Nella ricorrenza della campagna di Legambiente "salvalarte" si è tenuto a Camerino, presso la località Torre del Parco, il racconto del trasferimento dell’Archivio storico della Biblioteca Valentiniana.
Lo spostamento di questo importante patrimonio librario è stato possibile grazie all’indispensabile contributo dell’Università Di Camerino e allo spirito di servizio e la lunga storia del volontariato di protezione civile in campo di beni culturali ha innescato la miccia che ha messo al lavoro circa 250 volontari di ben 48 gruppo e associazioni provenienti dai territori delle cinque province della Regione Marche. Il racconto delle attività ricade nel giorno del rilancio della storica campagna di Legambiente “Salvalarte”, iniziativa dell’associazione che l’obiettivo di dare voce e protagonismo ai territori, per restituire alle comunità un pezzo della loro identità, attraverso appunto, azioni di volontariato.
“È stato fatto un miracolo - commenta Sandro Sborgia, il sindaco di Camerino - Con un grande lavoro di oltre 200 volontari della Protezione Civile sono stati spostati tutti i volumi della biblioteca Valentiniana portando in salvo un patrimonio che andava difeso e sicuramente tutelato. Non possiamo dimenticare quale tesoro rappresentino questi testi che appartengono a una delle biblioteche più grandi e antiche delle Marche. Due terzi saranno momentaneamente custoditi a Torre del Parco, un terzo in centro storico, al San Sebastiano e torneranno fruibili. Un ringraziamento va sopra ogni cosa alla Protezione Civile, al rettore nell’Università di Camerino Claudio Pettinari, al professor Falaschi, direttore sella Biblioteca Valentiniana e a Francesco Aquili, il responsabile del Comune di Camerino che ha seguito passo passo tutto il progetto”.
Tra le più importanti per tipologia e longevità delle Marche, la Biblioteca Valentiniana, che conta 150mila volumi antichi e incunaboli, dal Medioevo sino ad Ottocento inoltrato, è stata ospitata dal 1810 al 1997 dal palazzo Ducale del Comune di Camerino. A causa del sisma del 1997 fu spostata nel 2000 nella sede temporanea del Rotary Palace, in via Madonna delle Carceri, edificio nato per ospitare una palestra e donato al comune di Camerino dal locale Rotary club e nato per ospitare una palestra, si è dimostrato, infatti, una struttura poco adatta alla conservazione del patrimonio e per di più in una posizione più periferica di non facile fruizione per la comunità. Per questo e altri motivi sopraggiunti, tra cui il sisma che ha nuovamente interessato la città di Camerino nel 2016-2017, è sorta la necessità di trovare una nuova sede, ma ancora una volta provvisoria, per la Biblioteca Valentiniana.
“Il volontariato di protezione civile ha saputo dimostrare nel corso delle ultime gravi calamità che hanno colpito il nostro paese di poter offrire un contributo importante in diversi aspetti della gestione di un’emergenza – ha dichiarato Antonella Nonnis, Coordinatrice del Gruppo di Protezione Civile Legambiente Marche- la nostra associazione, grazie alla sua esperienza ventennale in tema di beni culturali e formazione dei volontari ha potuto dare il suo contributo”.
Le operazioni di movimentazione, spolveratura e ricollocazione dei volumi della biblioteca sono avvenute contemporaneamente operando con due squadre e un mezzo mobile attrezzato in dotazione al dipartimento di protezione civile della Regione Marche realizzato per il recupero dei beni culturali in emergenza. "Dal 2004 il Servizio Protezione Civile regionale in collaborazione con tutti gli enti coinvolti nelle attività legate al recupero dei beni culturali ha svolto un importante attività formativa per i volontari di protezione civile nel prepararli per interventi nel campo del recupero dei beni culturali – ha dichiarato Mauro Perugini, Responsabile volontari di protezione civile della Regione Marche”- Da allora numerosi sono stati gli interventi effettuati sia durante le esercitazioni di protezione civile che sfortunatamente in momenti emergenziali veri e propri. Sempre pronta è stata la risposta del volontariato di protezione civile. Non ultima quella relativa al sisma che ha colpito il nostro territorio nel 2016. Poi terminata la fase emergenziale ed a seguito anche della pandemia da Covid 19 le attività legate al recupero beni culturali hanno subito un forte rallentamento.
Quindi lo spostamento dei volumi della biblioteca Valentiniana è stata l’occasione per coinvolgere il volontariato di protezione civile già formato, formare nuovi volontari. La risposta del volontariato è stata estremamente positiva – conclude Mauro Perugini - stimolandoci a riprendere l’organizzazione di quel cammino formativo nel campo del recupero dei beni culturali in emergenza che tanti apprezzamenti ha avuto. Il servizio Protezione Civile Regionale crede molto in queste attività e tra l’altro ha realizzato un modulo a geometria variabile (attualmente in uso a Camerino) da utilizzare come laboratorio mobile per le attività legate al recupero di beni culturali.
"Riteniamo molto positivo l'incontro tra Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Udc in quanto si è condivisa una strategia comune e la ferma volontà di essere un unico corpo seppur con le diverse sensibilità che ogni partito rappresenta. La ricandidatura di Ciarapica appare naturale e scontata dal momento in cui il centrodestra ha deciso di viaggiare unito e compatto verso le prossime amministrative del 2022". È quanto afferma il Commissario cittadino di Forza Italia Civitanova, Paolo Giannoni.
