Dal prefetto Roberta Preziotti riceviamo è pubblichiamo. Lascio questo territorio, dopo tre anni, alla naturale scadenza del mandato, per assumere un nuovo incarico al Ministero dell'Interno.Lascio questa Provincia già con nostalgia, convinta del segno indelebile che ha impresso dentro di me e del! arricchimento ricevuto per un’ esperienza a volte molto dolorosa, ma fondamentale nel mio percorso professionale e umano.Non ho avuto ancora tempo per elaborare tutto quello che è successo, gli eventi si sono svolti con un ritmo talmente intenso, sempre improvviso ed inaspettato, e le tante emozioni hanno dovuto continuamente cedere il passo ad esigenze operative, urgenti ed immediate.Sono profondamente grata per la collaborazione che tutte le Istituzioni hanno generosamente ojferto con slancio e senza condizione al mio operato.Prima fra tutte la Regione, sempre presente e sempre all'erta. Al suo Presidente, agli assessori ed ai dirigenti, con i quali ho tanto lavorato in spirito di corretta collaborazione e sintonia, rivolgo un saluto particolare.Vivendo questo territorio nel quotidiano ho consolidato la convinzione che il depauperamento delle competenze della Provincia sia una grave perdita. Nei giorni del terremoto e della neve e del pericolo valanghe ho capito che la Provincia conosce queste terre palmo a palmo, è pronta a difenderle con determinazione ed è infaticabile ancora, pur nella scarsità delle sue risorse.Non posso lasciare il mio incarico senza rivolgere un pensiero ai sindaci dei 55 comuni di questo territorio. Li conosco uno ad uno ed uno ad uno li vorrei salutare. Abbiamo condiviso tanto, con molti di loro abbiamo raggiunto obiettivi importanti.Sono grata al sindaco di Macerata, presenza sollecita e componente del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, le cui riunioni si sono tenute con ritmo incessante per garantire la tutela del territorio, l'osservanza delle plurime direttive ministeriali e per corrispondere ad esigenze specifiche della popolazione.Penso con orgoglio istituzionale a tutto il personale delle Forze dell ’Ordine ed a quello dei Vigili del Fuoco. Sono stati un supporto leale, concreto, di indiscusso valore ed assiduamente partecipi, sia nell'attività ordinaria sia nelle varie emergenze che hanno coinvolto la provincia.Aflîdo a queste righe la mia più profonda stima nei confronti della Procura della Repubblica. Ai magistrati tutti rivolgo un pensiero grato come cittadina e di incessante solidarietà come Istituzione.Mi congedo con profondo rispetto dalle Autorità religiose, profonde conoscitrici delle loro comunità, sempre consapevolmente presenti e vigili rispetto alle dinamiche sociali, che tanta influenza hanno nella vita della cittadinanza.Un saluto particolarmente cordiale rivolgo alle Università di Macerata e Camerino, che portano alto il vessillo della cultura e con le quali ho condiviso tanti momenti di approfondimento, necessari per lo sviluppo di queste terre. Saluto tutti gli Istituti scolastici, i Corpi docenti, gli studenti delle facoltà e delle classi di ogni ordine e grado.Un apprezzamento speciale va alle numerose Associazioni che ho tantevolte incontrato, anche quelle combattentistiche e d’arma, quelle di catego-ria, quelle dedicate alla cura e al sostegno delle donne vittime di violenza, quelle culturali, alla Croce Rossa, al volontariato tutto.Saluto e ringrazio le organizzazioni sindacali e quelle datoriali, e a tutte riconosco correttezza ed efficacia nell ‘agire. Abbiamo condiviso preoccupazioni, ricercato soluzioni e strade istituzionali in un clima sempre sereno e di rispetto reciproco. Gli incontri e i confronti hanno assunto il carattere di insostituibile analisi e sintesi e hanno consentito di dare realmente vita ad idee, progetti , iniziative.Il mio ricordo va ai tanti cittadini, agli imprenditori, ai professionisti,ai commercianti, ai lavoratori, che ho incontrato sia nell ’ esercizio delle rispettive attività che percorrendo il territorio. Sono stata accolta con calore e simpatia in contesti di armonia, che è poi la cifra da tutti riconosciuta quale espressione vitale di questi luoghi.Ai tanti cittadini coinvolti dagli eventi sismici va il mio pensiero più caro. Ero qui in quei giorni terribili e ho conosciuto l’ incredulità nel ripetersi degli eventi. Ma, allo stesso tempo, ho conosciuto, proprio qui, il corag-gio vero e la capacità di adattarsi a situazioni imprevedibili, la forza di posizionare e riposizionare i propri obiettivi.Alle Autorità politiche e ai parlamentari, agli amministratori regionali e locali, a tutti i dirigenti e agli operatori degli uflîci pubblici auguro anni sereni di buon lavoro nel pieno rispetto dei valori costituzionali, fondamento e collante del nostro operato.Alle Marche, a questa provincia di Macerata e a tutti i comuni vorrei che giungesse il mio augurio ajîettuoso. Già da tempo, le migliori intelligenze e le professionalità più attive sono al lavoro, non solo per restituire a queste terre ciò che è andato perduto, ma per renderle migliori, competitive ed attraenti.Con questa certezza mi congedo dal territorio maceratese, ajfidando le mie parole alla stampa, grata per l ' attenzione che ha sempre rivolto alle attività della Prefettura.
Modifiche alla viabilità in occasione della manifestazione "6 alle 6" in calendario domenica 22 luglio a Recanati. Lo prevede un'ordinanza della Polizia Locale.
