Il presidente della Regione Marche all’inaugurazione della nuova sede provvisoria dei carabinieri in Piazza Garibaldi. Questa mattina il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Marche, il Generale Fabiano Salticchioli, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, il Sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, il Presidente dell’Unione Montana, Alessandro Gentilucci, l’arcivescovo di Camerino monsignor Francesco Massara e le numerose autorità presenti ha partecipato all’inaugurazione della nuova caserma provvisoria della Compagnia Carabinieri che torna in un palazzo del centro storico, in piazza Garibaldi.
“Mi rallegro – ha sottolineato Acquaroli – per il grande lavoro istituzionale svolto che ha un importante valore simbolico per la città di Camerino, per tutto il cratere e per la nostra regione. Con questa struttura si garantisce la presenza dello Stato nel centro storico della città e rappresenta un segno importante per la ricostruzione.
Un ringraziamento va al Generale Fabiano Salticchioli perché con grande e instancabile impegno ha garantito che tutte le istituzioni riuscissero a convergere nell’obiettivo di riaprire questa sede provvisoria e con lui ringrazio tutti quanti si sono adoperati per questa sede e per quella che sarà la sede definitiva. Il ruolo delle istituzioni è quello di dare risposte migliori possibili e di farlo nel più breve tempo possibile perché attraverso il processo di ricostruzione dobbiamo ridare una normalità a questi territori. Ancora una volta la filiera istituzionale ha dimostrato che la capacità di raggiungere obiettivi, quando lo si vuole veramente e c’è impegno e serietà, è a portata di mano. Tutto ciò spero che sia anche da stimolo per la ricostruzione ed essere da traino e da volano per il rilancio da nostra parte della regione così duramente colpita dal sisma”.
Sono pressoché ultimati i lavori per la delocalizzazione della casa di riposo di Pieve Torina in località La Serra. “Per Natale i nostri anziani, attualmente ospitati presso l’ex ospedale di Matelica, torneranno finalmente a casa. Lo avevamo annunciato e ora, con orgoglio, lo possiamo confermare. È il più bel regalo di Natale che potessimo desiderare, e lo vivremo insieme all’intera comunità di Pieve Torina”. È soddisfatto il sindaco Alessandro Gentilucci per come si sta concludendo la realizzazione della struttura temporanea destinata ad accogliere gli ospiti della casa di riposo, in attesa della ristrutturazione del complesso Sant’Agostino.
“Lunedì 20 dicembre, alle ore 11, inaugureremo la nuova sede e restituiremo spazi adeguati e funzionali ai nostri anziani. È un risultato straordinario, voluto con il cuore e tanta tenacia, che restituisce dignità a persone che hanno sofferto più di tutti l’allontanamento dal loro contesto abituale di vita. Una comunità si ricostruisce anche così: abbiamo lottato per garantire servizi puntuali ai cittadini, in particolar modo a quelli più fragili, e siamo riusciti a evitare che i nostri anziani venissero dislocati in diverse realtà delle Marche. Un ringraziamento va al presidente della Regione, Acquaroli, per aver accordato questa delocalizzazione cosicché gli ospiti della casa di riposo – conclude Gentilucci – torneranno, finalmente, a respirare aria di casa”.
Sono sette le colonnine a corrente alternata per la ricarica di veicoli elettrici già funzionanti a pieno regime nel comune di Civitanova Marche. Di queste sette, quattro sono state messe a disposizione degli utenti in maniera gratuita dall'amministrazione comunale fino al mese di febbraio 2022, le restanti tre sono gestite dal settore privato. Ai fini dell'utilizzo è necessario il download di un'apposita applicazione telefonica.
Per l’installazione delle colonnine di proprietà comunale e delle relative pensiline con pannelli fotovoltaici, l’Ente ha ricevuto un finanziamento dalla Regione Marche di circa 40 mila euro, a seguito della sottoscrizione del contratto di fornitura e posa, su una spesa totale di circa 100 mila euro.
I siti individuati per il circuito “Nextcharge” sono: via Marinetti (parcheggio antistante Polizia locale), via Vittorio Veneto (parcheggio Largo Italia lungomare Sud), viale Matteotti (parcheggio antistante chiesa Cristo Re) e via Castellara (parcheggio retrostante concessionaria ViaVai). L’altro circuito “Duferco” riguarda via Buozzi, di fronte teatro Rossini, via San Costantino, nei pressi del Covid hospital, via Saragat/Malaspina, nei pressi del parcheggio bar Servidei.
Tutte le colonnine sono dotate di due attacchi, pertanto si possono caricare due vetture contemporaneamente in corrente alternata. Di recente, inoltre, il Comune ha acquistato nuove auto elettriche e il personale sta già usando il nuovo sistema di ricarica. Ieri mattina, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha voluto provare la nuova auto e il servizio di ricarica, insieme al personale dell’ufficio tecnico comunale Marco Schiavoni e Matteo Baldassarri.
“In questo periodo storico si moltiplicano le disposizioni europee, nazionali e regionali in materia ambientale per promuovere misure di green economy – ha detto il sindaco Ciarapica -. Civitanova è all’avanguardia in questo settore e punta alla riconversione verde in tempi brevi, attraverso una serie di azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale; tra queste gli impianti per la ricarica elettrica e il rinnovamento del parco vetture, con l’acquisto di mezzi a zero emissioni in linea con le direttive volte ad un minor inquinamento e a maggiore sicurezza del personale. Il nostro obiettivo è diventare una città sempre più attenta all’ambiente e anche per questo abbiamo provveduto a porre a dimora tante piantumazioni”.
