Il maltempo abbattutosi sulla provincia maceratese nel pomeriggio di martedì scorso sta ancora creando disagi a una parte della popolazione che da due giorni si ritrova senza energia elettrica. Venuta meno subito dopo il passaggio della perturbazione, alle 14 di oggi, giovedì 11 luglio, ancora non era stata ripristinata in alcune zone di Civitanova Marche.
A raccontarci la disavventura è uno dei residenti di contrada San Savino, che condivide il problema con tutte le abitazioni della zona. "Il gestore del servizio energia è stata prontamente chiamato molte volte e, a ogni contatto, dava una tempistica che puntualmente non veniva rispettata - spiegano i residenti -. L'ultima volta è stata questa mattina alle 8, quando ho nuovamente segnalato il disservizio e ho avuto come risposta che il guasto era stato risolto, quando invece né a me né ai vicinati era ancora tornata l'energia"
Nel frattempo, come comprensibile, sono tantissimi i disagi che gli abitanti della zona devono affrontare, dall'impossibilità di comunicazione per alcuni al ben più diffuso problema con i prodotti all'interno di frigoriferi e congelatori, tanto che qualcuno stamattina, vedendo che il problema persisteva, è corso a comprare un generatore per risolvere parzialmente, a proprie spese, un guasto che dura da parecchio tempo.
Il Campidoglio farà un bando per promuovere concretamente accoglienza e integrazione nelle Città italiane per circa 50 migranti: il bando è indirizzato a favorire l'inclusione sociale dei titolari di protezione umanitaria e l'accompagnamento alla piena indipendenza per chi esce dalle strutture di accoglienza della Capitale. Il bando creerà un albo delle famiglie disposte ad accogliere i rifugiati.
L'Amministrazione capitolina è partner del progetto, che coprirà il triennio 2018-2021 e coinvolge i Comuni di Bari, Macerata, Palermo, Ravenna insieme all'Università di Tor Vergata e alla onlus Refugees Welcome Italia. Il progetto è finanziato dal FAMI, Fondo Asilo Migrazione e Integrazione istituito dall'Unione Europea e gestito dal Ministero dell'Interno.
Tramite la redazione di un albo delle famiglie disponibili ad accogliere i migranti "si crea una ulteriore risorsa nel sistema complessivo del welfare e offre un messaggio forte e chiaro di inclusione", spiega il Campidoglio.
(Fonte ANSA Marche)
Torna di nuovo agibile, dopo i lavori di ricostruzione post terremoto, un’intera palazzina di via Monte Bove, a San Severino Marche. Il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato in queste ore la revoca dell’Ordinanza che aveva dichiarato inutilizzabile, dopo le scosse dell’ottobre 2016, l’intero stabile che ospita in totale sei abitazioni. Per la riparazione dei danni ai proprietari è stato riconosciuto un contributo di circa 290mila euro.
Non si sono esauriti gli effetti negativi della grave ondata di maltempo registratasi martedì 9 luglio. Il vento e la pioggia che hanno sferzato la provincia hanno causato numerosi disagi, con alcune realtà che vedono ancora lontano il momento del ripristino ad una situazione di normalità. Alla nostra redazione è giunta una segnalazione che descrive l'attuale assenza di corrente elettrica in località Commenda, a Montecassiano, e il sentimento di smarrimento per essere stati lasciati soli ad affrontare l'emergenza: "Ci sono famiglie, con bambini piccoli e anziani, senza energia elettrica da quasi 36 ore. I fili elettrici passano in mezzo alle piante. Nessuno è passato nemmeno a vedere se qualcuno avesse bisogno di qualcosa". Situazione analoga si segnala anche in località Fontanelle.
Un intero quartiere si trova attualmente senza energia elettrica anche in loclaità Vissani, dalle ore 19:30 di martedì 9 luglio: "Famiglie intere, anziani ed esercizi commerciali sono oramai senza luce da due giorni - ci segnala un cittadino - e nessuno dell'amministrazione comunale o della Protezione Civile si è fatto vedere perlomeno per chiedere se fosse tutto apposto o se ci fossero particolari necessità per gli anziani. Attualmente, il quartiere è ancora senza corrente elettrica. Noi residenti della zona ci chiediamo come sia possibile che dopo 48 ore non ci siano segnali di ripristino, è una situazione vergognosa".
Il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena è nuovamente intervenuto in questi minuti, evidenziando la natura straordinaria delle calamità abbattutasi su Montecassiano: "Vi informo, dopo aver sollecitato la prefettura e il responsabile Enel di zona, che al momento ci sono 4 operatori che stanno lavorando per ripristinare l’energia elettrica nelle varie zone del nostro comune. In alcune zone la corrente è stata ripristinata ieri sera , in altre si sta lavorando oggi. Sono comprensibili i forti disagi che le famiglie stanno affrontando a distanza di 36 ore da un evento meteorologico di straordinaria intensità. Come Amministrazione comunale abbiamo fatto e continueremo a fare tutto ciò che è di nostra competenza. Sull’energia elettrica non abbiamo né competenza né operatori che possano intervenire. Lo scrivo perché non tutti sembrano avere le informazioni corrette a riguardo".
