Attualità

Ussita, gestione degli impianti di Frontignano: Bolognola Ski si propone

Ussita, gestione degli impianti di Frontignano: Bolognola Ski si propone

"Abbiamo manifestato interesse sulla gestione degli impianti di Frontignano e attendiamo di ricevere un incontro con il Commissario per approfondire la questione e illustrare la nostra proposta gestionale." Ad annunciare la notizia è Francesco Cangiotti che gestisce già gli impianti Bolognola Ski. Un annuncio che arriva dopo la denuncia di qualche giorno fa di Filippo Campanile che, da tempo, insieme all'Associazione Pro.Frontignano, denuncia l'abbandono e il disinteresse da parte delle istituzioni che hanno riguardato gli impianti a fune di Frontignano di Ussita. "Abbiamo preso questa decisione perchè riteniamo di poter fare un buon lavoro gestionale e di rilancio della località - ha aggiunto Cangiotti -; oltre che magari promuovere uno skipass stagionale unificato tra Bolognola Ski e Frontignano che sicuramente sarebbe appettibile per gli sciatori sia marchigiani sia umbri."

29/08/2019 09:50
Camerino, arriva l'ok alle perimetrazioni: a settembre assemblea pubblica sulla ricostruzione

Camerino, arriva l'ok alle perimetrazioni: a settembre assemblea pubblica sulla ricostruzione

Sono stati adottati dall’Ufficio speciale per la ricostruzione i decreti relativi alle perimetrazioni del Comune di Camerino approvati nel Consiglio comunale del 15 luglio.  Gli schemi atti di perimetrazione riguardano: il Centro storico, le frazioni di Arnano, Calcina, Nibbiano, Piegusciano, Sant’Erasmo, il quartiere di Vallicelle – Borgo San Giorgio. Per ogni dettaglio è possibile consultare la pubblicazione dell’estratto sul B.U.R. n.67 del 22 agosto 2019 nonché la pubblicazione sul sito istituzionale della Regione Marche avvenuta lo scorso 26 agosto. Entro dieci giorni dalla pubblicazione sul sito istituzionale della Regione Marche gli atti di perimetrazione saranno approvati definitivamente con decreti del presidente della Regione – Vice commissario. Proprio sul tema riguardante la ricostruzione, l’Amministrazione comunale ha deciso di programmare un’assemblea pubblica a settembre con particolare focus su aggregati, consorzi volontari e consorzi obbligatori per informare la cittadinanza sulle modalità di attuazione e relativa documentazione che dovrà essere presentata dai privati. “Riteniamo necessario incontrare la città per cercare di dare qualche delucidazione riguardo all’azione che proprio i singoli cittadini devono svolgere – spiega il sindaco Sandro Sborgia – Non nascondo che avevamo già in programma di fissare un incontro, dopo l’estate e le ferie, ma questa esigenza ci è stata trasmessa anche da tante persone che non sanno come muoversi. Il contatto con la gente resta fondamentale anche perché sul tema ricostruzione alcuni passaggi, fondamentali, devono essere compiuti proprio dai cittadini” conclude il primo cittadino.  

28/08/2019 17:43
Civitanova, sicurezza: nuove telecamere in corso Umberto I e all'ufficio anagrafe

Civitanova, sicurezza: nuove telecamere in corso Umberto I e all'ufficio anagrafe

“Altre 8 telecamere di videosorveglianza verranno installate in pieno centro città. Queste si aggiungono alle 93 presenti sul territorio più le 4 che si trovano presso la Polizia Municipale che portano il numero complessivo degli occhi elettronici installati dal Comune a un totale di 105. Come promesso la nostra Giunta sta implementando il potenziamento del sistema di videosorveglianza con l’obiettivo di mettere in sicurezza la città, prevenire gli illeciti e garantire maggiore tutela ai cittadini e ai commercianti. Infatti sei telecamere verranno a breve posizionate nella principale arteria viaria del centro proprio in Corso Umberto I, lato est, e due verranno posizionate presso l’Ufficio anagrafe a Palazzo Sforza”. Così il Sindaco Fabrizio Ciarapica all’indomani della Delibera di Giunta.  “Le telecamere su Corso Umberto I rappresentano un primo tassello di rafforzamento della sicurezza soprattutto nella direzione dei tanti commercianti ed esercizi pubblici presenti, a breve, infatti, ci sarà un ampliamento del sistema che andrà a coprire anche le altre vie centrali dello shopping. Inoltre, le telecamere si sono rivelate anche un sistema di presidio molto valido che va in aiuto nell’individuazione dei reati commessi dagli automobilisti o dai pirati della strada”.  “Ancora iniziativa concreta - ha concluso il Sindaco Ciarapica - che risponde a una inderogabile richiesta di sicurezza da parte dei cittadini e che ci aiuta a prevenire e combattere i comportamenti irrispettosi della legalità a salvaguardia del decoro della nostra città”.  Le 8 telecamere sono state deliberate in Giunta ieri 27 agosto 2019 e il costo complessivo, iva compresa, sarà di 20Mila euro. Come tutte le altre telecamere, anche queste saranno collegate alla centrale della Polizia Municipale, al Comando dei Carabinieri e al Comando della Polizia di Civitanova Marche.

28/08/2019 14:55
Il neo comandante dei Vigili del Fuoco Giangiobbe si presenta: "L'emergenza sisma non è ancora finita" (FOTO)

Il neo comandante dei Vigili del Fuoco Giangiobbe si presenta: "L'emergenza sisma non è ancora finita" (FOTO)

