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Macerata, malato e costretto a vivere in un camper. Storia di Walter: "Io, cittadino di serie B" (FOTO)

Macerata, malato e costretto a vivere in un camper. Storia di Walter: "Io, cittadino di serie B" (FOTO)

Walter Monteverde (classe 1970), è un ex camionista, domiciliato – come da documento d’identità – in via Menichelli, presso il quartiere Casette Verdini di Pollenza. Dettagli validi solo sulla carta: dal 20 marzo di quest’anno, infatti, l’uomo vive costipato nei 5 mq di un camper Ford Transit 1992, insieme alla compagna Pamela (1972), la figlia Elena di 13 anni e Kira, una cagnolina meticcia di 3 mesi tutta feste e carezze. Chiunque si trovasse a passare per caso nella zona parcheggio adiacente il coperto dello Sferisterio di Macerata noterebbe l’autocaravan con distrazione, visto che lì in sosta se ne possono trovare di altri. Ma nel caso di Walter, una simile soluzione va oltre il compromesso atto a garantire la propria sopravvivenza e quella della sua famiglia. A rendere ancora più drammatica e surreale l’intera vicenda, ci pensa il quadro clinico dell’ex camionista: una cefalea a grappolo cronica (fino a 8 attacchi al giorno, rischio epilessia) e una trombosi venosa profonda, trattate con terapia Eliquis, iniezioni di Sumatriptan (passate dal SSN) e bombole d’ossigeno. Non ultima, una protesi all’ombelico rimediata dopo un intervento chirurgico d’urgenza a gennaio 2022 per un’ernia espulsa, tenuta oggi a bada con il cortisone (che però rischia di entrare in conflitto con il trattamento per la cefalea).   Considerate tali condizioni di salute, il nome di Walter è stato automaticamente inserito nel 2010 all’interno delle cosiddette “categorie protette” (art. 18, legge 68/99), e pertanto ritenuto inabile a proseguire il proprio lavoro di autotrasporatore. C’è però lo stipendio da 1.500 euro di Pamela (commessa Conad) ad attutire temporaneamente la caduta: o almeno, fino al pignoramento dello stesso avvenuto verso la fine del 2020, che lo ridimensiona a 1.200 euro. La causa: affitto scaduto a ottobre dello stesso anno e mancato rinnovamento del contratto di locazione. “Grazie al blocco degli sfratti durante l’emergenza covid – spiega Walter – abbiamo potuto usufruire del nostro appartamento fino al 9 maggio scorso, un giorno prima che i carabinieri e l’ufficiale giudiziario disponessero l’escomio esecutivo. Questo per vergogna: nel quartiere ci conoscevano tutti. Oggi viviamo in questo camper che stiamo pagando a rate di 120 euro al mese (in tutto, 7.500 euro), senza nemmeno il tubo di scarico per l’acqua, sotto il sole cocente di luglio”. “Avete provato a cercare un’altra sistemazione?”, chiediamo in buona fede a Walter e Pamela. “Ci siamo rivolti a decine di agenzie immobiliari su indicazione degli assistenti sociali – risponde la coppia - ma nessuno finora è stato disposto a concederci nemmeno un monolocale: questo perché, a detta loro, non siamo in grado di dare sufficienti garanzie”. Neanche le SAE concepite per i terremotati della provincia maceratese sono da prendersi in considerazione: ‘tutto esaurito’, per usare un’espressione quasi ad hoc. Un’altra domanda a questo punto è sorta spontanea da parte nostra: “Vi siete rivolti alle giunte comunali di Pollenza e Macerata per ricevere aiuto e assistenza?” “I nostri assistenti sociali ci hanno garantito di aver interceduto presso le autorità competenti – racconta Walter – ma nessuno si è fatto ancora vivo. Ormai siamo al limite della sopravvivenza, perché oltretutto la mia compagna si trova bloccata con la schiena per via di un’ernia del disco espulsa: ha percepito finché ha potuto l’indennità di malattia dall’INPS, ora dovrà affidarsi alla mutua. Rischiamo di non avere nemmeno più i soldi per fare la spesa, senza contare quelli che paghiamo di parcheggio (5 euro al giorno, per usufruire in quell’area della corrente elettrica) quando i controllori di APM non ci fanno la multa”. Walter non trova colpevoli per una condizione esistenziale che minaccia di gravare seriamente anche sulla propria figlia Elena. Ma non può allo stesso tempo fare a meno di pensare che tutto sia cominciato con una denuncia sporta ad aprile 2020, a seguito di minacce e percosse ricevute un mese prima da parte di due giovani (leggi qui). Oggi, il procedimento penale – come confermato dall’avvocato Federico Valori che lo assiste – è fermo in coda nell’attesa che si sbrogli l’intera macchina burocratica: i tempi di sviluppo appaiono dunque ancora molto lunghi, e nel frattempo appelllarsi al proprio spitrito di sopravvivenza diventa più che un’impresa eccezionale. “Non nascondo di aver pensato più volte di farla finita”, ammette Walter, ricordando quando (circa un mese fa) dovettero intervenire a dissuaderlo i medici del 118 e il v.isp. Gianluca Romagnoli, allertati da una spaventata Pamela. “Continuo a resistere per mia figlia e la mia compagna, ma è chiaro che qualcuno ci considera cittadini di serie B: per il mio stato di salute sono stato persino costretto a rivolgermi al San Carlo Borromeo di Milano, e per mangiare da domani dovremo affidarci ai buoni pasto della Caritas di Macerata. Ogni giorno mi sento spacciato, e con il caldo estivo che aumenta la situazione rischia solo di peggiorare ulteriormente. Non so quanto ancora potrò durare”.