Dalle 5 alle 8 è prevista la sospensione della circolazione durante il passaggio della manifestazione con percorso: Piazza G. Leopardi, C.so Persiani, Via I° Luglio, V.le C. Battisti, Porta San Filippo, Via Castelfidardo, Via Gioco del Pallone, V.le Monte Conero, Villa Colloredo, Via Campo dei Fiori, Via Falleroni, V.lo dell’Achilla, P.le XVIII Settembre, Via Vitali, Via Mazzini, V.le Battisti, Via I° Luglio, C.so Persiani, Piazza G. Leopardi, P.ta S. Domenico, V.le C. Battisti, V.le Carducci, P.ta Pesa, Via Cappuccini, Via della Fonderia, V.lo S. Pietro, V.lo Spezioli, P.le M. Leopardi, Via G. Leopardi, Piazza Sabato del Villaggio, Via dei Cappuccini, convento dei cappuccini, Via A. da Bevagna, Via Montemorello, Piazza Sabato del Villaggio, Via Monte Tabor, ingresso colle dell’Infinito, uscita colle dell’Infinito (scalinata Nerina), Via Colle dell’Infinito, Porta Nuova, Via E. Leopardi, Via Antici, Via Roma, Via Calcagni, P.le Giordani, ingresso e uscita Chiostro Sant’Agostino, Via Moroncini, Via Calcagni, V.lo S.Michele, V.lo del Teatro, Via Cavour e Piazza G. Leopardi.
Sarà inoltre sospesa la circolazione in Viale Cesare Battisti, Via Castelfidardo, Via Gioco del Pallone, Via Mazzini, Viale Monte Conero, Viale Carducci e verrà sospesa la circolazione nell’ultimo tratto di Viale Dalmazia con deviazione, del flusso veicolare confluente, in Viale Adriatico e Via Simboli. Sarà momentaneamente sospesa la circolazione veicolare in tutte le altre strade confluenti al percorso e saranno presegnalate le interruzioni in Via Loreto intersezione Via Paolina Leopardi e Viale Dalmazia intersezione Via Biagetti e P.le Europa.
L'ordinanza prevede anche la sosta vietata nelle vie: Antici, P.le Giordani, Montevolpino, Via I° Luglio, Moroncini, Fonderia, Vicolo San Pietro, Vicolo Spezioli e P.le Cappuccini ed in quant’altra via che possa ostacolare la libera circolazione per il corretto svolgimento della manifestazione. Infine è prevista la chiusura di Corso Persiani e Piazza G. Leopardi con Pilot e con ostacoli mobili (auto e transenne).
Sabato 21 luglio è in programma la seduta congiunta delle Commissioni consiliari del Comune di Recanati. A convocarla è il presidente del Consiglio Massimiliano Grufi. La riunione è alle 9,30 presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale recentemente riaperto dopo gli interventi di messa in sicurezza statica e di restauro a seguito degli eventi sismici del 2016.
All’ordine del giorno il punto relativo al Documento unico di programmazione periodo 2019/2021, e quello inerente all’assestamento generale di bilancio - Salvaguardia degli equilibri e stato di attuazione dei programmi.
Lunedì 23 luglio si riunisce invece la Commissione Urbanistica, lavori pubblici e ambiente. A convocarla, alle 12, presso gli uffici comunali in via E.Mattei, è il presidente Gianfilippo Simoni.
All'ordine del giorno il punto inerente l'acquisizione a titolo gratuito di particelle di terreno di proprietà privata costituenti sedime e pertinenza di strade ad uso pubblico e di aree di proprietà privata destinate a verde pubblico.
Nei giorni di sabato 21 e domenica 22 luglio, oltre lo sciopero degli aerei che riguarderà molti scali italiani, è previsto l'ennesimo sciopero del trasporto ferroviario. Il personale del gruppo Ferrovie dello Stato, Italo (Ntv) e Trenord si fermerà per 24 ore, precisamente dalle 21 di sabato alle 21 di domenica. Le fasce orarie di garanzia non saranno assicurate. A causa di ciò sono previste anche una serie di limitazioni dei servizi TILO. I servizi TILO in territorio svizzero, invece, non saranno coinvolti. In particolare verranno limitate in Italia le linee TILO RE10, S10, S30, S40 dalle 21 di sabato 21 luglio alle 20.59 di domenica 22 luglio 2018. I servizi TILO da/per Malpensa Aeroporto verranno sostituiti con bus tra Stabio e Malpensa Aeroporto T1 e T2.
L’agitazione è stata indetta dalla sigla sindacale Cat, Coordinamento autorganizzato trasporti. “Dal canto nostro, come CAT, confermiamo che siamo unicamente interessati a spingere nella giusta direzione, cioè ad invertire queste tendenze di brutalizzazione delle condizioni di lavoro. Ci impegniamo per quello: riuscirci non dipende solo da noi, ma dall’intera categoria”, si legge nell’annuncio dello sciopero. Nelle giornate di sciopero Trenitalia assicura comunque servizi minimi di trasporto predisposti d’accordi con le organizzazioni sindacali. Sono garantiti, inoltre, treni a lunga percorrenza, nei giorni feriali e nei festivi. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale. Oltre alle prestazioni indispensabili, Trenitalia può garantire ulteriori servizi integrativi che vengono opportunamente resi noti attraverso avvisi nelle stazioni ferroviarie, gli organi d’informazione e su questo sito.
Sabato 21 luglio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno proclamato lo sciopero i controllori di volo dell’Enav della maggior parte degli aeroporti italiani. Nello stesso giorno anche il personale di volo e di terra delle compagnie aeree Vueling e Blue Panorama incrociano le braccia.
