"Diciamo no a Salvini e alla sua politica razzista e bigottista perché è quello che sta facendo".
Nelle parole di Sara, 19 anni, diplomata al liceo artistico di Fermo il senso della manifestazione degli studenti che hanno atteso l'arrivo del ministro dell'Interno alla Prefettura di Fermo, con cartelli e soprattutto tanta determinazione.
"Nasciamo come un comitato antirazzista; fino ad oggi - ha aggiunto Sara, la più intraprendente del gruppetto - non ci siamo mai esposti politicamente per non creare confusione a livello politico". Il no a Salvini è forte. "Andiamo contro questo governo perché va contro i nostri ideali, per i quali fino adesso ci siamo battuti. Siamo stati presenti ad eventi che sponsorizzano realtà del territorio per sensibilizzare su razzismo, scuola, omofobia, sessismo. Vogliamo far sapere a Salvini - ha concluso Sara - che a Fermo c'è una opposizione anche da parte degli studenti contro di lui".
(Fonte Ansa)
Questa settimana iniziano i lavori di manutenzione straordinaria del manto sintetico del campo di calcio del Polo Sportivo di San Liberato a Montecassiano.
Si tratta di un intervento necessario dal momento che dalla realizzazione di quel campo non erano mai stati eseguiti lavori di manutenzione e il manto sintetico si stava rapidamente deteriorando. L’intervento che sarà realizzato in tempi contenuti richiederà un impegno economico di circa 15.600 euro. Nell’ottica di agevolare la pratica degli sport, potenziando e migliorando l’offerta di strutture a servizio degli atleti, si inseriscono diversi lavori già eseguiti, come la realizzazione dei nuovi spogliatoi. Con un impegno economico di 240.000 euro è stata costruita una nuova struttura a disposizione delle associazioni sportive locali costituita da due spogliatoi e un piano seminterrato. Il Comune ha poi effettuato altri lavori di manutenzione straordinaria come il rifacimento della rete esterna del campo sportivo in erba sintetica, il potenziamento dell’impianto di illuminazione e la riqualificazione dei vecchi spogliatoi in modo integrato con i nuovi.È invece in corso di esecuzione la realizzazione del nuovo Palasport, una struttura fissa in metallo e tensostruttura per la copertura, un campo polivalente e una tribuna. La nuova costruzione consentirà di offrire maggiori spazi e orari alle numerose realtà associative che operano nel settore sportivo. Non solo. L’amministrazione comunale ha riqualificato il campo sportivo di Sambucheto, affidato in gestione alla società di rugby "I Pretoriani". Dopo anni di totale abbandono anche il campo sportivo di Sambucheto è tornato a rivivere.
Presentato stamattina il nuovo e moderno Sistema di Videosorveglianza del comune di Macerata: sono state infatti installate e collegate alla rete 50 nuove telecamere.
Il progetto, che fa parte del Piano per la Sicurezza Urbana approvato dal Consiglio comunale alla fine del 2016, mira a due obiettivi: la realizzazione di una rete di videocamere di controllo delle auto che accedono al territorio comunale collegato al Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti del Centro Elettronico nazionale della Polizia di Stato di Napoli (SCNTT) e il miglioramento tecnologico e quantitativo delle tradizionali videocamere di ambiente presenti in città. Sono 34 le telecamere a lettura targhe collegate al centro nazionale, installate su tutti i principali assi viari d’entrata alla città e alle frazioni e 26 le telecamere di contesto posizionate in diversi punti del centro urbano.
Le nuove telecamere si aggiungono a quelle già esistenti facendo salire a 60 il numero complessivo dei punti di controllo, in grado di monitorare i movimenti e prevenire eventi maggiormente sentiti dalla cittadinanza come minacce alla sicurezza.
Dal Sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, riceviamo e pubblichiamo.
La bozza che circola riguardo una possibile e imminente modifica delle condizioni per l’erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione, oltre a vari articoli pubblicati su testate locali e nazionali, preoccupano e non poco il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui.
Il primo cittadino ha affermato che “alcune modifiche, se confermate, sono talmente sostanziali che potrebbero avere risvolti negativi su cittadini già duramente penalizzati e che hanno preso decisioni importanti sulla base della normativa finora in vigore e della promessa che il CAS non sarebbe stato interrotto o modificato, quindi è bene valutare insieme ogni aspetto dei cambiamenti proposti”. Per questo, come sindaco di una delle città più colpite dal sisma e come coordinatore di ANCI Nazionale dei sindaci del cratere dei comuni delle quattro regioni interessate con il terremoto, Pasqui fa sapere che chiederà un incontro urgente per chiarimenti al capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
“Chiedo espressamente di essere interpellato - conclude - prima di arrivare alla stesura definitiva del documento che va a modificare l’intervento più importante a sostegno della popolazione”.
Procedono secondo i programmi la sistemazione e l'allargamento della curva in località Vecciola sulla Sarnano - Gualdo nel territorio del Comune di Sarnano.
