Pollenza, a Casette Verdini un incontro sull'ipotesi dell'inceneritore in provincia di Macerata
L’Associazione Nuova Salvambiente, in collaborazione con Marche a rifiuti zero, Italia nostra e Plastic Free, organizza un incontro pubblico venerdì 29 novembre alle ore 21:00, presso i locali della chiesa di Casette Verdini di Pollenza, che verterà sull’ipotesi di realizzazione di un inceneritore in provincia di Macerata.
All'incontro interverranno Sandro Bisonni, membro storico della nostra associazione che ha partecipato con successo a numerose battaglie contro gli impianti di combustione dei rifiuti e Leonardo Puliti referente regionale Plastic Free Marche e Umbria.
"Dopo l’archiviazione del progetto del digestore anaerobico del Cosmari, ci troviamo ora di fronte a un nuovo pericolo: le modifiche al piano regionale per i rifiuti, volute dalla giunta Acquaroli, mirano alla creazione dell’ATO unica con la costruzione di un termovalorizzatore, ovvero un inceneritore, che avrebbe la nostra provincia come principale candidata secondo i criteri di baricentricità del luogo e di collegamento viario", scrivono in una nota gli organizzatori.
"Siamo fermamente contrari a questa visione di sfruttamento del territorio, in quanto soluzione obsoleta e dannosa che ci vincolerebbe alla combustione per i prossimi 30 anni rinunciando ai futuri progressi tecnologici in merito al riuso e riciclo dei materiali. Un inceneritore avrebbe un impatto significativo sia sulla salute, poiché le emissioni prodotte sono altamente inquinanti, sia sull'ambiente, perché l’incenerimento dei rifiuti contribuisce all'aumento delle emissioni di gas serra e all'inquinamento dell'aria e del suolo".
"Il nostro territorio ha già subito l’impatto devastante di un inceneritore, come evidenziato dalla ricerca di diossine nel latte materno effettuata nel 2013 e dallo studio epidemiologico svolto nel 2016 che evidenziò come, tra i residenti nelle aree circostanti l’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani del Cosmari, furono rilevati picchi di malattie cardiovascolari e respiratorie acute, e anche di decessi dovuti a tutte le cause”.
"È cruciale ricordare che la materia non può essere distrutta, ma solo trasformata. L’inceneritore genererebbe sostanze tossiche che si disperderebbero inevitabilmente nell’ambiente, creando la triplice contaminazione di aria, suolo ed acqua e pertanto non verrebbero eliminate le discariche ma al contrario moltiplicate, inoltre la combustione dei rifiuti non nemmeno conveniente da un punto di vista economico".
"Esistono alternative più sostenibili per la gestione dei rifiuti, come la riduzione alla fonte, il riuso e il riciclo. A tale scopo, la nostra Associazione, lo scorso aprile, aveva tenuto un’assemblea pubblica durante la quale Gianni Tamino, professore emerito di Biologia e Fondamenti di Diritto ambientale dell’Università di Padova, aveva spiegato come le uniche fonti di energia pulita siano quelle che non prevedono la combustione (sole, terra, acqua e aria); solo tali fonti permettono infatti di realizzare concretamente un’economia circolare mentre l’incenerimento appartiene al vecchio modello di economia lineare che prevede l’insostenibile sfruttamento delle risorse naturali all’interno di un modello usa e getta”.
Nuova Salvambiente sostiene dunque con forza l'adozione di un modello circolare, in cui ogni risorsa venga recuperata e valorizzata. "È tempo di agire e di opporci a politiche che non affrontano le sfide legate ai rifiuti in modo efficace. Questa è una responsabilità che dobbiamo ai nostri concittadini e alle generazioni future e che dobbiamo pretendere dalle amministrazioni comunali interessate".
"Attiviamoci tutti in questa battaglia, partecipiamo alle iniziative che possano ostacolare questo progetto e diventiamo portavoce del diritto alla salute; è fondamentale l’azione congiunta di tutti. Insieme possiamo costruire un futuro più sostenibile per la nostra comunità".
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