Il comando della polizia locale ha emesso due nuove e distinte ordinanze: la prima per consentire la prosecuzione dei lavori di manutenzione in via Verga, mentre la seconda riguarda il montaggio di una gru edile in via Morbiducci.
Il provvedimento relativo ai lavori in via Verga sarà in vigore dal 9 al 20 aprile, con orario 0 – 24, e prevede: via Verga: divieto di transito con sbarramento, da civico 48 a intersezione con via Ungaretti, eccetto residenti e mezzi di soccorso, direzione obbligatoria a destra verso via Ungaretti, direzione obbligatoria a sinistra verso via Cardarelli, per tutti i veicoli, eccetto residenti da civico 48 a 52, impianti sportivi, Madison village; via Ungaretti: senso unico a salire da via Verga verso via Cardarelli per tutti i veicoli.
Vie Cardarelli / Bartolini: divieto di transito eccetto residenti fino a intersezione con via Ungaretti, mezzi soccorso. L’ordinanza che riguarda invece i lavori di montaggio di gru edile in via Morbiducci n. 49-51, sarà in vigore il 12 aprile dalle 9 alle ore 1.00 e prevede: via Morbiducci (tratto compreso tra via IV Novembre e via Valentini): divieto di transito, divieto di sosta con rimozione coatta, nel tratto interessato dai lavori.
Via IV Novembre: inversione del senso di marcio con senso unico verso corso Cavour, fermarsi e dare precedenza per i veicoli che si immettono su corso Cavour; via F. Corridoni: direzione obbligatoria a sinistra all’incrocio con via IV Novembre.
Parcheggi: previsti abbonamenti per i residenti. Il piano prevede la concessione gratuita di un abbonamento annuo valevole per un'autovettura a favore dei residenti, dei commercianti e dei lavoratori in genere, ai fini di agevolare la sosta nel centro storico e in viale G. Murat, via F. Filzi, viale XXX Giugno e viale dei Cappuccini.
Il beneficio sarà concesso ad un unico componente di ogni nucleo familiare residente (o non residente a Tolentino ma domiciliato a causa del sisma 2016) nel centro storico o nelle seguenti vie: Viale G. Murat, Via F. Filzi, Viale XXX Giugno e Viale dei Cappuccini. La discriminante è l'assenza di un garage per la rimessa della vettura o di idoneo posto auto (purché alla domanda si alleghi apposita autodichiarazione e sia dimostrata l'inidoneità della struttura tramite documentazione fotografica).
Il componente dovrà essere proprietario o comproprietario dell'autovettura per la quale chiede il beneficio o averne la detenzione a titolo aziendale. Le domande per la concessione gratuita dell'abbonamento sulla prima auto dovranno essere presentate entro il 31 maggio 2023.
L'importo del beneficio economico è pari a 65 euro e sarà corrisposto direttamente dal Comune di Tolentino all'Assm S.p.A. Le domande verranno accolte fino ad un massimo del 55% degli abbonamenti rilasciabili. Le domande dovranno essere inviate tramite pec all’indirizzo comune.tolentino.suap@emarche.it o consegnate a mano all'Ufficio Protocollo del Comune di Tolentino.
Domani (giovedì 6 aprile), dalle ore 8,30 alle 12,30, per lavori di rimozione dei tronchi dal letto del fiume Potenza, divieto di transito veicolare sul tratto di via Sant’Antonio tra via del Vallato e via Francesco Antolisei.
Il traffico proveniente da via Sant’Antonio, uno degli ingressi alla città, proseguirà in direzione sempre di via Antolisei.
Lunedì 3 aprile si è svolta la sesta edizione di Fiab Comuni-Ciclabili per la consegna delle bandiere gialle della ciclabilità italiana 2023.
Tale riconoscimento, come noto, valuta l’impegno dei territori italiani nel promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile e, in questi anni, ha coinvolto quasi 180 comuni italiani di ogni dimensione, tra cui 9 capoluoghi di regione e 26 capoluoghi di provincia.
L’edizione 2023 di FIAB-Comuni-Ciclabili, che si concluderà il prossimo luglio, è patrocinata da: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ECF-European Cyclists’ Federation, ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Associazione dei Comuni Virtuosi, ALI-Autonomie Locali Italiane, Città in Bici, Centro Ricerca per il trasporto e la logistica de la Sapienza, World Cycling Alliance e WWF.
La città di Porto Recanati ha visto confermata l’assegnazione della bandiera gialla di Comune ciclabile e dunque di sito bike friendly. Vivo compiacimento per il premio ricevuto è stato espresso dall’assessore Riccetti che ha ricordato come “il Comune e il territorio siano in procinto di implementare la propria rete ciclabile con ulteriori progetti in fase di ultimazione come la ciclovia del Musone, che costituirà un ulteriore importante tassello alla ciclabilità e alla mobilità ecosostenibile della nostra città”.
«Siamo certi – ha ribadito l’assessore Lorenzo Riccetti – che tale tipo di mobilità possa fungere da forte stimolo ad un turismo mirato di cicloamatori e amanti della natura. Porto Recanati, per sue caratteristiche di territorio, si presta molto allo sviluppo ulteriore di arterie ciclabili. Dovremo lavorare ancora in questo senso al fine di migliorare la rete già piuttosto estesa e renderla maggiormente fruibile».
