"Vi comunico che giovedì scorso mi sono sottoposta volontariamente al tampone dello screening di massa a Corridonia e sono risultata positiva".
E' quanto reso noto dal primo cittadino di Mogliano Cecilia Cesetti che nella giornata di ieri ha anche fatto il punto sulla situazione epidemiologica nel territorio comunale che registra: 14 casi positivi al Coronavirus ed altri 19 in isolamento domiciliare.
"Purtroppo nonostante le accortezze, il nemico invisibile ha colpito anche me. Invito tutti ancora a stare in allerta in quanto il virus, come abbiamo tante volte detto, è oltremodo insidioso - spiega il Sindaco - Non trascurate neanche la lieve sintomatologia e chiedete subito consiglio al medico. Per ora sto bene, sono asintomatica e sono in isolamento ma continuerò a svolgere il lavoro da casa, in costante collaborazione con la Giunta, il Capogruppo e il personale comunale".
Nell'ambito della ricostruzione post-sisma la sperimentazione del badge elettronico continua.
Infatti tale progetto ha registrato altre adesioni dopo quelle manifestate dal Presidente della Provincia, il Vescovo di Camerino, dal Dirigente della Cedam Casse Edile delle Marche e dal rappresentante legale di MIC Srl. Hanno comunicato in questi giorni la partecipazione al progetto anche l'Università degli Studi di Camerino e il Comune di Castelsantangelo sul Nera con tre cantieri.
"Segnali positivi che fanno sì che il modello Macerata registri un ulteriore passo in avanti per la legalità - afferma la Prefettura - la sicurezza e la salute nei cantieri che saranno interessati dalla ricostruzione".
"Un progetto quello del badge elettronico che si pone l'obiettivo ambizioso non solo della prevenzione nei cantieri da possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, non solo di assicurare il rispetto delle regole contrattuali, retributive e contributive ma anche di garantire in questo particolare momento interessato dalla pandemia l'osservanza della normativa anticovid, riguardo il rispetto del divieto di assembramento all'interno dei cantieri mediante il controllo elettronico".
Negli ultimi tempi si è riaccesa l’attenzione sul porto di Civitanova Marche, a partire dalla discussione che si è aperta con l’arrivo degli yacth da ormeggiare al molo sud.
"Una discussione cominciata male - afferma Gianni Santori, presidente dell'Associazione "Il Madiere" -, propagandata come un rilancio del turismo nautico d’elite quando invece si tratta di un progetto che riguarda la cantieristica: assistenza e manutenzione per barche da 50 metri. Ma proprio grazie a questa discussione, a seguito di una riunione convocata in capitaneria dall'ammiraglio Moretti lo scorso 13 novembre, abbiamo potuto riproporre il tema a noi caro della sicurezza del porto".
"Da quel momento si è avviato un percorso per affrontare seriamente il tema della sicurezza: la costituzione di un gruppo di lavoro misto Regione/Comune/Capitaneria" ammette Santori.
Un percorso culminato con l'incontro - avvenuto nel Palazzo regionale - con il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli: "Una tappa importante - la definisce Santori -. Abbiamo potuto affrontare nel merito il problema, non solo con la parte politica, ma anche con i tecnici: era presente il responsabile del settore urbanistica e territorio, il dott. Goffi".
L'esito dell'incontro viene raccontato dallo stesso presidente de 'Il Madiere': "In primo luogo il presidente ha riconosciuto che il problema del porto di Civitanova ha un carattere straordinario ed urgente, che ha bisogno di una iniziativa specifica non riconducibile agli interventi ordinari della regione; per questo non sono stati individuati finanziamenti nel bilancio ordinario. Per la ricerca di finanziamenti si parte dal progetto già esistente del Piano Regolatore del Porto e, in primo luogo, bisogna stabilire di quanto abbiamo bisogno; per questo la regione si è impegnata costituire subito il gruppo di lavoro misto entro due settimane".
Gli obiettivi del gruppo di lavoro saranno due: verificare le opere necessarie alla messa in sicurezza con l’aggiornamento dello studio dell’università di Ancona o determinare il relativo costo per avviare la ricerca dei finanziamenti.
