Attualità

Nuova vita per il campo polivalente di Caccamo: la gestione affidata a una comunità terapeutica per minori

Nuova vita per il campo polivalente di Caccamo: la gestione affidata a una comunità terapeutica per minori

Torna ad essere fruibile il campo polivalente di calcio e pallavolo di Caccamo. La gestione della struttura, infatti, è ora passata alla comunità terapeutica per minori “Beata Corte” grazie ad un accordo tra Curia (proprietaria del campo), Comunanza Agraria (gestione precedente) e comunità Beata Corte. La nuova gestione e la riapertura del campo sono state salutate da un taglio del nastro da parte del Sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi, e poi la festa è proseguita con un quadrangolare di calcetto. Saranno dunque i ragazzi ospiti di Beata Corte ad occuparsi della manutenzione del campo e, supervisionati dagli operatori, effettueranno i tagli dell’erba, le irrigazioni ed ogni altro lavoro rivolto alla cura e al miglioramento degli impianti che, in pochi giorni, grazie al loro entusiasmo, sono tornati al loro antico splendore. Il quadrangolare di calcetto ha previsto incontri tra squadre rappresentative delle realtà commerciali ed imprenditoriali di Caccamo: oltre alla squadra di Beata Corte parteciperanno il ristorante da Lorè, la ferramenta Fer.Ver e Sira calzature. Cal taglio del nastro hanno preso parte, oltre al primo cittadino, Sandro Saltalamacchia (Presidente della Comunanza Agraria di Borgiano), il parroco Aronne Gubinelli che ha benedetto il campo, Gianni Appolloni (Priore della Confraternita), Michele Borri (consigliere comunale); per Beata Corte erano presenti la dott.ssa Giada Orazi (psicologa coordinatrice) e il dott. Alessandro Savi (coordinatore dei servizi).   Nel suo intervento, il sindaco ha sottolineato l’eccellente integrazione di Beata Corte nel tessuto territoriale e l’importanza del “fare squadra” tra soggetti diversi in vista del raggiungimento di un obiettivo comune: nella fattispecie, infatti, il campo polivalente sarà finalmente curato e disponibile per la cittadinanza e, nel contempo, i ragazzi di Beata Corte potranno disporre di un impianto sportivo vicino alla Comunità stessa. Inoltre, nel realizzare le opere di manutenzione, gli stessi ragazzi si impegnano in una corresponsabilizzazione che può diventare un ottimo strumento di crescita nella costruzione comune di una realtà fruibile da loro stessi e dalla comunità.

28/07/2017 10:16
Sae: 65 cantieri in corso sui complessivi 77. Le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione sono 21

Sae: 65 cantieri in corso sui complessivi 77. Le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione sono 21

Sono 27 i Comuni delle Marche colpiti dal sisma che hanno richiesto le Sae, le cosiddette casette. Sono in corso 65 cantieri su 77 aree individuate dai sindaci delle tre province interessate dal terremoto per la realizzazione di 1.853 soluzioni abitative. Ventuno le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione: sui siti sono già pronte le piazzole per il montaggio delle casette per il montaggio. Montaggio che è iniziato su 18 aree: sei ad Arquata del Tronto; area di Gualdo a CastelSantangelo sul Nera; due aree a Fiastra; Montecavallo; 7 aree a Pievetorina; area La pieve di Ussita. (FONTE ANSA)

27/07/2017 19:20
Memoria e gaffes dei paesi tuoi: Treia dimentica Benito Raponi come fondatore della Lube

Memoria e gaffes dei paesi tuoi: Treia dimentica Benito Raponi come fondatore della Lube

 Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato ricevuto da un gruppo di cittadini di Treia:  "Si dice che la memoria ed una stretta di mano tra galantuomini siano ormai mosche bianche. Un piccolo dubbio sull’estinzione di questi due pilastri del vivere civile è sorto spontaneo a quanti, domenica 23 luglio, erano a Treia per le nozze d’oro della città con l’azienda Cucine Lube. L’Amministrazione Comunale, organizzatrice della festa come riportato sui manifesti e più volte ricordato dal presentatore, ha giustamente celebrato l’intuizione del fondatore Luciano Sileoni mancando di ricordare Benito Raponi che diede a quel lampo l’opportunità di diventare fuoco e propagarsi al mondo. Ci è infatti dispiaciuto notare che solo al termine della festa e dietro suggerimento di uno di noi spettatori il sindaco, in extremis, poco prima di scendere dal palco, abbia precipitosamente preso il microfono dalle mani del presentatore per un brevissimo accenno alla figura di Raponi come co-fondatore della Lube, a cui è seguito un fortissimo applauso. La storia dei due fondatori è leggendaria e nota ai treiesi di ogni età. Una coppia formidabile dal quel 1967 in cui il barbiere Benito Raponi è stato l’unico, a differenza di amici o facoltosi treiesi, che ha dato incondizionata fiducia al giovane falegname Luciano Sileoni per i suoi avveniristici progetti. Luciano ha avuto l’idea e Benito l’ha catturata, decidendo d’investire soldi ed energia in quello che si rivelò un fortunato connubio tra due cervelli, tra due anime. Luciano l’esperto, Benito il mediatore, il cosiddetto ago della bilancia, forse grazie proprio al suo segno zodiacale. Chissà?! Un sodalizio umano, dunque, prima ancora che commerciale, suggellato non da chili di carte bollate, ma da un pugno di righe autografe su un foglio a quadretti come si vede in una foto del libretto edito per l’occasione a cura dello stesso Sileoni. E in quel momento entrambi furono considerati dei visionari, ognuno a proprio modo. Due visionari,  un'unica vision. Due sillabe, un'unica azienda: LU-BE. Dopo la LU di Luciano ci saremmo aspettati di ascoltare anche la BE di Benito. Ci è quindi dispiaciuto  di aver trovato solo uno spazio vuoto. E ci è dispiaciuto che l’Amministrazione Comunale Treiese non abbia colto questa particolare occasione della ricorrenza del 50° per rendersi testimonial di quelle poche righe da cui è nato l’impero LUBE e che sono un esempio per le generazioni di treiesi di oggi e di domani. Un patrimonio di identità e di valori che non deve essere disperso perché l’opera di chi non c’è più viva nella memoria.  Un gruppo di cittadini treiesi".      

