Il Golf Club Sibilla torna ad ospitare i corsi collettivi per iniziare a giocare a golf. Le lezioni prenderanno il via il prossimo 14 maggio e permetteranno di provare questo sport in un contesto naturale, a tre minuti dall'Abbadia di Fiastra.
I corsi saranno tenuti da maestri professionisti e sarà messa a disposizione l'attrezzatura necessaria, basterà munirsi solo di abbigliamento comodo e voglia di cercare il proprio "swing". I corsi sono aperti a bambini, donne e uomini di ogni età: il golf è infatti lo sport più trasversale ed inclusivo, ideato per essere praticato in compagnia, con il campo come unico vero avversario.
Il costo è di 130 euro per cinque lezioni e comprende la tessera federale. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il seguente numero telefonico: 3357224666.
"Doppio passo in avanti per il sistema della ciclovia Adriatica. Dopo la consegna, lunedì 24 aprile, dei lavori per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Cesano, tra Senigallia e Marotta-Mondolfo, questo pomeriggio abbiamo consegnato i lavori per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Chienti. Un’opera fondamentale nell’ambito del progetto complessivo della Ciclovia Adriatica e che collegherà la ciclabile esistente nel comune di Civitanova Marche con quella in via di completamento nel comune di Porto Sant’Elpidio".
È il commento dell’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli in occasione dell’avvio della fase realizzativa di un’infrastruttura di ben 175 metri di lunghezza, su tre campate. Un investimento del valore di 4 milioni di euro: la Giunta Acquaroli ha dunque il finanziamento per il miglioramento e la messa a terra del progetto.
"Un’opera al servizio degli utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti, pensata per gli spostamenti quotidiani di chi vive e lavora nei nostri territori, ma anche per il cicloturismo, dando concretezza ai principi di sostenibilità, inter e multimodalità propri della visione infrastrutturale dell'amministrazione regionale guidata dal presidente Acquaroli" continua l’assessore Baldelli "La messa in rete di tutti i sistemi di trasporto: integrazione e dialogo tra mobilità su gomma, mobilità ciclistica e mobilità ferroviaria in un'ottica di interoperabilità al servizio del cittadino che potrà sfruttare, magari, il treno in funzione di trasporto pubblico locale come metropolitana di superficie per i movimenti interurbani e la bicicletta per spostarsi in ambito cittadino".
Attenzione alla sostenibilità, ambientale, economica e sociale, ma anche alle bellezze dei nostri territori attraverso scelte di pregio a livello architettonico che sappiano apportare elementi di ricchezza e distinzione: la struttura del ponte ciclopedonale sul fiume Chienti, così come quella del ponte sul fiume Cesano, sarà contraddistinta da un arco inclinato di 15° che si affaccia sul mare.
"Un balcone che si affaccia sul nostro litorale, un’infrastruttura riconoscibile che diventerà un simbolo del territorio – aggiunge l’assessore Baldelli – Puntiamo sulla progettazione di qualità, anche sotto il profilo del valore architettonico, per creare quelle opportunità che possono contrastare le disuguaglianze territoriali create da decenni di amministrazioni senza visione e, quindi, senza futuro".
I ponti ciclopedonali sui fiumi Cesano e Chienti rappresentano anelli di congiunzione della Ciclovia Adriatica, l’itinerario ciclabile di interesse nazionale che collega Trieste al Gargano e di cui la Regione Marche è capofila con investimenti di 27,5 milioni di euro per il completamento di 67 km del tracciato marchigiano.
Conclude l’assessore Francesco Baldelli: "Stiamo operando un cambio di passo, con grande pragmatismo, mettendo a terra gli investimenti necessari per colmare il gap infrastrutturale della Regione Marche anche grazie alla sinergia con tutta la filiera istituzionale perché solo con il gioco di squadra i progetti si trasformano in opere al servizio dei cittadini e delle aziende".
I residenti e le ditte insediate nella zona commerciale della frazione Piane Potenza di Montecassiano (di fronte all'ex hotel Roganti), sostenuti dal Comitato Voce Libera Montecassiano, hanno presentato, tramite il proprio legale, opposizione alla mancata delocalizzazione dell'attività della ditta "Mar.Eco", che svolge attività di recupero e trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, ma "soprattutto", sottolineano, "all'ampliamento dell'attuale sito" che interesserà "l'area adiacente per una superficie di circa 8.500 metri quadrati con la costruzione di una struttura metallica e accesso anche da via Del Commercio e via Vincenzoni".
