Corridonia, al via quattro cantieri per il ripristino post-sisma: lavori su edifici storici e spazi pubblici
Proseguono a Corridonia le opere di ripristino degli edifici storici lesionati dal sisma del 2016, ed inserite nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2024-2026. Tra marzo ed aprile, infatti, sono ben quattro i cantieri che sono stati avviati o che sono in fase di avvio.
Lo scorso 17 marzo sono iniziati i lavori di ripristino funzionale del Porticato di ingresso del Cimitero Comunale. Opere ricomprese tra quelle dell’ordinanza OCSR 137 del 29/03/2023 del Commissario Guido Castelli, per le quali è stata assegnata al Comune di Corridonia la somma di 120mila euro. La progettazione delle opere necessarie è stata prontamente affidata il 30 giugno 2023 e a dicembre 2024 si è dato avvio al procedimento di affidamento dei lavori e il cantiere si protrarrà per 72 giorni.
Gli interventi al Porticato non mirano alla sola riparazione del danno, ma si inseriscono in un "sistema" di consolidamento generale, suddiviso per step, che interesserà le volte a crociera e le strutture voltate in mattoni. Inoltre saranno effettuate lavorazioni inerenti la ricostituzione di nervature e cornici di volte laterizie di mattoni. I lavori termineranno con una ripulitura delle superfici interessate, al fine di rendere tutto il portico omogeneo nella colorazione e nella fattezza. Infine, si interverrà sul ripristino e consolidamento della copertura.
Iniziati anche i lavori per il ripristino funzionale di Porta San Pietro, situata all’interno del centro storico di Corridonia, per i quali il Comune ha a disposizione la somma di 50mila euro. A luglio del 2023 venivano assegnati gli incarichi per la progettazione esecutiva e tra novembre e dicembre del 2024 sono stati affidati gli incarichi per la relazione tecnica e per la realizzazione dei lavori, iniziati negli scorsi giorni, che riguardano la struttura muraria lesionata e il restauro dei materiali lapidei. Per il termine dei lavori sono previsti 60 giorni.
Interessata da lavori di rispristino funzionale, a causa dei danni causati dal terremoto, anche la porta castellata denominata Porta Romana, situata in via Mazzini. L’assegnazione della progettazione risale al luglio del 2023, seguita dal progetto definitivo a luglio 2024, la riqualificazione prevede un costo complessivo di 150.000 euro. Attualmente si sta lavorando sui ponteggi, in modo da garantire sicurezza nelle fasi di cantiere e ridurre al minimo il periodo di eventuale interdizione al passaggio, dato che la Porta costituisce un importante varco di accesso al Centro storico.
Per gli interventi su entrambe le porte il Comune ha avuto il via libera dal Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologica Belle Arti e paesaggio. Importante sottolineare anche che, sia per Porta San Pietro che per Porta Romana, una volta terminati i lavori di ripristino si procederà anche un progetto illuminotecnico volto a valorizzare a pieno gli elementi architettonici e il contesto in cui sono inseriti.
Lo scorso dicembre sono stati affidati poi i lavori per gli interventi di ripristino della Palestra di Judo all’interno del complesso Ex-Lanzi, in via Santa Chiara. Un progetto esecutivo approvato a giugno 2024 per il quale il Comune ha a disposizione 150.000 euro, e anche in questo caso è stato necessario attendere il parere favorevole del Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologica Belle Arti e paesaggio. I lavori interesseranno soprattutto la copertura dell’edificio e si protrarranno per 90 giorni.
"Diciotto cantieri nell’area del centro storico, tra pubblici e privati, senza considerare quelli fuori dalla cinta muraria, sono segno di una ritrovata vitalità e di una concreta voglia di rinascita – ha dichiarato il sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli -. Sono segno di un attaccamento convinto alle proprie radici e della speranza che diventa realtà grazie alla determinazione e al lavoro di chi crede con convinzione nel futuro della sua città. Siamo convinti che solo dando impulso, sostenendo e accompagnando la ricostruzione, con la massima collaborazione tra pubblico e privato, si possa invertire la direzione rispetto al fenomeno dello spopolamento che tanti comuni dell’entroterra subiscono da anni".
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