Proprio negli elaborati dello studio effettuato dall’Università Politecnica delle Marche, per l'unione diportistica civitanovese 'Il Madiere' "nulla viene detto riguardo agli effetti del moto ondoso in caso di realizzazione delle sole opere “di prima fase” consistenti nel prolungamento del molo est. L’esperienza pluridecennale del diporto civitanovese evidenzia il fondato timore che la sola realizzazione del prolungamento del molo est possa provocare un peggioramento della situazione per le mareggiate provenienti da nord. Per questo motivo riteniamo che si debba integrare lo studio esistente con una valutazione degli effetti del moto ondoso al simulatore nelle varie fasi di realizzazione dell’opera per una modulazione dell’intervento tale da non recare danno all’area del diporto."
"Subito dopo ci incontreremo di nuovo per parlare di finanziamenti" ha aggiunto Santori "Ora si tratta di verificare che questo lavoro proceda ed un compito importante spetta al comune di Civitanova. Lo abbiamo detto al sindaco: le decisioni devono procedere spedite. Non ci dobbiamo distrarre dietro generici progetti di riqualificazione del porto, ci vuole molta concretezza.
"Noi vigileremo affinché le decisioni prese procedano speditamente" ha concluso Santori.
Si è svolto in mattinata un incontro presso la sede del mercato ittico al quale hanno partecipato il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, l'assessore per il commercio e la pesca Francesco Caldaroni, l'assessore per il bilancio Roberta Belletti, la presidentessa del MIC Manuela Bonifazi, il direttore del MIC Luca Boldrini, il presidente dell’Assoittico Giuliano De Santis, i rappresentanti della grande e della piccola pesca, delle cooperative dei pescatori, dei grossisti e dei commercianti.
Le parti intervenute hanno esposto al primo cittadino le principali criticità del settore, illustrando le aspettative delle categorie rappresentate. In particolare, sono state trattate e dibattute due tematiche meritevoli di particolare attenzione.
La prima ha riguardato l’avvio del “mercato a chilometro zero”. Le parti hanno concordato all’unanimità di fissarlo, in via sperimentale, il venerdì presso lo spazio attrezzato sulla banchina sud, fermo restando la previa autorizzazione della Capitaneria di Porto ed il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
I presenti hanno quindi dibattuto sul fenomeno della vendita delle casse di pesce fuori dal MIC, trovandosi d’accordo sull’importanza della centralità del mercato, anche a garanzia della qualità, della tracciabilità, del rispetto di tutta la filiera, ostacolando qualsiasi forma di concorrenza sleale. Ogni rappresentante intervenuto si è preso l’impegno di informare e sensibilizzare i propri associati, a tutela della crescita del mercato.
Il Sindaco ha favorito il dialogo e la concertazione, segnale di unità, tra le parti ed ha garantito, con gli assessori presenti, il proprio appoggio per trovare soluzioni che possano tutelare gli interessi e le aspettative delle categorie coinvolte in un’ottica di bene comune, anche alla luce degli investimenti posti in essere dal Comune.
Le parti ed il Sindaco Ciarapica, in questo clima di dialogo e di assoluta coesione, hanno fissato un incontro per il mese prossimo, presso la sede del MIC, per operare una nuova valutazione congiunta sugli aspetti dibattuti.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5490 tamponi: 3398 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1550 nello screening con percorso Antigenico) e 2092 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,8%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 436 (64 in provincia di Macerata, 203 in provincia di Ancona, 86 in provincia di Pesaro-Urbino, 39 in provincia di Fermo, 26 in provincia di Ascoli Piceno e 18 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (49 casi rilevati), contatti in setting domestico (95 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (143 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (14 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (8 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati), screening percorso sanitario (5 casi rilevati). Per altri 107 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1550 test e sono stati riscontrati 62 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,83% oggi rispetto al 13,32% di ieri.
Resta invariato, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 606, di cui 75 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). Sono, invece, 26 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 123 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 18 a Camerino. Altri 9 sono ospitati nei Pronto soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
Nel 2020 anche nelle Marche sono aumentate le persone assistite dal Banco alimentare onlus, la fondazione recupera alimenti ancora integri e non scaduti destinati alla distruzione, e li distribuisce agli indigenti. I dati raccolti a fine dicembre del 2020 fotografano una realtà di 41.855 utenti, contro i 33.392 di fine 2019, quasi 8.500 in più.
