Il Luogotenente Carica Speciale Diego Crovace è il nuovo comandante della Tenenza di Porto Recanati, che sostituisce il Luogotenente Carica Speciale Luciano Giacò, prossimo al congedo dopo aver guidato la Tenenza per ben undici anni.
Il passaggio di consegne è avvenuto il primo febbraio durante una breve cerimonia alla presenza del Comandante Provinciale, Colonnello Amedeo Gravina e del Comandante della Compagnia di Civitanova Marche, Capitano Raffaele Del Vecchio.
Il Luogotenente Carica Speciale Diego Crovace, laureato in economia e commercio, 54 anni, di origine tarantina, coniugato con due figli, ha prestato servizio al Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma, al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata, dove ha comandato la sezione verifiche per oltre 10 anni, ed infine alla Compagnia di Macerata, dove ha comandato la Sezione Operativa per 9 anni.
Fotografi maceratesi alla conquista del mondo in questo periodo e dopo aver pubblicato le meravigliose foto, calde e sature di colori indiani di Valentino Paoletti ( qui ) due settimane fa, in questi giorni ci stanno arrivando quelle altrettanto belle di Andrea Giandomenico, fotoamatore di Montecosaro, con paesaggi diametralmente opposti, fatti di laghi ghiacciati e distese innevate, provenienti dal nord della Lapponia, fino a raggiungere il tetto d'Europa, inteso latitudine, di Nordkapp.
Dopo l'Islanda e le isole Lofoten, con una parentesi in un parco americano, Giandomenico è tornato in cerca di foto nel circolo polare artico, che ci confida amare particolarmente: "Mi affascinano questi posti cosi freddi e sperduti, dove sembra tutto surreale. Piccoli paesini di appena 40 anime. Case colorate, distanti anche un chilometro l'una dall'altra, che con i loro rossi accesi contrastano con il bianco del paesaggio in cui sono immerse e sembrano abbandonate dal mondo. Mi piacciono questi posti in cui regna il silenzio e l'unico rumore che senti è quello del vento, freddissimo".
A livello di temperature, il fotografo riferisce di viaggiare ad una media di 10-15 gradi sottozero, con picchi veramente elevati che hanno raggiunto persino i -37, come testimoniato dalla foto del cruscotto del mezzo con cui si muovono, pubblicata sul proprio profilo social.
"Le foto quà sono incredibili - continua Giandomenico - abbiamo un periodo di luce molto ristretto con l'alba alle 10 e il tramonto alle 15. Non si riesce a descrivere la bellezza di questi paesaggi. Sembra di vivere nelle fiabe. E' meraviglioso trovarsi sopra ad un lago ghiacciato a fotografare il sorgere del sole, oppure uno spettacolare tramonto. Dove sembra ci sia il nulla, puoi trovare tutto".
E' particolarmente entusiasta il fotoamatore anche per l'esperienza vissuta a Capo Nord, dove il suo gruppo è stato uno dei primi fortunati al mondo, a detta del personale, a fotografare l'aurora boreale da quella falesia che rappresenta il punto più settentrionale d'Europa, anche perché la sua apertura serale è attiva solamente dal marzo scorso e solo con determinate condizioni climatiche.
A questo punto, dato che le foto che abbiamo ricevuto solo solamente un anticipo, scattate quasi sempre con lo smartphone, attendiamo il ritorno in Italia di Giandomenico per gustare a pieno la bellezza delle sue foto professionali, raccolte negli svariati gigabyte di schede di memoria ed hard disk.
"Non siamo abusivi ma terremotati", "Terremotati sì, perseguitati no": sono questi alcuni degli slogan di una nutrita rappresentanza di terremotati che si è radunata questo pomeriggio nella Sala polifunzionale "Annalena Tonelli" di Caldarola per chiedere la modifica di quello che ormai impropriamente viene definito il "decreto salva Peppina" che rischia di lasciare senza un tetto oltre 1200 persone.
L'occasione era quella della presentazione del progetto per la costruzione della nuova scuola di Caldarola, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il commissario straordinario per il terremoto Paola De Micheli. Che però all'ultimo minuto non si è presentata.
L'annuncio è stato dato dal sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti ed è stato accolto da sonore bordate di fischi da parte dei manifestanti. Un impegno improvviso avrebbe impedito a De Micheli di partecipare all'incontro. Forse lo stesso impegno che le fece rinunciare a un incontro in Prefettura a Macerata il 4 novembre scorso: anche in quell'occasione era stata preannunciata una manifestazione di protesta e De Micheli annullò l'appuntamento. Presenti, invece, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l'assessore Angelo Sciapichetti.
