Aggiornato alle: 19:42 Lunedì, 23 Settembre 2024 nubi sparse (MC)
Varie Ancona

"Con il nuovo codice appalti le opere pubbliche rischiano la paralisi"

"Con il nuovo codice appalti le opere pubbliche rischiano la paralisi"

Dal primo giorno del mese è entrato parzialmente in vigore il nuovo codice dei contratti pubblici che regola la realizzazione delle opere in Italia e sarà vigente, a  pieno regime, a partire dal primo gennaio 2024. 

Se sui principi quadro indicati nella parte iniziale del documento e riferiti all’ottenimento del  risultato e all’accesso al libero mercato, tutti i protagonisti della progettazione e della costruzione sembrano essere concordi, molti articoli del testo sollevano numerose critiche da parte del Consiglio nazionale degli Ingegneri. 

"Si spera che il decreto correttivo che entrerà probabilmente nel mese di settembre possa rimediare ad alcuni errori presente nell'attuale testo normativo" spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona Stefano Capannelli che approva la linea fortemente critica espressa dall’ingegneria italiana in merito. 

In particolare, il Cni (l’organo che riunisce tutti gli ordini italiani) denuncia una situazione estremamente pericolosa. L’attenzione viene posta sugli effetti della combinazione tra l'entrata in vigore, a partire dal primo luglio, delle nuove regole per i contratti pubblici e il preoccupante risultato del processo di qualificazione delle stazioni appaltanti. 

"Su circa 26mila stazioni appaltanti - precisa Capannelli - solo 1.571 hanno avuto il via libera da parte dell’Authority. In questo modo, è probabile che le poche stazioni appaltanti qualificate siano  costretti a caricare sulle proprie spalle anche le procedure altrui. Esiste un serio rischio paralisi".

Il Presidente Capannelli condivide un'ulteriore preoccupazione espressa dal Cniche rischia di coinvolgere molti ingegneri, anche del territorio marchigiano. "Non è possibile permettere - prosegue Capannelli - l'esclusione dalle procedure di affidamento di buona parte degli operatori  economici, professionisti in testa, a causa della riduzione da dieci a soli tre anni dei requisiti  professionali qualificanti. Con questa nuova regola, i professionisti oggi potrebbero essere tagliati fuori dal 90% delle procedure alle quali, col vecchio requisito dei 10 anni, hanno partecipato". 

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni