Il blackjack è uno dei giochi di carte più amati e popolari tra gli appassionati del tavolo verde. Intorno a questa particolare forma di gioco con le carte francesi, negli anni si sono sviluppati una serie di racconti e storie che sono sfociati, ad esempio, in un più ampio filone della produzione cinematografica di Hollywood che ha visto la nascita di film come Rain Man o come 21. Il blackjack, insomma,rappresenta qualcosa di più di un classico gioco di carte.
Blackjack, storia e funzionamento
Il blackjack sarebbe nato nella Francia di Napoleone. All’epoca, nei salotti reali e nelle case dei ceti più abbienti si giocava a vingt-et-un (ventuno) che altro non era che la prima versione del blackjack per come lo conosciamo oggi. Nel XX secolo il blackjack arrivò nel nuovo continente dove la sua fama e popolarità esplose definitivamente. Con la nascita dei casinò moderni, il blackjack assunse subito un ruolo centrale tra le attrazioni maggiori delle sale di gioco del Nevada.
Il funzionamento di questo gioco è relativamente semplice. Ad ogni giocatore, il croupier o dealer distribuisce due carte coperte e, ad ogni turno se richiesto, una ulteriore carta. Lo scopo di ogni giocatore è quello di battere il punteggio del banco, mai superando il punteggio di 21. Se è lo stesso banco a superare la soglia di 21, allora il croupier pagherà le puntate di tutti. Il punteggio migliore è proprio il “black jack”, ovvero la combinazione di due carte (un Asso più una figura).
Se un giocatore fa black jack ha diritto al pagamento di una volta e mezzo la puntata iniziale. Esistono poi tutta una serie di side bet o puntate extra come la puntata secondaria 21+3 che negli ultimi anni stanno attirando l’attenzione di moltissimi utenti (e non solo giocatori esperti) grazie all’ampio ventaglio di possibilità di scommessa che viene dato.
Segreti e curiosità intorno al blackjack: il conteggio delle carte
Esistono poi tante curiosità (e leggende in alcuni casi) intorno al gioco del blackjack, come il famigerato “conteggio delle carte”. Come detto in apertura del nostro articolo, il blackjack ha ispirato diverse pellicole cinematografiche di successo. Nel già citato Rain Man, film del 1988 vincitore di quattro Premi Oscar con Tom Cruise e Dustin Hoffman, uno dei protagonisti, Ray (Hoffman), sfrutta le sue doti mentali per tenere il conteggio delle carte e battere così il banco.
Anche in Una notte da leoni, uno dei protagonisti, Alan, sfrutta il conteggio delle carte per vincere a Las Vegas e portarsi a casa ottantamila dollari. Ma come è possibile tutto questo? Negli anni Sessanta, il matematico americano Edward Thorp, nel suo libro Beat the Dealer, aveva spiegato come vincere matematicamente al blackjack grazie al sistema del “Ten Count” che altro non è che uno dei tanti metodi per contare le carte. Il “card counting” o conteggio delle carte è oggi una strategia molto diffusa (anche se di difficilissima applicazione) tra i giocatori professionisti di blackjack.
Non esiste una normativa che proibisce in maniera esplicita l’utilizzo di questa tecnica anche se la maggior parte delle sale da gioco e casinò di tutto il mondo (non solo quelli degli Stati Uniti) tendono ad “escludere” i giocatori che si avvantaggiano dall’applicazione di questa strategia. Come strumento di difesa, le sale da gioco del Nevada, ad esempio, hanno introdotto anni fa uno strumento tecnologico, un occhio ottico-digitale (chiamato Eye in the Sky) che permette di sorvegliare dall’alto e analizzare al computer tutte le giocate sospette.
Ma una recente pronuncia di un tribunale americano ha proibito ai gestori dei casinò statunitensi di espellere i giocatori “colti” nell’atto del conteggio delle carte, ragione per cui tutte le black list (ovvero gli archivi che contengono i giocatori “indesiderati”) ancora in vigore ben presto potrebbero valere carta straccia.
Queste sono solo alcune delle curiosità intorno al mondo del blackjack, disciplina che da decenni ha affascinato e ispirato migliaia di persone in tutto il mondo.
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