"Anche lo stesso Pollastrelli, commissario della Lega, al termine della riunione ha dichiarato pubblicamente di essere favorevole alla ricandidatura di Ciarapica ritenendolo una risorsa per la coalizione - aggiunge Giannoni -. Condivisibili altresì la posizione del commissario cittadino della Lega nel lavorare su punti qualificanti del programma e, a nostro avviso, allargare il perimetro a tutte le realtà civiche e moderate omogenee al centrodestra, che devono essere chiamate a dare il proprio contributo in un rapporto di pari lealtà e dignità".
"Pertanto, per quanto riguarda Forza Italia do mandato al sindaco di esplorare subito quali forze civiche possano avere queste caratteristiche e queste volontà e riferire immediatamente al tavolo dei partiti per iniziare insieme ed uniti, la stesura del programma e la campagna elettorale, peraltro già iniziata da altri. Dai prossimi giorni inizieremo insieme il giro della città per ascoltare tutti i nostri concittadini" conclude Ciarapica.
Inaugurata ieri pomeriggio a Visso, alla presenza del sottosegretario del Ministero della Transizione Ecologica, Ilaria Fontana, e di tante altre autorità locali, regionali e nazionali, la nuova sede temporanea del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. “Abbiamo scelto una data simbolo: il 30 ottobre di cinque anni fa la devastazione del sisma ha rischiato di annientare questo territorio. Ne è seguito un periodo buio, difficile, ma grazie alla resilienza delle genti che lo abitano, al senso di appartenenza, al grandissimo lavoro svolto dalle istituzioni, in primis i sindaci, che hanno saputo prendere per mano le loro comunità, oggi siamo qui a inaugurare ufficialmente la nuova sede del Parco, con la convinzione che possa contribuire in modo significativo alla rigenerazione sociale ed economica del territorio”.
Ad aprire gli interventi è stato Andrea Spaterna, presidente dell’Ente Parco, che, dopo i saluti e i ringraziamenti, estesi al Prefetto di Macerata, al Questore e ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle Università e delle associazioni ambientaliste e di categoria presenti, ha ripercorso l’iter che ha portato il Parco a ritrovare un proprio spazio operativo, temporaneo, “costruito con criteri di ingegneria ambientale e di efficienza energetica, e che ha ridato dignità lavorativa ai dipendenti dell’ente, per lungo tempo divisi in sedi provvisorie, tra Visso, Foligno e Tolentino. Sono certo che la realizzazione di questa nuova sede possa rappresentare un segnale di speranza per tutto il territorio del Parco quale simbolo di una ricostruzione che è partita e che sta procedendo”. A fare gli onori di casa il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi. A seguire, ha preso la parola il Commissario Straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, il quale ha sottolineato come la collaborazione tra le diverse autorità di governo sul territorio, centrale, regionale e locale, rappresenti un esempio virtuoso di “governo multilivello, in cui s’incunea la funzione di un’istituzione di radicamento territoriale ma di rango statale come il Parco, e dove le decisioni vengono assunte in modo condiviso, senza dissensi, con una cooperazione costante e con l’obiettivo di una ricostruzione sostenibile”. Per la Protezione Civile è poi intervenuto l’ingegner Nazzareno Santilli ricordando il “significato strategico del Parco per il territorio, anzitutto per l’attività di tutela delle risorse naturali che oggi, in condizioni di cambiamento climatico ed eventi estremi, acquista una forte valenza di prevenzione dei rischi”. Si sono susseguiti altri interventi, il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, l’assessore della Regione Umbria, Enrico Melesecche, gli assessori della Regione Marche, Guido Castelli e Stefano Aguzzi, il vicepresidente del Parco, Alessandro Gentilucci, il presidente della Comunità del Parco, Michele Franchi, il Comandante della Regione Carabinieri Forestali Marche, Gianpiero Andreatta, sino a quello conclusivo del sottosegretario Fontana che ha salutato il Parco con queste parole: “per me è un onore essere qui, in questa giornata particolare in cui, con l’inaugurazione della nuova sede diamo un messaggio di essenzialità e di speranza. Il Parco deve essere al centro del percorso di ricostruzione in un momento in cui affrontiamo una crisi climatica che, proprio nei parchi, nelle foreste, nei boschi può trovare un argine. La transizione ecologica è la capacità di rispondere a queste sfide facendo perno sulla capacità di rete, sul lavoro di squadra delle istituzioni, sulle tante risorse a disposizione che dovremo saper utilizzare, perché oggi più che mai ambiente e lavoro devono andare insieme: lo dobbiamo alle generazioni che verranno”.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come, nel corso delle ultime 24 ore, siano stati testati 3972 tamponi: 2574 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1865 nello screening con percorso antigenico, con 38 positivi rilevati) e 1398 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 4,6%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 47,42 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (lo stesso di due giorni fa).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 118, di cui 16 nella provincia di Macerata, 40 nella provincia di Ancona, 23 nella provincia di Pesaro-Urbino, 18 in provincia di Fermo, 9 in provincia di Ascoli Piceno e 12 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (26 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (28 casi rilevati), contatti in ambito domestico (39 casi rilevati), contatti extra regione (3), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (13), ambito scolastico-formativo (2), contatti in ambito assistenziale (1), contatti in ambito lavorativo (2), contatti in ambiente di vita/socialità (3) e contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 4,6% oggi, contro il 6,9% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 72 (+3 rispetto a ieri), tra i quali 18 in Terapia intensiva (stesso numero rispetto a ieri), 35 in reparti non intensivi e 19 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. Fortunatamente, nessun decesso correlato al Covid oggi.