Fra l'altro, il commissario aveva già detto no a un incontro con alcuni sindaci del territorio che avevano chiesto di poterla incontrare a Caldarola proprio per discutere del decreto salva Peppina. A comunicarlo è stato il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che spiega "Anche a nome di altri sindaci del territorio, avevo chiesto di poter incontrare il commissario straordinario alla ricostruzione, on. Paola De Micheli, per parlare delle problematiche relative al così detto "Decreto Salva-Peppina". L'occasione, vista la partecipazione annunciata del commissario, poteva essere quella dell'iniziativa in programma oggi a Caldarola.
Non saremo ricevuti in questa occasione, ma c'è la promessa di un incontro a breve. Tuttavia, senza aggiungere commenti, riporto di seguito alcuni passaggi della lettera che il commissario De Micheli ha inviato questa mattina in risposta alla nostra richiesta. "La norma in questione, recentissimamente introdotta nel d.l. n. 189/2016 dalla legge di conversione del d.l. n. 147/2017, è frutto di un intenso e approfondito dibattito parlamentare sollecitato dalle esigenze dei territori e dei cittadini trovatisi privi di sistemazione abitativa per effetto del sisma, e che – come è noto – le camere sono state sciolte in data 27 dicembre 2017, di modo che nessun ulteriore intervento normativo è ragionevolmente ipotizzabile, almeno nei prossimi mesi.
Ci tengo a sottolineare che la norma in oggetto è finalizzata a consentire ai soggetti interessati di avvalersi degli ordinari strumenti amministrativi per la realizzazione di manufatti temporanei e/o precari, come già previsti dal T.U. Dell'edilizia, con modalità e tempistiche agevolate e adeguate alle esigenze degli interessati, tenuto conto dei tempi e delle difficoltà prevedibili per la ricostruzione delle abitazioni distrutte o danneggiate.Ti ricordo che anche in occasione del citato dibattito parlamentare non è stata mai esplicitamente proposta l'idea di introdurre per i manufatti precari una deroga indiscriminata alle vigenti normative urbanistiche. Questo soprattutto tenendo conto dei tempi prevedibilmente non brevi della eventuale permanenza in loco di edifici privi dei requisiti minimi di sicurezza (con gli intuibili rischi in caso di nuove scosse) nonché inadeguati dal punto di vista igienico-sanitario (il che, a tacer d'altro, non gioverebbe al decoro e al rilancio dei territori interessati)".
Si tratta di episodi che purtroppo ogni tanto si ripetono, segno che c'è totale disinteresse da parte di qualche proprietario di cane, in questo caso Pitbull, verso le più elementari regole di gestione dell'animale e della civile convivenza.
Il fatto è successo in serata, esattamente alle 19:20, come descritto nel post di denuncia del malcapitato proprietario del cane aggredito, quando passeggiando sull'arenile nord, il suo meticcio di piccola taglia, dal peso di circa 10 chili, è stato attaccato e morso al collo da un ben più robusto pitbull, lasciato colpevolmente libero dalla proprietaria e della museruola nemmeno a parlarne.
"Il mio cane è stato appena ferito al collo - ci racconta il proprietario del meticcio che abbiamo contattato - poca cosa per fortuna, ma solo perché l'ho staccato da terra con il guinzaglio. Quello che mi ha fatto arrabbiare molto è che nonostante le mie grida di aiuto, la padrona del cane si portava ragione, dicendo che se mi avesse visto avrebbe legato il suo cane, come se portare a spasso certe razze sciolte fosse la cosa più naturale del mondo".
Sono state avvertite anche le forze dell'ordine ma, da quanto ci viene riferito, i carabinieri hanno dirottato la chiamata alla Polizia Municipale che purtroppo non aveva personale disponibile da poter mandare sul posto.
"La gente deve sapere e capire - conclude l'uomo - che i cani vanno tenuti in un certo modo e te lo dice uno che ama gli animali follemente".
Il Servizio Sanità delle Marche ha avviato una serie di misure per verificare i rapporti di lavoro precario e pianificare le modalità operative che porteranno all'emanazione di linee guida regionali per le assunzioni.
In una riunione tra i dirigenti della Sanità e i responsabili degli uffici del personale è stata messa in comune la banca dati per individuare le caratteristiche previste dalla Legge Madia e dalle varie circolari. Le aziende stanno incrociando ed accorpando le informazioni sui singoli contratti. La Regione ha invitato le 4 aziende (Asur, Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona, Marche Nord e Inrca) a fornire il censimento nel minor tempo possibile. L'operazione apre la strada ai piani triennali di assunzioni che vanno dal 2018 al 2020. La Regione Marche condivide con i sindacati l'impegno per dare stabilità al sistema tanto che negli obiettivi 2017 per i direttori generali era previsto quello di ridurre il precariato in favore del tempo indeterminato, Previsto un incontro con sindacati.
(Fonte Ansa)
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma della comunità "Pars" dove la giovane Pamela Mastropietro era ospitata.