“Tra i tanti progetti approvati dalla Provincia a fine 2017 e immediatamente avviati ad appalto – riferisce il Presidente - quello dell'ampliamento della curva “Vecciola” sulla Sarnano – Gualdo è personalmente uno tra i più importanti. La strada – aggiunge Pettinari - risultava alquanto scomoda in particolar modo per i mezzi pesanti per la presenza di questa strettissima curva che in tale punto crea una costante situazione di pericolo. La scarsa visibilità e la necessità di invadere da parte di tali mezzi la corsia opposta per poter effettuare la curva richiedevano una soluzione non più rinviabile. Verificare personalmente che questo intervento tanto atteso si sta realizzando secondo i tempi scanditi dal crono programma mi rende soddisfatto. Altro motivo di compiacimento – aggiunge il Presidente - sono i lavori di somma urgenza riguardanti la sistemazione della frana sulla Monte San Martino – Amandola che, ormai giunti al termine, consentono la normalizzazione della circolazione stradale.”
Con il Sindaco di Monte San Martino Ghezzi, Pettinari ha avuto anche modo di verificare, nel suo giro di perlustrazione nei cantieri aperti dalla Provincia sulle strade di propria pertinenza, la conclusione dell'intervento relativo alla messa in sicurezza e rifacimento della balaustra nel centro storico del paese che da anni attendeva una sistemazione.
Inaugurate a Castelluccio di Norcia le prime delocalizzazioni delle attività economiche della frazione, una delle più colpite dal terremoto del 2016.
Si tratta di cinque attività e due caseifici dislocati nei pressi della piazzetta del paese. Le chiavi sono state consegnate dal vice presidente della Regione Fabio Paparelli insieme al sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, e al presidente della Comunanza agraria di Castelluccio, Roberto Pasqua. "Quella di Castelluccio è stata la gestione forse la più complessa nel cratere del sisma" ha detto Alemanno. "Oggi però - ha aggiunto - diamo una risposta concreta con l'inaugurazione di queste nuove strutture delocalizzate che consentiranno ad alcune attività commerciali e due caseifici di poter ripartire e quindi riannodare i fili con la normalità".
(Fonte Ansa)
I volontari della Croce Rossa Italiana di San Severino Marche giovedì 19 e venerdì 20 luglio animeranno, lungo il lungomare sud di Civitanova Marche, l’evento solidale “Dal mare alla montagna ferita” promosso dalla Cri in collaborazione con i Comuni di Civitanova Marche, San Severino Marche, Camerino, Visso, Sarnano e Cingoli.
Insieme a due giornate di formazione ci saranno momenti di intrattenimento, attività ricreative e cene con prodotti tipici locali. La rassegna, pensata per riaccendere i riflettori sul sisma e sulle popolazioni che esso ha colpito, è iniziata il 14 luglio e terminerà il 22 luglio dopo una presentazione ufficiale a palazzo Sforza, a Civitanova Marche, alla presenza, fra gli altri, del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Dal 6 agosto sarà attivata presso i Servizi Demografici del Comune di San Severino Marche una postazione informatica idonea ad acquisire i dati del cittadino per l’emissione della carta di identità elettronica che verrà spedita dal Ministero dell’Interno all’indirizzo del titolare in sei giorni lavorativi. Il Comune diventa quindi punto di ricezione della richiesta e non più del rilascio. Il costo del documento sarà di 22 euro.
È probabile che nei primi giorni possano esserci problemi tecnici e di collegamento internet, ma si avvisa fin d’ora che una volta a regime non sarà più possibile procedere all’emissione della carta di identità cartacea, se non nei casi residuali previsti dalla normativa ed istruzioni ministeriali vigenti, ossia solo ed esclusivamente in caso di reale e documentata urgenza segnalata dal richiedente per motivi di salute, viaggio, consultazione elettorale e partecipazione a concorsi o gare pubbliche. La carta d’identità in formato cartaceo potrà essere rilasciata anche nel caso in cui il cittadino sia iscritto nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). I cittadini italiani residenti all’estero potranno comunque richiedere la carta d’identità elettronica all’autorità consolare competente per territorio.
Le normative di riferimento per il rilascio della carta di identità rimangono invariate:- per quanto concerne la durata, il periodo di validità della carta d'identità varia a seconda dell'età del richiedente, e cioè, 10 anni per tutti i maggiorenni, 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni, 3 anni per i minori di età inferiore ai 3 anni- per i cittadini comunitari ed extracomunitari residenti in Italia la carta d’identità non è valida per l’espatrio. Per i cittadini italiani la carta di identità ha lo stesso valore del passaporto, se usata per espatriare nei Paesi dell'Unione Europea e in altri Paesi coi quali esistono appositi accordi; per i cittadini italiani minorenni o interdetti la carta d'identità può essere resa valida per l'espatrio con l'assenso di entrambi i genitori o del tutore o con il nulla osta del giudice tutelare. Sulla carta d'identità valida per l'espatrio non compare nessuna dicitura particolare. Al contrario, sulla carta d'identità non valida per l'espatrio compare la dicitura "non valida per l'espatrio".
