Nella mia analisi sulla figura del Narcisista e della sua Vittima, adotterò il maschile per la prima e il femminile per la seconda, per una convenzione puramente grammaticale, considerando che il narcisismo può manifestarsi in entrambi i generi.
La Vittima del Narcisista è una persona insicura che, durante l’infanzia, non ha ricevuto l’affetto e la protezione necessari, sviluppando così profonde fragilità.
Il Potenziale partner, desideroso di ricevere finalmente le attenzioni e l’amore mancanti nell’infanzia, viene attratto dalla recita del Narcisista, che si mostra con un atteggiamento adulatorio, gentile e solare.
Crede, così, di aver trovato finalmente la cura per le proprie ferite, diventando inconsapevolmente la vittima del suo bisogno di essere amato.
Sia la vittima che il suo carnefice portano dentro di sè profonde insicurezze, nate quando erano ancora bambini, ma hanno reagito in modi opposti e speculari.
La prima cerca qualcuno da accudire e da comprendere, il secondo tenta di controllare l’altro, instaurando una dipendenza che confermi costantemente la sua superiorità.
La vittima si contraddistingue per una forte empatia accompagnata dal desiderio di salvare l’altro, donando tutta se stessa per un ideale d’amore che, in realtà, si rivela essere solo un’illusione.
Si crea così un connubio perfetto, un incastro tossico in cui entrambi costruiscono la loro Comfort Zone, basata su un equilibrio ambiguo e confuso.
La vittima si barcamena senza alcuna consapevolezza, intrappolata nel comportamento altalenante del narcisista che alterna dolorosi abusi psicologici a momenti di apparente felicità e amore.
Questi attimi di connessione emotiva la rendono riluttante ad allontanarsi, spingendola a credere di dipendere completamente dal suo carnefice. Le manipolazioni subite l’hanno convinta di non valere e di non poter essere autonoma.
Per spezzare queste dinamiche è fondamentale confrontarsi con il mondo esterno dal quale si tende ad estraniarsi e cercare l’aiuto di un professionista che possa accompagnare in un percorso di ricomposizione della personalità frammentata.
All’inizio il cammino sarà impegnativo, ma attraverso un profondo processo di consapevolezza, si potrà aprire una nuova via e scoprire una vita libera e felice.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili al risarcimento danni, soprattutto quelli dovuti alle cadute causa le buche sempre più presenti nei marciapiedi e strade cittadine.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata, che chiede: "In caso di caduta rovinosa a terra con il proprio motorino a seguito delle buche presenti su di una strada comunale con relativi danni fisici: a quali responsabilità va incontro il Comune?".
Il caso di specie ci porta a quanto già consolidato dalla Cassazione a Sezioni Unite, da ultimo, con la sentenza 20943 del 2022 che "la responsabilità di cui all'articolo 2051 del codice civile ha carattere oggettivo, e non presunto, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell'attore del nesso di causalità tra la cosa in custodia ed il danno, mentre sul custode grava l'onere della prova liberatoria del caso fortuito, rappresentato da un fatto naturale o del danneggiato o di un terzo, connotato da imprevedibilità ed inevitabilità, dal punto di vista oggettivo e della regolarità o adeguatezza causale, senza alcuna rilevanza della diligenza o meno del custode".
La responsabilità ex art. 2051 del codice civile ha natura oggettiva e discende dall'accertamento del rapporto causale fra la cosa in custodia e il danno, salva la possibilità per il custode di fornire la prova liberatoria del caso fortuito, ossia di un elemento esterno che valga ad elidere il nesso causale e che può essere costituito da un fatto naturale e dal fatto di un terzo o della stessa vittima.
Tale essendo la struttura della responsabilità ex art. 2051 c.c., l'onere probatorio gravante sul danneggiato si sostanzia nella duplice dimostrazione dell'esistenza (ed entità) del danno e della sua derivazione causale dalla cosa, residuando, a carico del custode - come detto- l'onere di dimostrare la ricorrenza del fortuito.
Nell'ottica della previsione dell'art. 2051 c.c., tutto si gioca dunque sul piano di un accertamento di tipo causale (della derivazione del danno dalla cosa e dell'eventuale interruzione di tale nesso per effetto del fortuito), senza che rilevino altri elementi, quali il fatto che la cosa avesse o meno natura "insidiosa" o la circostanza che l'insidia fosse o meno percepibile ed evitabile da parte del danneggiato (trattandosi di elementi consentanei ad una diversa costruzione della responsabilità, condotta alla luce del paradigma dell'art. 2043 c.c.).
Al cospetto dell'art. 2051 c.c., la condotta del danneggiato può rilevare unicamente nella misura in cui valga ad integrare il caso fortuito, ossia presenti caratteri tali da sovrapporsi al modo di essere della cosa e da porsi essa stessa all'origine del danno. Al riguardo, deve pertanto ritenersi che, ove il danno consegua all'interazione fra il modo di essere della cosa in custodia e l'agire umano, non basti a escludere il nesso causale fra la cosa e il danno la condotta colposa del danneggiato, richiedendosi anche che la stessa si connoti per oggettive caratteristiche di imprevedibilità ed imprevenibilità che valgano a determinare una definitiva cesura nella serie causale riconducibile alla cosa.