"In questi momenti con tante persone che lavorano ininterrottamente, inclusa una notte passata quasi in bianco, per risolvere i problemi e rispondere alle centinaia di segnalazioni in tutta la provincia credo che polemizzare non serva a nulla. Ringrazio tutti coloro che anche oggi stanno lavorando con grande impegno" ha concluso il sindaco.
Il vicesindaco di Tolentino Silvia Luconi è stata dimessa questa mattina dall'Ospedale Torrette di Ancona, dove ha passato la notte dopo il terribile incidente che le è occorso ieri.
Nel tardo pomeriggio di ieri la Luconi stava percorrendo la strada comunale Sant'Angelo, nel territorio di Tolentino, quando ha perso il controllo della sua Mercedes Classe A finendo contro un albero. A seguito dell'impatto, la vettura si è ribaltata su un fianco rimanendo in mezzo alla carreggiata.
È stata la stessa Luconi a chiamare i soccorsi, giunti prontamente sul posto. La 35enne è stata estratta dall'abitacolo della vettura e trasferita presso il nosocomio dorico in eliambulanza. All'Ospedale Torrette di Ancona il vicesindaco ha passato la nottata e questa mattina ha potuto fare rientro a casa.
“L’emanazione, nella giornata di ieri, dell’ordinanza che ha disposto da parte del Commissario straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini l’approvazione del secondo Piano di interventi per la ricostruzione, la riparazione e il ripristino degli edifici di culto nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 2016, va accolta con grande favore e soddisfazione. Tra i 275 milioni stanziati per gli interventi, ben 175 saranno infatti destinati alla rinascita di 385 chiese marchigiane”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega nelle Marche, commenta quello che a tutti gli effetti è un passo in avanti fondamentale per la ricostruzione e che prevede interventi su 640 chiese appartenenti di 19 diocesi del centro Italia.
“Grazie a un emendamento della Lega approvato nel decreto legge 109/2018 "Genova" – spiega Arrigoni - è stata introdotta la possibilità che i lavori di importo non superiore a 600.000 euro, per singolo intervento, di competenza delle Diocesi sulle chiese danneggiate dal terremoto potessero seguire le procedure più snelle previste per la ricostruzione privata, anziché quelle per la ricostruzione pubblica più lunga e macchinosa”.
“Una misura fondamentale, a cui segue ora l’ordinanza del Commissario, che consentirà finalmente ai cittadini di quei territori feriti di poter fruire dei luoghi di culto a cui sono legati e che rappresentano un simbolo importantissimo per la tenuta delle comunità”, conclude il Senatore Arrigoni.
Sono arrivate oggi le motivazioni della sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, pronunciatasi lo scorso 30 maggio, sulla cannabis light.
Una lotta, quella al contrasto dei negozi di cannabis light, che il Questore di Macerata, Antonio Pignataro, ha portato avanti sin dal suo insediamento.
Il Tribunale del Riesame di Ancona aveva revocato il sequestro preventivo disposto dal G.i.p. del Tribunale dorico nell'ottobre del 2018, in un negozio di Ancona, di 13 chili di foglie ed inflorescenze di cannabis nell'ambito del procedimento penale a carico del titolare dell'attività, originario di Civitanova Marche, per il reato di cui all'art. 73, comma 1, 2, 4 e 80, comma 2, d. P. R. n. 309/1990.
Il ricorso ai giudici del "Palazzaccio" era stato presentato dalla Procura di Ancona.
"La commercializzazione al pubblico di cannabis sativa e, in particolare, di foglie, infiorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell’ambito di applicabilità della legge 242 del 2016, che qualifica come lecita unicamente l’attività di coltivazione di canapa delle varietà ammesse e iscritte al catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole, ai sensi dell’art. 17 della direttiva 2002/ 53/ Ce del Consiglio, del 13 giugno 2002, e che elenca tassativamente i derivati di predetta coltivazione che possono essere commercializzati, sicché la cessione, la vendita e in genere, la commercializzazione al pubblico dei derivati della coltivazione di cannabis sativa, quali foglie, infiorescenze, olio, resina, sono condotte che integrano il reato di cui all’art. 73 dpr 309/90 anche a fronte di un contenuto inferiore di Thc ai valori indicati dall’art. 4, commi 5 e 7, legge 242 del 2016, salvo che tali derivati siano, in concreto, privi di ogni efficacia drogante o psicotropa, secondo il principio di offensività". Queste le motivazioni conclusive della sentenza degli "ermellini".
Si è riunito nella giornata di oggi il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per una disamina delle iniziative già attuate e di quelle da intraprendere alla luce della direttiva del Ministro dell’Interno e delle indicazioni ministeriali sull’Action Day, finalizzate a implementare l’azione di contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.
Nel corso dell’incontro il Prefetto Iolanda Rolli, sulla scia dei positivi risultati già conseguiti lo scorso anno e conformemente alle recenti direttive, ha sottolineato l’importanza delle attività di prevenzione e contrasto del fenomeno attraverso sinergie sempre più strette tra gli attori coinvolti.
In particolare è stato disposto il potenziamento dei servizi interforze attraverso piani di intervento operativi che garantiscano un controllo degli arenili e delle strade di accesso con il coinvolgimento delle polizie locali, istituzionalmente competenti alla verifica dell’osservanza delle prescrizioni in tema di commercio, e della Polizia Postale mediante specifici controlli sul Web.