Origini molisane, ha lavorato per un periodo della sua vita in Lombardia per poi essere nominato Vice Comandante nella sua terra natia, a Campobasso, dove è rimasto per 16 anni. Dal 27 maggio, a seguito della promozione, l’Ingegner Antonio Giangiobbe è il nuovo Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata. Un territorio, quello maceratese, “che conosco molto bene a causa del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016” ha spiegato. Insediatosi da maggio nel Comando di Macerata, che lui stesso definisce “molto attivo dal punto di vista operativo e amministrativo”, ha tracciato un bilancio, insieme al suo Vice Mirko Mattiacci, delle attività, supportate da 6 squadre operative giornaliere per un totale di 35 unità, svolte negli ultimi mesi in Provincia, contraddistinte maggiormente dall’emergenza incendi e dagli interventi legati al sisma. “Sono 5mila gli interventi effettuati dall’inizio dell’anno sul fronte del soccorso – ha spiegato Giangiobbe -. 650 sono stati destinati alla repressione incendi mentre 400 agli incidenti stradali. L’anno scorso sono stati effettuati 3.500 interventi relativi all’emergenza sisma mentre nel 2019 sono state 1.300 le operazioni eseguite, prevalentemente nella zona di Camerino, uno dei comuni simbolo di questa tragedia. Questo a testimonianza del fatto che siamo ancora impegnati nel cratere con il Comando Operativo Avanzato e che l’emergenza sisma non è ancora finita, soprattutto nelle aree montane. La speranza è che si tratti di un’attività residuale perché dobbiamo fare in modo che inizino a lavorare anche le imprese locali.” Sul fronte incendi boschivi, soprattutto a conclusione di una “stagione estiva particolarmente siccitosa, dal 1 giugno al 21 agosto sono andati a fuoco ben 83 ettari di bosco complessivi contro un ettaro dell’anno scorso – ha spiegato Mattiacci -. Un numero così elevato raggiunto soprattutto per il grande incendio che ha interessato Fiuminata, dove sono andati a fuoco circa 70 ettari.” “Attivato, da quest’anno, anche il presidio acquatico, che collabora in stretta sinergia con la Capitaneria della Guardia Costiera di Civitanova Marche – ha spiegato Giangiobbe -. Sono tre i presidi, localizzati nelle altrettante località costiere della Provincia, che svolgono maggiormente attività preventiva con soccorritori specializzati.” Giangiobbe ha ereditato dal suo predecessore Patrizietti, l’importante compito di portare avanti l’ammodernamento delle varie sedi dei Vigili del Fuoco danneggiate a seguito del sisma. “Per quella centrale, che necessita di un restyling e soprattutto di nuovi spazi, ci sono già i finanziamenti della Provincia e del Commissario. Anche per la sede di Camerino, che è stata particolarmente danneggiata, sono già stati stanziati i fondi per procedere all’abbattimento e alla ricostruzione. Di rilievo sono poi i distaccamenti di Visso e di Apiro; per quest’ultimo è in atto un progetto di riqualificazione, ideato in sinergia con il primo cittadino, per portare avanti un corso per il personale volontario dato che le unità stanno scemando e c’è bisogno di rimpinguare i volontari su un presidio considerato strategico per il territorio.” Volontà del nuovo Comandante è anche l’istituzione di un ufficio di Polizia Giudiziaria. “Mi porto dietro l’esperienza avuta, in qualità di Vice, a Campobasso – ha osservato -. Credo sia un punto importante per il Comando dei Vigili del Fuoco, sia per il controllo e per la vigilanza ma anche per l'implemento dei rapporti con la Procura.” Infine la ricorrenza dell’80esimo anniversario dall’Istituzione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. “Il Dipartimento di Macerata ha predisposto una serie di eventi celebrativi a Camerino, individuato come luogo simbolo del sisma, il 2 ottobre – ha concluso Giangiobbe -. Durante la ricorrenza, la Banda del Corpo, composta da 42 elementi, suonerà nel centro polifunzionale Benedetto XIII, e verrà esposta una mostra con gli elmi dei Vigili del Fuoco. Un’occasione e un’opportunità per dare lustro non solo al Corpo Nazionale ma anche a questi territori che hanno vissuto il dramma del terremoto.”

28/08/2019 13:15
San Severino, post- sisma: una palazzina in via Dante Alighieri torna di nuovo agibile

San Severino, post- sisma: una palazzina in via Dante Alighieri torna di nuovo agibile

Un’intera palazzina, sita in via Dante Alighieri a San Severino Marche, è tornata di nuovo agibile dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile lo stabile composto da cinque abitazioni. Per i lavori di riparazione del danno e miglioramento sismico erano stati stanziati complessivamente 325mila euro.

28/08/2019 12:59
"Vogliamo la ricostruzione non i concerti, se ci volete aiutare scendete con noi in piazza": il grido dei terremotati

"Vogliamo la ricostruzione non i concerti, se ci volete aiutare scendete con noi in piazza": il grido dei terremotati

"Vogliamo la ricostruzione e non i concerti". "Godetevi pure i concerti ma almeno risparmiateci quella ipocrita commedia di dire che lo fate per noi. Noi vogliamo la ricostruzione delle nostre case e non i concerti". "Se veramente volete aiutare i terremotati scendete con noi in piazza, altro che andare ai concerti gratuiti fingendo di farlo per aiutarci". "Al di là dello spettacolo e della bella musica, stringi stringi rimane tutto fermo e nulla cambia per le popolazioni delle zone terremotate. Quindi a che serve tutto questo?". Sono solo alcune delle grida di rabbia e di aiuto disperato che si levano dalle pagine social del gruppo Facebook "La terra trema noi no", in merito alla terza edizione di RisorgiMarche, il festival ideato da Neri Marcorè. L'articolo pubblicato da "Il Metauro", che riporta i malumori dei terremotati risale al 2 agosto ma ancora oggi, soprattutto a tre anni di distanza dalla prima scossa che ha colpito il Centro Italia, i sentimenti delle popolazioni colpite dal sisma sono gli stessi. “C’è stato un terremoto che ha distrutto decine di migliaia di abitazioni. Fatto morti e feriti, il peggior disastro che ha colpito l’Italia negli ultimi anni. La ricostruzione dovrebbe essere la priorità delle priorità." Gli appartenenti al gruppo social criticano anche la lenta e farraginosa burocrazia che non permette loro di ricostruire e di poter dare una speranza al futuro di queste terre.  