Giova richiamare, al riguardo, le lucide considerazioni svolte da Cass. n. 25837 del 2017 (già recepite, fra le altre, da Cass. n. 26524 del 2020 e da Cass. n. 4035 del 2021), secondo cui "la eterogeneità tra i concetti di "negligenza della vittima" e di "imprevedibilità" della sua condotta da parte del custode ha per conseguenza che, una volta accertata una condotta negligente, distratta, imperita, imprudente, della vittima del danno da cose in custodia, ciò non basta di per sé ad escludere la responsabilità del custode.
L'esclusione della responsabilità del custode, pertanto, quando viene eccepita dal custode la colpa della vittima, esige un duplice accertamento: (a) che la vittima abbia tenuto una condotta negligente; (b) che quella condotta non fosse prevedibile.
"(...) La condotta della vittima d'un danno da cosa in custodia può dirsi imprevedibile quando sia stata eccezionale, inconsueta, mai avvenuta prima, inattesa da una persona sensata. Stabilire se una certa condotta della vittima d'un danno arrecato da cose affidate alla custodia altrui fosse prevedibile o imprevedibile è un giudizio di fatto, come tale riservato al giudice di merito: ma il giudice di merito non può astenersi dal compierlo, limitandosi a prendere in esame soltanto la natura colposa della condotta della vittima".
Nel caso specifico della caduta dal motorino in corrispondenza di una buca stradale, non può evidentemente sostenersi che la stessa sia imprevedibile (rientrando nel notorio che la sconnessione possa determinare la caduta del passante) e imprevenibile (sussistendo, di norma, la possibilità di rimuovere il dislivello o, almeno, di segnalarlo adeguatamente); deve allora ritenersi che il mero rilievo di una condotta colposa del danneggiato non sia idoneo a interrompere il nesso causale, che è manifestamente insito nel fatto stesso che la caduta sia originata dalla (prevedibile e prevenibile) interazione fra la condizione pericolosa della cosa e l'agire umano.
Pertanto in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che: "La caduta dal motorino dovuta ad una buca stradale non può essere catalogata come caso fortuito idoneo a rescindere il nesso causale tra la cosa in custodia al Comune ed il danno subito che dovrà pertanto essere risarcito dall’Ente stesso (Cass. Civ., Sez. III, sentenza n. 4051/2023)".
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Cento anni fa, Paci. Fermano d'origine, scrittore di 'Cose' maceratesi (fondamentale la Storia del Capoluogo dal 1918 ai giorni nostri scritta con Dante Cecchi e Aldo Adversi), Libero era nato l'11 ottobre 1924. Quando morì ad 89 anni, il 21 febbraio 2014, la giovane moglie Ersilia Nicolai disse di lui: "Vorrei che fosse ricordato come una persona onesta, specchiata, amante della sua città di adozione. Libero rimarrà sempre dentro di me".
Ersilia gli sopravvisse solo due mesi: morì il 22 aprile successivo. Abitavano in via Giuliozzi, non avevano avuto figli. Paci era stato per 30 anni dipendente comunale, prima della pensione nel 1988. Era stato assunto come segretario personale del sindaco Otello Perugini che aveva superato forti perplessità iniziali.
"Mi pare un po' 'mpupito" ricordava lo stesso Libero con la sua leggendaria ironia, parafrasando il 'sindaco delle fontane' che così aveva tentato di non dar seguito a quell'incarico raccomandato da un suo dirigente che a ragione adorava il talento di quel giovane fermano. Che sarebbe diventato il faro della Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti e di un esercito di studenti/studentesse alle prese con tesi di laurea di natura storico-letteraria.
Anch'io, dirigendo la redazione de 'Il Messaggero' al centro di una 'rivoluzione' culturale e professionale che avrebbe forgiato più di una generazione di giovani sottratti a destini impiegatizi per importanti carriere giornalistiche, riuscii a coinvolgere Paci tramite Michele Marconi e Gabor Bonifazi in quell'innovativo disegno editoriale. Che coniugava l'oggi (l'attualità) con lo ieri e l'altroieri (la storia).
Un lungo lavoro di cui fece parte Guido Garufi che poi grazie all'apporto di altri della sua 'scuola' poetica e no - citazione d'obbligo per Filippo Davoli ed Edilio Venanzoni - diede copiosi frutti. Tra questi 'Ma c'era Macerata' (1989) libro di successo illustrato da Magdalo Mussio che raccoglie proprio il lavoro di Paci al 'Messaggero'. Tracce importanti che ad un anno dalla morte dello scrittore, sarebbero ricomparse a cura del Gruppo 83 di Carlo Babini nella pubblicazione 'Cronache di Macerata Granne' a cura di Sandro Baldoncini e di chi scrive.
Paci negli ultimi anni aveva poi approfondito le sue ricerche storiche che andrebbero portate a giusta definitiva conclusione. Sfatando miti che fanno da cardine alla mitologia di Macerata. Affermando che non è affatto vero che la fondazione dell'Università risalga al 1290, che non è vero che la casa di Padre Matteo Ricci sorgesse laddove è stata eretta la lapide e sopratutto che il patrono non sia San Giuliano l'Ospitaliere ma San Giuliano d'Antiochia (il che in effetti spiegherebbe molte cose...).
