Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente i comportamenti tenuti dal datore di lavoro che mirano a ledere i diritti e la professionalità del proprio dipendente.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Castelraimondo, che chiede: Quando il lavoratore può chiedere il risarcimento danni da mobbing?
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo alla sempre più frequente ed attuale vicenda legata al mobbing, ovvero a tutti quei comportamenti persecutori che tendono a emarginare un soggetto dal gruppo sociale di appartenenza, tramite violenza psichica protratta nel tempo e in grado di causare seri danni alla vittima. In particolare, è opportuno soffermarsi sul principale contesto in cui vengono in risalto simili condotte illecite, ovvero l’ambiente lavorativo, laddove il mobbing si estrinseca in tutti quei comportamenti che il datore di lavoro pone in essere per svariate ragioni, al fine di emarginare e allontanare un determinato lavoratore.
A tal proposito, la Corte di Cassazione, con una recentissima pronuncia, ha ben definito gli elementi costitutivi di tale comportamento persecutorio, stabilendo quanto segue: “Per mobbing si intende una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta nel tempo, tenuta nei confronti del lavoratore nell’ambiente di lavoro, che si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili che finiscono per assumere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l’emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio psicofisico e del complesso della sua personalità. Per la ricorrenza di tale fattispecie devono pertanto sussistere la molteplicità dei comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente, purché reiterati nel tempo e connotati da intento vessatorio, l’evento lesivo della salute o della personalità del lavoratore, il nesso eziologico tra condotta e pregiudizio e la prova dell’elemento soggettivo e, cioè, dell’intento persecutorio unificante tutti i comportamenti lesivi” (Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, sentenza n. 30673/18; depositata il 27 novembre 2018).
Tutto ciò può essere anche legato ad episodi di demansionamento, in conseguenza dei quali il lavoratore viene costretto a svolgere mansioni di livello inferiore rispetto a quelle per le quali è stato assunto, come nel caso in cui venga relegato a fare delle mere fotocopie, situazione che umilia e limita l’espressione delle capacità e delle competenze dello stesso lavoratore, oppure casi in cui lo stesso lavoratore venga sottoposto a continue critiche ingiuste o a illegittime limitazioni circa la possibilità di fare carriera all’interno dell’ambiente lavorativo. Pertanto, in presenza di tali circostanze, il lavoratore può legittimamente chiedere il risarcimento del danno patito nei confronti del proprio datore di lavoro, così come autorevolmente sancito della Suprema Corte, e precisamente: “Nella disciplina del rapporto di lavoro, ove numerose disposizioni assicurano una tutela rafforzata alla persona del lavoratore con il riconoscimento di diritti oggetto di tutela costituzionale (art. 32 e 37 cost.), il danno non patrimoniale è configurabile ogni qualvolta la condotta illecita del datore di lavoro abbia violato, in modo grave, i diritti della persona del lavoratore, concretizzando un vulnus ad interessi oggetto di copertura costituzionale; questi ultimi, non essendo regolati ex ante da norme di legge, per essere suscettibili di tutela risarcitoria dovranno essere individuati, caso per caso, dal giudice del merito, il quale, senza duplicare il risarcimento (con l'attribuzione di nomi diversi a pregiudizi identici), dovrà discriminare i meri pregiudizi - concretizzatisi in disagi o lesioni di interessi privi di qualsiasi consistenza e gravità, come tali non risarcibili - dai danni che vanno risarciti, mediante una valutazione supportata da una motivazione congrua, coerente sul piano logico e rispettosa dei principi giuridici applicabili alla materia, sottratta, come tale, anche quanto alla quantificazione del danno, a qualsiasi censura in sede di legittimità” (Cassazione Civile Sez. Unite, 22/02/2010, n.4063).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Martedì 22 gennaio arriverà a Tolentino il Sottosegretario Vito Crimi per incontrare i Sindaci dei Comuni del cratere. Alle ore 10.00 incontro al “Politeama” con i Sindaci dei Comuni colpiti dal sisma del 2016. Alle ore 12.30 il Sottosegretario sarà all’area container e a seguire, sempre al politeama, a partire dalle ore 14, incontrerà i cittadini e i Comitati dei terremotati.
Per consentire lo svolgimento dell’intero programma della manifestazione necessita riservare i posti auto negli stalli di sosta a pagamento compresi dall'intersezione di via G. Murat con il Corso G. Garibaldi fino al “Politeama” e negli stalli di sosta libera in Piazza Strambi. Pertanto la Polizia Locale ha emesso un’ordinanza con la quale Il 22 gennaio 2019 la circolazione è temporaneamente disciplinata come segue: divieto di sosta con rimozione esteso a tutti i veicoli in C. so Garibaldi negli stalli di sosta a pagamento compresi dall’intersezione con di via G. Murat con il Corso G. Garibaldi fino al “Politeama” e negli stalli di sosta libera in Piazza Strambi dalle ore 8.30 alle ore 17.00.