«Proprio la settimana prossima, inoltre, come amministrazione comunale incontreremo un professionista del settore che ci presenterà la prima bozza di stesura del nuovo piano urbanistico “Bici Plan” che avrà la funzione di sviluppare ulteriormente percorsi ciclistici cittadini in sicurezza. Tale bozza sarà poi portata all’attenzione della cittadinanza e del mondo dell’associazionismo interessato in una campagna di ascolto e di apertura verso eventuali correzioni, segnalazioni di criticità e suggerimenti inerenti tale piano».
«Non per ultimo – continua Riccetti – come amministrazione siamo stati in grado di aggiudicarci un bando regionale che prevede l’acquisizione di 3 autobus a pedali (bicibus) che verranno utilizzati in progetti di inclusione in ambito sportivo e che costituiranno anch’essi una segnale di una direzione che si è intrapresa e che si pone l’obiettivo di implementare in ogni modo la mobilità ciclistica nella nostra cittadina. Con le misure di cui sopra, il nostro intendimento è quello di poter acquisire nei prossimi anni la terza bike friendly che la FIAB assegna annualmente (Porto Recanati per ora ha il riconoscimento di 2 bike friendly)».
"Era un giorno di maggio nel 2008 – racconta Costantino Cirioni di 'Campagna pulita' - Passeggiavo a piedi vicino a quello che non sapevo ancora essere Fosso Mabiglia (nome militare, ignoto ai residenti fino all’apertura della discarica ndr) e vedo un piccolo gruppo di persone che stava confabulando. Mi dicono di aver letto sui giornali che in quella zona sarebbe sorta la discarica e da lì è iniziato il nostro calvario".
A pochi mesi dal nono "compleanno" della discarica di Cingoli, i cittadini del territorio hanno ricevuto l’ennesima cattiva notizia: l’assemblea ATA 3 (Assemblea Territoriale d’Ambito) ha deliberato, lo scorso 30 marzo, il terzo ampliamento dell’impianto in vista del prossimo esaurimento della capacità di abbancamento.
Facciamo un passo indietro: la storia ha inizio nell’ormai lontano 2001, quando uno studio condotto dall’università di Ancona aveva indicato un elenco di nove siti edificabili per la nuova discarica. Cingoli, dal sesto posto che occupava, passò al primo e nel 2008 venne ratificata la costruzione della discarica da ATA 3 presso Fosso Mabiglia.
La risposta dei residenti fu immediata: pochi mesi dopo la notizia, nel luglio del 2008, costituirono l’associazione "Campagna Pulita" con lo scopo di tutelare i loro interessi e far sentire la loro voce. Da lì i primi ricorsi al Tar, tutti respinti sulla scia delle promesse della provincia contenute in una delibera di giunta del luglio 2011 (DGP 35/2011): "Gli abbancamenti di rifiuti saranno limitati a ad una quantità di 450mila metri cubi in un periodo massimo di 7 anni e 4 mesi".
Fra la promessa di un sacrificio a tempo limitato e quella dell’individuazione da parte del Cosmari di "almeno altri due siti per realizzare le discariche nel più breve tempo possibile", i residenti hanno accettato loro malgrado il progetto dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (2011) in attesa dell’inizio dei lavori (2013). Con buona pace dei cingolani, Fosso Mabiglia apre i battenti nel 2014.
"Fu Antonino Pettinari, presidente provinciale in carica al momento della delibera (oggi in pensione, ndr), a promettere la chiusura della discarica per il 31 ottobre 2021 - aggiunge Costantino - giustificandosi dietro alla situazione d'emergenza rifiuti che, a suo dire, non si sarebbe più dovuta ripetere. Ancora oggi, con Parcaroli che con noi non ha mai parlato, la scusa rimane la sitauzione emergenziale".
Nel 2015, poi, nasce anche il "Comitato Misto", formato da tre cittadini nominati dall’associazione Campagna Pulita in accordo con il Comune e il Cosmari, atto a verificare la regolarità della gestione. Man mano che il tempo previsto giungeva al termine, il Comitato ha iniziato a fare pressioni per assicurarsi della chiusura della discarica per la data promessa, come promesso già nel luglio del 2020 dal sindaco Michele Vittori e dall'allora direttore generale del Cosmari, Giuseppe Giampaoli.
Il 9 ottobre 2021, a poche settimane dal termine previsto, arriva il primo ampliamento: una "variazione non sostanziale" pari a +23350 metri cubi e 4 mesi di proroga. Si arriva a 473350 metri cubi totali, il 105% della capienza iniziale. La prima “variazione sostanziale” viene varata il 22 aprile 2022: +74mila metri cubi e altri 19 mesi di apertura, con data di chiusura spostata al 30 settembre di quest'anno, per un totale di quasi 550mila metri cubi, il 122% rispetto all’apertura.
L’ultima beffa risale appunto alla ratifica del 30 marzo dell'Ata 3 con le modifiche al piano d’ambito per i rifiuti del 2021, in attesa del parere della regione e del voto finale. È stato disposto il terzo ampliamento di Fosso Mabiglia, il più consistente finora, pari a 250mila metri cubi (il 177% della capienza iniziale, ndr), per almeno altri 4/5 anni di permanenza fino, almeno, al 30 settembre 2027.
"Perchè non utilizziamo ancora il piano redatto dall'Università di Ancona? - incalza Cirioni - Anche la misura adottata per il reinserimento dei comuni già ospitanti serve solo a confondere le acque e complicare la scelta, con l'intento di lasciare a Cingoli la discarica. Fosso Mabiglia non era il sito migliore, ma quello con i cittadini più deboli".
