Questa mattina in Regione, a Palazzo Raffaello, il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, con il Coordinatore tecnico del gruppo comunale di Protezione Civile, Aurelio Del Medico, hanno incontrato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Un momento proficuo e cordiale, molto utile per fare il punto sulle tante iniziative che i volontari portano avanti sul territorio, dalle attività ordinarie alla assistenza nei punti di vaccinazione e in tutte le iniziative di supporto legate alla gestione dell'emergenza Covid.
L'incontro è stato anche l'occasione per raccontare al Presidente Acquaroli le progettualità per il futuro che vedono impegnati l'amministrazione comunale di Civitanova Marche e la Protezione Civile. ‘Ringrazio il Governatore Aquaroli per la consueta disponibilità e la grande attitudine al dialogo e all’attenzione che dedica in prima persona alla nostra comunità’. Ha dichiarato il sindaco Ciarapica.
Un'ampia varietà di bottiglie in plastica, lattine e pezzi di cartone galleggiano nell'acqua stagnante, con ampie macchie di olio in mare. A un mese di distanza quella che si presenta davanti ai nostri occhi al molo sud del porto di Civitanova Marche è la stessa desolante situazione riscontrata allora (leggi qui). Nulla sembra essere cambiato rispetto a quanto denunciato in quell'occasione, quando ci trovammo a fare i conti con una vera e propria piccola discarica a cielo aperto.
La considerevole quantità di rifiuti abbandonati, oltre ad inquinare le acque del porto e costituire un pericolo per numerose specie marine, rende meno attraente - anche dal punto di vista turistico - gli scogli del molo sud. Per ovviare alla problematica, l'amministrazione comunale di Civitanova Marche lo scorso 28 ottobre ha approvato il progetto definitivo-esecutivo per la fornitura e la posa in opera di quattro cestini subacquei per un importo complessivo pari a 47.820, 00 euro.
Attraverso l'installazione dei cestini subacquei - seguendo l'esempio di altre realtà italiane - si vuole cercare di rendere più pulite le acque del porto intrappolando al loro interno le microplastiche. I lavori per la messa in posa, però, non sono ancora iniziati: l'attesa si prolunga.
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno Recanati si prepara ad accogliere visitatori e turisti con finanziamenti governativi ed europei per delle opere pubbliche senza gravare sul bilancio della città, per un totale di quasi 18 milioni di euro. Tra i progetti finanziati risalta il consolidamento e la riparazione dei danni causati dal dissesto idrogeologico al Colle dell’Infinito con una somma di 6.200.000 euro.
Un milione di euro è stato destinato alla messa in sicurezza e per l’efficientamento energetico delle scuole di Recanati, di cui 300 mila per l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche dell’area esterna della Scuola Primaria B. Gigli. Al complesso scolastico di San Vito 2.500.000 di euro serviranno per rendere la scuola un modello di efficienza e modernità migliorando di spazi all’interno dell’edificio storico in cui ha sede. Anche il mondo sportivo recanatese sarà interessato dai fondi ministeriali per il completamento del nuovo PalaCingolani, con un finanziamento complessivo di più di 1.300.000 euro. Le Ciclovie turistiche del Potenza hanno ricevuto 650.000 euro per la loro realizzazione.
Tra le nuove opere stradali risalta la realizzazione della bretella di collegamento della Zona Industriale Squartabue per decongestionare il traffico grazie allo stanziamento di fondi regionali pari a 850.000 euro. “E’ un imperativo per noi continuare a non perdere un solo euro dei fondi previsti dall’Europa e dal PNRR - ha commentato il sindaco Antonio Bravi – . Sono risultati che si ottengono solo facendo squadra con la Giunta, il Consiglio e tutta la struttura comunale".
Prosegue la campagna di vaccinazione nella Regione Marche, nonostante le preoccupazioni per l’imminente zona gialla (leggi qui). Anche la Provincia di Macerata, in questo senso, sta accusando un sensibile aumento dei contagi, con riferimento particolare a Comuni come quello di Mogliano. Nella mattinata di oggi, a partire dalle ore 8.30, il camper predisposto alla somministrazione dei vaccini è tornato presso la comunità locale, dopo essere già intervenuta giovedì scorso a fronte di una forte affluenza (effettuati 154 vaccini, di cui 5 nuove dosi, in 4 ore di lavoro). Il presidio scelto per l’occasione stavolta è stata la palestra dell’Istituto Giovanni XXIII, dove tra controlli preventivi nell’area parcheggio e ticket rilasciati si è raggiunta quota 150 somministrazioni solo a metà mattinata.
«La situazione in generale è buona – ha dichiarato Angelo Andreozzi, Coordinatore della Protezione Civile di Mogliano – sebbene le dosi di vaccini restino a disposizione fino ad esaurimento scorte. Probabilmente non riusciremo a coprire nemmeno oggi, come giovedì scorso, tutte le richieste. Siamo molto preoccupati, soprattutto ora che torniamo in zona gialla: noi della Protezione Civile siamo sempre in prima linea e per questo più esposti al contagio. È difficile essere ottimisti per il futuro».
Superano ancora quota 700 (703) i casi di positività al coronavirus nelle Marche e l'incidenza vola a 276,54 (ieri 267,28). Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. Il maggior numero di nuovi contagi si riscontra in provincia di Ancona (197); a seguire le province di Macerata (160), Pesaro Urbino (131), Fermo (104), Ascoli Piceno (88) mentre sono 23 i casi provenienti da fuori regione.