Nella serata di sabato 19 gennaio è deceduta dopo una malattia Maria Cogoi Reggio. Insegnante di educazione fisica, la professoressa Maria Cogoi era molto conosciuta a Tolentino e nelle Marche per aver fondato e per essere stata, fin dal 1984, la presidente dell’Associazione Sportiva Basket.
Da giovane aveva praticato l’atletica leggera entrando anche nel giro della Nazionale e vincendo molte gare. Per molti anni si è impegnata a promuovere la pratica sportiva nelle scuole, ha prestato servizio all’istituto tecnico commerciale tolentinate, insegnando ad intere generazioni e contemporaneamente come dirigente ha lavorato costantemente affinchè moltissimi giovani si appassionassero alla pallacanestro.
Come presidente ha gestito in maniera encomiabile la società di Tolentino, portando diversi team. più volte, a vincere molti campionati fino alla serie C. Grazie alla notorietà raggiunta e alla serietà dimostrata ma soprattutto grazie alla sua presidente, l’Associazione Basket ha potuto anche ospitare al Palasport Chierici che gestisce per conto del Comune, molte manifestazioni e fasi finali di campionati giovanili, portando a Tolentino atleti molto importanti e squadre molto blasonate. La Signora Maria lascia i figli Paolo e Marco. Su decisione della Famiglia e del Sindaco Pezzanesi, verrà allestita una camera ardente al Palazzetto dello Sport che sarà aperta nel pomeriggio di domenica 20 gennaio 2019.
Il Comitato regionale della Federazione Italiana Basket in occasione delle gare dei campionati di pallacanestro che si giocheranno domenica 20 gennaio ha disposto che venga osservato un minuto di silenzio per ricordare Maria Cogoi Reggio. Il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, unitamente all’Assessore allo Sport Alessia Pupo e a tutta l’Amministrazione comunale e alla Città, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di una donna eccezionale. “Maria Cogoi Reggio verrà sempre ricordata da tutti noi per averci insegnato ad amare lo sport e la pallacanestro in particolare. Insegnante e dirigente energica, ha lavorato per far conoscere e amare la pallacanestro a tutti noi. Con grande sacrificio e abnegazione si è dedicata per tutta la vita per diffondere i più alti valori legati allo sport, quali la lealtà, lo spirito di sacrificio, il sano agonismo. La Signora Maria lascia un segno indelebile in tutti noi e ci mancheranno il suo rassicurante sorriso, la sua caparbietà nel raggiungere gli obiettivi prefissati e la sua umanità. Figura di riferimento per la pallacanestro regionale sarà per sempre, per tutti noi, un esempio da imitare per le sue alti doti professionali, di dirigente ma soprattutto di insegnate e donna ispirata dai più alti valori morali. In questo momento di grande dolore siamo vicini ai figli e a tutta la famiglia”.
Un modo educativo per far comprendere la “punizione” quello di Domenico Balbi, dirigente scolastico dell’Itsos Albe Steiner di Milano.
Sì perché gli studenti indisciplinati che non si comportano come dovrebbero o che vengono sospesi o multati vanno a zappare la terra. Avete capito bene. Il preside Balbi dà una punizione esemplare ai suoi studenti insegnando loro l’arte della fatica e del sacrificio.
Un metodo che ha riscosso successo tra i genitori ma soprattutto tra gli studenti che hanno imparato a comprendere gli errori e apprezzare una mansione sconosciuta ai più. Dall’altra parte questa punizione esemplare permette anche di abbellire e ridare vita agli spazi verdi della scuola.
Nell’ettaro di terreno sul retro dell’istituto infatti ora c’è un bellissimo orto con pomodori e zucchine e nei giardini interni coltivazioni di camelie, rose, ortensie e agrumi.
Dall’insediamento del Tenente Masciarelli avvenuto l’8 agosto 2018 la Compagnia di Tolentino, nelle sue varie articolazioni, ha tratto in arresto e denunciato rispettivamente 20 e 170 persone, per attività che spaziano nei vari settori di interesse operativo: l’attenzione è stata in particolare rivolta a quelli relativi ai fenomeni criminali che destano maggior allarme sociale, quali i reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Le operazioni sono state numerose e hanno prodotto importanti risultati, tra i quali spiccano il sequestro complessivo di circa un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti e il rocambolesco arresto di tre malviventi colti in flagranza di reato di tentato furto sul tetto del Centro Commerciale “La Rancia”. Inoltre nel mese di dicembre la Compagnia di Tolentino, unitamente al Reparto Operativo del Comando Provinciale di Macerata, ha dato esecuzione a 6 misure cautelari (delle quali 4 in carcere) nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani, a seguito della maxi-operazione scaturita dal filone d’indagine inerente lo spaccio di sostanze stupefacenti emerso a seguito dei tragici fatti dell’omicidio di Pamela Mastropietro.