E, Libero, lo ricordo ancora. Era l'inverno nevoso 2004/2005. Saliva lungo piaggia Floriani. Non scriveva più da qualche tempo. Lo bloccai a metà dell'erta: "Facciamo 'qualcosa' in memoria di Bruscoletta (Pietro Baldoni, popolare e valoroso fotoreporter del 'Messaggero' deceduto tragicamente qualche anno prima ndr)!". Il viso di Libero s'illumino'. Era fatta! Nacque grazie a lui, con me e Maurizio Lombardi, editore Pierino Bellesi: 'Pietro! Briscoletta & Friends nella Macerata del dopoguerra'. Attorno al loro maestro, per l'ultimo addio in questo ormai introvabile, prezioso libro, vennero per l'ultima volta gli 'apostoli' di 'Macerata Granne' (ed alcuni amici umbri).
I loro nomi: Cesare "Cisirino" Angeletti, Ugo Bellesi, Lucio Biagioni, Carlo Carelli, "Erranti maceratesi" (Ettore De Luca ed altri), Pino Ferretti, Alberto Gaudenzi, Alberto Girolami, Fabrizio Liuti, Luciano Magnalbò, Maurizio Mosca, Giancarlo Nascimbeni, Fernando Pallocchini (poi 'editore' di Libero Paci), Carlo Perugini, Gino Ranciaro, Sandro Stacchietti, Valeriano Trubbiani, Wladimiro Tulli, Anna Maria Verdenelli Tanga, Luigi Zizzari. Insieme con loro i poeti Filippo Davoli, Guido Garufi, Egidio Mariotti, Franco Migliorelli, Mario Monachesi e Marco Spaccesi.
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Richiedere un prestito personale online, infatti, oltre che comodo e generalmente molto veloce, è un processo semplice, ma richiede che vengano forniti alcuni documenti per garantire che la richiesta venga approvata e che l'istituto di credito possa valutare la solvibilità del cliente. Tra i principali documenti troviamo:
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- Tessera sanitaria regionale: Questa tessera, conosciuta anche come "carta dei servizi", è necessaria per identificare il richiedente e garantire che sia un cittadino residente in Italia.
- Documentazione sul reddito:
1) Per i lavoratori dipendenti: Vengono generalmente richieste le ultime due buste paga per dimostrare la stabilità economica e la capacità di rimborsare il prestito.
2) Per i lavoratori autonomi: È necessario presentare l'ultima dichiarazione dei redditi (modello unico) come prova del proprio reddito e delle attività professionali.
3) Per i pensionati: Serviranno gli ultimi due cedolini della pensione, che confermano un'entrata fissa mensile.
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Il comune di Morrovalle rientra tra i soli quattro del Maceratese e tra gli 11 della regione ad essere stato ammesso a finanziamento nell’ambito del bando regionale per il recupero e la valorizzazione delle mura storiche, per una cifra di 292.250 euro. Una cifra che coprirà il 70% dell’appalto, mentre il resto sarà a carico del Comune, per una cifra complessiva di 425 mila euro.
Nel particolare, l’intervento si compone di due parti. L’area interessata dal primo è quella adiacente al centro storico sul lato nord-ovest, a fianco della strada provinciale SP10 nei pressi di Porta delle Fonti. Dal punto di vista del rischio idrogeologico tale area è soggetta a rischio di frane, e di recente tale evento si è verificato due volte, nel 2011 e nel 2016. Oltre al recupero delle mura, in questo tratto è prevista anche la realizzazione di un tratto di marciapiede lungo circa 18 metri.
L’altra porzione dei lavori riguarderà invece le mura lungo il lato principale del centro storico, quello sud-est, quello che si sviluppa lungo via Rossini: qui, oltre ai lavori che interesseranno direttamente diversi tratti delle mura, si interverrà anche per il recupero della facciata dell’edificio di proprietà comunale collegato alla torre, insieme alla quale costituiva la muratura storica.
Martedì il sindaco Andrea Staffolani ha partecipato all’incontro organizzato dalla Regione a Recanati per presentare tutti gli interventi finanziati, alla presenza dell'assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli: "L’ennesimo contributo sovracomunale che arriva nelle nostre casse, segno dell’attenzione con la quale come amministrazione, grazie al prezioso lavoro degli uffici, sta cercando di intercettare risorse per intervenire sul nostro territorio - commenta Staffolani - il restyling delle mura storiche era uno punti del nostro programma elettorale, grazie a questo contributo potremo presto realizzare questo intervento che ha un duplice aspetto: quello della messa in sicurezza degli edifici culturali cittadini e quello della loro valorizzazione da un punto di vista turistico ed estetico, coerente con il percorso intrapreso da tempo e che ci ha portato al raggiungimento della Bandiera Arancione".
Terza partecipazione ungherese da veri protagonisti per Li Matti de Montecò, appena rientrati dall'edizione 2024 delle "Giornate Italiane". Il gruppo folk è stato a Varpalota per la terza volta, ma stavolta come unico di tutta la penisola a rappresentare il settore.
Un invito speciale dunque e che la considerazione fosse particolarmente alta è stato ribadito dal ruolo più centrale avuto dall'associazione sia nei momenti di gala che in quelli di spettacolo. Esibizioni e non solo, perchè i 15 membri hanno colto l'occasione per visitare un po' l'Ungheria.