In questo periodo ci si ripropone (di nuovo) di individuare altri siti per la discarica secondo il principio di rotazione. Prevista anche una fase in cui la provincia di Macerata invierà i propri rifiuti alla discarica di Fermo come già previsto dall'Ata 3, con un conseguente aumento dei costi, in attesa che i lavori di ampliamento giungano a conclusione.
"Nessuno è contento di dover pagare di più per lo smaltimento dei rifiuti ma questa responsabilità non può ricadere solo sui cittadini di Cingoli - continua - se fosse stato rispettato il principio di rotazione, nessuno si sarebbe opposto così aspramente. Sarebbe stato un peso condiviso da sopportare per un periodo di tempo limitato e non prolungabile, così invece ci viene imposta la discarica a tempo indeterminato senza possibilità di replica".
Sono stati inoltre reinseriti nella lista dei luoghi designabili per la nuova discarica provinciale i comuni esclusi (perché già ospiti di una discarica nei 15 anni precedenti): Montelupone, Morrovalle, Tolentino e la stessa Cingoli rientrano nelle aree edificabili, facendo salire i siti da 70 a 84. Si consideri inoltre che, dopo la fine dell’abbancamento, seguono necessariamente altri 30 anni di lavori per la copertura del sito e il reintegro della vegetazione.
La discarica di Cingoli, estesa per 15 ettari e in attesa di altri 15 da espropriare per il terzo ampliamento, raccoglie solo rifiuti secchi, solo i sacchi gialli dell'indifferenziata per intenderci, e gode di uno stato ottimale e ordinato. Completa di ogni servizio, è ineccepibile per funzionalità e ordine. Ciò non toglie i cattivi odori e il danno al turismo e al paesaggio: "Il panorama naturale e la pulizia dei nostri campi sono per noi motivo di vanto e fonte di turismo. D’estate c’è un grande via vai di inglesi, tedeschi, olandesi, francesi in visita nei tanti agritursimi e B&B della zona: se da un lato rimangono tutti ammaliati dalla bellezza della nostra terra, dall’altro lamentano sempre la presenza della discarica", chiosa Costantino Cirioni.
Arriva il terzo ampliamento dell’impianto della discarica di Cingoli (Fosso-Mabiglia) in vista del prossimo esaurimento della capacità di abbancamento. Lo ha stabilito una delibera dell'Ata3 (Assemblea territoriale d’ambito), lo scorso 30 marzo, che oggi ratificata l’assemblea dei comuni soci del Cosmari srl.
“Il piano di emergenza prevede di traghettare l’ATO 3 nella piena autosufficienza impiantistica con la disponibilità della nuova discarica comprensoriale, la discarica di Cingoli viene temporaneamente ampliata per un volume di circa 250.000 metri cubi (nuova vasca di adiacenza)”, si legge in una nota del Cosmari.
“Fino alla realizzazione di questo ampliamento (con procedure di massima urgenza) entro il mese di ottobre 2024 si utilizzeranno le discariche di Asite per 30.000 tonnellate nel biennio 2023/24 e la discarica di Tavullia di Pesaro per circa 35.000 tonnellate nell’anno 2024”.
“Nel contempo – prosegue la nota - si cercherà di confermare e spingere al massimo anche per il prossimo anno le attuali disponibilità di Morrovalle Ambiente per l’abbancamento di FOS e CIR33 per il TMB”.
“Nell’ambito di questo piano emergenziale vanno ricercate le necessarie intese con il Comune di Cingoli a cui dovranno riconoscersi misure compensative, tenere conto delle tempistiche legate alle procedure, agli appalti e alla realizzazione dei lavori, tanto che per comprimere i tempi il Cosmari potrebbe attuare la procedura di urgenza per l’affidamento degli incarichi di progettazione e dei lavori, con la previsione di presentare il progetto per l’ampliamento di Cingoli entro il prossimo giugno, di avere le autorizzazioni entro marzo 2024 con l’affidamento per l’esecuzione dei lavori entro il 31 dicembre 2023, sottoriserva di rilascio autorizzazione per giungere all’attivazione della discarica entro ottobre 2024”.
“Questo piano – continua l’assemblea dei soci - consente di evitare di conferire rifiuti in impianti fuori provincia dall’ottobre 2024 fino alla nuova discarica, con costi che inevitabilmente andrebbero a gravare sulla Tari e quindi sui cittadin”i.
“L’assemblea generale con i voti a favore di tutti i Comuni presenti e la sola astensione di Cingoli, ha conferito mandato al CdA - ha detto il presidente Giuseppe Giampaoli - di elaborare un piano di emergenza, da concordare prioritariamente con l’ATA 3 per superare la fase emergenziale nell’abbancamento degli scarti di trattamento dei rifiuti dell’ATO per tutto il periodo fino alla piena disponibilità della futura discarica consortile”.
“Nel piano – prosegue il presidente facente funzioni - dovranno essere definiti i programmi dei conferimenti, i flussi indirizzati nelle varie strutture disponibili, i prezzi di smaltimento e le condizioni degli accordi con gli enti e le società interessate, con particolare riferimento al Comune di Cingoli verso il quale si dovranno ricercare forme congrue di ristoro ambientale, in rapporto con le alternative economiche disponibili fuori ambito, ferma restando la compatibilità con gli equilibri di bilancio della società”.
Successivamente l’Assemblea ha ratificato una deliberazione del CdA inerente i rimborsi spesa al presidente Giampaoli e ha stabilito l’applicazione degli interessi per ritardato pagamento ai comuni soci.