"La domanda di aiuto è aumentata notevolmente, molti i lavoratori precari che da un giorno all'altro si sono trovati senza lavoro e senza tutele, e che si sono rivolti alle strutture caritatevoli convenzionate con il Banco", fa sapere la presidente Silvana Della Fornace.
È cresciuta, complessivamente, la rete anti-spreco, con una molteplicità di nuovi donatori che hanno messo a disposizione le eccedenze e derrate alimentari. Nel 2020 sono state raccolte 1.946 tonnellate di alimenti: 697 dai fondi nazionali ed europei per gli indigenti, 468 da aziende alimentari del territorio, 229 da supermercati della Gdo, 230 dalla colletta alimentare, 34 tonnellate dal circuito dell'ortofrutta; da mense, forni, pasticcerie si sono recuperate 3 tonnellate di eccedenze e 9.256 pasti sono distribuiti in giornata. In aumento le strutture caritative che distribuiscono il cibo raccolto dal Banco Alimentate: 276 (41 in provincia di Ancona, 55 Ascoli, 17 Fermo, 28 Macerata, 135 Pesaro-Urbino). Si tratta di strutture legate a confessioni religiose (Caritas, chiese evangeliche, istituzioni islamiche), ma anche realtà laiche, associazioni, gruppi di amici. Tra i gesti di solidarietà più commoventi del 2020, la presidente segnala un nutrito gruppo di detenuti marchigiani che hanno donato cibo da loro stessi acquistato.
(Fonte Ansa)
Nuovo e discusso piano parcheggi a Tolentino: l’Assm fa chiarezza.
Il primo marzo entrerà in vigore il nuovo piano della sosta per la gestione dei parcheggi a pagamento da parte di Assm S.p.A., società partecipata dal Comune di Tolentino e da altri otto Comuni del maceratese.
“Nei prossimi giorni i cittadini verranno informati sul funzionamento dei nuovi parcometri, sulle opportunità degli abbonamenti, sulla ripartizioni delle zone di sosta a pagamento, con indicazione delle aree dove si potrà beneficiare della mezz’ora di sosta gratuita”, spiegano i vertici dell’azienda.
ASSM provvederà a realizzare e distribuire, con larga diffusione, adeguato materiale informativo.
Gli abbonamenti annuali scaduti alla data del 31 dicembre 2020 sono considerati validi fino a prossimo rinnovo, ma non oltre l’1 aprile 2021. Infatti, la campagna abbonamenti partirà da subito ma fino al 31 marzo sarà possibile utilizzare il vecchio abbonamento senza incorrere in sanzioni”.
In previsione di queste date sono stati già avviati i lavori di adeguamento delle aree e modifica della segnaletica, ma varranno le regole del precedente piano della sosta, sia per quanto riguarda le tariffe applicate che il numero di stalli a pagamento”.
Quindi, fino al 1 marzo 2021 le aree a pagamento funzioneranno con i vecchi parcometri, quelli recentemente installati diventeranno operativi solo a partire da marzo.
Pertanto, l’Assm ribadisce che” fino al primo marzo tutto continuerà a funzionare come in precedenza, da quella data fino primo aprile ci sarà un periodo di transizione con ampia tolleranza e dal mese di aprile entrerà in piena operatività il nuovo piano di sosta a pagamento, con massima disponibilità da parte della ASSM ad accompagnare il cittadino in una piena comprensione delle nuove opportunità”.
La vigilanza sul rispetto delle disposizioni di contrasto al COVID-19 è stata esaminata in sede di riunione tecnica delle Forze dell’Ordine tenutasi nel pomeriggio di lunedì scorso presieduta , in videoconferenza, dal Prefetto Ferdani e alla quale hanno partecipato i vertici delle Forze di Polizia.
Nell’ambito del dispositivo di controllo interforze in atto, confermato anche per la recente collocazione delle Marche in “zona gialla”, particolare attenzione sarà dedicata in questo fine settimana alla verifica delle disposizioni anticontagio che le vigenti normative impongono a seguito del passaggio dalla zona arancione a quella gialla.