06/07/2022 10:00
Macerata, si rompe tubatura dell'acquedotto: via Ungaretti allagata

Macerata, si rompe tubatura dell'acquedotto: via Ungaretti allagata

Si rompe una tubatura: i cittadini rimangono senz’acqua. I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 06.30 circa della mattinata di oggi, in via Ungaretti a Macerata, a causa di una copiosa rottura di una porzione di tubazione dell’acquedotto comunale. La squadra di Macerata ha provveduto alla messa in sicurezza dell’area dell’intervento. Sul posto anche gli operatori dell’azienda per la fornitura del servizio idrico. Gli operai sono ancora al lavoro per il completo ripristino della situazione. I residenti di via Ungaretti sono rimasti alcune ore senz’acqua.

06/07/2022 09:34
Siccità, le Marche dichiarano ufficialmente lo stato d'emergenza: "Subito ristori per i danni subiti"

Siccità, le Marche dichiarano ufficialmente lo stato d'emergenza: "Subito ristori per i danni subiti"

Le Marche dichiarano lo stato d’emergenza. La siccità e la conseguente crisi idrica hanno portato il Consiglio regionale ad approvare all’unanimità l’ordine del giorno, seguendo le sorti di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. L'atto è stato sottoscritto da tutte le forze politiche, primi firmatari Fabrizio Cesetti (Pd) e Renzo Marinelli (Lega). L'odg sollecita inoltre sostegni e ristori per i danni subiti dal comparto agricolo, oltre che azioni utili per una migliore ottimizzazione delle risorse idriche. Di seguito l'Aula ha approvato all'unanimità i cinque atti di indirizzo, condivisi anche dall'assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi. Le mozioni impegnano ad investire sulla manutenzione degli invasi e degli acquedotti e ad adottare comportamenti virtuosi e tecniche di raccolta sostenibili.  Le mozioni, presentate tra il settembre del 2021 e il luglio 2022, erano a firma delle consigliere Marta Ruggeri (M5s) e Simona Lupini (Gruppo misto): "Programmazione e tutela della risorsa idrica", del Gruppo Pd, primo firmatario Andrea Biancani, "Interventi per contrastare la riduzione della disponibilità di acqua potabile nelle Marche ed in particolare nella provincia di Pesaro e Urbino", dei consiglieri Dino Latini (Udc), Gianluca Pasqui e Jessica Marcozzi (FI), Giacomo Rossi (Civici Marche), Luca Santarelli (Rinasci Marche) "Provvedimenti per superare la crisi idrica delle Marche", quest'ultimo firmatario anche della mozione "Contrasto alla siccità", e la mozione presentata dal consigliere Latini "Crisi idrica nelle Marche". Al termine del confronto via libera unanime del Consiglio.

05/07/2022 19:05
Covid Marche, tornano a salire i ricoveri e l'incidenza del virus

Covid Marche, tornano a salire i ricoveri e l'incidenza del virus

Nuova impennata di nuovi casi covid nelle Marche: sono 3.686 in un giorno rispetto ai 1.017 di ieri (nei giorni corsi circa 2.000 ogni 24 ore), mentre continua a salire il tasso di incidenza cumulativo che arriva 999,73 su 100mila (ieri 917,22). Questo quanto emerge dai dati resi noti della Regione Marche.  Torna a salire anche il numero di ricoverati. Sono 144, +13 su ieri: 8 in terapia intensiva, 23 in semi intensiva, 113 in reparti non intensivi. Ci sono inoltre 41 persone in osservazione nei pronto soccorso, 6 ospiti in strutture territoriali di area post critica. Nelle ultime 24 ore non sono stati segnalati altri decessi legati legati al covid e il totale resta quindi fermo a 3.942. Boom infine di quarantene e isolamenti domiciliari che schizzano a 20.197, di cui 236 sintomatici.  

05/07/2022 18:22
Cosmari, 500 tonnellate di rifiuti rimangono a Cingoli: c'é la proroga nell'attesa del nuovo impianto

Cosmari, 500 tonnellate di rifiuti rimangono a Cingoli: c'é la proroga nell'attesa del nuovo impianto

