Dodici cartelloni di un metro per settanta muniti del QR code sono apparsi misteriosamente nella città di Recanati, patria del genio malinconico di Leopardi. E no, non si tratta di uno scherzo in vista delle festività di Halloween ma di un'iniziativa che certamente intende accendere il dibattito pubblico su tematiche piuttosto scottanti.
Nulla, in questo momento, c'è dato sapere di più. Secondo quanto raccontato da un cittadino recanatese, infatti, "scansionando gli ormai celebri Qr code appariranno 12 articoli della nostra Costituzione". Vige, per ora, il massimo riserbo su quali sono gli articoli scelti e tantomeno su gli argomenti toccati seguendo l'esempio di Leopardi ( "sovrumani silenzi e profondissima quiete").
Si tratta di una nuova iniziativa contro il Green pass, o un modo originale per diffondere gli articoli dell'amata Carta costituzionale, tirata spesso in ballo in questi giorni nelle proteste di piazza?
“Abbiamo parlato con la direttrice generale del Ministero, Annamaria Buzzi, la quale ci ha informato che ha già provveduto ad intervenire ed entro una quindicina di giorni arriverà un’unità di personale archivistico per l’Archivio di Stato di Camerino che così riprenderà la regolare attività”.
Così il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, in merito all’annuncio di questa mattina, da parte dell’Archivio di Stato di Macerata relativo a una momentanea chiusura dell’Archivio di Stato della sezione di Camerino a causa del pensionamento dell’ultima unità di personale rimasta in servizio nell’Istituto, in vista di una soluzione e di una conseguente riorganizzazione dei servizi destinati all’utenza.
“Il ripristino della nomale attività – aggiunge il primo cittadino camerte - è possibile grazie anche al supporto che l’Amministrazione comunale darà al Ministero dei Beni Culturali attraverso l’impiego di personale che percepisce il reddito di cittadinanza, dopo l’accordo sottoscritto lo scorso giugno. All’interno dell’Archivio è stato anche ubicato un ufficio del Comune con personale della struttura comunale, proprio per fare in modo che la sezione della nostra città possa continuare con la sia preziosa attività” conclude Sborgia.
Nell’ultimo anno 1.821 persone sono rientrate a casa, sono aumentate del 36% le pratiche presentate, di oltre l’80% quelle decretate e del 63,1% quelle concluse. Sono alcuni dei numeri presentati oggi dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dall’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli con il direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Stefano Babini nel corso di una conferenza stampa per fare il punto della situazione a cinque anni dal sisma.
“I numeri – ha sottolineato il presidente Acquaroli - certificano un cambio di passo dei tempi della ricostruzione post sisma dall’insediamento, nell’ottobre scorso, della nuova giunta, ma questo non è assolutamente sufficiente e dobbiamo moltiplicare gli sforzi nel contesto di una filiera istituzionale forte e concentrata sugli stessi obiettivi. Dopo oltre 5 anni ci sono delle aspettative altissime perchè ancora è enorme (oltre 16mila) il numero delle persone che non sono tornate a casa e dei cittadini che hanno abbandonato il centro del cratere sismico. Altrettanto enorme ed inaccettabile è il gap infrastrutturale. Diciamo che nell’ultimo anno abbiamo allargato il collo di bottiglia della burocrazia: ci sono stati interventi anche legislativi che finalmente consentono poteri straordinari, le ordinanze del commissario Legnini che hanno messo un po’ di ordine ad un sistema normativo assolutamente fermo. Nonostante ciò dobbiamo lavorare di più e meglio, affinché si possano non solo ricostruire quanto prima le abitazioni, le scuole e restituire alle comunità le infrastrutture pubbliche materiali e immateriali necessarie, ma si possa anche tornare a programmare uno sviluppo economico, occupazionale e restituire dinamicità a territori che hanno un altissimo potenziale: dal punto di vista agricolo, artigianale, culturale turistico, enogastronomico. Un potenziale – ha detto ancora Acquaroli - che va assolutamente colto per tenere qui i giovani e fermare lo spopolamento delle aree interne. Abbiamo messo in campo delle sinergie con il Ministero per i Cis, con il commissario per il Pnrr ricostruzione e delle opportunità per le scuole. Siamo riusciti con un impegno fortissimo a far destinare 100 milioni di euro per la progettazione delle infrastrutture viarie, fondamentali per togliere questi territori dall'isolamento. Ma sono risorse che da sole non bastano ed è essenziale un maggior coinvolgimento delle Regioni sulla loro destinazione. Per questo abbiamo lanciato un appello al presidente della Repubblica Mattarella e al presidente del Consiglio Draghi che si sono sempre dimostrati sensibili al tema della Ricostruzione".
Quattro le richieste più importanti indirizzate al governo centrale: la proroga del Superbonus 110% per le pratiche del sisma fino alla fine dello stato di emergenza; il nuovo prezzario sisma, la proroga del credito d’imposta per le imprese, un maggiore coinvolgimento nel PNRR.