Tra i positivi 162 persone presentano sintomi; 178 i contatti stretti di positivi, 211 contatti domestici, 21 in ambiente di scuola/formazione, 11 in setting lavorativo, 9 di vita/socialità, 1 assistenziale e 1 sanitario. Le fasce d'età più interessate dai nuovi casi di contagio sono quelle tra 25-44 anni (188) e 45-59 anni (162); sono 135 i casi tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni e 47 tra i ragazzi tra i 19 e 24 anni. 89 contagi tra persone in fascia 6-69 anni, 51 tra 70-79 anni, 26 tra 80-89 anni e 5 per over 90.
Il 55% di positivi risulta vaccinato e il 48% non vaccinato ma l'incidenza, tenuto conto che quasi l'82% dei marchigiani è vaccinato con monodose Jannsen o con due dosi, è di 35,07 su 100mila abitanti per i vaccinati e di 78,39 tra non vaccinati. Il totale dei tamponi eseguiti à 7.602 di cui 4.539 nel percorso diagnostico e 3.063 nel percorso guariti (15,5% di positivi), a cui si sommano 2.470 test antigenici (308 positivi). L'incidenza dei ricoveri in Terapia intensiva su 100mila non vaccinati (5,21) è di circa 11,5 volte superiore a quella tra i vaccinati (0,45).
Aumentano ancora i ricoveri Area Medica, dove sono presenti 201 pazienti (+10 rispetto a ieri) 38 dei quali in Terapia Intensiva (+2 rispetto alle ultime 24 ore). Si registrano, purtroppo, anche due decessi correlati al Coronavirus: una 58enne di Monterubbiano spirata all'ospedale "Murri" di Fermo e una 81enne di Castelfidardo, che ha perso la vita all'ospedale Torrette di Ancona. Entrambe le vittime presentavano patologie pregresse.
E' il 26 ottobre del 2016, un mercoledì sera come tanti dalle parti di Monte Cavallo, un piccolo borgo di 100 anime della provincia maceratese al confine con l'Umbria. Qui si conoscono tutti e il sindaco, tranne una breve parentesi, è in carica addirittura dal 1990. Renzo si trova a tavola per una cena tra amici all'interno della sua trattoria. All'improvviso la terra comincia tremare, i muri a spaccarsi: è l'inizio della fine.
Era già accaduto. Sì, perché questo piccolo borgo si trova in zona 1 nella categoria di livello sismico: il più elevato possibile. Nel 1996 da queste parti c'erano già passati: allora molte abitazioni andarono distrutte o rese inagibili e le casette in legno che sono state edificate temporaneamente, a distanza di 25 anni, regnano ancora al centro di quello che era un parcheggio e oggi è diventato un nuovo luogo di socialità.
Renzo avrebbe potuto abbandonare tutto, rispondere presente alle richieste di importanti ristoranti della regione e andare via di qua. Ma non l'ha fatto e oggi è da tutta la regione - e moltissimi anche da fuori - che decidono di venire qui. "Sono troppo orgoglioso e non potevo mollare, è stato per questo che ho riaperto la mia trattoria, è stata la prima attività a ripartire dopo il terremoto", racconta Renzo.
La sua nuova realtà, quella lavorativa ma soprattutto quella familiare, è fatta appunto di casette in legno. Dentro queste abitazioni temporanee Renzo ci vive anche. Rifinite. Accoglienti. Ma mai quanto casa o come il suo vecchio ristorante, che nei prossimi mesi sarà invece raso al suolo. "Non sappiamo ancora per quanti altri anni dovremo restare qui dentro, ma ormai mi ci sono quasi affezionato e non spingo più per andar via". La vita di Renzo, di sua moglie e della figlia Clarissa è ricominciata da qui, dove le aquile nidificano e il loro volo rappresenta un augurio di buona speranza. Ed è con questa speranza di rinascita e di gioia negli occhi che la redazione di "Storie" augura alle decine di migliaia di lettori di queste prime 7 puntate un Sereno Natale. Noi ci prendiamo un piccolo periodo di pausa per ritornare con voi, con tante nuove storie da tutta la regione, all'inizio del nuovo anno. Questa è la storia di Renzo e de "Il Nido dell'Aquila":
Prenotano il vaccino, ma vengono inseriti in una fascia oraria in cui l'hub vaccinale è chiuso. Sono molteplici le segnalazioni provenienti dai cittadini di Civitanova Marche circa i disagi che, da due settimane a questa parte, si stanno registrando presso il centro situato in via Giobetti. A seguito della rimodulazione degli orari di apertura (leggi qui) decisa lo scorso 3 dicembre, infatti, nel pomeriggio di venerdì la struttura è chiusa. Il cambiamento, però, non è stato recepito dal sistema di prenotazione e, dunque, tra le possibili finestre disponibili per l'effettuazione del vaccino compare ancora quella del venerdì pomeriggio.
In alcuni casi gli utenti sono stati ricontattati per lo spostamento della prenotazione al lunedì successivo, mentre in altri l'avvertimento non è stato consegnato con successo al destinatario. Così, molti, non consci del cambiamento d'orario si sono presentati ai cancelli del centro vaccinale ma - con amarezza - hanno dovuto constatarne la chiusura, proprio come successo ieri a Lahjrj.
"Mi sono prenotata l'8 dicembre per fare la terza dose di vaccino, scegliendo la data di ieri, quella di venerdì 17 dicembre, nella fascia oraria che andava dalle ore 16 alle 17 - racconta la ragazza alla nostra redazione -. Ho stampato e compilato tutti i documenti e mi hanno inviato un messaggio di conferma rimarcando anche che, a causa della probabile attesa, in base alle tempistiche era consigliato presentarsi intorno alle 16:35".