Usufruendo del contributo della Regione Marche, il Comune ha proceduto all'acquisto dei seguenti mezzi: Nissan Leaf 40 kW Business in sostituzione del veicolo del Servizio Osap; Nissan Leaf 40 kW Business in sostituzione del veicolo del Servizio Protocollo; Renault Zoe R135 in sostituzione del veicolo del Servizio Demanio; Renault Kangoo Maxi Z.E. ICE n.1 Autocarro in sostituzione del veicolo del Servizio Patrimonio. La spesa complessiva è stata di 110.100 euro di cui 86.600 attraverso un contributo ammesso a finanziamento dalla Regione Marche e 23.500 euro attraverso cofinanziamento del Comune.
Altro record di contagi da coronavirus rilevati in un giorno nelle Marche: 753 casi per un'incidenza su 100mila abitanti che schizza da 226,72 di ieri all'attuale 263,88. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale.
In una settimana nella regione si sono registrati 3.869 casi positivi (ben oltre 500 al giorno di media) per un'incidenza di 255,77 che pone le Marche al nono posto tra le regioni e province autonome italiane con più contagi. Tra i positivi, fa sapere la Regione, l'incidenza su 100mila abitanti è di 33,51 tra i vaccinati e 95,29 tra i non vaccinati. Sul fronte vaccini si sono finora registrate 214.501 prenotazioni per la terza dose anti-Covid.
Per quanto riguarda i contagi sono due le province marchigiane con oltre 200 casi in un giorno: Ancona (233) e Pesaro Urbino (201); sono seguite da Fermo (105), Macerata (104), Ascoli Piceno (77) mentre altri 33 casi riguardano persone provenienti da fuori regione. I sintomatici sono 174; i casi comprendono anche 197 contatti stretti di positivi, 214 contatti domestici, 24 in ambiente scolastico/formativo, 6 in setting lavorativo, 11 in ambiente di vita/socialità; su 116 contagi sono in corso approfondimenti epidemiologici. Sono 191 i casi di positività tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni ma i picchi si registrano tra persone nella fascia 25-44 anni (183) e 45-59 anni (177). I tamponi eseguiti sono 7.410 tra cui 4.257 nel percorso di screening diagnostico e 3.153 nel percorso guariti (17,7% positivi), oltre a 1.971 test antigenici (260).
Quanto alla 'saturazione' di posti letto occupati da pazienti Covid le Marche, con 35 degenti in terapia intensiva, raggiungono un tasso di 23,80 sul milione di abitanti (quinta regione in Italia dopo le province autonome di Trento, Bolzano, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia). Aumentano anche i ricoveri Area Medica, dove sono presenti 151 pazienti (+9 rispetto a ieri). L'incidenza di degenti in Intensiva per 100mila abitanti è di 0,64 tra i vaccinati e 5,46 tra i non vaccinati. Si sono,purtroppo, anche registrati tre decessi correlati al coronavirus: un 95enne di San Lorenzo in Campo spirato presso l'Rsa Galantara, una 77enne di Grottazzolina che ha perso la vita in casa e una 83enne di Osimo che è scomparsa presso l'Inrca di Ancona.
Va al lavoro esibendo il green pass di una parente e viene licenziata. È quanto avvenuto circa tre settimane fa nella sede della Poltrona Frau, a Tolentino, sebbene il fatto sia emerso soltanto nelle ultime ore. La donna si è presentata all'ingresso dello stabilimento con un qr code appartenente ad un'altra persona: un'anomalia che non è passata inosservata agli addetti ai controlli. Addetti che l'azienda, in alcune fasce orarie e appositamente per la verifica del green pass, ha anche implementato - attraverso nuove assunzioni - rispetto all'organico abituale pre-Covid.
Alla dipendente il tentativo di aggiramento della normativa è costato il posto di lavoro: l'azienda l'ha licenziata adducendo come motivazione la giusta causa. Secondo la legge, infatti, a partire dallo scorso 15 ottobre e sino al termine dello stato di emergenza (prorogato sino al 31 marzo), vige l'obbligo di Green Pass per l'accesso a tutti i luoghi di lavoro, sia nel settore pubblico che nel privato.
Roma, Milano, Bari, Palermo e Cagliari. I lavoratori tornano in piazza contro quella che è stata definita una pandemia salariale e sociale. La protesta che per 8 ore fermerà l’intero Paese nasce dal mancato accordo tra governo e parti sociali dello scorso 2 dicembre.
Temi al centro dello scontro per i sindacati la Legge di Bilancio 2022, il peggioramento generale delle condizioni di lavoro, i mancati provvedimenti in materia di IRPEF e la quantità di risorse stanziate per limitare l’aumento del costo delle bollette energetiche.
«La legge va cambiata in modo da diminuire il più possibile le disuguaglianze sociali nel nostro Paese. Siamo partiti in bus alle ore 4.30, dopo aver radunato tutti gli iscritti della regione, per essere presenti a Roma e dare il nostro sostegno allo sciopero generale» – ha dichiarato il responsabile della Uil Regione Marche, Piero Polidori.
«Noi ci siamo mossi questa mattina alle ore 5.30 da Macerata con tre pullman – ha aggiunto il Segretario Organizzativo Cgil Regione Marche, Daniele Principi - con le delegazioni di tutti i settori che hanno aderito allo sciopero, circa 150 persone».
«Non è accettabile - afferma in un video il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini - che una commessa che non arriva a 20 mila euro all’anno possa avere un vantaggio di 100 euro, rispetto a chi riceve migliori vantaggi perché in possesso di un reddito di tre-quattro volte superiore. Gli 8 miliardi destinati al Fisco con questa Legge di Bilancio devono andare necessariamente ai lavoratori dipendenti e ai pensionati a partire dai redditi più bassi». In questo senso, la proposta avanzata inizialmente da Mario Draghi prevedeva l’esclusione per un anno dalla riduzione dell’IRPEF per i redditi oltre i 75 mila euro. Proposta che, però ha incontrato l’opposizione di Lega, Fratelli d’Italia e Italia Viva. Nel secondo caso, quello legato al rincaro bollette, il disegno di legge di bilancio prevede lo stanziamento di 2 miliardi di euro per compensare gli effetti della crisi energetica sulle bollette della popolazione: troppo pochi per i sindacati.
