Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato".Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti condominiali in presenza di mancati pagamenti.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Porto Recanati che chiede: "Il condomino in regola con i pagamenti può opporsi al precetto per la preventiva escussione dei condomini morosi?".
Tale circostanza ci offre la possibilità di far chiarezza riguardo ad una fattispecie molto dibattuta nelle aule di Tribunale, ed a tal proposito, la Suprema Corte recentemente ha avuto modo di pronunciarsi in una vicenda i cui protagonisti sono stati due condomini in regola con i pagamenti contro gli atti di precetto notificati da un creditore del condominio in forza di una sentenza divenuta esecutiva: i due condomini contestavano la propria regolare posizione con i pagamenti pro rata dovuti, invocando dunque la preventiva escussione dei condomini morosi, mentre il creditore soccombente ha proposto ricorso in Cassazione.
Il Collegio sottolinea come la sentenza impugnata abbia fatto corretta applicazione dell'articolo 63 disp. att. c.c., come modificato dalla legge n. 220/2012. Il comma 1 dispone infatti che l'amministratore «è tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condomini morosi», mentre il comma 2 stabilisce che « i creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini».
In capo ai condomini che abbiano regolarmente pagato la propria quota viene dunque a crearsi un'obbligazione sussidiaria ed eventuale, favorita dal "beneficium excussionis" avente ad oggetto non l'intera prestazione imputabile al condominio, quanto unicamente le somme dovute dai morosi.
La pronuncia afferma infatti il principio secondo cui «il condomino in regola coi pagamenti, al quale sia intimato precetto da un creditore sulla base di un titolo esecutivo giudiziale formatosi nei confronti del Condominio, può proporre opposizione a norma dell'art. 615 c.p.c. per far valere il beneficio di preventiva escussione dei condomini morosi che condiziona l'obbligo sussidiario di garanzia di cui all'art. 63, comma 2, disp. att. c.c., ciò attenendo ad una condizione dell'azione esecutiva nei confronti del condomino non moroso, e, quindi, al diritto del creditore di agire esecutivamente ai danni di quest'ultimo».
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: "Il creditore del Condominio avente un titolo esecutivo deve chiedere il pagamento prima ai condomini morosi e solo successivamente potrà rivolgersi ai condomini che risultano già in regola con i propri pagamenti pro rata, tenuto conto che l’amministratore è obbligato a comunicare al creditore le generalità dei condomini morosi delineando un obbligo legale di cooperazione dell’amministratore con il terzo creditore nel rendere noti i nominativi dei condomini non in regola con il pagamento delle somme dovute e delle rispettive quote millesimali" (Cass. Civ., Sez. II, Ordinanza del 17.02.2023, n. 5043).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Grazie a smartphone, computer e televisore, siamo costantemente connessi con il mondo esterno e molto spesso questo comportamento accompagna anche il momento dei pasti.
Non è un caso, infatti, che negli ultimi 50 anni il tasso di sovrappeso e obesità sia quasi triplicato. Questo problema è stato in parte attribuito all’ambiente alimentare "obesogeno", che offre un’enorme varietà di cibi appetibili, densi di energia e facilmente fruibili, ma anche agli stili di vita delle persone che sono cambiati notevolmente negli ultimi decenni, portandoci sempre di più a diventare multitasking, soprattutto con i dispositivi elettronici.
Ecco quindi che, mentre consumiamo un pasto, ascoltiamo il notiziario alla televisione, concludiamo un lavoro al PC o scrolliamo le pagine social dallo smartphone. Ma che effetto hanno questi atteggiamenti sul nostro modo di mangiare e sulla nostra salute?
Il fatto di non essere concentrati sul pasto fa sì che i meccanismi di regolazione dell’appetito siano meno precisi: se impegniamo il cervello in altre cose, inevitabilmente non potrà concentrarsi correttamente su ciò che stiamo consumando, dandoci così l’impressione di non aver fatto un pasto adeguato e soddisfacente.
Questo succede alle persone di ogni fascia di età: grandi e bambini, soprattutto quando distratte da tv, videogiochi, computer, smartphone o tablet. Questo modo di mangiare, che potremmo definire "mindless eating", porta a un’attenuazione della percezione del gusto e a consumare più cibo rispetto alle nostre reali necessità.
Sugli stessi presupposti, però, si basa anche una soluzione: la "mindful eating". Questa pratica è incentrata sull’aumento della consapevolezza durante l’alimentazione e consiste nel prestare attenzione, con intenzione e in modo non giudicante, al momento presente.
Inoltre, ci aiuta a diventare consapevoli dei nostri pensieri e delle sensazioni fisiche legate al nutrirsi, riconnettendoci alla nostra innata saggezza riguardo alla percezione di fame e di sazietà. Consumare i pasti prestando attenzione all’atto del mangiare e ai bisogni del proprio corpo, quindi, potrebbe essere una valida strategia per la prevenzione e il trattamento del sovrappeso.
Un anno fa moriva Agostino Seri, schiacciato dal suo trattore che stava utilizzando per il trasporto di materiale per accudire cavalli, una notizia che colpì la comunità di Colmurano e tante persone che, come Agostino "l'americano", erano e sono appassionate del mondo equino.
Prendendo spunto dal grande amore che Seri aveva verso i cavalli, Giulio Luciani ha appena compiuto un gesto speciale e sicuramente originale in occasione del primo anniversario della scomparsa. Lo è andato a trovare al cimitero di Colmurano proprio a cavallo, con quel Roki per cui Seri stravedeva. Luciani, titolare del G.L.Ranch a Corridonia dove alleva cavalli americani e insegna equitazione, ci ha raccontato l'omaggio.
"Agostino Seri era un cavaliere assai rispettato, sapeva andare a cavallo in modo eccezionale e anche con me, quando ero piccolo, si era prestato molto nell'impartire consigli e suggerimenti. Era diventato un mio grande amico - spiega Luciani -. Roki è un mio stallone che ha vinto parecchie gare e manifestazioni, proclamato cavallo più bello d'Italia e Agostino gli era particolarmente affezionato. Così per il primo anniversario della sua morte ho pensato che, piuttosto che i fiori, sarebbe stato bello andare al cimitero proprio con il cavallo che Agostino amava più di ogni altra cosa e ho fatto questo gesto. Mi sentivo come in dovere. Forse un caso o forse no, fatto sta che Roki ha nitrito in modo particolare davanti la sua tomba, come l'avesse riconosciuto".