Accompagnati da una guida, il primo giorno hanno girato per Budapest, quindi hanno visto Veszprem, capitale della cultura ungherese l'anno scorso. C'è stato tempo, tra le altre cose, per un tour al Museo della Lavanda a Tihany, non tutti sanno che l'Ungheria è il secondo produttore europeo di questa pianta dopo la Francia.
L'insegnante Monia Scocco racconta l'esperienza ungherese: "E' stata molto bella, la pioggia non ha rovinato troppo le cose perchè col tempo brutto ci siamo esibiti all'interno del castello, nella sala ricevimenti. La cena di gala ci ha visti maggiormente coinvolti rispetto al passato e abbiamo approfondito alcune conoscenze. Gli organizzatori ci hanno chiesto di non limitarci alla sola esibizione, ma di far ballare anche i presenti perchè tanti volevano divertirsi con noi".
"Aggiungo infine che è stato un successo anche per il territorio maceratese in senso più ampio, visto che c'eravamo portati prodotti eno-gastronomici di ditte della nostra zona e sono andati a ruba, letteralmente esauriti. In particolare ha colpito il sapore del ciauscolo", conclude Scocco.
Il Centro per la Famiglia promosso dall'assessorato alla famiglia della città di Civitanova Marche all’interno del progetto "Civitanova Città con l’Infanzia" organizza presso il Circolo Ippico Cavalli delle Fonti, "Hello Autumn", una domenica dedicata alle famiglie.
"Proseguiamo concretamente con la costruzione di una comunità che fa rete - dichiara l'assessore alla Famiglia Barbara Capponi - offrendo costantemente iniziative gratuite educative, di relazione e aggregazione, aperte a tutte e con uno sguardo inclusivo. La sinergia tra istituzioni e cittadinanza è fondamentale e anche stavolta attendiamo tante famiglie per condividere momenti di divertimento e serenità nella splendida cornice naturalistica del Circolo Ippico 'Cavalli delle Fonti'. Alla luce infatti della forte adesione riscontrata nella scorsa edizione primaverile, si è pensato di riproporre questa attività anche nella versione autunnale".
Nella meravigliosa location si potrà dunque trascorrere un pomeriggio a contatto con la natura con attività laboratoriali: giochi, letture e attività in scuderia. Appuntamento domenica 13 ottobre dalle ore 16:00 alle 18:00 presso "Cavalli della Fonti" Contrada Asola 24 Civitanova Marche. Anche in caso di maltempo le attività saranno garantite. La partecipazione è gratuita. L'iscrizione è obbligatoria sino ad esaurimento posti inviando una mail a: centro.famiglia@paoloricci.org Per info contattare il n. 0733 78361 (centralino).
Si possono usare i Tarocchi per scrivere storie? La risposta è indubbiamente positiva. Italo Calvino lo aveva già capito molto tempo fa, quando, scrivendo il suo "castello dei destini incrociati", li aveva definiti una straordinaria "macchina narrativa combinatoria".
Venerdì 11 ottobre alle ore 17:00 alla libreria Bibidi Bobidi Book (Corso Matteotti 32, Macerata) si svolgerà il nuovo appuntamento dei Colloqui eum, il Laboratorio di scrittura creativa per bambini basato sul libro “Il Tarot spiegato a mia figlia” (eum 2019), a cura di Barbara Malaisi, con la partecipazione della Presidente eum Simona Antolini e delle libraie Eleonora Splendiani ed Elisa Zippilli.
Barbara Malaisi condurrà i piccoli scrittori e scrittrici alla scoperta del potenziale narrativo di queste immagini così evocative, che affondano le loro radici nel Rinascimento italiano e ancora oggi non cessano di stupire per la loro versatilità. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la libreria ai seguenti riferimenti: 0733 472902; info@bibidibobidibook.it.
Contro il luogo comune che vede nei Tarocchi un cialtronesco strumento per la previsione del futuro, un approccio ludico e introspettivo che costringe non solo a ripensarli in chiave filosofica, ma a riportarli alla loro originaria funzione narrativa e didattica, al loro essere contenitori e attivatori dell’immaginazione personale, il libro "Il Tarot spiegato a mia figlia. Divertirsi e pensare con i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi" si rivolge ai più giovani, con tante proposte di gioco e riflessione per provare a conoscersi un po’ di più attraverso le immagini simboliche degli Arcani Maggiori.
Barbara Malaisi vive a Civitanova ed è docente all’Università di Macerata. All’attività accademica, unisce una grande passione per i linguaggi simbolici. Nel 2017, ha fondato l’Associazione culturale no-profit “Simbolica” ed è autrice delle pubblicazioni a carattere divulgativo “La magia delle parole. Percorsi di etimologia evolutiva”, “Il cammino dei 22 passi. Diario tarologico”, “Quaderno di giochi tarologici”, “Agenda tarologica” e “Un castello di carte. Per una lettura semiotarologica de ‘Il castello dei destini incrociati’ di Italo Calvino”, “Taronomia. Principi, metodo e deontologia della pratica tarologica”, “Tarot Journal for kids”, “Agenda tarologica giornaliera”, “Tarotelling autobiografico. Scrivere di sé con i Tarocchi”.