"In merito alle notizie apparse sulla tragica morte di Pamela riteniamo opportuno precisare quanto segue.
Abbiamo piena fiducia negli organi inquirenti, a cui abbiamo dato tutte le informazioni richieste; non intendiamo lasciare la linea di riserbo, per motivi di rispetto e riservatezza nei confronti della famiglia e dei nostri ospiti. Vogliamo comunque esprimere di nuovo cordoglio e vicinanza ai familiari, di cui comprendiamo appieno i sentimenti di dolore, sconforto e rabbia per l'accaduto.
Ci sembra necessario rilevare quanto i fatti portino in primo piano la tragica sottovalutazione del problema droga nel nostro paese: la sua diffusione è la vera causa della devastazione di mente e fisico dei nostri giovani e delle loro famiglie.
La legislazione è inadeguata: non consente una vera repressione dello spaccio, che avviene ovunque nelle nostre città, non promuove una prevenzione efficace nelle scuole e nelle famiglie, non sostiene la cura precoce e specialistica di chi ha questo tipo di problema. La droga oggi è un tabù; non se ne può parlare, non si hanno certezze a riguardo, se se ne parla, tutto è un'opinione come un'altra. Non conta l'allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanità; la cultura prevalente ha normalizzato l’uso delle droghe, senza pensare agli effetti negativi che questo ha sui giovani che finiscono per sottovalutare il pericolo. Non si vede, non si dice o si fa troppo poco nelle scuole e sul territorio per porre rimedio allo sfacelo a cui vanno incontro i nostri giovani sotto l'effetto di queste sostanze; si preferisce tacere e nascondere, sperando che il problema passi da solo; intanto le famiglie interessate non sanno che fare, sono spesso sole ed emarginate; i servizi per le dipendenze agiscono con risorse sempre più scarse.
Le comunità spesso sono lasciate sole a fronteggiare situazioni e casi molto difficili; nonostante l'aiuto che a volte ci viene prestato da forze dell'ordine e servizi di soccorso, che ringraziamo, la legislazione pone limiti chiari e non consente di trattenere nessuno contro la propria volontà nelle comunità terapeutiche; il principio in generale è giusto, ma sarebbe necessario prevedere per legge alternative in altre strutture per casi particolari.
Da oltre trent'anni la Pars lotta contro la droga e i suoi effetti devastanti, con successi e insuccessi, come è inevitabile. Abbiamo richieste di ingresso provenienti da tutta Italia, tanto che non riusciamo a soddisfarle con i pochi posti che la Regione ci concede.
Senza norme e investimenti adeguati, senza un'azione coerente ed efficace di tutti gli organismi (scuola e enti locali, forze dell'ordine e magistratura, servizi sociali e sanitari), il sostegno di mass media e opinione pubblica, la battaglia contro la droga non si può vincere, sono troppo forti le mafie che si arricchiscono con lo spaccio, il crimine e la ricerca dello sballo a tutti i costi".
La Run, presente a Macerata dal 2012 e rappresentante in diversi organi di ateneo e dipartimenti, ha rinnovato il proprio direttivo, mercoledì 31 gennaio 2018 con il congresso al Creahub di Macerata, in Via Antonio Gramsci 29.
Alla presenza dei numerosi soci dell’associazione, i candidati si sono presentati e a maggioranza sono state votate Agnese Perfetti nel ruolo di presidente e Michela Visceglia nel ruolo di coordinatrice. A comporre il direttivo ci saranno anche Enrico Giambuzzi (vice presidente), Valerio de Luce (vice coordinatore) e Gianluca Nozza, (tesoriere-segretario) e delegato alla comunicazione.
"Sebbene ci saranno momenti difficili, dobbiamo continuare a essere presenti e non scoraggiarci. Il nuovo anno sarà impegnativo e denso di appuntamenti che ci chiameranno a essere protagonisti in prima linea. Il mio obiettivo, da presidente di questa associazione sarà continuare a chiederci chi siamo per dare un’identità sempre più chiara alla nostra associazione, con lo sguardo puntato sia all’università che alla città, per far divenire Macerata sempre più accessibile, accogliente ed a misura di studente” afferma la neo presidente Agnese Perfetti.
Michela Visceglia, neo coordinatrice aggiunge: “Platone sosteneva che la polis fosse tanto simmetrica quanto il corpo umano: se si rompe un braccio, è tutto il corpo che ne risente, si prova dolore con la mente oltre che strictu sensu. Il corpo intero non riesce più a svolgere una funzione, non è più un intero completo e perfetto. È così che anche noi siamo una piccola polis, se si rompe un arto all'interno di essa, tutto il corpo si mette in movimento per poterlo rigenerare e tutti insieme, come i legamenti, le vene e la mente di un corpo solo, lavoriamo affinché tutto funzioni al meglio. Coordinare questo lavoro di rifinitura di questo magnifico corpo, che è la RUN può solo essere un onore e ringrazio i miei "arti" per aver creduto in me”.