Per comprendere la vicenda occorre risalire al 2010 quando la ditta Giustozzi Ambiente s.r.l. - a cui subentrerà la Mar.Eco - ottiene dalla regione Marche l'autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.), per svolgere l'attività. A seguito del parere condizionato del comune, il sindaco di Montecassiano dell'epoca - Capparucci - ne proroga la validità di due anni fino al 31 agosto 2016.
Quindi la ditta Giustozzi Ambiente srl, su sollecitazione dell'amministrazione comunale, acquista un'area agricola per poter delocalizzare la propria attività, ottenendo inoltre con deliberazione della giunta provinciale n.18 del 23 gennaio 2013 l' A.I.A. per il nuovo impianto. Nel 29 febbraio 2016 la ditta ha inoltrato richiesta di rinnovo dell' A.I.A. per l'impianto esistente in località Piane Portenza n.3/D, "mai evasa tanto che la ditta ha potuto proseguire fino ad oggi la propria attività nell’attuale sito", puntualizzano i residenti di via Vincenzoni.
Con nota prot n.25772 del 27 settembre 2022 la Provincia di Macerata, in risposta alla richiesta di informazioni del Comitato Voce Libera Montecassiano dell’8 agosto 2022, comunicava che il 27 settembre del 2019 si era svolto un " tavolo tecnico alla presenza di tutti gli enti chiamati a partecipare ai due procedimenti per effettuare una sintesi degli stessi e per valutare congiuntamente le questioni relative ad entrambi".
"Dal tavolo tecnico è emerso, con l’avallo dello stesso Comune, un ulteriore scenario - prosegue la nota - e cioè, ferma restando la necessità di delocalizzare l’attività esistente, è stata ipotizzata la possibilità di non dar corso alla delocalizzazione dell’impianto esistente qualora il gestore riesca a dimostrare che per la riduzione dei quantitativi e/o delle attività autorizzate e l’introduzione di metodi o cautele nel suo esercizio non si producano impatti ambientali o danni alla salute del vicinato".
"Sulla base di queste valutazioni e della mancata delocalizzazione, il 5 settembre 2022 la Provincia ha archiviato l'autorizzazione integrata ambientale (A.I.A) e la valutazione di impatto ambientale relativa al nuovo impianto", spiegano i residenti.
"Nel 2023 la ditta Mar.Eco, negli anni subentrata alla ditta Giustozzi Ambiente srl, ha richiesto il riesame della domanda di rinnovo dell''autorizzazione integrata ambientale relativa al sito esistente, precedentemente presentata nel 2016. Non solo la ditta non delocalizza ma chiede l’ampliamento dell’attività con l'utilizzo dell’attigua area di proprietà confinante con la zona commerciale con annesse residenze di via Vincenzoni" sottolineano i residenti e gli operatori commerciali della zona nel ricordare come "negli anni 2015 e 2022 presso l’impianto della ditta" si siano "verificati incendi importanti" e come siano "in corso le operazioni di bonifica della falda acquifera per inquinamento da tetracloroetilene", senza dimenticare che "in questa frazione - denunciano - si sono verificati negli ultimi dieci anni ben cinque casi di patologie oncologiche e patologie legate a problemi respiratori e alla tiroide".
"Oltretutto - concludono i residenti - parliamo di una zona attigua al nuovo centro commerciale in via Mainini, che ha avuto nell'ultimo decennio un notevole sviluppo con insediamento di ditte come Decathlon, Pittarosso ed Happy Casa. Attendiamo fiduciosi i pareri degli organi competenti, in particolar modo il parere di compatibilità urbanistico-ambientale che dovrà rilasciare il Comune di Montecassiano al quale, nella rappresentanza del sindaco Catena, chiediamo un dibattito con tutte le forze consiliari".
Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore igiene ambientale un/a impiegato/a amministrativo/a (codice annuncio Conf 384). La risorsa si occuperà degli adempimenti amministrativo-contabili e della fatturazione clienti/fornitori (anche esteri).