“E’ stato un piacere e un onore rappresentare l’Arma di Tolentino in questo breve ma intenso periodo – ha commentato il Tenente Masciarelli -. Conserverò con cura questa importante esperienza professionale e di vita tra i miei ricordi più preziosi, fatta in un territorio stupendo che mi ha dato l’opportunità di incontrare e conoscere persone meravigliose. Un ringraziamento particolare a tutti i militari della Compagnia, la cui preziosa collaborazione ha permesso il raggiungimento di importanti obiettivi istituzionali, in termini di risultati operativi, di prevenzione sul territorio e soprattutto di vicinanza alle popolazioni, in un territorio in cui sono ancora vive le cicatrici lasciate dagli eventi sismici del 2016 e in cui assume un rilievo se possibile ancora maggiore la responsabilità di trasmettere i valori etici e morali che da più di due secoli caratterizzano l’operato dell’Arma dei Carabinieri, nel solco delle più nobili tradizioni che la contraddistinguono.”
Le Marche e la Sicilia mai così vicine. Il sisma è il minimo comun denominatore. Una scossa di magnitudo 4.9, nella notte tra Natale e Santo Stefano, alle 3:19 ha colpito i paesi etnei. Uno sciame sismico provocato dal risveglio dell’Etna che la notte del 26 dicembre ha provocato molti crolli, una trentina di feriti e circa 600 sfollati.
Immediata è scattata l’emergenza “Sisma Sicilia” e la Direzione Regionale della Sicilia ha istituto un Comando Operativo Avanzato nell’area del centro sportivo di Acireale con circa 150 vigili del fuoco provenienti per la maggior parte dalla Sicilia ma più in generale da tutta Italia coordinati secondo una logistica molto veloce, come accade nelle emergenze.
Anche il Comando di Macerata sta operando attraverso l’invio di un Funzionario Tecnico, Carlo Iammarino, coadiuvato dal Vigile del Fuoco esperto Riccardo Castellani, che operano nell’ambito dell’attività del “Nucleo Interventi Speciali”. La missione del Comando di Macerata è partita lo scorso 16 gennaio e terminerà venerdì 25.
In tutto il territorio etneo colpito dalla scossa ci sono abitazioni e strade gravemente danneggiate dal sisma, indotto dall’attività vulcanica in corso dell’Etna. La prerogativa è di ripristinare la viabilità principale dei comuni interessati e per questo, il NIS dei Vigili del Fuoco si occupa di verificare, progettare e realizzare opere provvisionali nel più breve tempo possibile. La componente del Comando di Macerata quindi fornisce un supporto tecnico per contribuire e assolvere le mansioni tecniche legate alla verifica di fattibilità di edifici coinvolti. Operazioni che vengono svolte anche con l'aiuto di droni che, grazie all'innovativa tecnologia, permettono di effettuare, in modo rapido, dei rilievi fotografici.
Il Funzionario Iammarino, nello specifico, si occupa di fornire un contributo tecnico, nell’ambito di un gruppo, al fine di ripristinare la viabilità nei comuni colpiti dal sisma. Un aiuto concreto e reale quello apportato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata che, mai come negli ultimi anni, sono impegnati in modo massiccio nei sismi che hanno interessato la nostra Regione e l’intero Paese.
Ex primario, cardiologo, specialista di visite medico sportive con atteggiamenti poco ortodossi. Questo almeno secondo l'accusa.
Tutto nasce da una visita ad una ragazza minorenne effettuata alla presenza della mamma. Il dottore, Valentino Ferri, 68 anni, sposato, cardiologo, residente a Peglio (PU), ex primario di medicina, in quella occasione aveva controllato tramite palpazione la vena femorale, posta nella zona inguinale ma, secondo la madre della ragazza, il tutto era avvenuto con metodi troppo vicini alla molestia, tanto che, qualche giorno dopo aveva informato i carabinieri del paese.
Dopo la segnalazione la Procura della Repubblica di Urbino, pm Irene Lilliu, tramite i carabinieri aveva fatto installare delle microcamere negli studi medici del dottore registrando per due mesi e mezzo l'incessante via vai dei pazienti mettendo contestualmente sotto controllo le utenze telefoniche e i computer.
