo affrontato anche dei casi specifici, come ad esempio il forte odore di gasolio davanti a Fontespina che, come ci dice, è dovuto ad un giacimento naturale di gas su cui sono stati fatti degli studi da parte dell'università di Macerata. Si tratta di un giacimento "povero", per il quale attualmente c'è la tecnologia per l'estrazione ma il costo sarebbe superiore al ricavato e quindi. Non è detto che un domani, con l'aumentare dei prezzi, potrebbe diventare economicamente conveniente sfruttare anche questo giacimento.

Uno dei temi particolarmente caldi di questa estate, è stato quello del commercio abusivo sulla spiaggia ed abbiamo chiesto al Comandante, se la capitaneria sia in qualche modo coinvolta e autorizzata a fare i controlli. Chi vuole fare commercio ambulante, ci dice, chiede un autorizzazione al comune che gli rilascia un permesso demaniale per l'eventuale carrettino, per l'occupazione anche itinerante, e poi all'ufficio commercio, sempre del comune, viene pagata una tassa che è la stessa che pagherebbe se fosse in Piazza XX Settembre o in strada, come quelli che fanno il mercato. Di questi ambulanti, ce ne sono alcuni regolarmente autorizzati ma la stragrande maggioranza no. La competenza piena nell'andare a sanzionare questi soggetti ricade però nella polizia municipale, così come tutto ciò che riguarda la fruizione turistica dell'arenile, come il cane sulla spiaggia, le persone che giocano a pallone e danno fastidio, quelli che sentono la radio ad alto volume. De Tommasi ci tiene a precisare che a volte, nonostante la competenza sia della municpale, vengono chiamati anche loro e nei casi più gravi, se c'è qualche urgenza o qualche ipotesi di reato, si recano immediatamente sul posto senza problemi.

Sono di competenza della Capitaneria invece tutti i controlli sugli stabilimenti balneari, come le dotazioni obbligatorie, la cassetta dei medicinali, il locale infermeria, la presenza fisica dei bagnini, la regolarità del loro brevetto, la presenza della torretta in spiaggia, le boe, il pattino e molto altro. Questa estate sono stati fatti almeno tre passaggi in ogni chalet e si è puntato molto sulla prevenzione piuttosto che sull'aspetto sanzionatorio, tanto che all'inizio della stagione sono state distribuite delle schede su tutto ciò che c'era da fare, in modo che i titolari degli stabilimenti si potessero organizzare per far trovare tutto in regola al passaggio dei successivi controlli. Dice il Comandante: "La nostra parola d'ordine è sicurezza e prevenzione. Non mi interessa dire 'ho fatto cinquanta verbali' perché non è un successo dell'amministrazione, questo sarebbe un fallimento. Noi siamo quì per evitare incidenti".

La scorsa estate ha suscitato molto clamore in città la vicenda di quel casotto sorto sul lungomare nord e il Comandante ci dice che per aprire un'attività commerciale sul demanio servono determinate concessioni ma quell'area non era demaniale ma vicina, e viene definita patrimoniale. Siccome è molto vicina al demanio, c'è bisogno di un'autorizzazione che rilascia il compartimento marittimo di Ancona, una cosa veloce, di natura urbanistica e di gestione del territorio. Questa persona che aveva costruito questo gabbiotto, aveva ottenuto alcune delle autorizzazioni che gli servivano, ma non tutte. Tra quelle mancanti c'erano l'articolo 55 della Capitaneria e l'autorizzazione urbanistica del comune, avendo ricevuto solamente l'autorizzazione al commercio in forma itinerante. C'è una differenza tra commercio ambulante, itinerante e stagionale e quella costruzione in legno ricadeva sotto la forma di commercio stagionale perché, seppure amovibile e in legno, aveva addirittura l'attacco all'enel fatto al palo della luce ed era a tutti gli effetti una struttura fissa, non poteva andare da un'altra parte o spostarsi cinque metri più in là. Lo avrebbe comunque potuto fare, non c'erano problemi, ma prima avrebbe dovuto acquisire quei due permessi che mancavano.