28/08/2019 12:04
"2016-2019, Tre anni dopo". Castelsantangelo, Falcucci: "Volete far morire la montagna? Diteci la verità" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Castelsantangelo, Falcucci: "Volete far morire la montagna? Diteci la verità" (FOTO E VIDEO)

Solo 4 abitazioni agibili e ancora tante zone rosse. “Su circa 270 abitanti sono rientrate a casa solo 22 persone.116 sono gli occupanti delle Sae, 140 i cittadini che percepiscono il Cas e altre 60 persone sono ancora negli alberghi. Quattro pratiche di inagibilità B sono partite (una completata, una in attesa di completamento e due in atto) per quanto riguarda le E, queste non sono ancora iniziate”. A Castelsantangelo sul Nera, uno dei comune maggiormente colpiti dal sisma del 2016, la ricostruzione non è mai iniziata e la situazione è davvero drammatica. La rabbia del primo cittadino Mauro Falcucci si mescola alla speranza ma soprattutto alla volontà di sapere quale è il futuro di queste zone del Centro Italia: “Se vogliamo lasciar morire la montagna basta che ce lo dite ma almeno che ci sia sincerità. Se ho una malattia, devo sapere se può passare con l’aspirina o se sono destinato a morire.” “Il 5 settembre scade il bando europeo per i piani attuativi sulle perimetrazioni; lo abbiamo prorogato per un altro mese e contiamo di affidare a un gruppo di professionisti la redazione degli stessi iniziando così la prima e vera fase della pianificazione – spiega il sindaco -. Qui a Castelsantagelo sul Nera non c’è più nulla, è tutto completamente distrutto e le frazioni sono sparite. Senza contare la delicatezza del territorio sul piano dell’assetto idrogeologico: un fattore dal quale non possiamo assolutamente svincolare lo studio mirato volto alla ricostruzione.” “È ovvio che la ricostruzione poi deve avvenire in maniera partecipata e quindi partire dai piani attuativi sulla scorta delle microzonazioni fatte e degli approfondimenti che sono stati anche demandati al Commissario per la Ricostruzione; da lì si mettono insieme tutti i puzzle e si inizia a dire cosa si può fare e cosa non si può fare – osserva Falcucci -. Serve una pianificazione urbanistica puntuale che ci dica come, dove e se possiamo costruire. Per farle capire: se un professionista chiede di fare un approfondimento su una frazione, noi dobbiamo fermare tutto, procedere con uno studio insieme all’Usr che poi valuta il tutto. Da lì si invia la valutazione al Commissario, quest’ultimo decide, ci dà le risorse e, secondo la quantità dei finanziamenti, si attua la procedura amministrativa. Questo per farle capire che qui non se ne esce più fuori perché ci vogliono dei tempi biblici e la burocrazia ci uccide. Qui siamo morti perché il processo di desertificazione è ormai partito da tanto tempo.” “Per dare un futuro e spendere bene i soldi ci vogliono delle norme che siano di aiuto e che ci dicano che noi qui possiamo rimanere anche un domani – tuona il primo cittadino -. La legge 97 del 1994 sulle aree montane è completamente disattesa. Una legge speciale che consentiva alla Repubblica Italiana di emanare tanti decreti legislativi per tutelare queste zone che partono dal Piemonte e arrivano fino alla Sicilia. Una legge che non è mai stata applicata per carenza di emanazione di specifici decreti legislativi: se fosse andata in modo diverso forse la montagna italiana non avrebbe chiuse le scuole, i servizi e i punti sanitari. O questa legge la completiamo, la riscriviamo e andiamo avanti dando delle certezze, altrimenti diteci la verità.” “L’impostazione dei sisma ormai è partita male e nessuno la vuole toccare per ragioni di carattere politico: è un procedimento sbagliato e questo è noto a tutti. Se vogliamo che la montagna venga salvata dobbiamo dire che qui non si pagherà l’Imu sulle case, che ci saranno delle agevolazioni di carattere fiscale per le attività commerciali compatibili che vogliono investire e molto altro ancora – osserva Falcucci -. Se la vogliamo salvare dobbiamo porre le basi normative affinché tutti possano aspettare i 15 anni della ricostruzione. Non tanto per le nostre generazioni, che non lo ricorderanno, ma almeno per i nostri figli; altrimenti questa è la strategia della desertificazione accelerata.” “Ci vorrebbero ore per raccontare la nostra amarezza verso chi governa – prosegue il sindaco di Castelsantangelo -. Sentire il discorso del Presidente del Consiglio Conte di qualche giorno fa, che alla fine del suo intervento ha completamente dimenticato i terremotati, ci crea profonda rabbia. Non ci hanno lasciato soli ma è successo ben peggio, ci hanno completamente dimenticato e hanno dimenticato quella Carta Costituzionale che vale per tutti. Noi siamo pochi sì, ma stiamo soffrendo e a nessuno interessa perché il Centro Italia non conta nulla. Ciò che è certo è che continueremo a urlare fino alla fine ma non è di certo questa la strada per andare avanti.” “L’esperienza del passato non è servita a nulla e nessuno ha mai fatto una norma come si deve per il Centro Italia: è una vergogna farla? Hanno omologato il sisma dell’Emilia Romagna con questo del 2016 sbagliando completamente – prosegue Falcucci -. Non tutti i comuni sono uguali e soprattutto la terapia deve essere diversa in base alla malattia che viene diagnosticata. La nostra amarezza non è più sopportabile e non ne facciamo una questione di partito ma una questione di dignità e di diritti dei cittadini italiani che devono essere onorati da questa Repubblica.” “Almeno portiamo via le macerie, per permettere anche all'abitante dell'ultima casa in fondo alla via di poter andare a prendere quella fotografia o quel ricordo che per molti può essere insignificante ma per lui ha un valore affettivo inestimabile – ha concluso il primo cittadino -. La montagna la vogliamo far vivere o no? Questo noi lo dobbiamo sapere; a queste popolazioni deve essere detto se si vuole ricostruire o se vogliamo lasciarle morire. Tutti, dalla collina alla costa, devono ricordarsi che se la montagna viene desertificata i dissesti partono da qua. Se vogliamo fare delle norme apposite resteremo ma ce lo dovete dire con grande chiarezza e non farci spendere dei soldi che invece andrebbero solo a indebitare le generazioni future. Questo è il terremoto della mancanza del buonsenso dove tutti condividono ciò che dici, ti fanno fesso e poi non ci sono. Vanno bene tutte e due le scelte basta che ci venga detta la verità, altrimenti chiudiamo la partita: abbiamo il diritto di sapere quale è il futuro della montagna.”  

28/08/2019 09:35
Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Ricostruzione: in arrivo nuove 116 unità di personale per le Marche

Il Commissariato straordinario per la ricostruzione Piero Farabollini ha assegnato ieri le 200 unità di personale previsto dal decreto Sblocca cantieri. 116 sono quelle destinate alle Marche, 30 all'Abruzzo e 27 ciascuna a Lazio e Umbria. "L'accordo raggiunto per la ripartizione del personale destinato alla ricostruzione dal dl sblocca cantieri - commenta Farabollini - innesta linfa vitale nei processi istruttori e rappresenta un'ulteriore occasione per ribadire che la ricostruzione non prescinde dalla condivisione di intenti e risorse nel comune sforzo di dare risposte ai territori".

