Il Comune di Camerino ha predisposto il progetto definitivo ed esecutivo della strada comunala Caselle-Ponte della Cerasa, una delle arterie principali della città, finanziata con un milione di euro.
Si tratta della strada che conduce all’ospedale della città ducale, dalla provinciale 256, collegando anche agli impianti sportivi in località Le Calvie e la caserma dei vigili del fuoco in località Caselle. L’arteria viaria da anni necessita di importanti lavori. Il primo consistente danno si era verificato, infatti, nel 2012, quando le abbondanti nevicate di quel febbraio provocarono una frana con conseguente distaccamento della sede stradale, in un tratto che è tuttora regolato dal semaforo a senso unico alternato. Nel 2016, poi, il terremoto ha ulteriormente influito sull’aggravarsi delle condizioni al manto stradale rendendolo sconnesso e pieno di avvallamenti. L'ufficio tecnico ha anche affidato la predisposizione della relazione geologica.
Si tratta dell'ultimo atto prima che si possa andare a gara per affidare i lavori:“Finalmente cominciamo a vedere avvicinarsi la realizzazione dei lavori, dopo che siamo riusciti, in sede di approvazione di CIR, a ottenere dall'USR una cifra maggiore di quella prevista inizialmente, che consente praticamente un intervento per quasi tutta la lunghezza del tratto stradale.
Un'opera importante che i cittadini aspettano da molti anni e che realizzeremo appena trascorsi i tempi tecnici necessari per l'espletamento della procedura di gara – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – Oltre ad essere una strada molto utilizzata dalla cittadinanza, è spesso utilizzata anche da mezzi di soccorso, quindi si tratta di un intervento che era estremamente necessario”. Un primo intervento di ripristino era stato effettuato dall'Unione montana Marca di Camerino, che è risultata assegnataria di fondi regionali, per un intervento di manutenzione straordinaria per il recupero e consolidamento della scarpata in frana, adiacente alla sede stradale fino alla sponda in erosione del fosso sottostante e il ripristino della corsia stradale, per un tratto localizzato lungo il corso del torrente, di lunghezza limitata a venti metri".
Dal 15 febbraio riapre anche l’Ufficio postale di Collevario su sei giorni a settimana. Il sindaco Parcaroli: «Equità di trattamento per tutti e tre gli sportelli della città che erano stati interessati dalla riduzione degli orari".
A comunicarlo direttamente al primo cittadino è stato il vice direttore di Poste Italiane, il dottor Giuseppe Lasco. Dunque dopo la riapertura su sei giorni a settimana (avvenuta lunedì 18 gennaio) degli uffici postali di Colleverde e della Pace anche lo sportello di Collevario tornerà a osservare l’orario su sei giorni a settimana a partire da lunedì 15 febbraio.
"Equità di trattamento per tutti e tre gli sportelli della città che erano stati interessati dalla riduzione degli orari – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Siamo molto soddisfatti della decisione di Poste Italiane, che ringraziamo, per essere intervenuta in una situazione che aveva creato disagi e criticità alla comunità£.
L’interessamento dell’Amministrazione comunale in merito alla riduzione degli orari di apertura era iniziato all’indomani delle elezioni, più esattamente lo scorso ottobre. Della questione era stata interessata la responsabile di filiale, la dottoressa Beatrice Bacchiocchi.
Le aperture a giorni alterni non permettevano un accesso agevole agli uffici postali con prolungate attese all’esterne – esponendo le fasce deboli al clima freddo – e con la possibilità di una concentrazione cospicua in un solo ufficio con effetti più rischiosi in relazione al contagio epidemiologico. Oltre all’Amministrazione comunale anche l’Anci Marche era intervenuta chiedendo un incontro al vice direttore di Poste Italiane Giuseppe Lasco.
Lo scorso 18 gennaio gli sportelli di Colleverde e della Pace erano stati riaperti con l’orario su sei giorni a settimana mentre non c’era stata nessuna comunicazione in merito all’ufficio di Collevario, uno dei quartieri più popolosi della città. Il sindaco si era subito mobilitato per chiedere a Poste Italiane quali fossero stati i criteri di scelta della riapertura di solo due uffici e non di tutti e tre.
Due giorni fa è arrivata la comunicazione ufficiale di Poste Italiane che chiarisce che si sta proseguendo: "nel graduale e costante ripristino dell’offerta dei servizi della rete degli uffici postali, pur nell’attuale emergenza pandemica. Nel corso delle prossime settimane, preso atto delle oggettive difficoltà del periodo rilevate anche attraverso specifici momenti di confronto con le amministrazioni locali, Poste Italiane intende proseguire con un progressivo ampliamento dell’operatività degli Uffici Postali".
Poste Italiane ha comunicato che "nel Comune di Macerata sarà ampliata l’operatività degli Uffici Postali siti in via Eugenio Montale 15 (Collevario, ndr.) dal 15 febbraio e sarà incrementata l’operatività per un totale di sei giorni settimanali".
È arrivato questa mattina a Palazzo Sforza l’invito alla cerimonia di consegna delle Bandiere Gialle, assegnate nell’ambito della quarta edizione di ComuniCiclabili (http://www.comuniciclabili.it/). Una notizia molto attesa in Comune, che conquista un ulteriore riconoscimento di prestigio, accanto agli ormai storici vessilli relativi alla Bandiera Blu della Fee e alle Bandiere Verdi delle scuole.
Nel mese di ottobre, il Servizio Cultura e Turismo aveva inoltrato la candidatura del Comune di Civitanova Marche a “Comune Ciclabile” nell’ambito della IV edizione promossa dalla FIAB - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per l'ottenimento della Bandiera Gialla (triennio 2021-2022-2023) ed oggi la conferma dell’attestazione.
Molto soddisfatto il sindaco Fabrizio Ciarapica, che tiene a battesimo questo nuovo traguardo sul fronte della mobilità dolce e dell’accoglienza, che va a suggellare la vocazione turistica della Città.