27/07/2017 19:15
L'Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo consegna un assegno a un'azienda di Pieve Torina

L'Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo consegna un assegno a un'azienda di Pieve Torina

L’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo di Civezzano e Fornace (provincia di Trento) ha consegnato un assegno al titolare di un’azienda agricola di Pieve Torina, colpita duramente dal sisma. Il Presidente, Brig. in congedo Igino Macchiavelli, tramite il Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, ha voluto donare una somma - raccolta tra i soci e benemerite della Sezione di Civezzano e Fornace  - all’azienda agricola del Sig. Augusto Lucarini quale segno di solidarietà e di augurio per una immediata ripresa. Già a Natale del 2016 l'associazione aveva raccolto una somma devoluta alla stessa azienda.

27/07/2017 18:35
La Corte di Giustizia Europea dichiara legittimo l'operato della Provincia di Macerata

La Corte di Giustizia Europea dichiara legittimo l'operato della Provincia di Macerata

 Sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea la Provincia di Macerata ritiene necessario fornire alcuni chiarimenti. Le autorizzazioni per la realizzazione degli impianti a biogas di Corridonia e Loro Piceno erano state rilasciate dalla Regione Marche, competente in materia, senza il completamento della procedura di VIA, poichè esclusa da un'apposita legge regionale. Successivamente, tale legge regionale è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale; a seguito della decisione della Corte, il TAR ha annullato, su ricorso dei Comuni interessati, le autorizzazioni regionali già rilasciate, proprio per la mancata effettuazione della VIA. Le ditte che avevano nel frattempogià realizzato gli impianti sulla base della autorizzazione regionali annullate hanno chiesto alla Provincia di effettuare la valutazione di impatto ambientale cosiddetta “postuma”. I Comuni hanno contestato alla Provincia la legittimità della procedura di VIA “postuma” proponendo ulteriori ricorsi al TAR che, a sua volta, ha rimesso la questione all'esame della Corte di Giustizia Europea. Ieri, la Corte, con propria sentenza, ha dichiarato legittimo e conforme ai principi del diritto comunitario l'operato della Provincia ammettendo la possibilità dell'effettuazione della VIA anche dopo la costruzione e la messa in servizio di un impianto. Spetterà ora al TAR Marche, anche sulla scorta di tale indicazione, decidere i ricorsi amministrativi promossi dai Comuni.    

27/07/2017 18:05
La Provincia apre un altro cantiere: è iniziata la sistemazione della frana sull'Apirese

La Provincia apre un altro cantiere: è iniziata la sistemazione della frana sull'Apirese

Sono iniziati lunedì scorso 24/07/2017 i lavori per il risanamento del movimento franoso al Km.26+300 sulla S.P. Apirese (S.P.n.2) nel Comune di Apiro (MC). La frana è presente già dal Febbraio 2012 causata dalle intense nevicate e poi si è aggravata ulteriormente nel Marzo 2015 a seguito delle intense precipitazioni piovose che hanno interessato l'intera Regione. Il movimento franoso ha causato un abbassamento di quasi tutta la carreggiata stradale per una lunghezza complessiva di circa 60 m. L’intervento prevede la realizzazione di una paratia di pali di contenimento posta sull'arginello della scarpata di valle e alcune opere di drenaggio volte all'intercettazione delle acque sotterranee di infiltrazione. L’intervento ha un importo complessivo di 150.000 € ed è stato appaltato alla ditta F.lli Mariani srl di Roma (MC) con un tempo previsto per l’ultimazione dei lavori di 120 giorni.                    

27/07/2017 17:35
In corso 700 tirocini formativi in zona sisma promossi dalla Regione

In corso 700 tirocini formativi in zona sisma promossi dalla Regione

Sono in corso 700 tirocini formativi promossi dalla Regione Marche nell'area del cratere del sisma. Lo ha riferito Fabio Montanini, dirigente regionale alla Formazione e al Lavoro, durante la presentazione dell'11mo rapporto dell'Osservatorio regionale del mercato del lavoro, dedicato al 2016. "Ci sono notevoli speranze - ha sottolineato Montanini - che i tirocini diventino contratti di lavoro. La Regione sta studiando il possibile, ma serve una crescita costante che faccia aumentare la domanda di lavoro". Nel 2016 la Regione ha varato bandi per 38 milioni di euro per il sostegno alla formazione e l'occupazione, tra cui 6,5 milioni per sostegno alla creazione d'impresa, 1,5 ai dottorati industriali, 7,2 per progetti formazione giovani. In questi giorni, invece, è stato varato un bando per formare 50 tipi di professionalità nel settore dell'edilizia, relativi anche a ricostruzione anti-sismica e sostenibilità ambientale. (FONTE ANSA)

27/07/2017 17:15
Siccità, Galletti: "Severità idrica alta limitatamente a Lazio, Umbria e Marche". Le stesse regioni terremotate in cui per tre anni l'acqua è gratis

Siccità, Galletti: "Severità idrica alta limitatamente a Lazio, Umbria e Marche". Le stesse regioni terremotate in cui per tre anni l'acqua è gratis

Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, in audizione in commissione Ambiente al Senato, in merito all'emergenza idrica ha affermato che: "L'analisi del quadro delle attuali disponibilità idriche e degli interventi migliorativi attivati ed attivabili ha condotto - conclude - all'identificazione della condizione di severità idrica alta limitatamente a Lazio, Umbria e Marche"; questo consentirà "l'eventuale attivazione delle procedure a sostegno del settore agricolo nonché la richiesta di concessione dello stato di emergenza, su impulso regionale". Quindi, laddove la Regione Marche richiederà un sostegno statale per l'agricoltura e la dichiarazione dello stato di emergenza idrica, con larga probabilità entrambe le richieste saranno accolte.  Il ministro è stato poi chiaro in merito alla necessità di commissariare i comuni che non rispettano la pianificazione idrica: "Ci sono oggi Regioni dove, nonostante l'esercizio dei poteri sostitutivi e le numerose diffide inviate da parte del ministero, non sono stati istituiti enti di ambito o, anche se istituiti, non sono operativi. Credo che il commissariamento di quei Comuni che non aderiscono ancora oggi agli Enti d'ambito sia necessario e indifferibile". Galletti ha parlato poi di una futura "riforma strutturale messa in campo con la nuova governance del settore" e ha richiamato gli enti alla gestione ottimale della risorsa idrica.  Apprezzabile dunque l'intervento del ministro. Ciò che stupisce invece è la perfetta coincidenza tra le regioni ad alto stress idrico e i territori colpiti dal sisma: Lazio, Umbria e Marche. All'appello manca soltanto l'Abruzzo dove l'agricoltura è un settore non rilevante come nelle altre tre regioni menzionate.  Lo stupore concerne il fatto che, mentre da un lato a livello di Governo centrale si decanta una pianificazione idrica estesa, dall'altro solo qualche mese fa è stato emanato un provvedimento dell' Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeeg)  - con molta probabilità dietro sollecitazione del Governo centrale - che prevede che i terremotati per tre anni non pagheranno niente per i consumi idrici come riportato qui.  In due parole appare riassumibile la condotta del Governo al riguardo: populismo e scelleratezza. Si ripete lo stesso scenario che è seguito al provvedimento relativo alla somministrazione gratuita dei farmaci nei comuni del cratere.  Si getta fumo negli occhi ai cittadini - in questo caso meglio dire acqua negli occhi - per coprire gli spaventosi ritardi nella Ricostruzione (quale?) . Ciò a discapito però dell'ambiente e degli stessi cittadini che poi si ritrovano in emergenza idrica.  Certo, la siccità non è colpa del Governo, ma quando un ministro rimprovera gli altri enti di non rispettare la pianificazione idrica nazionale, non può tacersi come la stessa autorità centrale abbia sollecitato e plaudito al provvedimento dell'Aeeg.      

27/07/2017 16:40
I dati della Ricostruzione post sisma nel sito della Regione Marche

I dati della Ricostruzione post sisma nel sito della Regione Marche

"Trasparenza come ponte di dialogo tra le istituzioni e i cittadini fondamentale anche nell'attività di ricostruzione": così l'assessore agli Enti locali Fabrizio Cesetti, alla Giornata della trasparenza della Regione Marche a Palazzo Li Madou. Insistendo sul principio di democrazia, Cesetti ha sottolineato l'importanza dello strumento della trasparenza per assicurare l'imparzialità nell'uso delle risorse pubbliche ed una migliore gestione dei servizi al cittadino. "E' forte l'esigenza di recuperare il rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini - ha detto -; si tratta di un'operazione di riconciliazione necessaria per restituire credibilità alla politica e permettere alle amministrazioni di svolgere al meglio il loro operato". Dialogo e confronto trasparente tanto più necessari in una regione come le Marche martoriata dal terremoto, tanto che la Regione pubblica sul suo portale i dati della ricostruzione. (FONTE ANSA)

27/07/2017 14:35
Punto di primo intervento del Santa Lucia, Leonardi: "Strani movimenti prima delle ferie?"

Punto di primo intervento del Santa Lucia, Leonardi: "Strani movimenti prima delle ferie?"

Riceviamo e pubblichiamo per conto di Elena Leonardi (FDI). Il capogruppo di Fratelli d'Italia – A.N., Elena Leonardi, ha depositato un'interrogazione urgente avente ad oggetto la procedura di mobilità avviata dall'Area Vasta 3 per gli ospedali di Recanati, Matelica, Tolentino e altre strutture della provincia di Macerata. Si torna a parlare di “riconversione del PPI in PAT” all'interno di una Determina Dirigenziale che sembra proprio non tenere conto della volontà espressa dall'intero Consiglio Regionale in data 30 maggio 2017. La segnalazione proviene dal Comitato per la Difesa dell'Ospedale Santa Lucia di Recanati e il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia ha accolto l'appello apporfondendo così la questione. La Leonardi nell'interrogazione evidenzia come, a seguito di questa Determina di Maccioni, è poi scaturita una lettera del Servizio Professioni Sanitarie, nella quale si invita i dipendenti dell'Area Vasta 3 ad esprimere le loro opzioni per la mobilità, interessando pertanto anche il presidio di Recanati. La capogruppo di Fratelli d'Italia fa notare come nell'allegato alla Determina in questione si torni a parlare di Trasformazione del Punto di Primo Intervento in PAT con relativo esubero di 3 unità di personale. Si teme perciò che con l'imminente arrivo del periodo di ferie si inizi una procedura di depotenziamento del Punto di Primo Intervento, cosa che contrasta però con la volontà espressa in sede di Assemblea Legislativa quando, discutendo tra l'altro anche la mozione di Elena Leonardi, Ceriscioli si è chiaramente espresso. Nell'interrogazione pertanto la Leonardi chiede al Presidente della Giunta Regionale se la Direzione di Area Vasta 3, e il Servizio Professioni Sanitarie della medesima, sono a conoscenza della volontà espressa dall'Assemblea Legislativa in data 30 maggio 2017. Non solo, la Leonardi incalza Ceriscioli per conoscere se l'avvio dell'iter di mobilità interna che si concluderà il 12 agosto 2017 non pregiudichi, o comunque acceleri, la procedura della trasformazione dei PPI di Recanati, Tolentino e Matelica in PAT. Infine Leonardi chiede se si intende bloccare l'avvio della medesima procedura di cui alla DGR 467/2017/A.V. 3, relativamente ai PPI citati nell'allegato 1, pertanto quelli delle strutture di Recanati, Tolentino e Matelica. Alta vigilanza sulla questione sarà amntenuta dal partito della Meloni in sede regionale a tutela di questi tre ospedali ricadenti nella provincia di Macerata colpita dal sisma. 