Sono richieste: esperienza pregressa nel ruolo, buona conoscenza della lingua inglese. Titoli preferenziali: Laurea in discipline economiche e/o diploma di Istituto Tecnico Commerciale-Amministrativo. Si valuta positivamente la conoscenza della lingua tedesca. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
SECONDO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca per azienda settore igiene ambientale un/a operaio specializzato (cod. annuncio Conf 385) per la manutenzione reti fognarie, acquedotti e impianti di depurazione. È richiesta la conoscenza del software AutoCAD. Titolo preferenziale: diploma di Istituto Tecnico per Geometri. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY
TERZO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore igiene ambientale un/a autista con patente C - CQC (cod. annuncio Conf 386). La risorsa si occuperà di trasporto rifiuti c/terzi e di attività di manutenzione reti fognarie, acquedotti e impianti di depurazione. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY
QUARTO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore chimico farmaceutico un/a addetto/a gestione software di manutenzione (cod. annuncio Conf 387). La risorsa si occuperà dell’implementazione e della gestione del software di manutenzione Prometeo; della gestione documentale, della manutenzione e dell’implementazione del magazzino ricambi all’interno del software; dello sviluppo della manutenzione predittiva e della gestione dei progetti relativi all’area.
È richiesta la conoscenza fluente della lingua inglese. Titolo di studi richiesto: Laurea in Ingegneria elettrica o affini. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
QUINTO ANNUNCIO - Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore chimico farmaceutico un/a addetto/a controllo di gestione (cod. annuncio Conf 388). La risorsa supporterà il management mediante la predisposizione e l’analisi di statistiche operative; collaborerà nella definizione e predisposizione di indicatori di performance. Inoltre sarà di supporto alla contabilità generale; si occuperà della contabilizzazione degli ordini di lavoro e del controllo delle varianze; gestirà la contabilità industriale e l’analisi di marginalità; predisporrà report di analisi e collaborerà alla redazione del budget aziendale.
Sono richieste: buona conoscenza di Excel ed Access e della lingua inglese (livello minimo B1); esperienza (anche minima) in posizione analoga. Titolo di studio richiesto: Laurea in Economia e commercio o Ingegneria gestionale o equivalenti. Possibilità di smart working. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link: https://www.confindustriamacerata.it/servizi-associativi/megamenu-services/sportello-lavoro.html (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
I presenti annunci sono rivolti a entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Il gioco di carte di Burraco è, ai giorni nostri, una delle attività più popolari in Italia. Ma a cosa è dovuta tutta questa popolarità, e da dove ha avuto origine? E’ proprio quello che cercheremo di spiegare in questo articolo.
Le Origini del Gioco di Burraco
Prima di andare a spiegare come mai questo gioco di carte è diventato così apprezzato nel Bel Paese, ci sembra giusto dare una rapida occhiata alla sua storia ed alla sua evoluzione nel corso del tempo. Stando a diverse fonti scritte, questo gioco ha visto le sue origini nell’America del Sud, e più precisamente in Uruguay.
A differenza di quanto si vedrà poi nel gioco di burraco online a soldi in Italia, questa attività si è sviluppata principalmente come variante di altri giochi di carte molto conosciuti: la Pinnacola e la Canasta.
Il nome “Burraco” deriva molto probabilmente da una parola portoghese, che tradotta sta a significare “Setaccio”, ovvero il processo che il giocatore effettua per setacciare le carte migliori, ottenendo così le combinazioni più adatte alla sua mano.
Il Burraco in Italia e nella vita degli italiani
Come detto in precedenza, questo gioco di carte ha avuto origine, molto probabilmente, in Uruguay. Come e quando è arrivato in Italia?
Con grande probabilità, il Burraco è letteralmente sbarcato in Italia nel secondo Dopoguerra, grazie a quel costante viavai di flussi migratori che hanno caratterizzato quel periodo storico.
Anche in questo caso, come molti altri giochi di carte popolari in Italia, la principale zona di diffusione è stata il Sud, ed in particolare la regione della Puglia.
Diverse fonti raccontano come il Burraco fosse più un passatempo portato avanti soprattutto dalle donne, che se ne servivano come metodo di svago nei salotti e nei bar.