“Stiamo rafforzando l’Ufficio speciale della Ricostruzione e integrando l’organico con 20 tecnici amministrativi per velocizzare e potenziare le procedure di gara – ha proseguito l’assessore Castelli –. I dati dimostrano che siamo sulla giusta strada, ma ci sono molte variabili da tenere in considerazione a partire dalla carenza di imprese edili e relativa manodopera per cui pensiamo di organizzare corsi di formazione, all’aumento dei prezzi delle materie prime dopo la pandemia. Per quanto riguarda invece le 4.220 tonnellate di macerie, con l’aiuto dello Stato, vorremmo semplificare le norme per usare gli aggregati riciclati per il tombamento delle cave in ossequio al principio di economia circolare e creare piazzole di stazionamento appositamente autorizzate per il deposito”.
Sul fronte delle risorse Castelli ha ricordato l’approvazione del CIS Sisma che finanzia progetti di rigenerazione socioeconomica dei territori colpiti dal terremoto per 100 milioni di euro e il Piano scuole proposto al commissario Legnini: 52 scuole marchigiane nelle aree colpite dal sisma saranno finanziate ex novo con circa 141 mln euro. Altri 65 interventi sono pronti a ricevere un adeguamento dei fondi, passando così dagli iniziali 275 mln euro ad oltre 333 mln euro. I 100 milioni del PNRR Sisma invece serviranno principalmente per completare entro il 2023 la Pedemontana Fabriano – Muccia, per l’Intervalliva Tolentino – San Severino Marche e per la Salaria (dopo la nomina del Commissario straordinario Anas riattivati i lavori per la galleria del Trisungo).
“La Regione– ha aggiunto ancora Castelli - sta mettendo in campo azioni trasversali di politiche strategiche per le aree interne, per investire sulle infrastrutture e migliorare i collegamenti, per potenziare l’offerta turistica, le opportunità occupazionali, la tutela dei borghi, il riequilibrio dei servizi sul territorio. Non vogliamo riportare le lancette al 2016, anno in cui già mancavano le strade e i giovani se ne andavano. Il nostro ambizioso progetto è quello di rendere attrattivo l’entroterra sia per viverci che per andare in vacanza. In questo scenario il recupero, d’intesa con i Comuni, di una parte delle SAE come cottage turistici, sale polifunzionali o ancora per studenti Erasmus o persone in smart working ma in ferie, sarà nei prossimi anni un tema affascinante ed importante per non disperdere gli investimenti infrastrutturali realizzati (strade, parcheggi, verde pubblico strutture pubbliche ed infrastrutture)”.
In conclusione l’assessore alla Cultura Giorgia Latini ha ricordato il Festival dei borghi “MArCHESTORIE”. “E’ stato un grande successo che ha portato tante persone nei paesi del cratere per rivivere insieme storie, leggende e tradizioni. Tornerà quindi il Festival insieme a tante altre iniziative che hanno tutte come minimo comun denominatore la rivitalizzazione dei borghi e dei centri storici”.
Sopralluogo del presidente della Provincia di Macerata al Polo Scolastico ITGC, Liceo Sportivo e Socio-Pedagogico di Camerino”, che si trova in Via Madonna delle Carceri. Antonio Pettinari si è recato nel cantiere attivo nell’area nei pressi della scuola insieme al dirigente, l’ingegnere Luca Fraticelli, per valutare lo stato dei lavori relativi all’adeguamento sismico e al completamento dell’auditorium - aula magna dell’Istituto. L’edificio, che oggi presenta solamente le strutture portanti, sarà completato con la parte impiantistica e tutte le finiture interne ed esterne, comprese le porte e l’ingresso da realizzare.
L’edificio sarà ultimato secondi i criteri dell’efficientamento energetico e della prevenzione sismica e una particolare attenzione è stata rivolta anche all’illuminazione naturale che assicurerà alle persone presenti il massimo del comfort visivo.
L’investimento è stato di 800 mila euro ed è stato finanziato da più canali: risorse europee (Por Fesr) legate al terremoto, fondi del Ministero dell'istruzione, dell’Università e della ricerca e fondi della ricostruzione.
Questo è uno dei cantieri attivi nel polo scolastico di Camerino; infatti si sta lavorando anche all’adeguamento sismico dell’edificio che ospita la palestra e alla realizzazione di una seconda palestra attraverso la copertura del campetto esterno, con un investimento di 940 mila euro, finanziati da risorse europee (POR FESR) legate al terremoto, e da fondi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca riservati all’edilizia scolastica.
«Dal 2013, anno in cui inaugurammo questa scuola - dichiara Pettinari - abbiamo attivato numerosi cantieri con l’obiettivo di completarla, dato che rischiava di essere una incompiuta, dopo il sequestro del cantiere da parte del Tribunale di Camerino e le varie vicende legate all’ultimazione dell’opera, giudicate con esito favorevole alla Provincia. Attualmente qui si trovano tutti gli istituti superiori cittadini, eccetto il Professionale, e nei prossimi mesi sarà concluso pure l’auditorium, uno spazio importante per l’Istituto e per la città di Camerino stessa. L’Amministrazione provinciale, infatti, intende mettere a disposizione l’auditorium, che per la sua struttura e ampiezza può ospitare eventi e convegni, non solo alla comunità scolastica, ma pure all’intera città e all’Università».
L’Ufficio scolastico regionale e la scuola marchigiana sono in lutto per la scomparsa del dirigente tecnico Giuseppe Manelli, avvenuta il 23 ottobre, a 62 anni, dopo una breve malattia.
