Interventi per circa 23 milioni per sistemare strade, ponti e realizzare nuove rotatorie. Questo quanto previsto per il 2023 nel bilancio di previsione della Provincia, alla voce “viabilità”. I lavori sono suddivisi in cinque gruppi: interventi su ponti e viadotti (11 milioni complessivi); manutenzione straordinaria pavimentazioni (6,4 milioni); nuove rotatorie (1.350.000 euro); risanamento movimenti franosi e dissesti (3,6 milioni); barriere di sicurezza e segnaletica stradale (445mila euro).
“Si tratta di un corposo elenco di lavori che porterà all’apertura di numerosi cantieri su tutto il territorio – spiegano il presidente Sandro Parcaroli e il vicepresidente Luca Buldorini -. Ringraziamo gli uffici per il grande lavoro che stanno facendo perché insieme vogliamo costruire la provincia del domani, con servizi idonei e infrastrutture adeguate che possano garantire collegamenti rapidi e in sicurezza. Un piano che vogliamo anche spiegare ai cittadini e ai sindaci, per questo seguiranno una serie di incontri sui territori per ridurre al minimo i disagi che da questi cantieri potranno derivare”.
“Per quanto riguarda gli interventi su ponti e viadotti – sottolineano - sicuramente i due progetti più impattati saranno la realizzazione del nuovo ponte di Piediripa, in affiancamento a quello esistente (investimento complessivo di 7 milioni) per cui stiamo terminando i passaggi relativi alla variante urbanistica e la messa in sicurezza del ponte lungo la Provinciale 46 “Fermana” tra Monte San Giusto e Morrovalle (2 milioni), i cui lavori partiranno entro l’estate”.
“Altri interventi sono previsti sul ponte lungo della S.P 98 “Polverina – Fiastra” (255mila euro); sul ponte della strada provinciale 100 “Porto Recanati – Numana” (500mila euro); sul ponte della S.P. 180 “Ex SS 77 Tolentino – Camerino” (450mila euro); sul ponte lungo la S.P. 7 “Belforte – Caldarola” (495mila euro) e sui ponti lungo la S.P. 94 “Pian Palente” (256mila euro)”.
Per quanto riguarda le strade, invece, interventi sono previsti lungo la Provinciale 127 “Tolentino – San Severino” (230mila euro); la 86 “Morrovalle Scalo” (240mila euro); strada provinciale 9 “Bivio La Casa-Cancelli” (80mila euro); strada provinciale 113 “Sant'Angelo - M. S. Martino” (200mila euro); strada provinciale 114 “Santa Sperandia” (200mila euro); S.P. 67 “Macina-Monte San Giusto” (300mila euro); strada provinciale 74 “Molino Zazzini-Montecosaro” (250mila euro).
Strada provinciale 106 “Recanati - Porto Recanati” (300mila euro); strada provinciale 125 “Tolentino - Abbadia di Fiastra” (250mila euro); strada provinciale 141 “Cimitero Palentuccio - S. Erasmo – Seppio” (250mila euro); strada provinciale 94 “Pian Palente” (192mila euro); strada provinciale 115 “S. Ilario” (250mila euro); 83 “Montedoro-Urbisaglia” (200mila euro); strada provinciale 10 “Bivio Vergini-Civitanova” (200mila euro); strada provinciale 77 “Val Musone” (138mila euro); strada provinciale 79 “Montelago” (150mila euro).
Strada provinciale “57 Jesina” (300mila euro); strada provinciale 3 “Apiro Poggio S.Vicino” (200mila euro); strada provinciale 135 “Visso-Ussita” (200mila euro); strada provinciale 118 “San Valentino” (350mila euro); strada provinciale 122 “Settempedana-Gagliole-Matelica” (200mila euro); strada provinciale 46 “Fermana” (200mila euro); strada provinciale 34 “Corridoniana” (250mila euro); strada provinciale 14 “Braccano” (150mila euro); strada provinciale 40 “Dell'Asola” (250mila euro); strada provinciale 100 “Porto Recanati – Numana” (100mila euro); strada provinciale 45 “Faleriense – Ginesina” (100mila euro); strada provinciale 96 “Pievetorina – Colfiorito” (149mila euro), strada provinciale 88 “Passo Morico – Pintura del Grillo” (139mila euro) e strada provinciale 125 “Tolentino – Abbadia di Fiastra” (450mila euro).
Nell’elenco annuale 2023 del Programma triennale dei lavori pubblici, sono inseriti anche i lavori di realizzazione di due rotatorie, di cui una prevista all'intersezione tra la Provinciale Bivio Vergini-Civitanova con la strada comunale Costamartina per un importo di 850mila euro e l’altra all’intersezione tra la Provinciale Cingolana e la Jesina per 500mila euro.