"Io, come sono solita fare per qualsiasi appuntamento, mi sono recata lì mezz'ora prima - aggiunge -. Il centro era chiuso, senza avvisi né numeri di emergenza da poter contattare, e alla porta d'ingresso c'era scritto che il venerdì pomeriggio la struttura è chiusa. Pensavo di essere troppo in anticipo, ma c'erano altre persone che avevano un orario stabilito antecedente al mio e anche loro giustamente si sono un po' agitate e, alla fine, sono dovute andare via. Ho provato a chiamare il comune di Civitanova, ma non mi ha risposto nessuno. Ho anche avvisato il mio medico di base, per farlo venire a conoscenza del fatto".
Lahjrj tenterà di tornare all'hub di via Giobetti questa mattina: il sabato è il giorno nel quale l'accesso è libero e senza prenotazione: "Avevo scelto di prenotarmi il venerdì perché, avendo saputo dai miei conoscenti che la terza dose può essere più fastidiosa delle prime due, almeno avrei avuto un giorno in più per smaltire qualsiasi piccolo malessere. Ma così, purtroppo, non è stato".
Dalla settimana prossima gli uffici del settore Ambiente della Provincia saranno operativi nella la nuova sede di via Armaroli, con ingresso al civico 44. Si completa così la ricollocazione di tutti gli uffici della Provincia nel centro storico della città, secondo il programma messo in atto in questi anni dal presidente Antonio Pettinari. Le operazioni di trasloco del mobilio di ufficio e delle pratiche dalla sede di Pieridipa ai locali di via Armaroli si sono svolte oggi e, dopo le ultime operazioni di sistemazione interna, gli uffici saranno operativi da martedì 21 dicembre.
La nuova sede occupa l’intero primo piano (460 metri quadrati) dello stabile di proprietà provinciale prospiciente il parcheggio coperto del centro storico, comunemente conosciuto come “Silos”. Nelle settimane scorse erano stati portati a termine piccoli lavori di risanamento e di manutenzione per una spesa di circa 15 mila euro.
Complessivamente il settore Ambiente della Provincia, diretto dall’architetto Maurizio Scarpecci, occupa 19 persone e la nuova collocazione agevolerà anche i contatti dei funzionari con la presidenza ed i servizi generali, situati nella sede centrale di corso delle Repubblica, ma anche con gli altri settori: in particolare l’Urbanistica, i cui uffici erano stati trasferiti lo scorso anno sempre da Piediripa a Palazzetto Mattei, nei tre piani dell’immobile, anch’esso di proprietà provinciale, situato sopra una nota libreria del centro città. I locali ora assegnati al settore Ambiente hanno ospitato in precedenza altri servizi della Provincia che sono stati trasferiti alla competenza della Regione e che sono stati dislocati al piano terra dello stesso stabile.
Nell'ultima giornata 682 casi di positività al coronavirus, con l'incidenza che sale ancora, da 263,88 a 267,28 nelle Marche che saranno in zona gialla da lunedì 20 dicembre. I dati vengono resi noti dall'Osservatorio epidemiologico delle Marche. La provincia di Ancona vola oltre i 300 casi giornalieri (320), seguita da Macerata (117), Pesaro Urbino (80), Fermo (79), Ascoli Piceno (64): 22 i casi da fuori regione. Contagi distribuiti in tutte le fasce d'età con picchi in quelle tra i 25-44 anni (194) e tra 45-59 anni (174); 174 casi per giovani compresi tra 0-18 anni.
Le persone con sintomi sono 161: i casi comprendono 163 contatti stretti di positivi, 208 contatti domestici, 19 in setting scolastico/formativo, 4 in setting lavorativo, 8 contatti in ambiente di vita/socialità, uno ciascuno in setting assistenziale e sanitario; per altri 219 contagi in corso un approfondimento epidemiologico. I tamponi eseguiti sono 6.741 di cui 3.985 nel percorso diagnostico di screening e 2.756 nel percorso guariti (17,1% positivi), oltre a 2.067 antigenici (302 positivi).
La Regione fornisce anche i ricoveri in proporzione tra i vaccinati e non vaccinati, rispettivamente 23% e 77% di quelli in Intensiva, e 40% e 60% in Area Medica. L'incidenza dei ricoveri su 100mila non vaccinati è però di 5,7 in Intensiva contro lo 0,64 tra vaccinati. Intanto nelle Marche, dal 22 novembre, si sono prenotate 226.252 persone per la terza dose 'booster' di vaccinazione anti-Covid.
Aumentano ancora i ricoveri Area Medica, dove sono presenti 191 pazienti (+5 rispetto a ieri) 36 dei quali in Terapia Intensiva (+1 rispetto alle ultime 24 ore). Si registrano, purtroppo, anche 5 decessi correlati al Coronavirus: un 83enne di Arcevia spirato alla Rsa Galantara, così come una 89enne di Pesaro. Due morti anche all'ospedale di Senigallia, dove hanno perso la vita un 94enne e una 89enne del posto. Infine è stato segnalato anche il decesso di una 83enne di Ancona che è si è spenta all'ospedale di Torrette.
Arrivano le prime due Ordinanze attuative delle misure per lo sviluppo economico delle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016 previste dal Fondo nazionale complementare al PNRR. Il Commissario Straordinario alla ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini, ha firmato due Ordinanze che affidano ad ANAS la progettazione e la realizzazione di lavori su diversi lotti relativi alla rete stradale statale del cratere e ad Rfi la riqualificazione di 11 stazioni ferroviarie.