Nell’occasione, si è preso atto della Convenzione del Presidio Acquatico tra l’Amministrazione dell’Interno ed i Comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena, finalizzato all’istituzione, ad opera del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di un “presidio di salvamento acquatico” ubicato sull’arenile ricadente nel territorio del Comune di Potenza Picena
La finalità di tale strumento è quella di assicurare un più elevato livello di sicurezza a beneficio di tutti i cittadini che, nel corso di questa stagione estiva, affolleranno il litorale della provincia. Inoltre, l’accordo rappresenta un’importante espressione delle possibili efficaci sinergie tra le Amministrazioni dello Stato, gli Enti Locali e le istituzioni private.
L’intesa prevede in particolare che il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, con proprio personale abilitato al salvamento acquatico e con propri mezzi ed attrezzature, predisponga un servizio atto a garantire un più elevato livello di sicurezza nella balneazione sui litorali non assentiti in concessione dei comuni di Potenza Picena, Civitanova Marche e Porto Recanati.
Il servizio, che durerà fino al 30 settembre è stato reso possibile anche grazie al contributo finanziario dei Comuni interessati nonché alla collaborazione dell’Associazione Barracuda concessionaria del tratto di arenile sul quale verrà ubicato il presidio acquatico.
"La tromba d'aria che si è scagliata ieri sulla nostra Regione ha colpito numerose località della costa ma anche dell'entroterra e la conta dei danni è solo all'inizio. Tremende le immagini che sono arrivate ieri dall'anconetano e dal maceratese, intento a fronteggiare un maltempo anomalo che ha colpito nel pieno della stagione turistica. Una catastrofe sfiorata, con piante cadute, strade chiuse, negozi allagati, stabilimenti balneari spazzati via e non pochi disagi alle persone, alcune rimaste bloccate in macchina o ferite. Il peggio è stato evitato grazie anche alla possente macchina dei soccorsi che si è attivata immediatamente e che è riuscita ad affrontare le numerose criticità". Lo afferma in una nota stampa la capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Elena Leonardi.
"Per questo le istituzioni non possono stare a guardare - continua la Leonardi - e, di concerto all'accorato appello mosso questa mattina alla Camera dei Deputati dall'onorevole Francesco Acquaroli, che ha chiesto al Governo di sostenere e ripristinare la situazione anche tramite la Regione, Fratelli d'Italia chiede alla Regione Marche un intervento concreto a supporto di tutte quelle realtà che hanno subito dei danni, a partire dai Comuni ma anche le attività economiche e turistiche colpite. Un provvedimento che possa essere la richiesta dello stato di calamità oppure l'attivarsi con un'iniziativa propria di sostegno economico o di indennizzo dei danni subiti dagli enti e da tutte le realtà che hanno dovuto fronteggiare l'ondata di maltempo e che hanno avuto ripercussioni. Ma soprattutto che sia preso con convinzione e rapidità, per garantire in tempi stretti la ripresa della stagione balneare che è fonte essenziale di sviluppo regionale e di molte famiglie che scelgono di investire sul turismo e sulle attività legate a questo genere di economia".
Incrementare le attività turistiche sulle sponde del Lago di Fiastra nel rispetto delle misure di sicurezza è l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato oggi da Enel e dal sindaco Sauro Scaficchia che potrà usufruire di ulteriori spazi di proprietà di Enel per adibirle a spiagge e aree pic-nic per i prossimi 5 anni.
Nuova linfa per il rilancio del turismo sulle sponde e nei dintorni del Lago di Fiastra grazie al protocollo firmato oggi da Enel e dal comune di Fiastra che potrà fruire di nuovi terreni situati intorno al bacino da adibire a spiaggia e spazi destinati ad area pic-nic, secondo le misure di sicurezza nell’ambito della gestione della diga e i regolamenti previsti dalla Regione Marche.
L’accordo rappresenta un'importante occasione per l’incremento delle presenze turistiche sul territorio e per lo sviluppo economico e sostenibile dell’entroterra marchigiano soprattutto dopo gli eventi sismici dell’agosto 2016 che hanno colpito diversi comuni della provincia di Macerata e, in particolare, la zona di Fiastra, per la quale il lago rappresenta una risorsa naturistica e paesaggistica di assoluto valore.
La convenzione, della durata di 5 anni, garantirà sia all’Amministrazione comunale che all’imprenditoria locale di portare avanti progetti e piani di attività turistiche nel lungo periodo. I punti dell’accordo sono stati illustrati da Sauro Scaficchia sindaco di Fiastra, e da Angelo Guastadisegni, responsabile Enel Green Power Area Centro Sud.
“Per noi Enel rappresenta la vita di questo comune sin dagli anni 50 – ha dichiarato il primo cittadino – il rinnovo di questa convenzione ci permette di migliorare l’offerta turistica per cui questo territorio è da sempre vocata”.
“Il lago di Fiastra, dalla capacità di oltre 19 milioni di metri cubi, rappresenta una importante risorsa del territorio - ha dichiarato Angelo Guastadisegni – non solo per la ricchezza dell’ambiente naturale e dell’attrattività turistica, ma anche perché garantisce, assieme all’invaso di Polverina, il funzionamento dell’impianto idroelettrico di Valcimarra (a maggiore potenza installata per Enel nella regione Marche) che annualmente produce 66,5 GWh di energia, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di oltre 20.0000 famiglie. Con la firma dell’accordo, della durata di 5 anni, vogliamo contribuire, in un’ottica di sostenibilità e vicinanza al territorio, al rilancio economico dei comuni colpiti dal sisma, valorizzando questi territori dal punto di vista ambientale, culturale e turistico”.