Il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, ha firmato oggi l’ordinanza che consente l’installazione al Cosmari di un impianto temporaneo per il trattamento meccanico – biologico (Tmb) dei rifiuti indifferenziati (sacchetto giallo) in sostituzione dell’impianto andato distrutto a seguito dell’incendio del 15 aprile scorso. Il Cosmari, infatti, sta attivando nel proprio sito di Tolentino l’impianto provvisorio che, ad oggi, ancora non è pronto per entrare in funzione. Per questo il presidente Parcaroli ha anche firmato un’ altra ordinanza urgente che consente di abbancare provvisoriamente, fino al 22 luglio prossimo, 500 tonnellate settimanali nella discarica di Fosso Mabiglia, a Cingoli. “Per evitare disagi alla collettività e consentire il corretto smaltimento dei rifiuti che non potevano essere conferiti in discarica senza un preventivo trattamento – spiega il presidente Parcaroli -, subito dopo l’incendio gli uffici della Provincia si sono attivati predisponendo due accordi interprovinciali per lo smaltimento di 800 tonnellate di rifiuti settimanali, di cui 300 indirizzati all’impianto di Corinaldo e 500 a quello di Fermo. Accordi scaduti il 30 giugno scorso”. In attesa che venga completato l’impianto Tmb al Cosmari, si è reso necessario modificare anche l’accordo che era stato sottoscritto con l’impianto di Corinaldo, dato che la società gestrice, la Cir33 Servizi srl, aveva dato la disponibilità all’abbancamento anche oltre la data del 30 giugno. Contestualmente all’ordinanza per l’installazione dell’impianto Tmb e per l’abbancamento a Cingoli, quindi, il presidente Parcaroli ha firmato anche la modifica dell’accordo interprovinciale, stipulato il 22 aprile, che consentirà di continuare a smaltire i rifiuti non pericolosi, fino al 22 luglio, nell’impianto in località San Vincenzo, nel Comune di Corinaldo, sempre per 300 tonnellate settimanali. “Fino al 22 luglio, quindi, 500 tonnellate di rifiuti settimanali continueranno ad essere abbancate dal Cosmari nella discarica di Cingoli – aggiunge Parcaroli –, in modo da isolare i rifiuti dall’ambiente esterno, minimizzando le infiltrazioni d’acqua, evitando la diffusione di odori nell’aria e garantendo il pieno rispetto delle condizioni igienico-ambientali. Visti, poi, i pareri favorevoli rilasciati dalla Regione Marche, dall’Arpam e dall’Asur, ho provveduto ad autorizzare l’installazione di un nuovo impianto al Cosmari che andrà a sostituire quello distrutto durante l’incendio di aprile”. “Voglio ringraziare gli uffici della Provincia per l’importante lavoro svolto in questi mesi – ha concluso il consigliere con delega all’Ambiente, Andrea Mozzoni -, anche nei giorni festivi, che ci ha permesso di dare continuità a un servizio determinate per l’intero territorio come quello della raccolta dei rifiuti”.

05/07/2022 16:42
Macerata, nuovo ufficio postale a Santa Croce: due sportelli abilitati a tutte le operazioni

Macerata, nuovo ufficio postale a Santa Croce: due sportelli abilitati a tutte le operazioni

È stato inaugurato oggi il nuovo Ufficio postale di Macerata in viale Indipendenza, 18/20. L’ufficio, che garantisce gli standard di accoglienza e sicurezza per i clienti e il personale, è dotato di due sportelli abilitati a tutte le operazioni e di una sala consulenza con personale qualificato per fornire chiarimenti e consigli in modo riservato sui prodotti di risparmio, protezione e investimento dell’azienda. «Un ringraziamento a Poste Italiane per aver trasferito l’Ufficio in una posizione strategica considerando che lo stesso va a coprire un’utenza soprattutto anziana; il fatto che sia inserito nel contesto urbano di Santa Croce, vicino quindi ai principali servizi del quartiere, non può che essere un valore aggiunto – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Inserire l’Ufficio Postale in una zona viva diventa così anche uno stimolo alla socializzazione e all’aggregazione in particolare, appunto, per l’utenza anziana». L’ufficio di viale Indipendenza 18/20 è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino le 12.45.  

05/07/2022 14:13
Civitanova, caro gasolio: bando da 500mila euro per i pescatori. Come fare domanda

Civitanova, caro gasolio: bando da 500mila euro per i pescatori. Come fare domanda

Gli armatori di imbarcazioni da pesca che esercitano attività di impresa nella Regione Marche, in possesso di regolare licenza di pesca professionale, hanno tempo fino al 29 luglio 2022 per presentare domanda, via pec, e accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione contro il caro gasolio. La dotazione finanziaria è di 500.000 euro.  A sostegno delle imprese di pesca colpite dalla crisi economica determinata dall’aumento dei costi energetici, la Regione Marche ha pubblicato lo specifico bando per contrastare il forte aumento dei prezzi, in particolare del gas e petrolio, che determina un incremento totalmente anomalo dei costi energetici per le imprese, specie per quelle particolarmente energivore (a ciclo continuo) ed impossibilitate per la natura delle attività a ricorrere a fonti energetiche alternative.

05/07/2022 11:09
Porto Recanati, spiagge aperte di notte e sì al pallone nelle piazze: Michelini "rivede" l'ordinanza

Porto Recanati, spiagge aperte di notte e sì al pallone nelle piazze: Michelini "rivede" l'ordinanza

Spiagge libere riaperte e possibilità di giocare con un pallone nelle piazze e negli spazi pubblici di Porto Recanati. Rimane, però, il divieto di vendita di alcolici per l’asporto e la detenzione di bevande alcoliche in giro per la città. Il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, rivede l’ordinanza anti movida. Si tratta di un provvedimento, spiega il primo cittadino via social, “che avevamo emesso per il contrasto del consumo inappropriato di alcolici dove, tra le altre cose, l’amministrazione comunale aveva deciso di interdire il gioco della palla nelle piazze del paese e la frequentazione delle spiagge libere dopo le 22. Dopo una più attenta analisi e un confronto avviato con la consulta dei giovani sulle restrizioni, e alla luce di un territorio che nelle ultime settimane ha visto una costante presenza delle forze dell’ordine, abbiamo deciso di rivedere quanto era stato disposto nella necessità di dover dare una ferma ed urgente risposta in seguito ad una serie di poco edificanti episodi che avevano caratterizzato i sabato sera”. “L’approccio che vorremmo usare e che vuole caratterizzarci è quello del dialogo, continua Michelini. Dobbiamo avere il coraggio di intraprendere nuove strade e nuove modalità di relazioni con un mondo giovanile che non possiamo considerare come destinatario di sole restrizioni. La consulta giovani sta lavorando a nuove idee e a nuove proposte, dobbiamo dunque avere l’intelligenza di assecondare questo lavoro. Conseguentemente, abbiamo deciso di abrogare l’ordinanza precedentemente emessa per emetterne un’altra che non preveda nessuna limitazione ad accessi alle spiagge libere e non limiti nessun tipo di gioco o intrattenimento giovanile sano”. “Rimane, quindi la limitazione alla vendita e al consumo di alcolici. In particolare, dalle 22 alle 2 del giorno seguente è vietata ogni forma di vendita per asporto di bevande (anche analcoliche) contenute in contenitori di vetro o alluminio. Vanno servite in bicchieri monouso”. “Dalle 22 alle 6 del giorno seguente è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche, anche per queste è obbligatoria la mescita in bicchieri monouso. Inoltre è vietata anche la detenzione di bevande in contenitori di vetro o alluminio in ogni luogo pubblico del territorio comunale. Possono essere consumate all’interno o nell’area in concezione di esercizi autorizzati alla somministrazione”. “Cambiare idea – conclude il sindaco – è un passo che si è reso necessario per instaurare un clima di fiducia reciproco e cercare un sano compromesso tra un mondo che giustamente reclama i suoi spazi e un’amministrazione che, pur avendo la responsabilità di garantire un quieto vivere, non può limitarsi al solo proibire”.