Consulente, project manager e responsabile di sede con funzioni dirigenziali per diverse aziende nazionali (Consorzio ITALECO – FIAT Engineering, ESRI Italia, Best Engineering), nel 2006 firma un contratto di studio con il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), agenzia del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, e, due anni dopo, con vari incarichi di responsabilità, in Buonitalia, società per la promozione, la valorizzazione e l’internazionalizzazione dell’agroalimentare italiano, creata dallo stesso dicastero.
Nel 2016 vince una selezione per l’incarico di dirigente tecnico all’Ufficio scolastico regionale per le Marche, incarico che ricoprirà, con una breve interruzione, fino al momento della sua scomparsa.
Nel mondo dello scoutismo dal 1966, ha ricevuto il brevetto di capo nel 1981 e dal 1994 ha rivestito ruoli di responsabilità a livello nazionale.
Giuseppe Manelli ha costituito per la comunità scolastica regionale un esempio di rettitudine, competenza professionale e dedizione al lavoro. Lascia un grande vuoto per tutti coloro che lo hanno conosciuto e hanno collaborato con lui.
Il direttore generale, a nome dell’Amministrazione scolastica, delle scuole marchigiane e di tutto il personale, esprime alla famiglia profondo cordoglio e vicinanza in questo momento di dolore.
I funerali si svolgeranno a Roma, alle ore 10,00 del 26 ottobre, nella chiesa di Sant’Angela Merici, sulla Circonvallazione nomentana.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 1244 tamponi: 558 nel percorso nuove diagnosi (di cui 210 nello screening con percorso antigenico, con 0 positivi rilevati) e 686 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 8,1%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 41,56 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 41,02).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 45, di cui 9 nella provincia di Macerata, 25 nella provincia di Ancona, 2 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (30 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (12 casi rilevati), contatti in ambito domestico (14 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (3), setting scolastico-formativo (0), contatti in ambito lavorativo (0), contatti in setting assistenziale (2).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una diminuzione rispetto alla giornata precedente: incidenza al 8,1% oggi, contro il 9,8% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 58, tra i quali 14 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri), 30 in reparti non intensivi,e 14 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore si registrano purtroppo 4 decessi legati al Covid. Tre di essi sono domiciliati in provincia di Ancona e uno nel fermano: si tratta di una donna di 87 anni, la più anziana, che è spirata nei pressi della Residenza Valdaso, di un uomo e di una donna rispettivamente di 85 e 81 deceduti entrambi a Jesi, e di un' altra donna di anni 78 che è deceduta nei pressi della Residenza Valdaso.
Vi sono, infine, 40 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 6 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: 4 dei quali sono ospitati a Jesi, 1 a Civitanova Marche e 1 a San Benedetto del Tronto.
In occasione della commemorazione dei defunti, il Comandante della Polizia Locale di Civitanova Marche Daniela Cammertoni ha emesso un’ordinanza per la parziale modifica della circolazione stradale nella zona del cimitero di Civitanova Alta, valida da venerdì 29 ottobre a mercoledì 3 novembre (dalle ore 08:00 alle ore 19:00).
Per l'intero periodo sopra indicato la viabilità nelle zone e vie che si trovano in prossimità del cimitero di Civitanova Alta è regolata nel seguente modo:
- Senso unico di circolazione con direzione di marcia Est-Ovest sulla strada del cimitero, esclusi i veicoli del servizio di trasporto urbano, di soccorso, di polizia e della nettezza urbana;
- Senso unico di circolazione direzione di marcia Ovest-Est sulla strada comunale Margherita e sulla strada vicinale del Pozzetto;
- Divieto di sosta con rimozione sul lato sinistro della strada comunale Margherita;
- Divieto di sosta con rimozione ambo i lati sulla strada vicinale del Pozzetto;
- Divieto di fermata per tutti i veicoli eccetto gli autobus del trasporto urbano nel piazzale antistante l’ingresso principale del cimitero.
- Senso unico di circolazione nei tre parcheggi sottostanti il cimitero, con ingresso lato Ovest e uscita lato Est;
- Divieto di sosta con rimozione sulle rampe di ingresso e di uscita dai tre parcheggi, per la lunghezza strettamente necessaria per garantire le manovre dei veicoli circolanti in condizione di sicurezza e comunque per almeno 5 metri;
- Divieto di accesso per tutti i veicoli, esclusi quelli dei residenti, nella strada comunale Margherita, nel tratto intersezione via Del Pincio con la Strada vicinale Del Pozzetto;
- Divieto di fermata con rimozione su ambo i lati sulla strada del cimitero, a partire dall’area di intersezione con via Del Pincio fino al piazzale antistante l’ingresso principale;
- Divieto di transito per tutti i veicoli, eccetto quelli i residenti, in via Borgo Casette, nel tratto che va dal piazzale dell’entrata secondaria fino a via Del Pincio;
Infine, ingresso consentito nell’area cimiteriale ai veicoli al servizio di persone disabili munite di contrassegno dalle ore 12:30 alle ore 14:30.