Vi sono, infine, 46 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 5 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: due a Fermo, due a Senigallia e uno a Jesi.
Cresce l'attesa per la festività di Halloween. Tra travestimenti mostruosi e zucche quale miglior occasione, per un giorno, per grandi e piccini per esorcizzare le preoccupazioni legate alla situazione sanitaria ed economica? D'altronde l' ormai celeberrima simbologia legata ai suoi festeggiamenti trae origine, in Irlanda e in Scozia, dall'abitudine di intagliare rape per farne delle lanterne con cui ricordare le anime bloccate nel Purgatorio. Pure lì un lungo pellegrinaggio di anime in attesa di giudizio, vi dice niente rispetto alla situazione attuale? Pensate alle lunghe code, di uomini in pena, nell'attesa dell'inoculazione di un vaccino, o delle file frenetiche in farmacia per un tampone rapido.
Anche quest'anno anno il calendario di eventi nel maceratese è denso di appuntamenti tra party, laboratori per bambini, raduni in piazza e le prime sale da ballo che riaprono non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Speciale caccia al tesoro quella che avverrà a Recanati all'interno dell'Orto Sul Colle dell'Infinito. Il FAI propone infatti per l'occasione "Storie e creature misteriose". I bambini potranno infatti scovare materiali e strumenti utili per la partecipazione al laboratorio "Arte e cura" di Michela d'Alessandris.
Sempre a Recanati presso la Villa Colloredo Mells grandi e piccini si potranno cimentare nella realizzazione delle tipiche zucche. Due i turni, il primo alle 10 e il secondo alle 15. Dalle 16 si potranno ascoltare storie e racconti spaventosi a cura delle animatrici della libreria specializzata di Osimo "Oh che bel castello".
Si risveglia a festa anche Macerata, con le associazioni Macerart&Tour e Amanuartes in prima linea nell'organizzazione di una caccia al tesoro per i vicoli della città e laboratori per bambini. Le iniziative inizieranno intorno alle 16 con ritrovo in Via Crispi 11/a sede dell'Amanuertes. Subito dopo, in gruppi contingentati, i bambini, accompagnati da alcuni genitori partiranno con la caccia al tesoro per i vicoli della città. Il gruppo che rientrerà prima in via Crispi si aggiudicherà un premio. Al termine della caccia al tesoro i bambini potranno svolgere un laboratorio creativo di manualità a cura dell’associazione Amanuartes.
Se invece siete più tipi da serate movimentate diversi sono le opzioni fra cui scegliere. A Matelica danza e musica fino a notte fonda grazie alla riapertura del Much More, storico locale sito in Borgo Nazario Sauro. Per oltre 5 ore il locale promette divertimento assicurato, pur nel rispetto di tutte le normative anticovid, specie la riduzione della capienza.
Naturalmente a proposito di serate movimentate non può mancare un riferimento a Civitanova, città che da diversi anni ha ampliato la sua offerta per la movida notturna. Super la domenica de La Serra, con tre proposte dove il tema di partenza sarà "Questo è Halloween" a pranzo con la musica live di Gloria Turrini, una fantastica cantante ravennate, acclamatissima nei migliori club italiani, con il suo trio. A seguire un interminabile Halloween Party dalle 17,30 con l'aperitivo lungo in Serra tutto suonato da Danny Losito dei Double D in coppia a Gianluca J. E per concludersi nel dopocena, fino alle 2 di notte dove tutto può accadere. Ovviamente con tanti dolcetti o scherzetti.
Si celebreranno gli anni 90 invece al Brahma Clubship di Via Aldo Moro, locale che ha inaugurato in città l'apertura delle disco già nella scorsa settimana. 25 euro l'ingresso per gli uomini e 20 per le donne per una serata da paura, come assicurano gli organizzatori.
Nel corso di un incontro pubblico, in presenza e in streaming, l’Amministrazione Comunale di Caldarola e l’Università politecnica delle Marche hanno presentato i PUA, Piani Urbanistici Attuativi di ricostruzione che, di pari passo con il Programma straordinario di ricostruzione si pongono l’obiettivo di ridisegnare gli edifici privati e pubblici di Caldarola danneggiati dal sisma rispettando l’identità e la celebre architettura classica del paese, nota come “architettura sistina”.
Il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti ha ripercorso la serie di incontri che hanno anticipato questa presentazione del Piano come "un percorso necessario per cercare di ottimizzare al meglio le risorse per favorire una ricostruzione il più organica possibile".
"I tempi sono dettati dalla legislazione nazionale e dalla disponibilità economica - ha aggiunto il primo cittadino -. L'obiettivo è non fermarsi, con progetti chiari, ben delineati e senza sorprese".
Il Piano adottato sarà votato in consiglio comunale a fine novembre, fino a quella data il Comune e i tecnici dell’Università Politecnica sono comunque aperti a richieste, suggerimenti ed integrazioni.
Anche il Vice sindaco e Assessore alla ricostruzione Giorgio Di Tomassi ha confermato che gli incontri con i tecnici incaricati sono proseguiti, seppur in videoconferenza, anche durante la pandemia, al fine di raggiungere scelte condivise con tutti i cittadini. Gli obiettivi della ricostruzione sono: sicurezza, uniformità e fruibilità senza stravolgere l’aspetto originario del paese cinquecentesco.