“Strade bloccate, alberi caduti, interi quartieri al buio per diverse ore. Non sono scenari di guerra, ma sono gli effetti del passaggio della grande perturbazione dello scorso pomeriggio sul nostro territorio comunale. Resto perplesso dal fatto che, nonostante un’allerta meteo comunicata per tempo, dobbiamo ancora trovarci in situazioni di emergenza come queste”. È intervenuto così in una nota stampa, quest’oggi, il consigliere di minoranza del Comune di Recanati Simone Simonacci, facendo la conta dei danni causati dal maltempo alla città leopardiana.
“Spero davvero che inizieremo ad accogliere una cultura della prevenzione e a prepararci alle varie tipologie di emergenza che potrebbero colpire il nostro territorio. Ciò che fa più male in assoluto è l'abbandono delle periferie e delle campagne – continua Simonacci - ma soprattutto la situazione del Parco dei Torrioni: non bastavano i ratti, adesso ci sono anche alberi e parti di muro che crollano su quello che dovrebbe essere un parco per bambini. A tal proposito ho presentato un’interrogazione che verrà discussa al prossimo consiglio comunale: gli alberi a rischio vanno segnalati e potati o abbattuti possibilmente in collaborazione con la Coldiretti che ha tutta l'esperienza e le capacità da mettere a disposizione della cittadinanza. Se è vero che il maltempo è un evento eccezionale, impegnarsi per la manutenzione, la prevenzione e la sussidiarietà orizzontale deve essere la via da percorrere per evitare danni ben più gravi di quelli che sono stati registrati in questa occasione. Sono pronto a collaborare – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia - per redigere nuovi regolamenti e strategie per rendere Recanati più sicura".
“Speriamo di dover tornare sulla vicenda “Scuola Don Bosco” per l’ultima volta e solo con l’obiettivo di fugare ogni dubbio o sibillina confusione. Certamente se la nostra Città si distingue per l’elevato numero di associazione di ogni genere, in questo ultimo periodo si contraddistingue per il numero crescente di comitati o pseudo tali, anche perché spesso nascono senza specificare chi rappresentano e chi effettivamente li abbia costituiti e che spesso vivono solo di sparuti commenti sui social. Ma questa è un’altra storia che a dire il vero poco ci interessa, perché sin qui non ci siamo certo fatti distrarre da chi fa della contestazione fine a se stessa un dogma di vita”. Non usa giri di parole il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi che, sollecitato dall’opposizione e dai vari comitati (non ultimo quello "Don Bosco"), ritorna sulle annose questioni concernenti gli istituti scolastici della città danneggiati dal sisma.
“Per quanto riguarda tutti gli edifici scolastici, più volte ho avuto modo di ribadire sia pubblicamente che sui media, che l’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di spendere i soldi pubblici assegnati per costruire nuovi edifici e non per fare interventi di ristrutturazione parziale che certamente non garantirebbero la stessa sicurezza, la stessa durata e gli spazi didattici ottimali dell’istituto Don Bosco, ultimo ma non ultimo in ordine di importanza a essere sottoposto al giusto giudizio di vulnerabilità sismica - ha continuato Pezzanesi-. Attualmente siamo in attesa degli indici di vulnerabilità."
"Per quanto riguarda il complesso del Villaggio Scolastico Don Bosco, abbiamo più volte ribadito che vogliamo utilizzare tutta l’area che ospitava le Maestre Pie Venerini. Vogliamo, quindi, costruire una nuova scuola, in linea con le migliori normative antisismiche distante solo un centinaio di metri dalla Don Bosco - ha proseguito il primo cittadino -. Il vecchio Villaggio Scolastico Don Bosco, complesso sotto l’egida della Soprintendenza in quanto esempio dell’architettura fascista degli anni ’30, verrà consolidato e adibito a un pubblico utilizzo finalizzato il più possibile alle rivitalizzazione del centro storico. Sulla vicenda Don Bosco, in conclusione, ci gratifica il fatto che i rappresentanti del Comitato Nazionale Scuole Sicure abbiano anch’essi dichiarato inequivocabilmente che prima viene la sicurezza dei ragazzi e l’indice di fruibilità degli spazi a essi destinati e poi tutto il resto e che niente ha a che vedere con questi fattori."
"Per quanto invece concerne la scuola Lucatelli - sottolinea il sindaco - una parte, la più vecchia, andrà demolita seguendo la linea prescelta dall’Amministrazione e anche in questo caso si andrà a costruire un nuovo edificio. Nel periodo necessario per ultimare i lavori, gli studenti verranno ospitati in sedi adeguate, funzionali e sicure. Non essendo i lavori delle nuove scuole realizzati in contemporanea, potranno trovare una sistemazione temporanea, all’occorrenza, negli spazi degli edifici già costruiti. Infine dopo le indagini geologiche, sono in corso l’esecuzione delle trincee per le verifiche archeologiche nella zona di contrada Pace dove dovrà sorgere il nuovo Campus Scolastico. L'Amministrazione Pezzanesi ha idee ben chiare che guardano a un uso corretto, ottimale e razionale delle risorse assegnate, circa 18 milioni di euro, per la ricostruzione delle scuole del centro storico, preferendo nuovi edifici a raffazzonate opere di messa in sicurezza e miglioramento sismico dell’esistente, vedasi in tal senso quanto precedentemente speso nella sede degli ex licei."