C’è attesa nel maceratese e tra gli appassionati di moto d’epoca e del motorismo in genere per l’edizione del Centenario del Circuito Del Chienti e Potenza. La 28^ edizione rievocativa da parte del Caem/Scarfiotti scatterà venerdi 23 agosto con la concentrazione dei motociclisti provenienti da molte regioni d’Italia, presso l’Hotel Interno Marche di Tolentino.
Per il quarto anno consecutivo la manifestazione fa parte del Circuito Tricolore Asi, la prestigiosa rassegna di eventi per moto e auto d'epoca lungo la penisola patrocinata dai Ministeri del Turismo, della Cultura, delle Infrastrutture, e da parte dell'Anci.
La manifestazione rievocativa, che è iniziata nel 1983, dedicherà nella prima giornata grande spazio alla storia dell’evento, che si disputò in tre edizioni dal 1924 al 1926, lasciando nel settore grandi ricordi. La prima edizione, passata agli archivi il 23 marzo 1924 fu l’apertura stagionale del motociclismo con validità per il campionato italiano.
Grandi assi ne presero parte, come Clemente Biondetti, Achille Varzi, Luigi Arcangeli, Amedeo Ruggeri, Luigi Fagioli, l’acclamatissimo campione di casa Primo Moretti, Piero Taruffi, quasi tutti passati nella loro carriera alle quattro ruote come accadeva a quei tempi.
La prova sportiva richiesta ai protagonisti era davvero massacrante, con 8 giri del percorso Tolentino-San Severino Marche-Serrapetrona-Tolentino per 295 km totali su strade non certo comode come oggi e piene di insidie. Il racconto dell’evento con varie testimonianze, arricchito con la presenza dei mezzi che corsero quelle edizioni si potrà gustare al Teatro Politeama venerdi pomeriggio con inizio alle ore 18:30 fino alle ore 20 circa.
La seconda giornata di sabato 24, estremamente suggestiva per i motociclisti al via e per chi vorrà seguirne il passaggio e le soste, si snoderà lungo un suggestivo percorso di oltre 100 km tra i paesaggi del Maceratese, dalla centrale Piazza della Libertà di Tolentino si partirà alle ore 10 verso Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Pieca. Fiastra, Fiordimonte, Cupi, Macereto, Capriglia fino a Montecavallo per la sosta pranzo.
Nel pomeriggio si raggiungerà Pieve Torina e il Sentiero delle Acque, poi verso Muccia, Polverina, Caldarola, Belforte del Chienti, si tornerà a Tolentino dove le moto verranno esposte di nuovo in piazza della Libertà dalle ore 18:30. Dopocena in notturna dalle ore 22 ci sarà una spettacolare e grandiosa passerella nel centro storico della città con molte moto e auto centenarie, circa un centinaio in totale, che permetterà di calarsi nell’atmosfera del tempo, un periodo eroico per lo sport motoristico e pieno di prospettive per il progresso.
Si percorreranno da piazza della Libertà, via Francesco Filelfo, piazza Martiri di Montalto, via Annibale Palisani, via Fernando Tambroni, via della Pace, via Cesare Battisti, Corso Giuseppe Garibaldi. La rievocazione del Centenario sul percorso del Circuito Chienti e Potenza avverrà come da tradizione domenica 25 agosto, con il via alle ore 9:30 da Piazza della Libertà di Tolentino dove si affronterà subito la prima sezione di 4 prove di abilità per poi proseguire verso la località San Giuseppe e San Severino Marche con l’attraversamento della Piazza del Popolo per proseguire verso Serrapetrona con sosta apprezzata ed iconica a base di panino con porchetta e Vernaccia di Serrapetrona.
In uscita la seconda e ultima sezione di 5 prove di abilità per poi andare verso Borgiano, Belforte del Chienti, Tolentino per poi iniziare un secondo giro verso San Severino Marche, Colleluce, Serrapetrona, Borgiano e Belforte del Chienti dove ci sarà il pranzo conclusivo, con i saluti del club e delle autorità e la premiazione delle classifiche.
Domenica 25 agosto piazza Vittorio Veneto a Macerata farà da sfondo alla finale del Torneo di Burraco "Le piazze di Simonetta", circuito estivo organizzato dalle ASD Burraco delle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e iniziativa inserita nel calendario di Macerata Estate.
“E’ un’iniziativa che come Amministrazione comunale sosteniamo con forza, convinti che il burraco rappresenti un gioco dal forte valore sociale, assai coinvolgente e dal forte potere aggregativo e inclusivo – interviene l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Esso costituisce un vero e proprio ‘sport per la mente’ in cui peraltro non esistono limiti e differenze di capacità fisiche, economiche o anagrafiche - potendo diventare anche fonte di scambio di esperienze e un momento di socializzazione importante per i tanti partecipanti ai tornei che vengono organizzati.
Prima di Macerata il circuito, organizzato in onore di Simonetta Santucci, ha fatto tappa ad Ancona, Fermo, Porto Sant’Elpidio, Civitanova Marche, Montegranaro, Appignano, Grottammare, Torre di Palme, Alba Adriatica e Pievebovigliana.
Nella tappa finale di Macerata del 25 agosto, con inizio alle ore 21, sono previsti due tornei in parallelo: uno denominato Torneo Rosso riservato alla “Rosa dei Finalisti”, l’altro Torneo Verde aperto a tutti i giocatori.
Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono telefonare al 3356999286 (Valentino), 3299753653 (Tiziana), 3278106889 (Michele) e infine al 3476521822 (Luciana).
L'evoluzione del settore gaming è sempre più legata alla capacità di interpretare e sfruttare i Big Data. Gli insiemi vastissimi di dati, analizzati tramite algoritmi avanzati, permettono infatti di rivelare modelli complessi, tendenze emergenti e associazioni significative nei comportamenti e nelle interazioni degli utenti. Questo processo di analisi non solo consente di ottimizzare la risposta ai comandi in tempo reale, ma anche di prevedere le preferenze dei giocatori, migliorando l’engagement e facilitando la personalizzazione.