Per i cittadini italiani minorenni o interdetti la carta d'identità può essere resa valida per l'espatrio con l'assenso di entrambi i genitori o del tutore o con il nulla osta del giudice tutelare. È buona regola, prima di recarsi in Paesi esteri, informarsi presso le Rappresentanze diplomatico-consolari presenti in Italia sui documenti richiesti per l’ingresso: gli accordi internazionali fra l'Italia e gli altri Paesi possono cambiare (a tal fine è possibile consultare anche il sito http://www.viaggiaresicuri.it del Ministero per gli Affari Esteri). Infine, fino al compimento dei 14 anni, i minori italiani possono espatriare solo se accompagnati da almeno un genitore o da chi ne fa le veci (il nominativo è riportato sul documento del minore), ovvero affidati a un accompagnatore munito di dichiarazione di accompagno da convalidare in Questura e di una dichiarazione di assunzione di responsabilità firmata dall’accompagnatore.
Compiuti i 14 anni, i minori italiani possono viaggiare senza accompagnatori- al momento della richiesta è possibile esprimere la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti- la carta d’identità elettronica si può richiedere alla scadenza della vecchia già in possesso oppure a partire dal 180° giorno dalla data di scadenza prevista. È possibile richiedere il duplicato:- per smarrimento o furto: occorre fare la denuncia presso i Carabinieri dichiarando il numero del documento originale- per deterioramento: è necessario consegnare al Comune la carta d’identità deteriorata assieme alla documentazione richiesta per il nuovo rilascio- per cambiamento dei seguenti dati personali: nome, cognome, data di nascita, luogo di nascita, acquisizione della cittadinanza italiana e cambio di sesso.
La carta d’identità elettronica è realizzata in materiale plastico, ha le dimensioni di una carta di credito, è caratterizzata da sofisticati elementi di sicurezza e da un microchip a radiofrequenza che memorizza i dati del titolare, riporta i dati anagrafici ed il proprio codice fiscale, contiene le proprie impronte digitali e può essere usata per accedere ai servizi telematici della Pubblica Amministrazione. Insieme alla carta d'identità elettronica, infatti, vengono rilasciati anche i codici di sicurezza PIN e PUK in due momenti: la prima parte al momento della richiesta della carta e la seconda parte alla consegna.
Allo sportello l’operatore dei servizi demografici dovrà inserire il codice fiscale del richiedente digitandolo o scansionandolo dalla tessera sanitaria (pertanto si reputa opportuno esibirlo da parte del cittadino in occasione della richiesta della CIE), inserire gli estremi di un documento di riconoscimento (è conveniente che il cittadino rechi con sé la carta di identità scaduta o in scadenza o altro documento quale patente di guida, passaporto ecc.) e acquisire la fotografia (l’acquisizione può avvenire da file o scansionando una foto cartacea).Il file della foto recente (massimo 6 mesi) dovrà avere le seguenti caratteristiche: 1) essere in formato png o jpg 2) avere una risoluzione di almeno 400 dpi 3) avere una dimensione massima non superiore a 500Kb.
Le fotografie cartacee devono essere recenti (massimo 6 mesi), avere una larghezza di 35 - 40mm, inquadrare in primo piano viso e spalle del soggetto (il viso deve occupare il 70-80% della foto), essere a fuoco e nitide, essere di alta qualità, non avere macchie d’inchiostro o pieghe.Le fotografie inoltre devono:1) ritrarre la persona con lo sguardo diretto verso l’obiettivo;2) mostrare il colorito naturale della persona;3) avere un livello ottimale di luminosità e contrasto;4) essere stampate su carta fotografica di qualità e ad alta risoluzione;5) riprendere la persona con gli occhi aperti e chiaramente visibili e non coperti dai capelli;6) riprendere la persona frontalmente, non di lato (stile ritratto) né inclinata, mostrando chiaramente entrambi i lati del viso;7) essere su sfondo chiaro e a tinta unita;8) essere riprese con luce uniforme e senza ombre, né riflessi né effetto occhi rossi.Se la persona porta gli occhiali, la fotografia deve mostrare chiaramente gli occhi senza riflessi sugli occhiali; le lenti non devono essere colorate (se possibile, evitare le montature pesanti e indossare occhiali con montatura più leggera), la montatura non deve coprire nessuna parte degli occhi.Copricapo: non sono consentiti se non per motivi religiosi, ma devono essere chiaramente visibili i tratti del viso, dalla punta del mento all’intera fronte ed entrambi i lati del viso.Espressione ed inquadratura: le fotografie devono mostrare soltanto la persona ritratta (senza schienale, giocattoli o altre persone visibili ) mentre guarda l’obiettivo con un’espressione neutra e la bocca chiusa.
Completati nel rione Castelnuovo di Recanati alcuni interventi concordati con il quartiere. In particolare è stato sistemato il percorso che da Villa Colloredo collega alla zona Piaggia.