"Agli agitatori di professione che già poco hanno dimostrato di valere nei ruoli temporaneamente assegnategli dalla politica e che si mascherano dietro pseudo comitati o liste civiche dell’ultima ora, è bene ricordare che forse questo è il momento di impegnarsi in maniera costruttiva e non polemica o strumentale, premendo semmai ne avessero ancora, le loro aree politiche romane di riferimento per produrre tutti quegli sforzi volti al miglioramento delle normative e conseguentemente dell’efficacia dei tempi di ricostruzione senza occupare tutto il loro tempo o quasi a salire sulle barche delle organizzazioni ong, contravvenendo alle leggi vigenti - ha concluso il primo cittadino -. Ovviamente sul futuro utilizzo del Villaggio Scolastico vogliamo confrontarci con tutta la Città e le associazioni anche per avere idee e suggerimenti. Del resto la nostra intenzione di coinvolgere e favorire la partecipazione diretta dei cittadini è testimoniata anche dal recente questionario dedicato proprio a immaginare, tutti insieme, il futuro del nostro centro storico mentre qualcuno, purtroppo per lui, resta ancora ancorato a visioni limitate e poco perseguibili. Non sempre si può ricostruire dove era e come era. Dobbiamo garantire alle generazioni future una città sicura da vivere in ogni suo aspetto nella piena consapevolezza di poter contare su scuole, edifici pubblici e privati, case, possibilmente ricostruiti che garantiscono il massimo livello di sicurezza, senza dover ristrutturare e rattoppare ogni 10 o 20 anni a causa del susseguirsi, purtroppo, dei terremoti”.
Dal 15 luglio lo Sferisterio si illuminerà di “nuovo”. È stata fissata infatti, per lunedì prossimo, alle 21.30, l’inaugurazione dell’intervento di light design nell’ambito del nuovo progetto di illuminazione, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Macerata e che si sta materializzando grazie all’ideazione artistica di progetti affidati all’Accademia di Belle Arti di Macerata nell’ambito del Piano Light Design Strategy redatto dall’istituto stesso e approvato dalla Soprintendenza delle Marche.
Continuano nel frattempo, dalla settimana scorsa, i test dell’Accademia di Belle Arti di Macerata con l’obiettivo di verificare la congenialità dei materiali di supporto e gli adeguati puntamenti sul monumento rispetto al progetto esecutivo elaborato. È dunque evidente che le foto uscite in questi giorni, dopo le prime prove, non forniscono il risultato definitivo anche rispetto ad alcuni dettagli che, ovviamente, saranno illuminati come da progetto esecutivo.
L’impianto dello Sferisterio, realizzato interamente con apparecchi illuminanti di produzione IGuzzini, interessa la facciata principale dell’arena su piazza Nazario Sauro e la parte tonda dell'emiciclo lungo via Diomede Pantaleoni. Ulteriori apparecchi a led illuminano il porticato di ingresso al monumento. Per quanto riguarda l’illuminazione artistica di Porta Mercato la struttura comprende apparecchi tipo linea luce per illuminare la volta e le due facciate oltre a sei apparecchi a incasso sul lato di piazza Nazario Sauro e altri quattro apparecchi su quello di piazza Mazzini. Per ciò che concerne invece piazza Nazario Sauro l'illuminazione è realizzata con 25 proiettori a led di varia potenza che sono stati posti in 6 gruppi sugli edifici che circondano la piazza stessa in sostituzione dei proiettori precedenti.
La realizzazione del progetto è possibile grazie alla stipula di una convenzione tra il Comune e l'Accademia di Belle Arti, finalizzata a una reciproca collaborazione per il progetto di riqualificazione, che rientra in quanto previsto dalla Strategia di sviluppo urbano sostenibile del Comune di Macerata “ITI IN-NOVA Macerata”, finanziata nell’ambito del POR FESR Marche 2014/2020, in particolare nel quadro degli interventi di “Illuminazione per l’efficientamento e la riqualificazione del paesaggio urbano” .
Con i nuovi interventi di light design prosegue anche il progetto di miglioramento di efficienza energetica degli impianti di pubblica illuminazione iniziato con la sostituzione, in molti quartieri della città, delle vecchie lampade a sodio con quelle a led con un risparmio importante per le risorse pubbliche e una politica di attenzione all’ambiente.
Il progetto capitanato dall’APS “Sentinelle del Mattino” nato come “CitaNO alla Droga”, poi “CitaNO alle Dipendenze”, quest’anno prenderà il nome di “Io Desidero” con una prospettiva tutta rivolta alla costruzione del futuro attraverso le arti, lo sport, il lavoro e l’impegno sociale per essere efficacemente incisivi nella lotta contro l’omologazione, la passività e le dipendenze.