“La raccolta differenziata non va in vacanza”. Con questo slogan parte la campagna informativa sul sistema di raccolta differenziata adottato dal Cosmari, rivolta a turisti e villeggianti dei tre comuni costieri della provincia di Macerata. Nel corso di una conferenza stampa nella sala della Giunta del Comune di Civitanova, il Cosmari srl ha presentato la consueta campagna estiva di comunicazione, presenti il vicesindaco di Civitanova Marche e assessore alla Rigenerazione Urbana Fausto Troiani, l’assessore all’Ambiente del Comune di Potenza Picena Tommaso Ruffini, Marco Ciarulli di Legambiente Marche e il direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli.Come tutti gli anni, nei mesi estivi verrà distribuito materiale informativo rivolto a tutti coloro che scelgono di trascorre le loro vacanze a Civitanova Marche, Porto Potenza Picena e Porto Recanati. Locandine e depliant con una grafica rinnovata, curata da Katia Fidani per Kbrush, riportano le modalità di conferimento dei rifiuti adottate in ogni singolo comune oltre alle informazioni utili per reperire i sacchetti, gli orari di apertura dei Centri di raccolta, l’ubicazione delle cosiddette “isole estive”, i numeri utili per avere informazioni o per prenotare a domicilio il ritiro degli ingombranti. L’intento, come sempre, delle Amministrazioni comunali e del Cosmari è quello di sensibilizzare i turisti e i villeggianti sul corretto smaltimento dei rifiuti, evitando abbandoni e cercando di preservare sia l’ambiente che l’immagine complessiva delle località balneari.
A tutto questo si affianca il “Progetto Mare” che ormai da diversi anni vede Cosmari e gestori degli stabilimenti balneari collaborare insieme per favorire la raccolta differenziata anche in spiaggia. Infatti, tutti gli anni, tra gli ombrelloni, vengono istallati punti di conferimento riservati ai bagnanti per il giusto conferimento differenziato dei rifiuti. Questo progetto, insieme alle alte percentuali della raccolta differenziata sinora raggiunte, contribuisce, insieme ad altri importanti parametri, all’attribuzione della Bandiera Blu.“Per quanto riguarda Civitanova, molto il lavoro è stato fatto. In un anno abbiamo riorganizzato totalmente la parte organizzativa, gestionale e operativa del Servizio comunale – ha spiegato Troiani – e abbiamo trovato molti vantaggi. Dopo le difficoltà iniziali notiamo un netto miglioramento, e siamo molto soddisfatti. La prevenzione è importantissima, ma purtroppo siamo costretti anche ad intervenire con le sanzioni per arginare comportamenti incomprensibili di abbandono dei rifiuti da parte di alcuni cittadini”.“Le Amministrazioni lavorano per promuovere il miglioramento della qualità della raccolta differenziata - ha detto Ruffini - ma anche a favorire la riduzione della produzione dei rifiuti esaltando la pratica del riuso. Diffondere anche le buone notizie è utile per dare messaggi e esempi positivi da poter emulare”.Nei prossimi giorni, Legambiente Marche presenterà anche la nuova campagna promossa dal Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) di carattere itinerante, giunta alla quinta edizione e che viene proposta nei singoli comuni tramite attività ed eventi organizzati da Legambiente. Questa iniziativa si fa carico della volontà di Legambiente, delle aziende e delle amministrazioni direndere i cittadini sempre più attivi, consapevoli dell'importanza di conservare il proprio patrimonioculturale e ambientale per poi trasmetterlo alle generazioni future.“Ricordiamo – ha detto Ciarulli - che Macerata è una delle province più Riciclone d'Italia con una media di raccolta differenziata del 75% e che i Comuni di Civitanova Marche, Potenza Picena e Porto Recanati sono all’avanguardia sia per percentuale di raccolta differenziata che per qualità del servizio con la raccolta porta a porta domiciliare effettuata, a Civitanova e Porto Recanati”.Il direttore Giampaoli ha sottolineato il grande lavoro del Cosmari, un’azienda in continua crescita che dà lavoro a oltre 500 persone. “Il dato della differenziata a Civitanova relativo al mese di giugno si attesta intorno al 72,9%, questo va precisato per mettere a tacere le polemiche inutili. D’esate la costa ha un picco in discesa dovuto al calcolo dello spiaggiato, ma la provincia di Macerata resta la più virtuosa della Regione e questo è un vanto per l’azienda e per gli amministratori”.
Ieri sera nei locali del Circolo del Centro Sociale, il sindaco e l’amministrazione comunale hanno incontrato i cittadini della frazione di San Claudio e delle zone limitrofe per dare informazioni ed aggiornamenti relativi all’incendio che si è sviluppato il 6 luglio presso l’impianto ubicato nella vicina zona industriale di Piediripa di Macerata.
Il sindaco ha letto i comunicati stampa del Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) emessi in data 6, 12, 13 e 18 luglio, i risultati delle relative analisi ed ha informato i presenti su quanto è emerso nei tavoli tecnici riuniti per l’emergenza alla presenza di tutte le autorità competenti e dei soggetti istituzionali interessati.
Le analisi effettuate fino ad oggi, confermano l’evoluzione favorevole dell’evento escludendo preoccupazioni per la salute dei cittadini.
Il sindaco ha poi precisato che provvederà tempestivamente a comunicare eventuali ed ulteriori aggiornamenti.
"Via delle Tre Case, nella zona più a Nord del territorio comunale di Civitanova Marche, sembra ormai da qualche tempo più simile ad un percorso ad ostacoli piuttosto che ad una normale via cittadina". E' quanto lamentano le famiglie residenti, alcune delle quali con bambini piccoli che sono costrette a vivere una situazione di vero disagio a causa del mancato rispetto, da parte di un privato cittadino, delle norme che impongono la cura degli spazi verdi, per garantire la dovuta igiene.