Prima di passare alla presentazione delle tabelle tecniche, il vice sindaco Di Tomassi ha fatto anche il punto delle opere pubbliche in corso d’opera.
I lavori post sisma che hanno interessato il Teatro sono stati completati, mancano ora alcuni interventi complementari, tra i quali l’ammodernamento degli impianti, che saranno di ultima generazione, e l’ampliamento dei camerini, opere per le quali si è avuta pochi giorni fa la conferma della copertura finanziaria, dall’Assessore Regionale Castelli e dal Presidente Acquaroli.
Per il Palazzo Comunale la gara di progettazione è conclusa, mancano alcune verifiche dall’Anac, mentre l’Università La Sapienza di Roma sta eseguendo un rilievo storico e una mappatura totale dell'edificio, che permetteranno di ricostruire la cronologia e tipologia dei lavori eseguiti fin dal 1800 sull’edificio.
Rilievi che saranno preziosi anche ai fini della progettazione. Nell’ambito del PNRR, infine, è confermato il finanziamento di 36 milioni di euro per il primo stralcio della Pedemontana, che partirà proprio da Caldarola.
Il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune Andrea Spinaci ha anticipato ai cittadini presenti che il piano prevede l'acquisizione a patrimonio pubblico di alcune aree ed immobili privati e che, quindi, l’Amministrazione invita gli interessati a contattarli nei prossimi giorni per ogni approfondimento e/o proposta del caso.
E’ seguita la presentazione dei PUA da parte dell’Architetto Marinelli dell’Università Politecnica delle Marche. L’Architetto ha sottolineato che questa modalità di confronto, fortemente voluta dall’Amministrazione caldarolese, non era imposta dalla legge, ma ha permesso di avere un quadro di interventi condiviso e quindi maggiormente performante alle necessità dei singoli, grazie al coinvolgimento sin da subito di tecnici e cittadini.
"Nonostante l'evoluzione normativa abbia creato spesso incertezze, con ordinanze che lasciano spazi interpretativi, si è riusciti a delineare un Programma Straordinario di ricostruzione e un Piano Attuativo che lavorano in parallelo, per raggiungere gli obiettivi pubblici e privati, sia per il centro cittadino di Caldarola che per le frazioni" ha chiosato il sindaco Luca Maria Giuseppetti.
Nelle giornate di domani, domenica 31 ottobre, lunedì 1 novembre, Festa di Ognissanti e martedì 2 novembre, giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, il Comune di Porto Recanati mette a disposizione della cittadinanza un servizio di trasporto pubblico gratuito tramite navetta per raggiungere il civico cimitero.
"L'Ente ricorda inoltre che, nelle stesse giornate, dalle ore 8 alle ore 18, è vietata la sosta, con rimozione forzata, nel tratto di via Montarice lato Sud, in prossimità e in corrispondenza del cimitero.
Nei giorni 1 e 2 novembre, poi, dalle ore 9 alle ore 17, è istituito il senso unico di circolazione nel tratto di via Montarice compreso tra l'intersezione con via La Pira e l'intersezione con via Dei Tigli con direzione est-ovest. [Ordinanza n. 202 del 27/10/2021]"
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come, nel corso delle ultime 24 ore, siano stati testati 3051 tamponi: 1850 nel percorso nuove diagnosi (di cui 113 nello screening con percorso antigenico, con 30 positivi rilevati) e 1201 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 6,9%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 47,42 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 43,70).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 128, di cui 16 nella provincia di Macerata, 53 nella provincia di Ancona, 15 nella provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 13 in provincia di Ascoli Piceno e 10 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (25 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (30 casi rilevati), contatti in ambito domestico (42 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (19), ambito scolastico-formativo (3), contatti in ambito assistenziale (2) e contatti in ambito sanitario (1).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 6,9% oggi, contro il 7,8% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 69 (+4 rispetto a ieri), tra i quali 18 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 32 in reparti non intensivi e 18 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati, purtroppo, due decessi correlati al Covid: le vittime sono una 96enne di Castelbellino che ha perso la vita all'ospedale di Jesi e una 88enne di Fermo che è spirata all'ospedale cittadino.
Vi sono, infine, 46 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 2 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Civitanova e uno a Senigallia.
Altri quattro fusti di cromo esavalente, una sostanza altamente tossica per l'uomo e per l'ambiente ritrovati nell'area del ponte Mariani, Comune di Genga (Ancona), nell'ambito dei lavori del Progetto Quadrilatero, maxi lotto numero 2 per il raddoppio della Ss 76 Fabriano-Serra San Quirico e realizzazione della Pedemontana Marche Fabriano-Muccia.
Considerando i sei trovati negli anni scorsi, si arriva a un totale di dieci. Questa volta, però, l'area non è stata nuovamente sequestrata. Ieri in Regione primo tavolo convocato dall'assessore con delega alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, con Comune di Genga, provincia di Ancona, Arpam e Quadrilatero per capire come adoperarsi per mettere in sicurezza la zona ed evitare un allungamento dei tempi del cantiere.
"Una soluzione - riferisce Baldelli - potrebbe essere rappresentata dall'impermeabilizzazione della roccia risultata contaminata in quanto fessurata, oltre alla rimozione dei bidoni e dei terreni in prossimità. Nel frattempo è necessario confinare gli elementi inquinati per evitare che possano contaminare ulteriori porzioni di terreno".