Tra gli interventi di risanamento movimenti franosi e dissesti spicca quello sulla Provinciale 43 “Entoggese”, che collega Urbisaglia a Tolentino, per un importo complessivo di 2,9 milioni. In particolare i lavori comprendono la realizzazione di opere di protezione dal pericolo di caduta massi, palificate in cemento armato per scongiurare l’instabilità del versante di valle; gabbionate di sostegno e drenaggio di monte per scongiurare l’instabilità del versante e il ripristino della pavimentazione stradale.
Altri interventi sono previsti sulla strada provinciale 132 “Varanese” (120mila euro); strada provinciale 22 “Castelraimondo-Camerino” (86.580 euro); strada provinciale 7 “Jesina” (172mila euro); S.P. 10 “Bivio Vergini-Civitanova” (250mila euro) e S.P. 49 “Fiastrone” (100mila euro).
“Quando ero ragazzina anch’io venivo a lavare a questa fonte, era un modo per stare insieme e socializzare”. Così il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha salutato il restauro della fonte delle scuole, nella frazione di Cesolo.
Le opere, affidate dall’ufficio manutenzioni del Comune all’impresa Fat, hanno permesso il recupero del vecchio abbeveratoio, un tempo utilizzato per dare da bere agli animali, della fontana d’acqua potabile e del lavatoio dove le donne del posto si recavano a lavare indumenti e biancheria.
“Oggi ho chiesto alle vostre insegnanti di portarvi qui nelle belle giornate di sole perché possiate godere della pace e della tranquillità di questo posto. La città di San Severino Marche ha tante frazioni e tantissime fonti, molte vanno ristrutturate, ma abbiamo deciso di iniziare da qui perché quella di Cesolo è la più grande tra tutte le frazioni del nostro vastissimo territorio e poi questa è vicinissima a una scuola. Ricordatevi di mantenerla bella così com’è e siatene i custodi” – ha poi concluso il sindaco.
Alla cerimonia, voluta dal Comune e dall’associazione Pro Cesolo, hanno preso parte anche il presidente di quest’ultima, Mattia Ferrara, il dirigente scolastico, Sandro Luciani, e gli alunni del plesso di Cesolo dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”.
Con le autorità anche il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, l’assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi, e quello alla polizia locale, Jacopo Orlandani, il comandante della locale stazione dei carabinieri, luogotenente Massimiliano Lucarelli, il comandante della polizia locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, i volontari dell’associazione nazionale carabinieri e il coordinatore del gruppo comunale di protezione civile, Dino Marinelli.
La giunta comunale di Tolentino ha approvato l’atto di indirizzo che dovrà permettere l’alienazione e dismissione dei moduli abitativi del villaggio container.
Il provvedimento ne prevede l'alienazione attraverso avviso pubblico prevedendo un introito di 700 euro per modulo singolo e di 1.300 euro per modulo doppio. Disposta anche l'alienazione dei moduli residuali attraverso proposta a soggetti che operano nel settore edilizio con offerta a stock.
Gli offerenti si assumono a loro carico i costi di ritiro, trasporto dei container e quanto necessario ai fini autorizzativi. "La vendita dei container - precisa l’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti - previa autorizzazione da parte del Dipartimento della Protezione Civile, è un atto dovuto".
"I costi di gestione dell'area sono molteplici e onoresi per il nostro Ente, con l'alienazione dei moduli cercheremo di riassestare in parte le spese. In questa ottica non sono da sottovalutare i costi per la manutenzione dei container, che, dopo la scelta fatta dalla precedente amministrazione, sono completamente a carico del Comune. Nei prossimi giorni sarà pubblicato e diffuso il bando con tutte le indicazioni utili agli interessati all’acquisto" conclude Giombetti.
Oggi a Civitanova Marche è stata celebrata la “Giornata del mare e della cultura marinara”, un’iniziativa nata nel 2017, con l’obiettivo di accrescere e promuovere presso gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, l’amore e il rispetto per il mare, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura del mare intesa come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.
Nel corso della mattinata l’ufficio circondariale marittimo guardia costiera di Civitanova Marche, in collaborazione con la scuola primaria “San Giovanni Bosco” di Cascinare, ha promosso, con una serie di iniziative volte all’organizzazione dell’evento, una manifestazione improntata alla divulgazione della “cultura del mare”, in favore di studenti delle classi quinte, con lo scopo di far sentire i giovani “cittadini attivi del mare”.