Il ricco programma di eventi è stato presentato questa mattina, in conferenza stampa, da Andrea Foglia, ideatore e curatore di CitaNo alle dipendenze, presente il sindaco Fabrizio Ciarapica, Maurizio Gobbi e Maria Mori di aps Sentinelle del mattino, Renzo Monreale del Il palco, Massimiliano Follenti, José Berdini della Pars, Paolo Nanni Dipartimento Dipendenze Patologiche di Macerata, i referenti del Banco marchigiano. Una conferenza cui hanno inviato i loro saluti, anche Mario De Rosa del Sert Civitanova, Gianni Giuli, Coordinatore Dipartimento Dipendenze Patologiche presso l'ASUR, il maestro Luigi Gnocchini e l’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi.
Un programma fitto di performance e pieno di ospiti che vede impegnata Civitanova dall’11 al 14 luglio tutte le sere dalle 21:15 in Piazza Conchiglia, Vicolo Marte.
Entrando più nel dettaglio del programma, l’11 luglio, nel primo evento rivolto tutto ai giovani, concepito interamente in un’ottica di dialogo tra pari, si potrà prendere parte all’incontro/intervista dell’illusionista Jack Nobile – Youtuber con più di 700 mila iscritti al suo canale e vincitore del premio MOIGE come miglior canale per giovani – che solo dopo si esibirà in uno spettacolo di magia, per la prima volta nelle Marche.
Gianpietro Ghidini e Carolina Bocca saranno gli ospiti del 12 luglio, secondo giorno dell’evento, in un dialogo mirato ai genitori, per far luce sulla massa di modelli alternativi, a volte contraddittori, che i nuovi genitori si trovano ad osservare al giorno d’oggi, cercando di fare chiarezza sulle strade migliori da percorrere insieme. Sabato 13 l’incontro sarà a tema musicale, diviso in due atti che vedranno due generazioni diverse esibirsi, passando il testimone da maestri ad allievi, “Il Palco” sottolineerà l’importanza di sostenere le nuove generazioni.
Il 14, Matteo Marsaglia, sciatore azzurro, campione italiano in Discesa e in Super-G, porterà il racconto del suo impegno sportivo nell’ottica non solo dell’identificazione del “desiderio”, tema centrale di tutto il progetto, ma dei sacrifici necessari e della lotta nel perseguirlo per vederlo realizzato.
Un programma ambizioso che non avrebbe visto la luce senza la collaborazione del Comune di Civitanova, l’associazionismo no-profit e dei numerosi sponsor sensibili alla tematica delle dipendenze.
“CitaNO alla Droga" cresce e inventa nuovi modi per dar voce alla lotta contro le dipendenze – ha detto il sindaco Ciarapica - . Mi piace molto il titolo “Io Desidero” che lancia questa edizione, perché si invitano i giovani scoprire sogni e passioni e a lottare per il proprio futuro. Il Comune ha stretto un’alleanza sociale con tutte le realtà che contribuiscono ogni giorno ad aiutare chi ha bisogno a non restare solo. L’informazione è fondamentale per la prevenzione, e per questo è stato creato il “Bus dei desideri” che girerà per la città grazie alla collaborazione con ATAC spa. Un ringraziamento sentito a tutti coloro che collaborano, e sono tantissimi”.
Durante la conferenza stampa sono state ricordate le famiglie che nella nostra città hanno perso i loro figli a causa della droga. “La nostra è una guerra – ha detto Berdini, che deve però condurre verso la libertà. Chi ha benzina ne metta, perché l’impegno su questo fronte deve essere ai massimi livelli”.
Non solo droga, ma alcol, gioco d’azzardo, dipendenze da tecnologia, sono tante le nuove patologie che richiamano i professionisti presenti nel territorio.
“Io desidero è un inizio di sfida culturale – ha spiegato Nanni - perché l’assenza di desiderio è ‘inizio della fine, per tutti, giovani e meno giovani”.
“C’è una città che studia silenziosamente – ha sottolineato Foglia – e che poi riversa le sue conoscenze e le proprie risorse nelle occasioni di confronto pubblico, ma il lavoro è continuo. L’intera comunità agisce a sostegno e a supporto dei giovani, e si vede dal ricco gruppo di promotori che è al nostro fianco e che ringrazio”.
In caso di maltempo il programma si sposta al chiuso, presso il teatro Conti di san Marone.
Prosegue incessante il lavoro della Polizia municipale e della Protezione civile per ripristinare i danni provocati dal maltempo di ieri. Oggi, in tarda mattinata, il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore ai lavori Pubblici Ermanno Carassai hanno riferito agli organi di stampa lo stato delle strade e di alcune zone di campagna a Civitanova Alta dove ieri sono caduti alcuni alberi, come nella frazione Pietrarossa e San Savino e sul lungomare nord. Problemi anche al mercato ittico, dove le piogge hanno rovinato la guaina impermeabile del tetto.
Sono tre le aziende chiamate a supporto dei mezzi comunali, come prevede il Coc comunale. Per ora le strade sono tutte percorribili, ma l’allerta meteo non è rientrata.
Il dibattito tra gli operatori balneari di Civitanova Marche e l’Amministrazione Comunale in merito alla stagione turistica 2019 è arrivato ieri nelle stanze di palazzo Sforza, dove alcuni membri della Giunta hanno incontrato gli operatori, accompagnati dal legale Paola Medori. Sono stati tanti i malumori nati durante l’incontro (alcuni protagonisti hanno anche abbandonato palazzo Sforza) originatisi principalmente dal fatto che i circa 20 operatori della zona nord del lungomare della città rivierasca, che hanno dato mandato all’avvocato Medori per cercare di stabilire se ci sono o meno responsabilità da parte dell’Amministrazione e quindi azioni risarcitorie, si sentono “abbandonati” rispetto ai loro “vicini”.