Nel periodo da ottobre a dicembre, il medico avrebbe usato il medesimo stile di visita per le pazienti di sesso femminile e di giovane età. Molto più superficiale il controllo effettuato sulle donne più mature e sugli uomini.
Nello specifico, alla presenza delle giovani, il medico avrebbe controllato sempre l'arteria femorale (posta nella zona dell'inguine, ndr) e successivamente, durante il controllo della pressione arteriosa, il medico sarebbe stato solito avvicinare i suoi genitali alla mano aperta della paziente che stava controllando.
I carabinieri hanno infine bussato all'ambulatorio di Sassocorvaro, accompagnando il medico in caserma dove è stato posto in custodia cautelare ai domiciliari per evitare la reiterazione del reato di violenza sessuale aggravata.
Il medico, infatti, oltre ai due ambulatori, svolgeva numerose visite a casa delle pazienti e proprio questa circostanza ha convinto il PM a disporre i domiciliari.
All'inizio della prossima settimana verranno svolti gli interrogatori di garanzia che decideranno se confermare o ritirare la disposizione dei domiciliari
Il Dottore, per mezzo del suo difensore l'avvocato Mauro Gregorini, si dice sereno e non responsabile degli addebiti a lui mossi. "L’accusa si basa su una consulenza medica che ha dato un giudizio negativo a quelle pratiche, ma non ha escluso che si possano fare - ribadisce l'avvocato - andremo a confrontarci in maniera serena".
Si è tenuta oggi presso la chiesa di San Giorgio, a Macerata, la messa in onore del patrono della polizia locale San Sebastiano. La celebrazione religiosa officiata dal vescovo Nazzareno Marconi è stata un'occasione per celebrare il prezioso operato degli agenti, alla presenza di varie autorità tra cui il sindaco di Macerata Romano Carancini.
Sono 12.456 le persone residenti nel Comune di San Severino Marche. Le donne, in totale 6.456, prevalgono sugli uomini, che sono 6.000 esatti. Un migliaio gli stranieri residenti: esattamente sono 997 di cui 586 donne e 411 uomini.
Questa la situazione registrata, nei dodici mesi del 2018, dall’ufficio Anagrafe del Comune di San Severino Marche e che è stata fotografata nell’Annuario statistico. Complessivamente si registrano 77 nuovi nati e 148 morti con un saldo naturale negativo di 71 persone. All’Anagrafe comunale si sono iscritti, per trasferimento da altri Comuni italiani, 115 nuovi residenti e 67 per trasferimenti dall’estero che, insieme ai numeri di chi si è riscritto per altri motivi, fanno un totale di nuovi iscritti che si attesta sulle 197 unità. Si sono invece cancellati, per trasferimento all’estero 31 settempedani.
La situazione anagrafica riferita alla fine del 2018 registra 12.236 persone residenti in famiglia e 108 in convivenza per un numero di famiglie totali di 5.197 unità. Di queste 441 sono composte da almeno uno straniero, 9 sono invece le convivenze anagrafiche registrate e 4 le convivenze di fatto. Gli indici di vecchiaia e di invecchiamento continuano a risultare in aumento rispetto al passato.
Un capitolo a parte dell’Annuario statistico del Comune di San Severino Marche è dedicato alla popolazione straniera residente. La comunità più numerosa è quella albanese (306 residenti), seguita da quella romena (189 residenti). Al terzo posto la comunità indiana (91 residenti). Dietro le altre cittadinanze: Marocco (75), Ucraina e Senegal (39), Macedonia (30), Polonia (26).
Organizzata dall’Amministrazione Comunale di Potenza Picena, dalla Società Sportiva Calcio Porto Potenza e dall’AmaDown (l’Associazione Marchigiana Persone con Sindrome di Down), si è tenuta presso la Sala Giunta del Municipio di Potenza Picena la conferenza stampa per l’adozione da parte della Lega B della squadra di calcio del Porto Potenza (avvenuta ufficialmente lo scorso 3 dicembre a Milano), interamente composta da ragazzi con Sindrome di Down.
Si tratta di una squadra unica in Italia, che partecipa proprio col nome di Lega B for Speciale a “Quarta Categoria- calcio e disabilità”, il torneo nazionale di calcio a 7 riservato ad atleti con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio con il sostegno del CSI e l’adesione convinta di tutte le componenti del mondo del calcio.