Tale via è costeggiata da una fitta vegetazione di arbusti che non vengono adeguatamente curati da qualche anno. E' facile immaginare quali siano i risultati: presenza di fastidiosi insetti e strada in parte invasa da rami.
Ad aggravare tale condizione vi è poi un fossato, attraversato da acqua, che è diventato il vero habitat naturale per ratti, zanzare e insetti di ogni genere. Ciò che più preoccupa però i residenti è il completo disinteresse da parte delle Autorità competenti che, pur essendo stati contattati direttamente in diverse occasioni, non hanno posto fine al degrado.
Il rilancio del territorio passa anche attraverso il potenziamento dell'offerta turistica invernale della montagna Maceratese. La politica, al di là dei colori, ne é convinta da sempre e ora, dopo il sisma, é importante fare qualcosa e farlo in fretta. Ci sono riusciti a Bolognola, dove é stata annunciata oggi la realizzazione di un moderno impianto di produzione di neve artificiale in vista della prossima stagione.
"L'iter autorizzativo - spiegano sulla pagina Facebook bolognolasky - è orami quasi concluso e una tra le novità più importanti per la prossima stagione riguarda l'installazione di un moderno impianto per l'innevamento programmato. Grazie al contributo regionale che copre la fornitura dei materiali e ad un nuovo investimento da parte della società Funivie Bolognolaski per la realizzazione e posa in opera dell'impianto, dalla prossima stagione potremmo garantire la sciabilità della pista n.°1 e Campo Scuola.I lavori prevedono la realizzazione di una stazione di pompaggio, l'installazione di 9 pozzetti per l'allaccio dei cannoni che copriranno parte della pista n.°3 (intermedia), che spesso funge da collegamento per lo skilift di Castelmanardo e naturalmente tutta la pista n.°1 e Campo scuola serviti dagli impianti Scoiattolo e Pintura 1.A produrre neve saranno 4 generatori mobili a ventola Sufag di ultima generazione in grado di entrare in funzione già a partire da -1,5 gradi di temperatura umida ed un asta ad alta pressione che posizioneremo in maniera fissa nella parte finale della pista n.1 .I lavori inizieranno dai primi di settembre e prevediamo di terminare il tutto entro metà ottobre così di poter sfruttare gia i primi freddi di novembre per iniziare a creare i cumuli di neve artificiale in vista dell'apertura di stagione prevista per venerdì 7 dicembre.L'elemento critico sarà la bassa disponibilità di acqua che tuttavia quest'anno vista la stagione abbastanza piovosa dovrebbe essere maggiore rispetto lo scorso anno; tuttavia cercheremo di razionalizzare lo stoccaggio disponibile al meglio e sfruttare ogni finestra di freddo per produrre quanta più neve possibile".
Trovata in mattinata, sulla spiaggia di Fontespina, all'altezza delle "tre case", la carcassa di una caretta caretta di dimensioni medio-grandi, di oltre un metro di lunghezza.
L'uomo che l'ha scorta, ha prontamente chiamato le autorità competenti, in modo da attivare la procedura di intervento da parte dei Servizi Veterinari, in collaborazione con il personale della Capitaneria.
Nei giorni scorsi sono stati diversi i ritrovamenti di questo tipo, con casi segnalati a Porto Recanati e anche nella stessa Civitanova, con una tartaruga della medesima specie trovata solo lunedì scorso nella spiaggia del lungomare sud.
Sabato 14 luglio i ragazzi della Risorse Active Tour sono andati alla scoperta della meraviglia delle Piane di Castelluccio in mountain bike.
Hanno percorso antichi sentieri di montagna e gli intinerari meno battuti ma non per questo meno affascinanti fino ad arrivare al paese di Castelluccio dove i fiori sono riusciti a coprire anche le macerie.
Si spera possa essere un segno di buon auspicio e di rinascita per un territorio così tanto ferito dal sisma.
Di seguito, alcune foto della passeggiata.
Sono passati 26 anni da quel 19 luglio del 1992 in cui Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta furono barbaramente uccisi nell'attentato di Via D'Amelio ma per Fratelli d'Italia l'esempio di quel sacrificio va ricordato ogni anno e raccontato alle nuove generazioni.
“Quest'anno – spiega in una nota il Coordinamento cittadino del partito della Meloni – abbiamo deciso di proporre un atto concreto ma dall'alto valore simbolico come l'intitolazione di una via o piazza di Porto Recanati ad Emanuela Loi, Medaglia d'Oro al Valor Civile quale simbolo non solo della lotta alla mafia ma anche di abnegazione verso lo Stato ed i valori che per noi rappresenta”.
I rappresentati di Fratelli d'Italia hanno deciso di inoltrare una mozione con questa proposta a tutti i Capigruppo del Consiglio Comunale portorecanatese chiedendo ad ognuno di farla propria e portarla in discussione nell'Assise cittadina.
"Auspichiamo che questa nostra proposta possa essere accolta e fatta propria da tutto il Consiglio Comunale perchè la lotta alla mafia non ha – dichiara FdI - colori politici. Dopo Via Falcone e Borsellino, la cui intitolazione fu proposta proprio dalla capogruppo Elena Leonardi quando sedeva fra i banchi dell'amministrazione comunale, pensiamo, come Fratelli d'Italia, che la memoria vada coltivata anche attraverso atti dal grande valore simbolico. In una lettera indirizzata al Presidente dell'Anci e al Presidente delle Pari Opportunità della Regione Marche, la capogruppo al Consiglio Regionale Elena Leonardi, ricordando il protocollo siglato nel marzo scorso tra le due figure istituzionali, tramite il quale si definisce un'intesa a tutela della parità tra uomini e donne, attuabile anche nella definizione della toponomastica al femminile dei comuni marchigiani, propone a coloro che hanno sottoscritto questo protocollo, di iniziare questo percorso proprio dalla figura di Emanuela Loi".