Big Data nel gaming. Importanza e applicazioni
I Big Data rappresentano insiemi vastissimi di dati che, una volta elaborati con algoritmi avanzati, rivelano modelli, tendenze e associazioni, specialmente in relazione a comportamenti umani e interazioni.
Analizzando vasti insiemi di dati generati dai giocatori, le piattaforme possono non solo affinare la risposta ai comandi in tempo reale, ma anche anticipare le preferenze degli utenti e personalizzare le sfide in base al loro livello di competenza.
Un esempio emblematico è rappresentato dall'algoritmo di matchmaking di titoli come "League of Legends" di Riot Games, il quale utilizza complessi modelli predittivi per accoppiare giocatori di abilità simili, elevando così il livello di competitività e bilanciamento delle partite.
La capacità di sintonizzare i giochi sui profili individuali, derivante dall'esame approfondito dei dati comportamentali trasforma così il modo in cui i giocatori interagiscono con le piattaforme di gaming. L'adattamento dinamico non si limita a modificare la difficoltà, ma estende la sua influenza alla personalizzazione delle narrative e delle missioni, affinché ogni sessione di gioco risulti ottimizzata per l'engagement e la soddisfazione degli utenti.
La continua raccolta di informazioni alimenta un ciclo di feedback che affina i modelli predittivi, rendendo il sistema di gioco sempre più reattivo alle dinamiche umane. Ottimizzando queste strategie, si riduce la frustrazione e la monotonia, rendendo l'ambiente di gioco unico e sempre mutevole.
Strumenti e tecniche di analisi nello sviluppo dei videogames
Nel vasto ecosistema del gaming, l'analisi avanzata dei Big Data impiega una serie di strumenti e tecniche che trasformano radicalmente il design e lo sviluppo dei videogiochi. Uno degli strumenti più impiegati è il machine learning, che, attraverso algoritmi di apprendimento automatico, permette ai sistemi di identificare pattern di comportamento tra i giocatori e di adattarsi progressivamente alle loro esigenze.
La modellazione predittiva, ad esempio, utilizza i dati raccolti per prevedere le azioni future degli utenti, consentendo agli sviluppatori di anticipare le esigenze del mercato e di adeguare di conseguenza le meccaniche di gioco.
L'adozione di architetture di dati distribuiti come Hadoop e l'uso di piattaforme di processing come Spark permettono inoltre di gestire e analizzare enormi volumi di dati con una latenza ridotta, il tutto con il fine di migliorare la reattività delle modifiche al gameplay basate sul comportamento degli utenti.
Affrontando le sfide poste dall'incremento esponenziale di dati generati nel settore videoludico, un'altra tecnica Big Data significativamente impiegata è l'analisi del sentiment. L’adozione di questa metodologia sofisticata mira a sondare le profondità delle emozioni celate nei commenti e nelle recensioni online degli utenti, dischiudendo così nuove prospettive sulle reazioni emotive suscitate dai loro giochi, per una comprensione più intima ed esauriente. Gli algoritmi di analisi del sentiment elaborano vasti volumi di feedback testuale, identificando tendenze e pattern affettivi che possono influenzare direttamente l'iter di sviluppo e le decisioni creative.
L'Utilizzo dei Big Data nell'intrattenimento online
L'evoluzione dei casinò digitali è fortemente influenzata dall'uso dei Big Data, che permettono anche qui una comprensione approfondita delle preferenze e dei comportamenti dei giocatori. Algoritmi d’intelligenza artificiale analizzano le interazioni in tempo reale, permettendo alle piattaforme di adattare dinamicamente le sfide e i contenuti.
L'uso di tecniche di clustering permette di segmentare i giocatori in gruppi omogenei, facilitando la personalizzazione di offerte e promozioni. Analizzando i dati comportamentali, non si ottimizza però solo il gameplay, ma si migliora anche la fidelizzazione dei clienti, prevedendo e rispondendo in modo proattivo alle loro esigenze.
L'applicazione dei Big Data nel Power Path di PokerStars, ad esempio, illustra l'efficacia dell'analisi comportamentale avanzata nel settore dei giochi online. Facendo leva sui dati raccolti durante le partite, il sistema adatta in real time la difficoltà e la natura degli ostacoli per far sì che ogni giocatore possa sperimentare un percorso equilibrato e stimolante, perfettamente allineato con le sue competenze.
Superando il tradizionale utilizzo dei Big Data, il settore dell'intrattenimento online sta esplorando frontiere avanzate, come l'intelligenza artificiale cognitiva e il deep learning, spingendo oltre il confine della semplice osservazione comportamentale verso una modulazione reattiva dell'esperienza di gioco.
L'introduzione di modelli predittivi sofisticati permette non solo di anticipare le scelte dei giocatori, ma di modellarle proattivamente, inserendo variabili che stimolano un maggior coinvolgimento. La minuziosa raccolta di metriche, dalle abitudini di gioco alla frequenza di accesso, si traduce così in un'offerta personalizzata al millimetro.
Conclusione
Integrando le capacità dei Big Data con avanzate tecniche di machine learning e intelligenza artificiale, il settore del gaming sta evolvendo verso una sofisticazione sempre maggiore. Le piattaforme di gioco decifrano enormi volumi di dati per creare esperienze personalizzate che ottimizzano l'engagement degli utenti. Al contempo, i modelli di clustering segmentano il pubblico in gruppi omogenei, permettendo la creazione di offerte mirate. Rendendo ogni sessione di gioco unica e altamente coinvolgente, le piattaforme di gioco stanno evolvendo per diventare veri e propri ecosistemi predittivi, in grado di anticipare e adattarsi dinamicamente alle preferenze e ai comportamenti dei giocatori.
Approvato il progetto esecutivo per realizzare un nuovo tratto di fognatura di acque nere all'interno dell'area portuale, a servizio dei pontili delle varie associazioni diportistiche. L'intervento, per un importo di 215 mila euro, sarà realizzato con fondi assegnati dalla regione Marche.
"Un investimento necessario per il nostro porto e soprattutto per tutte le associazioni diportistiche - commenta l'assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai - una garanzia di sicurezza igienico-sanitaria e ambientale che consentirà un regolare smaltimento dei reflui, nel rispetto dei regolamenti in vigore"."Il tempo necessario per completare i lavori - conclude Carassai - è stimato in 50 giorni".
