Fiastra, il "Grande anello dei Sibillini" riavrà uno dei rifugi simbolo: via libera al progetto del "Tribbio 2"
La Conferenza regionale ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica per il rifugio "Tribbio 2" di Fiastra, struttura fondamentale per l'escursionismo regionale e non solo, ubicata lungo il percorso del "Grande anello dei Sibillini", di cui è punto tappa.
"Nelle vesti di soggetto attuatore c’è l’Ufficio Speciale Ricostruzione, per un progetto di miglioramento sismico che prevede un importo totale di 1,5 milioni di euro - spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Questa importante approvazione fa il paio con quelle recenti dei progetti relativi al rifugio Colle Le Cese di Arquata del Tronto e a quello di Cupi, nel comune di Visso, a testimonianza dell'attenzione massima che stiamo riservando alla montagna così martoriata dal sisma. Ringrazio come sempre la sinergia proficua con comuni, Parco dei Sibillini, Usr e con la Regione guidata dal presidente Acquaroli".
"Il ripristino dei rifugi escursionistici di Tribbio, Colle le Cese e Cupi - afferma il Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna - consentirà di ripristinare la piena funzionalità del Grande anello dei Sibillini, di cui costituiscono punti tappa fondamentali. Ringrazio il Commissario alla ricostruzione e l’Ufficio Speciale Ricostruzione per l’impegno assunto per il ripristino dei rifugi, nella condivisa consapevolezza dell’importanza del Grande anello dei Sibillini per lo Sviluppo turistico del territorio del Parco e della montagna".
"Accogliamo con grande piacere la notizia che attendevamo da tempo. L’Ufficio Speciale Ricostruzione è il soggetto attuatore e il commissario alla ricostruzione Guido Castelli ha dimostrato ancora una volta di essere persona capace, concreta e sensibile alle esigenze della montagna - dichiara il sindaco Giancarlo Ricottini -. Il Rifugio di Tribbio è un pilastro fondamentale del grande anello dei Sibillini e non solo".
"È l'unico Rifugio che per la sua posizione strategica, fa da incrocio anche per altri 2 cammini. Tutti sappiamo che l'escursionismo, in tutte le sue sfaccettature (a piedi, in bicicletta o a cavallo), sta crescendo anche oltre le aspettative e il commissario sta cercando con queste operazioni di "cogliere l'attimo" - prosegue Ricottini -. Come tutti i bravi dirigenti ha capito che per risollevare le nostre aree, duramente colpite dal sisma 2016, è necessario saper correre con i tempi e soprattutto saper anticipare ciò che il mercato del turismo andrà a chiederci nei prossimi anni. La cosa fondamentale per salvare i nostri territori, è bloccare quel virus che si chiama spopolamento, e per bloccare un virus è necessario trovare i giusti anticorpi. Noi amministratori, con il suo supporto e quello di altri enti, dovremo essere capaci di farlo, altrimenti tutto sarà vano".
I tre piani dell’edificio, storica struttura di riferimento per chi vive la montagna marchigiana, sono rimasti gravemente danneggiati dalle scosse del 2016/2017; solo grazie alla tempestiva messa in sicurezza ne è stato impedito il crollo.
Dopo una serie di valutazioni effettuate sull’immobile, la scelta progettuale si è direzionata verso la demolizione e la successiva ricostruzione dell’intera struttura, che sarà effettuata nel rispetto della sagoma, dei materiali, della tessitura muraria e dei caratteri architettonici esistenti.
Alla base vi sarà anche la rifunzionalizzazione degli spazi interni ed esterni, con annesso abbattimento delle barriere architettoniche. L’accoglienza sarà situata nell’edificio antistante, quindi il rifugio avrà mera funzione di dormitorio, con un totale di 9 camere. All’esterno saranno predisposte delle aree di sosta per le autovetture e non solo, data la realizzazione di colonnine di ricarica per biciclette elettriche.
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