“Da qualche anno – ha commentato il Primo cittadino – stiamo puntando a sviluppare il cicloturismo, che rappresenta non soltanto un campo sportivo/turistico in crescita, ma anche un mercato economicamente in ascesa. Basti citare le due edizioni del Civitanova Bike festival, organizzato al Lido Cluana con grande successo di pubblico e che ha suscitato forte interesse sia negli operatori e appassionati del settore, sia tra cittadinanza, famiglie, ragazzi e turisti e i progetti di Noi Marche, l’inaugurazione del nuovo tratto di ciclabile sul litorale nord a cui andremo ad aggiungere quello ai confini nord e sud sul Chienti. La politica di Civitanova è attenta all’ambiente e queste certificazioni lo dimostrano”. Da qui in avanti il Comune dovrà sviluppare ulteriormente la sinergia con i piani di promozione provinciale e regionale, nei quali il cicloturismo è promosso come "Network Bike" nel cluster turistico "Parchi e natura attiva".
La cerimonia di consegna si svolgerà in modalità virtuale mercoledì 10 febbraio, dalle ore 10,00 alle ore 12,00. Solo nel corso dell’appuntamento, saranno svelati in esclusiva ulteriori dettagli del riconoscimento.
“Voglio davvero ringraziare – conclude Ciarapica – tutto il personale del Comune che si è adoperato all’ottenimento di questo prestigioso risultato. Nelle Marche sono in costante aumento le persone che scelgono la vacanza in bicicletta, associando a questa sana pratica sportiva la scoperta di bellezze naturalistiche, luoghi d’arte, di cultura, fede, tradizioni ed enogastronomia. Ci adopereremo per realizzare nuove infrastrutture e collegamenti necessari a favorire la ciclabilità in ambito urbano ed extraurbano, attraverso l'attivazione di specifici finanziamenti, la redazione di progetti e la realizzazione di piste ciclabili. Insieme ad associazioni e categorie promuoveremo l'immagine di Civitanova quale punto di riferimento della mobilità sostenibile e meta di un turismo territoriale di rete attraverso il cicloturismo”.
Trent’anni fa, era il 1 febbraio 1991, moriva don Amedeo Gubinelli, poeta, scrittore, giornalista, uomo di cultura e “maestro di vita” per diverse generazioni di settempedani cui la Città di San Severino Marche, nel luglio del 2019, ha intitolato una pubblica quale doveroso omaggio alla grandiosità della sua opera intellettuale ma anche di impareggiabile formatore.
Don Amedeo Gubinelli era nato a Matelica il 27 febbraio1925. Nel corso della sua vita ha però svolto la sua missione di sacerdote al servizio della comunità diocesana e, in particolare, dei giovani mettendo sempre insieme creatività e capacità comunicative, cultura e spiritualità. Come scrittore è stato un narratore, un poeta e un commediografo molto attivo. Ha svolto anche un’intensissima attività giornalistica, come direttore del settimanale La Voce Settempedana, dimostrando attenzione e interesse per la cronaca quotidiana, gli avvenimenti sociali e politici che ha sempre osservato e commentato con grande ironia. È stato anche l’inventore del presepio vivente e del Palio dei Castelli, ha ricoperto la carica di presidente dell’associazione Pro Sanseverino, ha diretto per diversi anni il cinemateatro San Giovanni Bosco.
Ha creato il personaggio di Sor Ansermo, legato al costume e alla cultura del mondo rurale dell’Alto Maceratese. Impossibile dimenticare le sue novelle.
L’anniversario della sua morte viene ricordato dal professor Alberto Pellegrino, scrittore, giornalista e sociologo settempedano attraverso una serie infinita di “tappe”
Con don Amedeo impegnato a guidare il Circolo Giovanile con il “Teatro dei Giovani”, a dirigere il Cinema San Paolo, a insegnare religione, a fare della Chiesa di S. Filippo un centro di pastorale domenicale, a dirigere la Voce Settempedana, ad animare i nuovi mezzi di comunicazione come Radio Sette e Radio Berenice, a guidare la Pro Loco con la creazione del Palio dei Castelli, del premio Il cittadino dell’anno, della Sagra delle Sagre e di altre iniziative, a fondare il cineteatroclub Virgilio Puccitelli. La morte di don Amedeo fece fermare molte attività. Due anni dopo la sua scomparsa prese però forma una compagnia: il Teatroclub Amedeo Gubinelli. Un grande omaggio a un grande uomo di cui ancora oggi si sente, in città, il dolore per la scomparsa.
“In occasione di una risposta fornita nell’ultimo Consiglio Comunale sulla copertura del Nervi, ho ricordato l’intervento attuato che ha messo in sicurezza il problema dell’amianto laddove si era presentato ed ho comunicato che i lavori per l’intera copertura ammontano a 500.000 euro”. È quanto comunica il vicesindaco di Porto Recanati Rosalba Ubaldi, riguardo ai lavori sul fabbricato vincolato dalla sovrintendenza, in quanto considerato bene archeologico .
"A tal fine nel programma delle Opere Pubbliche del 2021 – continua Ubaldi - è stato previsto il costo della progettazione dell’intervento, per il quale abbiamo fatto richiesta di inserimento nell’apposito bando del Ministero dell’Interno. Seguirà, non appena disponibili le relative risorse l’intervento previsto. Nella stessa occasione ho brevemente accennato alla illuminazione dell’immobile che è vincolato dalla Sovrintendenza come esempio di archeologia industriale. L’immobile sorge alla fine di una splendida passeggiata sul lungomare e di notte non è assolutamente visibile. L’idea di illuminarlo è sorta durante la stagione estiva parlandone con alcuni ospiti presenti in città per la rassegna cinematografica dell’Arena. Per mettere a fuoco l’idea abbiamo chiesto alla CPM di fare (gratuitamente considerato che gestiscono l’illuminazione della città) un progetto che valorizzasse, solo con le luci e quindi senza toccare minimamente l’immobile, la sagoma, la copertura ad arco e le peculiarità architettoniche dell’immobile. Il Capannone Nervi per la sua unicità nella regione e per la sua visibilità, è un elemento identificativo della costa marchigiana e su questa valorizzazione abbiamo presentato il progetto e la richiesta di contributo per realizzarlo al Presidente della Regione Marche, che ringraziamo per averne condivise le finalità e per averlo sostenuto”.
