Il neo comandante dei Vigili del Fuoco Giangiobbe si presenta: "L'emergenza sisma non è ancora finita" (FOTO)
Origini molisane, ha lavorato per un periodo della sua vita in Lombardia per poi essere nominato Vice Comandante nella sua terra natia, a Campobasso, dove è rimasto per 16 anni. Dal 27 maggio, a seguito della promozione, l’Ingegner Antonio Giangiobbe è il nuovo Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata. Un territorio, quello maceratese, “che conosco molto bene a causa del sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016” ha spiegato.
Insediatosi da maggio nel Comando di Macerata, che lui stesso definisce “molto attivo dal punto di vista operativo e amministrativo”, ha tracciato un bilancio, insieme al suo Vice Mirko Mattiacci, delle attività, supportate da 6 squadre operative giornaliere per un totale di 35 unità, svolte negli ultimi mesi in Provincia, contraddistinte maggiormente dall’emergenza incendi e dagli interventi legati al sisma.
“Sono 5mila gli interventi effettuati dall’inizio dell’anno sul fronte del soccorso – ha spiegato Giangiobbe -. 650 sono stati destinati alla repressione incendi mentre 400 agli incidenti stradali. L’anno scorso sono stati effettuati 3.500 interventi relativi all’emergenza sisma mentre nel 2019 sono state 1.300 le operazioni eseguite, prevalentemente nella zona di Camerino, uno dei comuni simbolo di questa tragedia. Questo a testimonianza del fatto che siamo ancora impegnati nel cratere con il Comando Operativo Avanzato e che l’emergenza sisma non è ancora finita, soprattutto nelle aree montane. La speranza è che si tratti di un’attività residuale perché dobbiamo fare in modo che inizino a lavorare anche le imprese locali.”
Sul fronte incendi boschivi, soprattutto a conclusione di una “stagione estiva particolarmente siccitosa, dal 1 giugno al 21 agosto sono andati a fuoco ben 83 ettari di bosco complessivi contro un ettaro dell’anno scorso – ha spiegato Mattiacci -. Un numero così elevato raggiunto soprattutto per il grande incendio che ha interessato Fiuminata, dove sono andati a fuoco circa 70 ettari.”
“Attivato, da quest’anno, anche il presidio acquatico, che collabora in stretta sinergia con la Capitaneria della Guardia Costiera di Civitanova Marche – ha spiegato Giangiobbe -. Sono tre i presidi, localizzati nelle altrettante località costiere della Provincia, che svolgono maggiormente attività preventiva con soccorritori specializzati.”
Giangiobbe ha ereditato dal suo predecessore Patrizietti, l’importante compito di portare avanti l’ammodernamento delle varie sedi dei Vigili del Fuoco danneggiate a seguito del sisma. “Per quella centrale, che necessita di un restyling e soprattutto di nuovi spazi, ci sono già i finanziamenti della Provincia e del Commissario. Anche per la sede di Camerino, che è stata particolarmente danneggiata, sono già stati stanziati i fondi per procedere all’abbattimento e alla ricostruzione. Di rilievo sono poi i distaccamenti di Visso e di Apiro; per quest’ultimo è in atto un progetto di riqualificazione, ideato in sinergia con il primo cittadino, per portare avanti un corso per il personale volontario dato che le unità stanno scemando e c’è bisogno di rimpinguare i volontari su un presidio considerato strategico per il territorio.”
Volontà del nuovo Comandante è anche l’istituzione di un ufficio di Polizia Giudiziaria. “Mi porto dietro l’esperienza avuta, in qualità di Vice, a Campobasso – ha osservato -. Credo sia un punto importante per il Comando dei Vigili del Fuoco, sia per il controllo e per la vigilanza ma anche per l'implemento dei rapporti con la Procura.”
Infine la ricorrenza dell’80esimo anniversario dall’Istituzione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. “Il Dipartimento di Macerata ha predisposto una serie di eventi celebrativi a Camerino, individuato come luogo simbolo del sisma, il 2 ottobre – ha concluso Giangiobbe -. Durante la ricorrenza, la Banda del Corpo, composta da 42 elementi, suonerà nel centro polifunzionale Benedetto XIII, e verrà esposta una mostra con gli elmi dei Vigili del Fuoco. Un’occasione e un’opportunità per dare lustro non solo al Corpo Nazionale ma anche a questi territori che hanno vissuto il dramma del terremoto.”
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