Grazie ad un rapido passaparola poi, questo gioco prese piede anche nel resto della Penisola, con le sue inevitabili modifiche alle regole e varianti.
Sarà solo alla fine degli Anni ’80 che, grazie alla fondazione della Federazione Italiana del Gioco del Burraco (FIBUR), verranno redatte delle regole ufficiali e verranno organizzati i primi veri tornei competitivi.
Da quel momento in poi, il Burraco subì un incremento di popolarità incredibile, non solo nella fascia più bassa della popolazione, ma anche nelle élite borghesi e politiche. Giulio Andreotti e Luciano Pavarotti infatti erano grandi appassionati di Burraco.
Il gioco del Burraco Online
Grazie allo sviluppo di internet ed alle recenti innovazioni tecnologiche, questo gioco di carte si è inevitabilmente diffuso anche online.
Sono diverse le possibilità tramite cui ognuno di noi può fruire di questa attività in rete: la prima consiste semplicemente nel cercare il gioco del Burraco su internet, accedendo a diverse app e siti web che ne consentono il gioco in maniera completamente gratuita, sfidando un’intelligenza artificiale.
Il secondo caso è quello prediletto dagli italiani, ovvero quello dei casinò online: una volta creato il proprio conto di gioco, si potrà accedere ai classici giochi d’azzardo con carte, tra cui appunto proprio il Burraco.
Grazie alla “Modalità Demo”, i giocatori potranno testare questa attività senza spendere neanche un centesimo, per poi depositare denaro sul proprio conto e cercare di vincere soldi veri, oppure iscrivendosi ai periodici tornei organizzati da questi siti web.
Conclusioni
Inutile dire che il gioco del Burraco è stato uno dei giochi di carte che ha visto una tra le più rapide esplosioni di popolarità in assoluto. In nemmeno un secolo, è passato dall’essere una semplice variante di altri due giochi di carte, ad essere una delle attività più famose e giocate in tutto il mondo.
Sicuramente il suo sbarco su diverse piattaforme online ha fatto sì che sempre più persone ne venissero a conoscenza, e potessero quindi appassionarsi ad un’attività dal divertimento intramontabile.
Al servizio di un mercato in fermento, CAMA lavora per fornire competenze solide e preparare i suoi studenti al vero contesto lavorativo del digital marketing.
L’Italia tende ad essere piuttosto lenta ad afferrare le rivoluzioni tecnologiche. Una di queste è certamente il marketing digitale: nel nostro mondo iper-connesso e social, la presenza online di personal brand, PMI e grandi aziende è ormai quasi obbligata.
La differenza tra “essere online” e avere una presenza professionale è molto profonda e quel divario può essere colmato solo da veri professionisti, soprattutto oggi che il mercato della formazione online sul marketing è travolto da una grande quantità di corsi fuffa, senza i minimi requisiti di qualità.
L’obiettivo di CAMA - l’Accademia di Marketing Digitale nata dall’idea di Marco D’Oria - è formare figure che sappiano padroneggiare le competenze necessarie al mondo digital, una necessità sempre più sentita da piccole e grandi aziende. Sempre più aziende si stanno digitalizzando e questo richiede grandi adattamenti e trasformazioni, ma il mercato offre troppe figure professionali non adeguatamente formate per colmare il gap tra domanda e offerta.
Colmare questo gap è importante, anche per la ripresa economica del nostro Paese, e CAMA lo fa offrendo agli studenti una formazione di alto livello, modellata sulle necessità del mercato attuale del lavoro.
Il percorso accademico di CAMA è strutturato su 6 sessioni di studio lungo 6 mesi, in cui lo studente riceverà 20 corsi specifici e i relativi esami di verifica. Le sessioni sono così distribuite:
Sessione 1 - Graphic Design
Sessione 2 - Marketing Strategico
Sessione 3 - Web Design
Sessione 4 - Seo Management
Sessione 5 - Social Media Advertising
Sessione 6 - Media Design
La percentuale di successo nell’inserimento degli studenti di CAMA a livello professionale è altissima: oltre il 90% trova un’occupazione nei sei mesi successivi al corso.
CAMA offre infatti ai suoi studenti un servizio di job placement eccellente. Questo prevede, già durante il percorso, un affiancamento allo studente per iniziare a costruire il proprio personal brand e migliorare la propria presenza online, così da muoversi più rapidamente verso il mondo del lavoro.