Nella prima decade di gennaio – spiega il vice sindaco - ci è giunta notizia dell’accoglimento della richiesta per 120.000 € che comprende oltre all’intervento illuminotecnico, la realizzazione di un percorso ciclopedonale intorno all’immobile.
L’illuminazione del Capannone ovviamente non esaurisce i lavori necessari a rendere l’immobile fruibile per alcuna attività. La sua collocazione adiacente al ridosso ne fa il luogo ideale per gli uffici portuali necessari e non solo. Il ridosso previsto resta il sogno di una città che ci auguriamo di poter realizzare prima possibile. I lavori inizieranno una volta approvato il bilancio e completata la progettazione esecutiva”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5384 tamponi: 3337 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1068 nello screening con percorso Antigenico) e 2047 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,4%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 480 (74 in provincia di Macerata, 179 in provincia di Ancona, 105 in provincia di Pesaro-Urbino, 49 in provincia di Fermo, 52 in provincia di Ascoli Piceno e 21 fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (53 casi rilevati), contatti in setting domestico (97 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (138 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (29 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (11 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (4 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (18 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 127 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1068 test e sono stati riscontrati 66 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un leggero incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'14,38% oggi rispetto al 13,42% di ieri.
Aumentano i ricoverati per covid nelle Marche secondo l'aggiornamento del Servizio Sanità della Regione: sono 605, +2 rispetto a ieri. Un incremento legato ai pazienti in reparti intensivi che sono 76, +8 su ieri, mentre quelli nei reparti non intensivi sono 378 (-5 su ieri). Sono, invece, 36 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 123 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altri 7 sono ospitati nel Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche.
Piano triennale delle assunzioni: la Giunta delibera l’istituzione della figura di un Medico Veterinario interno all’Ente. Il progetto di sviluppo è stato portato avanti dall’assessore all’Ambiente con delega agli animali d’affezione Laura Laviano.
La figura, che andrà a far parte dell’Ufficio tutela e diritti degli animali – che sarà istituito successivamente -, è stata prevista nella pianta organica a seguito di vari pensionamenti e si occuperà non solo degli animali “di affezione” ma regolerà anche una serie di attività che riguardano tutte le specie situate sul territorio.
"I problemi che attualmente prevalgono o che stanno emergendo a livello mondiale e che esigono, per essere affrontati, una forte sinergia tra i diversi operatori della salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente sono numerosi – ha affermato l’assessore Laviano - È importante quindi la presenza costante di figure specializzate in materia e non improvvisate perché non basta avere una laurea in Medicina Veterinaria ma bisogna avere competenze specifiche; la presenza di questa figura professionale è importante non solo nelle strutture sanitarie ma anche in quelle comunali che hanno il compito di prevenire i rischi per la salute pubblica e portare avanti le attività connesse all’igiene urbana".
I compiti della figura professionale, oltre a favorire la corretta convivenza tra uomini e animali, sono volti a tutelare la salute pubblica e l'ambiente e promuovere, sostenere e incentivare iniziative e interventi rivolti alla conservazione degli ecosistemi e degli equilibri ecologici che interessano le popolazioni animali. La figura si occuperà anche dei problemi di igiene urbana legati alla popolazione di piccioni, ratti, vettori come zanzare e flebotomi; di informare e sensibilizzare i cittadini sui temi legati alla tutela degli animali; di organizzare iniziative per promuovere la cultura del rispetto della dignità degli animali - anche presso le scuole – e di fornire al Comune un supporto tecnico per lo studio e l'elaborazione di norme locali finalizzate alla salvaguardia delle specie animali (domestiche e selvatiche) presenti sul territorio, in linea con le leggi nazionali vigenti.
Successivamente, in seguito all’istituzione dell'Ufficio tutela e diritti degli animali, a quest’ultimo faranno capo anche il censimento, la cura e la protezione delle colonie feline, la promozione di forme di collaborazione per definire azioni coordinate con le forze dell'ordine, le Guardie Zoofile, l’Asur di zona, i comuni limitrofi e le associazioni ambientaliste, finalizzate a prevenire e debellare qualsiasi forma di maltrattamento sugli animali. L'Ufficio fornirà pareri tecnici in merito al rilascio di autorizzazioni per lo svolgimento di fiere o manifestazioni sul territorio comunale in cui sia prevista la presenza di animali di qualsiasi specie. Si occuperà inoltre di riceve segnalazioni relative a cani o gatti girovaghi, feriti o maltrattati e di promuovere la realizzazione di un gattile, ad oggi ancora non presente nel territorio comunale, eventualmente gestito da un'associazione animalista.
Altro compito dell'Ufficio sarà quello dell'organizzazione di campagne di sensibilizzazione contro il maltrattamento degli animali e contro forme di degrado delle aree pubbliche, invitando i padroni dei cani a tenere comportamenti adeguati (raccolta delle deiezioni canine) rispettando inoltre le disposizioni contenute nell'Ordinanza del Ministero della Salute sui cani potenzialmente pericolosi. L'Ufficio si occuperà infine di stilare un regolamento di tutela degli animali in ambiente urbano per promuove la cultura della convivenza fra uomo e animali e sosterrà iniziative e interventi rivolti alla conservazione e alla tutela degli animali presenti nel suo territorio.
Altri esempi di comuni che hanno un ufficio specifico sono Genova, Roma, Bologna, Ravenna, Casalmaggiore, Firenze, Prato, Gorgonzola, Mantova, Seriate, Milano, Lecce. Quello di Macerata, che verrà istituito presso l'U.O. dell'Ambiente del comune, sarà il primo nella provincia e il secondo nelle Marche dopo Pesaro.