Il 3 novembre si terrà un nuovo incontro, sul posto, con Regione, Provincia, Comune, Arpam e Quadrilatero, annuncia l'assessore, "per capire le modalità di messa in sicurezza permanente la strada al fine di riattivare quanto prima i lavori per il completamento dell'infrastruttura”.
L’area è ferma dal mese di aprile del 2018 quando furono rinvenuti i primi cinque fusti. Poi iniziò un lungo iter per individuare i siti per l‘installazione dei piezometri, gli strumenti che rilevano la presenza di questa sostanza altamente tossica e per accertare che le falde acquifere non fossero state contaminate.
"Cinque anni fanno 1825 giorni durante i quali si sente tutto il peso, la fatica e anche la delusione di cui abbiamo tante volte parlato e che non vogliamo ripetere più. Però stiamo vivendo un momento ancora difficile aggravato dalla situazione di emergenza sanitaria legata al Covid-19 che si spera non si prolunghi nel tempo. Crediamo che questo anniversario, il quinto dal terremoto che ha squarciato il territorio maceratese dopo quello di Amatrice e dell'ascolano, debba spingere ancor di più la politica e le istituzioni a mettere in campo strumenti economici e strutturali adeguati. Le ultime iniziative, dal commissario Legnini al lavoro parlamentare, fanno ben sperare in particolare riguardo il sismabonus che come Federcontribuenti riteniamo sia giusto prorogare al 2025''.
Lo scrive, in una nota, il Segretario Regionale Marche di Federcontribuenti, Maria Teresa Nori in occasione del quinto anniversario della scossa di terremoto che ha colpito il 30 ottobre 2016 le terre del maceratese. ''Mi sembra che risuoni particolarmente attuale e urgente in questa circostanza il monito di Papa Francesco fatto in occasione del quarto anniversario: più grave della pandemia, più grave del terremoto, sarebbe soltanto l’incapacità di cogliere un messaggio che la pandemia e il terremoto ci portano: quello di una vita seria in grado di valorizzare ciò che è essenziale, capace di ricominciare sempre di nuovo. Ma la politica - conclude la rappresentante dei consumatori - deve fare in modo che questi territori tornino a nascere e non a spopolarsi''.
La ricostruzione in Centro Italia dopo i terremoti di cinque anni fa conferma il cambio di passo, ed il Governo aggiunge nuovi fondi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni e degli immobili produttivi, che dopo la fortissima crescita dei contributi approvati nell’ultimo anno erano in via di esaurimento.
La Legge di Bilancio 2022 approvata ieri dal Consiglio dei Ministri stanzia infatti 6 miliardi aggiuntivi per la ricostruzione privata, oltre a disporre la proroga a tutto il 2022 dello stato di emergenza in Centro Italia, con 200 milioni per l’assistenza alla popolazione, e della gestione commissariale.
Con le oltre 21 mila richieste di contributo presentate a tutt’oggi, per un valore di 6,1 miliardi di euro, e con 11 mila domande già approvate con la concessione di 3,1 miliardi, la somma stanziata in bilancio nel 2017 per la ricostruzione privata, 6 miliardi, era di fatto quasi tutta impegnata.
“Ringrazio il Governo per l’attenzione costante rivolta alla ricostruzione post sisma, che finalmente marcia ad un ritmo sostenuto, e alla messa in sicurezza di un territorio fragile. Le scosse di questi giorni nelle Marche ci ricordano che dobbiamo mantenere alto l’impegno sulla prevenzione” sottolinea il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini. “Solo quest’anno in Centro Italia abbiamo autorizzato un miliardo e mezzo di contributi per l’apertura di oltre 4 mila cantieri, anche se nel terzo trimestre c’è stata una minor crescita dovuta alle difficoltà del mercato edilizio. I nuovi fondi ci consentono di affrontare con lo stesso impegno profuso fin qui il grandissimo lavoro che resta da fare. Dobbiamo ricostruire ancora almeno 40/50 mila edifici. In quest’ottica la proroga del Superbonus edilizio al 2023 per alcune tipologie di edifici decisa dal Governo è molto positiva. Il mio auspicio è che ora il Parlamento possa migliorare queste norme, per far sì che i bonus siano confermati per le aree colpite dalle catastrofi naturali, così da garantire una ricostruzione sicura e sostenibile” sottolinea il Commissario, che proprio oggi ha diffuso i dati sull’andamento della ricostruzione al 30 settembre scorso.
I numeri del 2021 confermano e consolidano l’accelerazione della ricostruzione privata, mentre si registrano progressi consistenti anche sul fronte delle opere pubbliche.
Nei primi nove mesi dell’anno, come si legge nel Rapporto pubblicato oggi sul sito internet della Struttura commissariale (http://www.sisma2016.gov.it), le richieste di contributo presentate sono state 1.581, mentre quelle approvate, con l’autorizzazione ad aprire i cantieri e la concessione di 1,5 miliardi di contributi, la metà di quelli autorizzati dall’avvio della ricostruzione, sono state ben 4.082.
Nello stesso periodo i cantieri ultimati, con la consegna degli immobili ai proprietari, sono stati 1.691. Gli importi effettivamente erogati nei primi nove mesi del 2021, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, ammontano a 542 milioni di euro, cifra sensibilmente superiore a quella registrata nell’intero anno 2020, pari a 381 milioni di euro.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, la spesa erogata a fine settembre era salita a 468 milioni di euro, rispetto ai 253 di fine 2020: nei primi nove mesi del 2021 sono stati ultimati quasi 100 cantieri.