Sistemati in economia i vialetti con la breccia e con qualche balaustra in legno nei punti di maggiore pericolo. DEA ha provveduto a verificare il funzionamento dei lampioni ed al loro allaccio. Si è inoltre asfaltata l'area parcheggio davanti alle ex Clarisse. In fase di ultimazione l'intervento alla rete fognaria di Via Tre Colli.
In meno di una settimana sono terminati i lavori di pavimentazione su diversi tratti della Faleriense - Ginesina.
L'intervento di manutenzione ha riguardato quei punti più deteriorati e in modo particolare il piano stradale che da Passo Sant'Angelo conduce a San Ginesio dove risultavano evidenti e pericolosi per il transito numerosi abbassamenti della carreggiata. Le opere sono consistite più specificatamente nella ricarica con binder dei tratti maggiormente deformati a causa della vetustà e nella successiva stesa di tappeto d’usura con bitume modificato.
L'impresa Gatti e Purini di San Severino Marche si era aggiudicata i lavori per un importo complessivo di 126.494,11 euro con un ribasso del 21.30%. Sono invece in via di ultimazione i lavori di messa in sicurezza di un tratto della Sarnano – Sassotetto interessata da un significativo movimento franoso. Si tratta di un intervento urgente realizzato in attesa della sistemazione definitiva della frana sul cui progetto sta lavorando l'Anas quale soggetto attuatore del terremoto.
Provvisoriamente, proprio in questi giorni, la Provincia sta provvedendo all'ampliamento della sede stradale nel tratto interessato dalla frana. L'allargamento della carreggiata consentirà di realizzare una barriera a monte per fermare temporaneamente lo smottamento.
Tullio Patassini, parlamentare leghista marchgiano, in qualità il relatore di maggioranza ha illustrato alla Camera il testo del "Decreto Terremoto".
"Da rappresentante del centro italia, territorio martoriato dal sisma del 2016 vivo con un misto di grande onore e responsabilità il ruolo di relatore per la Camera sulla conversione del decreto legge 55 del 2018" così esordisce Patassini, prima di sottolineare come, "due anni di non risposte e di errori sostanziali".
In diciannove punti si sintetizza il contenuto del decreto e le novità introdotte.
"Prorogato lo stato emergenza al 31 dicembre 2018, stanziando risorse per 300 milioni; prorogato di un anno (al 2019) la restituzione mutui dei comuni e anche la possibilità di adeguare l'indennità ai sindaci < 5mila abitanti; esonerati i comuni dall’obbligo di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata durante il periodo dell’emergenza; prorogati di 2 anni al 2020 i mutui per attività economiche e privati per prima casa, e al 2021 per chi è in zona rossa; riconosciute ai privati le spese per la TOSAP per l’occupazione del suolo pubblico per il cantiere di ricostruzione; prorogate sino al 2020 le esenzioni delle bollette delle forniture in zona rossa; introdotta la possibilità di avvalersi del datore di lavoro per la restituzione a rate dei versamenti della busta paga pesante. Ciò sgraverà i contribuenti da ulteriori adempimenti burocratici con l'F24; aumentato la soglia dell’importo dei lavori pubblici per l’obbligatorietà della SOA di cui molte imprese edili locali (circa il 50% aveva cessato l’attività) sono provvisti.introdotto il rimborso delle spese per l’adeguamento antincendio e per l’eliminazione delle barriere architettoniche di immobili distrutti o danneggiati; ampliato il numero delle centrali uniche di committenza per superare una limitazione eccessiva dei soggetti attuatori; prorogato a fine dicembre 2018 gli interventi di immediata esecuzione e presentazione schede AEDES da parte dei professionisti; prevista la realizzazione di aree turistiche attrezzate per roulotte e camper per proprietari di seconde case distrutte, fondamentale per il rilancio del turismo e per far rivivere le comunità; prevista la pubblicazione e l'aggiornamento periodico di linee guida del commissario con procedure e adempimenti connessi alla ricostruzione; viene riassegnata ai comuni l'istruttoria della compatibilità urbanistica.
E ancora: "Introdotta – finalmente - una norma adeguata per sanare le casette temporanee costruite senza permesso, in emergenza, ma necessarie per affrontare immediate esigenze abitative; introdotta una norma per consentire demolizioni e ricostruzioni di abitazioni inagibili in deroga al vincolo stradale; introdotta la possibilità per le diocesi di intervenire direttamente su molte delle 3.000 chiese danneggiate ricorrendo a procedure previste per la ricostruzione privata, in luogo delle procedure pubbliche, per lavori su singoli interventi di importo fino a 500.000 euro. Per sbloccare la ricostruzione dei privati sono state definite le procedure sia per condoni pendenti connessi a fabbricati danneggiati dal sisma, sia per sanare piccole difformità realizzate in assenza di Scia; proroga dei termini relativi alla restituzione degli sconti fiscali e contributivi del 60% concessi alle imprese dell'area colpita dal terremoto 2009 e considerati da Bruxelles aiuti di stato illegittimi, permettendo al governo di avviare urgentemente in Europa una negoziazione sulla procedura di infrazione".