Nel pomeriggio di ieri si è svolta la riunione, in modalità streaming, del Comitato Tecnico Mensa, in presenza dell’assessore ai servizi educativi formativi Barbara Capponi, del comitato paritetico, dei rappresentanti dell’Asur, della ditta che gestisce la mensa, degli istituti scolastici e dei genitori.
La riunione si era resa necessaria per fare chiarezza sugli aspetti relativi alla qualità del servizio e del cibo offerto.
Dal confronto tra le parti intervenute, è emerso che le maggiori criticità sono legate alla normativa Covid che impone osservanza di regole anticontagio con possibili conseguenze e ripercussioni, ad esempio, sulla temperatura delle pietanze.
“In merito alle segnalazioni di presenza di vermi nella frutta (nel numero di 4 prugne su 15.480 servite), la ditta incaricata ha precisato che, trattandosi di frutta biologica, può capitare di trovare un verme o una 'ammaccatura' – fa sapere l’Amministrazione comunale - .
Per premiare il concetto di trasparenza, la ditta si è resa disponibile a permettere l’entrata in cucina del presidente del comitato e del consigliere Rossi”.
Sempre in ambito di trasparenza, l’assessore Capponi ha precisato che “gli atti relativi alla mensa vengono consegnati agli aventi diritto e chi li diffonde alla stampa si assume la responsabilità, come previsto dal Tuel.
Le parti, in un’ottica costruttiva a favore delle esigenze e dei gusti dei bambini, si sono ripromesse di procedere a nuovi incontri per ottimizzare la comunicazione tra tutti gli attori del servizio e la linea dei menu, tenendo conto dei consigli del nutrizionista di fiducia della ditta incaricata”.
"Ringrazio chi sta collaborando in modo costruttivo per il bene dei bambini da sempre.” – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi - “Incredibile sentire che Rossi si lamenti che da alcuni refettori non vengano segnalazioni, invece che domandarsi eventualmente quali buone prassi mutuarne. Ricordo, a lui e a tutta l'opposizione, che hanno ignorato per 5 anni questo delicato argomento (e nel comitato di ieri dai docenti stessi emerge come alcuni aspetti siano stati segnalati da più di 5 anni, quando c'era l'attuale opposizione a governare questa città), senza cambiare nulla concretamente. Non ricordo open day nelle cucine da chi oggi reclami tanta trasparenza. Solo ora dalle file dell'opposizione invece la refezione è interessante? L'attuale amministrazione ha fatto un bando dettagliato condiviso coi genitori (come sottolineato ieri da un membro del comitato) con un capitolato di qualità che è valso per la prima volta un riconoscimento per il biologico. Inoltre il consigliere è dovuto tornare a Canossa ribadendo per primo che nella frutta biologica un verme può capitare. Come amministratore – ha proseguito l’assessore - sono rammaricata che si usi spaventare i genitori con esagerazioni o sottolineando, come ho letto in articoli precedenti, che Ciarapica o Capponi abbiano qualcosa da nascondere, affermazioni gravissime di cui ciascuno si prenderà poi la responsabilità. Invito tutti a lavorare in modo costruttivo dando una fotografia reale di punti di forza e cose da migliorare. I genitori sono intelligenti e hanno capito ormai chi fa giochetti politici e chi ci mette la faccia, il tempo e lavora in modo istituzionale, come si conviene a un pubblico amministratore.
Ribadisco la volontà di aggiustare il tiro su ogni aspetto e la massima disponibilità dell'assessorato a un confronto civile, proattivo, nel rispetto delle pertinenze e delle leggi”.
Cinquecentomila euro per sostenere progetti di ricerca collaborativi per la rigenerazione degli spazi urbani e la valorizzazione del patrimonio culturale. E’ quanto previsto da un bando emesso dal Comune di Macerata nell’ambito del progetto ITI In-Nova Macerata, finanziato con il Programma Operativo Regionale (POR) Marche - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014/2020, Asse 8 – Azione 20.1. L’obiettivo è quello di rispondere a specifici fabbisogni del sistema produttivo, agevolando l’incontro tra domanda e offerta di innovazione, favorendo il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica nelle imprese per applicarli al sistema urbano locale, con una strategia di sviluppo urbano sostenibile.
“Ricerca e sviluppo, sperimentazione e realizzazioni innovative sono le parole chiave di questo progetto e dell’impegno dell’Amministrazione comunale per una nuova idea di città che punti all’innovazione, allo sviluppo sostenibile e alla qualità della vita” – afferma il sindaco Sandro Parcaroli. “Vogliamo farlo cogliendo le opportunità esistenti e in sinergia con le eccellenze del territorio, le nostre imprese, l’Università e le realtà territoriali. Siamo al lavoro per progettare e pensare una Macerata nuova, moderna, che assicuri comfort e benessere ai suoi abitanti, a turisti e fruitori di servizi.”
Il bando è disponibile nel sito del Comune www.comune.macerata.it. I progetti potranno essere presentati fino alle ore 14 del 31 marzo 2021, con procedura d’invio telematico attraverso il portale Sigef della Regione Marche.
I soggetti ammessi a beneficiare delle agevolazioni previste dal bando sono aggregazioni pubblico private, costituite o costituende, composte da imprese singole o associate, organismi di ricerca e diffusione della conoscenza quali Università, nonché altri organismi attivi nelle aree di ricerca sviluppate, se previsti dall’aggregazione proponente. Possono aderire anche Enti locali, Istituti di credito e altri soggetti pubblici a condizione che mettano a disposizione spazi fisici, infrastrutture o risorse per la realizzazione delle azioni sperimentali. Tali soggetti non potranno però beneficiare delle agevolazioni.
Il campo d’azione dei progetti dovrà riguardare i filoni di ricerca legati alle dimensioni sociali, ambientali ed economiche che caratterizzano la città e il territorio di Macerata.
Il programma d’investimento si focalizzerà sulla realizzazione di un cluster d’innovazione per lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative applicate ai sistemi urbani e alla città, attraverso applicazioni internet of things, realtà aumentata, realtà virtuale, sensoristica, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità del patrimonio culturale e il benessere della persona in tutti gli ambienti di vita.