A fine percorso i nuovi digital marketer hanno anche accesso al progetto ALUMNI, il quale agevola il contatto tra loro e le aziende partner in cerca di personale.
Per poter competere nel mondo digitale attuale servono copywriter, social media manager, content manager, grafici, videomaker, strategist, advertiser e altre figure che possono avere un impatto importante - nel bene e nel male - sui brand e le prestazioni d’azienda.
Ciò che rende unica l’accademia è il metodo, che permette di ottenere oltre 20 competenze digitali in soli sei mesi, affiancando ai corsisti un tutor personale che prepara obiettivi su misura e segue i suoi assistiti fin quando questi sono raggiunti. Oltre ai corsi e al tutoring, ci sono anche laboratori continui con esperienze attive e concrete, per poter cementare le abilità apprese con la pratica sul campo.
CAMA permette di avere un impatto positivo su tutto il mercato nazionale, ed è un buon approdo per chi cerca un salto di livello nella propria formazione o un cambio di carriera in linea con i tempi attuali.
Ottime notizie per via D’Ancona. L’importante strada di collegamento tra Osimo e Ancona, che ad inizio anno era stata coinvolta in un evento franoso nel tratto San Biagio-Aspio, è stata riaperta nei due sensi di marcia.
Ad annunciarlo è il Presidente del Consiglio regionale Dino Latini non appena ricevuta la comunicazione da parte dell’assessore Francesco Baldelli. I due si erano incontrati a fine gennaio per effettuare un sopralluogo al cantiere che, nell’immediato, avrebbe dovuto assicurare almeno il transito in un senso di marcia alternato.
"Un lavoro durato meno del previsto, rispettando la richiesta dei cittadini di non chiudere completamente la strada durante l’esecuzione dei lavori – ha commentato Latini – Oltre a ciò, vanno segnalati positivamente il pieno rispetto delle condizioni di sicurezza delle maestranze che hanno lavorato al ripristino della strada e quello della sicurezza della viabilità nel periodo di svolgimento delle opere".
Il presidente esprime "un doveroso ringraziamento all’assessore Baldelli e alla Giunta per essersi immediatamente interessati al problema, mettendo fin da subito a disposizione risorse fondamentali affinché le opere di ripristino potessero essere effettuate nel più breve tempo possibile".
Nella giornata di martedì 25 aprile, Norina Tiberi e Antonio Capitani hanno festeggiato il traguardo dei 60 anni di matrimonio. I due innamorati hanno brindato al coronamento delle loro nozze di diamante presso il ristorante “Incontri di Gusto” a Tolentino. Circondati dai propri cari, Antonio e Norina hanno ricordato con affetto gli oltre 60 anni di vita passati insieme, venendo anche insigniti delle fasce di “Mister e Miss Pazienza” per il traguardo raggiunto. Alle congratulazioni e agli auguri delle figlie Flavia e Sabrina e dei nipoti Alessio e Sara, si aggiungono quelli della redazione di Picchio News.
Prosegue "Domeniche al Centro per la Famiglia", iniziativa che rientra nel progetto Civitanova Città con l’Infanzia dell’assessorato alla Famiglia del Comune di Civitanova Marche, sviluppato dal Centro per la Famiglia in gestione all’Asp "Paolo Ricci". L’appuntamento è a Civitanova Alta per domenica 30 aprile, a partire dalle ore 10:00, con la passeggiata culturale per famiglie. L’evento è in collaborazione con la Pinacoteca e l’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche.
Nel corso della mattinata sarà possibile, attraverso la guida della dottoressa Enrica Bruni, direttore della Pinacoteca civica Marco Moretti, effettuare visite guidate in modo gratuito nei luoghi caratteristici della città Alta. La visita sarà accompagnata anche dal personale dell'Asp "Paolo Ricci" e partirà dalla Pinacoteca di corso Annibal Caro, passando poi per il Teatro Storico "Annibal Caro", piazza della Libertà e Beni Monumentali e l’esterno di Palazzo Donati.
