Tolentino, Pezzanesi fa il punto sugli Istituti Scolastici: "Ricostruiremo, no alla ristrutturazione parziale"
“Speriamo di dover tornare sulla vicenda “Scuola Don Bosco” per l’ultima volta e solo con l’obiettivo di fugare ogni dubbio o sibillina confusione. Certamente se la nostra Città si distingue per l’elevato numero di associazione di ogni genere, in questo ultimo periodo si contraddistingue per il numero crescente di comitati o pseudo tali, anche perché spesso nascono senza specificare chi rappresentano e chi effettivamente li abbia costituiti e che spesso vivono solo di sparuti commenti sui social. Ma questa è un’altra storia che a dire il vero poco ci interessa, perché sin qui non ci siamo certo fatti distrarre da chi fa della contestazione fine a se stessa un dogma di vita”. Non usa giri di parole il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi che, sollecitato dall’opposizione e dai vari comitati (non ultimo quello "Don Bosco"), ritorna sulle annose questioni concernenti gli istituti scolastici della città danneggiati dal sisma.
“Per quanto riguarda tutti gli edifici scolastici, più volte ho avuto modo di ribadire sia pubblicamente che sui media, che l’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di spendere i soldi pubblici assegnati per costruire nuovi edifici e non per fare interventi di ristrutturazione parziale che certamente non garantirebbero la stessa sicurezza, la stessa durata e gli spazi didattici ottimali dell’istituto Don Bosco, ultimo ma non ultimo in ordine di importanza a essere sottoposto al giusto giudizio di vulnerabilità sismica - ha continuato Pezzanesi-. Attualmente siamo in attesa degli indici di vulnerabilità."
"Per quanto riguarda il complesso del Villaggio Scolastico Don Bosco, abbiamo più volte ribadito che vogliamo utilizzare tutta l’area che ospitava le Maestre Pie Venerini. Vogliamo, quindi, costruire una nuova scuola, in linea con le migliori normative antisismiche distante solo un centinaio di metri dalla Don Bosco - ha proseguito il primo cittadino -. Il vecchio Villaggio Scolastico Don Bosco, complesso sotto l’egida della Soprintendenza in quanto esempio dell’architettura fascista degli anni ’30, verrà consolidato e adibito a un pubblico utilizzo finalizzato il più possibile alle rivitalizzazione del centro storico. Sulla vicenda Don Bosco, in conclusione, ci gratifica il fatto che i rappresentanti del Comitato Nazionale Scuole Sicure abbiano anch’essi dichiarato inequivocabilmente che prima viene la sicurezza dei ragazzi e l’indice di fruibilità degli spazi a essi destinati e poi tutto il resto e che niente ha a che vedere con questi fattori."
"Per quanto invece concerne la scuola Lucatelli - sottolinea il sindaco - una parte, la più vecchia, andrà demolita seguendo la linea prescelta dall’Amministrazione e anche in questo caso si andrà a costruire un nuovo edificio. Nel periodo necessario per ultimare i lavori, gli studenti verranno ospitati in sedi adeguate, funzionali e sicure. Non essendo i lavori delle nuove scuole realizzati in contemporanea, potranno trovare una sistemazione temporanea, all’occorrenza, negli spazi degli edifici già costruiti. Infine dopo le indagini geologiche, sono in corso l’esecuzione delle trincee per le verifiche archeologiche nella zona di contrada Pace dove dovrà sorgere il nuovo Campus Scolastico. L'Amministrazione Pezzanesi ha idee ben chiare che guardano a un uso corretto, ottimale e razionale delle risorse assegnate, circa 18 milioni di euro, per la ricostruzione delle scuole del centro storico, preferendo nuovi edifici a raffazzonate opere di messa in sicurezza e miglioramento sismico dell’esistente, vedasi in tal senso quanto precedentemente speso nella sede degli ex licei."
"Agli agitatori di professione che già poco hanno dimostrato di valere nei ruoli temporaneamente assegnategli dalla politica e che si mascherano dietro pseudo comitati o liste civiche dell’ultima ora, è bene ricordare che forse questo è il momento di impegnarsi in maniera costruttiva e non polemica o strumentale, premendo semmai ne avessero ancora, le loro aree politiche romane di riferimento per produrre tutti quegli sforzi volti al miglioramento delle normative e conseguentemente dell’efficacia dei tempi di ricostruzione senza occupare tutto il loro tempo o quasi a salire sulle barche delle organizzazioni ong, contravvenendo alle leggi vigenti - ha concluso il primo cittadino -. Ovviamente sul futuro utilizzo del Villaggio Scolastico vogliamo confrontarci con tutta la Città e le associazioni anche per avere idee e suggerimenti. Del resto la nostra intenzione di coinvolgere e favorire la partecipazione diretta dei cittadini è testimoniata anche dal recente questionario dedicato proprio a immaginare, tutti insieme, il futuro del nostro centro storico mentre qualcuno, purtroppo per lui, resta ancora ancorato a visioni limitate e poco perseguibili. Non sempre si può ricostruire dove era e come era. Dobbiamo garantire alle generazioni future una città sicura da vivere in ogni suo aspetto nella piena consapevolezza di poter contare su scuole, edifici pubblici e privati, case, possibilmente ricostruiti che garantiscono il massimo livello di sicurezza, senza dover ristrutturare e rattoppare ogni 10 o 20 anni a causa del susseguirsi, purtroppo, dei terremoti”.
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