28/08/2019 08:35
San Ginesio, trivella in azione. Archeri: "È stato presentato un progetto per trattamento rifiuti?"

San Ginesio, trivella in azione. Archeri: "È stato presentato un progetto per trattamento rifiuti?"

"In queste giornate di fine agosto, in cui un po’ di frescura risolleva gli animi, ecco che nella campagna ginesina, proprio quella indicata dalle malelingue di inizio estate come luogo di un possibile impianto di trattamento rifiuti, appare dal nulla una trivella. Naturalmente nessuno vieta ad un proprietario di sondare il proprio terreno, ma ciò non toglie che diverse persone si siano preoccupate e mi hanno chiesto informazioni alle quali non ho saputo rispondere, così rivolgo pubblicamente una domanda a tutto il Consiglio Comunale di San Ginesio: è stato presentato un progetto per trattamento rifiuti?". Il quesito arriva dal Presidente del Comitato per la tutela Ambientale dell'Alta Fiastrella Barbara Archeri, dopo la questione che alcuni giorni fa ha visto coinvolto il comune ginesino. "Ricordo infine che maggioranza e opposizione si sono detti d’accordo ad informare i cittadini su qualsiasi novità in merito ad un eventuale progetto per trattamento rifiuti, produzione energia o qualsiasi altro progetto impattante, nel rispetto della delibera n. 14 del 29/06/2012 sul principio di precauzione" conclude la Archeri.  

27/08/2019 23:50
Pausa all'estate, domani arrivano i temporali nelle Marche: diramata l'allerta gialla della Protezione Civile

Pausa all'estate, domani arrivano i temporali nelle Marche: diramata l'allerta gialla della Protezione Civile

Prevista una breve pausa all’estate nella giornata di domani mercoledì 28 agosto. Ad annunciarlo la Protezione civile delle Marche con un’allerta "gialla"  per le zone 1-3-5 della Regione, in pratica tutte le aree interne. L'allerta per rischio idrogeologico è valida per 24 ore dalla mezzanotte tra martedì 27 e mercoledì 28 e preannuncia su tutte le zone interne della regione l'arrivo di temporali, che localmente potranno essere anche di una certa intensità. Nel pomeriggio di domani sono previsti  rovesci o temporali sparsi nelle zone interne della Regione maggiormente intensi nelle zone alto collinari e montane. Non sono previste significative variazioni nelle temperature.

27/08/2019 19:27
Post-sisma, Federcontribuenti: "Serve un commissario con ampi poteri per il Centro Italia"

Post-sisma, Federcontribuenti: "Serve un commissario con ampi poteri per il Centro Italia"

"Serve un Commissario straordinario con ampi poteri sul modello del Ponte Morandi, per i  circa 30 comuni del cratere del Centro Italia che hanno subito danni del 50 per cento più uno. Zone che per almeno 30 anni non dovranno pagare le tasse. Il tempo che ci vuole per ricostruire se andiamo avanti di questo passo".  E' quanto si evince da un documento approvato dal Consiglio nazionale Federcontribuenti proposto da Maria Teresa Nori segretario delle Marche. "Solo così - scrive Maria Teresa Nori - potra' riprendersi il territorio, altrimenti muore anche la montagna. Cambiare il sistema malato di burocrazia  messo in atto da questi ultimi 3 anni, ha generato nella popolazione pessimismo e solitudine, il vuoto. Bastava un po' di pragmatismo in questi 36 mesi sul modello Friuli per dare un po' di speranza a questa gente". Il Consiglio Nazionale di Federcontribuenti ha inviato un augurio di pronta guarigione alla allevatrice di Ussita Silvia Bonomi ricoverata d'urgenza a Macerata ieri sera dopo un malore. "Una guerriera la nostra Silvia - e' il messaggio - presto ti rivedremo sul territorio a batterti per i diritti di allevatori e popolazione e per la dignita' umana". 

27/08/2019 10:05
Impianti a fune a Ussita, la denuncia dell'associazione Pro.Frontignano: "Continuiamo ad assistere al nulla"

Impianti a fune a Ussita, la denuncia dell'associazione Pro.Frontignano: "Continuiamo ad assistere al nulla"

L'allarme arriva dalla voce di Filippo Campanile, facente parte dell'associazione Pro.Frontignano. Una denuncia che ha dei precedenti. Anche nel febbraio di quest'anno, la richiesta era sempre la stessa: una maggiore attenzione per gli impianti a fune che rappresentano una opportunità di rilancio per Ussita e per l'intero territorio.   "Tra gli impegni che avevo preso all’atto della costituzione della nostra associazione, c’era quello di aggiornarmi e riferire sul tema degli impianti a fune. In questi giorni mi sono riattivato, nel tentativo di capire perché ancora non si muove nulla, nemmeno sul lato puramente tecnico. Ho perciò intervistato alcune persone che hanno responsabilità diretta su questi aspetti, per poi tentare di ricomporre i tasselli di un puzzle che si è rivelato indecifrabile e paradossale. A questo punto un sospetto sorge spontaneo: forse è più comodo giocare a nascondino, che crearsi la grana di avere una o due seggiovie agibili e collaudate, magari in tempo utile per le prime nevicate invernali?". Non usa giri di parole Campanile che chiede maggiore attenzione da parte delle istituzioni per una delle maggiori attrazioni turistiche, localizzata a Ussita, di quel Centro Italia tanto colpito dal sisma.   "Fino a qualche mese fa era ancora facile mascherare comportamenti scorretti e dannosi dietro la comoda scusa della burocrazia, perseverando nell’anteporre la sterile scaramuccia politica all’interesse pubblico. Ora però i prestigiatori dovrebbero aver vita più difficile, poiché da quasi 4 mesi è stata ufficializzata la finalizzazione del progetto esecutivo, e la messa in atto di tutte le procedure necessarie per il passaggio alla fase tecnica operativa - spiega uno dei rappresentanti dell'associazione Pro.Frontignano -. Anche le figure professionali sono tutte individuate ed appositamente retribuite: progettista, geologo, società per la direzione d’esercizio, consulenti tecnici esterni, collaboratori a contratto, oltre allo staff comunale diretto (dirigenti e funzionari dell’ufficio tecnico, responsabili dei servizi I-II-III-IV-V, capo servizio, operai, etc.) che rimane attivo al proprio posto. Con questi presupposti la mera rifunzionalizzazione tecnica, teoricamente, dovrebbe procedere con le proprie gambe come ordinaria amministrazione, indipendentemente da questioni di carattere politico."   "Ci troviamo invece alle porte dell’autunno e, come sempre, gli impianti a fune e il loro contorno si trovano in una situazione che definire offensiva nei confronti delle decine di migliaia di utenti che si erano creati un’aspettativa di riapertura, sarebbe riduttivo! Non è possibile per noi spettatori stabilire chi, tra le numerosissime figure citate o non citate, abbia maggiori o minori responsabilità. Tuttavia, se queste figure si stanno realmente coordinando, certamente a brevissimo potremo consultare nel sito del Comune le delibere di affidamento alle ditte aggiudicatarie dei vari lotti del lavoro (affidamenti che ci auguriamo vivamente esser già stati perfezionati da tempo) e, entro poche settimane, vedremo finalmente tecnici all’opera nella zona delle Saliere - osserva Campanile -.  Se queste figure non si stanno coordinando, significa che lo status quo fa comodo un po’ a tutti, e continueremo ad oltranza ad assistere al nulla."   "Non dimentichiamo che dal novembre 2017 è disponibile uno stanziamento di 8 milioni di euro per la rifunzionalizzazione di tutti gli impianti di risalita di Frontignano, e che da ben due anni Ussita sta facendo di tutto per lasciarselo scappare. Consultando i prospetti pubblici relativi ai trasferimenti di denaro dalla Regione ai Comuni, ad oggi di quei milioni non risulta bonificato nemmeno un centesimo, troppo comodo incolpare la Regione di questo, non è assolutamente colpa della Regione!" conclude.