05/07/2022 10:31
I turisti stranieri tornano nelle Marche: oltre 60mila presenze nel mese di giugno

I turisti stranieri tornano nelle Marche: oltre 60mila presenze nel mese di giugno

Nel mese di giugno oltre 60 mila turisti stranieri, soprattutto olandesi e inglesi, hanno trascorso le vacanze nelle Marche, per un totale di 280 mila pernottamenti, con una media di quattro giorni di presenza, importante per la spesa turistica sul territorio.È quanto si apprende da un’indagine di Cna Commercio e Turismo. I dati, superano quelli registrati nell'anno pre-Covid 2019. Per i turisti stranieri, non solo alloggi ma anche ristorazione, visite a città e borghi d'arte. Notevole anche la presenza di turisti italiani, per un giugno da tutto esaurito, dopo due estati anomale a causa delle restrizioni pandemiche. Due terzi dei turisti hanno privilegiato gli alberghi mentre il restante terzo si è diviso tra bed & breakfast e agriturismi.  Nelle Marche, ricorda Cna , le imprese impegnate nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione sono 9.738 (8.378 nella ristorazione, 1.400 nell'alloggio). Gli addetti sono 48.462 (oltre 40 mila nella ristorazione e 8.400 nell'alloggio.

05/07/2022 09:33
Tolentino, Sclavi frena sulla disinfestazione anti zanzare: "Danni all'ambiente, serve altra soluzione"

Tolentino, Sclavi frena sulla disinfestazione anti zanzare: "Danni all'ambiente, serve altra soluzione"

La lotta alle zanzare a Tolentino, in questa calda estate, si combatte senza l'uso di insetticidi. Così ha deciso il nuovo sindaco Mauro Sclavi: "Gli insetticidi usati nelle disinfestazioni anti-zanzara in città – spiega in una nota - sono responsabili di uno stato di avvelenamento generale che determina un forte effetto negativo, non solo sulla salute umana, ma anche su quella della maggior parte degli altri organismi viventi, soprattutto gli insetti, ma in generale sull'intera biodiversità". "L'uso attraverso irrorazioni - aggiunge - comporta il deposito di sostanze chimiche anche su alberi da frutto e sulle verdure che poi inevitabilmente possono finire sulle nostre tavole". Da qui la decisione di avviare un programma anti zanzara "rispettoso della salute di tutti e dell'ambiente". "Va avviata - dice il primo cittadino - una campagna attraverso l'uso di anti larvali che impediscono la formazione dell'insetto adulto, senza causare lo sterminio di altre specie come ad esempio le api". "Ricordiamo a tutti i cittadini che ci sono delle regole che ognuno può adottare per abbattere la popolazione di questi insetti". Così il sindaco elenca le buone pratiche: "Non lasciare acqua nei sottovasi, in alternativa è possibile usare prodotti naturali che impediscono la prolificazione delle larve; mettere al riparo dalla pioggia tutto ciò che può raccogliere acqua; controllare periodicamente il proprio giardino e gli spazi esterni al fine di individuare nuovi punti di raccolta acqua ed eventualmente segnalare al Comune luoghi pubblici particolarmente esposti". "Usare repellenti cutanei idonei, sempre seguendo le indicazioni riportate sulle confezioni e consultando il proprio medico di famiglia per le persone maggiormente esposte al problema". Infine: "Se si hanno vasche o fontane introdurre pesci rossi predatori naturali delle larve di zanzara", conclude Sclavi

04/07/2022 18:56
Macerata, quattro nuove pensiline per la fermata degli autobus: ecco dove saranno installate

Macerata, quattro nuove pensiline per la fermata degli autobus: ecco dove saranno installate

Il Comune di Macerata sta procedendo in questi giorni alla posa in opera di quattro nuove pensiline per gli autobus che andranno a migliorare l’accessibilità ai servizi di trasporto pubblico locale. L’intervento, di 50mila euro, è stato finanziato dalla Regione Marche (40mila euro) e dal Comune (10mila euro).  Due pensiline verranno installate in viale Martiri della Libertà mentre le altre due presso il polo scolastico di via Roma. Il Comune di Macerata ha provveduto all’acquisto di pensiline di ultima generazione, autoportanti, che non richiedono quindi consistenti lavori di scavo e fondazioni ed evitano manomissioni ai marciapiedi in arenaria. Le nuove pensiline hanno anche una particolare cura estetica nei telai e nelle pareti vetrate. In prossimità del polo scolastico delle Casermette, considerato l’elevato numero di utenti, verranno collocate due pensiline affiancate e due cestini portarifiuti. «Abbiamo avviato l'allestimento di quattro nuove pensiline, dopo le altre quattro già installate nelle frazioni di Sforzacosta e Villa Potenza – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Diamo così concretezza al piano di interventi che avevamo annunciato e che proseguirà con la programmazione pluriennale. L’investimento, finanziato con i fondi dedicati della Regione Marche, offre un sensibile miglioramento del servizio nell’ottica di incentivare sempre più la mobilità cittadina alternativa all’utilizzo delle autovetture».    

