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Viviamo Civitanova, l'Associazione denuncia: "Due milioni di euro per il turismo, ma senza promuoverlo"

Viviamo Civitanova, l'Associazione denuncia: "Due milioni di euro per il turismo, ma senza promuoverlo"

Riportare sulla costa marchigiana i turisti dell’entroterra e dell'Umbria, fidelizzando un pubblico di prossimità attraverso accoglienza e cultura. È questo l'obiettivo di "Creare Valore", il nuovo progetto promosso dall’associazione Viviamo Civitanova aps, guidata da Manola Gironacci.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione con oltre 60 attività locali tra stabilimenti balneari, ristoranti, alberghi, B&B, negozi e professionisti, punta a incentivare un turismo "di casa", in grado di generare ricchezza senza doverla cercare altrove. "Fidelizzare il nostro turismo senza andarlo a cercare molto lontano sarebbe strategico per far rimanere e redistribuire ricchezza all'interno della nostra regione", ha spiegato la presidente Gironacci.

Il progetto mette al centro il valore del volontariato e della rete del terzo settore, dimostrando come sia possibile costruire un’offerta turistica attrattiva anche a costo zero. Tuttavia, l’associazione sottolinea come a rendere veramente efficace il programma sarebbe stato l'affiancamento da parte dell'amministrazione comunale con un cartellone eventi estivi promosso con anticipo, a partire già da aprile o maggio.

“Lo scorso anno - denuncia la presidente - il calendario estivo è stato presentato a luglio, troppo tardi per influenzare le scelte dei turisti. La promozione è quasi assente dalle delibere, e così si rischia di vanificare investimenti importanti”.

Secondo dati citati nella nota stampa - frutto di uno studio realizzato da Agis, Università IULM e Makno - ogni euro speso per cultura e spettacoli genera 1,7 euro di produzione di beni intermedi e 2,4 euro di valore aggiunto. Inoltre, il 68% degli spettatori dichiara di spendere in media 53 euro a evento tra ristoranti, parcheggi, bar e shopping, rendendo quindi la cultura un vero motore economico.

"Eventi come Risuona la Piazza, se adeguatamente pubblicizzati, potrebbero diventare un volano economico per l’intero territorio", ha aggiunto Gironacci, sottolineando l’importanza di una pianificazione strategica. "Una stima realistica - afferma l'associazione - suggerisce che un budget di promozione pari almeno al 10% della spesa totale per cultura e turismo (stimata in 2 milioni di euro) potrebbe garantire un ritorno economico tangibile e diffuso".

La richiesta rivolta all'amministrazione è chiara: investire con lungimiranza nella promozione turistica e culturale, valorizzando il lavoro di chi sul territorio si impegna ogni giorno per creare accoglienza e opportunità. Solo così, conclude l’associazione, si potrà "creare valore" reale per l’intera comunità.

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