Il congresso è terminato con un momento di festa, occasione per brindare e congratularsi con il nuovo direttivo e per confrontarsi sui progetti futuri.
Per chi volesse ricevere maggiori informazioni riguardo all’associazione e fosse interessato a farne parte può contattarci su questi indirizzi: Agnese Perfetti : 346 611 2903; agnese.perfetti3@gmail.com; Michela Visceglia : 345 075 1747; michela.visce2407@gmail.com
Sabato 3 febbraio, alle 17, presso il Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata, si terrà la presentazione del libro “Sani e liberi. La maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVII – XX)” (Giaconi Editore) di Silvia Alessandrini Calisti. Non sarà la classica presentazione: lo staff museale, infatti, allestirà una mostra-laboratorio, per grandi e bambini, ispirata alle pagine del libro.
L’accurata ricerca delle fonti, le interviste e i racconti su credenze e superstizioni relative alla cura dei bambini nella tradizione popolare delle Marche diventeranno un percorso interattivo alla scoperta del passato. Nel museo saranno allestite diverse postazioni per scoprire – e sperimentare – gesti e usanze quasi del tutto svaniti. Per alcuni sarà un risveglio dei ricordi, per altri un momento di grande stupore.
Silvia Alessandrini Calisti, fondatrice del blog mammemarchigiane.it, accompagnerà il percorso con il racconto di quanto ha raccolto nel suo libro e i partecipanti potranno provare le fasciature, immergere nell’acqua gli “ingredienti” del primo bagnetto e scoprire il rito legato alla Madonna del Latte.
Prenotazione necessaria al 391 7145274. Prezzo: 3 euro a persona (è compreso l'ingresso al museo). Info: www.museodellascuola.unimc.it , museodellascuola@unimc.it .
L’Associazione 108 – Una Scuola per la Vita tiene a precisare che intende sottrarsi alle polemiche scoppiate negli ultimi giorni circa la collocazione della nuova scuola primaria di San Severino Marche.
“Gli amministratori dovrebbero trovare un terreno abbastanza ampio e adeguato da creare un polo scolastico che possa, con il tempo, ospitare anche gli alunni della secondaria di primo grado, le medie per intenderci, poiché l’attuale edificio che la ospita, cioè la sede centrale dell’istituto comprensivo Padre Tacchi Venturi, lo ricordo, ha un indice di vulnerabilità pari a 0,60”, spiega Cristina Carboni, presidente dell’Associazione, che continua precisando: “La Corte di Cassazione, in una recente sentenza ha ribadito che per le scuole occorrerebbe invece un indice pari a 1… Cerchiamo dunque di essere lungimiranti!”
Sottolinea la combattiva mamma settempedana: “Non vogliamo disquisire sul “dove”, le proposte infatti potrebbero essere potenzialmente infinite, tuttavia i nostri amministratori dovrebbero chiarire i motivi della loro scelta in un’ottica di condivisione, trasparenza e responsabilità visto che per la sua realizzazione sono stati stanziati fondi pubblici per una cifra quantomeno ragguardevole. Per quanto ci riguarda, tenuto conto della fiducia accordataci da cittadini di tutta Italia, che attraverso le donazioni hanno dimostrato un affetto profondo per la nostra causa, ci siamo sentiti obbligati, già nel mese di dicembre, a chiedere informazioni precise e in maniera ufficiale al vice commissario delegato per gli interventi di ricostruzione post sisma, al direttore ufficio speciale ricostruzione post sisma, dirigente ufficio speciale ricostruzione post sisma e sindaco di San Severino Marche circa lo stato di avanzamento dei lavori, i fondi ed i tempi per la realizzazione della scuola provvisoria, dell’Itis e del nuovo polo, informazioni per le quali ancora attendiamo risposta”. Sottolinea Carboni: “Ci rendiamo disponibili qualora l’amministrazione comunale volesse, e ci auguriamo sia così, a prestare la nostra opera di mediatori in un’eventuale assemblea pubblica al fine di garantire una serena discussione sull’argomento, scevra di qualsiasi strumentalizzazione e tesa al benessere dei bambini della nostra città”.
Anche quest’anno l’I.C. Don Bosco di Tolentino propone il Progetto Scacchi ai bambini delle Scuole Primarie Bezzi, Don Bosco e Grandi dalla classe prima alla quinta.