A smuovere i sindacati, infine, la volontà di essere “Insieme per la giustizia” per combattere i salari fra i più bassi d’Europa, la pensione spostata a 71 anni (una delle più tardive in UE) e la mancanza di stabilità e quindi di futuro per i giovani.
Da segnalare l’astensione da parte della Cisl, giustificata negli ultimi giorni dalla necessità di lasciare un canale aperto di dialogo con il Governo. «Siamo un sindacato popolare e non populista – hanno dichiarato in una delle ultime interviste i Segretari Luigi Sbarra e Roberto Benaglia - È il momento di essere costruttivi, perché la precarietà non la si abolisce con una legge e con uno sciopero. Quello di Cgil e Uil ci sembra un modo per evidenziare il malessere delle persone, ma il sindacato non ha questo compito, il compito del sindacato è di fare gli accordi e portare le soluzioni».
A Porto Recanati riprende il doposcuola all’Hotel House, dedicato ai bambini in difficoltà. Le attività, seguite dalla cooperativa “Il Faro”, sono rivolte alla fascia d’età compresa tra i sette e i dodici anni e si svolgono il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30.
La ludoteca comunale “La tenda”, che si trova presso l’Hotel House, è chiusa da qualche mese per lavori di messa in sicurezza che l’Amministrazione prevede di completare nel prossimo anno. Grazie alla collaborazione tra gli Uffici comunali, però, sono stati messi a disposizione del servizio i container Sae collocati nei pressi del condominio multietnico.
"Ci teniamo a ringraziare l’Ufficio per le Politiche sociali e gli operai del comune per l’ottimo lavoro svolto in brevissimo tempo – dichiarano l’assessore alle Politiche sociali Sonia Alessandrini e la consigliera Fatou Sall –, i container infatti nascevano come sportello multifunzionale in capo all’Ufficio Servizi demografici, che con grande disponibilità ed entusiasmo ne ha permesso l’affido alle Politiche sociali».
Nei mesi scorsi, nonostante l’emergenza sanitaria e le difficoltà logistiche, il Comune aveva riattivato il servizio di ludoteca per i bambini dai tre ai sei anni presso la Biblioteca comunale in Corso Matteotti, frequentata ora da bambini di tutte le nazionalità, dimostrandosi un importante strumento di integrazione. Mancava però di riattivare l’utile attività di doposcuola che da anni si svolgeva grazie ai progetti Primm che coinvolgono il Comune.
Sempre a proposito di progetti Primm, è in corso una gara d’appalto che servirà a potenziare il servizio del Centro di Aggregazione Giovanile dell’Hotel House con lo scopo di promuovere l’inclusione e la socializzazione dei giovani immigrati. Ciò permetterà di porre in essere iniziative pubbliche che potranno accompagnare le nuove generazioni dai tre ai diciotto anni di età.
"La ripresa del doposcuola si inserisce all’interno del progetto di lotta contro la dispersione scolastica. L’Amministrazione è fermamente convinta che l’istruzione rappresenti il motore dell’integrazione ed è nostro dovere fornire il massimo aiuto possibile ai giovani che non posso contare su una rete familiare in grado di aiutarli in tal senso" affermano Alessandrini e Sall "Le attività che stiamo cercando di promuovere e potenziare hanno come obiettivo non solo l’integrazione ma anche la sicurezza: creare ambienti di discussione aperti e inclusivi, dove i giovani si sentano supportati dalle Istituzioni e liberi di socializzare, infatti, potrà evitare il verificarsi delle risse tra gang di cui troppo spesso leggiamo sui giornali o sui social media".
Prosegue anche quest’anno il Progetto “Solidarietà Natale”, iniziativa attivata nel 2017 dall’attuale Amministrazione Comunale che vede protagonista l’Assessorato alle Politiche Sociali insieme alla Consulta dei Servizi Sociali e alla Fondazione Caritas in Veritate, a cui si è aggiunta l’anno scorso l’Organizzazione di volontariato “SVAU”, nuovo partner istituzionale del Protocollo d’Intesa con l’ente comunale. Il progetto prevede l’arricchimento del tradizionale pacco natalizio distribuito alle famiglie prese in carico, con un buono spesa il cui acquisto è finanziato dal Comune.
“Anche quest’anno la volontà forte è quella di sostenere ulteriormente e concretamente le famiglie – ha dichiarato l’Assessore Barbara Capponi – con un gesto che consenta in occasione delle festività natalizie un acquisto più mirato in base alle varie esigenze ed all’età dei membri delle famiglie. Pensare anche a queste accortezze è occuparsi davvero dell’altro, nello spirito tangibile di Civitanova Città con l’infanzia”.
Il Comune mette a disposizione dei circa 480 i nuclei familiari che a Civitanova Marche usufruiscono del pacco alimentare risorse pari a 40.000 euro, cifra che è stata elevata già dall’anno scorso in considerazione dei sempre più diffusi fenomeni di povertà e disagio economico, aggravati anche a causa dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 che, in molti casi, ha anche determinato la perdita del lavoro.
