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Post-sisma, i presidenti di Regione saranno vice-commissari: più vigilanza sugli appalti pubblici

Post-sisma, i presidenti di Regione saranno vice-commissari: più vigilanza sugli appalti pubblici

Per la ricostruzione pubblica post-sisma 2016 sono stanziati 2,2 miliardi di euro e le opere pubbliche fino ad oggi finanziate dalle ordinanze sono 1.288. Nel 2020 la spesa effettiva erogata per i cantieri pubblici è stata di 283 milioni di euro, facendo registrare un +39% rispetto al 2019.

Numeri che sono stati forniti dal commissario straordinario Giovanni Legnini, a margine dell'intesa sottoscritta oggi per rafforzare la vigilanza sugli appalti pubblici.

A firmarla sono stati il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, il Presidente dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Domenico Arcuri, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, e i presidenti delle regioni coinvolte, Marco Marsilio per l’Abruzzo, Nicola Zingaretti per il Lazio, Francesco Acquaroli per le Marche, e Donatella Tesei per l’Umbria.

Una delle principali novità dell’accordo riguarda il coinvolgimento dei presidenti delle Regioni, in qualità di Vice-Commissari, sia per il ruolo delle Regioni nella ricostruzione delle aree interessate dal sisma, sia per la funzione di coordinamento verso i soggetti attuatori e delle centrali di committenza, ferma restando la supervisione del Commissario Straordinario.

Altra novità riguarda la verifica di legittimità preventiva dell’UOS, l’Unità Operativa Speciale dell’Anac, che si concentrerà sugli interventi più rilevanti e sull’esecuzione dei contratti, con riguardo anche al rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza. Un’attività che già nei mesi scorsi ha portato a una drastica riduzione del contenzioso legale sugli appalti legati alla ricostruzione. 

Per consentire una più efficace azione di supporto, anche a seguito dell’incremento delle procedure di gara registrato negli ultimi mesi, sono state individuate le nuove soglie del valore economico sopra le quali si svolgerà il controllo degli atti di gara: 350.000 euro per affidamento di lavori; 100.000 euro per affidamenti di servizi e forniture, compresi quelli di ingegneria e architettura, e la progettazione; 100.000 euro per i subappalti in caso di lavori di oltre 1 milione di euro.

Potranno essere sottoposti a verifica preventiva anche schemi di bando per l’invito degli operatori economici riguardanti l’affidamento di servizi tecnici e lavori. Nel protocollo si introduce, infine, la possibilità da parte del Commissario Straordinario di richiedere un parere preventivo all’Autorità per l’emanazione delle ordinanze speciali in deroga, ai sensi dell’art. 11 del ‘decreto semplificazione’.

Legnini ha ricordato, inoltre, che a fine dicembre scorso i lavori conclusi erano 126, vale a dire +50% rispetto al 30 giugno sempre del 2020. Sempre in materia di numeri, l'Unità operativa speciale (Uos) - fa sapere l'Anac - ha avviato 460 procedure vigilate, a partire dal protocollo del dicembre 2016. Arrivando ad emettere più di 1.200 pareri. Lo scorso anno le procedure vigilate sono state 208, e 680 pareri emessi, con un tempo medio di circa 3 giorni lavorativi dal ricevimento della documentazione.

 

 

 

 

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