In collaborazione con l’A.S.D. “Scacchi la Torre Smeducci” di San Severino Marche i bambini, in orario extrascolastico e con un piccolo contributo, hanno la possibilità di partecipare alle lezioni di scacchi nei tre Plessi dell’Istituto seguiti dagli Istruttori Federali Alice Dominici, Valerio Beni e Marco Pelagalli. I piccoli delle classi prime e seconde interagiscono con la scacchiera gigante e loro stessi sono i protagonisti del gioco, mentre i bambini delle classi terze, quarte e quinte si sfidano a coppie cercando di trovare la strategia migliore per battere l’avversario. Il gioco degli scacchi, caratterizzato da grande coinvolgimento intellettivo e dalla bellezza della Scacchiera e dei vari Pezzi, è molto coinvolgente ed entusiasmante, considerando anche la notevole validità di questa disciplina sportiva che sviluppa nei bambini attenzione, concentrazione, logica e socializzazione.
Dal prossimo anno scolastico l’Istituto conta di aderire al Progetto Nazionale di scacchi “SPED” della durata di tre anni, che coinvolgerà le classi prime e terze della Scuola Primaria e le classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado. Vista la grande partecipazione dei bambini, che da tre anni si avvalgono di questa bellissima opportunità ed appurata la valenza del progetto, la scuola continuerà a proporre il gioco degli Scacchi anche per i prossimi anni scolastici.
L’Amministrazione comunale incontra i cittadini, tre appuntamenti nei quartieri Rione Marche, Vergini e Panfilo.
Una serie di incontri, organizzata dall’Amministrazione comunale di Macerata, con alcuni quartieri per stabilire un dialogo costruttivo con la cittadinanza e toccare, con mano, quelle che sono le esigenze maggiormente avvertite dai residenti delle zone in cui si svolgerà, con un focus specifico legato alla problematica della mobilità.
Gli incontri, ai quali parteciperanno il sindaco Romano Carancini e la Giunta, saranno aperti a tutta la cittadinanza si terranno secondo un calendario prestabilito che prevede il primo appuntamento fissato per mercoledì 7 febbraio al Centro sociale di Rione Marche, il secondo martedì 20 febbraio nella sede dell’associazione Idea 88 in via Panfilo e infine il terzo incontro è per giovedì 22 febbraio al Centro sociale Acli in via Galasso da Carpi nel quartiere Vergini. I tre incontri inizieranno alle ore 21.15.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Luca Marconi, Consigliere Regionale Popolari Marche - Unione di Centro
"Il Consiglio Regionale di mercoledì ha approvato l’atto amministrativo che definisce la tipologia delle strutture socio-sanitarie. Salta all’occhio il numero impressionante delle strutture previste, pari a ben 119 tipologie così ripartite:
· Assistenza ospedaliera 20
· Assistenza specialistica ambulatoriale 25
· Anziani/fragilità 10
· Disabili 17
· Dipendenze patologiche 6
· Adulti 16
· Minorenni 10
· Altre 5
Questa riflessione s’impone in due direzioni: la prima la complessità di un sistema che da risposte tecnicamente, socialmente e umanamente sempre più appropriate per i singoli casi da curare; la seconda è il grande investimento economico che comporta una spesa esorbitante e giustifica in pieno l’impegno della Regione di 2 miliardi e 900 mila euro per il sociosanitario.
Ci saranno ancora disfunzioni e cattivi utilizzi di personale, tutto è migliorabile. Ma resta il fatto che abbiamo nella Regione un sistema sofisticato e collaudato di assistenza che mira a dare risposte ad ogni più piccola e personale esigenza. Di questo dovremo prenderne tutti consapevolezza con un pizzico di sano orgoglio regionalista, anche quelle forze di minoranza che a volte, esagerando i toni, danno l’impressione che la Regione sia allo sbando in materia sanitaria puntando il dito su una piccola difficoltà e dimenticando le centinaia e centinaia di interventi positivi e le decine di migliaia di marchigiani che ogni giorno vengono curati con competenza e umanità presso ospedali e centri sociosanitari.
Infine mi piace sottolineare la nuova definizione del tormentato “ospedale di comunità” che prevede al suo interno medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici dipendenti Asur e medici convenzionati. La presenza dei medici dipendenti formalmente consacrata con un atto amministrativo del Consiglio segna un passaggio importante per il mantenimento dei Punti di Primo Intervento dove questi sono ancora attivi. Infatti durante le ore diurne i medici internisti sono a disposizione per l’emergenza, esattamente come nel passato.
Con un mio intervento in commissione ho potuto emendare il testo, con l’accordo unanime, dove la proposta originaria prevedeva un limite poco comprensibile di 15/20 posti letto negli ospedali di comunità. Ora questo limite non c’è più e quindi l’ospedale di comunità sarà dimensionato alla bisogna secondo le esigenze della popolazione e le possibilità organizzative dell’Azienda Sanitaria.