Queste risorse per il Progetto “Solidarietà Natale 2021” vanno ad aggiungersi, sulla base di un Protocollo d’Intesa, a quelle erogate annualmente dallo stesso Comune alla Fondazione Caritas de veritate (60.000 euro) ed all’Associazione di volontariato SVAU (5.000 euro) per la realizzazione di servizi ed attività nel territorio comunale finalizzati al contrasto della povertà e della marginalità sociale.
Inoltre, per quanto riguarda l’erogazione di buoni spesa nella forma di voucher elettronico per l’acquisto di prodotti alimentari e di prima necessità, sono risultate ammissibili circa 670 domande che non potrebbero essere tutte soddisfatte sulla base dell’originaria disponibilità di risorse.
Pertanto l’Amministrazione Comunale, alla luce dell’elevato numero degli aventi diritto, non preventivabile alla vigilia per tutte le variabili e le incertezze derivate dal momento di crisi economica condizionata anche dal Covid, con la volontà di accontentare tutti gli aventi diritto e rispondere alle necessità dei cittadini con fattive misure di sostegno, ha deciso di integrare le risorse disponibili con prelievo dal Fondo di Riserva di circa 100 mila euro.
“La volontà della Amministrazione di sostenere l'intera e molto ampia platea dei richiedenti, impossibile da prevedere preventivamente data la situazione in continuo mutamento, è la risposta più concreta ai bisogni reali dei cittadini – ha dichiarato l’Assessore Barbara Capponi - Pensare un bando apposito con requisiti specifici ha permesso di distribuire risorse in modo mirato a chi ne ha davvero necessità. Ringrazio gli uffici per il lavoro serrato e puntuale per la redazione del bando e per tutte le pratiche amministrative necessarie per l'erogazione agli aventi diritto".
Ad oggi risultano essere 800 gli operatori scolastici nella Regione Marche che non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose - alcuni esentati per ragioni di salute – per un totale di 34.215 individui. In linea generale, è stata riscontrata finora una copertura superiore al 97%, dimostrando l’alta adesione del settore alla campagna vaccinale. Ma persiste la questione relativa al corpo docenti impegnato nelle scuole Primarie e dell’Infanzia, strettamente legato al problema cronico delle supplenze. A quest’ultimo poi segue il caso dei docenti no vax, molti dei quali continuano a ricorrere ad aspettative e ferie pur di aggirare l’obbligo, da oggi imposto secondo le ultime direttive del Governo Draghi (in osservanza del decreto-legge 26 novembre 2021, n. 1721).
Sono questi gli argomenti principali affrontati ieri in conferenza dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti insieme ai dirigenti dei vari presidi scolastici sparsi sul territorio marchigiano, invitando nelle prossime settimane (sebbene non in chiave ufficiale) a mantenere il riserbo rispetto ad ogni tipo di dichiarazione in materia di vaccini. Ad essere state chiarite, invece, sono state le modalità d’azione che tutti saranno tenuti ad osservare per scongiurare i possibili rischi. Tra i più importanti, quello di servirsi del Sistema Informativo dell’Istruzione insieme alla Piattaforma Nazionale Digital Green Certificate, in modo da verificare quotidianamente lo stato vaccinale del personale docente e ATA a tempo indeterminato e determinato in servizio presso ogni singola Istituzione scolastica statale.
A questo si aggiungerà anche un sistema di alert che permetterà di conoscere in maniera automatica tutte le variazioni dello stato di vaccinazione del personale scolastico in servizio. “Lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge nella Circolare del 14 dicembre firmata da Stefano Versari, Capo Dipartimento Miur – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da 600 a 1.500 euro”. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a 1000 euro.
La regola generale, inoltre, concede al personale scolastico di continuare a svolgere la propria attività, ma solo entro il termine dei 5 giorni utili a mettersi in regola con il super green pass (esibendo fintanto il regolare certificato verde di base, ottenuto anche con il tampone). Per i non immunizzati si procederà, invece alla sospensione, previa disponibilità di figure sostitutive; chi non potrà vaccinarsi per motivi di salute sarà altresì impiegato in altra mansione che non preveda la presenza in classe. Ai docenti no vax, in ultimo, la pena sarà la sospensione dal lavoro senza stipendio.
Sul piano strettamente locale, quindi, i dirigenti scolastici sono rimessi alle indicazioni dell’Ufficio scolastico regionale, continuando pertanto a monitorare in prima persona – insieme al Servizio Sanitario – lo stato di incidenza del Covid nelle proprie strutture e il conseguente tracciamento. Un modus operandi che, in tempi di minore impatto virale, risulta essere efficace, ma che smette di esserlo nel momento di una risalita dei contagi. Dagli ultimi aggiornamenti, sono 271 le classi in quarantena, evidenziando un’incidenza pandemica del 2%. E quindi anche un alto tasso di studenti vaccinati.
L’Amministrazione comunale si impegna a coordinare e monitorare le iniziative progettuali sul territorio nell'ambito della promozione della lettura e a creare nuove occasioni di crescita. Dopo l’ottenimento del titolo “Civitanova Marche Città che legge” nel biennio 2020-2021, il Comune ha siglato il “Patto per la lettura”, uno strumento di governance per la promozione e il sostegno della lettura promosso dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) - Ufficio del Ministero per i Beni e le attività Culturali, adottato con Deliberazione di Giunta Comunale del 30/11/2021.
Al Patto possono aderire entità pubbliche, biblioteche, scuole, associazioni, librerie, case editrici, fondazioni, ospedali, consultori, gruppi di lettura, istituti culturali, enti del terzo settore e altri soggetti che ne condividono le finalità, facendo proprio e condividendo il contenuto del documento stesso.
