Accelerare la ricostruzione. È questo l’obiettivo della CNA, che presenterà le sue proposte a Camerino giovedì 27 febbraio. Nell’aula del Rettorato dell’Università di Camerino, alle ore 15:30, si ritroveranno i presidenti di CNA Costruzioni delle regioni colpite dal sisma del 2016: Marco Rossi per le Marche, Aurelio Malvone per l’Abruzzo, Carlo Bellioni per il Lazio e Mirko Papa per l’Umbria.
Inoltre interverranno anche il responsabile nazionale CNA Costruzioni Mario Turco e il Presidente Enzo Ponzio. Con loro Cesare Spuri, responsabile Ufficio Ricostruzione della Regione Marche, e Paolo Mariani, direttore del confidi regionale Uni.Co.
“Le nostre proposte” dichiara Marco Rossi “verranno inviate al nuovo Commissario per la Ricostruzione Giovanni Legnini e ai Governatori delle quattro regioni che hanno Comuni nel cratere del terremoto.”
Ricostruzione a rilento. A oltre tre anni dal sisma, al 31 dicembre 2019 erano 11.812 le richieste di contributo presentate nelle quattro regioni per intervenire sugli immobili danneggiati dal sisma. Si tratta del 15% dei 79.459 edifici per i quali è stato certificato che hanno subito danni. Di questi 49.343 hanno subito danni gravi e 30.116 danni lievi. Le domande accolte sono state 4.080 pari al 47% di quelli presentati.
“Le domande presentate sono ancora poche perché” precisa Marco Rossi “i proprietari degli immobili sono stati frenati dall’eccessiva burocrazia nelle procedure e negli appalti per lavori sotto i 100 mila euro e dai troppi vincoli per progettisti e subappalti. Occorre affrontare queste problematiche e far partire, finalmente, tutti i cantieri della ricostruzione. Senza una decisa svolta nei lavori per la ricostruzione. Serviranno altri venti anni prima di aver rimesso in piedi tutte le strutture lesionate. Ma il rischio è di compromettere per sempre il tessuto sociale ed economico dei Comuni del cratere”.
Secondo CNA Costruzioni serve un cambio di passo che agevoli la presentazione dei progetti e l’apertura dei cantieri, aiutando le imprese edili che, al momento, si trovano in grande difficoltà.
Tra le proposte che verranno discusse a Camerino, ci saranno il rafforzamento degli Uffici regionali per la ricostruzione, una sanatoria per i piccoli abusi che stanno bloccando migliaia di pratiche, la riduzione dei vincoli per i progettisti, piccoli appalti più rapidi, deroghe al Codice degli Appalti per lavori sotto i 100 mila euro.
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