Due le linee d’intervento: ricerca e sviluppo, sperimentazione e realizzazione di prototipi. Il patrimonio urbano, musei, scuole, teatri, ospedali, piazze e altri ambienti utili allo sviluppo della comunità, sarà dunque il campo su cui sviluppare, testare e validare le soluzioni progettuali e innovative individuate: saranno messi a disposizione dagli enti pubblici interessati edifici pubblici, beni storici e architettonici, spazi ad uso ricreativo e sportivo, infrastrutture di trasporto, impianti per l’erogazione dei diversi servizi, nonché lo stesso bacino di utenza ovvero i cittadini che fruiscono delle varie prestazioni e dei servizi del territorio. Insomma un grande cantiere urbano dell’innovazione finalizzato allo sviluppo sostenibile, alla qualità della vita, al comfort, alla sicurezza e al benessere della persona in ambito urbano.
Proprio perché l’oggetto dell’intervento sarà il patrimonio culturale cittadino, collocato nella cornice della strategia urbana ITI, il Comune auspica che in fase di progettazione si concordi un incontro o un sopralluogo con i competenti servizi comunali di riferimento, inviando la manifestazione di interesse via mail all’indirizzo ufficio.europa@comune.macerata.it, utilizzando i moduli disponibili nel sito. La selezione delle domande di agevolazione sarà fatta dal Comune, con procedura valutativa a graduatoria in base ai criteri e indicatori specificati nel bando, in cui gli interessati possono trovare dettagliatamente descritti anche requisiti di accesso alle agevolazioni, modalità di presentazione delle domande e ogni altra informazione utile per beneficiare delle agevolazioni. Per ulteriori nformazioni e chiarimenti scrivere a ufficio.europa@comune.macerata.it. (ap)
“Stiamo lavorando sistematicamente – interviene l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori – per migliorare le condizioni di alcune strade e marciapiedi della città e consentire ai cittadini, grazie anche ad alcuni interventi sugli attraversamenti pedonali e sull’illuminazione pubblica, di percorrere vie e strade agevolmente e in sicurezza. Si tratta di interventi mirati e necessari”.
Il primo intervento riguarda la realizzazione di un nuovo marciapiede a margine di viale Indipendenza nel tratto antistante Villa Lauri, come noto di proprietà dell’Università di Macerata, nel quale sono in corso lavori di riqualificazione sia dello stabile che del parco. Il nuovo marciapiede sarà realizzato sul lato destro, nella direzione di uscita dalla città, lungo la fascia stradale e all’interno della proprietà di UniMC che, arretrando la recinzione del lotto, ha creato lo spazio necessario per dare continuità al marciapiede già esistente. Il marciapiede sarà funzionale anche a migliorare il collegamento con l’area del Sasso di’Italia, una zona che l’Amministrazione comunale desidera rivitalizzare anche grazie al bando emesso per la gestione del chiosco che si trova in quello spazio. Sono previsti cavidotti per ospitare futuri servizi, la realizzazione di un nuovo passaggio pedonale completo di scivoli e sistema di segnaletica luminosa e una striscia di parcheggi longitudinali. Il costo complessivo è di 55.000 euro.
I lavori di manutenzione in calendario riguarderanno anche l’illuminazione pubblica. L’intervento, per un importo di poco oltre i 24.000 euro, prevede, lungo la strada comunale Vallunga, l’installazione di 15 pali, dell’altezza di 8 metri, delle relative plafoniere, delle linee elettriche e del quadro di comando.
Previsti anche lavori di ripristino di una parte della copertura della palazzina A del cimitero, nella parte nuova, danneggiata dalle raffiche di vento.
Nel quadro delle manutenzioni che verranno effettuate c’è anche il miglioramento del piano degli attraversamenti pedonali che si sta predisponendo a Sforzacosta. Miglioramento che contempla il potenziamento dell’illuminazione pubblica, con abbattimento delle barriere architettoniche grazie ai nuovi scivoli che verranno realizzati sui marciapiedi. L’importo delle opere è di oltre 23.000 euro
Si è svolto presso il ristorante chalet Nettuno, sul lungomare Marinai d’Italia di Porto Potenza Picena, l’incontro con gli operatori balneari del territorio indetto dall’Amministrazione Comunale a seguito del complesso lavoro propedeutico al rinnovo, fino al 2033, delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari. Oltre agli operatori locali del settore, con in testa il Presidente dell’Assobagnini Giuseppe Carbone, erano presenti il Sindaco Noemi Tartabini e l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica Luisa Isidori. Obiettivo della riunione è stato quello di affrontare le problematiche e valutare le proposte legate alla spiaggia e al turismo in vista della prossima stagione, tra cui la pulizia della spiaggia e del lungomare, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la possibilità di ampliare i parcheggi urbani, la possibilità di iniziative sul lungomare e in spiaggia.
“Un incontro – ha detto il Sindaco, Noemi Tartabini - improntato alla piena collaborazione per migliorare sempre di più la qualità dell’offerta turistica, consci del fatto che il nostro Comune ha fatto notevoli passi avanti dal punto di vista dei servizi, così come hanno dimostrato le presenze degli ultimi anni e i riconoscimenti provenienti dai Comuni vicini ma anche da fuori regione sulla qualità della spiaggia e sulla dimensione particolarmente adatta alle famiglie. Ci sono ancora importanti potenzialità da sfruttare – ha aggiunto il Sindaco - il focus è quello di migliorarci giorno dopo giorno sulle questioni che richiedono tempi brevi. Per situazioni più complesse servono risorse e tempi diversi anche se l’impegno sarà massimo per rendere il nostro territorio sempre più appetibile dal punto di vista turistico e non solo. Stiamo, infatti, lavorando per collegare il capoluogo alla parte costiera allo scopo di offrire a chi viene da fuori e ai nostri concittadini la possibilità di godere sia del mare che delle bellezze architettoniche e culturali del centro storico. Infine, a nome dell’Amministrazione Comunale, vorrei fare un “in bocca al lupo” a Mirko Giorgetti, che da quest’anno gestirà lo stabilimento Il Moschito, ringraziandolo per aver investito e creduto sul nostro territorio”.