"Auspichiamo pertanto – conclude la nota di FdI - che le nuove generazioni che leggeranno il nome di Emanuela Loi possano conoscerne la storia ed ammirarne l'esempio perchè, come diceva Giovanni Falcone: ‘Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini' ".
Questa mattina l’Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Ciarapica, dall’assessore Gabellieri e l’assessore Carassai, ha accolto nella sala dell’Amicizia la delegazione croata di Sebenico, città gemellata con il comune di Civitanova Marche dal 2002.I rappresentati della città Croata sono il sindaco Željko Burić, il vicesindaco Paško Rakić, il capogabinetto dell’ufficio sindaco Ante Galić, il capoufficio per l’amministrazione urbana Tihomir Paškov, assessore allo sport e cultura Mirjana Žurić, direttore per il turismo Dino Karađole e il direttore della camera di commercio Ivo Soža.
All’incontro erano presenti anche Ivica Kostelić, ex campione di sci e ora regatista, Cristiana Mazzaferro presidente del Club Vela e Giuseppe Micucci dell’Assonautica provinciale.“È bello accogliere la delegazione di Sebenico che ci onora della sua presenza e di quella di illustri esponenti della città. Civitanova e Sebenico, unite dall’amore sono vicine tra loro anche per altro e hanno in grande considerazione il rapporto di amicizia, rafforzato dal gemellaggio e dalla regata arrivata alla 18° edizione - ha dichiarato Ciarapica. Questo è anche un momento che può far comprendere all’una e all’altra città cosa si fa dall’altra parte per migliorare il territorio. Da questo scambio si rafforza sempre più una crescita culturale, turistica e commerciale. Civitanova crede molto nelle opportunità di questo territorio e ne valorizza i legami, anche attraverso la nuova tratta del traghetto Zenit verso la Croazia”.Alla fine dell’incontro ci si è lasciati con una promessa: realizzare una tratta Sebenico-Civitanova che favorisca cultura, commercio e turismo per entrambe le città. La regata partirà domani e l’arrivo è previsto per il 22 luglio.
C'è un indagato per l'incendio che ha devastato il 6 luglio la Orim, l'azienda di trattamento di rifiuti speciali a Piediripa di Macerata. Si tratta di un dipendente impegnato nel reparto solventi dove si è scatenato il rogo. Il reato ipotizzato è di incendio colposo. Già interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Secondo l'accusa, l'incendio sarebbe stato provocato da una negligenza nel rispetto della prassi seguita nel reparto. I consulenti nominati dalla Procura della Repubblica di Macerata per individuare le cause del rogo hanno completato gli accertamenti preliminari in base ai quali formuleranno poi la relazione finale. Hanno già riferito i primi risultati al procuratore capo Giovanni Giorgio, che ieri ha effettuato un sopralluogo nell'azienda per rendersi conto, di persona, della situazione venutasi a creare a seguito del rogo. (Ansa)
Da Antonio Pagnanelli, presidente Italia Nostra Macerata, riceviamo
Quando accadono eventi nefasti, come questo incendio alla ORIM, fanno sempre molta presa le parole di protesta. Ce ne rendiamo conto e per questo ribadiamo la nostra intenzione di contribuire alla costruzione di risposte nuove e adeguate a partire da quelli che per noi sono degli errori: non cerchiamo pertanto dei colpevoli da condannare per ipotetici sbagli (siamo una semplice ONLUS ambientalista, non un tribunale) ma proviamo a proporre idee e posizioni perché non succedano disastri analoghi a questo.Lo dicevamo anche nello scorso intervento: il tema è complicato e non può essere sviscerato tramite le poche righe di un comunicato. Proviamo ad evocarlo nel modo più chiaro possibile.
Il ciclo dei rifiuti è uno dei diversi capitoli contenuti nel tema più generale della gestione del territorio. In esso si sovrappongono, a volte contraddicendosi, almeno tre normative: quella paesaggistica, quella urbanistica e quella ambientale. Alle normative corrispondono molteplici enti nazionali e locali con i relativi uffici che, applicando quelle normative, pianificano, valutano e autorizzano tutte le trasformazioni del territorio che vanno ad incidere materialmente sulla vita di ogni suo abitante. Molto spesso senza un coordinamento reale delle strategie messe in campo.
Sullo sfondo, la recente riforma Del Rio sulla riorganizzazione degli enti locali, riforma in cui le regioni son chiamate a giocare un ruolo fondamentale, soprattutto in tema di riordino delle provincie. La loro attività principale è proprio quella del coordinamento e del controllo sulla pianificazione del territorio ma ad esse si stanno via via diminuendo risorse, personale e funzioni da svolgere. Affinché le difficoltà legate alla partenza (quella imposta agli enti locali dalla riforma Del Rio) non si trasformino in un’impasse perenne c’è bisogno di una politica forte, che abbia bene in mente un disegno complessivo che sappia far fronte a quella complessità che abbiamo provato ad evocare nel paragrafo precedente. Quella regionale, sia per ampiezza che per capacità e competenze, appare la scala opportuna a cui tratteggiare quel disegno, verificandolo su ogni particolarità locale e raccordandolo con le altre istanze provenienti dal resto del territorio nazionale.