Le aree in cui saranno realizzate le opere sono situate nella zona operativa portuale, dove sono presenti numerose attività dedicate alla cantieristica navale e al rimessaggio delle imbarcazioni.
Il progetto prevede la realizzazione di due tratti di linee fognarie atte allo scarico delle acque reflue: un primo tratto, che raccoglie i reflui dei pontili nella zona sud ed il secondo che andrà a raccogliere i reflui dei pontili situati nella zona nord dell’area portuale.
Saranno realizzate anche due stazioni di pompaggio che permetteranno alle acque nere di raggiungere il punto allaccio alla fognatura nera esistente più vicina. Verranno posizionate all’interno di due pozzetti ed una all'altezza idonea a contenerle.
A corredo di quest’ultima, sarà posato un armadio stradale atto a contenere il quadro di comando e sistemi di protezione e allarme della stessa. Il responsabile unico del progetto è l'ingegner Paolo Raganini.
Hanno preso avvio nei giorni scorsi i lavori di messa in sicurezza del ponte dei Cappuccini, una struttura in muratura storica situata all'incrocio tra via San Pacifico Indivini e viale dei Cappuccini, sopra il fosso omonimo, a San Severino Marche. Il ponte, danneggiato dagli eventi sismici del 2016, presentava da tempo criticità.
Il Comune ha segnalato le problematiche strutturali del ponte al commissario speciale per la ricostruzione sisma, evidenziando la necessità di un intervento urgente per preservare un'infrastruttura di rilevanza storica per la comunità.
Anas Spa, in qualità di ente attuatore incaricato per il recupero della viabilità danneggiata dalle scosse sismiche, ha preso in carico l'esecuzione delle opere. I lavori prevedono interventi mirati a rafforzare la struttura, migliorare la stabilità e risolvere le criticità evidenziate dalle verifiche tecniche post-sisma.
L'amministrazione comunale di San Severino Marche esprime "gratitudine a tutti gli enti coinvolti, in particolare ad Anas Spa e al Commissario Speciale per la Ricostruzione, per l'impegno profuso in questa operazione di recupero che riveste un'importanza fondamentale per la sicurezza e la continuità della viabilità locale".
Martedì si preannuncia di nuovo, dopo il tempo incerto del fine settimana, una giornata grigia dal punto di vista meteorologico: sono previsti infatti temporali lungo la costa marchigiana. La regione Marche ha emesso, infatti, un’allerta gialla per rovesci e temporali sparsi nella giornata di domani, 20 agosto, che potrebbero essere particolarmente intensi nelle zone collinari e costiere. Fenomeni che poi dovrebbero attenuarsi entro la serata.
In generale, per la prima parte della giornata di domani sono previsti rovesci o temporali in particolare nelle zone collinari e costiere. “Le precipitazioni andranno in progressiva attenuazione nel corso del pomeriggio" si legge nel bollettino meteo della Protezione Civile regionale.
Le temperature rimarranno stabili, senza variazioni significative, quindi non ci saranno sorprese sotto questo aspetto. Non sono previsti venti particolarmente forti. Ma già da mercoledì 21 agosto tornerà il caldo. Gli ultimi aggiornamenti meteo confermano una nuova rimonta dell'anticiclone delle Azzorre che nei prossimi giorni riporterà sull'Italia tanto sole e caldo in aumento. Le attuali proiezioni mostrano che - tra giovedì 22 e sabato 24 agosto - tornerà a prevalere il caldo. Per giovedì 22 agosto le massime a Macerata torneranno ad assestarsi poco sotto i 30 gradi (i gradi previsti alle 14 sono 28).
Un "ponte" tra Castelraimondo e il Belgio grazie a un significativo scambio culturale che si è tenuto in questi giorni nella città di Saint-Nicolas. Lì è volato il gruppo folcloristico di Castelraimondo, che ha incontrato i rispettivi omologhi del Belgio, di una città del Galles e di un altro centro dell'Ucraina.
Un momento di aggregazione e di confronto tra le varie culture in occasione della settimana del folklore di Saint-Nicolas. Il gruppo di Castelraimondo è stato ospitato da alcune famiglie locali, questo ha favorito ancor di più lo scambio culturale e il rapporto con le tradizioni fiamminghe.
Diverse le esibizioni che i componenti hanno eseguito nel corso dei vari giorni, da piazze a case di ospitalità per animare le giornate agli anziani belgi che hanno molto apprezzato i vari balli tradizionali marchigiani, a partire dal classico saltarello. Divertente anche la serata di Ferragosto, in cui tra cibi tipici (i castelraimondesi hanno preparato un ottimo piatto di pasta), balli e giochi tutti si sono divertiti per un altro importante momento di aggregazione tra le varie culture.
Molte anche le escursioni tra Bruxelles e Gent, con il gruppo di Castelraimondo che prima di tornare in Italia è stato anche omaggiato dal sindaco di Saint-Nicolas con alcuni presenti e un bel ringraziamento per la presenza. Il primo cittadino ci ha tenuto a salutare i castelraimondesi in italiano, che hanno ripagato l’ospitalità con un’immagine del Cassero e una buona bottiglia di Vernaccia.
Per consentire l’esecuzione dei lavori sull’infrastruttura ferroviaria da parte della società R.F.I. – Rete Ferroviaria Italiana nel tratto di via Roma all’altezza del passaggio a livello PL km 30+294, il Comando della polizia locale ha emesso un’ordinanza che modificherà temporaneamente la circolazione stradale nell’area interessata dall’intervento dalle ore 22 di venerdì 23 alle ore 20 di lunedì 26 agosto.
“Per creare meno disagi possibili si è scelto di lavorare la notte del venerdì e nel fine settimana, d'intesa con RFI e con l'impresa Francucci, in modo tale da ripristinare il collegamento ferroviario nel minor tempo possibile e in anticipo rispetto all'avvio del ripristino della rete ferroviaria previsto per settembre - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. In questo periodo estivo, grazie alla professionalità della ditta ed al coordinamento dei lavori da parte dell'Ufficio, è stato completato tutto il solaio di copertura del sottopasso in modo tale che nelle prossime settimane inizieranno i lavori di scavo per la galleria, senza alcuna interferenza con la linea ferroviaria e con la ripresa delle attività scolastiche".