27/07/2017 13:20
Fai valorizzerà parte del Colle dell'Infinito

Fai valorizzerà parte del Colle dell'Infinito

Firmato un accordo di valorizzazione del Colle dell'Infinito, tra il Comune di Recanati, il Fai (Fondo Ambiente Italiano), il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura "Giacomo Leopardi". Al Fai verrà affidata la valorizzazione culturale e la concessione per la gestione di una parte degli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e della porzione del Colle conosciuta come "Orto delle Monache". "Il paesaggio italiano è finalmente sempre più riconosciuto come parte integrante della nostra identità nazionale - commenta il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni -. Affacciarsi sul Colle dell'Infinito è come gettare lo sguardo su uno dei suoi simboli più significativi". L'intervento è stato affidato all'architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei. L'obiettivo è restaurare il luogo con le sue piante, i muretti, il prato, gli orti, le siepi e renderlo fruibile dal pubblico tramite il viottolo percorso da Leopardi. È un progetto che mette in relazione i due aspetti del Colle, quello paesaggistico e quello filosofico, poetico e spirituale, per un lavoro di tutela, conservazione e promozione del patrimonio immateriale costituito dal pensiero e dalla sensibilità di Giacomo Leopardi. Un’opera dedicata a un pubblico quanto più ampio possibile, in Italia e nel mondo, perché possa vivere pienamente le emozioni che da sempre suscitano i luoghi leopardiani e in particolare il piccolo orto-giardino sul colle di Recanati adiacente alla casa del poeta: il luogo dove Leopardi concepì nel 1819 “L’Infinito”, la sua lirica più celebre e rappresentativa, ispirata dalla “siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”. Come ha spiegato Francesco Fiordomo, Sindaco di Recanati: “L’accordo parte dalla necessità di affidare un ruolo preciso – spirituale e interiore prima di tutto - a un luogo che l’arte di Leopardi e la fama universale della sua poesia hanno reso eterno. Un progetto di recupero ambientale e di forte rilancio culturale al quale abbiamo lavorato con passione e impegno per diversi mesi ci ha condotto oggi a sottoscrivere un accordo che rende ufficiale la volontà di collaborare, di unire le forze per fare di Recanati un punto di riferimento nazionale, con l'ambizione di aprirci al mondo intero. La sensibilità del MiBACT e del FAI rendono più solida e qualificata una progettualità che guarda al recupero dei luoghi dell'anima per suscitare emozioni e momenti educativi, di crescita individuale e di comunità.” “Il progetto del FAI – ha affermato Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo FAI - si propone di restituire all’orto-giardino, cuore del Colle dell’Infinito, la sua funzione originaria, di spazio scarno, essenziale, privo di ogni elemento di rilievo, distrazione e spettacolarità, chiuso verso l’esterno, per permettere al visitatore una riflessione individuale – una sorta di “esercizio spirituale” - e rivivere, con i propri mezzi e la propria sensibilità, l’esperienza interiore di Leopardi. Il nostro intento è quello di attenerci alla natura semplice, spontanea e autentica di questo spazio, conservandone la vocazione originaria e tutelandone l’identità storica”. Pensiero condiviso anche da Fabio Corvatta, Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani: “Sono molto felice di firmare questa intesa che rappresenta la conclusione di un percorso iniziato anni fa. Con questo accordo, oltre che valorizzare, si pone una fondamentale garanzia sul futuro dei luoghi leopardiani tanto cari all’intera umanità e sul territorio di una città come Recanati resa unica dalla poesia di Leopardi”. Ha mostrato approvazione anche il Sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni: “Il Paesaggio italiano è finalmente sempre più riconosciuto come parte integrante della nostra identità nazionale. Affacciarsi sul Colle dell'Infinito è infatti come gettare lo sguardo su uno dei suoi simboli più significativi. La firma di questo accordo con il FAI per la sua valorizzazione è dunque di grande importanza. Non solo nello specifico, ma anche come indicazione nazionale, dove è ancora troppo incerta l'approvazione della legge sul consumo di suolo prima della fine della legislatura”. Il restauro e il progetto di valorizzazione culturale L’intervento del FAI sull’Orto delle Monache è stato affidato all’architetto Paolo Pejrone, uno dei più celebri paesaggisti europei, da anni generoso collaboratore della Fondazione. L’obiettivo è restaurare il luogo con le sue piante, i muretti, il prato, gli orti, le siepi e renderlo regolarmente e facilmente fruibile dal pubblico e mantenendolo comunque il più possibile semplice e discreto come è ora. Ma l’intervento di recupero dello spazio verde è solo un aspetto del progetto del FAI: parallelamente si lavorerà alla valorizzazione del patrimonio culturale, spirituale ed emotivo che quel luogo è capace di suscitare in tutti coloro che lo visitano e che, in quanto luogo geografico e dell’anima, facendo in modo che ognuno possa, in un certo senso, riconoscerlo proprio. Per questo all’interno del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, uno spazio sarà restaurato e riallestito a cura del FAI, e proporrà una breve e semplice presentazione della vicenda filosofica e spirituale di Leopardi e dei suoi scritti, attraverso l’esperienza di un viaggio intimo e profondo alla scoperta dell’interiorità del poeta e dell’individuo in generale che, proprio come Leopardi, da sempre s’interroga sui grandi temi dell’esistenza e della natura. Il progetto di risistemazione dell’Orto-giardino messo a punto da Paolo Pejrone si propone di conservarne le caratteristiche, riqualificando con interventi mirati alcuni elementi in modo da restituire allo spazio quel senso di semplicità che gli è connaturato. Così che ciascuno, mentre si trova in quel luogo, sia messo nelle condizioni di immergersi nelle sensazioni del poeta. La qualità e la vocazione di questo Orto-giardino consistono nell’essere uno spazio semplice. Proprio per questo l’intervento del FAI sarà caratterizzato più dal sottrarre che dall’aggiungere, ricreando così il forte contrasto che nasce tra una dimensione umana e quotidiana e il senso dell’infinito suscitato dal metaforico affacciarsi sulla vastità del mondo “oltre la siepe”. L’aspetto finale dell’orto non si discosterà molto da quello attuale e, in un’apparente e spontanea casualità, sarà in grado di ricreare il fascino di questo spazio così come era quello curato dalle monache. La fase iniziale del progetto di valorizzazione culturale del FAI si concentrerà sulla creazione di un patrimonio di conoscenza aggiornato e completo, volto a ricostruire la storia del luogo nella sua evoluzione. Un viaggio che partirà dall’impianto della prima Chiesa di Santo Stefano per passare alla costruzione del Monastero delle Clarisse – con il primo “Orto delle Monache”, noto da fonti documentarie e iconografiche – e alla vita quotidiana al suo interno, fino all’epoca delle frequentazioni leopardiane, raccontate a partire dai numerosi testi del poeta che fanno riferimento a Recanati e ai luoghi a lui noti e cari. Questo patrimonio di informazioni storiche sul luogo sarà, assieme alla presentazione dei cardini fondamentale della riflessione leopardiana, al centro di un video-racconto della durata di circa 15 minuti, proiettato in un apposito spazio al piano terra del Centro Studi, che avrà l’obiettivo di introdurre il pubblico alla permanenza nell’Orto: una via d’accesso semplice e coinvolgente, capace di trasmettere con immediatezza nozioni e sensazioni necessarie ad affrontare con consapevolezza la successiva visita, che non richiederà ulteriori strumenti se non a discrezione di chi vorrà approfondire determinati temi. Dopo questa introduzione, i visitatori potranno raggiungere l’Orto attraverso il viottolo percorso a suo tempo da Leopardi. Qui la visita sarà libera: sarà un luogo di pace e di silenzio, con poche sedute e spazi ombrosi, dove il pubblico potrà passeggiare o fermarsi, rievocando l’esperienza di Leopardi e facendone tesoro con la propria sensibilità. L’Orto del Colle dell’Infinito non sarà quindi proposto al pubblico nella sua sola apparenza semplice e “graziosa” di giardino coltivato, ma come uno spazio di sospensione, capace di ispirare un momento di riflessione individuale suggerita dalle parole di Leopardi, che per primo usò questo luogo per interrogarsi su se stesso e sulla vita. Così, immersi tra storia, ambiente e pensiero, l’Orto del Colle sarà di nuovo e per sempre un “mare” dove il “naufragar m’è dolce”.    