Si è tenuto questa mattina presso la Questura di Macerata, un incontro in cui il primo dirigente della divisione della polizia amministrativa, Romualdo De Leonardis, ha illustrato la normativa relativa al gioco d'azzardo e ciò che sta avvenendo relativamente ad una fattispecie concreta che si è verificata a Camerino.
La legge regionale n. 3/2017 disciplina, tra le altre cose, la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network. La normativa, dando attuazione ad una legge di indirizzo nazionale, all'art. 5 dispone che per esigenze di tutela alla salute e alla quiete pubblica è vietata l'istallazione di apparecchi e congegni per il gioco in locali che siano ubicati in un raggio di 500 metri da luoghi ritenuti "sensibili" nei comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti che scende a 300 metri nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. I luoghi che la legge classifica come "sensibili" sono scuole di ogni ordine e grado con esclusione delle scuole di infanzia, istituti universitari, istituti di credito, sportelli bancomat e uffici postali ed esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi e oro usati.
Fino al 19 marzo 2018 la disciplina statuale prevedeva che il questore, che è competente a rilasciare questa autorizzazione, svolgesse soltanto gli accertamenti relativi ai requisiti soggettivi della persona senza entrare nella parte riguardante gli accertamenti relativi all'aspetto delle distanze perchè questi profili, essendo considerati attinenti alla salute, passano, secondo un criterio di ripartizione di competenze tra Stato e Regioni, attraverso le Regioni che individuano con leggi regionali quali sono le distanze e quali sono i cosiddetti siti sensibili e i comuni che materialmente sono incaricati del rispetto di questa disciplina.
Con una circolare del 19 marzo di quest'anno il Ministero dell'Interno ha ritenuto di rivedere il precedente indirizzo stabilendo che, anche in fase di autorizzazione per tutte le licenze che verranno rilasciate in futuro bisognerà tener conto del profilo delle distanze e che, per quanto concerne le autorizzazioni rilasciate in precedenza, laddove dovessero emergere situazioni ostative relative alle distanze, verrà rimesso ad una valutazione dei questori se procedere all'annullamento dell'autorizzazione a suo tempo rilasciata.
La normativa assegna inoltre un termine, il 31 dicembre 2019, entro cui tutte le autorizzazioni rilasciate in precedenza e quindi in assenza di una disciplina specifica sulle distanze, si debbano adeguare.
A Camerino si è verificata una fattispecie concreta in cui questa normativa ha trovato applicazione.
Si tratta di un'attività già autorizzata con sede in uno stabile particolarmente interessato dagli eventi sismici del 2016, per la quale si è reso necessario individuare una nuova sede per cui è stata prodotta istanza di rilascio dell'autorizzazione. L'autorizzazione è stata rilasciata il 1° marzo del 2018 senza tener conto del profilo delle distanze la cui valutazione all'epoca era rimessa al sindaco essendo un aspetto attinente la salute.
Quando è entrata in vigore la nuova disciplina del 19 marzo, è stata inoltrata alla questura una comunicazione da parte del comando della polizia municipale di Camerino secondo cui il locale dove è stato attivato il punto scommesse era distante meno di 500 metri da uno sportello bancomat. A questo punto la valutazione, fatta dal questore, è stata di ritenere prevalente, rispetto all'interesse del privato alla conservazione del titolo, l'interesse all'annullamento del provvedimento autorizzatorio per contrastare la ludopatia.
Rispetto a questo provvedimento di annullamento adottato il 23 aprile si è instaurato un contenzioso di carattere amministrativo che ha dato luogo a due decisioni, entrambe di carattere cautelare, ovvero provvisorie e non di merito: una prima con esito negativo da parte del presidente del Tar alla quale è seguita una valutazione collegiale sempre al Tar, con la quale si è ritenuto che il ricorso dell'interessato non apparisse assistito dai prescritti requisiti per la concessione della misura cautelare richiesta poichè, dagli elementi di valutazione acquisiti in corso di causa non emergono profili che inducono ad una ragionevole previsione sull'esito favorevole del ricorso. Per cui la domanda cautelare è stata respinta.
L'interessato ha successivamente prodotto ricorso dopo che il Tar ha rigettato la sua istanza cautelare: il Consiglio di Stato alla terza sezione, con decisione pubblicata il 13 luglio, ha ritenuto che i motivi del ricorso richiedevano un approfondimento nel merito della questione, con riferimento sia all'applicabilità della circolare del 19 marzo sia all'esistenza di un'urgenza qualificata che giustificasse l'omessa comunicazione all'interessato e ha considerato che dal provvedimento impugnato, ovvero il provvedimento di annullamento, potesse derivare al ricorrente un danno grave. E' stata quindi accolta l'istanza cautelare ed è stata ordinata la trasmissione dell'ordinanza al Tar, sollecitando la fissazione di un'udienza di merito che si terrà davanti al Tar Lazio.
Nel mentre l'amministrazione darà esecuzione a ciò che è stato deciso dal Consiglio di Stato.