26/08/2019 17:18
Restyling per la casa di riposo di Camerino gestita dalla Fondazione Casa Amica

Restyling per la casa di riposo di Camerino gestita dalla Fondazione Casa Amica

Nuovi mobili per un rinnovamento degli arredamenti alla casa di riposo di Camerino, gestita dalla Fondazione Casa Amica. Armadi e comodini che arredavano i containers abitativi nel quartiere Vallicelle (dove sorgerà la nuova sede temporanea del Comune), del tutto nuovi o seminuovi, sono stati portati via dai prefabbricati, che sono stati rimossi, e in parte trasferiti alla casa di riposo rinnovando l’arredamento delle stanze degli ospiti della struttura. “Un ringraziamento all’ufficio tecnico del Comune di Camerino, all’architetto Forconi e a Giuseppina Andreassi, coordinatrice della casa di riposo – ha detto Sante Elisei, presidente della Fondazione Casa Amica – per l’impegno e la disponibilità. È stato curato tutto in ogni dettaglio con grande attenzione, insieme agli operai del Comune, a partire da Marcello Paganelli: dal trasloco a tutto il resto. Si tratta di mobili praticamente nuovi che sarebbero stati buttati via, mentre in questo modo potremo rinnovare l’arredamento della Casa di riposo che ne necessitava da tempo. Un pensiero e una sensibilità nei confronti degli ospiti che hanno apprezzato e per questo un ringraziamento va all’amministrazione comunale che ha veicolato il tutto”.

26/08/2019 15:25
Allarme moria di carpe sul lago di Caccamo: lunedì 9 settembre un incontro per fare luce sul fenomeno

Allarme moria di carpe sul lago di Caccamo: lunedì 9 settembre un incontro per fare luce sul fenomeno

Ancora moria di carpe sulle sponde del lago di Caccamo. La segnalazione arriva dai tanti frquentatori e pescatori che ormai da qualche tempo hanno a che fare con questo triste fenomeno, ancora ignoto. È stata rinvenuta ieri, spiaggiata e con un respiro affannoso, una regina di grande mole sulle sponde del lago maceratese. In questo caso, il pesce è stato fatto riossigenare ed è ripartito verso il centro del lago. L'animale aveva la colorazione delle pinne e delle branchie marcata di bianco: una condizione analoga alla patologia della moria di carpe. L'avvertimento, per tutti i frequentatori del lago di Caccamo, è di disinfettare l'attrezzatura utilizzata durante la pesca e, nel caso in cui ci si trovi davanti a un pesce spiaggiato privo di vita, è importante provvedere al suo recupero in un sacco nero e chiamare la polizia provinciale di Macerata per il ritiro. Il consigliere provinciale di Macerata Deborah Pantana, le associazioni provinciali Carpfishing Italia e le amministrazioni comunali limitrofe al lago hanno deciso di tenere un incontro per far luce su quando sta avvenendo nel bacino artificiale. L'appuntamento è per lunedì 9 settembre, alle ore 21:00, presso l'Osteria sul lago "Da Sesto".  

26/08/2019 15:16
Tolentino, terminati i lavori allo Stadio della Vittoria: impianto nuovamente fruibile

Tolentino, terminati i lavori allo Stadio della Vittoria: impianto nuovamente fruibile

Sono terminati i lavori di sistemazione della tribuna dello Stadio della Vittoria a Tolentino. La pista di atletica è dunque nuovamente aperta al pubblico e agli appassionati. La gestione e l’apertura sono state affidate all’UST Tolentino a cui bisogna anche rivolgersi per avere il rilascio delle tessere/abbonamento che consente l’ingresso all’impianto, tramite i tornelli posti dietro il palasport. "Siamo ben felici che le imprese appaltatrici abbiano terminato i lavori, rispettando il cronoprogramma – sottolinea l’Assessore allo Sport Fausto Pezzanesi – . La pista di atletica è fruibile a tutti i cittadini e che possono ancora una volta utilizzare questo bellissimo impianto per mantenersi in forma o per allenarsi."

