Lavori alla basilica di San Nicola, approvato il progetto da oltre 4 milioni. Padre Pedicino ai saluti
Nel corso di una conferenza stampa, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi, alla presenza del priore della Comunità Agostiniana locale, Padre Gabriele Pedicino, dell’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti e del responsabile unico del procedimento Katiuscia Faraoni, ha illustrato i contenuti del decreto del direttore del Dipartimento Ufficio Speciale Ricostruzione inerenti l’approvazione del progetto esecutivo dell’intervento post sisma che interesserà la basilica di San Nicola. I lavori sono finanziati per 4.454.847,5 euro con accesso al fondo integrativo per la ricostruzione pubblica e al fondo speciale per le compensazioni.
A seguito del terremoto del 2016 la basilica di San Nicola è stata interessata da diversi danni, anche rilevanti, tanto che lo stesso edificio è stato riaperto solo dopo la messa in sicurezza di vari ambienti, tra cui la navata centrale, l’abside, il presbiterio e la cappella del Santissimo Sacramento, attualmente chiuse, la sacrestia, la cappella delle Sante Braccia e il trecentesco “Cappellone”.
Previsti anche interventi sul campanile, nella cripta che ospita il corpo del Santo, sulle murature esterne della navata centrale, dell’abside e della cappella del Santissimo Sacramento e soprattutto sulla facciata della basilica.
Spetterà, ora, alla Regione Marche predisporre il bando per l’affidamento dei lavori, dopo la validazione della documentazione da parte dell’Anac e si auspica l’apertura del cantiere entro il prossimo mese di ottobre. Da sottolineare che è stato redatto un piano di sicurezza che consentirà la normale attività di culto all’interno della Basilica, contemporaneamente all’esecuzione degli interventi di ricostruzione e restauro.
Il sindaco Sclavi ha anche approfittato dell’occasione per salutare il priore Padre Gabriele Pedicino che a fine mese si traferirà in Puglia. “La città tutta deve molto a Padre Gabriele – ha detto il primo cittadino – che in tutti questi anni è stato un punto di riferimento sia spirituale che umano per tutta la nostra Comunità e per i giovani in particolare”.
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