Una delle operazioni di cui il Comandante De Tommasi va particolarmente fiero è quella del grosso ritrovamento di droga a Porto Recanati, riguardante quasi 900 kg di stupefacente. Nessuna Capitaneria d'Italia aveva mai gestito un quantitativo così ingente in proprio, perché normalmente si appoggiano ai carabinieri e alla finanza. Dopo essere stata recuperata, la droga è stata portata all'interno dei locali di Civitanova, messa in una stanza di cui è stata cambiata la serratura e posto del personale di guardia, per essere poi stata portata con la scorta a Tolentino dove è stata incenerita. Ovviamente, dal punto di vista delle indagini, si sono messi a disposizione dell'autorità giudiziaria e dei carabinieri che stavano già seguendo un filone investigativo.

Resoconto Operazione "MARE SICURO 2017"

Anche in questa estate appena conclusa i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo – Guardia Costiera di Civitanova Marche sono stati impiegati in un’intensa attività di vigilanza e controllo, sia a terra che in mare. Per l’intera stagione infatti è stata garantita la costante presenza sul territorio - ai fini preventivi - ed un tempestivo intervento in situazioni di pericolo.

Sono stati 7 i militari giornalmente impiegati nell’operazione, a partire dal 17 Giugno e fino al 17 Settembre 2017, ai quali si sono aggiunte 6 unità appartenenti alle Associazioni di volontariato (CISOM – CRI) con le quali si è ulteriormente rinsaldata una proficua collaborazione, specialmente nei periodi di maggiore affluenza.

Molte sono state le iniziative precedenti l’inizio della stagione, finalizzate a sensibilizzare l’utenza sulle tematiche legate alla sicurezza in mare, alla cultura nautica ed alla corretta fruizione delle spiagge libere e di quelle in concessione. Si sono tenuti incontri con le associazioni di categoria e - per tutto il corso della stagione - sì è privilegiata la comunicazione con l’utenza al fine di esercitare la massima attività possibile di prevenzione. Sono stati consegnati n° 13 “bollini blu” al termine di altrettanti controlli preventivi, che attestano un buon livello di adeguamento del settore diportistico civitanovese alla normativa vigente.

Pressoché costante è stata la presenza della Guardia Costiera sulle coste ed in mare, con uscite programmate quotidiane; tutti gli uffici del Circondario hanno assicurato una pronta risposta all’utenza, anche - ed anzi in maggior misura – nelle giornate festive. Rilevante è stato l’impegno dei militari in occasione delle numerose manifestazioni ludico-sportive svolte su tutto il litorale, che ha contribuito ad un ottimo risultato delle stesse.

Efficiente è stata la cornice di sicurezza posta in essere - in collaborazione con le altre forze di polizia - a favore dei numerosi turisti, atleti e pubblico partecipante, oltre che dei bagnanti e diportisti, anche in occasione delle due giornate (Civitanova e Porto Recanati) che hanno visto i cieli del Circondario colorarsi del Tricolore grazie alla Pattuglia Acrobatica Nazionale.

In tutto il litorale di competenza il dispositivo di assistenza ai bagnanti, in capo ai gestori degli stabilimenti balneari, ha operato in sinergia e sotto il costante controllo e coordinamento di questo Ufficio, con risultati pronti ed adeguati. Anche nelle giornate più sfavorevoli gli assistenti hanno onorato la loro professionalità, portando a termine faticosi e pericolosi recuperi. Due persone – entrambe anziane – hanno perso la vita in mare per cause naturali, entrambe nelle prime ore della mattina, nell’orario in cui non era attivo il servizio di assistenza ai bagnanti.

Preziosa, inoltre, è stata la collaborazione con l’ARPAM, che ha svolto il consueto e prezioso lavoro di monitoraggio della qualità delle acque destinate alla balneazione, con il supporto dei mezzi navali della Guardia Costiera, in tutta la fascia di mare civitanovese.

Di seguito, infine, i numeri salienti dell’operazione “mare Sicuro 2017” relativi alla Guardia Costiera Civitanovese:
- 5 operazioni di ricerca e soccorso svolte;
- 10 le persone salvate;
- 4 le unità soccorse dalla dipendente unità navale;
- 738 controlli di polizia marittima e demaniale, comprensivi di quelli in materia ambientale, sulla filiera della pesca, sulla nautica da diporto;
- 26 illeciti rilevati, tra infrazioni all’ordinanza di sicurezza balneare, attività di pesca illegale e violazioni della normativa sulla navigazione da diporto; le violazioni sono in lieve aumento rispetto al 2016, in particolare il numero di sanzioni comminate per mancato rispetto della distanza dalla zona riservata alla balneazione da parte di piccole unità da diporto;
- 13 i “bollini blu” rilasciati ai diportisti nella fascia costiera di competenza.

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