Il rapporto sulla ricostruzione al 30 settembre, insieme alle iniziative per la chiusura del censimento dei danni al patrimonio immobiliare privato e pubblico, saranno illustrate dal Commissario Legnini domani mattina nel corso di una conferenza stampa a Norcia alle ore 9,15 presso il Centro di Valorizzazione di via Solferino.
Il Papa ha nominato Mons. Gianpiero Palmieri come nuovo vescovo di Ascoli Piceno. Nominato il 19 settembre 2020 vicegerente di Roma, dal 2018 già vescovo di Idrassa in Algeria, ha ricevuto il 24 giungno dello stesso anno l'ordinazione episcopale presso la Basilica di San Giovanni in Laterano.
Nato a Taranto nel 1966 Palmieri ha frequentato il Pontificio Seminario Romano Minore e successivamente l'Almo Collegio Capranica. Dopo aver ottenuto la licenza il Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana è stato ordinato presbitero il 19 settembre 1992 per la Diocesi di Roma. Numerosi gli incarichi attualmente ricoperti, Palmieri è infatti delegato per il Diaconato Permanente, presidente della commissione regionale per le migrazioni della Conferenza Episcopale laziale e membro della Commissione Cei per il servizio della carità e della salute.
Tanta la gioia per la nomina a Camerino, città natale della mamma del neo vescovo. Palmieri ha infatti trascorso gran parte delle sue vacanze estive nella città ducale per incontrare cugini e parenti.
Dopo le scosse di terremoto registrate questa mattina nelle Marche, con epicentro nel Pesarese, arriva lo stop per alcuni treni
"La circolazione ferroviaria è stata sospesa tra Rimini e Ancona, tra Falconara Marittima e Fabriano e tra Civitanova e Fabriano", fa sapere Trenitalia. I treni in questione sono: FR 9805 e FB 8816 fermi nella stazione di Fano, FB 8818 fermo a Loreto, due merci fermi a Cattolica e uno regionale 3819 fermo a Montemarciano; il 3911 è fermo a Pesaro, 23849 a Macerata. Nessun treno fermo, invece, sulla linea".
Sono in corso i controlli da parte del personale di Trenitalia lungo la linea ferroviaria, per valutare che non si siano verificati guasti.
AGGIORNAMENTO delle 17:35
È ripartita regolarmente la circolazione ferroviaria lungo la linea Adriatica, dopo lo svolgimento dei vari controlli. Molti treni hanno accumulato ritardi sino a 4 ore.
In vista dei festeggiamenti di Halloween la Polizia Locale del Comune di San Severino Marche ricorda le Ordinanze permanenti emesse dal sindaco che vietano l’accensione di petardi e artifici pirotecnici negli spazi pubblici e aperti del territorio settempedano.
La vendita negli esercizi commerciali abilitati è consentita esclusivamente nel rigoroso rispetto dei limiti e delle modalità stabilite dalla legge con particolare riguardo al quantitativo massimo che può essere detenuto, all’etichettatura e alle norme poste a tutela dei minori. È tassativamente vietato il commercio in forma itinerante ed è tassativamente vietato far esplodere botti e petardi di qualsiasi tipo in piazza Del Popolo, davanti alle chieste e ai santuari, in tutti gli altri luoghi, coperti o scoperti, pubblici e privati in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, all’interno delle scuole nonché entro un raggio di 50 metri da tali strutture, in tutte le vie, piazze ed aree pubbliche, ove vi sia la presenza di persone.
L’inosservanza dell’Ordinanza comporterà una sanzione fino a 500 euro. Se il fatto verrà commesso da un minore della sanzione pecuniaria risponderà l’esercente la potestà genitoriale.
Si ricorda, inoltre, che su tutto il territorio comunale è vietato l’utilizzo di bombolette schiumogene a spray e di altri prodotti similari.
L’Amministrazione comunale ha avviato un piano di interventi pluriennale per restituire decoro e sicurezza al complesso del Civico Cimitero di Macerata approvando il primo intervento di completamento e ampliamento che consentirà di sistemare l’area a ridosso della ferrovia con un investimento di 300mila euro.
Sono inoltre stati stanziati 100mila euro per un primo intervento che consiste nella manutenzione straordinaria delle strutture più vecchie ed è in fase di ultimazione la progettazione dell’ampliamento generale con un importante investimento di due milioni di euro. A questi interventi si aggiunge anche la richiesta di indennizzo per danni sisma per un importo complessivo di due milioni e 300mila euro.
Questa mattina l’assessore Andrea Marchiori e il dirigente del Servizio Cimiteriale, il comandante Danilo Doria, hanno consegnato al personale di servizio il nuovo vestiario. Nei giorni scorsi sono state eseguite opere di manutenzione ordinaria ai campi e viali, con il lavoro degli operai del cimitero, e sono stati avviati controlli sulla sicurezza e di contrasto al fenomeno di accattonaggio in prossimità dei cancelli d’ingresso.