Malumori che vanno avanti da qualche tempo ma che hanno trovato il massimo punto di rottura con la Giunta Comunale durante la cerimonia della Bandiera Blu, durante la quale il lungomare nord è stato chiuso, impedendo ad avventori e turisti di poter raggiungere quella zona. A questo si è aggiunto il divieto di balneazione che ha interessato, nei giorni scorsi, il tratto di mare che va dallo chalet G7 al Golden Beach. “Un confronto, quello di ieri, che non ha dato le risposte desiderate” commentano gli operatori, rappresentanti dal legale Medori.
“Le esternazioni dell’avvocato Paola Medori, riportate oggi dagli organi di Informazione a seguito dell’incontro di ieri che si è svolto a palazzo Sforza con gli operatori balneari del lungomare nord, evidenziano la non conoscenza delle problematiche della nostra realtà territoriale, delle attività già programmate e della capacità economica di finanziare le opere da parte della Pubblica Amministrazione. Essere accusati di procedere di maniera improvvisata denota, purtroppo, oltre che superficialità, scarsa conoscenza dei progetti dell’attuale Giunta da parte dell’avvocato Medori, che ha dimostrato superficialità anche nelle considerazioni evidenziate nel corso dell’incontro in Comune, cui ero presente” con queste parole l’Assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai ha commentato quanto accaduto ieri.
“Le opere programmate da questa Giunta, già finanziate e appaltate in parte, e i lavori che inizieranno dopo la stagione estiva per non cagionare impedimenti alle attività economiche presenti sul lungomare nord e alla cittadinanza, credo che non si possano liquidare con le parole sterili pronunciate dal legale – ha proseguito Carassai -. Portare a compimento il ripascimento delle scogliere, con un rilevante impegno economico da parte della collettività, opera in gran parte eseguita proprio in questo biennio; il completamento e la riqualificazione della pista ciclabile con il collegamento ai comuni di Potenza Picena e Porto Sant’Elpidio, grazie alle somme messe a disposizione in gran parte dalla regione Marche, non si possono certo catalogare come improvvisazione.”
“Purtroppo, durante la festa della Bandiera blu, sono emerse delle difficoltà nonostante fosse stato redatto un piano di sicurezza e di viabilità e l’Amministrazione sta verificando e adottando i provvedimenti del caso. Si tratta in ogni caso di un episodio isolato che nulla ha a che fare con gli investimenti messi in programma per la riqualificazione del litorale – ha continuato l’Assessore -. Ritengo sia necessario instaurare un nuovo rapporto di collaborazione e di comunicazione con gli operatori, nella speranza che non si verifichi la difesa ad oltranza degli interessi di parte e non della collettività.”
“L’avvocato Medori e alcuni operatori non ricordano volutamente la situazione del tratto iniziale del lungomare nord, prima dell’intervento portato a compimento dall’Amministrazione comunale con sindaco Mobili, e purtroppo non rammentano nemmeno il vuoto di interventi nel periodo successivo. È proprio vero che molto spesso la memoria cancella ciò che non fa comodo ricordare” ha concluso l’Assessore Carassai.
Dichiarazioni che non hanno di certo fatto piacere al legale Medori. “È singolare che un’Amministrazione, invece di rispondere agli operatori, concentri la propria attenzione e le proprie affermazioni nei confronti di un professionista che sta semplicemente svolgendo il mandato affidatogli. Senza tenere conto che nel piano triennale dei lavori pubblici, quelli relativi al lungomare Nord sono previsti per il 2021.”
“Il malumore esternato non è quello dell’avvocato Medori ma degli operatori – ha proseguito il legale –: malumori inoltre che sono precedenti all’episodio della Bandiera Blu. In tal senso proprio l’annuncio, che poi non si è rivelato reale, del fatto che i lavori sul lungomare nord sarebbero iniziati ad aprile, ha lasciato gli operatori con tante domande e poca chiarezza. A tutta questa situazione si sono poi aggiunte le ultime due vicende, in ordine di tempo: quella relativa alla Bandiera Blu e quella del divieto di balneazione. Ieri, abbiamo anche portato sul tavolo del Comune delle proposte da poter realizzare a breve termine come l’illuminazione pubblica o un’adeguata segnaletica stradale sul tratto interessato. Piccole cose che forse potevano anche essere fatte anche prima dell’estate.”
Su impulso del Direttore della Struttura di Missione Antimafia Sisma si è tenuta oggi una riunione allargata del gruppo interforze alla quale hanno partecipato il Prefetto Carmine Valente, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, i dirigenti della Struttura di Missione, i vertici delle locali Forze di Polizia e i componenti del gruppo interforze.
Sono state analizzate situazioni di comune interesse riferite a società operanti sul territorio della provincia di Macerata nella continua ricerca del controllo delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016.
Sono stati verificati gli esiti degli ultimi accessi effettuati dal gruppo interforze e sono stati programmati ulteriori accessi ai cantieri della ricostruzione.