Picchio News, con un reportage nella provincia di Macerata, cercherà di raccontare la notte che il 26 ottobre 2016 rase al suolo interi comuni del centro Italia portando con sé paura e devastazione. Lo racconteremo attraverso le testimonianze di chi quei momenti li ha vissuti e di chi, nel giro di pochi attimi ha visto andare in fumo i sacrifici di una vita.
Nostri ospiti in questo viaggio per non dimenticare l’Arcivescovo dell’arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, Francesco Massara, alcuni sindaci dell’area interessata e gli abitanti di quei luoghi che continuano a vivere all’interno di bungalow in attesa di una ricostruzione che non è mai arrivata e che in questa parte d’Italia tutti temono non arriverà mai.
"Siamo al quinto anno dal terremoto, ma speriamo di non arrivare al decimo o al ventesimo in questo stato”, esordisce ai nostri microfoni l'arcivescovo Francesco Massara della diocesi di Camerino e San Severino Marche.
“Credo che il commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, abbia promosso una serie di normative che hanno snellito l’iter legislativo, ma in loco si bloccano molte situazioni a causa della ragnatela della macchina burocratica che rallenta la ricostruzione. La gente è stanca e fin quando non si farà una cabina di regia seria che coordini tutti i vari enti sarà dura andare avanti, prosegue Massara.
"A Camerino mancano i luoghi di socializzazione, la cattedrale di Santa Maria Annunziata è in fase di progettazione avanzata, fra non molto inizieranno i lavori del palazzo adiacente al duomo, ma credo che sia necessario portare avanti questi lavori e dare di nuovo a tutti i paesi del territorio un luogo di fede , ma che funge anche da luogo di incontro.
“La speranza non deve mai morire – continua il vescovo Massara – la storia la facciamo anche noi del posto con il nostro impegno, non possiamo negare il futuro di questa città ai nostri ragazzi”.
Di seguito l'intervista completa all'arcivescovo Francesco Massara:
Con la quarta tappa del Cammino Solidale SIAMO GRANDI! Assisi – Loreto questa iniziativa sta assumendo dei contorni sempre più netti. La fragilità è qualcosa che non deve spaventare ma rendere più forti. La fragilità, nostra o di chi amiamo, è qualcosa che non possiamo cancellare, ma possiamo condividerla: in fondo ognuno di noi ha delle fragilità che spesso non ammette. E se Pascal scriveva che “l’uomo non è che una canna, la più fragile in natura”, cosa c’è di più fragile di un bambino (o un adulto) che non riesce a rapportarsi con l’altro? Cosa c’è di più fragile di un territorio spazzato via dal terremoto?
Ecco queste due fragilità, in tutta la loro forza, si sono incontrate a Camerino. La fragile forza dei genitori di Omphalos e quella di chi è sopravvissuto al sisma e che lotta per ritrovare una normalità: l’associazione Io non crollo. E Massimo Pedersoli, con la sua lucida follia di camminatore solidale, ha il merito di averli fatti incontrare. Uno di quegli incontri improvvisi che ti cambiano la prospettiva e che ti indicano la strada del prossimo Cammino (volutamente con la lettera maiuscola!).
L’incontro tra Massimo, il consigliere di Omphalos, Walter Torre e la presidente di Io non crollo Stefana Scuri, è avvenuto a Camerino alla presenza del Sindaco Sandro Sborgia. Pochi minuti ma densi di emozione e di propositi per il futuro e poi via, Massimo e Walter sono ripartiti verso la meta di questa tappa.
La sosta seguente, dopo tre ore e mezzo si Cammino, è stata al Lago di Caccamo, dove Massimo ha incontrato l’Assessore alla Cultura di Serrapetrona Michele Borri e alcune famiglie di Omhpalos che lo hanno simbolicamente accompagnato per un breve tratto, non prima di aver assaggiato la mitica Vernaccia!
Ad attendere Massimo a Belforte del Chienti, nei pressi del Wine Agorà, Massimo è stato ricevuto da Carla Budassi, Assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco e da altre famiglie Omphalos i loro bambini “speciali”. L’Assessore Budassi, con grande piacere dei nostri dirigenti, si è unita a Massimo per un tratto della tappa
A Tolentino, ultima sosta di questa lunga giornata, l'amministrazione è stata davvero accogliente, Massimo è stato accolto dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi il vice sindaco Silvia Luconi l'Assessore alle Politiche Sociali Francesco Colosi. L’incontro con il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e altri rappresentanti delle istituzioni è avvenuto di fronte alla Chiesa di San Nicola dove ci si sono ritrovate famiglie dell’Associazione OMPHALOS ODV e tante altri cittadini accorsi per applaudire Massimo Pedersoli.
“Volevo ringraziare l’Associazione Omphalos per l’impegno sull’autismo e volevo anche darvi una bella notizia – ha detto il Sindaco Pezzanesi – Noi a Tolentino, grazie ad una mamma abbiamo creato una struttura che, per volontà della responsabile del quartiere Michela Cesari, sarà affidata ad una associazione di Tolentino che si occupa di autismo. Non pesare a queste famiglie significa non aver capito il senso della vita e quindi cerchiamo di fare del nostro meglio. La sensibilità, l'umanità, la dolcezza di Massimo Pedersoli e la grandissima serenità e luce che si sprigiona dagli occhi di tutti i genitori o gli educatori dei bambini autistici - ha concluso il Sindaco - ci donano un momento di grandissima intensità emotiva e di ulteriore e consequenziale attenzione su di un problema importantissimo come l'autismo”.