Per la speciale occasione è giunto appositamente da Roma il Presidente della Lega B di Calcio, Mauro Balata, accompagnato dal Vice Coordinatore Nazionale Quarta Categoria, Danilo Oppedisano. Durante l’incontro, cui hanno preso parte il Sindaco Noemi Tartabini, i Deputati Francesco Acquaroli e Mirella Emiliozzi, nonché il Vice Presidente della Lega Calcio Marche Ivo Panichi, il Presidente del Porto Potenza Calcio Mario Ferraresi e il Presidente dell’AmaDown Enrico De Conciliis, è stata ufficilizzata l’adozione da parte della Lega B della propria squadra Special che nella stagione sportiva in corso indosserà la maglia creata appositamente per il torneo “Quarta Categoria” con il suo logo ufficiale.
Oltre ad una nutrita delegazione dei 16 ragazzi che compongono lo Special Team, erano presenti anche gli allenatori Antonio Di Biasi, Gabriele Baldassarri (già calciatore professionista e con recenti trascorsi di allenatore di Ternana, Benevento, Ancona e Sampdoria), Giulio Casciotti e Giovanni Trulli. La manifestazione è stata seguita dalle telecamere della Twinssebastiani.it.
Con una consegna ufficiale delle “chiavi” del cantiere da parte del Sindaco Mario Baroni al Vice Presidente Veronica Berti Bocelli e al Direttore Generale della Fondazione Andrea Bocelli Laura Biancalani si è ufficialmente aperto il cantiere che regalerà a Muccia la nuova scuola primaria e dell’infanzia.
“Da quando è nata ABF, Andrea e io abbiamo fortemente desiderato di poter essere vicini al nostro Paese, di poter offrire il nostro contributo al prossimo inteso proprio come il nostro vicino di casa” – dice Veronica Berti Bocelli Vice Presidente ABF – “e riuscire a realizzare prima la scuola di Sarnano lo scorso anno, e ora dare avvio a questo nuovo progetto qui a Muccia, è per noi motivo di grande e rinnovata motivazione per continuare a meritare quell’affetto e accoglienza che riceviamo”.
Dopo aver assistito insieme alla demolizione delle vecchie strutture, oggi i bambini, le loro famiglie e l’amministrazione comunale si sono ritrovati per accogliere le squadre dei tecnici che per i mesi prossimi saranno impegnati nel cantiere.
“Una promessa fatta ad un bambino è una promessa che va protetta e rispettata – dice Laura Biancalani, Direttore Generale ABF – perché è su quella parola mantenuta che riusciremo a ricostruire fiducia e la speranza nel futuro. E il dialogo continuo con la comunità ci permetterà di realizzare un progetto che auspichiamo possa andare oltre l’emergenza, divenendo un ulteriore segno tangibile di ripartenza per Muccia tutta”.
“Dopo oltre due anni dal sisma la paura non ci ha abbandonato, la terra continua a tremare, ma oggi il sentimento prevalente che ci guida è la speranza, che anima tutta Muccia.” – afferma il Sindaco Mario Baroni –“La volontà di ripartire è forte e grazie alla Fondazione Andrea Bocelli si concretizzerà in pochi mesi in una nuova struttura che accoglierà i nostri bambini e la comunità.”
Il progetto della nuova struttura prevede la costruzione di un’ ala dedicata all’infanzia ed un’ ala dedicata alla primaria, realizzando, oltre alle aule di insegnamento, anche spazi dedicati alla musica, all’arte e alle attività di gruppo sia per i bambini che per la comunità. La superficie è di quasi 1000 metri quadrati con spazi comuni ampi, concepiti per diventare aree di condivisione, da utilizzare per lezioni informali o lavori di gruppo, per leggere o semplicemente per socializzare.
La struttura è interamente realizzata con elementi prefabbricati in legno. La tecnologia “Platform Frame” a telai di legno, utilizzata nella costruzione, garantisce il più alto grado di resistenza disponibile alle scosse sismiche e certifica la scuola in classe d’uso IV (secondo le recenti Norme Tecniche delle Costruzioni del 2018), tra gli edifici “con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità”. La costruzione in legno, con forti spessori di isolamento, unita al riscaldamento a pavimento, all’impianto fotovoltaico, alle unità di rinnovo dell’aria a recupero di calore, ai sistemi in pompa di calore, garantisce i più alti standard di comfort e di risparmio energetico, consentendo la classificazione della struttura tra gli Edifici a Consumo quasi Zero (NZEB).
Tanti i contributi arrivati in questi mesi da aziende e famiglie italiane, a testimonianza di una vicinanza e di un grande spirito di solidarietà.
A supporto del progetto la Fondazione Andrea Bocelli aveva scelto di dedicare la campagna di raccolta fondi attraverso SMS solidale dello scorso settembre. Grazie all’ospitalità e al supporto concessi ad ABF da Rai Sociale, e a la “La notte di Andrea Bocelli”, andato in onda prima serata su Rai Uno il 9 settembre alle 21:25, sono stati raccolti circa 270 mila euro.