L’ordinanza prevede il divieto di transito con sbarramento fisico in prossimità del PL 30 Km 30+294 in entrambe le direzioni di marcia eccetto veicoli della ditta operante nel cantiere; l'obbligo di svolta a destra con immissione in contrada Fontescodella per tutti i veicoli provenienti dalla SP.77 con direzione periferia – centro, con sospensione temporale del divieto di transito eccetto residenti ed autorizzati; l'obbligo di svolta a sinistra con immissione sulla SS77 per tutti i veicoli in uscita da contrada Fontescodella e l'obbligo di svolta a sinistra con immissione in via Mattei (rotatoria Lions) per tutti i veicoli con portata massima superiore a 3,5t., che circoleranno in direzione centro-periferia.
I percorsi alternativi per i veicoli con M.C.M. < 3,5T sono:Macerata | Sforzacosta: via Roma -> via Mattei -> via Cincinelli -> contrada Valteia -> SR485; Sforzacosta | Macerata: SR485 -> contrada Valteia -> via Cincinelli;
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana "Chiedilo all'Avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai prodotti alimentari, soprattutto quelli proposti dai ristoratori.
Il caso di specie scelto è di una lettrice di Civitanova Marche che è capitato di mangiare durante una cena dei prodotti surgelati dati per freschi e pertanto non indicati nel menù consegnato al tavolo, e che chiede: “A quali responsabilità va in contro il ristoratore di uno chalet che fa passare per fresco del pesce invece surgelato?”.
Tale circostanza ci porta subito ad applicare il principio giuridico oramai divenuto consolidato espresso dalla Suprema Corte con la sentenza n. 4735/2018 secondo il quale: "Il menù, sistemato sui tavoli di un ristorante o consegnato ai clienti, equivale ad una proposta contrattuale nei confronti degli avventori e manifesta l’intenzione del ristoratore di offrire i prodotti indicati nella lista. Da ciò consegue che la mera disponibilità di alimenti surgelati nel ristorante, non indicati nel menù, configura il reato di frode in commercio".
Difatti, la Cassazione ha ribadito che la frode prevista dall’art. 515 del codice penale si configura quando «l’alienante compie atti idonei diretti in modo non equivoco a consegnare all’acquirente una cosa per un’altra ovvero una cosa, per origine, qualità o quantità diversa da quella pattuita o dichiarata».
Inoltre, osserva la Suprema Corte, costituisce il delitto di frode in commercio anche il non indicare nella lista delle pietanze che determinati prodotti sono congelati, "giacché il ristoratore ha l’obbligo di dichiarare la qualità della merce offerta ai consumatori indipendentemente dall’inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore".
Infine, la Corte ha precisato che "in relazione alle modalità di rappresentazione dell’offerta dei prodotti è corretto ritenere che anche l’esposizione di immagini del prodotto offerto, in luogo della sua descrizione nel menù, sia idonea a configurare la condotta di reato, stante proprio la natura delle immagini, volta ad incentivare la consumazione del prodotto" (Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 4735/18; depositata il 1° febbraio 2018).
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che "la disponibilità di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menù o negli espositori nei quali gli stessi siano esposti a disposizione della clientela, integra il reato di tentativo di frode in commercio da parte del titolare". (Cass. Pen. Sez. III, sentenza n. 10375/20).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La parola libertà contiene in sè infinite possibilità. È un potere innato nell'essere umano di esternare i propri pensieri, emozioni, desideri, paure, bisogni, fantasie; è una condizione che ci permette di tradurre in azioni ciò che sentiamo.
Se da un lato questo concetto ci consegna un infinito potere, dall'altro ci dà anche una grande responsabilità e un senso di smarrimento...dove possiamo arrivare nell'esprimerci e nel prendere, quindi, decisioni che porteranno a quelle azioni che definiranno la nostra vita?
Credo che la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e dei nostri valori possa guidarci alla nostra personale libertà. Quando mi sento libero di decidere, non condizionato da aspettative ed esigenze sociali, quando sono congruente con il mio sentire più vero, comincio a dar vita alla mia libertà.
Abbiamo bisogno di ascoltarci e conoscerci per orientare le nostre scelte e per poter esprimere il significato più profondo della nostra esistenza. Quando l'azione ci avvicina a noi stessi, alla nostra autenticità e decidiamo seguendo il richiamo della nostra anima, assaporiamo quella sensazione di leggerezza che la parola libertà contiene in sè.
In tali decisioni non esistono compromessi, tutto fluisce come nuvole nel cielo che cambiano forma nello spazio immenso, senza alcun condizionamento. Nel momento in cui appartieni a te stesso e ti senti libero nasce una grande forza, superi i limiti della mente, è l'intelligenza del cuore a guidarti.
Per essere liberi ci vuole appunto coraggio da "cor habeo" che vuol dire agire con il cuore; allora tali scelte porteranno in dono un senso di dignità e pace, perchè sentiamo di vivere una vita congruente con chi siamo.
Per essere liberi di scegliere dobbiamo essere pienamente consapevoli di cosa stiamo scegliendo e credo che per raggiungere la consapevolezza sia necessario porci alcune domande:
"Cosa sto scegliendo?
Perchè faccio questa scelta?
Cosa rappresenta per me percorrere questa strada?
Come posso arrivare al mio obiettivo?
Se facessi diversamente?
Quale parte di me sta scegliendo?
Mi sto esprimendo liberamente?"
Le scelte sono grandi opportunità per ascoltarsi e vivere un’esistenza consapevolmente libera.
Il patrimonio culinario delle Marche è un viaggio attraverso secoli di tradizione e passione per la terra. Questa regione, incastonata tra le montagne e il mare Adriatico, ha sviluppato una cucina che è un perfetto equilibrio tra sapori semplici e ingredienti genuini. Le ricette tramandate di generazione in generazione raccontano storie di famiglie, feste e stagioni. Ogni piatto rappresenta un legame profondo con il territorio, dove il rispetto per i cicli naturali e la valorizzazione delle risorse locali sono fondamentali. Dai robusti piatti di carne dell’entroterra ai delicati sapori di mare della costa, la cucina marchigiana riflette la ricchezza e la diversità del suo paesaggio. Questo articolo esplora alcuni degli aspetti più significativi di questa tradizione culinaria, che continua a essere celebrata e rinnovata nella vita quotidiana delle Marche.