"Sanzioni dell’Antitrust nei confronti delle compagnie telefoniche Vodafone, Windtre, Telecom e Fastweb: hanno continuato a fatturare l’utenza telefonica anche dopo il cambio di festore o il recesso del contratto”. A darne notizia è l’avvocato Paola Formica, delegato Adusbef (Associazione dei consumatori) Macerata.
"Per Vodafone sanzione da 400mila euro, 300mila euro per WindTre, 200mila euro per Telecom e 100mila euro di sanzioni per Fastweb - spiega Formica -. Le istruttorie dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno consentito di accertare i comportamenti illegittimi dei quattro operatori telefonici nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore”.
“In particolare, sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine - a partire almeno da gennaio 2020 - a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore", aggiunge l'avvocato che evidenzia come, ancora oggi, si trovi di fronte a casi di fatturazioni successive al cambio di operatore o al recesso dal contratto di fornitura telefonica.
"In alcuni casi, i vecchi operatori avevano addirittura incaricato il recupero crediti per le fatture non pagate, con evidente aggravio per il consumatore" puntualizza Formica "Le giustificazioni più volte sono state ricondotte a problemi tecnici dei sistemi di gestione della contabilità, come emerso dall’istruttoria Antitrust, ma purtroppo non eliminano il fastidio apportato all’utente e la difficoltà di ottenere l’annullamento delle fatture non dovute dal vecchio operatore".
Secondo l’Autorità, "la illegittima prosecuzione della fatturazione – dopo la richiesta di cessazione del servizio – è riconducibile ad anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società, rispetto ai quali le stesse, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo. Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorretta ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate a tal fine".
"Le sanzioni inflitte dall’Antitrust a Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb costituiscono un riconoscimento di una pratica commerciale non corretta nei confronti dei consumatori, per tale motivo si auspica che costituiscano una leva per le società telefoniche sanzionate a procedere senza indugio all’annullamento delle doppie fatturazioni ricevute dai consumatori" conclude l'avvocato Paola Formica.
Sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa i lavori di manutenzione straordinaria, per un importo complessivo di 4 milioni e 400mila euro, dello stadio “Helvia Recina”. Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori e l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi. L’intervento è finanziato con i fondi comunitari Pnrr volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
“Grazie ai fondi del bando rigenerazione urbana, finalmente lo stadio della città potrà essere protagonista di una manutenzione straordinaria attesa da anni che permetterà di agevolare, migliorare e favorire l’attività sportiva di molte associazioni maceratesi con un’attenzione particolare all’eliminazione delle barriere architettoniche – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. I vari interventi che abbiamo effettuato sull’impiantistica sportiva cittadina dimostrano quanto sia importante per l’Amministrazione promuovere i sani valori dello sport garantendo, anche, strutture sicure e riqualificate”.
“L’intervento strutturale e funzionale che andremo a compiere sullo stadio avrà due principali obiettivi: mantenere l’architettura, unica nel suo genere, con la tradizionale attitudine sportiva polivalente e renderlo accessibile ai disabili, sia spettatori che atleti – ha proseguito Marchiori -. I nostri tecnici hanno realizzato un “capolavoro” perché sono riusciti a contemperare tutte le istanze pervenute sia dalla parte politica che sportiva, così da centrare pienamente gli obiettivi. In questi due anni e mezzo abbiamo rigenerato il campo sportivo della Pace e di Collevario, stiamo ultimando lo stadio della Vittoria e ora ci accingiamo a ristrutturare l’Helvia Recina: lasciamo che a parlare siano i fatti”.
“Siamo orgogliosi di aver raggiunto un risultato che cambia il volto infrastrutturale degli impianti sportivi dell'intera città – ha aggiunto Sacchi -. Non solo in termini quantitativi, trattandosi di un intervento da 4,5 milioni - il più consistente degli ultimi decenni - di cui beneficeranno tutte le discipline che frequentano quello spazio (dal calcio all’atletica) ma anche qualitativi. Nella progettazione, infatti, particolare attenzione è stata riservata agli aspetti dell'accessibilità e della fruibilità da parte delle persone diversamente abili. Oggi, in piena aderenza al programma di mandato, scriviamo una pagina fondamentale dedicata allo sport quale fattore di crescita, coesione e inclusione per una comunità”.
La curva nord sarà interessata dalla rimozione della porzione di terrapieno e dalla realizzazione di un nuovo blocco spogliatoi destinati agli atleti e agli arbitri che saranno collegati con i locali esistenti sotto la gradinata e accessibili per mezzo di rampe oltre ad avere l’accesso a raso sul campo da gioco. È prevista anche la realizzazione di un’area per il parcheggio degli autobus delle squadre.
I lavori riguarderanno anche il rifacimento dell’impermeabilizzazione e la tinteggiatura dei gradoni per il pubblico delle gradinate dei tifosi ospiti e locali, oltre al consolidamento strutturale dell’intradosso dei gradoni stessi. Saranno poi sistemati il sottopassaggio di collegamento con il campo da gioco e i locali esistenti sotto la gradinata destinati a spogliatoi, servizi igienici, magazzini oltre agli altri locali previsti dalle varie normative dei diversi sport (infermeria, punto di pronto soccorso, sala doping, segreterie, stanze per i delegati delle federazioni delle attività sportive). Si procederà alla realizzazione di un collegamento tra i locali sotto la gradinata – dove sarà ricavata la centrale termica - e il nuovo blocco spogliatoi.