Dalla sua costituzione ad oggi il gruppo interforze ha effettuato 40 accessi nei cantieri dell’area del cratere.
Un nuovo simbolo di rinascita sta per vedere la luce a Muccia. Manca sempre meno alla grande festa d'inaugurazione della nuova chiesa che sarà intitolata a Papa Francesco, dopo che il terribile terremoto del 2016 rase al suolo tutti i luoghi sacri del paese. Un momento atteso da un'intera comunità che, dopo tre anni di sacrifici, in cui le celebrazioni si sono svolte - visto lo stato di emergenza - negli spazi dell'ex mensa, potrà fare un ulteriore passo verso la normalità dopo la recente inaugurazione del nuovo plesso scolastico "De Amicis" (leggi qui l'articolo).
Il sindaco Mario Baroni ha così commentato l'avanzamento dei lavori: "Contiamo di celebrare l'inaugurazione entro fine agosto. I lavori di costruzione sono stati affidati al Consorzio Cns, che oltre alla Chiesa ha anche realizzato le casette SAE che accolgono la nostra comunità. La Chiesa si collocherà al centro del Pian di Giove e con la sua posizione costituirà il nuovo cuore pulsante di Muccia. La struttura che si sta creando è di circa 130 metri quadrati, all'interno dei quali sarà compresa anche l'abitazione del parroco".
Un ruolo fondamentale nella costruzione della chiesa è stato rivestito anche dal foto-reporter Guido Picchio, che grazie al suo interessamento ha permesso la riuscita del progetto, analogamente a quanto fatto nel 1998 per i terremotati di Cesi, frazione di Serravalle del Chienti, con la chiesa Giovanni Paolo II: "Ho fatto una promessa al sindaco Mario Baroni circa un anno e mezzo fa, ed ora il sogno sta per diventare realtà".
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha indirizzato al cardinale Edoardo Menichelli un messaggio di felicitazioni e auguri in occasione del 25esimo anniversario dell’ordinazione episcopale, avvenuta il 14 giugno 1994, quando venne nominato da Papa Giovanni Paolo II arcivescovo metropolita di Chienti - Vasto. Nominato cardinale il 4 gennaio 2015, monsignor Menichelli nel luglio 2017 ha rinunciato al governo pastorale dell’arcidiocesi di Ancona – Osimo per raggiunti limiti d’età ed è tornato a vivere a San Severino Marche, sua città natale. Nell’aprile scorso è stato nominato consulente ecclesiastico del Centro italiano femminile.
Fortissimo è il legame che lega il cardinale Menichelli alla Città di San Severino Marche e alla comunità settempedana tutta. Nella chiesa della Madonna dei Lumi il cardinale ha presieduto a una funzione religiosa per ricordare lo speciale anniversario.
Con la consegna da parte del Presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi del documento preparato da Anci Marche e Regione Marche e sottoscritto da tutti i sindaci del territorio al dott. Danilo Scerbo, Direttore della Direzione Generale per lo sviluppo del territorio presso il Dipartimento per le Infrastrutture, Sistemi informati e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è concluso l’incontro a Roma sul presente e soprattutto sul futuro delle barriere antirumore che riguardano 400mila cittadini che vivono sulla costa marchigiana. All’incontro ha partecipato una rappresentanza dei sindaci e amministratori dei comuni costieri coinvolti nel progetto.
“Ci siamo presentati come fronte compatto – ha detto Mangialardi – e questo dà forza alle nostre ragioni che sono state chiaramente espresse sia nel corso del confronto franco e diretto con il dott. Scerbo e con il dott. Della Morte e ben riassume nel documento”. “Non siamo contrari all’intervento – ha aggiunto Mangialardi - ma la priorità ora è sospendere le procedure e tenere aperto il tavolo di confronto nel quale i territori, quindi i sindaci, siano coinvolti attivamente”. Nella conferenza Stato-Regioni le Marche si dichiareranno contrarie a questa soluzione con l’obiettivo di aprire una nuova fase. “La nostra posizione è dialogante – ha concluso il presidente dell’Anci Marche – e su queste basi contiamo di sederci molto presto al tavolo con Rfi per discutere le varie ipotesi e soluzioni”.
No categorico da parte del senatore di Forza Italia Andrea Cangini. "Mi unisco alla protesta dei sindaci che sono in prima linea per impedire la realizzazione delle barriere fonoassorbenti volute da Rfi. Un progetto datato e costosissimo che sarebbe null’altro che un mostro paesaggistico, uno sfregio irreparabile alle Marche. Oggi si è tenuto un faccia a faccia tra Sindaci, Anci, Regione e Ministero delle Infrastrutture. Priorità assoluta, la concertazione tra le parti per la riduzione, sì, dell’impatto acustico ma anche e soprattutto per la tutela e il rispetto dei territori. Si sospenda dunque, immediatamente, l’iter progettuale e si guardi al futuro: indire, come ho già proposto i primi di marzo, una conferenza dei servizi per valutare la possibilità di arretrare il tracciato ferroviario - ha concluso Cangini -. Pensare in grande per evitare qualsiasi scempio sui territori e, anzi, rilanciarvi modelli di sviluppo all’avanguardia, riqualificarne le litoranee e favorirne il rilancio economico con enormi vantaggi per l’intero tessuto produttivo e ricettivo".