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Attualità Castelsantangelo sul Nera

Castelsantangelo, parlano i residenti: "Non volevamo criticare il nostro Sindaco. Questa polemica fa perdere di vista i veri responsabili dello strazio che viviamo"

Castelsantangelo, parlano i residenti: "Non volevamo criticare il nostro Sindaco. Questa polemica fa perdere di vista i veri responsabili dello strazio che viviamo"

Come avevo avuto modo di scrivere, la polemica (violenta e sinceramente inspiegabile) nata intorno al sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, rischiava di far perdere di vista le vere responsabilità sugli enormi problemi e sulle difficoltà che vivono da un anno i terremotati. 

Ed è proprio questo concetto che viene ribadito e sottolineato dai residenti di Castelsantangelo che sottolineano come non c'era alcuna volontà di prendere di mira il sindaco Falcucci e come la lettera scritta per chiedere di evitare passerelle il 24 agosto quando saranno consegnate le prime Sae è cosa distinta dall'episodio relativo al manifestino affisso in cui veniva comunicata la prossima rimozione del bagno nell'area camper. Un po' quello che mi sono permesso di scrivere, conoscendo la serietà e la caparbietà di Falcucci e come in un anno sia stata una delle poche voci di vera protesta verso le istituzioni su ritardi e mancanze verso i terremotati.

Ma a questo punto, la cosa più importante è il pensiero della gente, dei residenti di Castelsantangelo, espressi dalla signora Angela Cesaretti, una delle firmatarie della lettera di protesta "Noi qui non vi vogliamo".


"Non siamo un gruppo, né un comitato, ne' una associazione. Siamo un gruppo spontaneo" spiega la signora Cesaretti "che ha condiviso e poi sottoscritto la lettera inviata alle istituzioni.
Siamo rammaricati per la polemica che si è sollevata, per la confusione a mezzo stampa di due eventi differenti. Il primo la nostra lettera di protesta alle istituzioni "alte", in cui, tra le altre cose, esplicitamente sosteniamo il Sindaco nella sua fatica e nella sua attività.

Il secondo, una diatriba già esistente tra il sindaco ed alcuni residenti che "campeggiano" dal 30 ottobre scorso nella unica area camper del paese, circa il pagamento della elettricità e delle altre utenze. Non ne conosco le vicende specifiche, gli antefatti e quindi non mi permetto di entrare nel merito, anche perché non sono portavoce di nessuno, esprimo solo dei chiarimenti rispetto alla lettera condivisa ed inviata.

Nella nostra lettera, che vi chiediamo di pubblicare per intero, a scanso di ulteriori equivoci, si parla del malessere di tutti noi terremotati di Castelsantangelo sul Nera, chi è in camper, chi è sulla costa e chi è in affitto in giro per il centro Italia, ed il riferimento a chi è in camper è generico, nulla a che vedere con la questione specifica sopracitata.

La lettera è nata su altri presupposti, di certo non quello di criticare il sindaco Falcucci, che in questo dramma del sisma ha fatto quello che il 'sistema' gli ha permesso e gli permette di fare.
L'unico riferimento alle utenze dell'area camper della lettera è quello al "fantomatico avviso", visto di persona, circa la rimozione dei bagni, che riportava l'affermazione che la regione Marche rimuoveva i bagni pubblici perché l'emergenza era finita!
A quel punto, vista l'assurdità della comunicazione circa la fine dell'emergenza, ripeto, non nei confronti del Sindaco, ma per la responsabilità della Regione, lo abbiamo commentato.