26/08/2019 13:50
Dieci giovani volontari europei in cammino nell'Unione Montana dei Monti Azzurri

Dieci giovani volontari europei in cammino nell'Unione Montana dei Monti Azzurri

Il 27 agosto prenderà il via il progetto “Youthquake - Il Cammino dei Passi Azzurri”, progetto di volontariato europeo finanziato dal programma Erasmus+ che vede coinvolte le associazioni ARCS di Roma e Gruca onlus di Macerata con la collaborazione tecnica di Risorse Active Tourism ed il supporto logistico dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il progetto prevede che un gruppo di 10 giovani volontari provenienti da Regno Unito, Spagna, Francia, Polonia, Turchia e Portogallo di età compresa tra 18 e 25 anni percorra un cammino all’interno del territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il cammino (www.passiazzurri.it), ideato all’interno del Progetto Rinascimento Appennino, è costituito da un lungo anello di 160 km suddivisi in 9 tappe che già a partire dai prossimi mesi sarà oggetto di promozione verso i camminatori di tutta Europa. L’itinerario attraversa borghi medievali dal fascino senza tempo percorrendo per lo più strade bianche e sentieri già esistenti, costeggiando campi coltivati e incrociando casali e vecchie chiese rurali. Le località toccate sono state nei secoli teatro di eventi storici cruciali per il nostro paese: dal Risorgimento al Medio Evo, dalla Resistenza all’Impero romano. Eventi che hanno lasciato tracce indelebili nell’architettura, nell’arte e nelle testimonianze storiche che hanno plasmato l’anima dei borghi in cui ci si immerge nel corso del cammino. Le 9 tappe si snodano a partire da Camporotondo di Fiastrone e porteranno i giovani volontari, accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica, ad attraversare tutti i comuni dell’Unione Montana pernottando a Sarnano, Monte San Martino, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, Colmurano, Abbadia di Fiastra, Tolentino e Serrapetrona. I volontari terranno un diario giornaliero del cammino che sarà consultabile nel blog di Risorse Active Tourism (www.activetourism.it/blog-with) e nei canali social di Passi Azzurri, inoltre ogni giorno interverranno in diretta su Radio Linea parlando dell’esperienza vissuta e delle eccellenze naturalistiche, storiche e culturali del territorio. Al termine del Cammino i volontari alloggeranno nell’ostello comunale di Camporotondo di Fiastrone e lavoreranno per due settimane nella mediateca comunale per rielaborare il materiale raccolto durante il trekking e per sviluppare strategie di marketing territoriale online al fine di promuovere il nostro territorio anche nei loro paesi di origine. Nel corso delle attività i giovani camminatori avranno anche un occhio privilegiato sul post sisma e sulla situazione che permane nell’entroterra maceratese, cercando di raccontare il contesto e cosa significa attraversare questi luoghi feriti.   Le tappe del Cammino dei Passi Azzurri 27 agosto - tappa 1: Camporotondo di Fiastrone – Cessapalombo - Sarnano 28 agosto - tappa 2: Sarnano – Monte San Martino 29 agosto - tappa 3: Monte San Martino – Penna San Giovanni – Sant’Angelo in Pontano 30 agosto - tappa 4: Sant’Angelo in Pontano – Gualdo – San Ginesio 31 agosto - tappa 5: San Ginesio – Ripe San Ginesio – Colmurano 1 settembre - tappa 6: Colmurano – Loro Piceno – Abbadia di Fiastra 2 settembre - tappa 7: Abbadia di Fiastra – Tolentino 3 settembre - tappa 8: Tolentino – Serrapetrona 4 settembre - tappa 9: Serrapetrona – Belforte del Chienti - Caldarola – Camporotondo di Fiastrone  

26/08/2019 13:28
"2016-2019, Tre anni dopo". Tolentino, Pezzanesi: "Combattiamo ogni giorno contro un mostro chiamato burocrazia" (FOTO E VIDEO)

"2016-2019, Tre anni dopo". Tolentino, Pezzanesi: "Combattiamo ogni giorno contro un mostro chiamato burocrazia" (FOTO E VIDEO)