Da lì si sono spostati tutti per la cena all'agriturismo "Giro di Vento" dei soci Stefania e Alessandro, sostenitori dell'associazione grazie alla campagna "Sporcatevi le mani" dei Bambini delle Fate, che si sono offerti di ospitare Massimo Pedersoli.
Sale il tasso di incidenza del virus, così come il rapporto tra il numero di tamponi processati e il numero di contagiati. È questo il quadro aggiornato della situazione Covid nelle Marche, in base ai dati delle ultime 24 ore.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 2668 tamponi: 1206 nel percorso nuove diagnosi (di cui 398 nello screening con percorso antigenico, con 14 positivi rilevati) e 1462 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 9,8%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 41,02 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 37).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 118, di cui 29 nella provincia di Macerata, 24 nella provincia di Ancona, 36 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 11 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (30 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (27 casi rilevati), contatti in ambito domestico (39 casi rilevati), contatti extra regione (1), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (12), setting scolastico-formativo (4), contatti in ambito lavorativo (2), contatti in setting assistenziale (2).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 9,8% oggi, contro il 9,4% registrato ieri.
Diminuisce di una unità il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 55, tra i quali 12 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 29 in reparti non intensivi,e 14 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore non si è registrato alcun decesso correlato al Covid
Vi sono, infine, 39 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 7 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: tutti ospitati a Jesi.
"In riferimento al comunicato recentemente emesso dalle sigle sindacali CISL e CGIL sorprende le tante inesattezze inserite in esso" - è quanto sostenuto in una nota dal Cda e dalla direzione aziendale della Cosmari di Tolentino - "la prima riguarda il presunto limbo in cui sarebbe caduta questa società. Se una società che è tra le più importanti del nostro paese, che assicura servizi eccellenti ed economici, che è portata ad esempio per l’efficienza in termini di servizi, che assume costantemente personale (i prossimi 15 lavoratori lo saranno lunedì prossimo e sono solo una piccola parte, avvicinandosi a circa 600 dipendenti), che ha recentemente rinnovato i propri vertici che si sono messi subito al lavoro per risolvere il problema della discarica e che sta operando con grande impegno, viene definita nel limbo, magari in confronto ad altre società che, secondo questi signori, starebbero programmando iniziative decennali, è del tutto inaccettabile".
Nella nota Cda e direzione aziendale aggiungno che Cosmari "sta pienamente operando per l'inserimento nel Pnrr, con i propri programmi ed investimenti: è stata messa in piedi una struttura tecnica che da quando i bandi saranno attivi, entro novembre, sarà già pronta a presentare investimenti nel PNRR per decine di milioni: impianto anaerobico (40 milioni circa); impianto recupero pannolini (5 milioni circa); metanizzazione e rinnovo parco mezzi (10 milioni circa); riqualificazione della raccolta differenziata con green point (10 ,milioni circa); tariffa puntuale e piccole attrezzature. Ci vuole un bel po’ di coraggio definire questa una società nel limbo o buttare li slogan del tutto campati in aria. Che poi il sindacato emetta un comunicato lamentando che non è stato ancora occupato il posto di direttore generale basandosi su indiscrezioni di stampa o lamentandosi che non sono stati ancora convocati dal Presidente, quando la convocazione era già stata effettuata, lascia molto da pensare. Evidentemente il fine degli estensori non era quello di provocare un incontro, ma di attaccare l’azienda" - aggiungono dal vertice.
Altra questione spinosa è quella della sicurezza: "questa azienda è certificata ai massimi livelli, tutti i nostri mezzi, seppure in parte da sostituire, sono a norma, vengono rispettate tutte le formazioni e le tutele sanitarie del personale; mettere in evidenza, come ha fatto il Sindacato, gli ultimi infortuni, occorsi con mezzi nuovi a personale esperto e formato, per cause che non sono comunque legate a malfunzionamento degli stessi mezzi, è l’esempio di disinformazione o di perfetta malafede. Si parla, inoltre, di carichi di lavoro, di premi di risultato che ogni anno questa società paga al personale per centinaia di migliaia di euro, ogni anno, tutte questioni che erano in discussione già con l’azienda in questi giorni. E allora perché quel comunicato quando si stava trattando? E’ la conferma che il fine non era proprio edificante e collaborativo.
Il sindacato conclude correlando il futuro del Cosmari con quello di oltre 500 famiglie. Ma proprio dai sindacalisti che dovrebbero ben conoscere la crescita e le azioni fin qui intraprese da Cosmari per la salvaguardia dei lavoratori, provenienti anche da realtà lavorative ben diverse dal punto di vista economico e lavorativo (aziende private, cooperative più o meno sociali), ci si aspettava bel altro" Il CdA e la Direzione precisa la nota "assicurano ai dipendenti che continueranno a fare scelte consapevoli e responsabili per l’intera azienda, per tutti i lavoratori, per tutti i comuni soci, per l’intero territorio provinciale e per potenziare in futuro gli straordinari risultati fin qui raggiunti, con tutte le difficoltà possibili, consapevoli che sia internamente che all’esterno ci sarà sempre chi dissente dalle scelte, chi non sente il senso di appartenenza all’azienda e chi persegue finalità diverse o individualiste. Il nuovo CdA si muoverà proprio nell’ottica di favorire questo dialogo sempre più diretto con il personale, auspicando che il sindacato non persegua fini diversi da questi".