"Proseguono le attività volute dall'assessorato alla Famiglia anche in alcune domeniche – ha detto l’assessore ai Servizi sociali e Famiglia Barbara Capponi - per dare modo a genitori e figli di passare insieme gratuitamente del tempo di qualità nelle giornate libere, divertendosi e costruendo insieme la relazione tra grandi e piccoli".
L’evento è aperto a tutti e consigliato per persone dai 6 anni che desiderano visitare luoghi storici della città Alta. Le visite proseguiranno al ghetto ebraico per arrivare sino a Porta Marina, Portali dimore gentilizie di via Oberdan e per concludere nel giardino della Pinacoteca Civica. L’evento, in collaborazione con la Pinacoteca e l’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche, è aperto a tutti e consigliato per persone dai 6 anni in su che desiderano visitare luoghi storici della Città Alta.
Scopo del Centro per la Famiglia è quello di riuscire a creare dei momenti di incontro e di condivisione tra le famiglie civitanovesi, un passaggio da realizzare attraverso delle proposte ludico-ricreative e formative che possano anche arricchire il background culturale dei partecipanti a queste attività.
La partecipazione è libera e gratuita con possibilità di prenotazione attraverso il QR Code presente sulla locandina dell’evento o tramite il seguente link: https://forms.gle/rmJo2TJUMRK47dU39. Per info: 073378361 o centro.famiglia@paoloricci.org
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema dei rapporti di coppia e le loro evoluzioni.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Corridonia che chiede: "Costringere la propria compagna a non interrompere la relazione può comportare delle responsabilità penali?"
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione dopo che i giudici di merito hanno ritenuto palese l'inaccettabile condotta aggressiva tenuta da un uomo nei confronti della compagna, condotta mirata a «non farsi lasciare dalla donna».
Per i giudici di primo e di secondo grado infatti è logico catalogare i comportamenti dell'uomo come vera e propria violenza privata nei confronti della donna. Dalla Cassazione ribadiscono richiamando il principio secondo cui «l'elemento oggettivo del reato di violenza privata è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare, od omettere una determinata cosa».
Ciò significa anche che «la condotta violenta o minacciosa deve atteggiarsi alla stregua di mezzo destinato a realizzare un evento ulteriore», ossia, come detto, «la costrizione della vittima a fare, tollerare od omettere qualche cosa».
Per quanto concerne la vicenda, i Giudici della Cassazione condividono in pieno le valutazioni compiute in appello: in sostanza, è evidente «il comportamento intimidatorio» dell'uomo che ha tenuto una condotta concretizzatasi nella «minaccia, anche di morte, rivolta alla compagna se quest'ultima avesse interrotto la loro relazione».
Per l’appunto, è logico catalogare come «violenza privata» il modus agendi dell'uomo, diretto «ad imporre un comportamento determinato alla compagna», ossia la prosecuzione della relazione e della convivenza.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: "È violenza privata non accettare la decisione della compagna di interrompere il loro legame e pretendere attraverso una condotta aggressiva che il partner porti avanti per forza la relazione e non vada via di casa" (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 20346/2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Se si vogliono dare "prospettive per la ricostruzione" è necessario mettere i tecnici nelle condizioni di svolgere la propria attività. Si leva forte da Caldarola, dall’auditorium della scuola “De Magistris” - la prima ricostruita nella provincia di Macerata - la voce dei geometri del cratere sisma, riuniti ieri pomeriggio a un tavolo tecnico con Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione.
I tecnici sono il motore della ricostruzione e lo hanno sottolineato in apertura dei lavori Flavio Ferdani, prefetto di Macerata, Enrico Rispoli, segretario del Consiglio nazionale geometri, e a chiusura lo stesso Castelli, prima di rispondere, punto per punto, alle proposte migliorative al Testo unico per la ricostruzione privata avanzate dai presidenti dei geometri di Macerata, Ascoli Piceno, Ancona, Camerino, Fermo, L’Aquila, Perugia, Pesaro, Pescara, Rieti, Teramo e Terni.
Liberalizzare il numero delle figure professionali coinvolte nei progetti che possono fatturare direttamente (ora ulteriormente ridotte a sei); “spacchettare” le prestazioni professionali, che nei progetti grandi e complessi sono molteplici e richiedono competenze specifiche; adeguare la piattaforma Ge.Di.Si., dando modo di personalizzare i contratti e rendendo più chiaro e snello il conteggio degli incarichi; programmare con lungimiranza, come già intrapreso da Castelli con l’ordinanza n. 135, le future scadenze, dando le dovute priorità. Queste le richieste formulate dai geometri.