L’intesa sulle Ordinanze, con il Capo della Struttura di Missione sisma 2009 e i Presidenti di Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche è stata raggiunta nell'ambito de Cabina di Coordinamento integrata, presieduta dallo stesso Legnini, che gestisce il Fondo da un miliardo e 780 milioni destinato ai territori di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria colpiti dai terremoti degli anni passati ed articolato in diverse misure, che devono essere attuate in tempi strettissimi.
Per le strade statali che attraversano le quattro regioni l’Ordinanza stanzia 177 milioni di euro, 140 dei quali per l’esecuzione dei lavori e 37 per la progettazione di nuovi interventi. Questi ultimi, grazie all’intesa raggiunta con il Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, saranno finanziati con rilevanti risorse aggiuntive nell’ambito del nuovo contratto di programma con l’ANAS, che è il soggetto attuatore delle opere di ripristino della rete stradale dopo il sisma.
I primi cantieri riguarderanno la SS 4 Salaria, la SS 260 Picente tra L’Aquila e Amatrice, la SS 78 tra Belforte, Sarnano e Amandola, la SS 210 Amandola-Servigliano, la SS 685 Tre Valli Umbre tra Borgo Cerreto e Vallo di Nera. Gli interventi in progettazione riguardano invece altri tratti della Picente e della SS 78, il collegamento tra Teramo e Ascoli, la Tre Valli Umbre tra Spoleto e Acquasparta.
L’altra Ordinanza riguarda il potenziamento e la riqualificazione delle principali stazioni ferroviarie del cratere sismico, ed affida i relativi lavori, per un importo di 33,5 milioni di euro, a Rete Ferroviaria Italiana, che investirà con propri fondi altri 18,3 milioni di euro. I lavori di miglioramento riguarderanno le stazioni di Teramo, L’Aquila, Ascoli Piceno, Fabriano, Macerata, Tolentino e Tolentino Campus, Rieti, Antrodoco, Spoleto e Baiano di Spoleto. Le Ordinanze attuative del Fondo nazionale complementare al PNRR Aree Sisma sono entrate in vigore oggi con la pubblicazione nella sezione Normativa del sito internet istituzionale del Commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016, www.sisma2016.gov.it
È stato sottoscritto oggi il contratto tra il Comune di Civitanova Marche e l’azienda IME srl di Modena per far partire subito dopo le festività natalizie i lavori di ampliamento del Centro Sociale Ricreativo Culturale Anziani di via Carnia, di proprietà dell’Ente pubblico e gestito dall’ANCeSCAO. Ufficialmente, il progetto prenderà il via per il 10 gennaio 2022 e sarà ultimato in 180 giorni. A presenziare alla firma del documento, oltre al sindaco Fabrizio Ciarapica, anche il dirigente Urbanistica arch. Paolo Strappato, insieme al vice Segretario Generale del Comune di Civitanova Marche, dott.ssa Roberta Bertolini, e al procuratore speciale della società “I.M.E. srl” Vincenzo Arca.
«Sono molto orgoglioso - ha dichiarato Ciarapica - di concludere l’anno fornendo una risposta concreta a chi è avanti con l’età e spesso deve affrontare lunghi periodi di solitudine a casa. I nuovi spazi di questa struttura andranno a vantaggio dei tanti soci che ho avuto modo di incontrare in questi anni e che più volte mi hanno espresso il desiderio di avere maggiori ambienti per le loro attività ricreative. L’Amministrazione comunale ha voluto porre con questa opera ulteriore attenzione alle esigenze della terza età, volendo rafforzare la collaborazione con tutte le realtà impegnate nel sociale e nel settore dell’associazionismo e del volontariato».
Il progetto prevede un ampliamento di circa 250mq in cui saranno realizzati diversi servizi per rendere gli spazi più ampi ed accoglienti, su un'area di pertinenza di circa mq 1.500,00. In base alla previsione del piano economico-finanziario, l’intervento ha un costo complessivo di 440.000,00 euro.
È ufficiale da lunedì prossimo le Marche passeranno in zona gialla. “Questo passaggio, in base all’andamento dell’incremento dei ricoveri in area medica, era previsto per lunedì 27, ma nelle giornate di mercoledì e di ieri si è registrata una forte accelerazione dell’incidenza, superando il fatidico 15% che ci consentiva di restare in zona bianca”. La conferma arriva direttamente dal presidente regionale Francesco Acquaroli, attraverso una nota Facebook.
“In due giorni abbiamo - spiega Acquaroli - registrato un incremento superiore a quello di una settimana intera. Vi ricordo che con la normativa attuale nella zona gialla è obbligatorio indossare sempre la mascherina, anche all’aperto, non ci sono limiti agli spostamenti e non c’è il coprifuoco. Raccomando a tutti di prestare sempre la massima attenzione e di rispettare le regole di distanziamento e corretta igiene delle mani, soprattutto in questa fase di aumento dei contagi".
Ma cosa cambia realmente con il passaggio in zona gialla?
SUPER GREEN PASS - Per chi ha il Super Green Pass non cambia nulla rispetto alla zona bianca. Chi non è vaccinato o guarito, invece, non può sedersi all'interno di bar e ristoranti, andare al cinema, teatri, concerti, stadi, discoteche, feste e cerimonie.