27/07/2017 13:20
SAE a Treia, Capponi: "Nessuno ha utilizzato Photoshop nella foto di Google"

SAE a Treia, Capponi: "Nessuno ha utilizzato Photoshop nella foto di Google"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del sindaco di Treia Franco Capponi. "Vorrei rispondere a Mozzoni, visto che si è offeso per la nostra risposta, ma anche ai suoi agnostici (in tema urbanistico si badi bene) anagrammando il famoso film “Forrest Gump,” dove il protagonista del film omonimo, ripete una massima che fa al caso suo soprattutto in merito alle assurde supposizioni del consigliere acido dell’opposizione… cioe’ "Stupido è chi lo stupido fa". E mi spiego meglio … tanto per il lettore e spiegare ancora a chi vuol fare polemica tanto per far polemica. “Nessuno ha utilizzato Photoshop nella foto di Google allegata al precedente articolo e se Mozzoni insisterà ancora dovro’ denunciarlo per falso”. L’area individuata dalla DICOMAC e’ quella cerchiata in rosso o nelle sue immediate vicinanze. Nel luogo indicato dalla DICOMAC a monte dell’area urbanizzata guarda caso passa un GASDOTTO per cui e per legge le costruzioni debbono stare almeno a 14 metri dalla linea. Tale fascia di rispetto sposta l’unica possibilità di realizzare in quel sito le casette di almeno 28 metri oltre le attali lottizzazioni dato che il tubo passa a 16 metri dalla lozzizazione. Secondo quanto riportato nel suo articolo le casette per Mozzoni andavano posizionate invece nel parcheggio retrostante la Chiesa che e’ normalmente utilizzato dai residenti, dagli utenti dello studio medico associato posizionato li vicino e soprattutto la domenica e nelle varie manifestazioni che si organizzano (sagre, feste, eventi religiosi) per la popolazione. Penso proprio che tale proposta sia assurda e irricevibile per tutti i Passotrejesi. Per tutto cio’ abbiamo concordato con la DICOMAC ed i tecnici della protezione civile l’installazione delle casette nel prima fascia utilizzabile del terreno agricolo “delle Signorine” appena oltre il vincolo del GASDOTTO e i futuri ospiti potranno utilizzare come parcheggio quello esistente per evitare un’occupazione ancora di maggiori dimensioni. Per questo alla fine l’amministrazione, dopo aver sostenuto anche gli altri siti proposti, ha dato il suo benestare perche la proposta e’ di buon senso. Infatti la localizzazione proposta dalla DICOMAC non va’ a ridurre i servizi alla popolazione (parcheggi) e consente un risparmio nella sua realizzazione dato che le opere a parcheggio sono già presenti e tutte le reti relative ai servizi sono nelle immediate vicinanze (luce, Reti idriche, fognarie e metano) . Mozzoni ha voluto fare polemica sul nulla …. Tanto per farla. L’unico obiettivo che persegue e’ quello di bloccare le opere che questa amministrazione, contro tutte le loro aspettative, stà realizzando e che sono veramente molte. Ma anche questa volta gli andrà male come nelle altre: le opere noi le facciamo, non le rinviamo !! Dall’opposizione in questi tre anni non abbiamo potuto apprezzare nessuna proposta fattiva a vantaggio della nostra comunità, solo polemiche astiose e fango sulle persone. Non possiamo rispondere sempre porgendo l’altra guancia!! L’unica cosa positiva e’ che in agosto inizieranno i lavori per realizzare queste SAE e alla fine di settembre salvo imprevisti potremmo dare le casette alle famiglie terremotate che ne hanno richiesto l’utilizzo perche’ in stato di bisogno. La polemica poi sulla dedizione Umanitaria della proprietà dell’area vorrei ricordare a Mozzoni che la Fondazione (compravendita e gestione immobili), comunemente chiamata a Passo Treia “delle Signorine” o di “Villa Lazzarini” e’ una Fondazione che sostiene le missioni umanitarie dei Padri Saveriani in varie zone povere del mondo e della quale fa’ parte il nostro “Gildo Coperchio” apprezzatissimo missionario in Bangladesh e vanto per tutti i trejesi, che tutti noi conosciamo e sosteniamo. Anche per questo ulteriore scivolone di Mozzoni non abbiamo veramente parole".