Anche a questo riguardo mi permetto un’ultima considerazione: dire che il presidente Luca Ceriscioli, competente per la materia sanitaria, sia sordo e cieco di fronte alle richieste delle comunità locali e alle proposte di modifica degli stessi consiglieri suona ridicolo e decisamente fazioso. Ovviamente c’è un limite imposto da leggi nazionali che neanche la Giunta regionale più disponibile può superare; dentro questi limiti, però, tentare organizzazioni autonome è quello che stiamo facendo con un discreto successo nell’immediato e, mi auguro, anche nel futuro".
Mercoledì 31 gennaio, alle ore 18, si è svolto il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi (C.C.R.R.) dell’Istituto comprensivo “E. Paladini”, presso l’Aula Didattica Multimediale del Museo Archeologico di Treia.
Durante la seduta è avvenuta la proclamazione dei risultati e degli eletti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, a cui è seguito il giuramento davanti al sindaco Franco Capponi del Sindaco del C.C.R.R. Alessandro Tartarelli della classe IIB (secondaria di I° grado plesso di Treia), che è stato riconfermato nella carica.
Andrea Carnevali della classe IIF (secondaria di I° grado plesso di Passo di Treia) è stato nominato Vicesindaco e Sara Bartolini della classe IIIA (secondaria di I° grado plesso di Treia) è stata eletta segretario.
Il consiglio sarà invece costituito da: Massei Alessandra, Veres Emanuele Antonio, Poloni Serena, Baldassarre Marco, Gasparrini Lucia (secondaria Treia), Velestrini Cristian, Compagnoni Filippo, Raponi Sofia (secondaria Passo di Treia), Orazi Matteo e Serafini Alessandro (primaria Treia), Monaco Sara (primaria Passo di Treia), PottettI Aurora (secondaria Chiesanuova).
Ha partecipato alla cerimonia l’intera Giunta Comunale e il Segretario Benedetto Perroni.
A tutti gli eletti gli auguri di buon lavoro dall’Amministrazione Comunale di Treia.
Recanati, città di poeti, tenori, artisti e…scacchisti! A pochi giorni dalla nascita del Circolo Scacchi Recanati, infatti, è pronto ai nastri di partenza il corso organizzato dall’Associazione culturale Iris in collaborazione con il prof. Ing. Vincenzo Bondanese, istruttore di I livello base della FSI.
Il percorso, rivolto a bambini, ragazzi e adulti, avrà inizio lunedì 12 febbraio, con una lezione di prova gratuita e poi si articolerà nelle seguenti date: 19 e 26 febbraio, 5, 12, 19 e 27 marzo, 4, 6 e 9 aprile. Tutte le lezioni si svolgeranno presso il Circolo ricreativo “B. Gigli” di Castelnuovo a Recanati a partire dalle ore 17 e si diversificheranno secondo i diversi livelli di preparazione.
Oltre al livello base e intermedio, la novità che interesserà il corso di quest’anno riguarderà i più piccoli.
Verrà introdotto, infatti, un percorso propedeutico di apprendimento ludico motorio agli scacchi con lezioni specifiche di giocomotricità su scacchiera gigante.
Questa nuova attività, introdotta quest’anno nell’associazione Iris e promossa dal neonato Circolo, segue la metodologia del progetto Castle, ideato per la prima volta dalla società sportiva Alfiere Bianco e proposto a Recanati dall’istruttore FSI (Federazione Scacchistica Italiana) Vincenzo Bondanese del Circolo Scacchi Recanati. Questo metodo persegue l’intento di rendere i bambini costantemente protagonisti e progressivamente consapevoli delle proprie competenze senso-motorie, attraverso il gioco e l’uso di un’intelligenza attiva. La scacchiera diviene uno spazio privilegiato e protetto, dove l’esperienza e l’apprendimento del gioco degli scacchi diventa una “magia”, un ambiente tra realtà ed immaginazione, in cui, miscelando gioco e consapevolezza nel rispetto per sé e per l’altro, si giunge a conoscere se stessi entrando in relazione con gli altri in modo leale, responsabile e cooperativo.
Senza dubbio, gli obiettivi che verranno raggiunti riguarderanno la concentrazione, la posizione nel luogo e nello spazio, l’autocontrollo, l’acquisizione di sicurezza nel rispetto delle regole, l’ideazione di strategie e non ultima la collaborazione con i compagni di squadra. A riprova dell’importanza che il gioco degli scacchi assume in tutte le diverse fasce d’età, è possibile valutare come anche nei livelli per principianti ed intermedi il ragazzo e l’adulto possano sviluppare l’intelligenza, allenare la mente, migliorare il rendimento scolastico intervenendo anche sul comportamento sociale.