Per questo motivo, sono stati organizzati momenti di confronto, approfondimento e dibattito per avvicinare prima di tutto i giovani alle grandi e diversificate opportunità che il mare può offrire. Nel corso dell’evento, che si è svolto all’interno del porto e successivamente nei locali dell’ufficio circondariale marittimo di Civitanova Marche, gli studenti sono stati coinvolti in una serie di attività volte allo sviluppo di una coscienza sociale improntata al rispetto del mare, quali tutori della conservazione e valorizzazione di un bene prezioso per tutti.
Le scolaresche hanno partecipato in modo attivo a una coinvolgente conferenza didattica ambientale, tenuta dal personale militare della guardia costiera di Civitanova Marche, con la proiezione di alcuni filmati e presentazioni multimediali, volta soprattutto alla sensibilizzazione verso le conseguenze dell’abbandono di rifiuti e, in particolar modo, degli effetti dannosi della plastica in mare, sottolineando il dovere di tutti i cittadini per la difesa e la tutela della biodiversità e degli ecosistemi marini.
L’incontro è risultato un validissimo strumento per sensibilizzare ed infondere nelle giovani generazioni la consapevolezza di concetti quali lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia del patrimonio ambientale.
L’associazione Arena Sferisterio ha indetto una selezione per l’individuazione di un soggetto che abbia i requisiti per ricoprire il ruolo di operatore aggiuntivo di biglietteria.
L’avviso è presente nella sezione del sito dell’ente www.sferisterio.it alla voce “Lavora con noi / Bandi e avvisi”, dove sono indicati i requisiti richiesti, la modalità di partecipazione, i criteri di selezione, la valutazione del curriculum.
I candidati dovranno dare la disponibilità lavorativa, dal 9 maggio al 9 settembre 2023, per svolgere l’incarico che prevede numerose mansioni, tra cui la vendita di biglietti e abbonamenti per le attività programmate allo Sferisterio e al Teatro Lauro Rossi o affidate all’associazione Arena Sferisterio e svolte nei luoghi di spettacolo in genere, anche esterni ai teatri stessi, e gestite con il sistema e i canali di vendita in dotazione all’associazione Arena Sferisterio.
Tra i requisiti è richiesta una buona conoscenza dell’utilizzo del computer, della lingua inglese (livello minimo richiesto A2) e di aver conseguito almeno il diploma di scuola media superiore. Sono inoltre necessari una lettera motivazionale e il curriculum vitae in formato europeo da allegare alla domanda che dovrà pervenire entro e non oltre il 20 aprile 2023.
Le candidature saranno esaminate da una commissione che, qualora lo ritenesse opportuno e necessario, potrà invitare ad un colloquio i soggetti che avranno ottenuto le migliori valutazioni, oppure richiedere loro la presentazione di un elaborato scritto di approfondimento.
“Uno sviluppo lento, non al passo con la media europea. L’occupazione cresce ma trainata solo da lavoro autonomo o da contratti a tempo determinato e part-time, con donne e giovani ancora una volta maggiormente penalizzati da precarietà e vulnerabilità”. È il commento di Rossella Marinucci, segreteria regionale Cgil, a proposito dei dati Istat sul mercato del lavoro e quelli dell’osservatorio sul precariato Inps, elaborati dall’Ires Cgil Marche e relativi al 2022. Non è tutto. “Scende la disoccupazione ma non quella di lunga durata che rappresenta quasi la metà sul totale dei disoccupati ed è caratterizzata da maggiori difficoltà di reinserimento”. Insomma, un 2022 dove vincono una ripresa lenta e precaria.
Nel 2022 infatti cresce l’occupazione con 639mila occupati e cioè +3,7% rispetto al 2021, diminuiscono disoccupazione con 42mila disoccupati e cioè -5% rispetto a 2021, e inattività e al contempo si attenua il divario di genere. Ma si tratta di una timida ripresa a geometrie variabili tra territori, categorie socio-demografiche e occupazionali: la crescita dell’occupazione dipendente infatti è sostanzialmente rappresentata solo da contratti a termine e lavoro precario e, in termini assoluti, assistiamo ad un graduale invecchiamento dell’occupazione, che dipende dalla riduzione della popolazione in età lavorativa.
Il saldo assunzioni – cessazioni risulta positivo nel complesso e per le singole tipologie contrattuali, ad eccezione dei contratti a tempo indeterminato e dei contratti in somministrazione. Sia rispetto al 2021 sia al 2019, le assunzioni crescono meno nelle Marche con un +8,2% rispetto al + 12,5% del Centro e al +11,4% dell’Italia in generale. Sul totale delle nuove assunzioni, quelle a tempo indeterminato sono una quota molto ridotta, pari al 12, 1%; la tipologia contrattuale maggiormente presente è il contratto a termine con 37,8%, seguita dal contratto intermittente che resta il più gettonato con + 17,7%. Rispetto al 2021, aumentano i licenziamenti di natura disciplinare, +42,4% e i licenziamenti di natura economica, +42%, oltre alle cessazioni per fine contratto, +13% e alle dimissioni volontarie.