Da qui il nostro appello alla regione e alla sua politica.Purtroppo quel disegno non c’è. O, perlomeno, ci sfugge. E le argomentazioni dell’assessore all’ambiente espresse nel recente comunicato, a metà tra il burocratico ed il retorico, non ci danno spunti sufficientemente forti per cambiare idea. La questione delle richieste di autorizzazioni per nuove cave in provincia di Macerata a cui da sempre ci opponiamo è in tal senso palese. Abbiamo una provincia che fa il pesce in barile, i comuni costretti a rilasciare le autorizzazioni sulla base di un piano cave provinciale mai approvato dalla regione, e la regione che, di fatto, non interviene, trincerandosi dietro a dichiarazioni di contrarietà ma senza compiere quegli atti che riescano ad incidere realmente, bloccandoli, in quei processi autorizzativi.
La riduzione dei materiali estratti a cui si accenna, purtroppo, non è frutto di una determinata politica regionale. La crisi del mattone ci appare più determinante, con la richiesta delle nuove cave che sembra legata essenzialmente a dinamiche di tipo finanziario (con la cava autorizzata, anche se non lavora, ci si va a chiedere i prestiti in banca…). In questo quadro ci vorrebbe invece una regione forte, decisa e coraggiosa. La regione Toscana, per non andare troppo lontano, nel 2014 approvò una importante legge sulla gestione del territorio tra i cui molti meriti (seppur indeboliti da aggiornamenti recenti) vi è quello dell’avere introdotto la distinzione tra territorio urbanizzato e non. All’interno del primo, sono consentite le trasformazioni che comportano impegno di suolo non edificato a fini insediativi o infrastrutturali; all’esterno non possono essere previsti insediamenti residenziali e ogni nuovo consumo di suolo deve essere approvato da una Conferenza di copianificazione cui partecipano la Regione e gli enti locali interessati.
In quello stesso anno, il Forum Paesaggio Marche, di cui Italia Nostra è membro attivo, presentò in regione una proposta di legge di iniziativa popolare sullo stesso tema per cui si raccolsero poco meno di 9000 firme (novemila firme!). Alla sua base ci sono gli stessi principi che hanno fatto della Toscana la regione con la normativa più innovativa in ambito nazionale. Quella proposta di legge, imperniata sulla riduzione del consumo di suolo e che poteva fare della regione Marche un’avanguardia in campo urbanistico, è invece ferma sulla scrivania di qualche consigliere, in attesa di non si sa cosa, senza che su di essa sia avviata nessun tipo di discussione o di verifica. In conclusione, con i nostri interventi ci si chiede se, in futuro, riusciremo ad evitare disastri ambientali come l’incendio della ORIM. E si sottolinea la necessità di tracciare un percorso netto verso una direzione ben precisa in ambito di gestione del territorio. Le critiche mosse verso la politica ambientale della regione non vogliono essere polemiche contro questo o quel personaggio ma servono per descrivere un atteggiamento che riteniamo troppo morbido e passivo nei confronti di una questione così centrale come la gestione del territorio. Vorremmo sinceramente essere smentiti. Ma nei fatti. Non a parole.
A Macerata, nel 2018, un imprenditore artigiano medio paga il 61,7% di tasse (nel 2017 era il 61,5% mentre nel 2011 il 59,5%), potendo contare su un reddito di poco superiore ai 19 mila euro. Il 12 agosto festeggerà il Tax Free Day, giorno della liberazione dalle tasse, smettendo di lavorare per il fisco e iniziando a guadagnare per se stesso e la sua impresa. A conti fatti, vuol dire che lo stesso imprenditore nel 2018 lavora 225 giorni per pagare i tributi, mentre sono solo 140 i giorni lavorativi da cui può trarre un guadagno da destinare, ad esempio, ai consumi familiari (stima riferita ad un’impresa individuale, con un impiegato e quattro operai, un laboratorio di 350 metri quadrati e un negozio di 175, 431 mila euro di fatturato e 50 mila euro di utili).
Sono gli esiti dello studio dell’Osservatorio sulla Tassazione delle Pmi, condotto per il quinto anno da CNA Nazionale su 137 comuni italiani, compresi tutti i capoluoghi di provincia. Nella classifica stilata Macerata si posiziona all’82esimo posto (perdendo due posizioni sul 2017) su 137 comuni analizzati, dove al primo posto c’è Gorizia (già “liberata” dalle tasse il 14 luglio) con il 53,8% di tassazione e all’ultimo Reggio Calabria con il 73,4% (per la quale la liberazione scatterà non prima del 24 settembre).
Lo studio dell’Osservatorio nazionale “parla chiaro – dice il Presidente CNA Territoriale Giorgio Ligliani – la pressione fiscale media sulle pmi maceratesi cresce dello 0,2%. Negli ultimi anni il picco negativo è stato raggiunto nel 2014, quando l’imposizione era al 64,8% e il reddito annuo era poco più di 17.500 euro. A questo proposito segnaliamo che il reddito medio dell’imprenditore tipo a Macerata è sceso, dal 2011 ad oggi, di ben 1.100 euro. La pressione fiscale del capoluogo maceratese è superiore alla media nazionale, che è del 61,4% con un trend di crescita”. “Dall’analisi condotta – aggiunge Ligliani - emerge in maniera netta come l’applicazione di alcuni dei correttivi segnalati dalla CNA potrebbero invertire una tendenza pericolosa, che vede l’imprenditore lavorare sempre più per un’ingombrante socio pubblico invece che per i bisogni suoi e della propria attività”.
