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Dalla pitaya al Durion: quali sono i frutti esotici più strani (e buoni) del mondo

Dalla pitaya al Durion: quali sono i frutti esotici più strani (e buoni) del mondo

A tavola non può e non deve mai mancare la frutta. Si parla infatti di un alimento ricco di benefici, fondamentale per la nostra salute e per l’idratazione dell’organismo. Anche la frutta esotica risponde appieno a queste esigenze, ed è addirittura in grado di aggiungere una marcia in più alla nostra dieta. Non solo perché fa bene, essendo ricca di fibre, vitamine e minerali, ma anche perché è bella e inconsueta, certe volte addirittura “strana”. Vediamo quindi quali sono i 5 frutti esotici più buoni e più curiosi dal punto di vista estetico.

Pitaya

In assoluto uno dei frutti più particolari e strani, ma anche uno dei più buoni e salutari al mondo. La pitaya, nota anche come dragon fruit, è talmente bella che sembra quasi un peccato mangiarla. L’aspetto ricorda molto da vicino le palle di fuoco “sparate” dai combattenti di un videogioco immortale come Street Fighter, mentre l’interno è di un bianco candido, tempestato di piccoli semini neri. Le sue proprietà sono eccezionali: la pitaya, infatti, è un frutto esotico ottimo per regolare l’attività intestinale e per attivare il metabolismo, favorendo la combustione dei grassi quando si fa attività fisica.

Rambutan

Anche questo frutto merita di entrare di diritto nella nostra classifica, per via del suo aspetto davvero curioso, che ricorda un riccio di mare, ma con spine molto morbide. Anche in questo caso, il guscio rosso nasconde una polpa bianca e molto invitante, morbida e ricca di liquidi, nonché autentica miniera di minerali e di vitamine. Oggi è possibile trovare questo frutto esotico anche in Italia, come ad esempio nel caso del rambutan dei Fratelli Orsero, e il consiglio è di provarlo: oltre ad essere buonissimo, è ideale per rinforzare le difese immunitarie.

Salacca

Noto anche come frutto serpente, la salacca ricorda un po’ le mandorle, ma ha un guscio esterno squamoso, proprio come la pelle dei serpenti. Fa un po’ impressione di primo acchito, ma in compenso cela una polpa gustosissima, con un sapore simile a quello degli agrumi, e ottima per preparare ad esempio i dolci.

Mano di Buddha

Senza ombra di dubbio uno dei frutti esotici più strani in assoluto. La mano di Buddha è una varietà di cedro unica nel suo genere ma, a parte la forma estetica unica, le sue caratteristiche sono tutto sommato simili ai “fratelli”. La scorzetta può essere usata come decorazione per i dolci, ma a differenza dei cedri che conosciamo noi, il frutto contiene pochissima polpa. Non a caso, in Asia lo consumano facendolo prima essiccare ed affettandolo.

Durion

Chiudiamo con il Durion, un frutto famoso in tutto il mondo per via della terribile puzza che emana, al punto che il suo consumo è stato reso illegale in alcune zone pubbliche dei paesi asiatici. Fa un fetore tremendo ma, superato quest’ultimo, il frutto dimostra inaspettatamente di avere un sapore davvero buono. I suoi semi sono infatti una vera prelibatezza, e vengono spesso usati insieme ad alimenti come lo yogurt e il riso, o per produrre dolci e caramelle.

 

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