«La collocazione della Regione in zona gialla rappresenta un fatto positivo e una boccata di ossigeno anche per tanti esercizi commerciali - ha affermato il Prefetto - . Non dobbiamo però abbassare il livello di attenzione perché il virus è ancora fra noi e dobbiamo continuare a mantenere il rispetto delle regole e adottare comportamenti individuali responsabili. Evitiamo gli assembramenti e usiamo correttamente la mascherina».
Partiranno lunedì 8 febbraio i lavori nei locali dell’ex Upim in corso Matteotti, a Macerata. Si tratta di interventi di riqualificazione dello stabile – pavimentazione, opere murarie, infissi e azioni sulla facciata della Galleria del Commercio – coerentemente con tutto il complesso strutturale della galleria.
Questa mattina c’è stato un sopralluogo da parte della società Cardinali Marco e C. Sas, del sindaco Sandro Parcaroli e dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori.
L’Amministrazione comunale (proprietaria del piano semi interrato che affaccia su via Armaroli) e la proprietà del piano strada e del piano inferiore, la società Cardinali Marco e C. Sas, hanno deciso di dare il via ai lavori - la cui conclusione è prevista entro l’estate - per favorire la riapertura del centro commerciale del cuore della città; aspetto coerente con il programma di governo che prevede appunto la promozione del centro commerciale naturale per il centro storico.
"L’avvio dei lavori rientra nel progetto del centro commerciale naturale e quest’ultimo permetterà di creare presupposti per stabilizzare un sistema di offerta di beni e servizi tipo logicamente differenziato ma, nell’insieme, unitario e incentrato sul ruolo trainante degli spazi pubblici – ha detto il sindaco Parcaroli -. Il centro commerciale naturale rappresenta una strategia di rilancio della totalità degli spazi pubblici che saranno rafforzati dalla presenza delle offerte d’interesse collettivo".
"Si tratta di lavori pubblici che saranno volti alla pulizia, all’illuminazione e alla sicurezza – ha detto l’assessore Marchiori -. Riqualificare tutta l’area della Galleria del Commercio affinché torni ad avere il lustro di un tempo rappresenta una priorità e per questo ringraziamo i proprietari dei locali dell’ex Upim. L’Amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, sosterrà tutti coloro che intenderanno affittare gli spazi riqualificati".
"In accordo con l’Amministrazione ci stiamo muovendo per rivitalizzare questa parte del centro storico di Macerata che per tanti anni è rimasta abbandonata" ha aggiunto infine Roberto Cardinali, della ditta Cardinali Marco e C. Sas.
Marche in zona gialla anche la prossima settimana. Lo annuncia in un post, su Facebook, il presidente regionale Francesco Acquaroli, dopo la comunicazione pervenuta dal Governo.
Il calcolo dell’indice di trasmissibilità si attesta a 0,95. Ciò implica che si resterà nella fascia cromatica meno restrittiva fino al 14 febbraio compreso.
Il report dell'Istituto superiore di sanità classifica la regione a rischio alto, visto che - con lo sconfinamento dell'Rt a 1 - si determinerebbe il ritorno in fascia arancione.
La prudenza, quindi, rimane d'obbligo.
Anche il Comune di Macerata aderisce all’iniziativa di sensibilizzazione di Amnesty International promossa per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e richiedere la liberazione di Patrick Zaki.
Lo studente egiziano del master in Studi di genere dell’Università Alma Mater di Bologna, come noto, dopo essere stato fermato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020, è detenuto da quasi un anno con l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale e propaganda per il terrorismo.
Il sindaco Sandro Parcaroli e la Giunta comunale hanno infatti accolto positivamente la proposta di Amnesty di illuminare di giallo, il prossimo 7 febbraio, un monumento simbolo della città ed è stato scelto lo Sferisterio.
“Abbiamo aderito in modo convinto all’iniziativa per sensibilizzare su quanto accaduto allo studente egiziano Patrick Zaki – ha detto il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli -. L’illuminazione dello Sferisterio, come avverrà anche per altri monumenti in tutta Italia, è un segnale per dimostrare la vicinanza al giovane studente e per chiedere la sua liberazione”.
Due nuove vasche per la piscina comunale "Giancarlo Caporicci" di Tolentino: una di 25 metri e una, più piccola, dedicata ai bambini e alle attività di fitness in acqua. È quanto autorizzato dall'Amministrazione Comunale di Tolentino, a seguito di un progetto presentato dall'Assm (Azienda Specializzata Settore Multiservizi), a cui il complesso è stato affidato dal 2015.