“Vorrei che avesse una parete di tutti i colori” – “Vorrei che ci fossero tanti banchi verdi” – “Che si potesse giocare a palla sempre”. E tanti altri ancora sono i desideri dei piccoli studenti che con occhi entusiasti e curiosi guardano al cartello che ritrae il progetto della loro nuova scuola.
Sarà possibile seguire i progressi della costruzione della scuola in tempo reale su: clicca qui
È stato "molto importante" il primo incontro dei presidenti delle quattro Regioni colpite dal terremoto del 2016 con il presidente del Consiglio dei ministri Conte.
Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, al termine della riunione.
"Il Governo ha indicato il sottosegretario Vito Crimi come punto di riferimento per le Regioni - ha spiegato - e la sua presenza nelle Marche già lunedì sarà l'occasione per fare interventi concreti a favore delle persone colpite dal terremoto.
Sono state accolte le nostre istanze, a dimostrazione che quello che chiediamo è legittimo, necessario ed imprescindibile. Il Governo ha inoltre garantito che valuterà la modifica della norma del decreto Genova che esclude l'intesa coi vicecommissari, cioè gli stessi governatori, nella esecuzione delle opere. Questo è un grande risultato che dimostra quanto fosse sbagliato lasciare ai presidenti di Regione 'funzioni consultive'". Su questo punto la Regione Marche ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale.
Fonte Ansa
Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta dai genitori, dal mister e sua moglie, dei ragazzini del Matelica Calcio rimasti intossicati accidentalmente dal monossido di carbonio , il 9 gennaio scorso, a causa del mal funzionamento dell'impianto di riscaldamento degli spogliatoi del campo sportivo della squadra.
In questi giorni sono state scritte tante cose su quello che è successo ai nostri ragazzi e nei vari post e articoli usciti sulle varie testate giornalistiche, sono stati fatti i dovuti ringraziamenti a quanti si sono adoperati per risolvere questa inaspettata, quanto potenzialmente pericolosa situazione.
Tra le tante persone intervenute, personale ospedaliero, medici e paramedici, pediatri, forze dell'ordine e le varie autorità, alle quali va la nostra eterna gratitudine, noi genitori ci sentiamo in dovere di ringraziare anche quelle persone che, non facendolo per lavoro ma solo come volontariato, si sono rese disponibili per il trasferimento di tutti nei centri di Fano e Ravenna, nonché presso il Salesi di Ancona, prestando il loro aiuto con la massima efficienza e professionalità.
I volontari della Croce Rossa/Azzurra di Fabriano, del 118 di Matelica, di Castelplanio, di Jesi, di Sassoferrato, della Croce Verde di Castelfidardo, hanno assistito i ragazzi, l'allenatore e sua moglie e tutti noi genitori con gentilezza, passione e un'umanità che non è sempre facile trovare al giorno d'oggi. Ci hanno fornito tutto il loro sostegno sia come assistenza fisica che psicologica. Anche a loro, che sono un vero esempio di solidarietà e umiltà, va il nostro più sincero ringraziamento. Avete tutto il nostro rispetto.
I genitori degli Esordienti 2006 della SS Calcio Matelica, il mister Emanuele Picchetti e sua moglie Valentina
«Come sindacato siamo costantemente impegnati nella rivendicazione dei diritti di quei lavoratori, spesso precari ed a tempo determinato, che sono chiamati ad assicurare sicurezza e rispetto delle regole alla collettività, prodigandosi con abnegazione e professionalità oltre ad essere negli ultimi tempi, come i recenti fatti di cronaca di Recanati o Ancona, raccontano, sempre più oggetto di aggressioni. – afferma Alessandro Moretti, responsabile delle Autonomie Locali della Cisl Fp Marche -
Assistiamo, alla luce dei contenuti delle ultime leggi di stabilità, ad organici di personale sottodimensionati, a causa di un mancata copertura dei pensionamenti, che stanno pesantemente compromettendo il numero del rapporto cittadini/operatori di Polizia Locale, che in realtà sarebbe stabilito da una precisa legge regionale».
Rispetto a questa situazione «come Cisl Fp Marche siamo impegnati a far ricomprendere nei Piani dei Fabbisogni del Personale di Comuni e Province un adeguato numero di assunzioni dedicate. Possiamo, comunque anticipare, che nelle prossime settimane, usciranno concorsi, nella regione Marche, per nuove assunzioni in Polizia Locale fondamentali per garantire i servizi nei territori. – conclude Alessandro Moretti - Ci auguriamo che in occasione della ricorrenza del Santo Patrono della Polizia municipale, San Sebastiano ( 20 gennaio), le amministrazioni si attivino per velocizzare I percorsi concorsuali tesi a garantire la funzionalità minima dei comandi. Per questo si sono organizzati due qualificati corsi di Formazione regionale di 40 ore , con sedi ad Ancona e Macerata, per la preparazione ai concorsi che usciranno, con iscrizione entro il 5 febbraio 2019».