Per quanto riguarda i due settori aperti al pubblico (gradinata tifosi locali e gradinata tifosi ospiti), l’area a essi riservata verrà dotata di due box prefabbricati con i servizi igienici adeguatamente attrezzati per l’utilizzo da parte di persone con disabilità. Per la tribuna coperta si procederà al rifacimento dell’impermeabilizzazione, alla sostituzione della controsoffittatura sottostante, alla sistemazione dei locali di servizio compresi i bagni, alla realizzazione di un bagno per persone con disabilità, alla sostituzione della pavimentazione esistente e alla realizzazione di box espositivi lungo la parete che collega il piano di accesso ai posti riservati agli spettatori. Saranno inoltre presenti, in tribuna, degli spazi dedicati ai cimeli e ai ricordi della S.S. Maceratese.
La curva sud, destinata ai tifosi locali, sarà interessata dalla sistemazione dei servizi igienici e dei percorsi pedonali per l’accesso e il deflusso degli spettatori oltre che dalla tinteggiatura dei gradoni. Si procederà, inoltre, al completo rifacimento del campo da calcio e del drenaggio sottostante e all’adeguamento degli impianti tecnologici (diffusione sonora, trasmissione dati, postazione sala stampa e impianto di videosorveglianza).
È previsto il rifacimento del manto sintetico attuale della pista di atletica leggera. L’intervento prevede anche la sostituzione della recinzione perimetrale esistente che separa lo spazio dell’attività sportiva dallo spazio riservato agli spettatoti nei settori gradinata, curve sud e nord. A completamento dei lavori saranno asfaltati il parcheggio interno, le aree di avvicinamento, prefiltraggio e filtraggio ai vari settori dello stadio aperti al pubblico e le relative strade di accesso.
I lavori previsti permetteranno di omologare l’impianto sportivo per la disputa del campionato nazionale professionistico di Lega Pro e le manifestazioni a carattere nazionale per le discipline sportive di atletica leggera.
I seggiolini quindi, secondo le normative della Figc, saranno monoblocco e in polipropilene copolimero (1526 per la tribuna locale, 1020 per la gradinata locali, 1017 per la gradinata ospiti e 666 per la curva locali per un totale di 4229 posti a sedere) di colore bianco e rosso.
Ricevuta ufficialmente in Comune la delegazione di Isola d’Istria guidata dal vicesindaco e rappresentante della comunità autogestita italiana Agnese Babic e formata dai componenti del Coro Haliaetum.
Gli ospiti sloveni sono giunti a Tolentino nel pomeriggio di sabato 1 aprile e sono stati accolti dal sindaco Mauro Sclavi e dall’amministrazione comunale, presenti gli assessori Diego Aloisi e Flavia Giombetti. Ha partecipato all’incontro anche Edoardo Mattioli, recentemente nominato ambasciatore del Turismo di Isola d’Istria e che in tutti questi anni ha sempre mantenuto vivi i rapporti di amicizia con il Comune sloveno gemellato dal 1981 con Tolentino.
Tutta la delegazione, nei due giorni di permanenza ha assistito alla sacra rappresentazione della Passione di Cristo alla Bura e ha visitato sia Tolentino che Macerata e ha incontrato i rappresentanti delle associazioni cittadine.
Nel pomeriggio di domenica al teatro Spirito Santo, concerto con i cori della Bura, di Santa Maria del Monte di Macerata con la partecipazione del Coro Haliaetum della Comunità degli Italiani Pasquale Besenghi degli Ughi, costituito nel 1975 si è esibito in Slovenia, Italia, Austria e Croazia.
Il repertorio del coro comprende canti corali, popolari, sacri, gospel e di musica leggera. Ha inciso diversi cd ed è diretto dalla maestra Lora Pavletič. L’esibizione è stata particolarmente applaudita dal pubblico e dal sindaco Sclavi che ha assistito al concerto.
Taglio del nastro, domenica scorsa, per il nuovo centro beauty e wellness Estetica Serena. Alla cerimonia d’inaugurazione ha partecipato, tra gli invitati, anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Dopo anni di esperienza la titolare, Serena Zagaglia, ha deciso di proseguire il suo cammino professionale da imprenditrice del settore benessere.
“L’inaugurazione di una nuova attività è un segnale molto importante per la nostra città e per la nostra comunità perché significa che questo nostro territorio è vivo e su di esso ci sono persone che amano investire” - sottolinea il primo cittadino settempedano. Il nuovo centro estetico da oggi è aperto nel modernissimo negozio di viale della Resistenza.
Il Comune di San Severino Marche ha pubblicato il bando per la formazione di una graduatoria degli aspiranti all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il bando è rivolto a coloro i quali hanno bisogno di un alloggio di dimensioni idonee alle esigenze del proprio nucleo familiare ad un canone di locazione inferiore a quello di mercato.
Per nucleo familiare si intende quello composto dal richiedente, dal coniuge non legalmente separato, dai soggetti con i quali convive e da quelli considerati a suo carico ai fini Irpef, salva l’ipotesi in cui un componente - ad esclusione del coniuge non legalmente separato - intenda costituire nucleo familiare autonomo, dalle persone unite civilmente e dai conviventi di fatto.
La convivenza è attestata dalla certificazione anagrafica che dimostri la sussistenza di tale stato da almeno due anni antecedenti la data di scadenza del bando stesso. "La domanda va presentata in bollo da 16 euro - fa sapere l'ente - utilizzando esclusivamente l’apposito modulo in distribuzione gratuita presso l’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche sito in piazza del Mercato o scaricabile dal sito istituzionale.