«Come annunciato a inizio mandato, abbiamo investito consistenti risorse economiche sulla manutenzione del cimitero come mai prima d’ora era stato fatto – ha commentato l’assessore Marchiori -. Accanto agli investimenti abbiamo avviato buone pratiche per rendere decoroso il luogo di culto e di rispetto che per noi rappresenta lo specchio di una città che cambia mantenendo viva la tradizione. Si tratta del primo step della programmazione pluriennale a cui seguiranno altre importanti iniziative perché sappiamo quanto i maceratesi hanno a cuore il luogo in cui riposano i propri cari. Al personale in servizio sia presso gli Uffici che al cimitero va il mio personale ringraziamento per la dedizione che quotidianamente mettono a servizio dei cittadini».
A cinque anni dal terremoto Muccia è uno di quei comuni del maceratese che sembrano essersi fermati nel tempo, un po' come l'orologio del campanile che da quando c'è stato il terremoto di tanto in tanto si blocca per segnare sempre la stessa ora. "Vengono giù di proposito dal Veneto per poterlo sistemare quando i tecnici comunali non ci riescono", conferma il sindaco Mario Baroni, appena rieletto per il secondo mandato.Nel Medioevo il paese rappresentava una sede strategica per la lavorazione e il commercio delle granaglie, con la signoria dei Da Varano di Camerino che vi fece per questo erigere un castello in difesa dei mulini. E gli anni migliori tutto il paese sembra proprio esserseli lasciati alle spalle, con il periodo storico a cavallo tra ottocento e novecento - con i contadini che venivano qui per lavorare nei mulini - che ha significato la massima espansione di un centro che oggi conta poco meno di 900 abitanti. Un tempo erano più del doppio.
Muccia porta con sé il triste primato di comune con il più alto numero di sfollati a causa del terremoto dell'ottobre 2016: "Abbiamo superato l'87%", spiega ancora Baroni, "qui la gente si è ritrovata senza casa e senza lavoro quando ancora stava pagando i mutui per rimettere in sicurezza le abitazioni private dopo il terremoto del 1997". Tra questi il signor Gabriele, che aveva appena rinnovato i locali del suo supermercato, il più grande della zona: "Noi ci siamo ritrovati ad aver perso le nostre case e per oltre un anno anche il lavoro, tutto nel giro di pochi attimi. Adesso ci stiamo rialzando con grande dignità".Chi ha avuto la possibilità economica ha preferito spostare casa e occupazione in altri centri abitati della zona. Ma c'è anche chi ha preferito restare nel piccolo quartiere sorto sulle rive del Chienti, dove il nuovo centro commerciale adesso si trova all'interno delle casette edificate in via emergenziale. Qui il villaggio è stato costruito per durare pochi anni e reggere l'urto immediato della ricostruzione: di anni, invece, ce ne vorranno almeno altri 15 prima di abbandonare le casette.Una delle tante incompiute è rappresentata dalla struttura che sarebbe dovuta essere un grande capannone della Croce Rossa italiana: oggi restano solo lo scheletro in metallo e le fondamenta arruginite, niente più. E' per questo che la fondazione di Andrea Bocelli ha cercato di regalare almeno qualche sorriso in quest'area ripristinando la scuola per i più piccoli e dipingendo di splendidi murales le pareti di contenimento che segnano il perimetro dei bungalow costruiti in via temporanea. Tra questi, anche una splendida chiesetta moderna realizzata grazie a donazioni private.
Sono tante le storie che si possono raccogliere a Muccia. Un piccolo borgo composto oggi da abitazioni private e strutture pubbliche tutte puntellate per evitare che possano crollare. E, ovviamente, tutte inagibili. Nel centro storico è rimasto a vivere solo un signore, che ha preferito non lasciare ricordi e apparente normalità: una mosca bianca nel silenzio interrotto solo dal battito d'ali delle decine di colombe che cercano riparo alle spalle della cattedrale dai venti gelidi che già a ottobre sferzano incessanti questa zona.
Entriamo all'interno della zona rossa e, se non fosse per le transenne, sembrerebbe davvero di ritrovarsi in un'altra epoca, con la nebbia che avvolge il paese già nel primo pomeriggio e la montagna dal fare minaccioso proprio lì a sovrastare e proteggere tutto. "Sappiamo bene che non torneremo nelle nostre case ancora per lungo tempo, ma qui stiamo provando a non mollare, anche se ci sentiamo spesso dimenticati da tutti".
Il nostro reportage e le interviste video dal comune di Muccia:
I componenti del CdA dell’Associazione Arena Sferisterio hanno deliberato una manifestazione di interesse, a evidenza pubblica, per la nomina del direttore artistico deputato a guidare la prossima stagione lirica, succedendo a Barbara Minghetti. La procedura dovrebbe concludersi entro la fine di novembre.
La decisione è maturata nel corso di una riunione tenutasi nel tardo pomeriggio di oggi all'interno del Palazzo della Provincia di Macerata. A presiederla sono stati il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli (presidente dell'Associazione Arena Sferisterio) e il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari (vicepresidente dell'Associazione Arena Sferisterio).
Per quanto riguarda la scelta del nuovo sovrintendente la posizione del sindaco Sandro Parcaroli è stata quella di procedere ad un rinnovo triennale, tramite affidamento diretto, della carica a Luciano Messi, senza dunque aprire un bando di concorso. Una modalità sulla quale il CdA si è diviso. Luciano Messi ricopre questo ruolo dal dicembre 2015.
Il CdA dell'Associazione Arena Sferisterio, lo ricordiamo, è formato da Gabriella Almanza Ciotti, Franco Malgrande, Filippo Olivelli, Giuseppe Rivetti (nominati dal Comune) e da Francesco Adornato, Claudio Pettinari e Carla Sagretti (nominati dalla Provincia). Presenti oggi anche i revisori Giorgio Piergiacomi e Carlo Maria Squadroni.