Il percorso di promozione alla lettura vanta una lunga storia a Civitanova, grazie alle attività messe in atto negli anni dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con la Biblioteca comunale Zavatti, protese a rendere la lettura accessibile a tutti, con strumenti all’avanguardia rivolti alle categorie più fragili e iniziative volte a superare barriere generazionali, sociali, culturali, linguistiche. Oltre ai servizi aggiuntivi nella struttura comunale, il Comune ha attivato anche diversi progetti tra cui “Bookbox” con i ragazzi dell’Anffas per favorire l’inclusione sociale attraverso libri e riviste.
Al via dunque la campagna di adesione a terzi al nuovo progetto con il quale l’Ente inizia a tessere una vera e propria rete di collaborazione permanente sul territorio, con la finalità di organizzare azioni congiunte e condividere buone pratiche mirate ad ampliare la base dei lettori riconoscere a tutta la popolazione il diritto di leggere. La richiesta formale di entrare a far parte del Patto può avvenire, senza limiti temporali, mediante la sottoscrizione dell’apposito formulario on line o via protocollo. “La lettura è un valore sociale fondamentale, i cui benefici sono tangibili sia a livello individuale che di comunità – spiega il sindaco di Civitanova e assessore alla Cultura Fabrizio Ciarapica - e come ogni bene va sostenuto con azioni coordinate e congiunte tra enti pubblici e associazioni private.
Tutte le iniziative culturali hanno come base la lettura, poiché attraverso essa si sviluppa e si stimola il pensiero critico. A Civitanova sono davvero tante le attività culturali e i progetti che vengono sviluppati tutto l’anno: la Scuola di scrittura poetica, Nati per leggere, i gruppi lettura, i festival letterari che ospitano scrittori, filosofi, CartaCanta, il concorso Giallocarta, la collaborazione con le Università e associazioni e tantissime altre attività finalizzate alla crescita socio-culturale della comunità. Un plauso all’Ufficio Cultura del Comune che ancora una volta si è dimostrato pronto a raccogliere le principali proposte nazionali nel settore, facendo crescere in tal modo il Comune a beneficio dell’intera comunità”.
Attraverso l’adesione al Patto per la lettura, tutti i soggetti hanno la possibilità di condividere le singoleattività grazie alla partecipazione alla rete, amplificandone conseguentemente la portata e facendoleritornare sul territorio rinnovate. L’obiettivo è avvicinare alla lettura i non lettori, con particolareriferimento alle famiglie in cui si registra un basso livello di consumi culturali e allargare la base deilettori abituali e consolidare le abitudini di lettura, con particolare riguardo ai bambini e ai ragazzi,promuovendo la lettura sin dalla prima infanzia per tutto l’arco della vita.
Incrementare le attività turistiche sulla vallata del Potenza è l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato da Enel e dal comune di Pollenza che potrà usufruire di spazi di proprietà di Enel, attorno al canale che alimenta l’impianto idroelettrico di Montefranco, per la realizzazione di un percorso cicloturistico che colleghi l’Abbazia di Rambona e Passo di Treia.
Nuova linfa per il rilancio del turismo sulla vallata del Potenza grazie al protocollo firmato da Enel e dal comune di Pollenza che potrà fruire di nuovi terreni situati intorno al canale di adduzione che alimenta l’impianto idroelettrico di Montefranco, in località Rambona, per la realizzazione del percorso cicloturistico “Abbazia di Rambona – Passo di Treia”.
L’accordo, che rappresenta una importante occasione per l’incremento delle presenze turistiche sul territorio, prevede la sistemazione dei sentieri naturalistici in gran parte presenti al margine della sponda idraulica del fiume Potenza, al fine di ricavarne un sentiero ciclopedonale di collegamento tra il ponte stradale di accesso alla frazione di Passo di Treia e l'Abbazia di Rambona, mediante attraversamenti ciclopedonali del fosso Rambona (in prossimità dell'Abbazia) e del canale di derivazione esistente Enel, il tutto, ovviamente, in modo compatibile con le esigenze di esercizio in sicurezza dell’impianto idroelettrico di Montefranco e dei fruitori del sentiero ciclopedonale. La convenzione, in vigore fino al 2034 , garantirà all’Amministrazione comunale di portare avanti progetti e piani di attività turistiche nel lungo periodo.
“Ringrazio Enel per la grande disponibilità dimostrata nell’accettare quanto richiesto dal nostro Comune – ha dichiarato il sindaco di Pollenza Mauro Romoli-. Il collegamento ciclopedonale da Passo di Treia a Rambona è strategico per questa Amministrazione ai fini della futura valorizzazione ambientale e turistica di Rambona sperando anche in un celere recupero dell’Abbazia, vero fulcro d’attrazione, oggi terremotata. L’investimento di circa 200.0000,00 euro si inserisce in un piano più articolato ed in gran parte già finanziato che vedrà collegata poi l’Abbazia di Rambona al Castello della Rancia permettendo così ai cicloturisti di passare con facilità e sicurezza dalla valle del Potenza alla valle del Chienti”.
“L’impianto idroelettrico di Montefranco rappresenta una importante risorsa del territorio - ha dichiarato Angelo Guastadisegni, responsabile idroelettrico Enel Green Power Area Centro Sud – non solo per la ricchezza dell’ambiente naturale e dell’attrattività turistico-sportiva, ma anche perché garantisce energia rinnovabile al territorio annualmente producendo annualmente circa 2 GWh di energia, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di centinaia famiglie. Con questo accordo vogliamo contribuire alla ripresa economica dei comuni marchigiani, valorizzando questi territori dal punto di vista ambientale, culturale, sportivo e turistico”.
Nuovo picco di contagi nelle Marche con 674 positivi rilevati nelle ultime 24 ore con il tasso di incidenza cumulativo che continua a salire fino a 226,72 su 100mila abitanti. È quanto emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio epidemiologico delle Marche. L'incremento riguarda soprattutto la provincia di Ancona, che totalizza 283 casi, seguita da Pesaro Urbino con 100, Macerata con 99, Ascoli Piceno con 97, Fermo con 80, e 15 casi fuori regione.