"I commercianti e i residenti di Corso Dalmazia dichiarano di percepire una situazione insostenibile di pericolo durante alcune ore del sabato, che si è tradotta in un timore crescente dei clienti che non si sentono più al sicuro nel frequentare i loro negozi. Gli esercenti si sono rivolti alla nostra associazione per sollecitare una maggiore cooperazione con le forze dell'ordine". A sottolinearlo sono i membri dell'associazione ViviAmo Civitanova Aps .
"Il servizio di pattugliamento privato a supporto delle attività commerciali e in appoggio alle forze dell’ordine è una delle strade da seguire quando se ne ravvisa la necessità - si legge in una nota di ViviAmo Civitanova -. Il problema sorge presso Corso Dalmazia dove gruppetti di ragazzi, spesso provenienti da Porto San Giorgio e zone limitrofe, si ritrovano in quel tratto di spazio generando schiamazzi, aggressioni verbali e fastidi a ragazzi di Civianova ostacolando il tranquillo svolgersi del commercio e del quieto vivere nella giornata del sabato".
"Siamo coscienti che, anche con il massimo sforzo, i carabinieri e le altre forze dell'ordine non sarebbero in grado di stazionare per un intero pomeriggio in quel tratto di corso - prosegue la nota -. L'azione di presidio con istituto privato è un deterrente, come lo sono le telecamere installate lungo le vie della città, peccato che manchino proprio in quel tratto dove si insediano questi gruppetti di ragazzi".
"Nel dubbio si chiede all'amministrazione di poter continuare il progetto della 'Città sicura' coprendo le vie mancanti con l’istallazione delle telecamere. La situazione va risolta prima che sfugga di mano", conclude l'associazione ViviAmo Civitanova Aps.
Dopo i lavori di demolizione e ricostruzione torna di nuovo agibile, nel rione Settempeda, uno degli stabili simbolo della devastazione seguita alle scosse di terremoto dell'ottobre 2016. In via Padre Giuseppe Zampa sono terminate, infatti, le opere che hanno interessato un maxi condominio di ben 11 abitazioni.
Per il recupero del grande stabile l’Usr della Regione Marche ha concesso ai proprietari un contributo pubblico di oltre 3 milioni e 800 mila euro. Ricevuta la dichiarazione di fine lavori da parte di un tecnico incaricato dalla proprietà il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha revocato l'ordinanza di inagibilità con la quale aveva dichiarato non utilizzabile lo stabile.
Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 23:00 di mercoledì 9 ottobre e sino alle 4:00 di giovedì 10 ottobre, resterà chiuso lo svincolo di Civitanova Marche, in uscita, per chi proviene da Pescara. Lo rende noto Autostrade per l'Italia. L'uscita consigliata alternativa è quella del casello di Porto Sant'Elpidio, al km 270+800.
Mele verdi, gialle e rosse nei sacchetti e coccarde tricolore sui cappelli con le piume al vento: il 4, 5 e 6 ottobre i volontari dell'AISM sono scesi in piazza con i soci dell'ANB, l'Associazione Nazionale Bersaglieri.
Lo scorso weekend moltissime persone si sono unite ai vari banchetti allestiti a Macerata, Tolentino e Villa Potenza per partecipare attivamente a "La mela di AISM". Nobili testimonianze di attenzione per il bene maggiore hanno trasformato in un successo corale l'azione benefica promossa periodicamente dall' Associazione Italiana Sclerosi Multipla per sensibilizzare e raccogliere contributi preziosi a sostegno della ricerca scientifica su sclerosi multipla e patologie correlate, garantendo pure servizi destinati alle persone colpite, sopratutto giovani tra i 20 e 40 anni.
Come sempre i volontari hanno fatto la differenza mostrando il loro impegno verso una causa sociale importante in migliaia di piazze di tutta Italia; nel capoluogo e dintorni sono stati coadiuvati dai Bersaglieri chiamati a raccolta dal presidente di Macerata Carmine Posa e da quello provinciale Massimo Mucci.
Quest'anno, al link https://sostienici.aism.it/mela/ oltre a conoscere tutti i testimonial che sostengono la campagna (Alessandro Borghese, Antonella Ferrari, Serse Cosmi Chiara Francini, Max Laudadio e tantissimi altri), si possono trovare suggerimenti di video-ricette di chef e amici di AISM, come ricette, consigli e idee sfiziose da realizzare con le mele, dai muffin, alle pizze, dalle frittelle alle torte, alle insalate. Inoltre, si può continuare ad agire donando ad esempio 2, 5 o 10 euro con un sms o una chiamata al numero solidale 45512.
I Bersaglieri, sempre pronti a dare il loro contributo non solo nei campi di battaglia ma anche in quelli della solidarietà, invitano tutti a farsi portavoce di un impegno concreto per la salute e il benessere della comunità: ogni piccolo gesto contribuisce a grandi cambiamenti.
Il sindaco Alessandro Gentilucci annuncia l’avvio del servizio doposcuola a Pieve Torina: “Da questa settimana prenderà il via un servizio fortemente innovativo per aiutare i nostri ragazzi nello studio, ma anche a divertirsi con intelligenza e socializzando tra di loro. Ci avvarremo di figure professionali di alto profilo, due giovani laureate in psicologia e in scienze della formazione. Il doposcuola partirà il prossimo mercoledì e si terrà nei locali ristrutturati, appositamente adibiti anche a livello informatico, della biblioteca comunale. Uno spazio ideale” prosegue Gentilucci “poiché contiene migliaia di libri e può fungere da ulteriore stimolo invitando i ragazzi alla lettura”.