“Il 2022 è stato un anno che ci consegna qualche segnale positivo, determinato dal rimbalzo della crescita legata alla ripresa post pandemia – sostiene Giuseppe Santarelli, segretario generale CGIL Marche – ma le politiche del lavoro ora devono essere mirate a trattenere i giovani nelle Marche: il tema della formazione e del rafforzamento delle competenze diventa decisivo per dare loro una concreta possibilità di un futuro stabile in questa regione”.
Giorno complicato il prossimo venerdì 14 aprile per chi si sposta in treno. È stato indetto lo sciopero nazionale di 8 ore - dalle 9 alle 17 - di tutto il personale Trenitalia. L'agitazione è proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal.
I sindacati denunciano che "dalla fine della pandemia di fatto sono andate a peggiorare le condizioni di lavoro sia dei ferrovieri che degli addetti delle ditte appaltatrici di pulizia e di ristorazione" e chiedono un "confronto serio finalizzato a risolvere le criticità per le lavoratrici e i lavoratori".
Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri "a informarsi prima di recarsi in stazione. Ulteriori informazioni su collegamenti e servizi saranno diffusi attraverso l’app Trenitalia, la sezione infomobilità del sito di Trenitalia, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle self service e presso le agenzie di viaggio convenzionate".
Venerdì 14 aprile, alle ore 10, si terrà un open day sportivo e l’inaugurazione della nuova sala attrezzi presso il palazzetto dello Sport di Pieve Torina. “Un appuntamento importante che prosegue il nostro costante impegno nel voler proporre attività che possano coinvolgere non solo la cittadinanza di Pieve Torina ma chiunque desideri praticare discipline sportive in un contesto attrezzato, nuovo e stimolante”.
È il sindaco, Alessandro Gentilucci, a presentare questo evento reso possibile dalla partnership con la Fondazione Rava-NPH Italia ETS. “Una partnership strategica quella con la fondazione, che ci ha sostenuti su più fronti ed è ancor oggi qui a testimoniare una vicinanza non occasionale bensì strutturata e sinergica”.
L’open day prevede quattro corner con altrettante discipline, basket, arrampicata, ginnastica bioenergetica e difesa personale, con istruttori qualificati. “L’attività sportiva è parte fondamentale di una vita sana” conclude Gentilucci, “ed è per questo che, insieme alle altre proposte di tipo sociale e culturale che portiamo avanti, deve anch’essa essere promossa, incentivata e fatta conoscere”.
Dopo l’approvazione del progetto definitivo, la Provincia ha dato il via libera anche al progetto esecutivo per i lavori di messa in sicurezza del ponte sul fiume Chienti, lungo la Provinciale 46 “Fermana”, tra i Comuni di Morrovalle e Monte San Giusto. “L’approvazione del progetto esecutivo è un passaggio determinante per poter procedere adesso con il bando di gara per individuare la ditta che dovrà realizzare i lavori – spiega il presidente Sandro Parcaroli, dopo aver firmato ieri il decreto di approvazione" –.
"Gli interventi, che prevedono opere di rinforzo sugli elementi strutturali e il consolidamento del ponte esistente per un importo complessivo di due milioni di euro interamente finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, inizieranno prima dell'estate ed il tempo fissato per l'ultimazione dei lavori è di 180 giorni”.
Nel dettaglio il progetto, realizzato dal raggruppamento di professionisti Its srl, Sist-Studio ingegneria strutturale Organte e Bortot e Archeolab, prevede il rafforzamento di parte delle fondazioni mediante realizzazione di micropali e iniezioni di colonne di consolidazione mediante la tecnica del jet grouting, la sostituzione dei giunti sotto la pavimentazione, il rifacimento delle caditoie, il risanamento delle strutture in muratura e la riprofilatura del fondo alveo.
Il ponte, che rappresenta una linea di demarcazione tra i due Comuni (visto che la sponda nord ricade nel territorio di Morrovalle, mentre la sponda sud in quello di Monte San Giusto) è stato costruito nel 1918 ed è formato da dieci pile e undici archi in muratura di mattoni.
Nel 1944 venne fatto saltare dai tedeschi in ritirata e fu poi ricostruito nel 1945-1946. Nel 1958 vennero avviati i lavori di consolidamento delle pile attraverso la realizzazione di pali radice, a cui seguì nel 1968 un altro intervento con la realizzazione di diaframmi armati su tutte le pile ed entrambe le spalle. Nel 2002, invece, venne rifatto l’impalcato.
