"All'improvviso sono in punizione dentro casa": il Covid-19 visto con gli occhi di un bimbo autistico
In occasione della Giornata Mondiale dell'Autismo di domani, 2 aprile, una educatrice del Centro Ambulatoriale Santo Stefano Riabilitazione di Jesi, la Dr.ssa Sofia Carnevali, ha elaborato una lettera che ritrae splendidamente un immaginario bimbo, affetto da autismo, in questi difficili giorni di "Io resto a casa", che rischiano di essere ancora più complicati per i piccoli con questi problemi e per le loro famiglie.
Dal 9 marzo, il suo Centro Ambulatoriale ha sospeso tutte le attività ambulatoriali riabilitative, in seguito alle misure di sicurezza nazionale adottate per il contenimento del contagio Covid-19.
Nel rispetto delle direttive imposte dal decreto ministeriale, tutti gli operatori che compongono l’Equipe Multidisciplinare di Jesi sono rimasti a disposizione per un servizio di consulenze via telefono e/o via web, per accogliere qualsiasi richiesta di aiuto o di condivisione, per dare continuità del lavoro a domicilio con suggerimenti e supervisioni in video chiamata e per essere di supporto ai familiari.
La lettera di Sofia Carnevali vuole accendere ancor di più i riflettori sulla condizione in cui si trovano i piccoli affetti da autismo, sulle difficoltà che incontrano tutti i giorni le famiglie e maggiormente in questo periodo di isolamento, durante il quale devono occuparsi 24 ore su 24 dei propri figli e devono affrontare nuove sfide più complesse con la chiusura delle scuole, dei centri diurni e delle strutture educative e riabilitative .
Ecco il testo della lettera:
"Ciao a tutti, mi chiamo Edo, ho 8 anni e sono un bambino autistico.
Di preciso non so bene che cos’è, i miei genitori quando ero molto piccolo e cercavano notizie su di me on line hanno letto questo: “disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazioni sociale e da deficit della comunicazione verbale e non, che provoca ristrettezza d’interessi e di comportamenti ripetitivi".
Ma in queste righe che dovrebbero descrivermi e parlare di me, in realtà non c’ho capito un granché. A me piace fare delle cose un po’ diverse rispetto ai miei amici; ad esempio mi piace mettere tutto in fila, in un ordine tutto mio e guai a chi s'intromette! Mi piace giocare da solo, in disparte e nella confusione o quando i rumori sono troppo forti per le mie orecchie, uso le mani come scudo protettivo, e sto subito meglio.
A volte vorrei non fare nulla tutto il giorno e invece: ore 08.00 scuola, ore 15.00 terapia, ore 18.00 pet therapy, e pensate che ogni tanto viene un'educatrice a casa mia, nella mia cameretta e invece di farmi guardare dei bei video di peppa pig, inizia a farmi strane domande e a chiedermi cose anche difficili, e il tablet si e no che riesco a vederlo. Uffa che noia!
Tutte le sere a cena è una lotta con i miei genitori per farmi mangiare. Le provano di tutte, ma ancora non l’hanno capito che la pasta la mangio in bianco e solo i fusilli. Le verdure solo quelli verdi ( li altri colori non mi piacciono). Carne e pesce neanche a parlarne e guarda che mi accorgo se cerchi di nasconderli dentro a qualche strano involtino. Dolci a profusione.
Ė tutto chiaro mamma e papà? Non tutti mi capiscono quando parlo e per questo motivo utilizzo dei segni per chiederti se voglio la palla oppure dell'acqua. Sono facili e li puoi imparare anche tu, cosi potremmo comunicare e perché no, giocare insieme.
In questo periodo non so cosa stia accadendo, ma so che non posso più andare ai giardini o a scuola, e cosi all’improvviso sono in punizione dentro casa. E allora a volte mi arrabbio, urlo e piango perché io tutto il giorno rinchiuso non riesco a stare. Ho bisogno di muovermi, di correre, e di saltare. Vi prego, posso andare nel parco sotto casa anche solo per 10 minuti? Prometto che non distruggo nulla e che poi quando ritorniamo sarò più tranquillo.
Io sono questo e altre mille cose bellissime, uniche, rare, ma a volte non ė semplice capirmi. Io sono cosi, il mondo va veloce, provo a correre ma ogni tanto rimango indietro, ma basta che mi date una mano e rimango accanto a voi".
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