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Cingoli, anziani contagiati nella casa di riposo. I familiari: "Da giorni non abbiamo loro notizie"

Cingoli, anziani contagiati nella casa di riposo. I familiari: "Da giorni non abbiamo loro notizie"

"Ognuno di noi ha un caro all'interno della casa di riposo, ci sono i nostri nonni. Cingoli è un paese spettrale, vogliamo sapere come muoverci e se quanto sta avvenendo poteva essere evitato. Magari, mettendo in atto misure preventive maggiormente tempestive". Un gruppo di cittadini cingolani, preoccupati per la salute della propria comunità, chiede maggiori chiarimenti su quanto si sta verificando nella locale casa di riposo. 

All'interno della struttura, sinora, sono stati confermati sette casi di positività al coronavirus: cinque ospiti e due operatori. 

Dall'8 marzo, a seguito del primo tampone effettuato su un'anziana ospite di 89 anni, il sindaco di Cingoli Michele Vittori - con apposita ordinanza - ha disposto la chiusura della struttura agli ospiti esterni (parenti, amici, volontari). L'accesso ai locali della casa di riposo, sino al 18 marzo, è consentito ai soli addetti. 

Una disposizione che i cittadini considerano tardiva. Secondo alcune testimonianze dirette, la cooperativa sociale che ha in gestione il servizio della casa di riposo (la Cooperativa KCS Caregiver, ndr) aveva già sollecitato, circa 14 giorni prima dell'ordinanza del sindaco, un intervento da parte dell'Asp (Azienda pubblica servizi alla persona, ndr) Ambito 9, per via dei sintomi presentati da alcuni degli anziani ospitati, riconducibili all'infezione da Covid-19. Proprio all'Asp Ambito 9, infatti, il Comune di Cingoli ha conferito il servizio della casa di riposo. 

Alcuni familiari dei cinque anziani contagiati riferiscono persino di non ricevere da giorni notizie né informazioni sullo stato di salute dei loro cari. "Nessuno risponde alle nostre chiamate" raccontano. 

"Ci piacerebbe avere qualche risposta in più dall'amministrazione comunale - ci riferiscono ancora i cittadini -. Ad esempio: come devono comportarsi le persone che sono andate a trovare i propri cari nella casa di riposo nei giorni precedenti l'8 marzo, quando il virus presumibilmente già circolava nella struttura? Sono state prese tutte le precauzioni per il personale interno?". 

Nella mattinata di oggi - secondo quanto riferito dagli operatori della struttura al sindacato - tutti gli ospiti e il personale in servizio sono stati sottoposti a tampone. 

Alle preoccupazioni della cittadinanza si aggiungono, infatti, quelle del sindacato che ha presentato alla cooperativa KCS Caregiver che ha in gestione la struttura, al sindaco di Cingoli e all'Asp di Jesi, le seguenti richieste: 

- l'immediato trasferimento degli ospiti positivi in strutture sanitarie adeguate poichè la casa di riposo non è in alcun modo adatta per gestire il contenimento della diffusione e la gestione dell’emergenza;

- l’attivazione di tutti i protocolli sanitari previsti;

- la sanificazione degli ambienti della struttura;

- la messa a disposizione del personale dipendente di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale che assicurino, ai sensi della normativa vigente, la massima prevenzione e protezione dal contagio. 

La stessa Cooperativa KCS Caregiver ha confermato le preoccupazioni in merito alla permanenza dei cinque anziani malati nella casa di riposo, seppur isolati dal resto degli utenti in un ambiente apposito. Già nella giornata di ieri la cooperativa ha tentato di trasferirli in altre strutture, senza successo. 

++ AGGIORNAMENTO 15 MARZO ORE 15:00 ++ 

IL SINDACO: "ALTRI 29 ANZIANI CONTAGIATI NELLA CASA DI RIPOSO"

 

 

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