Nello specifico, si tratta di realizzare nuovi locali in cui inserire una vasca di dimensioni 7,50x25,00 mt per il nuoto e attività acquatiche (come l'acquagym) e una piccola vasca per bambini di dimensioni 4,10x5,00 con altezza 0,60 mt.
"Si realizza un altro importante progetto della nostra Amministrazione e della nostra Multiservizi – sottolinea il Sindaco Giuseppe Pezzanesi – Già con il nuovo affidamento all’ASSM avevamo annunciato la nostra idea di ampliare con vasche aggiuntive la Piscina comunale “Caporicci”, un impianto che ha fatto la storia degli sport natatori e che è a sevizio, da sempre per un vasto territorio e dove si sono formati campioni di livello mondiale, come ad esempio Simone Ruffini e che ha portato la pallanuoto ad alti livelli nella nostra provincia".
"Venendo incontro sia alla società che gestisce la piscina che per rispondere alle esigenze dell’utenza, abbiamo autorizzato questo importante progetto dell’ASSM" ha concluso Pezzanesi.
Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi, è stata approvata dalla Giunta Parcaroli, una delibera che traccia le linee di indirizzo finalizzate a favorire l’accesso ad una più ampia fascia di proprietari e inquilini di immobili che, avendone i requisiti, fossero interessati ad accedere ai benefici fiscali previsti dal cosiddetto “Bonus facciate”.
Detrazione Fiscale: La legge di bilancio 2020 ha, infatti, introdotto la possibilità di una detrazione fiscale del 90% per le spese sostenute per il restauro e il recupero dell’esterno degli edifici – compreso il cosiddetto cappotto – ricadenti nelle zone omogenee A, centro storico, e B, zone di completamento.
Variante del PRG: Considerato che moltissimi condomini, case singole ed edifici extra-residenziali ricadono ancora in zone di espansione C, previste come nuove lottizzazioni dal Piano del 1994 ma ormai completate da tempo, verrà predisposta una variante al PRG che consenta la conversione di queste lottizzazioni in zone di completamento B, nonché il riconoscimento dell’assimilabilità alla zona B anche agli edifici ricadenti nelle zone a verde privato ricomprese nell’ambito del centro abitato.
Lo sconto previsto dal Bonus facciate si aggiunge agli altri bonus utilizzabili e ha, come noto, l’obiettivo di rilanciare la cura degli stabili, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il risparmio energetico.
Sciopero, lunedì 8 febbraio, dei lavoratori del trasporto pubblico locale delle Marche: 4 ore di stop dalle 11:30 alle 15:30. Sono interessati circa 1600 addetti nella regione.
Lo sciopero è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl , Faisa Cisl, Uilt e Ugl per garantire al settore risorse di Governo e Regioni mentre le aziende rifiutano un confronto vero sul rinnovo del contratto nazionale. Gli obiettivi del sindacato sono l’adeguamento salariale, una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la regolamentazione dello smart working nonché le norme per la sicurezza e per contenere il rischio di aggressioni al personale.
Tutti impegni che il sindacato intende portare avanti considerando che, anche durante la pandemia, proprio i lavoratori del trasporto pubblico, come quelli della sanità, sono stati tra coloro sempre in prima linea per consentire a tutti i cittadini di usufruire dei servizi.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4729 tamponi: 3107 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1497 nello screening con percorso Antigenico) e 1622 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 13,3%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 414: 82 in provincia di Macerata, 181 in provincia di Ancona, 91 in provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 20 in provincia di Ascoli Piceno e 19 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (50 casi rilevati), contatti in ambito domestico (88 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (113 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (9 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (13 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato).
Per altri 111 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1497 test e sono stati riscontrati 51 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 3%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 13,32% oggi rispetto al 14,38% di ieri.
Il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha consegnato oggi in Parlamento il pacchetto di proposte per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund e dei fondi della programmazione europea per rafforzare la ricostruzione, non solo materiale, del Centro Italia colpito dai terremoti del 2009 e del 2016.
In tutto il pacchetto vale 4,7 miliardi di euro. Di questi, 1,78 miliardi sono previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, alla base dei progetti del Recovery Fund, e sono finalizzati specificamente alla “Rigenerazione delle aree del sisma”.
