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Come gioca l’Atletico Madrid, prossima avversaria dell’Inter in Champions League

Come gioca l’Atletico Madrid, prossima avversaria dell’Inter in Champions League

In Italia il dominio dell’Inter è del tutto evidente, anche se la ritrovata Juventus di Allegri, pur non incantando gli esteti del calcio, tallona la compagine lombarda a pochi punti di distanza. I nerazzurri sono i favoriti per la vittoria finale, ipotesi supportata dalle prestazioni offerte fino a questo punto della stagione.

Sono in molti a sostenere come questa forte autostima derivi dalla finale di Champions di Istanbul, dove i meneghini, seppur sconfitti dal Manchester City, contesero il titolo di “Campione d’Europa”  agli uomini di Guardiola fino all’ultimo minuto, dimostrando di potersela giocare alla pari al cospetto di un avversario che godeva dei favori del pronostico e delle quote presenti nelle pagine delle scommesse online e dalla totalità degli esperti del mondo del calcio.

L’Inter si qualifica da seconda della classe, ma c'è un po’ di amarezza rispetto alla scorsa annata

In Europa, tuttavia, il percorso dei nerazzurri non è stato così costante, a tal punto che gli uomini di Inzaghi hanno staccato il pass per gli ottavi di finale da seconda della classe. Poco male, direte voi, visto che anche lo scorso anno i nerazzurri si erano qualificati agli ottavi arrivando al secondo posto del girone. Le differenze, però, sono sostanziali.

Lo scorso anno la qualificazione fu un’impresa, dato che l’Inter era inclusa in un girone in cui, in base ai pronostici della vigilia, doveva teoricamente occupare il terzo posto alle spalle di Bayern e Barcellona; quest’anno invece, rose alla mano, i vice-campioni d’Europa recitavano il ruolo di grande favorita per la vittoria del girone.

L’urna di Nyon ha riservato ai nerazzurri l’Atletico Madrid. E alcuni tifosi interisti hanno tirato un sospiro di sollievo, dato che i pericoli maggiori del sorteggio corrispondevano ai nomi di Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid. Ma l’impegno contro la squadra del Cholo Simeone non sarà certamente dei più agevolii, come si percepisce dalla grande mentalità dei calciatori colchoneros in questo interessante articolo dell’insider di Betway.

La non irreprensibile difesa dell’Atletico Madrid

La squadra biancorossa ha vinto in scioltezza il proprio girone di Champions davanti alla Lazio di Sarri, esibendo un calcio abbastanza differente rispetto al primo dell’era del Cholo. Certo, “garra” e applicazione non vengono meno anche in questo Atletico, che dispone però di maggior qualità tecnica e un’applicazione della fase difensiva non irreprensibile, molto differente rispetto a quella dell’Atletico Madrid che raggiunse due finali di Champions nell’arco di tre anni.

Il modulo dell’Atletico Madrid è speculare a quello dell’Inter (3-5-2), anche se in alcune circostanze, in base agli interpreti sugli esterni, pare più simile ad un 5-3-2. In porta troviamo Oblak, portiere sloveno di grande rendimento, agli ordini del Cholo da ormai dieci stagioni, di cui le ultime nove da titolare e assoluto protagonista, considerato uno dei migliori portieri degli ultmi due lustri.

Il terzetto difensivo titolare è solitamente composto da Gimenez, Witsel e Hermoso, ma al Cholo non mancano certo le alternative. A partire da Savic, una colonna dell’Atletico Madrid degli anni passati, passando per Söyüncü (un calciatore, ai tempi del Friburgo, cui si pronosticava una carriera di altissimo profilo internazionale) e il prezioso jolly Azpilicueta, in grado di giocare sia da braccetto in una difesa a tre che da esterno con compiti, per quanto ovvio, più portati a difendere che offendere.

Centrocampo di quantità e qualità, davanti la coppia Griezmann-Morata fa faville

Il centrocampo a cinque, invece, vede Molina solitamente impiegato come laterale destro, mentre a sinistra il ruolo di titolare è stato fin qui ad appannaggio di Samuel Lino; tendenzialmente, il Cholo punta a spingere maggiormente sulla fascia sinistra (l’alternativa a Lino è Riquelme, classe 2000 cresciuto nel vivaio colchoneros), mentre sulla destra privilegia proporre giocatori maggiormente disciplinati dal punto di vista tattico (in assenza di Molina è stato proposto Llorente, solitamente impiegato come centrale di centrocampo).

Il terzetto titolare di centrocampo vede la presenza - da interno destro a interno sinistro - di Llorente, Koke e De Paul, ma anche in questo caso, al pari dei centrali difensivi, Simeone può giovarsi di preziose alternative. Basti pensare all’esperto Saul o al giovane Barrios, quest’ultimo attualmente ai box per un infortunio al menisco. Il centrocampo, tuttavia, è privo della preziosa presenza di Lemar, il cui ritorno in campo, a causa della lacerazione del tendine d’achille, potrebbe avvenire solo verso la fine dell’attuale stagione agonistica.

Decisamente ricco di alternative è anche il reparto offensivo, che punta sulla ritrovata verve de “le petit diableGriezmann, che dopo alcune stagioni in chiaroscuro sembra essere tornato quello della prima esperienza in maglia colchoneros. A fianco del francese, per dare fisicità e maggior fosforo dal punto di vista tattico, si schiera Alvaro Morata, anch’egli autore, fin qui, di un’ottima stagione. Le alternative corrispondono ai nomi di Depay e Correa, giocatori navigati che possono fornire il loro contributo soprattutto a partita in corso.

 

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