L’ufficio Servizio Servizi alla Persona è a disposizione per assistere gli interessati nella compilazione della domanda previa prenotazione telefonica di appuntamento. La domanda di partecipazione al bando va presentata in uno dei seguenti modi:
- tramite consegna diretta all'ufficio del Protocollo del Comune di San Severino Marche (che ne rilascerà ricevuta) negli orari di apertura al pubblico (dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00); a mezzo del servizio postale tramite raccomandata A.R. entro e non oltre la scadenza del termine, tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it.
Tutti insieme verso la transizione ecologica. Questa mattina, nella sede del liceo Da Vinci di Civitanova, istituzioni, addetti ai lavori e studenti hanno inaugurato il percorso, voluto dall’amministrazione comunale, in particolare dall’assessore Roberta Belletti in collaborazione con l’associazione Marche Rifiuti Zero, per proiettare Civitanova verso un futuro sempre più sostenibile.
“Oggi apriamo un tavolo di lavoro permanente per accompagnare Civitanova verso la transizione ecologica - ha detto la Belletti - , per stimolare la nostra capacità di fornire adeguate risposte e per avviare un percorso formativo per tutti i soggetti coinvolti. Tutto ciò attraverso un costante lavoro di squadra tra cittadini e istituzioni, imprese, scuola, università e ricerca. La sfida verso un futuro più sostenibile - continua la Belletti - è stata già raccolta dal nostro comune anni fa. Continueremo su questa strada consapevoli che riflessione e azione è il miglior binomio per vivere in un ambiente sempre più sano”.
Di cambiamenti climatici ha parlato Stefano Aguzzi, assessore all’Ambiente e all’Urbanistica della Regione Marche: “Non dobbiamo solo mitigare gli effetti, dobbiamo invertire la rotta: meno condizionatori, meno automobili, meno telefonini, raccogliere l'acqua, zero consumo di suolo, economia circolare. Non basta - ha detto - la scogliera per arginare il mare”.
Marco Revel, delegato del rettore dell’Università Politecnica delle Marche si è complimentato con l'iniziativa dell'amministrazione “soprattutto perché coinvolge i giovani. Non sempre la tecnologia genera miglioramenti se manca la consapevolezza della strada da percorrere. Serve sobrietà. Gli scarti di oggi rappresentano i prodotti di domani se siamo in grado di certificare la circolarità. Per ottenere questi risultati i comuni devono abbinare la transizione ecologica con la transizione digitale”.
Presenti anche gli alunni e gli insegnanti del liceo Da Vinci e della scuola secondaria di primo grado Annibal Caro. Alessandra ha spiegato cos'è il “Greenwashing”, il fenomeno legato a quelle aziende che affermano che i loro prodotti sono sostenibili ma non è vero. Edoardo ha raccontato che va a scuola in bicicletta. Niccolò che spegne la luce quando esce dalla stanza e Cesare ha chiesto all'assessore Belletti di aumentare le piste ciclabili in centro storico.
L’assessore Barbara Capponi si è rivolta ai giovani invitandoli a riflettere su come “costruire un ambiente sano alla portata di tutti. Ambiente inteso anche come relazioni personali, apertura agli altri individui dove tutti possiamo fare la differenza. Questo sarebbe il vero successo per voi e porterebbe davvero a quella transizione, a quello sguardo più inclusivo e più circolare”.
Poi l’intervento di Marco Ragni, vicepresidente di Confindustria Macerata: “Invito i giovani a rimanere nel nostro territorio per aiutarci nella transizione ecologica che per le imprese è un obiettivo strategico oltre che etico. Stiamo già collaborando con l'università di Camerino, Enea e CNR per trasferire competenze tecnologiche alle nostre aziende e combattere fenomeni di comunicazione ingannevole e greenwashing”.
Giorgio Menichelli, delegato del presidente della Camera di commercio delle Marche, ricorda che prima di tutto possiamo cambiare le cose da consumatori, comprando telefoni cellulari rigenerati e altri prodotti sostenibili.
Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, facendosi interprete del sentimento della comunità tutta, ha inviato un messaggio di felicitazioni a fra Sergio Lorenzini, settempedano, già ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche, rieletto dal 279esimo Capitolo provinciale delle Marche per il triennio 2023 – 2026.
“Fra Sergio è una luce di speranza per l’età, la vocazione e la tenacia, e un faro che illumina il cammino di tutti noi”, commenta il primo cittadino che aveva già gioito per la nomina a ministro provinciale di Lorenzini nel 2019.
Quarantaquattrenne, entrato in convento a 26 anni dopo aver intuito la chiamata in alcuni momenti di incontro con i frati tra il silenzio e la preghiera, fra Sergio è nato a San Severino Marche il 10 ottobre 1977, si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Macerata e in teologia all’Istituto teologico di Assisi e ha maturato una preziosa esperienza nella pastorale giovanile che, grazie alla sua affabilità, ha avvicinato tantissimi ragazzi alla chiesa cattolica e alla vita francescana.
Vive nel convento di Fermo da dove sta svolgendo il suo mandato con un’attenzione particolare ai giovani e alla missionarietà della vita religiosa a partire dalla categoria teologica della bellezza.
Il sindaco, Alessandro Gentilucci, ha incontrato nei giorni scorsi Mauro Pelagalli, considerato uno dei migliori ginecologi sulla piazza, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata, anch’egli nativo di Pieve Torina.
“Pelagalli è un’altra eccellenza di questo territorio” si è complimentato Gentilucci “e ha saputo creare una struttura all’avanguardia, a Macerata, mettendo a disposizione della comunità la sua professionalità e la sua grande esperienza in campo medico”.