27/07/2017 12:55
Una cerimonia simbolica per il ripristino della viabilità in località Borgiano a Serrapetrona

Una cerimonia simbolica per il ripristino della viabilità in località Borgiano a Serrapetrona

La Provincia, il Comune e l'Anas insieme per dare un segnale di positività in un momento ancora difficile per le zone colpite dal terremoto del 2016  Il Presidente della Provincia Antonio Pettinari è intervenuto a Serrapetrona dove, nella frazione di Borgiano, insieme al Sindaco Silvia Pinzi, al vice Sindaco M.Beatrice Amici Abbati e una rappresentanza dell’Anas, attuale gestore della ex S.P. 502 Cingolana, ha partecipato alla simbolica cerimonia di inaugurazione della riapertura del tratto di strada che era stato chiuso a seguito degli eventi sismici dell'agosto 2016 . Diversi sono stati gli interventi di messa in sicurezza nello strettissimo tratto di strada che attraversa l’abitato di Borgiano il cui centro storico del castello è ancora “zona rossa”. Tra questi,  l’intervento più impegnativo è stato quello effettuato su un edificio pericolante al centro della strettoia che è stato oggetto di una complessa operazione di “smontaggio controllato” conclusosi recentemente. Notevoli sono stati i disagi alla viabilità in questi mesi dove solo attraverso un accidentato  percorso alternativo, regolamentato da semaforo, su una strada comunale era possibile raggiungere il capoluogo Serrapetrona e da lì le cittadine limitrofe.  “Questo tratto di strada – ha sottolineato la Pinzi - è stato riaperto già da diversi giorni ma ci sembrava opportuno dare un segnale di positività in questo particolare e delicato momento per il nostro territorio con una piccola cerimonia ufficiale con le istituzioni interessate. Un altro importante passo in avanti per ristabilire una condizione di normalità con la riapertura di un importante e significativo collegamento del territorio.” Anche per il Presidente della Provincia, Antonio Pettinari, nel rimarcare l'importanza della mobilità, specie in questo momento, ha confermato tutto l'impegno della Provincia per il ripristino delle molte strade interrotte e la loro messa in sicurezza.  

27/07/2017 11:11
San Severino, grazie ai Black Scorpions e ai bikers d'Italia per aiuto alla popolazione colpita dal sisma

San Severino, grazie ai Black Scorpions e ai bikers d'Italia per aiuto alla popolazione colpita dal sisma

Una festa per tanti motociclisti, la 29esima edizione del raduno Scorpiontreffen, si è trasformata nell’occasione per dire grazie a chi, appassionato di due ruote, ha dato il proprio aiuto alla popolazione settempedana colpita dal terremoto. A farsi portavoce dell’intera comunità è stato il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, portando il proprio saluto all’evento che, ospitato nell’area del campo sportivo di Serralta, ha visto la partecipazione di oltre 900 bikers giunti da tutta Italia ma anche da Svizzera, Slovenia e Germania. L’appuntamento, organizzato dai Black Scorpions, è stato ancora una volta un successo per gli organizzatori e per il Comitato di frazione. Soddisfazione è stata espressa dalla guida storica del gruppo, Luciano Roccetti, che prima di consegnare un aiuto a due famiglie terremotate ha voluto sottolineare: “Grazie a chi ha voluto dare una mano concreta alla nostra città in un momento duro come quello che ci ha colpito. Tantissimi gruppi e associazioni si sono impegnati a fondo per dare una mano sotto varie forme. Sono arrivati numerosissimi aiuti, alcuni dei quali sono andati anche al Comune oltre a numerose famiglie bisognose. Molto è stato fatto e si continuerà a fare”.   A settembre i Black Scorpions torneranno in sella per un evento di beneficenza che questa volta interesserà l’Alto Maceratese. L’occasione sarà fornita da un motogiro organizzato in collaborazione con l’associazione commercianti di Visso.

27/07/2017 10:11
Civitanova, abusivismo in spiaggia: piccoli compratori crescono

Civitanova, abusivismo in spiaggia: piccoli compratori crescono

Spariscono i carretti e compaiono gli appendiabiti ma il risultato non cambia, il solito piccolo bazar nella spiaggia libera tra San Marco e Golden Beach. Dopo due giorni di brutto tempo, questa mattina finalmente la spiaggia è tornata ad animarsi e come al solito, sono tornati anche i nordafricani con il loro negozio ambulante di abiti che, dobbiamo dire, hanno lavorato molto oggi. Sono state tante infatti le donne che si sono presentate in "negozio" per cercare un abitino economico e per più di una l'affare si è concretizzato. Mentre da un lato della spiaggia libera erano le donne a comprare, dall'altro era la volta dei bambini che, convinti da un cingalese, si sono comprati delle cover nuove per i loro cellulari come se fosse la cosa più normale possibile. Senza allargare troppo il discorso su bambini e smartphone, con gli appelli lanciati spesso da psicologi e pedagogisti a limitarne l'uso, quello che fa riflettere è la giovane età degli stessi e la libertà che hanno di comprare, anche se crediamo con una disponibilità limitata di denaro, da chi chiunque passi per la spiaggia. Come si può sconfiggere il fenomeno dei venditori abusivi se i bambini crescono in questo modo e sono i primi a cercarli, correndogli incontro senza farli nemmeno scomodare a girare tra gli ombrelloni? Forse sarebbe utile, con l'inizio del nuovo anno scolastico, pensare a degli incontri sulla legalità da fare nelle scuole e dove questo già si fa, accanto a temi importanti come bullismo, droga e alcolismo, affiancare anche il discorso dell'abusivismo commerciale in tutte le sue sfaccettature.