“Gli sfollati sono 4mila, più o meno gli stessi di tre anni fa: sono rientrate a casa solo 250 persone. Tutti quelli che hanno perso la propria abitazione godono del contributo di autonoma sistemazione e sono tutti collocati in appartamenti a Tolentino o comunque in zone limitrofe. Il problema è che, in seguito al sisma, si è originata una congiuntura di riflesso economico negativa nei confronti della città perché nel momento in cui un cittadino viene costretto da una causa di forza maggiore a emigrare dalla sua residenza, la linfa vitale delle attività diminuisce”. A tre anni di distanza, a tracciare la fotografia di ciò che sta avvenendo nel post-sisma e nella ricostruzione per quanto riguarda il suo comune è il primo cittadino di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, uno dei paesi maggiormente colpiti dal terremoto del 2016, iniziato con la scossa del 24 agosto. Sulle zone rosse, Pezzanesi parla di una decisione “audace, decisa e coraggiosa. Le abbiamo subito eliminate nei primi 15 giorni, nel momento di più alta decisionalità – spiega -. Essendoci un vuoto normativo specifico, ci siamo mossi subito con l’intento di non traumatizzare il centro storico e i cittadini soprattutto sotto l’aspetto commerciale e dei servizi.” Sull’autonomia dei sindaci in merito al post terremoto, argomento sul quale Pezzanesi si è sempre battuto, il primo cittadino ha una sua precisa idea. “I comuni sono il più alto esempio di democrazia e credo invece che a livello nazionale la legge non abbia nulla di democratico perché il popolo non sceglie nulla. Poi c’è il fattore dell’onestà, sul quale ognuno deve coltivare il proprio intento.” Uno dei luoghi dai quali ripartire, per il Sindaco, è senza dubbio il centro storico, "uno dei punti di forza della città. Non abbiamo mai staccato la spina sul cuore di Tolentino – ha spiegato -. Bisogna sapersi sacrificare con i mezzi e gli autoveicoli e, con la mobilità sostenibile, dobbiamo fare in modo che il centro storico diventi il vero salotto della città sotto tutti i punti di vista: vietare quindi il parcheggio in piazza della Libertà che viene definitivamente liberata dalle auto. I commercianti devono cambiare il modo di pensare; non possono credere che si vende solo perché il cliente arriva sotto al negozio in auto. La volontà dell’Amministrazione è quella di spingere la gente a rimanere a Tolentino perché ci sono dei buonissimi locali ed è su questo aspetto che dobbiamo lavorare.” “A breve partirà anche il restyling di piazza Martiri di Montalto (già iniziato, ndr.): provvederemo a una nuova illuminazione, all’installazione di panchine, al posizionamento di 15 posti auto e di alcune essenze verdi che ripensano in toto l’arredo urbano – ha spiegato Pezzanesi -. Il discorso del centro storico è sempre stato aperto e in progress, mai chiuso. C’è chi vorrebbe tutto e subito e non è mai contento delle cose che vengono fatte. Noi comprendiamo benissimo l’esasperazione ma le amministrazioni non possono lavorare in maniera discontinua; c’è bisogno di un certo controllo delle azioni che vengono messe in campo ed è necessario perseguire dei progetti chiari che abbiano a disposizione dei finanziamenti.” Poi c’è l’operazione del campus universitario degli istituti superiori, un progetto post-sisma che ridarà agli studenti una loro sede propria. “Un'opera importante che segnerà in meglio la storia dell’istruzione di questa vallata – ha commentato il primo cittadino -. Una struttura che rappresenterà, in termini architettonici, di spazio e di formazione un progetto all’avanguardia che questi ragazzi meritavano dopo i tanti sacrifici che hanno dovuto affrontare in seguito al sisma. Un risultato ottenuto perché tutti hanno fatto la loro parte: dal Comune, alla Provincia fino alla Regione.” Anche nel caso della Bretella che collega Tolentino a San Severino Marche e quindi la vallata del Chienti con quella del Potenza, "credo si debba pensare al progetto come un’idea mentale importante e di insieme – osserva Pezzanesi -. Se ragioniamo per compartimenti stagni e ognuno difende il suo orticello si finisce per fallire perché le periferie hanno la loro importanza come i centri storici ed è importante valorizzare entrambe.” Sempre in tema di scuole, una delle realtà che ha creato maggiore rumore a Tolentino è la nuova sede della Don Bosco. "Un terreno in cui sono confluite incomprensioni e contestazioni – spiega il sindaco -. La politica, quando non viene fatta in maniera esponenziale sugli atti concreti, crea e agita dei fantasmi che vanno a colpire il pathos della gente. Il nostro principio, dopo il sisma, è uno: quello della sicurezza e su questo non si transige. I cittadini pagano le tasse e le tasse, segno del duro sacrificio di ognuno di loro, devono trasformarsi in servizi, strade, infrastrutture, sanità, assistenza sociale e sicurezza. Dunque le scuole, per essere sicure, devono essere ricostruite ex novo. Una minoranza di carattere politico sta facendo una battaglia dicendo che dobbiamo adeguare quell’edificio: proprio nei giorni scorsi abbiamo eseguito un accertamento sull’indice di vulnerabilità sismica e siamo molto lontani dai parametri richiesti. Questo non soddisfa né me, né l’Amministrazione ma soprattutto non soddisfa le famiglie e i ragazzi.” “Proprio vicino alla Don Bosco invece c’è un’area, quella delle ex Maestre Pie Venerini, che hanno sempre fatto un insegnamento capillare per i bambini di questa città. Un ordine che ha avuto purtroppo delle difficoltà a causa del sisma ed è proprio lì che sorgerà la nuova scuola con nido, elementari e medie. Un edificio nuovo, sicuro e accattivante che rivaluterà tutto il contesto urbanistico – spiega il sindaco -. Poi un’altra parte la porteremo, se tutto va in porto, vicino al Campus, in zona Pace; perché è giusto che questo istituto abbia un distaccamento e non vada a interessare solo il centro storico. Sarà anche questa una struttura sicura e moderna raggiungibile facilmente dalle zone periferiche della città e vicino alle fabbriche dove tante famiglie lavorano. Questo progetto aumenterà l’offerta e aprirà la mente a strutture nuove e sicure – ha proseguito Pezzanesi -. Se tutto questo è poco, allora io non so cosa altro fare o dire. Credo che i genitori la pensino molto diversamente da chi oggi vuole fare un caso politico di questa questione. Io certamente passo per essere un duro nel mio modo di fare politica, anche se nonostante ciò ho sempre fatto autocritica, ma il PD sulla sanità e sulla questione relativa alle scuole ci ha sempre seguito e ha condiviso le nostre idee e lo stesso dicasi della Regione. La politica deve risolvere le problematiche e creare benessere e si va ai tavoli di confronto per questo; il buongusto di un politico si dimostra quando si sa incassare e quando ci si sa confrontare, soprattutto nel caso in cui il risultato è lo stesso per tutti.” Infine le SAE. “Ho sin da subito fatto la scelta di non istallarle – spiega Pezzanesi -. Indipendentemente dalla loro qualità, che poi è stato dimostrato quale fosse, c’è un mostro che si chiama burocrazia e che mette i bastoni tra le ruote alle amministrazioni anche se queste vogliono correre. A Tolentino c’erano già delle aree urbanizzare e avevamo già abbattuto delle piante e non avremmo quindi dovuto abbattere ulteriormente le essenze arboree per installare una distesa infinita di Sae, ben 216, deturpando inoltre con una soletta di cemento la vallata del Chienti – precisa Pezzanesi -. Ho pensato quindi che andare a lottizzare delle aree già urbanizzate fosse la scelta più giusta soprattutto perché tra qualche anno, quando sarà tutto ricostruito, noi non avremo il problema dello “smaltimento”. Soprattutto le Sae sono delle strutture che, a partire da gennaio, diventeranno anche comunali e saranno le stesse amministrazioni a occuparsi della manutenzione. A Tolentino ci saranno invece appartamenti, oltre 200, che, quando l’emergenza sarà finita, rappresenteranno un patrimonio importante per risolvere il problema sociale dell’abitazione – prosegue il primo cittadino –. La mia è stata sicuramente una scelta forte e dirompente, condivisa dalla Regione e dalla Protezione Civile che hanno portato avanti questa novità.” “Ciò che vivo dal giorno dopo il 30 ottobre mi ha amareggiato profondamente perché non è ammissibile aspettare tre mesi per la correzione di una frase. Se il terremoto è una emergenza non può avere un tempo di risposta così lungo – conclude il sindaco -. Tutte queste pile di documenti che sono sul mio tavolo rappresentano le pietre miliari di una storia civile che ci dimostra che, per quanto il nostro voglia essere un paese democratico, non riesce purtroppo a stare al passo con i tempi.”    