04/07/2022 18:30
Castelraimondo, la consigliera Giorgia Casoni tra i "Marchigiani dell'anno"

Castelraimondo, la consigliera Giorgia Casoni tra i "Marchigiani dell'anno"

Alla consigliera comunale di Castelraimondo Giorgia Casoni il premio di “Marchigiano dell’anno” cel Cesma (Centro Studi Marche). L’imprenditrice, impegnata appunto anche all’interno dell’amministrazione comunale, è stata premiata nei giorni scorsi a Roma con il “Picus del Ver Sacrum 2021”, riconoscimento istituito nel 1986 dal professor Armando Mazzoni e consegnato ogni anno ai marchigiani che si sono distinti in campo scientifico, artistico, culturale e imprenditoriale. Una grande emozione per Giorgia Casoni, impegnata da sempre nel campo della lingua italiana e dell’accoglienza degli stranieri con il Campus Magnolie. «È stata una bella ed emozionante esperienza ricevere questo premio come marchigiana dell'anno – spiega Casoni, unica donna premiata in questa edizione -. Il mio lavoro nella scuola di italiano per stranieri Campus Magnolie svolto con passione per tanti anni nell'azienda di famiglia, mi ha permesso di far conoscere Castelraimondo e la nostra regione Marche a tanta gente di tutto il mondo. Un ringraziamento va al Cesma, centro Studi Marche, per avermi dato questa occasione e a mio padre, Pierpaolo Casoni, fondatore della scuola nel 1992 che ha sempre creduto in me». Soddisfazione e orgoglio anche da parte del sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli: «Sono contento e orgoglioso di avere Giorgia in consiglio comunale perché è una ragazza bravissima e che dedica la propria vita interamente al lavoro e alla sua famiglia – afferma il primo cittadino -. Un riconoscimento più che meritato dopo anni di impegno nella scuola per stranieri dove ha sempre ospitato con il sorriso migliaia di ragazzi da tutto il mondo facendogli scoprire Castelraimondo e il territorio. Un’eccellenza per la nostra città e per la nostra regione».  

04/07/2022 18:14
Monte San Martino senza medici di base, Anselmi sollecita Regione e Area Vasta 3

Monte San Martino senza medici di base, Anselmi sollecita Regione e Area Vasta 3

“I tempi si sono allungati, ma resto comunque fiducioso sul fatto che le rassicurazioni avute dalla Regione in merito alla presenza di un medico di base aggiuntivo a Monte San Martino possano quanto prima concretizzarsi e garantire, così, ai cittadini le risposte che aspettano”. Così Raffaele Anselmi, capogruppo in Consiglio comunale a Monte San Martino di Fratelli d’Italia.  Lo scorso mese di aprile Anselmi aveva denunciato una situazione inaccettabile per i cittadini a seguito del pensionamento dell’unico medico di famiglia presente in paese (leggi qui). A seguito della denuncia pubblica del capogruppo di Fratelli d’Italia e del suo interessamento presso la presidente della IV Commissione consiliare permanente Sanità e Politiche Sociali della Regione Marche, Elena Leonardi, c’era stato il raddoppio, da una a due, delle giornate di presenza del medico di base che sostituiva il medico andato in pensione. Contestualmente, l’Area Vasta 3 aveva emesso un avviso per poter avere un secondo medico a Monte San Martino. “Ad oggi, purtroppo, l’avviso dell’Area Vasta non ha trovato riscontri e permane una situazione di precarietà, malgrado le due mezze giornate di presenza del medico di base. Tenuto conto anche del fatto che stiamo andando incontro a un periodo di ferie, il problema per i cittadini di Monte San Martino rischia di aggravarsi ulteriormente. Mi auguro, quindi, che Regione e Area Vasta riescano a trovare una soluzione con la quale poter garantire ai nostri cittadini di poter disporre del servizio sanitario in maniera se non ottimale, quantomeno dignitosa”.

04/07/2022 17:52
Addio a Paolo Grossi, ex presidente della Corte Costituzionale: il cordoglio di Unimc

Addio a Paolo Grossi, ex presidente della Corte Costituzionale: il cordoglio di Unimc