26/07/2017 14:52
San Severino, dopo l’appello del sindaco studio tecnico si rende disponibile per la messa in sicurezza di Villa Collio

San Severino, dopo l’appello del sindaco studio tecnico si rende disponibile per la messa in sicurezza di Villa Collio

Dopo l’appello lanciato, nelle scorse settimane, dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, per salvare la storia Villa Collio, una delle dimore più importanti del centro Italia che a causa del terremoto rischia il definitivo crollo, un importante studio professionale romano si è detto disponibile ad eseguire un immediato intervento di messa in sicurezza mettendo a disposizione professionisti anche per la progettazione dello stesso e di un eventuale successivo recupero. “Come Amministrazione comunale – spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei – ci siamo subito mossi per salvare la storica dimora sollecitando direttamente la Soprintendenza perché effettuasse i necessari sopralluoghi dopo i distacchi e i crolli che hanno interessato l’edificio principale ma anche alcune pertinenze. Abbiamo affrontato la questione anche in Consiglio comunale perché Villa Collio rappresenta uno dei monumenti simbolo della Città di San Severino Marche. Successivamente, come sindaco, ho lanciato diversi appelli, coinvolgendo il Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano, e chiedendo aiuto anche al Touring Club Italiano. Il fatto che la villa sia di proprietà privata non facilita interventi diretti da parte del nostro Comune e, per assurdo, è limitativo, come ci è stato spiegato dalla Soprintendenza, anche per il recupero visto che rischia di essere finanziata come una qualsiasi altra abitazione. Faccio ancora una volta appello a chiunque possa aiutarci a salvare Villa Collio, dimora cui tutti i settempedani sono molto legati”. Per l’intervento di messa in sicurezza potrebbero essere necessari un paio di mesi. Gli ingenti danni riportati dalla Villa richiedono, infatti, puntellamenti e installazioni di strutture di sostegno. A questa prima fase dovrebbe poi seguire quella, delicatissima, dei restauri delle strutture. Ex Casino della famiglia Collio, attribuito dagli storici locali a Pietro da Cortona, già crollato nel 1799 a causa di un sisma e ricostruito nel 1812 da Giambattista Collio nello stesso sito dove sorgeva l’edificio originario, l’edificio presenta danni evidentissimi alla struttura muraria con fessurazioni e spanciamenti. Danni si registrano anche al pavimento d’ingresso e a quello del meraviglioso giardino all’italiana, uno dei più belli dell’intera penisola, che si è visibilmente abbassato. In uno dei tempietti laterali si vede che l’edificio ha subito una torsione su sé stesso, che ha dunque ruotato provocando distacchi fra le strutture con fessurazioni di diversi centimetri. Ci sono addirittura chiavi di tiraggio, messe dopo altri terremoti, che sono uscite fuori ma che prima erano nascoste sotto l’intonaco.   Oggi di proprietà degli eredi Miliani Raimondi, la nuova villa fu progettata dall’architetto pittore moglianese Giuseppe Lucatelli. L’edificio storico è a pianta quadrata, come “La Rotonda” del Palladio a Vicenza.

26/07/2017 14:38
L'allarme del geologo Marcelletti: "Microzonazione parziale per mancanza di fondi: si potrà eseguire una sola prova"

L'allarme del geologo Marcelletti: "Microzonazione parziale per mancanza di fondi: si potrà eseguire una sola prova"

La microzonazione sismica tanto essenziale e tanto decantata dalla Regione Marche e dal Governo pare proprio che sia cosa da pochi. Eh già, perchè servono fondi per poterla realizzare su tutto il territorio colpito dal terremoto: più soldi ci sono più zone vengono microzonate e più prove vengono eseguite.  A tale riguardo il dott. Rodolfo Marcelletti, geologo incaricato della dal Comune di Ussita di eseguire gli studi di microzonazione sismica di III° livello, scrive sulla sua pagina facebook che lo scorso venerdì ha terminato il corso di aggiornamento promosso dal Centro Microzonazione Sismica (CMS).  E informa che "di tutto il territorio di Ussita, la zona scelta dal CMS per essere microzonata è quella del fondovalle da Sasso a Vallazza compresa Pieve; tale scelta è stata purtroppo condizionata dalla mancanza di fondi che non permetterà di microzonare tutte le altre frazioni". Spiega infatti che "per la microzonazione dovranno eseguirsi indagini geofisiche dirette particolarmente costose ed i fondi messi a disposizione al Comune permetteranno la realizzazione di una sola prova, essenziale, detta Dow Hole che consiste nell’eseguire un foro di 35 metri di profondità attrezzato per la prova sismica che verrà eseguita dal CMS; tale prova permetterà poi, unitamente ad altre indagini geofisiche indirette (meno costose ma pur sempre costose), geotecniche ed il rilevamento geologico di dettaglio, di delimitare delle “microzone” ognuna caratterizzata da una propria risposta sismica locale (velocità delle onde sismiche, coefficienti di amplificazione sismica ecc ecc)". Secondo altri esperti del settore, gli stanziamenti minimi per consentire un’indagine seria dovrebbero essere proporzionali al numero di frazioni abitate da monitorare. Il minimo stanziamento che eviti di considerare queste prove come l’ennesima farsa, dovrebbe essere, a loro avviso, non inferiore ai 30/40 milioni di euro (10 volte quanto stanziato). Per accelerare i tempi, come anche esortato dal CMS, Marcelletti richiama poi la collaborazione di tutti: proprietari e Comune. Pertanto richiede agli stessi di segnalare: 1) abbassamenti del terreno, fenditure, gradini;2) fessurazioni nei pavimenti dei piani terra dei fabbricati;3) frane e dissesti in generale delle scarpate. "E’ ovvio che più prove verranno eseguite, più preciso e migliore sarà il lavoro; grazie alla collaborazione di alcuni proprietari che hanno anticipato le indagini geognostiche per le loro proprietà (senza esborso in quanto i compensi andranno con il I° SAL come da normativa attuale), probabilmente riuscirò ad eseguire diverse indagini in più.   Al fine di sopperire alla mancanza di fondi l'esperto propone poi il ricorso al finanziamento privato della microzonazione delle aree non rientranti nei contributi: "Per le altre frazioni che non verranno microzonate, l’unica soluzione è fare queste indagini sismiche DH in proprio, unendo le indagini per i fabbricati così da spalmare la spesa fra più proprietari per arrivare a redigere una carta della pericolosità sismica locale alla quale i Progettisti dovranno poi attenersi.  Per questo è indispensabile che i proprietari collaborino fra loro. Difatti, per ogni fabbricato classificato E sono obbligatorie le indagini geologiche e i contributi per queste sono a percentuale sull’importo dei lavori. Le prove Dow Hole sono costose ma una prova è valida per un intorno significativo nel senso che i risultati sono validi per più fabbricati vicini". E aggiunge: "L'idea di microzonarsi in proprio le aree rimaste fuori dalla microzonazione sismica di III livello, utilizzando i contributi e quindi le indagini che i privati dovranno far eseguire, va discussa ed approfondita. Credo che al momento attuale sia l'unica soluzione altrimenti queste aree rimarranno senza studi e la ricostruzione sarà complicata". I soldi non bastano dunque e se non si ricorre all'"automicrozonazione" solo una parte di ogni territorio comunale verrà microzonata mentre le altre frazioni ne resteranno fuori. Il Centro Microzonazione Sismica ha infatti deciso le aree da microzonare in base al numero dei residenti. Chiediamo a Marcelletti se ritiene che la microzonazione parziale sia comunque utile e ci risponde così: "Certo, è utilissima per la ricostruzione, però solo in quell'area. Quindi i risultati di quella che verrà microzonata non potranno essere presi per le altre zone non microzonate".  Di conseguenza la funzione di prevenzione non verrà assolta completamente. "Sicuramente questa microzonazione è incompleta e sottopagata". Conclude il geologo.         