“La crescita della pressione fiscale sulle pmi non è ineluttabile – annuncia il Direttore Generale della CNA di Macerata Luciano Ramadori – infatti l’applicazione contemporanea di tre tra le misure suggerite da CNA determinerebbe un calo dell’imposizione fino al 53,5%. Per questo chiediamo l’aumento della franchigia Irap da 13 a 30 mila euro, l’adozione del regime Iri al 24% e, soprattutto, l’introduzione della totale deducibilità dell’Imu sui beni strumentali delle imprese, cioè capannoni, laboratori, negozi. A questo – prosegue – si devono aggiungere l’introduzione della Flat tax in modo progressivo e credibile, prevedendo la riduzione delle aliquote IRPEF a partire da quelle più basse del 23% e del 27% ed eliminando la discriminazione attuale operata dalle detrazioni da lavoro delle piccole imprese personali, oltre all’estensione del regime forfetario a tutte le imprese individuali e professionisti con ricavi inferiori a 100.000 euro”.CNA Macerata sostiene che, per riequilibrare un sistema fiscale insopportabile, sia necessario garantire maggiore equità nel prelievo tra i diversi redditi da lavoro e invertire sensibilmente la tendenza a trasferire sulle imprese gli oneri dei controlli, asfissianti per strutture leggere come quelle delle piccole imprese, oltre ad usare in modo intelligente la leva fiscale per aumentare domanda interna e investimenti.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Legambiente Marche.
“Non possiamo permettere che l’inesorabile e devastante avanzare del cemento cancelli per sempre il Parco della Portella a Cingoli, privando il balcone delle Marche della sua identità storica e morfologica. Non è necessario sacrificare un’area di raro interesse ambientale in nome di un illusorio sviluppo del centro storico. Si devono individuare altre aree dove poter costruire”. Questo il commento di Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, riguardo la costruzione del nuovo polo scolastico a Cingoli che andrebbe a ricoprire un’area parco di circa 35 mila metri quadri con un mega investimento di oltre 24 milioni di euro. Oltre ad essere un luogo di rara bellezza, dove si è venuto a creare un ambiente particolare che ospita il Codazzurro, un rarissimo esemplare di uccello migratore che lo scorso anno ha richiamato ornitologi da tutta Italia, il sito indicato per la nuova costruzione è anche situato a ridosso delle mura storiche della città ed è sottoposto a vincolo di tutela integrale permanente dettato dal Piano paesistico ambientale regionale.“Il sacrificio di preziose aree verdi in nome del cemento può causare danni irreversibili – continua Pulcini – soprattutto considerando anche i rischi naturali a cui tutta la nostra regione è sottoposta. Per questo motivo invitiamo tutti gli Amministratori e i soggetti interessati ad aprire un confronto costruttivo sull’argomento, a partire dalla presentazione pubblica del progetto che ancora non conosciamo, alla valutazione di luoghi alternativi in cui realizzare il polo scolastico e all’individuazione di un progetto di valorizzazione degli spazi lasciati liberi dai vecchi istituti”. “È fondamentale, inoltre, lavorare con la comunità per individuare proposte di sviluppo locale in nome di un reale potenziamento di tutto il territorio cingolano e dei comuni limitrofi, senza distruggere un luogo di rara bellezza della città. È possibile creare sinergie in modo da dare nuovi impulsi al sistema turistico locale – conclude Pulcini – che possano valorizzare le bellezze culturali, artistiche, naturalistiche di quell’area, senza sacrificare ciò che c’è di bello e che rappresenta un valore aggiunto e su cui investire”.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Presidente Gruppo Lega Nord Marche Sandro Zaffiri.
"Abbiamo assistito oggi in Aula all'ennesimo teatrino del PD regionale di spicciola propaganda politica, alla quale da anni ci ha ormai abituato".
Interviene così il capogruppo consiliare Lega Sandro Zaffiri "Strumentalizzando la visita del Ministro Salvini nella Marche, quest'oggi in Aula la maggioranza ha, con un atto di forza, inserito all'odg una mozione, trasformata poi in risoluzione, sulla sottoscrizione di un Protocollo d'intesa sull'Hotel House di Porto Recanati. La proposta avanzata dalla maggioranza è di fatto quella di realizzare un "gabbiotto" presidiato in maniera permamente dalle Forze dell'Ordine presso l'Hotel House. Un impegno che per la Regione si risolverebbe con la collocazione di un container mentre il Governo dovrebbe attivarsi per la realizzazione e la gestione operativa del richiesto presidio. Ci domandiamo come mai non sia stata avanzata questa richiesta già anni fa con il proprio partito al Governo?. L'assurdità di questo modo di governare è lampante. Ancora una volta sale all'evidenza – prosegue Zaffiri- la inconsistenza di questa maggioranza che non ha, ne capacità politica, ne di gestione ne di programmazione nel risolvere le problematiche del nostro territorio. La stessa istituzione di un presidio h24 non puo' essere frutto di un'azione immediata e improvvisata per la necessaria pianificazione di risorse interne ai presidi territoriali. Il Governo regionale gioca con la sicurezza dei nostri cittadini: propone loro bolle di sapone che tanto attirano l'attenzione ma che presto si sa, si risolvono nel nulla per loro stessa natura.
"Piuttosto che la realizzazione di un presidio che andrebbe solo a spostare l'annoso problema dello spaccio e dei delinquenti di qualche metro, - conclude Zaffiri - vi è la necessità di una revisione organica e radicale delle condizioni di vita in quell'area. Lo stesso Ministro Salvini oggi a Fermo, riguardo l'hotel house, ha mostrato il suo impegno nel portare alla cittadinanza a ai residenti per bene risposte concrete, dopo anni di "nulla".
I rappresentanti della Regione Marche, del Comune di Civitanova, delle Ferrovie dello Stato e della Quadrilatero si sono incontrati oggi nella sala Giunta della Provincia per fare il punto sulla realizzazione delle rotatorie e del sottopasso alla fine della superstrada 77.