Dal 12 febbraio dunque, coloro che vorranno approcciare questo gioco potranno farlo e potranno già effettuare un prima scelta, consigliati dall’istruttore Bondanese, sul livello da seguire: il livello principiante è adatto per chi, non avendo mai giocato a scacchi, vuole avvicinarsi a questa “nobile arte” ed apprendere i fondamenti del gioco; mentre il livello intermedio è adatto a chi, già conoscendone i fondamenti, vuole approfondirne la strategia e le regole di gioco.
Per partecipare alla lezione prova gratuita di lunedì 12 febbraio, si dovrà prenotare entro giovedì 8 febbraio chiamando i numeri 339 3798213 (dopo le ore 15) e 328 0003742 oppure scrivendo alla mail associazioneculturaleiris@gmail.com o inviando un messaggio sulla pagina Facebook dell’Associazione culturale Iris dove, nel corso del progetto, verrà archiviato anche il materiale delle lezioni. Nei giorni subito successivi, gli interessati verranno ricontattati per fissare l’orario della lezione in base ai gruppi che si formeranno per questo primo incontro.
Una giornata fra le nevi e le aquile di Frontignano di Ussita. Scatti bellissimi che danno vita ad un intenso reportage che ha come sfondo gli incontaminati paesaggi dei Sibillini.
Le foto sono state scattate da Simone Gatto.
Il 24 maggio del 2017 a Palazzo Vecchio hanno siglato un accordo tra le due Città e tra i due giochi tradizionali che le contraddistinguono, il gioco del pallone con il bracciale e il calcio storico fiorentino, una bella occasione per far incontrare due giochi coevi, basati entrambi sui presupposti del gioco con la palla e della sfida tra quartieri, ma anche per far riemergere la palla al bracciale che ha una tradizione nella nostra città e che sta provando a rinascere grazie all’impegno del Club sportivo.
A questo, si è aggiunto il dono dei nuovi palloni fatti a mano per le partite del Calcio storico che sostituirono quelli da calcio pitturati finora utilizzati; infatti, grazie alla passione e all’impegno degli artigiani di Treia, Firenze ha avuto dei nuovi palloni per le partite del Torneo; il pallone è stato realizzato artigianalmente con tecniche e materiali utilizzati nel rinascimento, cucito a mano e riferito a palle o palloni utilizzati in giochi di sferistica documentati e referenziati.
Lo sferisterio di Firenze è stato la location dell’incontro tenutosi nella giornata di ieri (mercoledì 31) per proseguire la collaborazione tra le due realtà; hanno partecipato l’assessore allo Sport David Buschittari e il Presidente dell’Ente Disfida del Bracciale di Treia Giorgio Bartolacci , il Direttore del Corteo del Calcio Storico fiorentino Filippo Giovannelli, il Presidente dell’Associazione Nazionale Gioco Pallone col Bracciale Valter Romagnoli e i rappresentanti del Club Sportivo Firenze.
Tra gli argomenti trattati, l’organizzazione, dopo il successo dell’anno passato, del Trofeo Gino “Ginetto” Brachetti, che vedrà impegnati i quattro quartieri fiorentini Azzurri, Rossi, Bianchi e Verdi con i giocatori dell’Asd Carlo Didimi di Treia in campo allo Sferisterio delle Cascine di Firenze; la partecipazione di una delegazione del corteo del calcio storico alla 40^ Disfida del Bracciale di Treia e l’adesione dell’Ente Disfida di Treia alla SGRS (Stati Generali della Rievocazione Storica), nata per migliorare il livello storico, tecnico, organizzativo dei gruppi di rievocazione d’Italia.
Gli Stati Generali della Rievocazione Storica sono un vero e proprio progetto, volto a recepire le esigenze di tutti gli attori di questa grande tradizione di cultura, di folklore e di spettacolo, fino ad assumere oggi un rilievo ancor maggiore, in considerazione delle nuove sfide che le realtà storiche nazionali si trovano ad affrontare. Fare una sintesi di tutte le maggiori problematiche riscontrate e far confluire in un unico contenitore le soluzioni.
Gli Stati Generali della Rievocazione Storica sono, inoltre, un confronto tra le istituzioni; le istituzioni delle Regioni che hanno legiferato in materia di rievocazione storica, finalizzato al confronto tra le diverse realtà ed a spostare il piano di discussione a livello nazionale, al fine di arrivare ad una regolamentazione unitaria ed al riconoscimento degli aspetti culturali, sociali e turistici della rievocazioni storiche.
Sono un confronto tra le Associazioni di rievocazione e ricostruzione storica: finalizzato a promuovere azioni comuni di valorizzazione delle associazioni ed incoraggiare lo sviluppo di rete.
Treia e Firenze continuano quindi la loro collaborazione, tra tradizione, sport e storia mentre l’associazione nazionale del bracciale riprenderà la sua attività a fine febbraio con la predisposizione del calendario dei campionati nazionali 2018.