Altri 2,95 miliardi di euro sono previsti, per le stesse aree del Centro Italia, dalle risorse della programmazione dei fondi strutturali europei per il 2021-2026.
“Al di là di queste risorse, le aree colpite dal sisma – ha detto oggi in audizione alla Camera il Commissario Legnini – hanno naturalmente accesso a tutte le misure orizzontali previste dal Recovery e alle altre misure di carattere generale messe in campo, rispetto alle quali chiediamo che vi sia, per le aree del sisma, un’esplicita quota di riserva, o un’indicazione di priorità”.
Il Documento messo a punto dal Commissario con il Dipartimento Casa Italia, sottolinea che le nuove risorse, tra Recovery e Fondi Ue, devono essere necessariamente considerate “aggiuntive e complementari” rispetto a quelle già disponibili per il Centro Italia per la ricostruzione pubblica (2,2 miliardi di euro già impegnati, più 1,7 miliardi di euro appena stanziati dalla Legge di Bilancio 2021) e per quella privata, che ammontano, al momento, a 6 miliardi di euro.
Il programma specifico per la ricostruzione del Centro Italia prevede due linee di intervento. La prima, con una dotazione finanziaria stimata in 1 miliardo di euro, finalizzata alla ricostruzione di “Borghi e città sicuri, sostenibili e connessi”. Si prevedono, in questo ambito, interventi per la mobilità sostenibile ed efficienze, il recupero e la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, la promozione di servizi digitali, lo sviluppo del fotovoltaico e di sistemi centralizzati di produzione di energia, delle “Comunità energetiche rinnovabili”, un’illuminazione urbana ecocompatibile.
Il secondo intervento, per il quale si stima un’esigenza finanziaria di 780 milioni di euro, riguarda lo sviluppo produttivo, anche del settore agricolo ed agroalimentare, con il sostegno agli investimenti, interventi per la valorizzazione delle risorse ambientali, forestali e boschive, dei beni culturali e storici, la creazione di centri di ricerca universitaria.
Oltre a questi fondi ci sono 2,95 miliardi di euro della programmazione comunitaria, che devono ancora essere finalizzati, ma che sono essenziali per integrare la ricostruzione ed i progetti di sviluppo. Su questi fondi, innanzitutto, si fa affidamento per finanziare il Superbonus cratere, con l’estensione delle detrazioni al 2026 ed il loro ampliamento anche alla ricostruzione e riparazione degli edifici produttivi (oggi esclusi), e soprattutto con la reintroduzione dell’obbligo di miglioramento sismico degli edifici (non previsto dall’attuale Superbonus sisma).
Altre linee di intervento riguardano lo sviluppo della rete di comunicazioni a banda larga, l’efficientamento energetico degli edifici scolastici, la realizzazione di nuove scuole, la sicurezza sismica dei luoghi di culto, il rafforzamento delle infrastrutture viarie e ferroviarie, la telemedicina e l’assistenza di prossimità, misure per l’impresa verde, l’economia circolare, il turismo e la cultura.
Via libera allo sci dal 15 febbraio ma solo in zona gialla, impianti chiusi nelle regioni arancioni e rosse. E' quanto avrebbe deciso il Comitato tecnico scientifico, secondo quando si apprende, al termine della riunione in cui è stato esaminato il protocollo messo a punto dalle Regioni lo scorso 28 gennaio.
Gli esperti hanno dunque bocciato la proposta delle regioni in base alla quale gli impianti avrebbero potuto riaprire anche in zona arancione, con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l'utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2.
(Foto: ANSA)
Sei famiglie settempedane potranno fare ritorno a casa dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
Il sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha infatti firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile un intero edificio in via Puccitelli. Si tratta di un condominio in multiproprietà interessato da lavori di riparazione del danno sismico con rafforzamento localizzato della struttura, per un importo complessivo di 180mila euro interamente finanziato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.
Pensare al futuro raccogliendo i frutti del passato, questa è la grande sfida che Design Terrae vuole affrontare. L’area dell’Alto Maceratese in questi ultimi anni ha dovuto fronteggiare grandi difficoltà: prima il sisma che ha svuotato l’entroterra e ora, la pandemia.