“Sono fiero ed orgoglioso di averlo come conterraneo, e del fatto che abbia scelto di aprire un ambulatorio proprio qui, a Pieve Torina, segno di un legame forte con la sua terra d’origine. Garantiamo, attraverso la sua figura, un ulteriore servizio sanitario di qualità alla nostra gente, a testimonianza di un’attenzione al tema salute che ritengo una priorità per tutte le aree interne dell’alto maceratese. A nome di tutta la comunità pievetorinese esprimo a Pelagalli un sincero augurio di buon lavoro affinché continui ad esercitare il suo ruolo di medico attento, scrupoloso, sensibile alle esigenze di chi soffre”.
"A Stefano Brandi, maestro del lavoro che si è distinto per professionalità e abnegazione. Vero esempio di manualità ha contribuito fattivamente alla crescita produttiva, economica e non solo delle aziende dove ha operato. Ha contributo allo sviluppo di specifici progetti volti all’innovazione e alle tecnologie digitali”.
“Attivo nel mondo del volontariato, sempre attento alle esigenze di chi si trova in difficoltà è anche un “uomo di Pace” avendo partecipato alla missione Italcon con la forza multinazionale in Libano. È stato anche volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco ed è donatore di sangue Avis”.
“Le sue innate doti e le sue capacità nel mondo del lavoro si unisco alla sua umanità facendo si che il lavoro delle mani sia vera testimonianza delle espressioni del suo cuore e della sua mente”.
Questa la motivazione con la qualenella mattinata di oggi, il sindaco di Tolentino ha consegnato una pergamena al maestro del lavoro Stefano Brandi nel corso della cerimonia durante la quale ha aderito al consolato di Macerata della federazione dei maestri del lavoro.
Erano presenti, oltre al primo cittadino Mauro Sclavi, il console provinciale di Macerata della federazione nazionale maestri del lavoro Sandro Rita, il viceconsole provinciale Angelo Previati, i familiari di Brandi e altri insigniti dell’importante onorificenza, Silvano Bonfranceschi, Umberto Palmieri, Fernando Raponi, Giuseppe Cespi, Armando Eleonori e Armando Vitali.
Nel corso della cerimonia è stato sottolineata l’importanza per le giovani generazioni dei maestri del lavoro, “che sono veri e propri esempi, soprattutto per le giovani generazioni, dell’impegno nel mondo produttivo, nell’innovazione e nella ricerca della sicurezza del lavoro”.
Al termine della cerimonia è stata avanzata l’ipotesi di organizzare un evento volto a celebrare i Maestri del Lavoro, facendoli incontrare con i giovani, unendo e facendo incontrare l’esperienza a quelli che saranno i lavoratori del futuro.
Recentemente è pervenuta al Comune di Caldarola notizia dell’avvio del procedimento di valutazione per l’impatto ambientale relativa ad un progetto di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, denominato “EnergiaCaldarola” su richiesta di una multinazionale del settore avente una sede anche in Italia.
Il progetto è costituito da 12 aerogeneratori di altezza 200 metri e della potenza unitaria di 5 MW, per una potenza complessiva di 60 MW, integrato con un sistema di accumulo della capacità di 20 MW. L’impianto verrebbe realizzato quanto agli aerogeneratori nel Comune di Caldarola (in località tra il Monte Fiungo e Monte Fiegni da Poggio della Croce a Pian della Pagnotta) e per quanto riguarda il sistema di accumulo nel Comune di Camerino.
Considerato l’enorme impatto ambientale e visivo che l’opera avrebbe nel territorio, si è svolta immediatamente una riunione congiunta tra maggioranza e minoranza consiliare, per analizzare insieme tutte le criticità da evidenziare nelle osservazioni che saranno proposte dal Comune nei termini di legge.
Sono emersi svariati aspetti problematici che l’impianto creerebbe in termini d’impatto ambientale su un’area ad oggi incontaminata, tenuto conto della dimensione vastissima del Parco Eolico, dello stravolgimento della circolazione stradale che sarebbe necessario per il trasporto dei materiali di eccezionale ingombro dalla sede di provenienza al sito di destinazione e dei vasti e profondi scavi che sarebbero realizzati in zona montana per il passaggio delle connessioni e l’apposizione delle pale.
Queste e molte altre più specifiche osservazioni a carattere tecnico, saranno depositate nelle competenti sedi, fermo restando che i Comuni pur partecipando alla Conferenza dei servizi, non hanno alcuna competenza in ordine al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di impianti di produzione di energia rinnovabile.
Maggioranza e minoranza continueranno ad approfondire il tema e hanno convenuto, non appena saranno noti sviluppi nella procedura, attualmente alle fasi iniziali, di discutere la questione in una pubblica assemblea.
Nel contempo lunedì prossimo nella sede comunale di Caldarola, si terrà con i sindaci dei comuni limitrofi e con l’Unione Montana Monti Azzurri, uno specifico incontro ove discutere ulteriormente le criticità rilevate ed i possibili interventi da attuare a tutela del territorio.
Cambio al vertice per la polizia stradale: il commissario Alberto Luigi Valentini, 55 anni, di origini sarde ma marchigiano di adozione, è subentrato lo scorso 27 marzo al vice questore aggiunto Tommaso Vecchio, il quale è stato mandato a dirigere la sezione polizia stradale di Chieti. Il nuovo comandante Valentini ha incontrato negli ultimi giorni le autorità provinciali di pubblica sicurezza, il prefetto Flavio Ferdani e il questore Vincenzo Trombadore.
Laureato in scienze dell’investigazione e titolare del corso di alta formazione in Scienze della Sicurezza, Valentini ha svolto l’incarico di vice dirigente della sezione polizia stradale di Macerata negli ultimi quattro anni.