Tra le attività in programma, oltre al sostegno per i compiti, anche laboratori su tematiche diverse. “Verrà privilegiato il percorso scolastico per cui primariamente si darà spazio allo svolgimento dei compiti assegnati e a eventuali approfondimenti. Il tempo residuo” conclude Gentilucci “verrà impiegato per sviluppare altre competenze legate appunto alla manualità, alla pittura, alla lettura, alla cura dell’ambiente e quant’altro vorranno sperimentare i ragazzi”.
Il doposcuola, reso possibile grazie a finanziamenti della Strategia Nazionale Aree Interne, è gratuito e si terrà nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 13 alle ore 16. A richiesta sarà possibile usufruire anche del servizio mensa.
Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore edile/metalmeccanico un/a operaio (codice annuncio conf 472) per l'assemblaggio di serramenti in alluminio e facciate. Sede di lavoro: provincia di macerata.
Inviare il cv, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (reg. ue 2016/679, specificando il codice dell’annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Palermo, capoluogo della Sicilia, con una superficie di oltre 158.000 chilometri quadrati e una popolazione di circa 700.000 abitanti, è la quinta città più grande d'Italia. Grazie al suo clima mite, alla sua anima moderna, alla storia millenaria e alle tante bellezze naturali e artistiche presenti, questa città ha molto da offrire a chi ci vive e a chi è alla ricerca di lavoro e pensa di trasferirsi in questo splendido territorio. Le offerte di lavoro a Palermo non mancano e sono decisamente ampie e variegate grazie all’attività economica in crescita. Di seguito vediamo quali sono le opportunità che offre questo comune siciliano dal punto di vista lavorativo.
I settori in cui trovare lavoro a Palermo
Secondo i dati del rapporto annuale "L'economia della Sicilia", nel 2023 si è registrata un'espansione dell'occupazione più forte rispetto a quella degli anni precedenti. La crescita maggiore ha riguardato il settore privato, con la disponibilità di nuove posizioni lavorative a tempo indeterminato soprattutto tra i 25 e 34 anni. In aumento anche le Aziende operanti nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mentre l'attività nell'edilizia si è mantenuta costantemente su livelli elevati, così come il comparto dei trasporti aerei e marittimi. Scala la classifica il settore terziario dei servizi, che continua a trainare l’economia cittadina e a garantire occasioni professionali nel turismo, nell’accoglienza e nella somministrazione di cibi e bevande. L’agricoltura, con la coltivazione di prodotti mediterranei, continua a rappresentare uno dei settori più prolifici, mentre la grande Industria cresce con più lentezza, ma vede nei cantieri navali uno sbocco importante per chi è alla ricerca di impiego, rendendo l’attività portuale di Palermo quella più importante di tutta Italia.
Le figure professionali più richieste a Palermo
Le figure professionali più richieste a Palermo nel 2024 sono, al primo posto, dirigenti, tecnici e professioni con elevata specializzazione nel mondo dell’informatica, dei servizi telematici e delle telecomunicazioni. Opportunità di fare carriera anche per gli specialisti dell'educazione e della formazione, come insegnanti, esperti nella formazione professionale, istruttori e allenatori. Nel settore dell’accoglienza e della ristorazione, spazio a impiegati, professioni commerciali e addetti alle vendite e alla segreteria. Posizioni aperte anche per operai specializzati nel campo delle costruzioni e del mantenimento di strutture edili, così come per i conduttori di veicoli a motore e a trazione animale, macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali. Tra le professioni non qualificate, le Aziende palermitane sono alla ricerca di personale nei servizi di pulizia, addetti allo spostamento e alla consegna merci e lavoratori nell'agricoltura e nella manutenzione del verde. A Palermo, come nel resto d’Italia, ottime opportunità professionali anche per medici di medicina generale, ingegneri elettronici, dirigenti di istituti scolastici privati e di strutture sanitarie private, così come infermieri, ostetriche ed elettrotecnici. Si tratta di professionisti che mancano e che le Aziende non riescono a reperire e, proprio per questo motivo, queste posizioni risultano estremamente importanti per chi opera in questo ambito ed è alla ricerca di un impiego stabile e duraturo. Infine, porta aperta alle nuove figure specializzate nelle professioni del futuro, come digitalizzazione e intelligenza artificiale.
Oggi tutti parlano di Narcisismo, da dove nasce tale patologia e come si è sviluppata nella nostra società attuale? Il mito greco ci racconta di Narciso, incapace di amare e sprezzante della travolgente passione della giovane Eco nei suoi confronti.
La dea Nemesi per punire il ragazzo, lo condanna ad amare soltanto e sempre un’immagine vana di sé stesso riflessa in una fonte; Narciso consumato da questo illusorio amore, trascura completamente il suo corpo fino al punto di morire, trasformandosi poi nel fiore omonimo.
La prima caratteristica che mi colpisce di questo personaggio è la totale mancanza di amore per gli altri e di un vuoto del desiderio che lo porta ad innamorarsi di un’immagine fallace di sé stesso, impossibile da raggiungere, nella quale, però, ha un bisogno disperato di credere.