Ci sono 182 casi nella fascia di età 25-44 anni, 149 in quella 45-59, ben 170 quelli da zero a 18 anni, di cui 70 nella fascia di età 5-10 anni. Sono, invece, 56 i casi nella fascia di età 60-69 anni. Secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico regionale nelle terapie intensive, il 75% dei pazienti non è vaccinato, il 25% lo è, nell'area medica il 58% dei degenti non è vaccinato, il 42% lo è.
Sui casi postivi generali, il 51% è vaccinato, il 49% no. I 674 nuovi positivi rappresentano una positività del 17,6% su 3.833 tamponi del percorso diagnostico screening (7.195 i tamponi totali, dei quali 3.362, a cui si aggiungono 1.794 testo antigenici con 266 positivi da sottoporre a tampone molecolare). Sono 153 i soggetti sintomatici, 215 i contatti domestici, 141 i contati stretti di casi positivi, 24 i positivi in setting scolastico/formativo, 12 i contatti in ambiente di vita/socialità, 8 i contatti in setting lavorativo, 11 i casi in fase di approfondimento epidemiologico.
In aumento di 14 unità il numero dei ricoveri (177) mentre rimane stabile il numero complessivo di pazienti in terapia intensiva (36). Sono, invece, 11 i soggetti dimessi. Il Servizio sanità delle Marche segnala, inoltre, che purtroppo, nelle ultime 24 ore, si sono registrati tre decessi correlati al Covid-19: le vittime sono una 77enne di Grottazzolina che è spirata nel proprio domicilio, una 83enne di Osimo che ha perso la vita all'Inrca di Ancona e un 95enne di San Lorenzo in Campo che è morto presso la Rsa Galantara.
Ritorno alla normalità, a cinque anni dalle scosse di terremoto del 2016, per un’altra famiglia settempedana che potrà rientrare nella propria abitazione lesionata dal sisma dopo i lavori di riparazione del danno e miglioramento della struttura finanziati, con un contributo pubblico di 370mila circa, dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, al termine dell’iter della ricostruzione ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato l’immobile, un’abitazione singola nella frazione di Granali, non utilizzabile. Sono 303 i cantieri chiusi dopo le scosse mentre il finanziamento delle pratiche private per la ricostruzione settempedana ha superato i 141 milioni di euro. La somma andrà per il recupero di 433 edifici, di cui 258 interessati da interventi di ricostruzione leggera (per un importo di 37.761.106,30 euro), altri 83 da ricostruzione pesante (per un importo di 64.614.113,36 euro), 90 dall’Ordinanza 100 emanata dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione, avvocato Giovanni Legnini, (per un importo di 35.304.214,37 euro) e ulteriori 2 edifici che saranno interessati dall’Ordinanza 13/2017 (per un importo di 232.101,37 euro).
In totale sono 785 le istruttorie presentate all’ufficio sisma. Di queste, 381 fanno riferimento alla ricostruzione leggera di edifici classificati come B e C con scheda Aedes. Altre 216 sono relative, invece, alla ricostruzione pesante di edifici classificati come E con scheda Aedes. Ulteriori 175 pratiche sono quelle relative alla medesima Ordinanza 100, del Commissario Straordinario Sisma, emanata per facilitare proprio la ricostruzione di immobili danneggiati dalle scosse di cinque anni fa, mentre, con riferimento alla ricostruzione delle attività produttive, sono 13 le pratiche presentate. Sono 12 le pratiche rigettate. Ulteriori 54 richieste hanno interessato, infine, la delocalizzazione sempre delle attività produttive per le quali sono previsti contributi per oltre 700mila euro.
Continuano ad aumentare le classi in quarantena nelle Marche, ma diminuiscono quelle in provincia di Macerata, che non detiene più il record negativo. Alla data del 6 dicembre nella regione si contavano 227 classi in quarantena (contro le 145 del 29 novembre), salite ora a 271 (44 in più), alla data 13 dicembre. Balza al primo posto la provincia di Ancona con 85 classi in quarantena, seguita da Ascoli Piceno (59 classi), Pesaro – Urbino (59) Macerata (51, 29 in meno rispetto a 7 giorni fa) e Fermo (17).
Il dato del Maceratese è tanto più confortante se si considera che, nonostante i continui passi avanti, quanto a vaccinazione degli studenti si hanno sempre i dati peggiori rispetto alle altre province. I non vaccinati (non hanno ricevuto neppure una dose) nella fascia d’età 12-19 anni sono 5.129, il 23% del totale contro il 26,1% di una settimana fa: 2.821 su 11.116 (il 25,3% del totale) nella fascia d’età 12-15 anni; 2.308 su 11.124 (il 22%) del totale, nella fascia d’età 16-19 anni.
Da sottolineare come, nell’ultimo periodo, le vaccinazioni crescano soprattutto nella prima fascia, tra i più piccoli, meno nella seconda. In ogni caso, nell’arco di una settimana il numero dei non vaccinati è sceso di 687 unità e con esso la percentuale, passata dal 26,1% al 23%, un calo di oltre tre punti. Insomma, c’è un costante anche se lento miglioramento al confronto con le altre province. I non vaccinati in provincia di Ancona sono il 6,8% del totale, in provincia di Ascoli 13,1%, in provincia di Fermo il 14,9%, in provincia di Pesaro – Urbino il 15,3%. La media regionale è del 13,9%: la provincia di Macerata , dunque, resta sopra di nove punti.