Si tratta di una situazione assolutamente complessa che richiede una valutazione molto approfondita nel merito anche perchè è stato uno dei primi casi in cui si è fatto riferimento a questa circolare che ha rivoluzionato l'assetto procedimentale precedente.
Protestano per un'opportunità persa, una bella possibilità per le proprie attività commerciali e per farsi conoscere dal pubblico. Arrivato per la musica, ma pronto a conoscere luoghi e territori della montagna marchigiana.
Ma a Sefro questa conoscenza reciproca è stata vanificata da un'ordinanza del sindaco. A Sefro era previsto uno dei due punti di partenza per raggiungere i Prati di Vermenone, dove sabato si è esibita Noa. Quindi in paese erano attesi spettatori a centinaia a cui commercianti e ristoratori si erano preparati a rispondere al meglio, rifornendo i negozi, potenziando il personale degli esercizi pubblici. Insomma, non volevano farsi trovare impreparati di fronte a questa occasione.
La sorpresa, a cui è seguita la protesta, è arrivata il giorno del concerto quando si è capito che chi arrivava a Sefro avrebbe dovuto parcheggiare fuori dal paese - stessa limitazione per chiunque quel giorno avesse dovuto posteggiare in paese anche se non diretto all'evento - per poi salire a bordo di navette che lo avrebbe portato dalla parte opposta del centro abitato per poi iniziare l'escursione fino al luogo del concerto. Bypassando, però, è su questo che concentrano le lamentele, le attività presenti. Il pubblico, potenziali clienti, non hanno avuto il modo di farsi venire il dubbio se prendere un caffè, comprare una bottiglia d'acqua, magari cenare al ritorno.
Un'occasione persa insomma, per i commercianti, che evidenziano con disappunto la scelta da parte dell'amministrazione comunale.
Sono partiti il 21 giugno e procedono secondo la tabella di marcia prevista, i lavori per il primo edificio di Tolentino interessato dalla cosiddetta ricostruzione pesante.
Si tratta di una palazzina in via Sant'Egidio, classificata in base alla scheda Aedes come E. A breve, potrebbero iniziare i lavori anche in un secondo edificio classificato E nella zona di viale Vittorio Veneto.
(Foto Magrini Ingegneri)
Pur senza la nostra nazionale, una finale mondiale è sempre un grandissimo evento sportivo e nonostante la giornata calda e afosa, anche se parzialmente mitigata da qualche velatura, sono stati in tantissimi a spostarsi dalla spiaggia agli stabilimenti per piazzarsi davanti ai televisori.
Dato che di solito si tifa per la squadra considerata più debole e considerata la poca simpatia che molti nutrono per i nostri cugini d'oltralpe, il tifo era per la quasi totalità schierato a favore della Croazia e anche quelli che erano rimasti in spiaggia, hanno avuto un segnale inequivocabile al gol del pareggio di Perisic con un vero a proprio boato proveniente in contemporanea da tutti i balneari.
Nonostante il finale indigesto per molti, bisogna riconoscere comunque che è stata una partita divertente da guardare e senza addentrarci troppo in giudizi tecnici, diciamo solo che almeno si sono visti 6 gol e considerato che non era l'Italia a giocare, questo è già abbastanza.
Dal segretario di Recanati del Pd, Andrea Marinelli, riceviamo e pubblichiamo
Circa un mese fa si è conclusa a Pesaro la sesta edizione del Festival del riciclo e del riuso, nato durante l'amministrazione del nostro Governatore Luca Ceriscioli.
L'evento rappresenta un modello di evento virtuoso, perché oltre che svolgere le consuete funzioni di intrattenimento, integrazione e socializzazione, ha un valore anche fortemente didattico. Una traccia che anche Recanati, città di artisti, potrebbe seguire. La stessa Regione Lazio ha mosso i primi passi per la realizzazione del progetto plastic free. Una serie di misure che puntano a rendere la Regione amministrata da Nicola Zingaretti completamente libera dalla plastica e attrezzata per ripulire mari e coste da questo inquinante a bassissimo grado di degradabilita.
Per fare questo occorre rendere queste iniziative sempre più integrate tra loro e soprattutto trasformarle in un punto di partenza per un nuovo progetto Italia della sinistra che sul riuso, sul riciclo e in generale sulla salvaguardia dell'ambiente, come patrimonio comune, dovrebbe puntare in modo deciso.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema delle multe elevate tramite il sistema c.d. “Street Control/Police Control”, utilizzato anche dai Vigili Urbani di Macerata soprattutto nei tratti cittadini di Corso Cairoli e Corso Cavour, proprio a seguito dell’emissione della prima sentenza da parte del Giudice di Pace di Macerata, che ha statuito, come già in precedenza affermato dall'avvocato Oberdan Pantana, l’illegittimità dei verbali di accertamento del divieto di sosta con l’utilizzo del sistema dello “Street Control” da parte della Polizia Municipale del Comune di Macerata. Di seguito le sue spiegazioni.