SPOSTAMENTI - In zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti: all'interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni. Non ci sono limiti orari alla circolazione, dato che il coprifuoco è stato abolito a giugno su tutto il territorio nazionale.
MASCHERINE - In zona gialla torna l'obbligo delle mascherine anche all'aperto, oltre che al chiuso, misura che è comunque già in vigore nei centri storici di molte città per il periodo natalizio
RISTORANTI E BAR - In giallo bar e ristoranti sono aperti e disponibili per l’asporto o la consegna a domicilio. Solo chi è in possesso del Super Green Pass, ossia vaccinati o guariti, può sedersi e consumare al chiuso. Per loro decade la regola di essere in massimo quattro persone al tavolo. Chi ha il Green Pass base (quello ottenuto col tampone) potrà sedersi solo fuori.
SCUOLA - In zona gialla le scuole sono aperte e la didattica è in presenza al 100%, con l'eccezione di eventuali classi in quarantena e isolamento nel caso ci sia un positivo
MUSEI, CINEMA, TEATRI - Restano aperti cinema, teatri e musei, sale da concerto. La capienza resta al 100%, ma vi può accedere solo chi ha il Super Green Pass
SECONDE CASE - Non essendoci limiti agli spostamenti, in zona gialla ci si può recare nelle seconde case anche fuori Regione
STADI ED EVENTI SPORTIVI - Stessa cosa per gli stadi e i palazzetti. In questo caso la capienza in zona gialla è al 75%, ma i biglietti restano accessibili solamente a chi è vaccinato o guarito
SCI - In zona gialla è possibile andare a sciare. Lo skipass che consente anche in via non esclusiva l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie è consentito solo con il Green pass (sufficiente quello 'base'). Mentre quello per uso esclusivo di impianti di risalita - diversi da funivie, cabinovie e seggiovie - può essere usato anche senza Green pass.
Con l’aumento dei contagi, il problema delle classi scolastiche in quarantena, l’irriducibilità dei no vax più accaniti e l’avvio di una nuova campagna di sensibilizzazione, la Regione Marche si appresta a vivere un Natale tutt’altro che sereno. Su queste tematiche e su come fronteggiare la grana dei contrari al vaccino, è intervenuto ai microfoni di Picchio News l’Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini (Lega).
I casi di covid sono arrivati a 753 in 24 ore, il tasso d’incidenza a 263,88. In 7 giorni 3.869 nuovi contagi e incidenza settimanale di 255,77. Cosa sta funzionando e cosa no nella gestione della pandemia nelle Marche, in questo momento? Stiamo incentivando alla vaccinazione il più possibile. La nostra Regione è stata la prima in Italia a predisporre le strutture pubbliche adatte allo scopo. Inoltre, consideriamo anche le cure con gli anticorpi monoclonali: il Covid può effettivamente essere curato, perché abbiamo già sottoposto a trattamento alcune persone, tra le quali ci sono anche quelle immunodepresse, che sono guarite.
Dal punto di vista pratico state facendo tanto. Rispetto a quello comunicativo, invece, pensate sia stato fatto abbastanza? Dalla mattina alla sera siamo bombardati di informazioni. Ritengo non esista una verità assoluta, e che ogni cittadino sia in grado di prendere e valutare le informazioni che gli arrivano. Io non condivido certe scelte, perché non si tratta semplicemente di libertà d’opinione, ma del suo corollario fondamentale costituito dalla formazione e dalla preparazione del singolo individuo.
Però bisogna fare i conti col fatto che una tale mole di informazioni ha generato una sorta di isteria di massa.Più che altro si sono formate due correnti di pensiero: una maggioranza che ha fiducia nella scienza e non crede alle teorie complottiste, e una minoranza ancora scettica. Noi puntiamo a dare un contributo attraverso le testimonianze dirette delle persone. Ad oggi, il 35% delle persone vaccinate si sono comunque ammalate e sono finite nelle aree mediche, ma non in terapia intensiva se non per gravi patologie. E nell’ultimo anno i decessi sono calati sensibilmente. Quindi, il vaccino funziona.
Tralasciando la chiave politica e le testimonianze dirette delle persone, il nodo rimane la fiducia nella Sanità. Come pensate di lavorare su questo? La fiducia è una scienza, non c’è alternativa: o ti vaccini oppure no.
Può essere fatto qualcosa in più per convincere gli ultimi irriducibili no vax? Io ritengo che sbaglino, che commettano un errore gravissimo. Ma allo stesso tempo ritengo che abbiano il diritto di pensarla come vogliono.
Lei crede che il dialogo sia fondamentale? La questione si lega alla politica sanitaria. Io condivido la scelta incoercibile dell’Italia rispetto ad altri paesi dove c'è l'obbligo. Ma bisogna tener conto anche dell’evoluzione del virus, per cui - come dissi già un anno fa - occorre vaccinare soprattutto i Paesi del Terzo Mondo. Un obbiettivo che dovrebbe essere comune a quello del resto d'Europa, e che non costerebbe alcuno sforzo economico. Dobbiamo ricordarci che l’Italia è la prima porta verso l’Africa, e quindi abbiamo un interesse maggiore.
Questo prevede anche una politica dei flussi migratori adeguata allo scopo? Di base, abbiamo bisogno di colmare alcune prestazioni professionali che nel nostro Paese nessuno vuole più svolgere - cameriere, lavapiatti, bracciante, operaio edile ecc. Serve un confronto con le varie imprese, per poi autorizzare l’ingresso di chi vuole venire a lavorare qui da noi. Non va più bene la scusa dell’asilo politico. È un dato oggettivo: metà della popolazione carceraria in Italia è composta da extracomunitari.