Taglio del nastro per i nuovi uffici postali di Valfornace.
"I nuovi uffici postali, inaugurati rappresentano una occasione ed una opportunità per tutto il territorio.
La riapertura al centro dello sportello infatti, oltre ad essere un segnale forte di ritorno alla normalità, è una occasione per l’intero territorio, con l’arricchimento di servizi nel centro cittadino ferito dopo il sisma". Lo afferma il sindaco di Valfornace Massimo Citracca.
"Oltre ai nuovi uffici postali ed al forno rimasto attivo negli ultimi anni infatti - continua il primo cittadino - a breve riaprirà la storica pizzeria situata all’imbocco di via Roma, mentre è in via di definizione l’incarico per il tecnico che si occuperà dei lavori della ex sede municipale di Pievebovigliana: tutto ciò è la concreta manifestazione della necessità di recuperare il tempo rimasto congelato dal 2016 e rilanciare le attività economiche ed i servizi per tutto il territorio".
"A tal proposito, l’Amministrazione comunale non ha mancato di sollecitare Poste Italiane affinché il nuovo ufficio venga dotato di uno sportello ATM, in quanto rappresenterebbe un servizio ulteriore non solo per Valfornace ma per tutto il circondario: basti ricordare che l’unico sportello attivo è situato a Camerino, a circa 20 km, privando tutta l’area di ingresso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini di un servizio che sarebbe molto apprezzato da residenti e turisti.
Il nuovo ufficio postale vedrà allo sportello le storiche dipendenti, volti rassicuranti a cui va il saluto ed il ringraziamento della comunità tutta, anche per la disponibilità mostrata: oltre all’apertura quotidiana in Viale Marchetti (tutti i giorni dalle 8.20 alle 13.45), sarà assicurata infatti la presenza anche presso la località di Fiordimonte, il mercoledì dalle 8.20 alle 13.45”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5005 tamponi: 3038 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1253 nello screening con percorso Antigenico) e 1967 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,4%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 408: 52 in provincia di Macerata, 173 in provincia di Ancona, 77 in provincia di Pesaro-Urbino, 52 in provincia di Fermo, 41 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (49 casi rilevati), contatti in ambito domestico (71 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (111 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (28 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (13 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (18 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 113 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1253 test e sono stati riscontrati 85 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un notevole decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,42% oggi rispetto all'8,65% di ieri.
I ricoverati per covid nelle Marche secondo l'aggiornamento del Servizio Sanità della Regione: sono 603, -9 rispetto a ieri. Una diminuzione legata ai pazienti in reparti non intensivi che sono 535, -11 su ieri, mentre quelli in terapia intensiva sono 68 (dato invariato). Sono, invece, 30 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 117 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 51 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altri 10 sono ospitati nei Pronto soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.
"Oggi abbiamo riscontrato 49 positivi sintomatici, che sommati a quelli di ieri, raggiungono complessivamente 87 in questa settimana, mentre nello stesso giorno della scorsa erano 89. È bene tenere a mente che i dati di questa settimana saranno utilizzati per il calcolo dell’indice RT della prossima settimana e che dunque, per l'RT di questa settimana fanno fede quelli della scorsa, come ormai da prassi". Questo il commento del governatore Francesco Acquaroli sui dati odierni relativi al contagio.
Sono state aperte in data odierna le offerte pervenute nell’ambito dell’asta indetta per il bando che assegnava in concessione d’uso onerosa quattro locali situati nel centro di Macerata.
Nel dettaglio si trattava dell’ex bar Venanzetti, ex fotografo ed ex pizzeria, ubicati sotto al palazzo degli Studi e l’ex Maracuja, che si trova in piazza Vittorio Veneto.
Sono giunte all’Amministrazione Provinciale offerte per le due attività concernenti l’esercizio di somministrazione di alimenti e/o bevande, ovvero l’ex bar Venanzetti e l’ex Maracuja; mentre non sono pervenute richieste per le altre due porzioni immobiliari.
Ad aggiudicarsi in via provvisoria i suddetti locali, concessi in affitto come da bando per la durata di nove anni (con prelazione in caso di rinnovo), è stato un unico soggetto: Marco Cecchetti.
Il Dirigente competente ora effettuerà gli accertamenti di rito previste dalla normativa vigente sulle dichiarazioni rese dall’aggiudicatario, e poi potrà procedere con l’aggiudicazione definitiva.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 10 decessi correlati al Covid-19.
Nel Maceratese si rileva una vittima registrata all'ospedale del capoluogo di provincia, una 94enne di Tolentino.
Nelle strutture ospedaliere dell'Anconetano sono sei i decessi: si tratta di una 86enne di Cerreto d'Esi, di un 67enne di Cupramontana e di un 70enne di Fabriano spirati all'ospedale di Jesi; una 87enne di Ancona ha perso la vita all'Irnca mentre una 94enne dorica si è spenta a Torrette; all'Inrca di Osimo se n'è andato un 92enne del luogo.
All'ospedale di Pesaro si è verificato il decesso di una 90enne di Urbania, mentre presso la Residenza Valdaso è spirato un 91enne di Montegranaro.
Una vittima anche al nosocomio di San Benedetto del Tronto, dove si è spenta una 78enne di Ostra Vetere.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1996 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (810), mentre sono 339 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Per la ricostruzione pubblica post-sisma 2016 sono stanziati 2,2 miliardi di euro e le opere pubbliche fino ad oggi finanziate dalle ordinanze sono 1.288. Nel 2020 la spesa effettiva erogata per i cantieri pubblici è stata di 283 milioni di euro, facendo registrare un +39% rispetto al 2019.
Numeri che sono stati forniti dal commissario straordinario Giovanni Legnini, a margine dell'intesa sottoscritta oggi per rafforzare la vigilanza sugli appalti pubblici.