Firmato oggi, presso il Palazzo del Governo, il protocollo tra Prefettura di Macerata e Comune di Castelraimondo finalizzato alla promozione, anche nel territorio di questo Comune, del progetto di sicurezza partecipata denominato “Controllo del Vicinato”.
“Si tratta dell’11esimo comune della provincia che aderisce all'iniziativa promossa dalla Prefettura - ha ricordato il Prefetto in occasione della firma - Si tratta di un importante traguardo perchè il controllo del vicinato garantisce un monitoraggio del territorio che va ad integrare il sistema di videosorveglianza già peraltro presente a Castelraimondo, in una complessiva strategia di controllo dei centri abitati che va ad integrare il tradizionale controllo coordinato del territorio realizzato dalle forze dell’ordine.
La sicurezza dipende anche dai cittadini e non può essere esclusivamente delegata alle forze dell’ordine, ha aggiunto il sindaco di Castelraimondo e per questo il comune ha ritenuto di sostenere questo progetto e si propone di promuovere incontri con la cittadinanza finalizzati a diffondere la cultura della sicurezza passiva.
Erano presenti all’atto della firma il Questore di Macerata ed i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
"Il Governo continuerà ad avere la massima attenzione alle aree colpite dal sisma come ha fatto finora e il lavoro fin qui svolto sarà proseguito anche da chi verrà dopo di noi". Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, al termine del sopralluogo ai cantieri Anas sulle zone terremotate di Marche, Umbria e Lazio.
"Fino a quando questo Governo sarà in carica - ha aggiunto - continueremo a lavorare e a monitorare costantemente i cantieri in opera assieme alle comunità locali e quindi non ci sarà alcuna discontinuità". "L'Italia è un grande Paese - ha concluso Delrio - e sono convinto che tutti i partiti debbano avere a cuore l'interesse nazionale più che l'interesse proprio". Il ministro ha anche evidenziato che "tutti insieme si riuscirà a uscire fuori dalle difficoltà e sapremo vincere la sfida della ricostruzione".
Fonte Ansa
In poco più di 24 ore hanno smontato e rimontato la tensostruttura-chiesa che, dal sisma del 30 ottobre, rappresenta il luogo di culto di riferimento per tutta la popolazione sanginesina, per lasciare il posto al cantiere per la costruzione della nuova scuola in partenza nei prossimi giorni.
I volontari della Protezione civile di San Ginesio, con l’aiuto solidale dei volontari della Protezione civile regionale e dei rappresentanti del Capi del Ministero dell’interno, hanno spostato la chiesa a Largo Sorrentini, a poca distanza da piazza A. Gentili e dai giardini del Colle Ascarano, in attesa della nuova chiesa di legno che verrà costruita grazie alla Caritas a partire dal 15 febbraio.
“Ringrazio di cuore tutto i volontari che ci hanno donato, come sempre, impegno, lavoro e vicinanza - ha commentato il vicesindaco, Eraldo Riccucci- Queste nuove strutture, e i cantieri che stanno per iniziare, sono tutti segnali importantissimi per la nostra comunità”.
Dalla sezione provinciale Fiom Cgil di Macerata riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in merito al rinvio degli incontri con la Glf Turbine Srl e la Gi&E Spa Unipersonale.
La Glf Turbine Srl e la Gi&E Spa Unipersonale rinviano entrambi gli appuntamenti istituzionali, fissati per Il 31 Gennaio con la Regione Marche e il primo febbraio con Il Ministero Delle Attività Produttive. Gli incontri erano stati stabiliti già alla data del 22 Gennaio e solo nella tarda giornata di ieri le aziende hanno chiesto un rinvio a data da destinarsi. Il tavolo istituzionale è da noi ritenuto fondamentale per le future discussioni che portino a degli impegni concreti nei confronti dei lavoratori e per la continuazione delle attività produttive di tutto il gruppo.
Valutiamo grave tale comportamento in quanto in questa fase delicata di riorganizzazione dell'assetto societario ci si aspettava una maggiore responsabilità. Ricordiamo che siamo in attesa di un piano industriale di gruppo dall'ottobre 2017, quindi pretendiamo che il nuovo appuntamento già fissato per il 14 febbraio al Ministero non sia un'ulteriore fase interlocutoria e un continuo rimando per non affrontare tutte le problematiche che da tempo ci trasciniamo.
E’ in gioco il futuro di tutto il Gruppo che oltre a comprendere lo stabilimento di Porto Recanati coinvolge anche quello di Matelica e Sassoferrato, per un totale di circa 350 famiglie.
Nell'attesa della convocazione della Regione Marche rimane aperto lo stato di agitazione.Si valuteranno con i lavoratori le future iniziative Fim, Fiom, Uilm provinciali e Rsu Stabilimento.