I carabinieri della Compagnia di Tolentino anche questa settimana al fianco degli anziani per fornire consigli e informazioni su come prevenire le truffe in danno dei più deboli.
Il Comandante della Stazione dei Carabinieri di San Severino Marche si è recato presso la Chiesa di San Domenico, e anche presso le chiese di Cesolo e Taccoli, per diffondere quanto più possibile anche nelle frazioni alcune raccomandazioni utili.
Al termine dell’eucarestia Don Antonio, Don Noè e Don Donato gli hanno consentito di parlare delle truffe più diffuse, oltre che delle accortezze da adottare per prevenire i furti. Lo stesso ha fatto il Comandante della Stazione Carabinieri di Loro Piceno nella Chiesa di Sant’Angelo in Pontano, alla presenza di don Claudio.
Anche a Belforte del Chienti il Comandante della locale Stazione ha raggiunto le possibili vittime presso la bocciofila e il centro anziani, oltre che nella Chiesa di Camporotondo di Fiastrone. Analoga iniziativa si è svolta a Gualdo dove, a parlare è stato il Comandante della Stazione Carabinieri di Sarnano, accolto da don Bruno.
Molte le raccomandazioni rivolte, compresa quella di non avere alcuna remora nel denunciare. I truffatori sono molto abili, non usano toni perentori o maleducati, ma sono spesso gioviali e affabili, utilizzano un linguaggio corretto e si vestono in modo curato ed elegante. Nella maggioranza dei casi predispongono piani meticolosi e conoscono informazioni personali del malcapitato.
L’obiettivo è quello di entrare in casa con una scusa, poi adottano la strategia stabilita, distraendo la vittima, mentre il complice entra in casa e prende tutto quello che può. Nel dubbio bisogna sempre chiamare il 112 o un familiare.
E’ inoltre necessario prestare attenzione quando si ritirano i soldi da uno sportello bancomat o nel tragitto dalle poste/Banca alla propria casa. Sarebbe meglio essere accompagnati o comunque essere prudenti, non facendosi avvicinare da sconosciuti e non facendosi distrarre da domande rivolte da estranei. Potrebbero essere finalizzate a sottrarre il denaro o, addirittura la catenina dal collo, con la purtroppo famosa “tecnica dell’abbraccio”.
Simulazione di soccorso per un incidente ferroviario: è quanto avverrà nel corso di una esercitazione organizzata dalle Ferrovie Italiane nella notte tra lunedì 25 ottobre e la prima ora della mattina di martedì 26 ottobre, nel tratto a confine tra il quartiere Fontespina di Civitanova e l’inizio di Porto Potenza Picena. L’esercitazione simulerà un deragliamento, con il ferimento di due macchinisti e l’attivazione di tutta la catena del soccorso.
La comunicazione di tutta l’operazione è stata data alla Prefettura e ai dirigenti dei Comuni interessati. Sul posto interverranno dalle ore 23,00 del 25 ottobre alle ore 01,00 del martedì seguente, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Carabinieri e due pattuglie dei Vigili urbani, oltre naturalmente al personale di soccorso delle Ferrovie.
L’iniziativa rientra tra le azioni per la sicurezza e il coordinamento degli organismi coinvolti in caso di attivazione di allarme di emergenza. Il traffico rimarrà bloccato limitatamente allo svolgimento della simulazione, sulla strada statale Adriatica che da Civitanova porta a Porto Potenza Picena.
Torna ai microfoni di Picchio News il professor Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia e rappresentante del Ministero dell'Ambiente italiano. L'accademico napoletano ha raccontato le differenti gestioni della pandemia tra Italia e States, ma si è espresso anche sulle restrizioni volute dal Governo e che hanno generato ondate di protesta nel Paese.
A oltre un anno e mezzo di distanza dall’inizio della pandemia, quanto velocemente si sta ancora diffondendo il Covid e in che modo si sta evolvendo in Italia e nel mondo?
"In alcuni paesi, come ad esempio Gran Bretagna o Lettonia, i contagi stanno risalendo anche se l’introduzione del vaccino ha ridotto la mortalità. I paesi in cui il virus si sta diffondendo sono quelli in cui si stanno maggiormente allentando le misure di prevenzione. Comportamenti scorretti, o meglio di allentamento precoce rispetto alla situazione, sono indicativi di un aumento di contagi".
In che modo gli Stati Uniti sono riusciti a fronteggiare l’emergenza rispetto all’Unione Europea? Quali le misure prese che hanno permesso all’intera nazione di ripartire più rapidamente?
"Gli Stati Uniti hanno attuato restrizioni piu’ severe rispetto a quelle dell’Unione Europea, dichiarando l’emergenza Covid per 18 mesi, investendo in salute a dispetto dell’economia e del settore turistico. Soltanto qualche giorno fa il Governo ha annunciato la fine di queste limitazioni".