È entrato in vigore dallo scorso venerdì, in concomitanza delle feste pasquali, l'istituzione del biglietto da 6 euro per raggiungere il meraviglioso tempio del Valadier di Genga.
La decisione, già largamente dibattuta e mal vista dai frequentatori abituali, prevede il pagamento di 6 euro per il ticket che permette di percorrere l'ostica salita di 700 metri che porta dal parcheggio sottostante sino alla grotta naturale dove, nel 1828, Papa Leone XII fece costruire un tempio dando incarico all'architetto Giuseppe Valadier
Alle numerose proteste, il comune di Genga ha risposto tramite i canali social: "Per garantire un'offerta turistica di qualità, degna del sempre più elevato interesse che il Santuario di Frasassi accoglie dai numerosissimi visitatori, la Giunta Comunale ha affidato al Consorzio Frasassi la gestione dell'accesso al santuario autorizzando l'istituzione dell'ingresso a pagamento".
Il Comune precisa anche che il Consorzio Frasassi ha predisposto un servizio navetta per il trasporto dei visitatori dal parcheggio La Cuna sino al piazzale Don Peppino Fedeli. Una decisione che ha scatenato il malumore di moltissimi utenti e turisti, molti dei quali recatisi nel periodo pasquale in gita a Genga senza aver conoscenza della novità con inevitabili ripercussioni economiche.
È prevista l'esenzione dal pagamento per i residenti e alcune agevolazioni per determinate categorie, ma le polemiche continuano contro l'imposizione del balzello in tutti i canali social del Comune di Genga.
Da domani (mercoledì 12 aprile) e fino al termine dei lavori, sarà chiusa al transito veicolare e pedonale via Abbondanza dall’intersezione con via Collio all’intersezione con via della Pescheria.
Il provvedimento si è reso necessario per l’installazione di un cantiere di lavori per la ricostruzione post – terremoto di un edificio. Il divieto di transito per i pedoni interesserà, in particolare, via Abbondanza nel tratto tra vicolo delle Cicette e il civico numero 43.
Per esigenze di carico e scarico saranno consentiti ai residenti l’ingresso e l’uscita da via della Pescheria fino a vicolo delle Cicette. Il tratto di via Abbondanza tra via Pescheria e via Ercole Rosa rimarrà invece normalmente transitabile
Lavori all’impianto di illuminazione ed efficientamento energetico. Questa la motivazione della nuova chiusura di un tratto dell'A14.
Nelle notti di mercoledì 12 aprile, giovedì 12 aprile e venerdì 13 aprile, sarà chiuso al traffico il tratto tra Pedaso e Grottammare, direzione Pescara.
Non sarà possibile sostare nell’area di servizio “Piceno Ovest” e la deviazione sarà rappresentata dall’uscita di Pedaso, passare per la Statale Adriatica rientrando nel casello di Grottammare.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti condominiali in presenza di mancati pagamenti.
Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Porto Recanati che chiede: “Il condomino in regola con i pagamenti può opporsi al precetto per la preventiva escussione dei condomini morosi?”.
Tale circostanza ci offre la possibilità di far chiarezza riguardo ad una fattispecie molto dibattuta nelle aule di Tribunale, ed a tal proposito, la Suprema Corte recentemente ha avuto modo di pronunciarsi in una vicenda i cui protagonisti sono stati due condomini in regola con i pagamenti contro gli atti di precetto notificati da un creditore del condominio in forza di una sentenza divenuta esecutiva: i due condomini contestavano la propria regolare posizione con i pagamenti pro rata dovuti, invocando dunque la preventiva escussione dei condomini morosi, mentre il creditore soccombente ha proposto ricorso in Cassazione.
Il Collegio sottolinea come la sentenza impugnata abbia fatto corretta applicazione dell'art. 63 disp. att. c.c., come modificato dalla legge n. 220/2012. Il comma 1 dispone infatti che l'amministratore «è tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi», mentre il comma 2 stabilisce che «[i] creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini». In capo ai condomini che abbiano regolarmente pagato la propria quota viene dunque a crearsi un'obbligazione sussidiaria ed eventuale, favorita dal “beneficium excussionis” avente ad oggetto non l'intera prestazione imputabile al condominio, quanto unicamente le somme dovute dai morosi.
La pronuncia afferma infatti il principio secondo cui «il condomino in regola coi pagamenti, al quale sia intimato precetto da un creditore sulla base di un titolo esecutivo giudiziale formatosi nei confronti del condominio, può proporre opposizione a norma dell'art. 615 c.p.c. per far valere il beneficio di preventiva escussione dei condomini morosi che condiziona l'obbligo sussidiario di garanzia di cui all'art. 63, comma 2, disp. att. c.c., ciò attenendo ad una condizione dell'azione esecutiva nei confronti del condomino non moroso, e, quindi, al diritto del creditore di agire esecutivamente ai danni di quest'ultimo».
