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A San Severino una "casa multisensoriale" con il metodo Snoezelen per bambini e persone con disabilità

A San Severino una "casa multisensoriale" con il metodo Snoezelen per bambini e persone con disabilità

Una struttura innovativa progettata con il metodo Snoezelen, diffuso in molti ospedali e centri di riabilitazione del Nord Europa, dotata di attrezzature per la stimolazione dei cinque sensi nei bambini e nelle persone con difficoltà psicomotorie.

L’ambiente sarà ricreato  all’interno del complesso scolastico dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi” grazie a un progetto portato avanti dal Comune di San Severino Marche e finanziato dal Gal Sibilla con il Piano di sviluppo locale e nell’ambito del Psr Marche 2014 – 2020. La struttura in questione sarà solo l’ultimo tassello di un più vasto intervento in un complesso, nel cuore della città, sempre più a misura di bambino e di ragazzo.

Il laboratorio, che verrà gestito dal personale specializzato dell’Ambito Territoriale Sociale 17 presso l’Unione Montana Potenza Esino Musone, sarà messo a disposizione anche del Centro diurno socio educativo riabilitativo “Il Girasole” quale luogo per lo svolgimento della necessaria attività fisica, motoria e riabilitativa dei suoi ospiti.

Si tratterà di un impianto super sicuro progettato secondo un’architettura efficiente e sostenibile, uno spazio prefabbricato costituito da un telaio in acciaio con pareti perimetrali tamponate per circa la metà della loro superficie con vetrate parzialmente scorrevoli e, per la restante parte, con sistemi “a secco”.

Schermature esterne e pareti in fibrocemento, fibra minerale, intercapedini d’aria e doppie lastre di cartongesso ne miglioreranno poi l’ambiente nel suo complesso rendendolo davvero innovativo e capace di divenire una “casa multisensoriale” dove luci, suoni, colori, sapori e manipolazioni faranno il resto.

Il termine Snoezelen, metodo che ha portato alla progettazione di questo spazio, nasce dalla combinazione delle due parole “snuffeln” (esplorare) e “doezelen” (rilassarsi). I pazienti con disabilità, infatti, poiché tendono a vivere in un mondo tutto loro, all’interno di tali ambienti vengono spinti ad esplorare e ad entrare maggiormente in contatto con il mondo circostante; ogni componente d’arredo all’interno avrà dunque il preciso scopo di stimolare uno dei 5 sensi, aiutare il paziente a prenderne coscienza e generare un diffuso senso di benessere e calma. Complessivamente l’intervento finanziato dal Gal Sibilla avrà un costo di circa 250mila euro.

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