Quali sono gli effetti principali che i vaccini stanno riuscendo ad ottenere e quale il livello di sicurezza per la popolazione che oggi riescono a garantire?
"I vaccini sono efficaci soprattutto nel prevenire gli effetti gravi del Covid e la morte. Sono in grado anche di ridurre la diffusione virale e proprio per questo motivo e’ importante che il numero dei non vaccinati sia pari allo zero. L’obiettivo è quello di rendere il virus innocuo al punto da poterci convivere".
Come giudica l’operato dell’Italia nella gestione pandemica? Quanto indietro siamo nella somministrazione dei vaccini?
"Credo che l’Italia abbia saputo gestire egregiamente la pandemia. Ancora oggi impone l’uso della mascherina in maniera piu’ stringente rispetto ad altri paesi, così come ha regolamentato l’ingresso sui posti di lavoro. In questo momento è importante continuare ad attuare misure di prevenzione per uscire definitivamente dalla pandemia".
In che modo le varianti stanno mettendo in crisi la diffusione della campagna vaccinale?
"Al momento in nessun modo; i vaccini sono in grado di contrastare le varianti. Quando e se ci saranno mutazioni che coinvolgeranno la proteina spike potrebbero sorgere dei problemi. Tuttavia, una delle peculiarità dei vaccini ad mRNA, consiste nel poterli modificare in base alle nuove mutazioni senza particolari complicazioni".
In vista della prossima festività dei defunti che in genere fanno registrare un’affluenza straordinaria di persone nei pressi del cimitero, e di quella di Ognissanti, il comando della Polizia locale di Macerata ha emesso un’ordinanza per regolamentare la circolazione.
Il provvedimento, in vigore dal 25 ottobre al 4 novembre, prevede, in base
alle necessità: Il cimitero di Macerata
– divieto di transito in contrada
Vallebona eccetto che per i veicoli dei residenti e a servizio di persone invalide e sull’area antistante l’ingresso del cimitero eccetto per i veicoli a servizio di persone invalide e di pubblica utilità;
– divieto di sosta con rimozione forzata in contrada Vallebona nel tratto adiacente al cimitero e nel tratto di accesso alla vicina area adibita a parcheggio e all’elisuperficie e sugli stalli a ridosso del muto di contenimento lato via Pancalducci (dopo la scala pedonale).
Nella stessa ordinanza viene stabilito il divieto di sosta con rimozione forzata in via Carducci, valido dalle 8 alle 11 del 2 novembre, sul tratto prospicente la chiesa del Sacro Cuore, ambo i lati.
Giornata di sopralluoghi sui siti in cui sono stati trovati reperti archeologici e in cui sono in corso indagini da parte della Soprintendenza Archeologica delle Marche. I tratti interessati sono diversi: il sopralluogo è stato effettuato in particolare a Muccia, dove si sta costruendo lo svincolo con la strada 209 “Valnerina” e lungo il tratto del secondo lotto della Pedemontana, da Matelica nord a Castelraimondo nord.
La perlustrazione è avvenuta alla presenza dei funzionari della Soprintendenza Archeologica delle Marche, per il contraente generale assegnatario dei lavori c’erano il direttore generale, l’ingegnere Zanchini e il geometra Costa; mentre per la Quadrilatero c’erano l’ingegnere Andrea Simonini, responsabile del progetto, l’ingegnere Iginio Farotti, responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Cotulelli, la geologa Melappioni e il geometra Barbaliscia. Hanno partecipato anche il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, consigliere della Quadrilatero, e il sindaco di Matelica, Massimo Baldini.
«L’obiettivo di questo sopralluogo è tutelare il patrimonio archeologico - afferma Pettinari - e al tempo stesso realizzare l’opera pubblica nel più breve tempo possibile. È stata una giornata proficua all’insegna della collaborazione tra le istituzioni coinvolte alla ricerca delle soluzioni che riguardano tali interessi generali. Nel corso della giornata abbiamo anche verificato lo stato dei lavori, con particolare riguardo al completamento del primo lotto che va da Fabriano a Matelica Nord, e per il quale saranno necessarie ancora alcune settimane».
"Martedì 26 ottobre è una data importante per Pieve Torina e per tutta l’area alto maceratese: cinque anni fa abbiamo subito un sisma devastante che ha distrutto case e piegato l’economia di un intero territorio. Ma non ha scalfito il nostro spirito e il desiderio di tanti di voler rimanere qui, nelle terre in cui siamo nati. È con questa convinzione che ci siamo adoperati, sin da subito, per porre le basi per una ripartenza vera. E la inaugurazione del nuovo centro civico/palestra, struttura all’avanguardia pensata come spazio di aggregazione e socializzazione per i cittadini, rappresenta non un punto di arrivo ma un’occasione per rilanciare la nostra volontà resiliente, fatta di tenacia, determinazione, voglia di costruire un futuro”.
Con queste parole il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, annuncia un nuovo importante appuntamento sulla via della ricostruzione del suo paese, tra i più martoriati dal sisma del 2016. “La data scelta ha ovviamente un valore simbolico: cinque anni fa io ed altri miei concittadini eravamo in prima linea ad aiutare le persone ad uscire dalle abitazioni devastate e gli anziani dalla casa di riposo pericolante, a rincuorarli, a fargli coraggio, a sostenere fisicamente e moralmente tante famiglie.