In precedenza, per dieci anni, aveva ricoperto l’incarico di comandante del distaccamento polizia stradale di Camerino, conseguendo diversi riconoscimenti premiali ed attestati di pubblica benemerenza. Prima ancora, per undici anni, aveva svolto servizio presso il compartimento polizia stradale di Ancona nella squadra di polizia giudiziaria, conseguendo ottimi risultati investigativi. Ha svolto servizio presso altri reparti della polizia di Stato tra cui il commissariato di pubblica sicurezza di Gioia Tauro (RC), acquisendo un’adeguata formazione tecnico operativa.
Il dirigente del compartimento polizia stradale Marche, Maria Primiceri, ha espresso le sue congratulazioni per il nuovo prestigioso incarico, augurando a Valentini di svolgere al meglio il ruolo di comandante della sezione di Macerata, territorio complesso e strategico per le Marche. La redazione di Picchio News si aggiunge alle congratulazioni per i nuovi incarici di Valentini e Vecchio.
La Prefettura ha reso noto il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di aprile 2023. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI APRILE 2022
Nessun controllo previsto sabato primo aprile e domenica 2 aprile. Controlli della Polstrada, dal 3 al 6 aprile, a Macerata in entrambe le direzioni con orario 8/20.
Il 7 aprile duplice attivazione: a Corridonia, in direzione monti, dalle 13 alle 20; a Belforte del Chienti in direzione monti dalle 8 alle 13. Il giorno seguente autovelox presente allo svincolo di Camerino, in direzione mare, sempre dalle 8 alle 13. Stop il giorno di Pasqua, domenica 9 aprile.
Si riprende lunedì 10, dalle 8 alle 13, a Montecosaro in direzione monti e - sempre dalle 8 alle 13 - a Camerino, in direzione mare. L'11, 12 e 13 marzo autovelox attivi dalle 8 alle 20 a Macerata, in entrambe le direzioni. Venerdì 14 aprile triplice accensione: dalle 8 alle 13 controlli a Tolentino in direzione mare; dalle 8 alle 13, a Corridonia, ma in direzione monti; dalle 13 alle 20, a Belforte, in direzione monti.
Sabato 15 aprile autovelox presenti allo svincolo di Belforte del Chienti dalle 8 alle 13, in direzione monti. Domenica 16 aprile nessun controllo previsto.
Poi ancora lunedì 17, autovelox presenti a Montecosaro nella corsia verso i monti, dalle 8 alle 13, e a Camerino, in direzione mare, sempre dalle 8 alle 13. Martedì 18 e mercoledì 19 controlli a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 20. Il 20 autovelox in funzione a Tolentino (13/20, direzione mare), a Montecosaro (13/20, direzione monti) e a Corridonia (8/13, direzione monti).
Venerdì 21 aprile ancora controlli a Macerata, in entrambe le direzioni, dalle 8 alle 20. Autovelox accesi, invece, sabato 22, a Camerino dalle 8 alle 13, in direzione mare. Stop domenica 23 aprile.
Lunedì 24 autovelox in funzione a Macerata, in direzione mare e in direzione monti, dalle 8 alle 20. Il 25 duplice accensione: a Corridonia in direzione monti dalle 13 alle 20 e a Camerino, in corsia monti-mare, dalle 13 alle 20. Mercoledì 26 e giovedì 27 aprile di nuovi controlli a Macerata, in entrambe le direzioni.
Duplice accensione venerdì 28 aprile: a Corridonia (mare-monti dalle 8 alle 13) e a Belforte del Chienti (mare-monti dalle 13 alle 20). Sabato 29 aprile autovelox allo svincolo di Belforte del Chienti, in direzione monti, dalle 8 alle 13. Il mese si conclude domenica 30 aprile con lo stop ai controlli.
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio:
Sei famiglie settempedane possono fare ritorno a casa, dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile il condominio che ospitava altrettanti appartamenti in via Rossini.
L’edificio, abbattuto dopo il sisma per i danni riportati, è stato ricostruito grazie a un finanziamento pubblico di 1,5 milioni di euro riconosciuto dall’ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.
Il Comune di San Severino Marche ha deciso di ripristinare la normale illuminazione pubblica a fronte degli interventi di efficientamento energetico degli impianti effettuati negli ultimi mesi, che su un totale di 3600 lampioni hanno portato ad averne funzionanti ben 2153 con proiettori o lampade a led, ma anche in considerazione del fatto che ad oggi l’aumento del costo della materia energia si è notevolmente ridotto, riportando le spese complessive per la fornitura pubblica di energia a quelle storiche da sempre sostenute.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha quindi firmato la revoca dell’ordinanza con la quale, ad aprile dello scorso anno, si era ricorsi a misure urgenti che avevano portato all’attivazione della modalità risparmio sui costi della pubblica illuminazione in tutto il territorio comunale.
“Al contenimento delle spese – spiega il sindaco, Rosa Piermattei - stanno concorrendo e continueranno a concorrere, a prescindere dal prezzo dell’energia, gli interventi sugli impianti che hanno permesso la sostituzione di ben 400 lampioni dall’aprile 2022 grazie al lavoro della nostra municipalizzata Assem Spa e della ditta Menowatt, società cui è stata affidata proprio la gestione e la manutenzione ordinaria per impianti distinti”.
I lampioni torneranno ad accendersi, dunque, non appena farà buio. Per effetto della nuova ordinanza dopo la mezzanotte la metà degli stessi si spegneranno, per contenere comunque i costi.