È morto a 89 anni Paolo Grossi, fiorentino, presidente emerito della Corte costituzionale, storico del diritto italiano e professore per oltre quarant'anni all'Università di Firenze. A dare notizia della scomparsa di Grossi la stessa Consulta con un messaggio social. Il rettore Francesco Adornato esprime il cordoglio dell’intera Università di Macerata per la scomparsa di Grossi, “uno dei più importanti giuristi e storici del diritto del nostro tempo, maestro per più generazioni di studiosi di tutto il mondo”. Giudice costituzionale, socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Grossi è stato per quarant’anni professore ordinario di Storia del diritto nella Facoltà giuridica di Firenze, ha fondato il Centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno e la rivista Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno. Nel 1963 ha vinto la cattedra alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Macerata, di cui è stato preside dal 1964 al 1966. Primo, e altrettanto illustre, allievo di Grossi è stato Mario Sbriccoli. I rapporti con l’Ateneo maceratese sono proseguiti negli anni, con la partecipazione di Grossi a seminari, convegni, iniziative organizzate anche nell’ambito della Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi. A una delle sue ultime lezioni nel 2018 l’aula blu del Polo Pantaleoni era gremita da duecento studenti. Il 12 giugno del 2013 l’allora rettore Luigi Lacchè conferì allo storico del diritto la laurea honoris causa in Studi politici e internazionali. Il preside di Facoltà era Francesco Adornato, che lesse la laudatio. In quell’occasione Grossi tratteggiò i suoi ricordi maceratesi  “Macerata – disse - è un po’ anche mia come istituzione accademica. I cinque anni trascorsi qui sono stati per me estremamente fertili. Qui c’era una comunità di giovani giuristi, da cui ho appreso molto. Ricordo i colloqui e i dialoghi fecondi che facevamo in queste aule o durante le lunghe passeggiate intorno alle mura. Un colloquio fitto con gli studenti, soprattutto con uno di essi, diventato per me un Maestro dal punto di vista intellettuale, Mario Sbriccoli. Questa nostra comunità è segno di quello che abbiamo costruito insieme e rappresenta una profonda sintonia culturale che si è instaurata tra noi”.    

04/07/2022 15:12
Incubo superstrada, Parcaroli: "Chiesto ad Anas di effettuare i lavori di notte"

Incubo superstrada, Parcaroli: "Chiesto ad Anas di effettuare i lavori di notte"

“La Provincia sta monitorando la situazione sulle strade di sua competenza per garantire agli automobilisti una viabilità scorrevole e alternativa, cercando così di ovviare ad alcuni disagi che si stanno creando in queste settimane lungo la superstrada per via dei lavori programmati da Anas”. Così il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, interviene dopo le difficoltà segnalate in questi giorni da diversi automobilisti per i lavori in corso lungo la SS77. Il presidente invita gli automobilisti alla prudenza, a rispettare i limiti di velocità e a mantenere la distanza di sicurezza. “L’Anas sta effettuando una serie di interventi importanti per rendere più sicure le strade del nostro territorio – aggiunge Parcaroli - ma siamo consapevoli che ciò sta creando diversi disagi agli automobilisti. Per questo invito a valutare viabilità alternative". "Da parte della Provincia stiamo tenendo sotto controllo le arterie di nostra competenza e saremo attenti a verificare che i tempi definiti da Anas per la fine degli interventi previsti vengano rispettati. Il dialogo con Anas è continuo e abbiamo chiesto che, quando e dove possibile, i lavori siano effettuati nelle ore notturne o di minor traffico, in modo da poter limitare i disagi solo ad alcuni momenti della giornata e di non sommare troppi cantieri tutti insieme per evitare un eccessivo congestionamento delle strade".

04/07/2022 14:31
Covid Marche, continuano a salire contagi e ricoveri. Un decesso nelle ultime 24 ore

Covid Marche, continuano a salire contagi e ricoveri. Un decesso nelle ultime 24 ore

Nuovo balzo di ricoveri per Covid-19 nell'ultima giornata nelle Marche, dove i degenti sono saliti a 121 (+9 rispetto al giorno precedente): raddoppiati i ricoverati in Terapia intensiva (da 3 a 6), stabile il numero in Semintensiva (11) e 104 nei reparti non intensivi (+6). I positivi rilevati in un giorno, fa sapere la Regione, sono 1.997 su 4.809 tamponi, mentre l'incidenza ormai sfiora i 900 ogni 100 mila abitanti (in 24ore è passata da 848,20 a 895,68). Un decesso nell'ultima giornata, e il totale regionale di vittime si è portato a 3.941. Ci sono 24 persone in osservazione nei pronto soccorso e 19 ospiti in strutture territoriali per post-critici. Aumenta il numero di isolamenti domiciliari (17.827; +764). Il totale di positivi registrati in una settimana ha superato quota 13mila (13.471).

03/07/2022 18:45
Minore che utilizza whatsapp: dovere di vigilanza e controllo da parte del genitore

Minore che utilizza whatsapp: dovere di vigilanza e controllo da parte del genitore