26/08/2019 12:32
Tolentino, ultimati i lavori in contrada Parruccia: strada riaperta al traffico

Tolentino, ultimati i lavori in contrada Parruccia: strada riaperta al traffico

A causa del forte temporale che a metà pomeriggio di domenica 25 agosto si è abbattuto su Tolentino, una pianta è rovinosamente caduta a terra, invadendo la strada che collega il centro urbano con contrada Parruccia. I Vigili del Fuoco, intervenuti sul luogo congiuntamente agli operatori del servizio manutenzioni del Comune, con l’intento di garantire la pubblica incolumità, hanno ordinato la chiusura della strada in questione, limitatamente al tratto interessato dalla caduta dell’albero. In mattinata, una ditta specializzata, incaricata dal Comune, provvederà a rimuovere l’albero e a fare i lavori necessari per eliminare eventuali pericoli e per ripristinare le condizioni di sicurezza per il traffico veicolare e pedonale. Quindi nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 agosto la strada è stata interrotta al traffico in entrambi i sensi di marcia, garantendo comunque l’accesso ai residenti. AGGIORNAMENTO ORE 16:30. I lavori di messa in sicurezza sulla strada comunale Parruccia sono stati ultimati e dunque l'arteria è stata nuovamente riaperta al traffico veicolare e pedonale. 

26/08/2019 08:25
Il 14 settembre, su Rai Uno, la serata-evento organizzata da Andrea Bocelli per la ricostruzione dell'Accademia della Musica di Camerino

Il 14 settembre, su Rai Uno, la serata-evento organizzata da Andrea Bocelli per la ricostruzione dell'Accademia della Musica di Camerino

Il 14 settembre Andrea Bocelli e la sua Fondazione saranno protagonisti su Rai Uno del programma "Ali della Libertà": per il terzo anno consecutivo il Maestro organizza la serata di beneficienza per raccogliere fondi da donare alle comunità colpite dal sisma.  Dopo aver realizzato la nuova scuola secondaria a indirizzo musicale di Sarnano e dopo aver inaugurato, lo scorso maggio, la scuola primaria e dell'infanzia a Muccia, Andrea Bocelli ha annunciato infatti la realizzazione della nuova Accademia della Musica a Camerino. La serata è stata già registrata sulle colline di Lajatico, il comune toscano patria di Bocelli, e hanno partecipato anche i giovani musicisti dell'istituto camerte "Nelio Biondi". Sul palco saranno presenti la giovanissima direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, la cantante e attrice Serena Rossi mentre Stefano Accorsi sarà la voce narrante dell'intera serata. La regia è affidata a Luca Tommasini. Scopo dell'iniziativa è quello di raccogliere fondi per la ricostruzione dell'Accademia Musicale di Camerino.  

25/08/2019 17:20
Post-sisma, Federico Maccari: "A chi interessano le sorti di questo territorio?"

Post-sisma, Federico Maccari: "A chi interessano le sorti di questo territorio?"

A distanza di tre anni dal sisma del 2016, Entroterra Spa, principale azienda privata di Camerino non hai mai smesso di crescere. “Eppure – dice Federico Maccari, 27 anni, giovane ed intraprendente CEO dell’azienda La Pasta di Camerino fondata nel 2002 dai genitori Gaetano Maccari, Direttore di Produzione, e Mara Mogliani, Responsabile Amministrativa - “il quesito che mi ero posto tre anni fa rimane: a chi interessano veramente le sorti di questo territorio? La politica si divide in sterili ed infruttuose polemiche. Ci sono le risorse ma tra chi denuncia la penuria di pratiche presentate per la ricostruzione e chi evidenzia il poco personale messo a disposizione per evaderle l’impressione è che tutto resti sostanzialmente com’è. Ed è estremamente triste”. In questi tre anni poco è cambiato nel territorio: “Si è ricorso al termine resilienza, sicuramente giusto per le prime fasi dell’emergenza – insiste Maccari – ma ormai c’è uno strano quanto inquietante silenzio intorno ai problemi di questo territorio. La mia opinione è che chi è rimasto si è adeguato a convivere con le difficoltà create dalla nuova situazione. Chi se n’è andato non tornerà”. “Oggi per un giovane che vuole programmare il suo futuro rimanere qui è sicuramente una scelta di cuore” – ha aggiunto Maccari. “Fare rete quindi può aiutare: mettere in comune strutture e conoscenze, ma ancor di più credo che il contributo principale lo possono dare istituzioni come l’Università di Camerino, un polo di attrazione e di innovazione che può essere volàno per cercare di iniziare delle attività che possono permettere ai giovani di fare rete o di trovare loro delle attività o progetti in proprio. A livello di impresa a Camerino c’è spazio e ci sono maestranze da riscoprire e valorizzare, anche in questo caso grazie al supporto delle conoscenze che arrivano dall’Università. Oltre a questo credo che possa essere utile una visione di insieme nella Regione, magari con dei bandi specifici per il finanziamento di start-up innovative con imprenditori under 35”. “In altri territori dalle criticità sono state messe a punto azioni mirate di marketing territoriale e create opportunità per valorizzare in maniera molto intelligente le peculiarità soprattutto agli occhi dei turisti stranieri che sono attenti alla salvaguardia dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni, della cultura e che cercano una vacanza attiva ma all’insegna della tranquillità e del benessere. Si tratta di un target che ha capacità di spesa e quindi andrebbero approfonditi percorsi in questa direzione”.   “Per quanto riguarda l’azienda, noi stiamo provando a fare la nostra investendo ancora, sempre nel territorio di Camerino, ampliando lo stabilimento produttivo che consta di 10.000 mq coperti. A guidarci in questa scelta che ha significato un investimento di oltre 3 milioni di euro è stato soprattutto il senso di responsabilità e la fiducia nelle nostre capacità e nelle risposte che il mercato ci ha dato in questi anni con risultati lusinghieri”. Entroterra Spa ha 71 dipendenti tutti del territorio di Camerino, per il 60% donne, ed un fatturato di circa 20 milioni di euro “L’obiettivo era anche quello di dare un segnale a tutti i camerti che questo territorio è ferito ma non morto, che c’è possibilità e voglia di fare impresa” – insiste Maccari. “Abbiamo cercato di rappresentare un modello di speranza per la rinascita. Il nostro stabilimento di produzione non ha subito alcun danno essendo stato realizzato nel 2008 secondo rigidi criteri antisismici e non abbiamo mai sospeso la produzione”. Dallo scorso gennaio anche il secondogenito Lorenzo, ingegnere laureato al Politecnico di Milano, è entrato in azienda per occuparsi di produzione e logistica e far crescere l’azienda.  

25/08/2019 14:15
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