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Civitanova, caso mense scolastiche: "Servito cibo surgelato e di bassa qualità". Scatta lo sciopero delle famiglie

Civitanova, caso mense scolastiche: "Servito cibo surgelato e di bassa qualità". Scatta lo sciopero delle famiglie

Pesce surgelato, invece di quello fresco, con scarsa tracciabilità delle aziende fornitrici, frutta e verdura non sempre di stagione e spesso anch'essa precotta e surgelata.

 

È quanto contesta il comitato spontaneo delle famiglie "Insieme cambiamo la Mensa", della Scuola Primaria Ugo Bassi di Civitanova, e per questo domani venerdì 29 marzo faranno uno sciopero andando a prendere i figli a scuola all'ora di pranzo per poi riportarli intorno alle 13.45. Viene scelto dai rappresentanti dei genitori proprio il venerdì perché è il giorno in cui alla mensa viene servito il pesce, visto che il Comune di Civitanova ha aderito al progetto regionale Pappa fish.

 

Il progetto doveva garantire sul piatto dei bambini, fruitori della mensa scolastica, pesce fresco dell'Adriatico e Mar Mediterraneo (Zona FAO 37.1 e 37.2), ma in realtà -secondo la contestazione dei genitori- il prodotto servito è surgelato e di provenienza incerta

 

Il caso era partito a fine Novembre 2018, quando i bambini avevano avvertito un cattivo odore dal cibo che dovevano mangiare a mensa. Da qui la segnalazione dei genitori al Comune  che aveva poi svolto dei controlli sanzionando la ditta "All Food", che deteneva l'appalto per il servizio delle mense scolastiche.

 

Era emerso infatti dai controlli che il pesce utilizzato era surgelato e del mare di Barents al posto dei merluzzi dell'Adriatico, come previsto dal capitolato di appalto che regola i rapporti tra il Comune di Civitanova e la società che si occupa della refezione scolastica. Da qui la multa di 2.000 euro comminata per la società "All Food". Oltre al pesce anche l'olio di oliva utilizzato non era quello italiano (come previsto dal protocollo), ma dell'Unione Europea. La ditta si era difesa dicendo che non avevano trovato per quel giorno altri prodotti, ma ciò non aveva comunque evitato la sanzione.

  

A quanto pare la situazione, per il comitato "Insieme cambiamo la Mensa", non è molto mutata. Lamentano infatti scarsi controlli da parte dell'Asur e per questo metteranno in atto uno sciopero a partire da questo venerdì 29 marzo che cercherà di coinvolgere tutte le famiglie che hanno figli che usufruiscono del servizio delle mense scolastiche cittadine.

La protesta sarà sostenuta dal movimento politico "Realtà Popolare". La coordinatrice regionale Fabiola Bruzzesi sarà presente domani davanti alla scuola primaria di Santa Maria Apparente per aiutare il comitato delle famiglie nello sciopero. "Mi unisco ai genitori in questa protesta, devono sapere cosa mangiano i loro figli a scuola, se viene servito cibo che rispetti i requisiti di qualità o meno, come già previsto dal protocollo"- afferma la Bruzzesi - .

 

Il Comitato dei genitori chiede inoltre " una mensa scolastica che adotti un sistema di monitoraggio digitale per facilitare la condivisione di informazioni e la raccolta di dati statistici su gradimento dei piatti e spreco a mensa e ovviamente la tracciabilità delle aziende fornitrici del cibo”.

 

 

  

 

 

 

 

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