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Doppie bollette anche dopo il recesso: l'Antitrust multa 4 compagnie telefoniche

Doppie bollette anche dopo il recesso: l'Antitrust multa 4 compagnie telefoniche

"Sanzioni dell’Antitrust nei confronti delle compagnie telefoniche Vodafone, Windtre, Telecom e Fastweb: hanno continuato a fatturare l’utenza telefonica anche dopo il cambio di festore o il recesso del contratto”. A darne notizia è l’avvocato Paola Formica, delegato Adusbef (Associazione dei consumatori) Macerata. 

"Per Vodafone sanzione da 400mila euro, 300mila euro per WindTre, 200mila euro per Telecom e 100mila euro di sanzioni per Fastweb - spiega Formica -. Le istruttorie dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno consentito di accertare i comportamenti illegittimi dei quattro operatori telefonici nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore”.  

“In particolare, sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze, che hanno dato origine - a partire almeno da gennaio 2020 - a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore", aggiunge l'avvocato che evidenzia come, ancora oggi, si trovi di fronte a casi di fatturazioni successive al cambio di operatore o  al recesso dal contratto di fornitura telefonica.

"In alcuni casi, i vecchi operatori avevano addirittura incaricato il recupero crediti per le fatture non pagate, con evidente aggravio per il consumatore" puntualizza Formica "Le giustificazioni più volte sono state ricondotte a problemi tecnici dei sistemi di gestione della contabilità, come emerso dall’istruttoria Antitrust, ma purtroppo non eliminano il fastidio apportato all’utente e la difficoltà di ottenere l’annullamento delle fatture non dovute dal vecchio operatore".

Secondo l’Autorità, "la illegittima prosecuzione della fatturazione – dopo la richiesta di cessazione del servizio – è riconducibile ad anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società, rispetto ai quali le stesse, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo. Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorretta ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate a tal fine".

"Le sanzioni inflitte dall’Antitrust a Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb costituiscono un riconoscimento di una pratica commerciale non corretta nei confronti dei consumatori, per tale motivo si auspica che costituiscano una leva per le società telefoniche sanzionate a procedere senza indugio all’annullamento delle doppie fatturazioni ricevute dai consumatori" conclude l'avvocato Paola Formica.

 

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