Questo mito fu ripreso e portato come concetto clinico alla fine del 1800 da Sigmund Freud che vide alla base di questa patologia un amore non rivolto verso l’esterno ma tutto indirizzato al proprio Io, tale da portare ad un’alterazione del giudizio della realtà circostante.
Nella civiltà odierna esistono varie patologie di Narcisismo, colui che riuscì a definire quelle che sono, in linea di massima, le caratteristiche comuni alle varie forme di Narcisismo fu lo psichiatra e psicoanalista Otto Kernberg.
Il soggetto narcisista è un individuo sostanzialmente fragile, la cui debolezza nasce da mancanze dell’infanzia che hanno portato ad un tipo di attaccamento insicuro.
Egli non si sente all’altezza del mondo circostante, per lui gli altri sono inaccessibili, per cui deve negare i suoi bisogni affettivi nei confronti delle persone, con il distacco, la freddezza e la totale mancanza di empatia.
Crea, inoltre, una fusione del suo vero Sé con un’immagine di un Sé ideale, perfetto, una sorta di Super Io onnipotente incapace di sbagliare.
Gli altri, nei confronti dei quali prova raramente un reale senso di colpa o rimorso, diventano, così, un puro strumento per sostenere la sua auto immagine.
Egli costruisce una sorta di autoinganno in cui dà vita ad una sua realtà in cui agli occhi degli altri è forte ed onnipotente e nella quale è inconcepibile un suo errore, arriverà anche a negare la verità stessa pur di proteggere la propria autostima e l’ammirazione altrui.
Tutto ciò che sentirà come minaccia verrà sostituito da una versione distorta ma necessaria per difendere il suo falso Sè, in tal modo ogni brutta azione troverà una giustificazione.
Il Narcisista, purtroppo, vive in uno stato di vuoto affettivo, non è in grado di comprendere i propri stati mentali e quelli degli altri per una mancanza di reale consapevolezza di sé stesso.
Egli non è interessato a crescere e ad evolvere perché dentro di sé il suo Io reale già coincide con un Io ideale, ma non avendo alcuna aspirazione a migliorare e a progredire, una parte di sé è come se fosse già morta.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente tematiche riferibili alle indiscriminate violenze fisiche a cui stanno andando incontro le figure professionali sanitarie.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata: "Cosa prevede il decreto anti-violenza ai sanitari e a quali responsabilità va incontro oggi chi fa violenza a tali professionisti?".
Il caso di specie cui offre la possibilità di approfondire il recente decreto legge del 1° ottobre 2024 n. 137 pubblicato in Gazzetta Ufficiale pari data recante le “Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell’esercizio delle loro funzioni nonché di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria”.
Il decreto introduce il «reato di danneggiamento commesso all’interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, con violenza alla persona o con minaccia o nell’atto del compimento del reato di lesioni personali ad un esercente la professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali».
Per chi commette tale reato, sono previste la pena della reclusione da uno a cinque anni e la multa fino a 10.000 euro, oltre all’arresto obbligatorio in flagranza.
Allo stesso modo, l’arresto in flagranza viene esteso a chi commette il reato di lesioni personali a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria ed a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali.
Infine, si prevede l’arresto in flagranza differita per i) i delitti non colposi per i quali è previsto l’arresto in flagranza, commessi all’interno o nelle pertinenze delle strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, in danno di persone esercenti una professione sanitaria o socio-sanitaria e ad esse ausiliarie nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio; ii) i delitti commessi su cose destinate al servizio sanitario o socio-sanitario o presenti nelle suddette strutture.
Ai fini dell’arresto “in flagranza differita”, è necessario che sia attestata, in modo inequivocabile, la realizzazione della condotta criminosa e che l’arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario all'iidentificazione del soggetto e, comunque, entro le quarantotto ore dalla commissione del fatto.
Pertanto, anche in risposta alla nostra lettrice, si tratta di un «provvedimento che va in due direzioni: la prima è sostanziale, aumentando la pena per il danneggiamento aggravato sulle pertinenze di strutture sanitarie e non solo fino a 5 anni, che viene coniugato con l’elemento procedurale che impone l’arresto obbligatorio nella flagranza di reato quando sono commesse lesioni, minacce aggravate o danneggiamento nell’ambito delle strutture sanitarie; il secondo aspetto riguarda la flagranza di reato che, in questo caso, è estesa nell’ambito delle 48 ore successive.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Si è tenuta al Lanciano Forum, a causa del maltempo e per via delle tante persone intervenute, l’inaugurazione delle quattro e-bike attrezzate per disabili. Come appena detto grande partecipazione per il lancio di questo innovativo servizio che avrà come sede i locali di via Bottacchiari, 29 a Castelraimondo. Le e-bike saranno disponibili gratuitamente per tutti coloro che ne faranno richiesta. Questa importante iniziativa è stata resa possibile dall’assessorato ai Servizi Sociali grazie alla partecipazione a un bando regionale denominato "Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità".
