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Bolognolaski, consegnata al sindaco la divisa degli impianti: "Speranza di rilancio svanita"

Bolognolaski, consegnata al sindaco la divisa degli impianti: "Speranza di rilancio svanita"

Oggi la società Bolognola-ski ha consegnato al primo cittadino dell’omonima stazione Cristina Gentili, la divisa degli impianti sciistici.

 "Un gesto simbolico, di grande disapprovazione per l’imbarazzante situazione che le stazioni sciistiche stanno vivendo". Così lo definiscono Giacomo Zanchetti e Francesco Cangiotti, direttore degli impianti della stazione sciistica di Bolognola.

I due non accettano il comportamento del Governo, a meno di 12 ore dalla riapertura degli impianti, dopo l’ok delle settimane scorse e dopo giorni di lavoro e ingenti spese economiche per garantire l’apertura e la messa in atto degli adeguamenti anti-covid: innevamento artificiale sempre in funzione, ore di battipista, apertura del canale online di vendita degli skipass per garantire e cercare di limitare al minimo ogni forma di assembramento ed assicurare un servizio ottimale al cliente.

Dopo tutto questo lavoro si sentono umiliati insieme a tutti gli addetti e operatori del settore.

Oggi Bolognola Ski sarebbe stata l’unica stazione da sci delle Marche a garantire sicurezza e ad essere pronta ad ospitare il 30% dei clienti così come imposto da regolamento, un esempio virtuoso per la regione Marche che vede giovani imprenditori non arrendersi nelle innumerevoli difficoltà che questo territorio ha subito negli anni, lavorando sempre con entusiasmo e professionalità.

“Abbiamo deciso di consegnare la divisa della nostra stazione sciistica - dice Giacomo Zanchetti - dietro a quella divisa ci sono tutti i nostri sforzi, i nostri ragazzi che insieme a tutta la società credono nel territorio e nelle sue potenzialità. Oggi la notizia di chiusura fino al 5 marzo è arrivata come una doccia gelida, senza alcun rispetto per le persone e per il lavoro. Ristori mai arrivati da marzo dello scorso anno e ora accumuliamo ulteriori danni economici relativi a gli investimenti che abbiamo affrontato solo perché abbiamo creduto nel nostro lavoro e abbiamo affrontato con la massima diligenza e rispetto tutti i protocolli”

“Ennesimo rinvio, di una stagione mai iniziata - afferma Francesco Cangiotti, direttore degli impianti - che vede la delusione nelle istituzioni e la speranza ormai svanita di un rilancio di questo settore che è cardine di un’economia di un intera vallata”

"Ristori ma a questo punto anche rimborsi immediati, perché non è una questione di chiusura ma è la modalità ad aggravare questa situazione economica sulle spalle delle aziende private come le nostre, che tra l’altro sorreggono l’economia invernale dell’intera zona. Siamo l’unica stazione delle Marche - continua Cangiotti-  ad aver sostenuto gli atleti e le scuole sci, con le nostre aperture speciali solo per loro, proprio per garantire un servizio completamente a nostre spese e continueremo a farlo perché la montagna deve continuare a vivere".

In questo senso, di pochi minuti fa è la rassicurazione fornita dall'assessore regionale Guido Castelli circa l'arrivo di 4,5 miliardi come indennizzo della stagione sciistica compromessa (leggi qui)

 

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