26/07/2017 12:25
Maurizio Paulini è il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata

Maurizio Paulini è il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata

Si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata così composto:       Maurizio Paulini Presidente Stefania Tibaldi Vice Presidente David Brachetti Vice Presidente Silvano Biancucci Segretario Martina Terzi Tesoriere Mario Francesco Brodolini Consigliere Nicola Gobbi Consigliere Giorgio Governatori Consigliere Romualdo Mattioni Consigliere Corrado Paolucci Consigliere Fabio Smeraldini Consigliere Gli obiettivi che il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Macerata si pone, anche in continuità con il precedente, sono molteplici ed ambiziosi e, dunque, l’impegno sarà intenso e l’attenzione costante; pertanto sono necessari la collaborazione e l’impegno di tutti gli iscritti, i quali sin d’ora, sono invitati a partecipare alle diverse iniziative, alcune già in programmazione, che saranno proposte.Il Consiglio appena insediato si è messo al lavoro e, tra l’altro, ha partecipato all’incontro organizzato giovedì 13 luglio a Grisciano, frazione di Accumoli, tra il Commissario Straordinario per la Ricostruzione dott. Vasco ERRANI, risultato assente, i responsabili degli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR) della Regione Umbria e Marche rispettivamente l’arch. Alfiero MORETTI e l’ing. Cesare SPURI, la Rete Professioni Tecniche (RPT) e gli Ordini professionali.In tale sede è stata presentata una serie di proposte precise tese a dare un contributo fattivo ed operativo per avviare la ricostruzione.   Tra queste, in primo luogo l’individuazione di un tavolo di concertazione presso la struttura Commissariale con i rappresentanti della RPT e dei singoli USR, col compito di dare interpretazioni univoche sulle problematiche indotte dalle ordinanze e di definirne le modalità applicative. E’ stata proposta la predisposizione di testi normativi integrati e coordinati che facilitino la lettura e la comprensione delle ordinanze commissariali, al fine di evitare possibili rallentamenti e ritardi. Inoltre è stata ribadita la necessità che a livello territoriale si programmi una serie di incontri tematici informativi con la partecipazione di esperti degli USR locali, col coordinamento della struttura commissariale, al fine di assicurare l’uniformità di valutazione sull’intera area del cratere.Tali proposte scaturiscono, nello specifico della professione degli Ingegneri, dal contributo derivante da riunioni ed incontri coordinati dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) nelle quali l’Ordine di Macerata ha fornito adeguato apporto nell’ambito della massima condivisione con il coinvolgimento anche degli altri Ordini provinciali.  

25/07/2017 22:05
Il prof. Tondi sul Vettore: "Non scivola e non si sgretola niente. Non c'è da allarmarsi"

Il prof. Tondi sul Vettore: "Non scivola e non si sgretola niente. Non c'è da allarmarsi"

"Non scivola e non si sgretola niente. E' solo sensazionalismo. Ora ci mettono di mezzo anche i geologi, visto che di questi tempi tutti sanno chi sono e cosa fanno". Prendiamo spunto da questo post facebook del prof. Emanuele Tondi, Direttore della Sezione di Geologia di Unicam, per fornire informazioni scientifiche chiare e credibili in merito alle notizie che stanno circolando relativamente al distacco di roccia dal Monte Vettore nei mesi successivi al terremoto.  Molto spesso infatti le dichiarazioni degli esperti vengono fraintese o "adattate" a fini sensazionalistici senza però corrispondere alla realtà dei fatti.  Il docente di Unicam spiega infatti che si tratta della "normale evoluzione delle pareti sub-verticali in roccia, il terremoto velocizza quello che sarebbe successo comunque, con un po' più di tempo. Alla base di quelle pareti ci sono accumuli imponenti di detriti... basta non costruirci sotto!". Dunque il Vettore non sta scivolando da nessuna parte. E non c'è da allarmarsi. Si tratta di una situazione analoga a quella che ha riguardato la Valnerina.  Ovviamente le pareti instabili vanno monitorate perché possono rappresentare un pericolo per escursionisti. Ma il Cai lo sta facendo e anche il Parco dei Sibillini. I sentieri aperti sono sicuri.   

25/07/2017 19:39
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