A firmarla sono stati il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, il Presidente dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Domenico Arcuri, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, e i presidenti delle regioni coinvolte, Marco Marsilio per l’Abruzzo, Nicola Zingaretti per il Lazio, Francesco Acquaroli per le Marche, e Donatella Tesei per l’Umbria.
Una delle principali novità dell’accordo riguarda il coinvolgimento dei presidenti delle Regioni, in qualità di Vice-Commissari, sia per il ruolo delle Regioni nella ricostruzione delle aree interessate dal sisma, sia per la funzione di coordinamento verso i soggetti attuatori e delle centrali di committenza, ferma restando la supervisione del Commissario Straordinario.
Altra novità riguarda la verifica di legittimità preventiva dell’UOS, l’Unità Operativa Speciale dell’Anac, che si concentrerà sugli interventi più rilevanti e sull’esecuzione dei contratti, con riguardo anche al rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza. Un’attività che già nei mesi scorsi ha portato a una drastica riduzione del contenzioso legale sugli appalti legati alla ricostruzione.
Per consentire una più efficace azione di supporto, anche a seguito dell’incremento delle procedure di gara registrato negli ultimi mesi, sono state individuate le nuove soglie del valore economico sopra le quali si svolgerà il controllo degli atti di gara: 350.000 euro per affidamento di lavori; 100.000 euro per affidamenti di servizi e forniture, compresi quelli di ingegneria e architettura, e la progettazione; 100.000 euro per i subappalti in caso di lavori di oltre 1 milione di euro.
Potranno essere sottoposti a verifica preventiva anche schemi di bando per l’invito degli operatori economici riguardanti l’affidamento di servizi tecnici e lavori. Nel protocollo si introduce, infine, la possibilità da parte del Commissario Straordinario di richiedere un parere preventivo all’Autorità per l’emanazione delle ordinanze speciali in deroga, ai sensi dell’art. 11 del ‘decreto semplificazione’.
Legnini ha ricordato, inoltre, che a fine dicembre scorso i lavori conclusi erano 126, vale a dire +50% rispetto al 30 giugno sempre del 2020. Sempre in materia di numeri, l'Unità operativa speciale (Uos) - fa sapere l'Anac - ha avviato 460 procedure vigilate, a partire dal protocollo del dicembre 2016. Arrivando ad emettere più di 1.200 pareri. Lo scorso anno le procedure vigilate sono state 208, e 680 pareri emessi, con un tempo medio di circa 3 giorni lavorativi dal ricevimento della documentazione.
20 tirocini retribuiti in azienda, dedicati a 14 giovani e 6 adulti in cerca di occupazione residenti, nel territorio della diocesi di Fabriano-Matelica.
Ecco l'obiettivo del Progetto "Lavoro & Dignità" messo in campo e finanziato interamente dalla Cartias che in momento così particolare ha scelto di porre l'attenzione verso coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità e disagio socio-economico. Le candidature saranno aperte fino al 28 febbraio e sarà sufficiente scrivere una mail all'indirizzo caritas@fabriano-matelica.it (allegando il curriculm Vitae, il Certificato Storico Lavorativo e l'Isee aggiornato) oppure presentandosi direttamente alla sede della Caritas sita in via Fontanelle n.63 di Fabriano. ( ogni martedì dalle 9:30 alle 12)
“L’iniziativa è stata resa possibile grazie ai fondi elargiti dall’8x1000 – ha spiegato il Direttore della Caritas Don Marco Storna - vogliamo dare come Chiesa una risposta concreata alle esigenze del nostro territorio che in questa fase è martoriato dalla crisi del lavoro”.
“I fondi che abbiamo ricevuto serviranno appunto per pagare i 20 tirocinanti selezionati e durante questo mese raccoglieremo le domande che tutti possono effettuare presentando i documenti richiesti come il Certificato storico lavorativo , l’Isee e il curriculum vitae – ha precisato - allo stesso tempo abbiamo già iniziato a dialogare con le imprese alle quali stiamo presentando il nostro progetto”.
Un’iniziativa rivolta a tutte le persone disoccupate e inoccupate residenti nel territorio della Diocesi: “Nel pratico il tirocinio durerà i classici 6 mesi e la Caritas si farà carico dell’intera retribuzione senza alcun costo quindi per l’azienda – ha annunciato Don Marco - al termine di tale periodo auspichiamo che vi sia, successivamente, una possibilità concreta di assunzione”.
La pandemia in atto ha inevitabilmente mutato molto quella che era la normale quotidianità di tutto il tessuto economico-sociale che oltre ad arrancare nel presente sta cercando di costruirsi una prospettiva a tutti i livelli: “E’ importante dare una prospettiva professione ad un persona che magari ha un famiglia a carico; quindi la sfida che ci siamo posti, tramite il progetto ‘Lavoro e Dignità’ è proprio questa, ovvero cercare di dare risposte per l’immediato futuro – ha aggiunto il direttore della Caritas -Durante questi sei mesi vogliamo seguire non solo i soggetti destinatari della borsa lavoro ma anche le stesse aziende. La nostra intenzione è quella di rappresentare un ponte tra questi due mondi e per farlo vogliamo dare un segnale forte mettendoci la faccia in pieno stile Caritas”.
“Il nostro progetto sta partendo ora ma già nei mesi scorsi avevamo fatto delle riunioni con i rappresentanti della varie associazioni di categoria del territorio per esporgli la nostra idea – ha illustrato Don Marco - ora attendiamo la risposta delle singole aziende”.
Un messaggio di speranza incisivo che arriva in un momento quanto mai delicato e che ha come obiettivo anche quello di catturare l’attenzione degli organi istituzionali che stanno fronteggiando gli effetti negativi di questa emergenza sanitaria: “se riusciamo a capire sia le risorse che le criticità di tale progetto, il nostro obiettivo sarà anche quello di sensibilizzare le istituzioni rispetto al nostro lavoro – ha concluso Storna - noi ora cerchiamo di dare delle piccole risposte però poi dovremo consegnare agli organi preposti le grandi domande derivanti da questo momento storico così complesso”.
