Se hai avuto modo di entrare in un casinò reale, avrai sicuramente notato i croupier: nelle loro divise impeccabili, sono le presenze immancabili che concretamente muovono i fili del gioco. Che siano personalità austere, quasi algide, o persone più spiritose, è sempre a loro che facciamo riferimento e a cui ci raccomandiamo quando arriva il momento di distribuire le carte o girare la ruota della Roulette.
Le slot machine ad esempio sono uno dei pochissimi giochi in cui non la presenza del dealer non è richiesta. Oggi tuttavia non occorre entrare in un casinò reale per avere davanti a sé un croupier: molti casinò, tra cui https://librabet.com/it/, consentono di giocare in modalità live, ovvero non contro un software come avviene di regola quando si gioca online, ma con un croupier davanti. Sarà lui a distribuire le carte e a girare la ruota della Roulette quindi. Diciamo questa nuova modalità ha anche rinnovato le stereotipo classico del dealer: anche l’occhio vuole la sua parte, e dall’altro lato dello schermo spesso troviamo presenze estremamente piacevoli con cui interagire!
Ma com’è la vita di un croupier? Che sensazione si prova ad essere dall’altra parte del tavolo? Beh, anche se l’idea che possiamo avere è quella di una professione estremamente divertente e stuzzicante, in realtà non è sempre così. Diventare un dealer, perlomeno di un certo livello, richiede molto tempo: all’inizio “la gavetta” - che ha una durata di almeno due anni - non è affatto semplice, anche se poi le opportunità di lavoro possono essere interessanti. Essere appassionati di gioco d’azzardo è un fattore che può aiutare, ma non è un requisito fondamentale in quanto sono ben altre le qualità che occorre possedere.
Abilità nel calcolo e molta pazienza: i requisiti per diventare un bravo croupier
La resistenza allo stress è una delle principali caratteristiche che un dealer deve dimostrare: gli orari di lavoro sono molto lunghi, e l’ambiente in cui si trova ad operare è poco illuminato e molto frequentato. Questo comporta un livello di stress superiore ad altri contesti lavorativi, considerando anche quella che è l’attività stessa.
Contrariamente a quello che potresti pensare, il croupier non si limita a distribuire le carte o a girare la Roulette: tra le sue responsabilità c’è quella di tenere d’occhio i giocatori, facendo sempre molta attenzione ai loro comportamenti per evitare che agiscano in maniera scorretta. Ovviamente, la loro attenzione deve essere celata al pubblico: ai giocatori non piace l’idea di essere controllati, per cui l’abilità del croupier è quella di tenere sotto controllo l’andamento del gioco con estrema discrezione, e di riferire eventuali atteggiamenti sospetti ai responsabili della sicurezza.
A differenza di coloro che operano in modalità live, i dealer tradizionali devono avere una certa dimestichezza con la matematica e il calcolo: un’altra caratteristica che viene messa dura prova quando le ore di lavoro sono tante e la confusione attorno rende più difficile concentrarsi e ricordare i risultati già usciti.
Ma il vero banco di prova di un dealer è il rapporto con i giocatori: oltre a individuare quelli scorretti, occorre saper intrattenere gli altri. Non dimentichiamo infatti che il gioco è prima di tutto svago, e avere davanti un croupier con il muso lungo o poco simpatico è deleterio per la casa da gioco. Ma pensiamo anche alle reazioni dei giocatori quando perdono al tavolo verde: la mano che ha consegnato le carte è spessa la prima destinataria di espressioni poco felici. Il rovescio della medaglia è quello delle vincite: chi non lascerebbe una lauta mancia al croupier che ci ha fatto vincere qualche centinaia di migliaia di Euro?
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