"Solo così - ha spiegato Paola Passeri, presidente del Collegio provinciale Geometri Macerata, promotore dell’incontro -, potremo fare una progettazione di qualità, senza dover rincorrere continuamente i termini ultimi e lavorando sempre alle stesse pratiche, perché così si crea un aumento dei numeri ma un rallentamento della ricostruzione".
Su questi aspetti Castelli si è dichiarato ampiamente d’accordo, impegnandosi già dalla prossima cabina di regia sisma a un lavoro di gruppo per realizzare, anche a livello tecnico e informatico, un sistema più pratico e agevole. "Il testo unico - ha ribadito - non è un dogma, ma va via via migliorato".
Priorità del commissario anche per la cessione dei crediti, per lo sblocco effettivo di quelli incagliati per poter usufruire del superbonus 110%, e poi per riuscire ad arrivare a una chiara circolare dell’Agenzia delle entrate che armonizzi le problematiche che intersecano ricostruzione e superbonus.
Disponibilità per l’estensione della maggiorazione del contributo agli edifici unifamiliari "casa e bottega", modello culturale di riferimento dell’Appennino centrale, al momento esclusi, cautela, invece, per la riammissione a contributo di quegli edifici oggetto di verifica di agibilità in ritardo per causa di forza maggiore, "perché - ha ammonito - dobbiamo approfondire e comunque confrontarci con la Corte dei conti".
Rispetto ai centri storici e alle enormi difficoltà di installazione di più cantieri, Castelli ha annunciato un’ordinanza specifica sulla gestione della cantierizzazione almeno nei comuni più colpiti dal sisma, e ha inoltre preso atto delle criticità legate all’applicazione dei prezziari soprattutto nelle pratiche in corso, nonché ai contratti di appalto con le imprese, non nascondendo forte preoccupazione per l’esplosione dei costi: "Il vero nemico - ha detto - è l’aumento dei prezzi".
Ben pochi spiragli, invece, per l’elevazione a 516mila euro dell’esclusione dall’attestazione Soa per le imprese e per la spinosa questione dei mutui sospesi che interessa tante famiglie del cratere.
All’incontro sono intervenuti Marco Trovarelli, direttore dell’Usr Marche, Luca Maria Giuseppetti, sindaco di Caldarola, Vittorio Lanciani, presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Macerata, Gianfranco Ruffini per gli ingegneri maceratesi (il presidente Paulini era presente, ma nelle vesti di componente dell’Usr), Andrea Braschi, direttore generale dell’Università di Camerino, Elia Mascolo, comandante della Guardia di finanza di Camerino, Giulia Maggi, comandante della compagnia Carabinieri di Tolentino, Andrea Isidori, comandante della Polizia locale di Caldarola.
Siamo abituati ad avere tutto a portata di mano perché grazie alla grande accessibilità che ci offre il web, possiamo letteralmente fare qualsiasi cosa. Anche giocare a distanza è diventato un vero piacere, registrandosi su piattaforme di scommessa che sono sicure e trasparenti. Tale sicurezza è legata alla presenza di una certificazione che ogni sito italiano in Italia ottiene rispettando i requisiti previsti da parte della legge italiana. Ma prima che la rivoluzione digitale prendesse il via, in che modo si viveva il gioco d’azzardo nel nostro Paese?
Le origini del gioco d'azzardo: che cosa sappiamo
Per capire da dove arriva il concetto stesso di scommessa serve fare un salto temporale di ben 4.000 indietro. Ci sono ritrovamenti archeologici che ci permettono di scrivere, o meglio di conoscere, una parte più completa e veritiera della storia del gioco.
Si pensa che la nascita dei casino e la vera popolarità del gioco d’azzardo sia legata a Las Vegas. In realtà non vi è nulla di più sbagliato! Il primo vero casinò è italiano e fu aperto a Venezia, ma prima ancora di quello è emerso che gli antichi romani scommettevano già sui combattimenti dei gladiatori e sulle corse delle bighe. Gli “eventi” andavano in scena al Colosseo, al Circo Massimo e in molti altri luoghi romani.