"Siamo per un’economia circolare, che parta dalla riduzione della produzione di rifiuti, la raccolta differenziata spinta e lo smaltimento in mano pubblica. Tutte valide alternative all'incenerimento. Pertanto chiediamo che Antonio Pettinari riconvochi immediatamente l’Assemblea ATA n. 3 e metta all’ordine del giorno la revoca delle Delibere n. 9 e 10 del 26 giugno 2020, in quanto atti da rivedere nella loro interezza".". È quanto dichiarano, in un comunicato stampa congiunto, i Comitati Uniti contro il merito e il metodo di individuazione della nuova discarica maceratese.
Si tratta della onlus Nuova Salvambiente, del Comitato Corridonia Green - No discarica, del Comitato No Discarica Matelica e del Comitato Quartiere Zona B Pollenza.
Secondo i cittadini che compongono questi comitati la situazione ha come responsabile un unico nome e cognome: "Nel suo doppio ruolo di Presidente della Provincia e di Presidente dell’A.T.A. 3, il sig. Antonio Pettinari, lo scorso 26 giugno, ha proposto ai Sindaci, che hanno votato a maggioranza, l’approvazione di una graduatoria di 70 siti potenzialmente idonei ad ospitare la discarica provinciale di rifiuti urbani - scrivono i Comitati Uniti -. La notizia, data a caldo dalla stampa, non certo dal sig. Pettinari o dai Sindaci ai loro cittadini, ha permesso alle persone di attivarsi per la consultazione degli atti: i pochi resi accessibili nonostante le delibere riguardassero tutti soggetti pubblici".
"Abbiamo così scoperto, con orrore, che le aree giudicate idonee ad ospitare la mega discarica si sovrappongono con inquietante precisione a luoghi dove oggi sorgono abitazioni familiari con i loro giardini, floride aziende agricole, spesso a conduzione biologica, aree archeologiche e luoghi storici, stalle di centinaia di capi di bestiame, ristoranti, agriturismi, vigneti di altissimo pregio che valorizzano vitigni autoctoni e non solo (un esempio per tutti, il Verdicchio di Matelica), perfino i luoghi leopardiani - aggiungono -. E’ evidente che anche il più pacifico dei cittadini, o la più comprensiva delle aziende agricole, di fronte alla possibilità concreta di vedere il proprio ambiente di vita e di lavoro diventare l’immondezzaio provinciale, siano spinti a reagire".
"E non per una presa di posizione egoistica, sintetizzata con l’acronimo “Nimby” (non nel mio giardino!), come si vuole far credere, ma perché con una procedura silenziosa avviata nel 2017, sono stati calpestati i più elementari diritti civili. Tutto questo è inaccettabile - tuonano i Comitati Uniti -. Non è un caso, quindi, che l’opaca, illogica e carente procedura adottata per l’individuazione dei siti, da parte della Provincia e dell’A.T.A. n.3, guidate entrambe dal sig. Pettinari, sia stata impugnata con ben 12 ricorsi al TAR".
"Ricorsi depositati da Enti Locali, Comitati di residenti, aziende, titolari di attività economiche che vedono compromesso il loro stesso futuro - affermano i quattro Comitati -. I ricorsi parlano chiaro: sono state violate o falsamente applicate leggi e decreti legislativi, è stata portata avanti una procedura con la massima disinvoltura, manifestando eccesso di potere per difetto di istruttoria, manifesta illogicità e irragionevolezza, omessa integrazione del contraddittorio e per mancata preliminare Valutazione Ambientale Strategica. Sono stati quindi violati i principi di economicità, efficienza, efficacia, trasparenza, legalità, buon andamento, imparzialità e trasparenza".
Viale Eustachio, la via dello shopping settempedano, si rifà il look. Il Comune di San Severino Marche ha dato il via al cantiere per la manutenzione straordinaria del marciapiede sul lato sinistro, quello opposto al caratteristico porticato, nel tratto compreso tra l’incrocio con viale Bigioli e via Virgilio da San Severino. In una seconda fase verrà poi rifatto anche il marciapiede nel tratto tra quest’ultima via e via Gorgonero.
La Polizia Locale provvederà ad istituire il divieto di sosta e fermata in tutta l’area del cantiere. I lavori, per un importo complessivo di poco superiore ai 90mila euro, sono stati affidati all’impresa Fernando Del Bello di Tolentino.
I due tratti di marciapiede attualmente sono dotati di cordoli in cemento armato prefabbricati e pavimentazione in pietrini. Lungo tutto il marciapiede sono distribuite anche diverse aiuole delimitate da un cordolo sopraelevato rispetto alla pavimentazione.
Gli interventi di manutenzione straordinaria previsti permetteranno il recupero dei cordoli danneggiati e in alcuni tratti non più presenti con la loro sostituzione con nuovi cordoli in travertino molto più resistent ma anche la riqualificazione funzionale di tutto il marciapiede con il superamento delle barriere architettoniche tramite la creazione di adeguati scivoli in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Lungo tutto lo sviluppo del marciapiede sarà realizzato un percorso tattile funzionale alla fruizione delle persone non vedenti.
Sarà inoltre rifatta la pavimentazione che verrà sostituita con marmettoni in calcestruzzo e verranno rimosse le siepi e ridotte le aiuole che saranno interessate dalla piantumazione di nuovi agrifogli.
Una nuova sala lettura nella struttura della ex centrale elettrica in zona Ponte.
Infatti a seguito del sisma che ha danneggiato Palazzo Fidi, storico edificio che ospitava la Biblioteca Filelfica, l’Amministrazione comunale ha deciso di utilizzare la ex centrale elettrica situata proprio sotto il Ponte del diavolo quale sede di una sala di lettura dove sarà possibile, leggere, studiare, connettersi a internet, grazie al collegamento wifi, consultare libri e per i più piccoli approfittare della sala per ragazzi.
L’inaugurazione e l’apertura è prevista per mercoledì 10 febbraio. Nei prossimi giorni verranno resi noti orari e particolari organizzativi su cui stanno lavorando sia l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò che l’Ufficio Cultura del Comune di Tolentino.