Oggi posso dire che quegli sforzi non sono stati vani. Ringrazio chi, insieme a me, si è adoperato per far sì che si riuscisse a venir fuori dalle rovine, fisiche e morali. Tra tutti, la fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus che ha reso possibile, grazie alla rete dei suoi donatori, la ricostruzione della scuola e ora del centro civico/palestra, e il gruppo Succisa Virescit per il costante apporto”.
L’appuntamento, dunque, è per la giornata di martedì alle ore 12 per l’inaugurazione di questa nuova struttura dove giovani e anziani potranno fare attività sportiva, ma utilizzabile anche come luogo di ritrovo per la comunità. “Quale modo migliore se non l’inaugurazione di una nuova opera per ricordare quel fatidico 26 ottobre? Fino ad oggi abbiamo sentito troppe parole: serve concretezza ed efficienza per alimentare la fiducia nei cittadini e nelle nostre comunità” conclude Gentilucci.
"Per entrare nei locali della movida utilizziamo dei Green Pass falsi, nessun ristoratore può verificarne l'identità". Questa la denuncia fatta da alcuni ragazzi e raccolta ai microfoni di Picchio News sulla truffa che consente loro l'accesso ai club e ai ristoranti più in voga della città e della riviera.
Dopo l'intervento dello scorso agosto da parte della Polizia Postale per la chiusura di 32 gruppi Telegram e i truffatori del Green Pass truffati a loro volta da alcuni hacker che promettevano il rilascio di un fac-simile della certificazione divenuta obbligatoria anche sul posto di lavoro dallo scorso 15 ottobre, i furbetti continuano a imperversare.
E se alcuni medici tra Roma e Genova risultano indagati in seguito alle operazioni dei Nas per il rilascio di certificati falsi, i giovani cercano di adattarsi al sistema nella sua forma più incancrenita. Non per andare al lavoro, in questo caso, ma per uscire e divertirsi. Con Green Pass falsi.
"Il gioco è semplice - racconta Matteo, nome di fantasia - basta fare uno screenshot di un Green Pass dei nostri genitori o di nostri amici. Al momento della richiesta nel locale di turno, lo esibiamo al ristoratore e riusciamo ad accedere all'interno anche se non siamo vaccinati. E sinceramente non mi sento in colpa per questo".
Ma sembra essere una abitudine diffusa tra tanti ragazzi, che giustificano questo reato con le restrizioni alla socializzazione: "A scuola ne parliamo parecchio tra di noi - spiega Alice, nome di fantasia - ma se ho paura di vaccinarmi allora devo rinunciare ad avere una vita sociale e pagare tamponi ogni due giorni? Questo è il motivo principale per il quale usiamo Green Pass falsi".
Cosa rischiano davvero? Chi viola l’obbligo di esibire la certificazione verde può incorrere in severe sanzioni amministrative (da 400 a 1000 euro, sia per il singolo cittadino che per l'esercente) o in un processo penale. Chi falsifica il Green Pass rischia di incorrere nel reato di falsità materiale commessa dal privato, che prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni, ridotta fino a un terzo.
"Si tratta di una abitudine che potrebbe effettivamente essere in voga tra alcuni gruppi di ragazzi - conferma il comando dei Carabinieri di Macerata - ma stiamo intensificando i controlli in tutti i locali della provincia per evitare il reiterarsi di un reato che mette a rischio la salute pubblica".
È stato riaperto nel pomeriggio di oggi il ponte di Sfercia, posto sulla strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino”. Una notizia attesa da molti automobilisti.
La Provincia di Macerata ha portato a conclusione i lavori di consolidamento dell’impalcato, per un costo complessivo di 250 mila euro, finanziati con le risorse del sisma del 2016.
Il ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti: per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77, è un’opera importante e soggetta a un notevole flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino: si tratta di una vera e propria porta di accesso alla città.
Sale il tasso di incidenza del virus, mentre scende il rapporto tra il numero di tamponi processati e il numero di contagiati. È questo il quadro aggiornato della situazione Covid nelle Marche, in base ai dati delle ultime 24 ore.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come siano stati testati 2895 tamponi: 2281 nel percorso nuove diagnosi (di cui 614 nello screening con percorso antigenico, con 18 positivi rilevati) e 614 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 4,4%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 32,90 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 28,90).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 100, di cui 19 nella provincia di Macerata, 33 nella provincia di Ancona, 23 nella provincia di Pesaro-Urbino, 11 in provincia di Fermo, 5 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (20 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (29 casi rilevati), contatti in ambito domestico (24 casi rilevati), contatti extra regione (1), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (18), setting scolastico-formativo (5), contatti in ambito lavorativo (3).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 4,4% oggi, contro il 6,3% registrato ieri.
Scende di due unità il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 54, tra i quali 10 in Terapia intensiva (-2 rispetto a ieri), 30 in reparti non intensivi, e 14 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si è anche registrato un decesso: si tratta di una 88enne di Camerino, spirata presso la residenza Valdaso.
Vi sono, infine, 39 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e cinque pazienti Covid nei pronto soccorso degli ospedali regionali: tre a Jesi, uno a Senigallia e uno a Camerino.