Nella riunione è stata innanzitutto condivisa la necessità di accelerare i tempi della realizzazione dell'opera.
La Regione, rappresentata dall'arch. Nardo Goffi, ha fatto sapere che, nelle scorse settimane, è stata trasmessa dalla Quadrilatero e dal Comune di Civitanova la documentazione che dovrà essere sottoposta alla prima delle due Conferenze dei Servizi che con ogni probabilità avrà luogo nei primi di settembre.
La Regione Marche, la Provincia di Macerata ed il Comune di Civitanova e tutte le altre Amministrazioni coinvolte si sono trovati pienamente d'accordo nel sollecitare il Ministero dell'Ambiente per convocare quanto prima la Conferenza dei Servizi.
La documentazione già in possesso della Regione Marche è stata già esaminata e grazie ad un primo screening, d'intesa con il Ministero, sarà possibile evitare la VIA.
Dunque, tempi rapidi per porre fine ad una situazione che la superstrada Civitanova – Foligno, nonostante tutti i benefici che ha portato con se, ha reso la cittadina rivierasca “ostaggio” del traffico.
La quadrilatero ha riferito che il progetto è definitivo sia per quanto riguarda le rotatorie che il sottopasso anche se per quest'ultimo saranno necessarie delle integrazioni.
Proprio per questa ragione è stato deciso, come già anticipato, di procedere con una Conferenza dei Servizi definita “istruttoria” proprio per condividere ed approvare le aggiunte e le modifiche dovute per la progettazione definitiva del sottopasso.
Si è ribadito da parte di tutti che si tratta di un unico progetto anche se composito che dovrà essere appaltato in un'unica soluzione.
Si tratta di un'opera particolarmente complessa e, per questa ragione, tutti si sono trovati concordi nell'affermare che il progetto esecutivo dovrà essere supportato da un crono programma condiviso da tutte le parti con vincoli stringenti per l'impresa alla quale verrà affidato l'appalto dell'opera.
I lavori inizieranno con la realizzazione delle rotatorie e l'ammagliamento della viabilità sulle diverse vie della città perché queste consentiranno l'eliminazione del semaforo che, alla fine della superstrada, blocca inesorabilmente il traffico con code inaccettabili.
La Quadrilatero ha chiesto al Comune di trasmettere quanto prima la documentazione relativa ai sotto servizi che gravitano nell'area interessata dai lavori.
Ai margini della riunione l'Arch. Goffi ha confermato anche il finanziamento dei 40 milioni previsti per l'ammodernamento della linea ferroviaria Civitanova – Albacina.
“Quella di oggi - ha dichiarato Pettinari – è stata una giornata molto positiva per il nostro territorio; è stato affrontato con serietà e con spirito costruttivo da parte di tutti presenti ciò che riguarda l'opera. Sono stati chiariti tanti aspetti che interessano la definizione del progetto ponendo le basi per una rapida realizzazione delle opere.”
"L'incontro di oggi – ha affermato il Sindaco di Civitanova Ciarapica – è stato necessario per fare il punto della situazione e per questo ringrazio il Presidente Pettinari per averlo promosso; una riunione senz'altro produttiva dove è stata ribadita l'urgenza di velocizzare tutte le procedure amministrative affinché si arrivi quanto prima alla realizzazione delle rotatorie ed al riammagliamento di tutta la viabilità annessa perché non sono più tollerabili tutte quelle code che si formano sulla statale 77".
"Alla luce dei recenti fatti di cronaca - afferma Sandro Di Tuccio, per l'Ordine degli infermieri di Macerata - che hanno sconvolto la nostra provincia con eco anche a livello nazionale e che hanno visto come protagonista un infermiere, questo Ordine professionale si sente in dovere di esprimere la sua opinione".
"Ferma restando - continua Di Tuccio - l’assoluta fiducia nella magistratura e nelle istruzioni ed aspettando il loro operato, se confermate le accuse rivolte all’infermiere, se confermato che sia un iscritto al nostro albo degli infermieri, noi come Ordine professionale degli Infermieri di Macerata faremo quanto in nostro potere e dovere per la tutela della categoria professionale e dei cittadini fino a costituirci parte civile in un eventuale processo. La figura dell’infermiere è fortemente oltraggiata da questo atto se confermato. Questo perché i 440 mila infermieri italiani ogni giorno lavorano duramente per garantire a tutti la salute, la sicurezza e protezione che devono ricevere. Quindi bando a generalismi o allarmismi ...noi Infermieri non siamo questo e non facciamo certe cose".
''Tra le pieghe del dl terremoto sembra di vivere un quotidiano vuoto di speranze. Allora lo dicessero che i soldi si fanno con una guerra o con una calamità naturale. I terremotati sono immigrati nella loro terra e la guerra è il terremoto perché anche qui ci sono stati i morti, o suicidi o d'infarto''.
E' il duro commento di Federcontribuenti Marche con la segretaria regionale Maria Teresa Nori sul dl terremoto in discussione in Parlamento. ''Se ci fosse stata la volontà di ricostruire subito - sottolinea la nota di Federcontribuenti Marche - la soluzione c'era: in bioedilizia antisismica e dopo due anni la gente era nella loro case, le attività avevano ripreso, le comunità si erano ricompattate. Invece le aree per le Sae hanno fatto perdere quasi un anno e in alcuni paesi di montagna sono costate come una casa in centro di grandi citta' e ancora non sono state finite di consegnare''. '' Signori Deputati e Senatori - conclude con un appello Maria Teresa Nori - trovate il modo tutti insieme di licenziare questo provvedimento in modo collegiale perché in questi posti dove il sisma è passato perdere la luce porta diritti al buio''.