Cosa pensate di fare adesso per sensibilizzare al vaccino sia il corpo scolastico sia le famiglie con i propri figli? Continueremo ad andare in giro per le piazze con i medici pensionati che abbiamo scelto, e che daranno tutte le informazioni del caso. Perché un conto è sentir parlare il primario di turno invitato a un talk televisivo, un altro è parlare personalmente con un medico. Noi crediamo che il rapporto umano faccia molto la differenza.
Un'ultima battuta sulle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dalla deputata PD, Alessia Morani. Le verifiche sui 250 posti letto negli ospedali delle Marche sono state fatte dal Ministero della Sanità prima ancora che la Morani facesse le sue dichiarazioni. La colpa della carenza di personale medico demanda tutta la responsabilità ai precedenti anni di governo.
“Non si è preclusa la partecipazione a nessun soggetto e l’intento era quello evitare che soggetti in possesso di reddito da lavoro superiore ai limiti di 1000 € o 1500 € mensili, si autosospendano dal lavoro al fine di beneficiare del buono alimentare e pregiudichino gli aventi diritto”. L’amministrazione comunale di Castelfidardo fa chiarezza riguardo all’erogazione di buoni spesa che aveva sollevato un vespaio di polemiche (Leggi qui).
Il caso è esploso dopo la pubblicazione della comunicazione da parte del Comune dell’Anconetano sugli aiuti per “l’acquisto della spesa alimentare e generi di prima necessità alle persone i nuclei familiari che si trovano in temporanea difficoltà economica per effetto della riduzione o sospensione dell’attività lavorativa esercitata in via autonoma o alle dipendenze nel corso dell’anno”. Tutto normale fin qui. Poi, proseguendo lungo la lettura del documento, è apparso un requisito: “Sono esclusi dall’erogazione del buono alimentare coloro che non sono in regola con il green pass e si autosospendono dal lavoro senza percezione del reddito”. Insomma, letta così sembrava proprio che la certificazione fosse un elemento fondamentale per ottenere i buoni. Una scelta preclusoria che, di fatto, ha scatenato la presa di posizione in Parlamento degli ex del Movimento 5 Stelle, ora confluiti ne L’Alternativa e di altri esponenti politici.
Tuttavia, come ha chiarito l’amministrazione Ascani, non si è trattata di discriminazione, ma di un’incomprensione riguardo una frase scritta in maniera poco chiara. Come ha ribadito la stessa Giunta: “si riconosce che la dicitura, così come formulata nell’avviso - ‘Sono esclusi dall’erogazione del suddetto buono alimentare coloro che non sono in regola con il green pass e pertanto si autosospendono dal lavoro senza percezione del reddito’ - può dare adito a diversa interpretazione, ma si ribadisce che ai soggetti che non sono in possesso del green pass non verrà preclusa alcuna possibilità di accesso al beneficio.
Ha 21 anni, è italo-albanese, nella vita di tutti i giorni si chiama Alessia ma ogni notte si trasforma in Emma, una delle più belle ragazze immagine delle Marche. E da quando ha cominciato a lavorare nei night club, un anno e mezzo fa insieme a Marco Marozzi della Miss Agency, esplora fantasie e desideri nascosti di uomini in cerca di trasgressione o anche solo di un po' di compagnia.
Si è messa a nudo, Alessia, come non ha mai fatto nel suo mondo di tabù ed equivoci. Ma anche di degenerazioni come droga, violenze e prostituzione. E lo ha fatto nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni di Picchio News raccontando i momenti più difficili di un lavoro non adatto a chiunque ma "stupendo e che ti consente di comprendere dinamiche familiari, di crescere tanto e di sfatare molte false verità".
Un passato difficile, quello di Alessia, fatto di problemi economici e violenze familiari. Lanciano, in Abruzzo, il paese che ha dovuto lasciare. Civitanova il luogo che ha imparato a chiamare casa e che gli consente di vivere e progettare il futuro: "Sogno di fare questo lavoro ancora a lungo, ma se dovessi innamorarmi smetto".
Sono tanti i mariti stanchi o gli uomini soli in cerca di socializzazione - sempre di più a causa della pandemia - che ogni notte affollano i nightclub di Macerata, una delle province con la più alta concentrazione di locali per adulti di tutta Italia in rapporto al numero degli abitanti. Il Covid ha sferrato un colpo di grazia nei confronti di questo mondo: oggi sono "solo" 8 i locali superstiti, fino a due anni fa erano addirittura 13."Tanti mariti non possono confessare i loro desideri e le loro perversioni alle mogli, allora vengono da noi a raccontarsi come non osano fare con nessuno. La richiesta più strana? Vogliono le foto dei piedi. A volte provano ad allungare le mani, ma in quei casi intervengono i buttafuori. Non tutte le mie colleghe però lavorano in questo modo e dopo il Covid sono sempre di più le ragazze italiane, spesso accompagnate dai genitori. Quello che però succede appena terminiamo il nostro turno di lavoro a volte va oltre i limiti della legalità..."