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riferita all’utilizzo incauto da parte del minore dei social, circostanza questa che potrebbe risultare dannosa. Ecco la risposta del legale Pantana alla domanda posta da una lettrice di Montecosaro che chiede: “Quali sono i doveri e/o responsabilità del genitore del minore che utilizza impropriamente internet?” Si deve anzitutto dare atto che oggi è sempre più frequente l'utilizzo da parte dei minori di internet e in generale degli strumenti di comunicazione telematica, al fine di acquisire notizie e di esprimere le proprie opinioni, diritti questi tutelati dalla nostra Costituzione oltreché dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea; tale diritto trova tuttavia un limite nella tutela della dignità della persona specie se minore di età: i minori sono infatti soggetti deboli e, in quanto tali, necessitano di apposita tutela, non avendo ancora raggiunto un’adeguata maturità ed essendo ancora in corso il processo relativo alla loro formazione.  A questo proposito la Suprema Corte (Cass. civ., sez. III, 5 settembre 2006, n. 19069) ha affermato la necessità di tutela del minore nell’ambito del mondo della comunicazione, facendo riferimento in particolare all’art. 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo approvata a New York il 20 novembre 1989, che sancisce il diritto di ogni minore a non subire interferenze arbitrarie o illegali con riferimento alla vita privata, alla sua corrispondenza o al suo domicilio; è altresì riconosciuto il diritto del minore a non subire lesioni alla sua reputazione e al suo onore;  l’art. 3 della medesima Convenzione prevede che in ogni procedimento davanti al giudice che coinvolga un minore, l’interesse superiore di quest’ultimo deve essere senz’altro considerato preminente. Tale preminenza ha quindi luogo anche nel giudizio di bilanciamento con eventuali e diversi valori costituzionali, quali il diritto all’informazione e la libertà di espressione degli altri individui; inoltre, è bene anche ricordare che l’art. 17 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo attribuisce agli Stati parti il dovere di riconoscere l’importanza della funzione esercitata dai mass-media, in quanto mezzi idonei a garantire una sana crescita e una corretta formazione del minore stesso; i pericoli ai quali il minore è esposto nell'uso della rete telematica rendono quindi necessaria una tutela degli stessi, indipendentemente poi dalle competenze digitali da loro maturate. È bene porre in evidenza che gli obblighi inerenti la responsabilità genitoriale impongono non solo il dovere di impartire al minore una adeguata educazione all’utilizzo dei mezzi di comunicazione ma anche di compiere un’attività vigilanza sul minore per quanto concerne il suddetto utilizzo; l’educazione si pone, infatti, in funzione strumentale rispetto alla tutela dei minori al fine di prevenire che questi ultimi siano vittime dell'abuso di internet da parte di terzi. L’educazione deve essere, inoltre, finalizzata a evitare che i minori cagionino danni a terzi o a sé stessi mediante gli strumenti di comunicazione telematica; sotto tale profilo si deve osservare che l’anomalo utilizzo da parte del minore dei mezzi offerti dalla moderna tecnologia tale da lederne la dignità cagionando un serio pericolo per il sano sviluppo psicofisico dello stesso, può essere sintomatico di una scarsa educazione e vigilanza da parte dei genitori. Riguardo all’uso della rete telematica l’adempimento del dovere di vigilanza dei genitori è, inoltre, strettamente connesso all'estrema pericolosità di quel sistema e di quella potenziale esondazione incontrollabile dei contenuti; al riguardo la giurisprudenza di merito ha affermato che “il dovere di vigilanza dei genitori deve sostanziarsi in una limitazione sia quantitativa che qualitativa di quell'accesso, al fine di evitare che quel potente mezzo fortemente relazionale e divulgativo possa essere utilizzato in modo non adeguato da parte dei minori e fonte, pertanto, di  responsabilità civile dei genitori ai sensi dell’art. 2048 c.c.” (Trib. Teramo,16.01.2012). Per tali ragioni in risposta alla nostra lettrice è corretto affermare che: “Oltre a possibili responsabilità civili e penali dei genitori, gli stessi sono comunque tenuti ad educare i minori al corretto utilizzo di tali mezzi di comunicazione mediante una limitazione sia quantitativa che qualitativa all’accesso e condivisione di contenuti. Pertanto, l’anomalo utilizzo degli strumenti telematici potrebbe essere sintomatico di una scarsa vigilanza ed educazione da parte dei genitori, i quali, sono tenuti a garantire un’educazione consona alle proprie condizioni socio-economiche e, ad adempiere un’attività di verifica e controllo sul sano sviluppo psicofisico del minore, tanto da rendersi necessaria un’attività di monitoraggio e supporto da parte di professionisti nei riguardi del minore e dei genitori al fine di verificare le effettive capacità educative e di vigilanza degli stessi” (Tribunale di Caltanissetta, sentenza depositata l’8 ottobre 2019). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

03/07/2022 11:00
Crisi del gas, la nuova soluzione di Draghi è razionare i consumi degli italiani per il prossimo inverno

Crisi del gas, la nuova soluzione di Draghi è razionare i consumi degli italiani per il prossimo inverno