Nuova caserma temporanea per i carabinieri, domani ci sarà il taglio del nastro a Camerino. Il Comando compagnia dell’Arma si trasferirà, in attesa della struttura definitiva a Vallicelle, in un edificio concesso in comodato d’uso gratuito dalla Provincia, grazie a un contratto stipulato con la Prefettura il 5 novembre scorso. Mentre i mezzi di servizio andranno in una rimessa messa a disposizione, sempre gratuitamente, dal Comune.
Lo stabile dove si collocheranno i militari è in piazza Sant’Angelo, nel centro storico della città, costituito da due piani per un totale di 1.040 metri quadrati. Una superficie complessiva tre volte superiore a quella dei Moduli abitativi provvisori, che fino ad oggi hanno ospitato uffici e alloggi “con conseguenti risvolti positivi – spiega l’Arma – sia in termini di operatività che di benessere del personale, costretto, quest’ultimo, a vivere ed operare in spazi angusti anche durante il periodo dell’emergenza pandemica”.
La cerimonia di inaugurazione, cui interverranno le massime autorità militari, civili e religiose provinciali e regionali, in ragione dell’emergenza sanitaria nazionale “sarà connotata dalla tradizionale sobrietà e compostezza dell’Arma dei Carabinieri, pur conservando significativa e ulteriore testimonianza di vicinanza alla popolazione lesa da gravissimi lutti e colpita negli affetti a causa del sisma. Un particolare ringraziamento per l’impegno profuso da tutte le Istituzioni coinvolte nel progetto, che ha permesso all’Arma di continuare ad esprimere e garantire la propria presenza sul territorio in favore della popolazione camerinese, e le più sentite espressioni di riconoscenza alla signora Giovanna Paolone, vedova del maresciallo capo, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria Sergio Piermanni e madrina della cerimonia – conclude l’Arma in una nota– la cui partecipazione sottolinea e riafferma il legame non solo ideale tra i militari caduti e quelli in servizio”.
Centro storico di Macerata al buio per un improvviso black-out. Disagi per gli utenti, in particolare per i gestori dei locali della piazza e del corso.
Lo stacco della corrente elettrica è avvenuto, intorno alle 21:15 di questa sera, e ha costretto al buio piazza della Libertà, parte di Corso Garibaldi e di via Don Minzoni. Completamente senza luce sono rimasti, dunque, i locali della piazza, così come la Questura e la Prefettura; spento anche l'albero di Natale, con l'eccezione del videomapping sulla facciata del teatro Lauro Rossi. La situazione non è stata ancora risolta, mentre già ripetuti sbalzi di corrente si erano registrati in altre zone del capoluogo (via Spalato e via Ettore Ricci) a partire dalla scorsa notte.
A quanto risulta, era prevista un'interruzione della corrente elettrica nella zona del centro storico dalle 18 alle 20:30 per dei lavori che dovevano essere eseguiti, ma alcune problematiche hanno costretto a posticipare il tutto alle 21, creando non poche difficoltà, in particolare ai gestori dei ristoranti del centro che avevano clienti a cena.
È stato approvato oggi in via definitiva il progetto del nuovo Polo Scolastico di Tolentino - che ospiterà il Liceo Classico, lo Scientifico e il Coreutico “Filelfo”, l’ITE “Filelfo” e l’IPIA “Frau” - sotto la supervisione del presidente della Provincia, Antonio Pettinari. Un’opera pubblica del valore complessivo di 23,5 milioni di euro che accoglierà tutti gli studenti delle scuole secondarie di II grado - dislocate in diverse sedi del Comune - rimaste danneggiate dal sisma del 2016.
«Si conclude un lungo percorso - ha dichiarato Pettinari - partito tempo fa con la decisione di costruire il polo scolastico di tutte le scuole di Tolentino e con l’individuazione dell’area da parte del Comune. Subito si sono evidenziate le prime difficoltà, con il ritrovamento di reperti archeologici che ha comportato numerosi mesi di scavi. Liberata l’area dalla Soprintendenza, è iniziata la progettazione preliminare sull’idea di base dell’architetto Severini; al fine di ridurre i costi dell’opera pubblica la Provincia ha scelto di farsi carico della progettazione del polo scolastico, della direzione lavori e del collaudo. Ma nonostante tutto non è stato sufficiente per rientrare nella cifra messa inizialmente a disposizione e che, più volte, avevamo comunicato essere limitata. Oggi siamo riusciti a mettere un punto fermo sull disponibilità finanziaria a breve si procederà all’appalto».
Il progetto per la costruzione del nuovo Polo Scolastico ha dovuto scontrarsi a più riprese con l'insufficienza delle risorse e le riserve dell'Amministrazione Comunale di Tolentino, ritenendo opportuno l'intervento dell'architetto incaricato Ubaldo Severini, e dei tecnici della Provincia per effettuare i dovuti aggiornamenti sulla situazione. Una mole di lavoro che si è andata ad aggiungere negli ultimi sei mesi, prima di arrivare al progetto definitivo sottoscritto in data odierna. Nei prossimi giorni i documenti saranno inviati all’USR e alla struttura commissariale per l’adeguamento dell’importo, in base alle osservazioni del Comune di Tolentino - che nei giorni scorsi ha rilasciato il permesso a costruire - e tenuto conto dell’aumento dei prezzi dei materiali edili.
«È passato del tempo e sono dispiaciuto per i disagi subiti dagli studenti - ha aggiunto Pettinari - ma si è trattato di una vera corsa ad ostacoli che, però, non ci ha mai scoraggiato. Un ringraziamento all’ufficio tecnico per il grande impegno profuso con tenacia, forza e determinazione. Prima di lasciare l’incarico di presidente, onoro un altro impegno preso a favore di ragazzi, famiglie, personale scolastico e di tutta la comunità. Abbiamo inserito un altro tassello sulla via ricostruzione».