Dopo la pausa dello scorso anno, a causa della pandemia, venerdì 29 ottobre prenderà il via la nuova edizione della Scuola annuale di specializzazione per tecnici, imprenditori e operatori agricoli organizzata dalla Fondazione Giustiniani Bandini.
Il Corso, giunto alla 40ª edizione, vedrà la supervisione e il coordinamento tecnico-didattico del Prof. Claudio Caproli, che raccoglie l’ideale testimone dal suo predecessore, il Dott. Gino Pasquali, che ha curato le precedenti annualità.
Il filo conduttore dell’edizione 2021-2022 sarà il tema “Agricoltura, Produzioni e Ambiente”, che verrà sviluppato in diciassette lezioni settimanali, tenute da docenti universitari e da esperti di livello regionale e nazionale, che si svolgeranno ogni venerdì alle ore 19, presso l’Aula Verde all’Abbadia di Fiastra, fino al momento di chiusura finale previsto per l’11 marzo 2022.
La Scuola annuale trova direttamente le proprie radici nelle lungimiranti volontà testamentarie del Duca Sigismondo Giustiniani Bandini, che hanno dato origine all’Abbadia di Fiastra e alla stessa Fondazione, e rappresenta senza dubbio una delle iniziative più longeve di questo genere nel nostro territorio. Grazie alla sua capacità di rinnovarsi continuamente, il corso riesce ogni anno a suscitare interesse e apprezzamento, ponendosi l’obiettivo di offrire informazioni e conoscenze sui temi più attuali per il mondo dell’agricoltura.
Anche quest’anno ci sarà poi la preziosa collaborazione con l’Istituto Agrario “G. Garibaldi” di Macerata, i cui studenti assisteranno online alle lezioni settimanali. Rilasceranno invece crediti formativi, ai propri iscritti che parteciperanno, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, l’Albo dei Periti Agrari, il Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino.
La partecipazione sarà come sempre completamente gratuita, e quest’anno potrà avvenire sia tramite web in modalità videoconferenza, sia in presenza, ma in questo caso, per via delle limitazioni dovute al Covid, il numero massimo dei partecipanti ammessi in sala è tassativamente di 40. In entrambi i casi occorre la preventiva registrazione (per informazioni e registrazione: tel. 0733-202122; www.abbadiafiastra.net)
Si rammenta inoltre che la partecipazione in presenza sarà possibile solo previa esibizione del green-pass.
Il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato come, nel corso delle ultime 24 ore, siano stati testati 2693 tamponi: 1172 nel percorso nuove diagnosi (di cui 376 nello screening con percorso antigenico, con 11 positivi rilevati) e 1467 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 7,8%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 43,70 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 44,22).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 91, di cui 28 nella provincia di Macerata, 22 nella provincia di Ancona, 10 nella provincia di Pesaro-Urbino, 16 in provincia di Fermo, 14 in provincia di Ascoli Piceno e 1 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (22 casi rilevati), contatti in ambito domestico (28 casi rilevati), contatti extra regione (2), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (11), ambito scolastico-formativo (5), contatti in ambito assistenziale (3) e contatti in ambito sanitario (2).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 7,8% oggi, contro il 7,7% registrato ieri.
Nelle ultime 24 ore si registra anche un incremento del numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 61 (+2 rispetto a ieri), tra i quali 17 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri), 29 in reparti non intensivi e 15 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Presso la residenza Valdaso, a causa delle complicazioni dovute al Covid, ha perso la vita una 85enne di Montecosaro.
Vi sono, infine, 50 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e 4 pazienti nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Pesaro, uno al "Murri" di Fermo, uno a Jesi e uno a Torrette.
La Giunta comunale ha approvato il progetto per la fornitura e la posa in opera di quattro cestini subacquei per la raccolta dei rifiuti galleggianti all’interno del bacino portuale, per un importo complessivo pari ad 47.820,00 euro. L’azione di ripulitura sarà realizzata avvalendosi del finanziamento assegnato dalla Regione Marche al comune di Civitanova Marche per l’effettuazione di interventi di investimento all’interno dell’intera area portuale (decreto del Dirigente del Servizio Tutela - Gestione ed Assetto del territorio n. 134 del 17/06/2021).
A dare notizia del progetto definitivo - esecutivo elaborato dall’Ufficio tecnico comunale è l’assessore al Porto Francesco Caldaroni. Si procederà dunque con la fornitura e la posa in opera di quattro cestini subacquei tipo "Sea Package Seabin" 220 Volt - 500 W da collocarsi all'interno dello specchio portuale in aderenza alle banchine portuali pescherecce con accessori mobili (struttura galleggiante di supporto tipo zattera).
“Questo intervento che andremo a realizzare usufruendo di fondi regionali – spiega Caldaroni - contribuirà a tenere più pulite le acque del porto, dove purtroppo affiorano chili di rifiuti abbandonati. In linea con altri porti italiani che hanno adottato questo sistema, anche Civitanova installerà i cestini subacquei per intrappolare microplastiche e altri oggetti che, oltre che ad inquinare le acque costituiscono un pericolo perché vengono ingeriti da varie specie marine”.
Il progetto è inserito all’interno del programma OO.PP. 2021-2023 (variazione n. 2 approvato dall’Amministrazione Comunale con D.G. n. 338 del 24/08/2021