Esprimiamo comunque il nostro rammarico, ed in questo caso mi assumo la responsabilità di essermi arrogata il diritto di essere  portavoce del gruppo di sottoscrittori,  perché questa polemica in atto fa perdere di vista i veri responsabili di questo strazio che stiamo vivendo.
È la diaspora del popolo dei Sibillini come qualcuno ha già scritto e sta avvenendo nella più totale apatia istituzionale.
Ricorda il film "Mediterraneo" quando l'attendente Farina nascosto nel tino delle olive in salamoia non vuole tornare in Italia?
Afferma: "Loro si sono scordati di noi? Ecco, noi adesso vogliamo scordarci di loro!"
Questo era sinteticamente il pensiero dei sottoscrittori circa la possibile presenza di politici per inaugurare le prime 11 SAE dopo un anno, nel massimo rispetto delle istituzioni dello Stato, ma non delle azioni dei suoi rappresentanti.
Leggere la lettera per intero, non per saccenza, può permettere di uscire da questa sterile polemica" conclude la signora Cesaretti "che permette a chi ha le vere responsabilità di rimanere ancora una volta dietro le quinte".

Di seguito il testo integrale della lettera



Ai rappresentanti del Governo, della Regione Marche e dei partiti politici tutti

Scriviamo in qualità di residenti e non a Castelsantangelo sul Nera (MC), uno dei 113 comuni colpiti dal sisma.
Ci è giunta notizia che per il 24 agosto prossimo alcuni Vostri rappresentanti potrebbero essere presenti QUI nel nostro Comune, per inaugurare ad un anno dall’inizio degli eventi sismici le prime 11 SAE, ancora in fase di costruzione.
A questo punto sentiamo la necessità di esprimere la nostra opinione.

NOI QUI NON VI VOGLIAMO!

Le motivazioni sono le seguenti:
NOI QUI, che eravamo 280 esistenze e che ora siamo 280 sfollati, come in tempo di guerra, anonimi numeri di un conteggio istituzionale, senza peso elettorale, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che viviamo al margine delle sconfinate zone rosse, tra le frane, le macerie immobili da mesi, le strade sbarrate e non possiamo neanche andare a camminare nei nostri sentieri, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, sparpagliati per tutto il centro Italia, che per ritrovare un senso di famiglia e di paese abbiamo solo telefono, sms e whatsapp, e che quando ci sentiamo la prima cosa che ci chiediamo è: “Dove stai?”, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che ci hanno fermato, controllato ed identificato centinaia di volte per poter circolare nel nostro paese, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che stiamo vedendo i nostri anziani lasciarsi andare a demenza, tristezza, nostalgia e disperazione, sopraffatti dalla consapevolezza che non torneranno mai più a morire nelle loro case, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che i nostri bambini sfiniti hanno viaggiato per ore e ore nei pulmini sulla costa per raggiungere la scuola distante troppi chilometri, o che hanno resistito dentro tensostrutture dall’aria densa ed irrespirabile, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, una manciata di ostinati, che sopravvivono in camper e roulotte dal 30 ottobre, a combattere il freddo ed il caldo, a fare i turni per la doccia, perché l’acqua calda nei soli due container della protezione civile non basta per tutti, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che abbiamo visto morire i nostri animali, imprigionati dalla neve alta e che le stalle le abbiamo viste arrivare a giugno e luglio, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che abbiamo trascorso le notti invernali di vento e neve senza elettricità ad accendere e spegnere le stufe, dovendo decidere se rimanere intossicati o sentire freddo, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che chi ve lo ha fatto fare a rimanere in paese? tra le scosse, le macerie e il freddo; potevate andare nei comodi “non luoghi”, alberghi o camping sulla costa;
NOI QUI, che quando ci siamo abituati ai “non luoghi” camping e alberghi sulla costa, facendoli diventare le nostre piccole comunità, ci avete trasferito di nuovo e disseminato in altri “non luoghi”, come dei pacchi in consegna ritardata.
NOI QUI, a fare centinaia di chilometri al giorno, tutti i giorni, per poter andare a lavorare nelle aziende rimaste in piedi, alzandosi a notte fonda e rientrando a sera inoltrata, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, a viaggiare con le strade ingombre di neve, che “tanto lassù non ci vive più nessuno”, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, paralizzati da studi di fattibilità, ipotesi di progetto, fasi previsionali e niente di concreto, QUI non vi vogliamo;
NOI QUI, che ringraziamo gli italiani che ci hanno aiutato e sostenuto concretamente, loro si!  fin da subito e sempre;
NOI QUI, che in 11, dopo un anno, primi assegnatari delle prime “casette”,ci sentiamo in imbarazzo nei confronti degli altri compaesani, perché le loro non si sa ancora quando arriveranno, e se arriveranno prima del prossimo inverno;
NOI QUI, a vedere i nostri sindaci sfiancati, barcamenarsi tra la rabbia, l’impotenza ed i vostri vacui progetti, nel timore di veder svanire le briciole di promesse che di tanto in tanto gli elargite;
NOI QUI, ultima notizia di questi giorni, che ci avete comunicato che l’emergenza è finita! grazie! noi non ce ne eravamo accorti! e che quindi i bagni e le docce pubblici usati da chi è in camper e roulotte verranno portati via!