Alla presentazione di giovedì mattina al Lanciano Forum ha preso parte l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Patrizio Leonelli insieme a tanti ospiti che si sono susseguiti nei loro interventi prima della benedizione delle e-bike da parte di don Mariano e la successiva “dimostrazione” sull’utilizzo di questi mezzi speciali. Annunciata anche l’attivazione di un tirocinio di inclusione sociale di un genitore, Pierpaolo Pesoni, che vive in prima persona la condizione di disabilità del proprio figlio e ha deciso di mettersi a disposizione per le attività correlate all’utilizzo di questi strumenti.
“L’intento dell’amministrazione comunale era quello di fornire degli strumenti che possano durare nel tempo e che possano migliorare la qualità della vita delle persone disabili - ha commentato il sindaco Patrizio Leonelli -. Siamo contenti di poter inaugurare questi quattro mezzi, tutti diversi tra loro, che risponderanno ognuno a dei bisogni specifici. Ringrazio tutti gli attori coinvolti in questo nobile progetto che arricchisce ulteriormente la città di Castelraimondo dal punto di vista sociale”. Grande soddisfazione, a questo proposito, proprio da parte dell’assessore ai Servizi Sociali Ilenia Cittadini.
“La presenza di molte realtà che si occupano di disabilità dimostra la proficua e attiva collaborazione con gli enti territoriali dedicati a questo settore - ha spiegato Cittadini -. Ciò è una conferma positiva in ottica di progetti futuri da costruire insieme. Ringrazio in particolare il direttore del distretto dottor Ranciaro, il coordinatore degli ATS 16, 17 e 18 dott. Valerio Valeriani, l’assistente sociale dell’Umea dott.ssa Paola Prosperi e Adua Rossi in rappresentanza del Santo Stefano e presidente dell’associazione Lulù e il Paese del Sorriso. L’Ufficio Servizi Sociali su questo fronte collabora inoltre da sempre con i centri diurni Millecolori e Il Girasole, così come con le cooperative Cooss Marche e il Faro che ringraziamo per la costante vicinanza. Può sembrare una piccola iniziativa, ma in realtà per noi è molto preziosa perché rappresenta l’inizio di un servizio molto importante realizzato grazie alla collaborazione autentica tra il personale dell’Ufficio Servizi Sociali, dell’Ufficio Tecnico e degli operai comunali che si sono spesi anche per dare al pubblico una sede senza barriere architettoniche".
"Ci tengo a ringraziare poi tutti i bambini e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Strampelli che hanno partecipato a questa inaugurazione grazie alla collaborazione con la nuova dirigente scolastica Nicoletta Paterni. Una scuola, la nostra, che si è dimostrata ancora una volta attenta alle tematiche dell’inclusività e dell’accoglienza, questo grazie a maestre e professoresse che abbracciano iniziative simili riconoscendone l’alto valore per favorire la formazione di studenti solidali oggi e cittadini altrettanto solidali domani", ha concluso Cittadini.
La Regione è sempre attenta a questo tipo di iniziative: “Un progetto di altissimo valore realizzato grazie a un ottimo lavoro del Comune di Castelraimondo – ha aggiunto il consigliere regionale Renzo Marinelli -. È fondamentale mettere a disposizione fondi e finanziamenti che si rivolgono alle persone fragili non solo per quanto riguarda ovviamente i servizi essenziali, ma anche per tutte quelle operazioni che migliorano la qualità della vita in generale”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera regionale Anna Menghi, che ha portato il suo saluto: “Mi complimento per l’attivazione di questa iniziativa che è fondamentale per fornire servizi connessi alla disabilità. E’ importante pensare anche alla dimensione ludica e del divertimento quando si ragiona di progetti per le persone fragili”.
Spedire pacchi, buste o pallet a Macerata è diventato semplice e conveniente grazie a SpedireAdesso.com, una piattaforma online che consente di organizzare spedizioni nazionali e internazionali in pochi click.
Cos’è SpedireAdesso.com?
SpedireAdesso.com è un servizio di spedizioni online che permette di inviare pacchi, buste e pallet in modo facile e rapido in tutta Italia e all'estero. Grazie a una rete di corrieri affidabili, garantisce una consegna sicura e tracciata, offrendo prezzi competitivi e assistenza clienti qualificata.
Macerata, città delle Marche nota per il suo patrimonio culturale e per la sua vivace comunità universitaria, è una delle tante destinazioni raggiungibili tramite il servizio di spedizione. Che si tratti di inviare documenti importanti, regali o prodotti commerciali, la piattaforma offre diverse opzioni per soddisfare le esigenze di ogni cliente.
Spedizioni a Macerata: come organizzare e ottimizzare il servizio
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3. Compilare il modulo di spedizione
Dopo aver selezionato il tipo di spedizione, è necessario compilare il modulo di spedizione online. Questo modulo richiede informazioni essenziali come l'indirizzo del mittente, l'indirizzo del destinatario a Macerata, le dimensioni e il peso del pacco, oltre a eventuali istruzioni particolari. È importante fornire tutti i dettagli in modo accurato per garantire una consegna puntuale e senza problemi.
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Una volta compilato il modulo, è possibile visualizzare il preventivo di spedizione: SpedireAdesso.com offre prezzi trasparenti e competitivi, senza costi nascosti. Il pagamento può essere effettuato online in modo sicuro, utilizzando le principali carte di credito o altri metodi di pagamento disponibili.
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Consigli per una spedizione senza problemi a Macerata
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