Mercoledì 16 gennaio si è svolto a Roma, nella sede dell’Anci, il Tavolo di Coordinamento nazionale organizzato dall’Anci, finalizzato alla discussione delle problematiche del gioco pubblico.
Per l’Amministrazione comunale era presente il consigliere comunale Monia Rossi, presidente della III Commissione Commercio. Presente un rappresentante per ogni regione c’era il vice presidente Anci Marche Goffredo Brandoni.
“È stato molto importante partecipare a questo importante tavolo di confronto – ha riferito il consigliere Monia Rossi – insieme a molti rappresentanti regionali. Diversi gli spunti su cui discutere e riflettere per portare una soluzione concreta a questa tematica sempre più risonante nel nostro territorio.
Lo scopo di questo lavoro, oltre a quello di monitorare attraverso l’osservatorio regionale la realtà dei vari Comuni, è quello di essere da supporto alla commissione nazionale preposta; la commissione infatti avrà il compito di modificare, dove necessario, la legge attuale.
Tutti d’accordo sulle problematiche rilevate: il tema degli orari condivisi, l’inutilità delle distanze dai luoghi sensibili e la possibilità di riversare ai Comuni una parte dei proventi del Monopolio di Stato per fare prevenzione, formazione e attività inerenti.
Un clima sereno e propositivo, quello di mercoledì, che ha permesso di confrontarci e di comprendere quanta incertezza c’è in questa normativa e quanto poco chiari siano i criteri di valutazione per i singoli Comuni.
Molti hanno parlato di chiusure ferree e di riduzione del numero degli esercizi. Sicuramente dobbiamo limitare la possibilità di giocare ma, come Comune, ci sentiamo di sostenere, ancora una volta, l’idea di una libertà controllata e monitorata costantemente. Ci sono tanti casi che dimostrano che limitare o vietare non sempre è funzionale al raggiungimento dell’obiettivo a fronte, anche, di aumento dell’illecito e della criminalità, per non parlare dell’aumento di utilizzo dell’on-line h-24”.
Il prossimo passo per Civitanova sarà quello di convocare la Commissione Attività Produttive e iniziare a stilare alcune idee per l’applicazione del Regolamento comunale.
“Porterò degli spunti e dei suggerimenti che verranno condivisi, in primis con la parte politica – conclude Rossi - successivamente con associazioni ed esercenti. Una grande lavoro che, sono certa, porterà dei grandi risultati”.
Il quotidiano Repubblica, per la serie "L'altro terremoto", ha pubblicato nel proprio sito internet tre video, da tre località colpite dal sisma del 2016: Castelluccio, Arquata del Tronto e Visso.
Nel paesino del maceratese coperto dalla neve, sono i coniugi Maria Rita Fulvi e Giovanni Sabbatini a raccontare per primi la loro esperienza. Entrati ad agosto nella agognata casetta, vista come la libertà, come un piccolo passo verso la normalità, poco dopo hanno vissuto di nuovo, purtroppo, l'esperienza di venire sfollati, a causa muffa che ha reso necessario dei lavori di ripristino. I coniugi erano titolari del negozio L'ortolano dei Sibillini, distrutto dal terremoto, che il figlio con una grande forza di volontà ha voluto riaprire immediatamente su di un camion, pensando si trattasse di una situazione temporanea ma che ora, invece, sta vivendo il terzo inverno in quella condizione di precarietà.
È proprio il figlio Stefano a raccontare al cronista delle immani difficoltà che ha dovuto affrontare e che sta tutt'ora vivendo, con gli incassi che non coprono nemmeno le spese. "Visso è importante - racconta con una vena di tristezza mista a rassegnazione Stefano Sabbatini - ha tanta storia alle spalle, c'era mille anni prima di noi e ci sarà mille anni dopo di noi, ma non so se il mio futuro tra venti anni, sarà ancora come vissano, perché se dopo tre anni siamo ancora così".
Si passa quindi ad un'altra coppia di commercianti, Antonella Macchioni e Giuseppe Terragoni. "Nell'immediato - esordisce la signora Antonella - vai avanti perché hai una carica di adrenalina, ci sono gli aiuti, sei frastornato ma quando il "pallone si sgonfia" e rimani da solo, a sopravvivere in questo contesto, è li che viene la depressione e questa è una cosa che nessuno prende in considerazione".