Un assaggio di tradizione: svelare le antiche ricette tramandate di generazione in generazione
Le Marche vantano una tradizione culinaria che affonda le radici nei secoli passati, con ricette che vengono tramandate di generazione in generazione. In molte famiglie, le nonne custodiscono gelosamente i segreti di piatti come il vincisgrassi, un antenato delle moderne lasagne, preparato con un ricco ragù di carne e una generosa spolverata di parmigiano. Un altro esempio è la crescia, una sorta di focaccia tipica dell’entroterra, spesso farcita con verdure di stagione e salumi locali. Questi piatti non sono solo alimenti, ma veri e propri simboli di identità culturale, che collegano le persone al loro passato e alle loro radici. Nella preparazione di questi cibi, si riscopre il valore del tempo e della manualità, elementi che arricchiscono l’esperienza culinaria e rafforzano il legame con il territorio.
Fresco dalla fattoria alla tavola: come i mercati locali danno vita alla generosità delle Marche
I mercati locali delle Marche sono il cuore pulsante della vita comunitaria e una fonte inesauribile di ingredienti freschi e genuini. Qui, i contadini portano ogni giorno i frutti del loro lavoro: ortaggi coltivati con metodi tradizionali, carni allevate secondo le antiche usanze e pesce appena pescato dalle acque dell'Adriatico. Ogni bancarella è un’esplosione di colori e profumi, dove è possibile acquistare prodotti di qualità direttamente da chi li ha coltivati. Questo legame diretto tra produttori e consumatori non solo garantisce freschezza, ma sostiene anche l'economia locale e preserva le tradizioni agricole.
Dal vigneto al bicchiere: la storia dietro i famosi vini marchigiani
Le Marche, con i suoi paesaggi collinari e il clima temperato, è una terra particolarmente adatta alla viticoltura. Qui, la produzione vinicola è una tradizione secolare, che si esprime in una varietà di vini pregiati, molti dei quali hanno ottenuto riconoscimenti a livello internazionale. Tra i più celebri c’è il Verdicchio, un vino bianco fresco e aromatico che viene prodotto principalmente nelle zone di Jesi e Matelica. Questo vino, con le sue note di agrumi e mandorla, è l’emblema della viticoltura marchigiana, apprezzato sia in Italia che all'estero. Non meno importante è il Rosso Conero, un vino robusto e corposo, ottenuto da uve Montepulciano coltivate sulle pendici del Monte Conero. Ogni sorso di questi vini racconta la storia di una terra ricca di tradizione, dove ogni vigneto è curato con dedizione e rispetto per l’ambiente, garantendo prodotti di alta qualità che riflettono l'unicità del territorio marchigiano.
Oltre le ricette: come gli strumenti digitali aiutano a preservare l'eredità culinaria marchigiana
Oltre alle ricette tramandate oralmente o annotate su vecchi quaderni, oggi è possibile utilizzare strumenti digitali per documentare e condividere queste tradizioni. Ad esempio, le piattaforme online consentono di archiviare e modificare PDFs contenenti antiche ricette di famiglia, rendendo facile l’accesso e la condivisione con nuove generazioni. Questo processo di digitalizzazione non solo conserva le ricette, ma permette anche di adattarle e aggiornarle secondo i gusti moderni, mantenendo vivi i sapori del passato. Inoltre, grazie ai social media e ai blog culinari, è possibile diffondere la conoscenza della cucina marchigiana a un pubblico più ampio, garantendo che queste tradizioni continuino a vivere e prosperare, nonostante il passare del tempo e i cambiamenti culturali.
Una sinfonia di sapori: abbinare le delizie culinarie delle Marche alla sua ricca storia
La cucina delle Marche non è solo una questione di sapori, ma anche di storia e tradizione. Ogni piatto, dal più semplice al più elaborato, è il risultato di secoli di evoluzione culinaria, influenzata dai numerosi eventi storici che hanno attraversato la regione. La fusione di ingredienti locali con tecniche di cucina raffinate, spesso introdotte da altre culture durante periodi di dominazione, ha creato una sinfonia di sapori unici. Ad esempio, il brodetto, una zuppa di pesce tipica della costa, riflette l’influenza delle antiche rotte commerciali mediterranee, mentre i piatti a base di cacciagione, come il coniglio in porchetta, raccontano la tradizione contadina dell’entroterra. Abbinare questi piatti ai vini locali, come il Verdicchio o il Rosso Piceno, non fa che amplificare l’esperienza gustativa, creando un viaggio culinario che attraversa secoli di storia e cultura marchigiana.
Far rivivere i sapori perduti: la rinascita di piatti dimenticati nelle cucine moderne
Nelle Marche, la riscoperta di piatti dimenticati sta vivendo una vera e propria rinascita. Molti chef e ristoratori locali stanno riportando alla luce antiche ricette che rischiavano di andare perdute, adattandole con un tocco moderno per soddisfare i palati contemporanei. Questa rinascita culinaria si basa su un profondo rispetto per la tradizione, unito a un’innovazione che mantiene vivi questi sapori del passato. Un esempio è la paccasassi, una pianta selvatica che cresce lungo la costa marchigiana e che un tempo era un ingrediente comune nelle cucine locali, ma che stava scomparendo. Oggi, la paccasassi è tornata nei menù dei ristoranti più attenti alla tradizione, spesso abbinata a piatti di pesce o utilizzata per insaporire paste fatte in casa.
Viaggi culinari: alla scoperta dei festival e degli eventi gastronomici più iconici delle Marche
Le Marche sono una regione ricca di eventi gastronomici che celebrano i sapori locali e le tradizioni culinarie. Durante tutto l'anno, paesi e città organizzano festival che attirano visitatori desiderosi di scoprire e gustare i piatti tipici della regione. Tra i più noti c’è la Sagra del Tartufo di Acqualagna, un evento che celebra il tartufo bianco, una prelibatezza rinomata a livello mondiale. Un altro appuntamento imperdibile è il Palio del Duca a Offagna, dove si può assaporare la cucina medievale tra le vie di un borgo incantato. Questi festival non sono solo occasioni per gustare ottimo cibo, ma anche momenti di incontro e condivisione, dove le comunità locali si riuniscono per mantenere vive le proprie tradizioni. Attraverso queste esperienze, i visitatori possono immergersi nell'autenticità della cultura marchigiana, esplorando le radici profonde della sua cucina.