Difatti, tale tipologia di rilevamento delle infrazioni di divieto di sosta in utilizzo solo quest’anno nel Comune di Macerata, era stato messo al bando già dal 2013 dal Giudice di Pace di Milano, proprio a seguito dell’utilizzo da parte dei Vigili Urbani della città meneghina di tale apparecchiatura elettronica; per l’appunto, la sentenza n. 100658 depositata il 13/3/2013, G.d.P. di Milano, dott. Sergio Gallo, statuisce con estrema chiarezza il principio giuridico secondo il quale: “ Le infrazioni rilevate con dispositivi fotografici posti sulle auto dei Vigili urbani vanno contestate subito se presente il trasgressore altrimenti sono illegittime”. Correttamente, infatti, il Giudicante ha dichiarato nella in tale sentenza che: “Non basta dunque riprendere o fotografare un’auto in divieto di sosta, per poter inviare la multa a casa a distanza di tempo. Se la Polizia municipale usa lo “Street control” o altro sistema similare per accertare le infrazioni, gli agenti sono tenuti a cercare subito il trasgressore: in caso contrario la sanzione è nulla”.Tale principio giuridico, inoltre, era stato dichiarato nel 2012 e ribadito nel 2015, anche dallo stesso Ministero dei Trasporti con propri pareri n. 2291/2012 e n. 4851/2015, con i quali lo stesso Ministero aveva messo al bando tali dispositivi elettronici utilizzati dai Vigili Urbani per scovare auto in doppia fila o in sosta vietata e recapitare verbali a raffica ai proprietari dei mezzi. Di fatti, tali pareri affermano esplicitamente quanto segue: “ L’automobilista va cercato subito. La pratica, molto agevole e sbrigativa per la Polizia municipale – dell’immortalare con una telecamera portatile le auto in sosta vietata lungo le strade più trafficate, del successivo rintraccio dei dati dei trasgressori e dell’invio per posta delle multe, giustificando la contestazione differita con la mancanza del destinatario a bordo dell’auto, viola l’art. 201 del nuovo codice della strada (il d.lgs. 285/1992). Il codice stradale, infatti, permette la «contestazione non immediata della violazione del divieto di sosta, nel caso di accertamento in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo. I verbali, cioè, possono essere spediti a domicilio, solo se il conducente o l’intestatario della carta di circolazione non sono presenti al momento della scoperta. Ma i sistemi di videosorveglianza, proseguono i pareri, non risultano tuttavia idonei a dimostrare l’assenza del trasgressore, circostanza che può essere accertata solo dall’intervento diretto degli organi di polizia stradale; dunque, è necessario che una pattuglia dei Vigili accerti di persona se c’è qualcuno al volante o comunque vi sia la sua presenza nelle vicinanze, poiché in tal caso la contestazione dovrà essere immediata altrimenti tale contravvenzione sarà illegittima”.Nonostante tali precedenti, il Comune di Macerata, nel 2018, si è dotato di tale strumentazione per elevare a raffica multe per divieto di sosta nei tratti cittadini soprattutto in Corso Cairoli ed in Corso Cavour, circostanza questa che sin da subito ha sollevato più di un dubbio circa la loro effettiva legittimità.Fino a che, in data 09.07.2018, è stata depositata la prima sentenza emessa dal Giudice di Pace di Macerata e precisamente la Sentenza n. 436/18 G.d.P. di Macerata, con la quale il sottoscritto avvocato ha ottenuto per il proprio assistito l’annullamento del verbale di accertamento della multa di divieto di sosta proprio con l’utilizzo da parte della Polizia Municipale di Macerata del c.d. “Street Control”. Nello specifico, i Vigili Urbani di Macerata, in data 20.03.2018, erano passati con la loro autovettura di servizio in Corso Cairoli di Macerata, ed avevano ripreso alcune macchine con tale strumento, senza accertare se le stesse fossero in sosta, in fermata o in fase di arresto, ma soprattutto se i loro conducenti fossero o meno all’interno o nei loro pressi, omettendo, pertanto, di contestare nell’immediatezza, così come invece prescritto dagli artt. 200 e 201 del Codice della Strada, tali presunte violazioni.Difatti, è emerso dall’istruttoria processuale che, non solo l’automobilista era presente nella proprio veicolo al momento della “ripresa televisiva” effettuata dai Vigili Urbani di Macerata, ma lo stesso si trovava con il proprio mezzo in fase di arresto, e non in fermata o sosta come sostenuto dai verbalizzanti, in quanto bloccato nella corsia di destra da un’altra autovettura che lo precedeva ferma davanti alle strisce pedonali, in attesa, pertanto, di riprendere la marcia. Il Giudice di Pace di Macerata, infatti, nell’accogliere il ricorso presentato dal sottoscritto avvocato, ha evidenziato l’illegittimità di tale procedura posta in essere dai Vigili di Macerata, proprio seguendo i principi giuridici espressi dal Codice della Strada, dalla Giurisprudenza di merito e dai pareri propri del Ministero dei Trasporti, motivando la sentenza così come segue: “La violazione contestata pare contraddittoria poiché dalla documentazione allegata in atti dalla parte ricorrente emerge che effettivamente il ricorrente era a bordo del veicolo per cui la contestazione doveva essere svolta immediatamente per modo che lo stesso potesse avere modo di difendersi, infatti ha dichiarato di essere fermo dietro ad un furgone fermo davanti le strisce pedonali, che effettivamente si vede dal filmato e che era in attesa di sorpassarlo, ma i veicoli della corsia di sinistra non consentivano tale manovra tra cui anche la vettura dei vigili urbani che anziché consentire che il ricorrente si inserisse nella corsia di sorpasso avendo trovato dinanzi a se un veicolo fermo, ha pensato di filmare e contestare senza chiedere alcunché all’utente della strada in difficoltà. Per tali motivi si accoglie il ricorso ed annullato il verbale emesso dalla Polizia Municipale del Comune di Macerata”.Pertanto, la procedura così come utilizzata dalla Polizia Municipale di Macerata è del tutto illegittima, in quanto lo strumento del c.d. “Street Control”, poiché non omologato dal Ministero dei Trasporti per il suo utilizzo in tale modalità, non può sostituire il Vigile urbano nella contestazione della violazione, la quale deve avvenire nell’immediatezza a maggior ragione se il conducente o l’intestatario della carta di circolazione è presente nell’autovettura o nei suoi pressi, circostanza questa che solamente il Vigile urbano può constatare di persona. Si ritiene opportuno, perciò, nonché necessario che l’Amministrazione comunale di Macerata consentisse ai nostri Vigili Urbani di vigilare nuovamente di persona con fischietto in mano nei tratti di Corso Cairoli e Corso Cavour, tanto da essere così da deterrente per la commissione non solo di tali possibili violazioni, ma soprattutto di gravi reati alla persona od al patrimonio.Come sempre rimango in attesa delle vostre richieste via mail dandovi appuntamento alla prossima settimana.
“Al comandante che ha saputo coniugare professionalità, disponibilità e gioiosa presenza, grazie” è la dedica indirizzata dal sindaco Rolando Pecora e dai cittadini di Montelupone al capitano Luigi Baldassari che ha lasciato il comando della Polizia municipale di Recanati e di Montelupone.
Il passaggio di consegne tra il capitano Baldassarri e il neo comandante Doria è avvenuto nella sala-giunta del palazzo comunale, un passaggio di testimone tra sorrisi e commozione. L’ufficializzazione del momento della pensione, traguardo spesso inseguito con impazienza, comporta momenti di sentimenti contrastanti, ben leggibili nelle foto del capitano Baldassarri che, sotto i suoi “simpatici baffoni”, manifesta una malcelata commozione.
I cittadini, il sindaco e l’amministrazione comunale di Montelupone ringraziano il comandante Luigi Baldassari per il suo operato, gli augurano tantissimi anni di vita felice, danno il benvenuto al neo comandante Doria e augurano a lui un lavoro sereno e pieno di soddisfazioni.
Solo una settimana fa, era bastata una foto pubblicata sul gruppo social cittadino, per far scattare l'indignazione generale, placata solamente con la notizia di un pronto intervento sanzionatorio della polizia municipale.
Parliamo del parco sul lungomare Piermanni, quello dove sono presenti delle traversine di legno, nate per resistere al peso dei pedoni ma che nottetempo diventano il parcheggio dei soliti incivili, probabilmente causa della rottura di molte di esse.
Ieri sera, purtroppo, il parco è tornato a trasformarsi in parcheggio, con due lunghe file di auto, da un lato sull'erba e dall'altro, come detto, sulle traversine di legno e dato che questo scempio avviene a tarda ora, i vigili che stanno facendo il possibile per rendere più vivibile la città, avevano già terminato il loro turno serale e non è stato possibile nemmeno multarle.
Poco distante, un po' più all'interno ma sempre nella stessa area, a completare lo scenario di degrado, c'erano anche alcune persone che dormivano adagiate sopra dei cartoni. Evidentemente i signori dovevano aver il sonno pesante, dato che nonostante fossero quasi le tre, erano bombardati dai decibel sparati dalla festa di uno stabilimento balneare poco distante.
Novità in arrivo per i contributi per l’autonoma sistemazione. Le modifiche, nello specifico, prevederebbero di fatto una stretta nell'erogazione. Il Cas solo per chi è in attesa di una Sae o di un alloggio Erap. Mentre per chi si trova a vivere in una casa in affitto, l’erogazione sarà pari al canone di locazione pagato e comunque non superiore al Cas.
Contributo forfettario, in base alla composizione familiare, invece, per chi era in affitto e ha poi acquistato casa. Saranno i Comuni, invece, a provvedere ai soggetti disagiati che non potranno più stare nelle strutture ricettive.
Le novità sono contenute nell'ordinanza che è al vaglio del ministero dell'Economia e della finanza e che dovrebbe far decorso dal 26 agosto.