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità e in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: “Il creditore del condominio avente un titolo esecutivo deve chiedere il pagamento prima ai condomini morosi e solo successivamente potrà rivolgersi ai condomini che risultano già in regola con i propri pagamenti pro rata” (Cass. Civ., Sez. II, Ordinanza del 17.02.2023, n. 5043). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sarà un ponte pasquale tra piogge e schiarite nelle Marche, dove la depressione in transito si sposterà verso sud dando luogo a un miglioramento del tempo già dal pomeriggio di domenica e per le giornate di lunedì e martedì.
In base al bollettino meteo emesso dalla Protezione civile regionale, per la domenica di Pasqua il cielo si presenterà irregolarmente nuvoloso nella prima parte della giornata per nubi in ingresso dal mare, con schiarite sempre più ampie nel pomeriggio a partire dai settori settentrionali.
Le precipitazioni nella prima parte della giornata saranno sparse, di durata temporale limitata, anche a carattere di rovescio, maggiormente insistenti nelle zone collinari. Nel pomeriggio i fenomeni si esauriranno nel settore centro settentrionale rimanendo confinati e più sporadici in quello centro meridionale. Limite delle nevicate attorno ai 1200m. Le temperature, invece, saranno in lieve aumento nei minimi ed in lieve diminuzione nei massimi.
Lunedì di Pasquetta il cielo si presenterà sereno nel settore centro settentrionale, irregolarmente nuvoloso nella prima parte della giornata in quello centro meridionale con prevalenza di sereno nel pomeriggio anche in queste zone.
Possibilità di deboli precipitazioni nelle prime ore della giornata, brevi ed isolati piovaschi nel settore meridionale della regione in rapido esaurimento e fenomeni assenti per il resto della giornata. Le temperature saranno stazionarie o in lieve aumento le massime, specie nel settore centro settentrionale della regione, in diminuzione le minime in particolare nelle zone interne.
Subito dopo il ponte pasquale, a Matelica partiranno due cantieri stradali in due diversi punti della città. Il primo a partire da martedì 11 aprile e per i successivi due giorni che prevedrà un restringimento della carreggiata sul tratto della SP 256 “Muccese” in località Passo Gabella (zona centro direzionale Lidl).
Il cantiere sarà regolamentato con un semaforo temporaneo. Il secondo mercoledì 12 aprile interesserà la strada comunale vocabolo Monacesca che rimarrà chiusa al traffico veicolare nelle ore della mattina dalle 9:00 a 12:00 per consentire un intervento di manutenzione del sottopasso ferroviario esistente.
La ditta incaricata dalla RFI disporrà apposita segnaletica e movieri per dare indicazioni ai veicoli provenienti dalla frazione Piane e/o dalla SP 256 “Muccese”. Il Comune di Matelica “fa presente che in entrambi i casi si tratta di interventi necessari alla sicurezza stradale, sia per coloro che viaggiano sulle arterie principali che per chi percorre le strade comunali verso le frazioni.
Arriva una nuova stangata per gli automobilisti italiani, con la benzina che torna a sfondare i due euro al litro. Quasi non si ricorda una Pasqua, tranne gli anni della pandemia, che non abbia registrato rincari alla pompa.
Quest'anno è lo stesso, complice il recente taglio della produzione di petrolio deciso dal cartello dei Paesi produttori, l'Opec+, che ha fatto schizzare le quotazioni internazionali. Il greggio infatti viaggia ormai oltre gli 80 euro al barile e i prezzi alla pompa dei prodotti raffinati spiccano il volo nel momento in cui milioni di italiani si mettono in viaggio. Con una maggior spesa per gli spostamenti delle festività che le associazioni dei consumatori valutano in circa 120 milioni di euro.
Come riportato dall'Ansa, le ultime rilevazioni del governo su circa 18mila impianti di carburante fotografano l'amara sorpresa: la benzina verde al servito è tornata sopra i 2 euro e il Codacons ha rintracciato casi in cui sfiora anche i 2,5 euro al litro.
Come al solito si risparmia col fai da te: la benzina self service - registra Staffetta quotidiana - è a quota 1,872 euro al litro (+7 millesimi, compagnie 1,876, pompe bianche 1,863), mentre il gasolio è a 1,771 euro al litro (+2 millesimi, compagnie 1,776, pompe bianche 1,760). Ma sulle autostrade si spende di più: la benzina self service è a 1,937 euro al litro, con il servito che supera appunto i 2 euro. E anche il gasolio al self service è a 1,852 euro al litro, ma al servito vola a 2,128 euro al litro.