A distanza di pochi anni dal restauro del Politeama e a pochi mesi dall’inizio dei lavori del design hotel Interno Marche, Franco Moschini - imprenditore e mecenate marchigiano - ancora una volta ha voluto fare della passione per il suo territorio, un impegno concreto per contribuire alla sua evoluzione.
Design Terrae intende partecipare alla rinascita dell’Alto Maceratese - all’insegna del “bello, buono e ben fatto” - immaginandolo come territorio di esperienze autentiche, legato alla fruizione di cultura contemporanea e del “paesaggio creativo” inteso come bene naturale, storico e umano.
Nasceranno dunque eventi e progetti volti a rigenerare quelle connessioni sociali, umane e imprenditoriali che sono inevitabilmente andate perse.
Un hub catalizzatore di talenti, progetti, eccellenze ed eventi, tutti in qualche modo legati strettamente all’Alto Maceratese. Agirà all’interno del territorio per ricostruire una forte consapevolezza della propria identità, e al di fuori di esso per realizzare occasioni di bridging, ovvero connettere la dimensione locale al suo esterno.
I giovani avranno l’opportunità di dialogare con energie imprenditoriali e partecipare attivamente alle progettualità che Design Terrae sta elaborando e che verranno presto svelate.
In conclusione, l’Associazione Design Terrae dedicherà le sue energie alla creazione di opportunità di incontro, crescita ed espressione di ingegni e visioni nel territorio. Eventi di ampio respiro, volti a valorizzare le bellezze di questa terra agli occhi dei suoi stessi abitanti e perché no, anche al resto del mondo.
Nasce il progetto “Recanati Factory” realizzato dal Comune di Recanati in collaborazione con l’ Associazione di Promozione Sociale ARCI La Serra, per implementare nel territorio le azioni di riqualificazione con il coinvolgimento diretto dei giovani, anche in prospettiva di una loro ricollocazione lavorativa in settori occupazionali innovativi. Un processo rivolto quindi alle giovani generazioni, che sono chiamati a divenire sempre più attori ed artefici del loro futuro.
Coordinato dall'Assessore all’Ambiente Michele Moretti e dalla Consigliera con delega alle Politiche Giovanili Roberta Sforza, in collaborazione con l'Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini, Recanati Factory prevede azioni coordinate che mirano ad affermare nuove modalità partecipate di governance e nuovi modelli di organizzazione economica che riducano la pressione sull’ambiente, migliorando la qualità della vita dei residenti e che al contempo possano offrire nuove possibilità imprenditoriali ed occupazionali rivolte a giovani dai 16 ai 35 anni, con una spiccata propensione alle tematiche ambientali e culturali, interessati ad approfondire una formazione in questi nuovi campi.
Il progetto parteciperà al bando promosso dall’Anci Associazione Nazionale Comuni Italiani denominato “Fermenti in Comune” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sul fondo per le Politiche Giovanili, per l’anno 2021 e parte del 2022, del valore complessivo di 150 mila euro di cui il 20% cofinanziato dal Comune di Recanati.
Recanati Factory tra gli interventi prevede anche l’adeguamento della struttura pubblica dell’Ostello giovanile di Villa Colloredo Mels, come sede e punto di coordinamento e di sviluppo delle azioni.
In programma sono pianificate le attività di formazione e informazione sulle azioni già avviate dal Comune di Recanati con particolare riferimento a: inclusione, partecipazione, formazione e cultura, spazi, ambiente e territorio; il coinvolgimento di prestazioni di servizio, a sostegno ed all’interno delle azioni già avviate; l’ elaborazione di proposte ed idee progettuali da organizzare anche in forma di “parco-progetti” per possibili richieste di finanziamento; l’elaborazione di modelli organizzativi della struttura con l’obiettivo di autofinanziarsi e regolare le modalità di nascita e gemmazione di “start-up” capaci di muoversi in modo autonomo; l’avvio di laboratori di apprendistato artigianale; lo svolgimento di una serie di azioni connesse alle location scelte aperte anche ad un pubblico più vasto, come la costruzione di un progetto di filiera corta per la realizzazione festival popolari e musicali, installazioni artistiche, rassegne di danza e di cortometraggi, proiezioni cinematografiche all’aperto e laboratori di cinema.