Nuova ordinanza della polizia locale per regolamentare temporaneamente la circolazione stradale in occasione del Folk Fest che il prossimo 16 agosto inaugurerà in piazza della Libertà la 30^ edizione del Festival Internazionale del Folklore “Incontro di Cultura Popolare” organizzato dall’associazione Li Pistacoppi – Gruppo Folklorico “Città di Macerata” in collaborazione con il Comune di Macerata.
L’ordinanza prevede il divieto di sosta con rimozione forzata su tutta la piazza della Libertà, dalle ore 15 alle ore 24 e comunque fino al termine della manifestazione; in viale Leopardi, tratto adiacente imbocco via Zar, divieto di sosta con rimozione forzata in prossimità dei parcheggi a pettine, dalle ore 19 alle ore 24 e comunque fino al termine della manifestazione, eccetto autobus.
In via Don Minzoni – Varco 1 (Z.T.L.), l'attivazione della Ztl dalle ore 18 alle ore 24, eccetto le categorie previste dalla zona a traffico limitato; e l'attivazione del percorso alternativo di via Basily, via Padre Matteo Ricci, piazza Vittorio Veneto.
Con lo slogan “La differenziata non va in vacanza”, è partita la campagna di sensibilizzazione per il giusto conferimento della raccolta dei rifiuti del Cosmari, che riguarda anche le spiagge di Civitanova Marche. In città, a giugno la percentuale della raccolta differenziata è stata dello 72,7%.
Sulla spiaggia di Civitanova Marche sono presenti i quattro bidoncini per “fare la differenza”. I contenitori per carta, plastica-alluminio, vetro e indifferenziata sono anche sulle spiagge libere.
Attivo il centro di via della Fontanella, con orario estivo dal lunedì al sabato ore 15,00-19,00. Per il ritiro a domicilio degli ingombranti basta chiamare il numero: 3483344109. A disposizione anche il numero verde: 800.640.323
Il Progetto Mare è presente nel dettaglio nella sezione dedicata al Comune di Civitanova Marche www.cosmariambiente.it - https://www.instagram.com/civitanovamarcheturismo/
Le magiche notti d'estate ci portano ad alzare gli occhi al cielo e a perderci nel firmamento sopra di noi, restiamo così sopraffatti dallo spettacolo di infiniti diamanti che, irraggiungibili e misteriosi, ci illuminano.
L'immenso ci pervade e ci affidiamo alla speranza che, in quell’istante, dall’alto, una stella cadente decida di farci un dono, conducendoci verso i nostri desideri. Fin dai tempi lontani i latini associavano il desiderio alle stelle, infatti il termine Desiderio deriva dal latino Desiderium che è composto dalla particella "De" e dalla parola "Sidus" che significa Stella.
Già da allora credevano che il desiderio nascesse dalle Stelle. Dunque per desiderare bisogna guardare in alto, oltre i propri limiti terreni, è una spinta che ha un sapore misterioso quasi divino che ci porta oltre le nostre possibilità, è un’energia propulsiva che ci illumina e ci conduce verso nuove strade.
Il desiderare mette in moto la mente, il cuore ed il corpo. Ci stimola ad uscire dalla nostra comfort zone per permetterci di mettere in gioco le nostre risorse alla scoperta del mondo. Il desiderio ci consente di raggiungere i nostri obiettivi, è quella scintilla che si accende dentro di noi, che ci smuove dall'apatia e che sa esattamente dove arrivare.
Quando riusciamo a vivere per soddisfare non solo i bisogni e per adempiere ai doveri, ma per realizzare anche i nostri desideri, iniziamo una vita di qualità, in cui siamo noi a scegliere per la nostra esistenza, meno condizionati dall'esterno.
Quindi scegliamo con cura le parole che pensiamo ed utilizziamo e poniamo più attenzione a ciò che sentiamo dentro di noi, è ben diverso approcciarsi ad un progetto con un "devo" rispetto ad un "desidero". È importante essere consapevoli delle nostre scelte, per comprendere ciò che realmente vogliamo, guidati dalla nostra anima e dai nostri sogni per vivere momenti di felicità autentica.
Per cui alziamo gli occhi al cielo ed impariamo a desiderare e a chiedere. L’Universo è generoso e ci ascolterà. Le stelle continueranno in eterno ad illuminare il buio per ricordarci che si può sempre sognare.
A Castelsantangelo sul Nera si è chiusa la terza edizione del Forum della Montagna, con un cartellone promosso dal Comune, sostenuto dalla Regione Marche e approvato dal Comitato promotore delle celebrazioni dell’anniversario della Battaglia del Pian Perduto in cui il progetto si inserisce in risposta alla Legge Regionale n 23 del 6 ottobre 2022.
“Con l'escursione alla Cascata del Pisciatore a cui hanno partecipato molte persone, si è concluso il 3° Forum della Montagna che ha proposto un vasto programma completamente finanziato dalla Regione Marche a cui va il mio più vivo ringraziamento. Il Forum, a cui hanno partecipato politici di rilievo, dal commissario Castelli, al governatore Acquaroli, ai consiglieri regionali e molti sindaci, ha riscosso notevoli consensi e ottenuto eccellenti critiche. Un grazie ai dipendenti del Comune per l’impegno organizzativo e alla giornalista Barbara Olmai che ha coordinato i lavori”. Queste le parole del sindaco del Comune di Castelsantengelo sul Nera Alfredo Riccioni che ha evidenziato che per la sua neo giunta, insediata nel mese di giugno, si è trattato del primo Forum.
Un impegno importante volto a non disperdere l’attenzione verso temi che guardano al presente e al futuro di queste zone alte, caratterizzate dalle problematiche che da sempre affliggono le aree interne e che purtroppo si sono sommate a quelle scaturite dopo i terremoti del 2016 e del 2017, di cui solo tra qualche giorno si ricorderanno gli 8 anni. Un Forum che ha promosso e rilanciato la volontà di collaborare a tutti i livelli istituzionali affinché ai cittadini siano fornite risposte adeguate e nei giusti tempi per consentire la vita e il lavoro in queste terre che sono caratterizzate da una straordinaria bellezza naturalistica e paesaggistica, dalla ricchezza di tradizioni e di storia.