Il Codacons denuncia: i prezzi dei carburanti tornano a sfiorare i 2,5 euro al litro in autostrada, mentre sulle isole minori i listini hanno già abbattuto la soglia di 2,1 euro al litro. E fornisce una serie di casi documentati dei listini alla pompa comunicati dai gestori al ministero delle Imprese e del made in Italy.
In base agli ultimi dati pubblicati sul sito del ministero, la benzina in modalità servito ha già raggiunto quota 2,499 euro al litro sulla A21 Torino-Piacenza, e lo stesso prezzo si registra per il gasolio (sempre in modalità servito) sulla A12 Genova-Sestri. Sulla A1 Milano-Napoli la benzina arriva a costare 2,449 euro al litro, il gasolio 2,349 euro al litro, mentre sulla autostrada A13 Bologna-Padova si spendono 2,399 euro al litro per la verde, 2,456 euro al litro per il diesel.
Sulla A22 Brennero-Modena, poi, un litro di benzina costa fino a 2,439 euro, il gasolio 2,389 euro. Prezzi elevati anche sulla A14 Bologna-Bari-Taranto (2,392 euro al litro la benzina in modalità servito, 2,449 euro il gasolio) e sulla A15 Parma-La Spezia (verde 2,349 euro, diesel 2,449 euro).
Listini alla pompa in salita anche sulle isole minori: a Capri un litro di benzina raggiunge 2,119 euro al litro, 2,039 euro il gasolio, e va ancora peggio a Ischia, dove la verde costa fino a 2,154 euro al litro.
Il germano reale è un'anatra di superficie, presente nella provincia di Macerata, che nidifica lungo i fiumi e nei laghi nel periodo compreso tra marzo ed aprile.
Per favorire la sua nidificazione ed evitare la predazione di specie opportuniste, come corvidi e volpi, l'Acma (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici ) ha richiesto all'Ambito Territoriale di Caccia Macerata 2, di predisporre il posizionamento di alcuni nidi artificiali già sperimentati con successo negli anni passati.
“Il comitato di gestione dell'Atc Mc2, sempre sensibile alla realizzazione di progetti di miglioramenti ambientali e gestionali finalizzati a favorire l'incremento della fauna selvatica migratoria, ha approvato il progetto con possibilità di coinvolgimento per tutte le associazioni che ne faranno richiesta”, si legge in una nota della sezione provinciale della federazione italiana dei cacciatori.
"A tal proposito l'Acma e la Federcaccia provinciale, si sono attivati e hanno posizionato alcuni nidi artificiali nei laghetti presenti nei comuni di Potenza Picena, Morrovalle, Montelupone, Monte San Giusto, Tolentino; gli stessi verranno periodicamente monitorati dalle guardie venatorie volontarie dell'associazione per verificarne le risultanze".
Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, alla presenza del priore della Comunità Agostiniana locale, Padre Gabriele Pedicino, dell’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti e del responsabile unico del procedimento Katiuscia Faraoni, ha illustrato i contenuti del decreto del direttore del Dipartimento Ufficio Speciale Ricostruzione inerenti l’approvazione del progetto esecutivo dell’intervento post sisma che interesserà la basilica di San Nicola. I lavori sono finanziati per 4.454.847,5 euro con accesso al fondo integrativo per la ricostruzione pubblica e al fondo speciale per le compensazioni.
A seguito del terremoto del 2016 la basilica di San Nicola è stata interessata da diversi danni, anche rilevanti, tanto che lo stesso edificio è stato riaperto solo dopo la messa in sicurezza di vari ambienti, tra cui la navata centrale, l’abside, il presbiterio e la cappella del Santissimo Sacramento, attualmente chiuse, la sacrestia, la cappella delle Sante Braccia e il trecentesco “Cappellone”.
Previsti anche interventi sul campanile, nella cripta che ospita il corpo del Santo, sulle murature esterne della navata centrale, dell’abside e della cappella del Santissimo Sacramento e soprattutto sulla facciata della basilica.
Spetterà, ora, alla Regione Marche predisporre il bando per l’affidamento dei lavori, dopo la validazione della documentazione da parte dell’Anac e si auspica l’apertura del cantiere entro il prossimo mese di ottobre. Da sottolineare che è stato redatto un piano di sicurezza che consentirà la normale attività di culto all’interno della Basilica, contemporaneamente all’esecuzione degli interventi di ricostruzione e restauro.
Il sindaco Sclavi ha anche approfittato dell’occasione per salutare il priore Padre Gabriele Pedicino che a fine mese si traferirà in Puglia. “La città tutta deve molto a Padre Gabriele – ha detto il primo cittadino – che in tutti questi anni è stato un punto di riferimento sia spirituale che umano per tutta la nostra Comunità e per i giovani in particolare”.