Ecco l'intervista integrale rilasciata da Alessia ai microfoni di Picchio News:
Cari lettori, bentrovati alla mia consueta rubrica settimanale, nella quale analizzo l’andamento del contagio da coronavirus nelle Marche e in Italia. I contagi, nel corso della scorsa settimana, sembrano aver rallentato la loro crescita sebbene la concomitanza con un giorno di festa (l'8 dicembre ndr) ha comportato l'effettuazione di un minor numero di tamponi. Tuttavia, i primi giorni di questa settimana non sembrano molto incoraggianti. D'altronde, con l'arrivo della variante Omicron, i contagi saranno - probabilmente - inarrestabili. Le grandezze ospedaliere stanno crescendo ad un ritmo del 15%: un trend destinato a portare al cambiamento di colore la gran parte delle regioni.
Guardando nel dettaglio, le Marche hanno superato la soglia del 15% dei posti letto occupati in area medica da pazienti Covid, l'unico dei tre parametri che ancora consentiva di restare in zona bianca (leggi qui): salvo un netto miglioramento dei ricoveri si andrà verso la zona gialla che, se non scatterà entro il 20 dicembre, quasi certamente entrerà in vigore il 27dicembre. Oltre alle Marche, sono a rischio di cambio colore: Lazio, Lombardia , Liguria, Trento, Emilia-Romagna, Veneto. La maglia nera rimane, invece, alla provincia autonoma di Bolzano.
Riguardo alla variante Omicron, quello che per ora siamo riusciti a capire, è come sia meno aggressiva ma estremamente più contagiosa - alcuni stimano anche 10 volte - rispetto alla variante Delta. In Sud Africa, sebbene i contagi siano centuplicati, i decessi rimangono stabili: nel paese è stato registrato un rapporto positivi/tamponi del 35%, probabilmente, sono stati rilevati soltanto 1/3 o 1/4 dei casi reali. Gli esperti stanno ipotizzando due scenari: un'apocalisse virale a causa della super trasmissibilità, con ospedali al collasso; oppure, vista la minor aggressività della variante Omicron, l'insorgenza di una forma influenzale globale che comporterebbe la diminuzione della permanenza negli ospedali.
La risposta c’è stata: lo sciopero generale dei sindacati di CGIL e UIL ha permesso di riempiere Piazza del Popolo a Roma in contemporanea con Milano, Bari, Palermo e Cagliari. «Aumenta la distanza tra il palazzo della politica e il Paese – ha dichiarato dal palco il leader di CGIL, Maurizio Landini - Chi è in Parlamento farebbe bene ad ascoltarci. Pensiamo che il Paese vada cambiato, con una riforma fiscale e delle pensioni degne di questo nome e cancellando la precarietà. È l’inizio di una battaglia».
Molte le impressioni e le testimonianze raccolte nel corso della manifestazione, fra cui quelle giunte direttamente dal comparto della CGIL proveniente dalla Regione Marche, guidata fra gli altri dal Segretario Organizzativo, Daniele Principi.
«È andata molto bene – ha commentato Principi - La piazza era stracolma, segno di una risposta eccezionale e per nulla scontata. Fra l’altro ho visto che c’è stata la stessa adesione anche dalle altre piazze d’Italia, andando oltre ogni nostra aspettativa - visto il clima di difficoltà generale e tutta l’attività prenatalizia delle aziende che, ciononostante, non ha impedito ai lavoratori di rinunciare a una giornata di paga. Persino le adesioni nella nostra Provincia sono state importanti».
All’interno della Poltrona Frau Group – una delle imprese più rappresentative delle Marche, con una presenza sindacale maggiore rispetto ad altre – è stata riscontrata un’adesione allo sciopero pari 40% nel reparto Car e al 70% in quello della produzione. Così come alla G.A. Operations di Matelica la partecipazione ha visto raggiungere il 30% della platea dei lavoratori. Dati che hanno subito un incremento sensibile rispetto all’ultimo sciopero del 2014.
Il rifiuto rispetto alla Legge di Bilancio 2022 – con la richiesta di dirottare il denaro per tagliare le tasse verso chi negli ultimi anni ha avuto le difficoltà maggiori e che tutt’oggi ha visti i redditi bassi -, una soluzione civile al tema delle pensioni – vista la persistenza della Legge Fornero e il prossimo esaurimento del palliativo di Quota 100 con conseguente aumento dell’età pensionabile. E ancora la volontà di un intervento tempestivo relativo alla precarietà - con i dati Istat che restituiscono un quadro generale del Paese in cui 8 contratti su 10 vengono attivati senza garanzie di continuità -, e alle sempre più numerose delocalizzazioni – nella Marche l’ultimo caso è quello della Caterpillar, azienda che non ha riscontrato nessun tipo di crisi, ma per spendere meno in termini di produzione ha deciso di chiudere e spostarsi.
La promessa da parte della CGIL Marche è di non fermarsi e portare avanti la battaglia contro la Legge di Bilancio, prima della sua approvazione definitiva in Parlamento attesa per febbraio 2022. E in ultima battuta, Principi ha voluto tranquillizzare sulla scelta presa da CISL in quest’ultima occasione. «Con loro siamo sempre stati sulla stessa linea. Anche negli ultimi mesi abbiamo continuato a tenere dei tavoli di confronto insieme, in questa fase ci separano solo gli strumenti scelti per raggiungere lo stesso obbiettivo».
Approvato dal presidente della Provincia Antonio Pettinari il progetto definitivo del valore complessivo di 350 mila euro relativo ai lavori di risanamento e messa in sicurezza del ponte del Calandrione. L’intervento, inserito nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 e finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade, interessa la provinciale 25 “Cingolana” e ricade nella frazione del Comune di Cingoli, denominata Calandrione.