Resta alto il numero di contagi al coronavirus nelle Marche. Sono 518 i casi positivi registrati nell'ultima giornata con un'incidenza delle infezioni che continua a salire e si attesta a 212,73 (ieri era a 205,60) su 100mila abitanti. In totale sono stati eseguiti 7632 tra tamponi e test antigenici con l'indice di positività giornaliero che scende all'11,7% rispetto al 14,2% di ieri. Lo fa sapere il Servizio Sanità della Regione Marche che dà conto anche dell'aumento di quattro unità, rispetto alle ultime 24 ore, del numero dei ricoveri (163) mentre rimane stabile il numero complessivo di pazienti in terapia intensiva (36). Sono, invece, 8 i soggetti dimessi.
Tra le province, è Ancona quella che fa contare il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore (231), seguita da Pesaro-Urbino (96), Fermo (72), Macerata (56) e Fermo (45), 18 nuovi contagi provengono invece da fuori regione. Tra i positivi sono 123 le persone che presentano sintomi; i casi, inoltre, comprendono 121 contatti stretti di positivi, 141 contatti domestici, 19 in ambiente di scuola/formazione, 5 di lavoro, 1 in ambito assistenziale e 1 sanitario, 8 in ambiente di vita-socialità; per 93 casi approfondimenti epidemiologici in corso.
Il numero più alto di infezioni giornaliere si conferma essere nella fascia d'età 25-44 anni (151) seguita da quella tra i 45 e i 59 anni (129). Tra giovani e giovanissimi si registrano 4 contagi tra gli 0-2 anni, 9 tra i 3-5 anni, 33 tra i 6-10 anni, 22 tra 11-13 anni, 32 tra 14-18 anni, 28 tra 19-24 anni. Inoltre ci sono 45 contagi tra persone tra i 60 e 69 anni, 37 nella fascia 70-79, 21 in quella 80-89 e 7 in quella dai 90 anni in su. Purtroppo, nelle ultime 24 ore, si sono registrati due decessi correlati al Covid-19: si tratta di un 73enne fanese spirato presso l'ospedale di Pesaro e di un 61enne di Senigallia, che ha perso la vita al nosocomio di Senigallia. Entrambi presentavano patologie pregresse.
Organizzata dall’Amministrazione Comunale e allestita presso la Pinacoteca di Ripe San Ginesio, domenica 12 dicembre si è inaugurata l’esposizione Aerimmobili- il meta futurismo del gruppo “Boccioni” Macerata 1932-1942. La mostra ripercorre la vicenda del gruppo di artisti futuristi che hanno animato la vita culturale di Macerata fino al 1942, tra i quali Sante Monachesi, Bruno Tano, Rolando Bravi, Umberto ed Alberto Peschi, Mario Monachesi, Arnaldo Bellabarba, Wladimiro Tulli, Lamberto Massetani, cui si aggiungono molti altri pittori, grafici, poeti, cineasti e musicisti.
Aperta fino al 30 Gennaio 2022 ed unica nel suo genere, la prestigiosa esposizione, curata da Roberto Cresti, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Macerata, presenta un itinerario fatto di opere originali ed inediti pannelli illustrativi. Proprio il carattere didattico rende l’allestimento interessante agli occhi sia di un pubblico esperto che di appassionati o studenti delle scuole di ogni ordine e grado, permettendo ad ogni visitatore di avvicinarsi alla storia e agli sviluppi artistici del futurismo.
In mostra una sezione sceltissima di opere provenienti dai maggiori musei di Macerata e da collezioni private. Tra esse, curata dal direttore del Centro studi Pannaggi Gabriele Porfiri, una selezione di disegni di Bruno Tano, eseguiti nell’ultimo periodo della breve vita dell’artista, alcuni dei quali esposti solamente alla XXIII Biennale di Venezia. L’esposizione vede importanti collaborazioni e patrocini: Regione Marche, Dipartimento di Studi Umanistici- UniMc, Unione Montana dei Monti Azzurri, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata- Musei di Palazzo Ricci, Centro Studi Pannaggi, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Liceo Artistico di Macerata, AS Contemporanea.
Una iniziativa di qualità, che rinsalda il particolare legame del Comune di Ripe San Ginesio con le espressioni contemporanee e testimonia il valor del contributo che i piccoli musei sono capaci di dare ad un più ampio panorama culturale.
AERIMMOBILI- IL META FUTURISMO DEL GRUPPO “BOCCIONI” MACERATA 1932-1942
Pinacoteca Comunale di Ripe San Ginesio, 12 dicembre 2021- 30 gennaio 2022. Ingresso Gratuito. Orario di apertura: dal mercoledì al sabato dalle ore 15.30 alle ore 19.30, domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30, giornate di chiusura: 24 dicembre e 31 dicembre 2021
Info e prenotazioni
Lutto a Mogliano. Si è spento all’età di 62 anni Dario Andreozzi. L’uomo è stato colto da malore, nel pomeriggio di ieri, mentre si trovava in casa in compagnia dell’anziana madre. La donna ha subito allertato i soccorsi, ma per il 62enne non c’è stato più nulla da fare. A stroncarlo, un infarto risultatogli fatale. Andreozzi lavorava nel mondo della calzatura e della pelletteria, ed era molto conosciuto in paese, dove viene ricordato come una persona estremamente cordiale e disponibile.
"Ciao Dario sarai sempre nei nostri cuori", hanno scritto nel manifesto funebre i suoi coetanei della classe 1959. Il funerale avrà luogo domani, mercoledì 15 dicembre alle ore 10, nella chiesa di San Gregorio Magno a Mogliano.