Aspetti perfettamente valorizzati grazie anche alla collaborazione dei diversi soggetti coinvolti nel Forum: dal CAI di Camerino, che ha proposto una bellissima escursione ad alta quota, alle guide ambientali, che hanno realizzato escursioni rivolte a chi si vuole avvicinare alla montagna frequentandola con consapevolezza; dai rievocatori storici, che hanno messo in campo numerose attività per bambini come giochi e laboratori medioevali, fino ai musicisti che hanno presentato con strumenti antichi, sonorità del passato ancora molto apprezzate. Un numeroso pubblico ha voluto prendere parte sabato 27 luglio ai Giardini pubblici di Castelsantangelo sul Nera, al ๐ฟ๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ผ ๐๐ฒ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ๐น๐ฒ: "๐๐ฎ ๐๐ฎ๐๐๐ฎ๐ด๐น๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฃ๐ถ๐ฎ๐ป ๐ฃ๐ฒ๐ฟ๐ฑ๐๐๐ผ: ๐๐ป๐ฎ ๐ฐ๐ฎ๐ป๐๐ฎ๐๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ", a cura della Società Cooperativa Le tre corde, che ha visto interpreti gli attori Giovanni Moschella, Elena Fioretti con la musica di Luciano Monceri. La regia dello spettacolo è stata curata da Gabriela Eleonori, le scenografie da Carla Accoramboni. Gli spettatori si sono molto divertiti ed hanno apprezzato la bravura degli artisti che hanno saputo ben rappresentare, tra storia e leggenda, ciò che accadde il 20 luglio del 1522 quando i norcini furono sconfitti dai vissani, aiutati tra gli altri anche dagli abitanti di Castelsantagelo. Una battaglia per i pascoli (che concesse ai marchigiani di ottenere il Pian Perduto), da cui oggi essere ispirati solo per mantenere vive le tradizioni, la storia, la cultura e soprattutto per rinnovare quegli ideali di pace tra i popoli e la collaborazione tra paesi e regioni confinanti come le Marche e l’Umbria.
A seguito del monitoraggio dei lavori in corso e del progredire delle opere, d’intesa con l’impresa, è stato disposto, con un’ordinanza firmata dal comandante della Polizia locale Danilo Doria, di anticipare la riapertura della viabilità in via dei Velini al 10 agosto rispetto alla data del 24 agosto prevista inizialmente. Dopo aver condiviso la scelta con i presidenti dei Consigli di quartiere di Villa Potenza e di via dei Velini e con il portavoce dei commercianti, verrà disposto il senso unico a salire da Villa Potenza sino all’incrocio con Montanello, senza impianto semaforico, cosicché la viabilità sarà continua con il duplice beneficio di garantire maggiore sicurezza e favorire l’accesso alle attività commerciali di via dei Velini. Questa soluzione determinerà anche un considerevole alleggerimento del traffico su via Due Fonti e su via Ghino Valenti.
L’ordinanza prevede, dal 10 agosto al 10 settembre con orario 0-24, in via dei Velini (tratto compreso tra via Federico II e Borgo Pompeo Compagnoni) la revoca della segnaletica di prescrizione di “divieto di transito” con relativo sbarramento fisico nel tratto in questione secondo la direzione di marcia Villa Potenza-Macerata con la circolazione consentita per tutte le categorie di veicoli; l’istituzione temporanea di segnaletica verticale di divieto di sorpasso e di limite massimo di velocità di 30 km/h; l’istituzione temporanea di segnaletica di “obbligo di proseguire dritto” per tutti gli autocarri e gli autobus all’altezza dell’intersezione tra via dei Velini e via Vittime delle Foibe e l’istituzione della segnaletica di “divieto di transito” con sbarramento fisico nel tratto in questione secondo la direzione Macerata-Villa Potenza eccetto per i veicoli di mezzi d’opera della ditta incaricata dei lavori, dei residenti e dei proprietari dei fondi terrieri (i residenti dei civici posti a monte dell’area di sbancamento e di taglio della strada di via dei Velini potranno entrare e uscire sempre dal versante sud ovvero lato Borgo Pompeo Compagnoni). Prevista, infine, l’istituzione di idonea segnaletica di preavviso di chiusura strada e deviazione del traffico veicolare.
Per quanto riguarda il lato Macerata, la deviazione seguirà via Trento, via Ghino Valenti, Strada statale 77 e Borgo Nicolò Peranzoni.
In Galleria delle Fonti (tratto compreso tra le rotonde di via Tucci e via Vittime delle Foibe) è previsto il divieto di transito veicolare e pedonale con sbarramento fisico eccetto per i veicoli della ditta incaricata dei lavori con l’istituzione di idonea segnaletica di preavviso di chiusura della strada e di deviazione del traffico veicolare.
In merito alla deviazione del lato della rotatoria di via Mattei/via Tucci in direzione Villa Potenza si procederà per via Roma, piazza Vittoria, Corso Cavour, piazza Garibaldi, via Trento, via Ghino Valenti, Strada statale 77 e Borgo Nicolò Peranzoni
Posteggio gratuito nel parcheggio in struttura Centro Storico (ex ParkSì) per i residenti in possesso del permesso zona A. Lo ha deciso la Giunta comunale con una delibera che promuove la misura, di carattere temporaneo e sperimentale, a partire da lunedì 12 agosto fino al 15 settembre 2024, prima della piena ripresa delle ordinarie attività lavorative e dell’inizio del nuovo anno scolastico. I residenti in possesso del permesso zona A dovranno esporre l’abbonamento.
“Abbiamo accertato il sussistere delle problematiche riscontrate e segnalate negli ultimi tempi dai residenti del centro storico legate alla presenza di cantieri – ha detto l’assessore con delega alla Mobilità Laura Laviano -. Dopo un confronto con Apm, che ringraziamo per la collaborazione, si è stabilito che chi è in possesso dell’abbonamento zona A potrà parcheggiare senza ulteriori oneri nell’ex ParkSì”.