“Un’estate fa….” eravamo già a corto di gas. Chiedo venia agli estimatori di Franco Califano, e per aver scomodato una simile perla della canzone italiana d’autore. La stagione attuale, però, un po’ lo esige; e ad essere onesti, anche le prospettive che ci attendono nel prossimo inverno, non proprio così rosee. Basti considerare che per il terzo semestre del 2022 le stime di Nomisma Energia hanno appena confermato un nuovo aumento delle bollette di luce e gas: le prime del 17% e le seconde di ben il 27%. “Un aumento importante – ha spiegato in un'intervista il presidente Davide Tabarelli – causato dalla decisione del 16 giugno da parte della Russia di tagliare le forniture a Germania e Italia”. Tradotto: il prezzo sui consumi della luce aumenterà di 194,4 euro (in base ai 2.700 kWh all’anno di una famiglia tipo), mentre quello del gas arriverà fino a 462 euro (secondo 1.400 mc all’anno per nucleo famigliare). Eppure il governo italiano ci ha assicurato di stare correndo ai ripari, al netto dei pacchetti di sanzioni al Cremlino che si ostina a promuovere insieme al resto della compagine Ue (oltre all’invio costante di armi all’Ucraina, s’intende). La prima delle soluzioni, come già dichiarato negli ultimi mesi e in più di un vertice del Cdm dal premier Mario Draghi, è il riscatto dal gas russo tramite nuovi accordi con altri fornitori. Il tutto, affidandosi alla diplomazia dei ministri Luigi Di Maio e Roberto Cingolani e del capo dell’Eni Claudio Descalzi. Ma chi sono questi nuovi fornitori? Tutti amici della Russia, in primis. L’Algeria, ad esempio, ha promesso a Draghi (dopo l’11 aprile) di aumentare la sua quota di fornitura fino a 30 mld di mc di gas. Ma va considerato che il presidente Abdelmadjid Tebboune oggi è uno dei più forti alleati di Mosca nel Maghreb: non a caso, l’astensione dell’Algeria dal condannare – come richiesto dall’Onu – la famosa “operazione speciale” nei confronti dell’Ucraina, è valsa alla stessa un condonato di 4,7 miliardi di debito in cambio dell’accesso privilegiato ai russi su alcune esportazioni. Oltre al fatto che le aziende Gazprom e Sonatrach sono già legate da un recente memorandum d’intesa. La missione italiana ha quindi proseguito, fino a maggio-giugno, per Libia (3 mld di mc), Congo ex francese (5 mld di mc), Angola (oltre 4,5 mld di mc di GNL), Egitto (appena 1mld di mc di GNL), Azerbaigian (7-10 mld di mc), Kazakistan (2 mld di mc) e infine Qatar (8-9 mld di mc). Secondo un prospetto che – a voler essere ottimisti – potrebbe effettivamente compensare l’affrancamento dalle riserve di Putin. Ma tra il dire e il fare, c’è di mezzo una guerra dagli esiti geopolitici ancora incerti. Nessuno dei Paesi elencati, poi, è sicuramente da considerarsi un campione di democrazia (c’è chi non nasconde le proprie simpatie filo-sovietiche, e chi magari ancora non ha pagato per la morte di Giulio Regeni), ma questo non sembra costituire un problema per le urgenze nostrane: ci penseranno le varie formule di cooperazione industriale "do ut des" a sopperire, anche alla coscienza sporca. E quali soluzioni, invece, nel breve-medio periodo? Incremento della produzione nazionale, dal carbone alle nuove perforazioni nell’Adriatico (con buona pace della transizione ecologica), e razionamento del gas nelle case, nelle aziende e negli uffici, soprattutto nella prossima stagione invernale. Ma se nel primo caso i rallentamenti burocratici saranno inevitabili, nel secondo possiamo pure cominciare a metterci l’anima in pace e a vestirci pesante in vista del freddo. Coscienti del fatto che, contemporaneamente, continueranno a lievitare anche i prezzi dell’energia elettrica: fino a due anni fa, l’Italia raggiungeva quasi l’83% del totale termoelettrico grazie proprio al gas naturale in larga parte importato. E dire che già nel settembre del 2021 (e qui torniamo all'incipit "canoro" di questo editoriale), analisti e dirigenti di aziende si erano messi in allarme sugli aumenti del prezzo del gas, sebbene al tempo fosse stato individuata nella transizione ecologica la causa principe. Solo in un secondo momento si è dovuto ammettere che il problema fosse il calo – ai minimi storici dal 2013 - delle riserve in tutta Europa: un po’ per il forte consumo nelle case durante le fasi più acute della pandemia, e un po’ per la minore produzione di eolico, la chiusura di alcune centrali a carbone, la mancanza di alternative valide. Quello che sappiamo con certezza, è che l’Italia si trova oggi scoperta per due terzi del proprio fabbisogno energetico, tamponati dalle importazioni: e determinando, per forza di cose, maggiori difficoltà nel tenere sotto controllo i prezzi in generale dell’energia. Nel frattempo, la Russia può dormire sonni tranquilli: a dispetto delle sanzioni, la soluzione è incrementare l’esportazione di gas verso i paesi asiatici, a cominciare dalla Cina. Quest'ultimma, particolarmente interessata ad accrescere le proprie riserve, indipendentemente dagli esiti della guerra.

03/07/2022 10:00
Estate sempre più torrida, attese nuove ondate di calore nelle Marche: Macerata da bollino rosso

Estate sempre più torrida, attese nuove ondate di calore nelle Marche: Macerata da bollino rosso

Previste nuove ondate di calore nelle Marche di livello 2 e 3. Il picchi più alti sono attesi lunedì a Fabriano e Macerata, con le due città che toccheranno i 39 gradi. Bollino rosso anche per Ancona, Ascoli, Jesi e Urbino con 38 gradi. Il bollettino della protezione civile delle Marche afferma: “reale pericolo di ondate di calore nella nostra regione. Domenica sarà a livello arancione diffuso, uniforme, ovunque. Lunedì sarà peggio, resteranno in arancione solo Pesaro, Fermo e San Benedetto. Per tutti gli altri sarà allarme rosso: allerta dei servizi sociali e sanitari per un'ondata di calore che persisterà più di tre giorni. Per un po’ di refrigerio bisognerà attendere la giornata di martedì, quando –secondo il bollettino meteo diramato dalla Protezione Civile regionale - "sono attesi brevi rovesci nel pomeriggio sulle aree interne".

02/07/2022 18:50
I cantieri non si fermano neanche d'estate: nuovi lavori in A14

I cantieri non si fermano neanche d'estate: nuovi lavori in A14

Poco prima delle 13:30 circa sull'autostrada A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra Marotta e Senigallia in direzione di Ancona è stato attivato un cantiere per consentire lavori inderogabili di ripristino del piano viabile in corrispondenza del km 194. Lo ha reso noto la stessa Autostrade per l’Italia. La necessità di intervento -  informa - è emersa duranAte un sopralluogo condotto stamane da tecnici della Direzione VII Tronco di Autostrade per l'Italia. “Al fine di ridurre i disagi alla circolazione è stata attivata una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta in modo da garantire due corsie per senso di marcia durante tutta l'esenzione dei lavori il cui termine è previsto entro la giornata di lunedì 4 luglio”. “Sono previsti accodamenti anche in ragione degli elevati flussi di traffico attesi per l'intero fine settimana. Per questo motivo è stato potenziato il numero di squadre in presidio lungo la tratta dedicate all'assistenza agli utenti, conclude Autostrade per l'Italia". 

02/07/2022 17:50
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