Il sindaco Sandro Parcaroli ha firmato l’ordinanza relativa alla proroga di attivazione degli impianti di riscaldamento nel territorio comunale con decorrenza immediata e fino al 15 aprile 2023.
In base alla normativa nazionale, a Macerata, era prevista l’accensione degli impianti di riscaldamento nel periodo 1° novembre – 15 aprile per un massimo di 12 ore giornaliere.
Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale ha modificato i limiti di esercizio degli impianti termici rispetto a quanto previsto e gli stessi sono stati ridotti di 15 giorni (8 novembre – 7 aprile) e per un totale di 11 ore giornaliere.
Visto il forte abbassamento dei valori termici degli ultimi giorni e le previsioni della persistenza di tali condizioni meteorologiche nei prossimi giorni, il sindaco Parcaroli ha firmato un’ordinanza per concedere la possibilità di attivazione degli impianti di riscaldamento nel territorio comunale fino al 15 aprile 2023 per un massimo di 11 ore giornaliere.
Durante il nostro incontro con l’associazione Campagna Pulita di Cingoli, abbiamo avuto modo di incontrare molti dei residenti costretti a convivere con la discarica di Fosso Mabilglia negli ultimi 9 anni. Fra questi colpisce particolarmente la storia di Tony Smith e di sua moglie Linda, originari dell'Inghilterra, ma immigrati in Italia nel 2004.
Lui era il direttore di una fabbrica di birra e lei una project manager nel campo dell’informatica: i due coniugi hanno investito i loro risparmi nelle Marche, acquistando una casa colonica a Cingoli per trascorrere un pensionamento sereno circondati dalla natura.
“Quando abbiamo acquistato la casa non sapevamo niente della discarica – spiega Tony – . Dei sedici anni che abbiamo trascorso qui a Cingoli, quindici li abbiamo passati a protestare”. La casa degli Smith, adibita poi a bed&breakfast, “Villa Castelletta”, sorge poco distante da Fosso Mabiglia, dovendo quindi subire la vista e l’olezzo della discarica, particolarmente fastidioso nelle giornate di vento. “Non si tratta solo del nostro investimento che sta andando male, con la casa e il terreno che perdono di valore giorno dopo giorno, ma dell’ingiustizia che colpisce tutti noi residenti”.
È Tony a gestire l’aspetto più burtocratico dell’associazione, realizzando tabelle, raccogliendo dati e prendendo contatti con amministrazioni e stampa per ottenere risultati, anche se minimi. “Alla prima riunione di Campagna Pulita eravamo in diciassette: sedici cingolani e io che parlavo solo inglese”, racconta.
“Principalmente chi abita in queste zone fa il contadino – continua Smith - e spesso non ha abbastanza ‘empowerment’ per far valere i propri diritti. Questo l’amministrazione lo sa e se ne approfitta: tratta la gente da stupida e questo non è giusto. Noi abbiamo le capacità per opporci correttamente e lo faremo, in Inghilterra non sarebbe mai successa una cosa del genere”.
Tony racconta la storia nei dettagli, ripercorrendo i passi che hanno portato la situazione a degenerare fino alla condizione attuale: “Ho scritto 18 articoli solo lo scorso anno, prima in inglese poi tradotti in italiano, nel tentativo di dare voce alla mia comunità, poco numerosa e ancor meno rumorosa”. Lo scritto più recente risale allo scorso 3 aprile, una lettera al sindaco Michele Vittori in seguito all’assemblea di Botontano dal titolo di ‘Cingulum contra mundum’.
“Senza questi sforzi tutti andrebbero avanti facendo i propri comodi e ignorandoci del tutto – spiega Tony Smith - L’invito al sindaco Vittori è di procedere con tutte le sue possibilità e presentando di nuovo ricorso al Tar, misure che almeno rallenterebbero le cose. Cingoli non vuole più piegarsi alle violenze di Ata 3: siamo vittime di un sistema che preferisce lasciare le cose come stanno piuttosto che trovare soluzioni vere. Troveranno ogni mezzo possibile per ritardare la decisione in modo che il proprio territorio non venga scelto, sperando che Cingoli continui ad ospitare la discarica a tempo indeterminato”.
“Come se sette lunghi anni non fossero bastati, come se due proroghe per altri 2 anni non fossero state sufficienti per dare tempo ad ATA di trovare un nuovo sito – si legge nella lettera -. Siamo arrivati alla scadenza e si ha bisogno di ulteriori quattro anni per decidere ancora nulla. Il terzo bacino distruggerebbe ancora di più la vita della nostra comunità e rovinerebbe la reputazione di Cingoli per bellezze naturali e turistiche”.