Il video si chiude con una triste considerazione ed una stoccata a quelli che si sono riempiti la bocca di belle parole, con slogan d'incoraggiamento roboanti. "Non siamo ragazzini - fa notare la signora Fulvi con gli occhi lucidi - siamo tutti anziani, se vanno via le famiglie giovani è la fine. Interessa a nessuno questo? Parlo di quelli che ci hanno detto 'non vi abbandoneremo'. Io gli vorrei chiedere cosa significano quelle parole?"
Link al video: http://bit.ly/Visso_Repubblica
Il comando generale dell'arma dei Carabinieri oggi ha messo a disposizione della compagnia di Civitanova una squadra SOS con compiti di prevenzione antiterrorismo che sta facendo servizio nei luoghi di maggiore aggregazione della citta.
Non è la prima volta che accade e per esempio la scorsa estate sono stati utilizzati in occasione di forte concentrazione di folle quali concerti e particolari festività.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente della Croce Verde di Macerata dr. Mauro Proietti Pannunzi che segnala la possibile presenza di persone che chiedono soldi per conto della Croce Verde, senza nessuna autorizzazione, trattasi quindi di una truffa.
Come presidente della Croce Verde di Macerata Vorrei segnalare il fatto che nessuno è autorizzato a richiedere soldi per la nostra associazione a meno che non si tratti del rinnovo o della consegna della tessera di socio. Quindi invito i cittadini che dovessero trovarsi in questa situazione ad avvisare immediatamente gli organi di polizia. Grazie ed attenti alle truffe!
Inaugurato il “Treno della Memoria”, due vagoni allestiti con documenti e immagini sulle persecuzioni razziali e la Shoah posizionati al binario 1 Ovest della Stazione di Ancona. L'iniziativa fa parte del programma di eventi, che si terranno fino al 27 gennaio, organizzati nell'ambito delle celebrazioni per il “Giorno della memoria” dall'Anpi Marche con la collaborazione di Regione, Consiglio regionale, Comune di Ancona, e il patrocinio di vari enti e associazioni.
“Un ringraziamento all'Anpi per il costante impegno nell'organizzazione di questa e delle altre iniziative - ha sottolineato il presidente dell'Assemblea legislativa nel corso dell'inaugurazione – che si svolgeranno nei prossimi giorni”. Mastrovincenzo ha ricordato i diversi eventi in calendario. “Il Consiglio regionale si riunirà, il 24 gennaio, in seduta aperta per celebrare, come ogni anno, il Giorno della Memoria coinvolgendo le scuole che hanno partecipato al concorso nazionale del Miur”. Nel pomeriggio dello stesso giorno “parteciperemo – ha evidenziato il presidente - a un importante convegno organizzato dall'Istao a Villa Favorita ”.
Un altro appuntamento è in programma il 25 gennaio. “Verranno disvelate in quattro punti di Ancona le pietre d'inciampo ideate dell'artista tedesco Gunter Demnig in memoria delle vittime delle persecuzioni nazifasciste”. Il presidente dell'Assemblea legislativa ha, infine, ringraziato tutti gli enti e le associazioni “che stanno contribuendo alla realizzazione delle iniziative” e la comunità ebraica “con la quale da anni collaboriamo”.
In mattinata Mastrovincenzo ha ricevuto a Palazzo delle Marche Gunter Demnig, i rappresentanti della comunità ebraica di Ancona, Marco Ascoli Marchetti e Manuela Russi, e Marco Labbate, curatore dell’aspetto storico scientifico del progetto. Nel corso dell'incontro sono stati ricordati e condannati i recenti episodi di oltraggio alle pietre d’inciampo in alcune città italiane ed estere. Al termine Gunter Demnig, per il terzo anno consecutivo nelle Marche, ha posizionato le pietre d’inciampo, che verranno “disvelate” la prossima settimana, in via Astagno, via Bernabei, corso Garibaldi e piazza Cavour. L’artista nel corso di 26 anni di attività ne ha collocate oltre 70 mila in diversi Paesi del mondo.
La Regione Marche assumerà uno psicologo di sostegno "al fine di ridurre i conflitti, situazioni di disagio e di inefficenza organizzativa e poter migliorare il benessere lavorativo".
Così recita il decreto redatto dal dirigente del Servizio Risorse umane dello scorso 11 gennaio.
Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità e la valorizzazione di chi lavora e contro le discriminazioni ha proposto l'attivazione di questo servizio di ascolto per il personale dipendente della Regione, con lo scopo appunto di migliorare il benessere lavorativo e rudurre lo stress.