L’impalcato, che si trova al km 18 della provinciale, presenta delle limitate dimensioni della carreggiata stradale e sul punto è stato istituito il limite di 30 km/h per aumentare il livello di sicurezza. Lo scopo dell’intervento è pertanto adeguare la sezione stradale portandola ad una larghezza complessiva di 8,5 metri, realizzando anche, in maniera contestuale, un marciapiede pedonale sul lato destro, direzione Cingoli. Il ponte presenta una doppia fattispecie di tutela, quella monumentale e quella di carattere paesaggistico, quindi, non essendo possibile intervenire in modo sostanziale, sarà affiancato da un impalcato interamente realizzato sul lato destro della strada, in calcestruzzo e acciaio, con una sola campata.
«Si tratta di un intervento complesso - dichiara Pettinari - perché siamo di fronte ad un manufatto tutelato, costruito da più di 70 anni. L’ufficio tecnico ha redatto questo progetto che rappresenta la soluzione migliore per innalzare la sicurezza del tratto stradale, perché non interferisce in alcun modo sul ponte esistente. Voglio ricordare che, oltre ai numerosi interventi di sistemazione della pavimentazione effettuati su questa arteria, l’Amministrazione provinciale sta preparando il progetto per la realizzazione della rotatoria all’altezza dell’incrocio tra la “Cingolana” e la “Jesina”, in località Collevago, in direzione Appignano».
Firmato oggi nella sede della Regione Marche ad Ancona l’Accordo tra la Regione Marche e l’Inail Marche per la somministrazione di vaccini anti SARS-CoV-2 ai lavoratori delle imprese. “Stiamo mettendo in campo tutte le risorse che abbiamo a nostra disposizione per dare le giuste informazioni e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della pandemia e della vaccinazione – ha spiegato il presidente della Regione Francesco Acquaroli -. L’accordo di oggi è particolarmente importante perché prevede un impegno comune a rafforzare la capacità vaccinale nella nostra regione. Ritengo questo aspetto fondamentale perché con il Covid dovremo ancora convivere per qualche tempo ed è quindi importante che ci sia massima sinergia istituzionale e massimo raccordo per mettere in campo tutte le iniziative utili ad abbassare le potenzialità della curva pandemica e a fare prevenzione”.
“La sinergia istituzionale tra Inail, assessore alla Sanità e Asur - afferma il direttore regionale Inail Marche, Giovanni Contenti – ha consentito di addivenire alla sottoscrizione di un accordo che amplia la sfera dei soggetti istituzionali chiamati in campo a garantire il perseguimento dell’obiettivo di salute pubblica. Mediante l’adozione di specifici Protocolli con le associazioni di categoria verranno individuate le aziende destinatarie della somministrazione vaccinale, il numero dei lavoratori idonei a ricevere la somministrazione, nonché il calendario relativo allo svolgimento delle attività sanitarie da porre in essere a livello nazionale, dall’inizio dell’epidemia al 31 ottobre 2021, sono 183.147 i casi di infortunio sul lavoro da Covid-19 denunciati all’INAIL, di cui 4.312 nelle Marche ”.
Con tale firma, alla quale ha presenziato anche l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, si consolida quindi il proficuo rapporto di collaborazione tra l’Istituto e la Regione Marche; il ruolo propulsivo, l’affidabilità e la vicinanza di tali soggetti istituzionali al mondo delle imprese concorrerà a rendere più veloce e completa l’attuazione del complessivo Piano vaccinale regionale. L’iniziativa si inserisce in un sistema integrato di prevenzione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e rafforza l’obiettivo di raggiungimento di salute pubblica ritenuto fondamentale e strategico anche per il miglioramento delle condizioni di lavoro delle imprese e la promozione della competitività a sostegno della ripresa. L’ingresso in campo di Inail, coordinato con le strutture sanitarie regionali, garantirà una vaccinazione pubblica senza oneri aggiuntivi a carico delle imprese e dei lavoratori.
Il presidente della Regione Marche all’inaugurazione della nuova sede provvisoria dei carabinieri in Piazza Garibaldi. Questa mattina il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Marche, il Generale Fabiano Salticchioli, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, il Sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, il Presidente dell’Unione Montana, Alessandro Gentilucci, l’arcivescovo di Camerino monsignor Francesco Massara e le numerose autorità presenti ha partecipato all’inaugurazione della nuova caserma provvisoria della Compagnia Carabinieri che torna in un palazzo del centro storico, in piazza Garibaldi.
“Mi rallegro – ha sottolineato Acquaroli – per il grande lavoro istituzionale svolto che ha un importante valore simbolico per la città di Camerino, per tutto il cratere e per la nostra regione. Con questa struttura si garantisce la presenza dello Stato nel centro storico della città e rappresenta un segno importante per la ricostruzione.
Un ringraziamento va al Generale Fabiano Salticchioli perché con grande e instancabile impegno ha garantito che tutte le istituzioni riuscissero a convergere nell’obiettivo di riaprire questa sede provvisoria e con lui ringrazio tutti quanti si sono adoperati per questa sede e per quella che sarà la sede definitiva. Il ruolo delle istituzioni è quello di dare risposte migliori possibili e di farlo nel più breve tempo possibile perché attraverso il processo di ricostruzione dobbiamo ridare una normalità a questi territori. Ancora una volta la filiera istituzionale ha dimostrato che la capacità di raggiungere obiettivi, quando lo si vuole veramente e c’è impegno e serietà, è a portata di mano. Tutto ciò spero che sia anche da stimolo per la ricostruzione ed essere da traino e da volano per il rilancio da nostra parte della regione così duramente colpita dal sisma”.