NOI QUI NON VI VOGLIAMO!
NOI QUI abbiamo esaurito la pazienza e vostre eventuali visite le vivremmo come una provocazione, quindi vi chiediamo la cortesia di non esasperare oltre i nostri animi.

NOI QUI vogliamo le SAE subito per tutti
NOI QUI vogliamo che tornino i bambini
NOI QUI vogliamo che tornino gli anziani
NOI QUI vogliamo che tornino le attività commerciali
NOI QUI vogliamo che tornino i proprietari delle seconde case, nostri compaesani di altra generazione
NOI QUI vogliamo che tornino i turisti
NOI QUI vogliamo che tornino gli italiani che ci hanno aiutato
NOI QUI vogliamo veder tornare le nostre opere d’arte
NOI QUI vogliamo circolare liberamente nelle nostre strade e sulle nostre montagne
NOI QUI vogliamo la no tax area, unica possibilità per far ripartire l’economia e scongiurare lo spopolamento
NOI QUI vogliamo piani di ricostruzione chiari, scanditi e definiti

NOI QUI, CASTELSANTANGELO SUL NERA, non Sant’Angelo o Castel Sant Angelo, che neanche le istituzioni scrivono correttamente il nostro nome

NOI QUI, E’ CASTELSANTANGELO SUL NERA, PROVINCIA DI MACERATA, MARCHE, ITALIA

NOI QUI NON VI VOGLIAMO!   NOI QUI NON CE NE ANDIAMO

Nel salutarVi lasciamo a Cesare Pavese, uno dei poeti preferiti dalla nostra compaesana Anna, l’arduo compito di spiegarVi il senso della nostra appartenenza; ancora speriamo possiate capire…

"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".
(C.Pavese, La luna e i falò 1950)








Anna Maria Alfani, Marco Alfani, Sergio Alfani, Paola Angeli, Antonella Barbonari, Cinzia Blanchi, Franco Brizi, Alessia Brignardello, Massimo Brignardello, Paolo Brignardello, Ada Buschittari, Augusta Caldarelli, Gloria Caprari, Angela Carucci, Eraldo Carucci, Maria Teresa Carucci, Alessandro Cesaretti, Angela Cesaretti, Benedetto Cesaretti, Anna Cianconi, Giulio Cianconi, Adele Costantini, Angelo Cristiani, Mario Davidde, Teresa Di Antonio, Pietro Francioni, Franco Lelli, Roberto Lelli, Antonella Liberti, Giovanni Liberti, Rita Liberti, Mariangelo Marinelli, Valentina Marinelli, Domenico Marzoli, Marisa Marzoli, Domenico Marzoli Capocci, Gianfelice Marzoli Capocci, Nadia Natali, Emanuela Petrucci, Domenico Piccinini, Sonia Pierangeli, Salvatore Piergiovanni, Cinzia Quattrini, Antonio Riccioni, Carlo Riccioni, Eraldo Riccioni, Paolo Riccioni, Angela Ridolfi, Beatrice Rossi, Benedetta Rossi, Emanuele Smarchi, Orlando Smarchi, Anna Tarragoni, Antonello Urbani

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