E fuori dall’Italia? Pare che in Cina fossero molto diffuse le carte, sulle quali venivano effettuate delle puntate come confermato da alcune piastrelle che risalgono al 2300 a.C. In Egitto invece si ipotizza l’uso dei dadi (1500 a.C.), mentre nella città di Olimpia (776 a.C.) la popolazione si divertiva a pronosticare i risultati delle gare relative alle Olimpiadi.
Venezia e gli altri casinò terrestri
Un ruolo chiave in Italia è rappresentato dalla città di Venezia. Ricordiamo che nel Medioevo il gioco d'azzardo era considerato illegale e veniva associato a truffatori e delinquenti. Rappresentava quindi un’attività oscura e pericolosa dalla quale tenersi alla larga. Venezia ha stravolto questo pensiero, andando a presentare la prima vera casa, la culla del gioco d’azzardo. Diventa quindi il simbolo della ricchezza, della classe nobile che inizia a fare visita a Ca' Vendramin.
Dopo Venezia è arrivato il casinò di Montecarlo, che apre i battenti nel 1853, 3 anni dopo la legalizzazione del gioco. Non è solo uno dei più antichi d’Europa, ma anche uno dei luoghi che ha ospitato i più famosi personaggi dello show business internazionale. Seguono poi il Casino di Baden in Germania e il Casino di Sanremo nato nel 1905. Da notare che per arrivare a quello di Las Vegas bisogna attendere fino al 1946, e da allora la città è diventata capitale del gioco d'azzardo.
I tempi moderni dei casinò: arriva il gioco online
Senza voler dimenticare la storia del gioco d’azzardo è importante però parlare del grande successo attuale di questo settore, che devo molto alle piattaforme online. A partire dal 2002 le attività del gambling sono passate al controllo dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), che ha iniziato regolamentando le macchinette videopoker e slot terrestri, nei bar e nelle sale da gioco.
Il vero cambiamento però arriva nel 2006, quando inizia ufficialmente la lotta contro l’illegalità dei gioco e degli operatori che lavoravano in Italia. Da quel momento, chiunque volesse offrire i servizi di scommessa in Italia doveva ottenere una concessione offerta dall’ADM (che intanto aveva inglobato l’AAMS al suo interno). Tutti i siti e portali privi di tale licenza sono stati chiusi e oscurati.
I casinò online hanno iniziato a vivere il loro periodo di sviluppo e crescita a partire dal 2011 e da allora la dura battaglia per contrastare la dipendenza del gioco d’azzardo, la sicurezza e la tutela dei minori hanno dominato la scena. Il tutto senza però rinunciare all’offerta di un sempre maggior numero di soluzioni di gioco, metodi di pagamento sicuri e tanti intrattenimento.
Domenica 23 aprile Tolentino ospiterà l'evento denominato "Passione Porsche", un raduno di vetture supercar della celebre casa automobilistica tedesca, organizzato dal Club Passione Porsche.
Le auto sosteranno in Piazza della Libertà dalle 10:30 alle 13:00 circa e i partecipanti delle auto effettueranno una visita guidata nei maggiori luoghi di interesse artistico-culturale della città. L'evento gode del patrocinio della città di Tolentino.
La stagione balneare del 2023 sarà avviata il 29 aprile e terminerà il 17 settembre per le acque marino costiere e per quelle interne degli invasi artificiali; per l’acqua fluviale la stagione inizierà il 24 giugno e si concluderà il 3 settembre: lo stabilisce una delibera di Giunta, su indicazione dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi, che definisce le azioni di competenza regionale per gli adempimenti sulla gestione delle acque di balneazione, la qualità delle acque e l'attività di tutela dei bagnanti.
Buone notizie per la stagione turistica alle porte, commenta il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli: "La qualità delle acque della nostra regione ha una valutazione eccellente nella maggioranza dei casi: le acque di balneazione della stagione balneare 2023 sono complessivamente 254. Sono presupposti molto buoni per la prossima stagione balneare".
"Per il turismo nella nostra regione sicuramente quello balneare costituisce un settore trainante - aggiunge Acquaroli -, che favorisce la presenza di visitatori e la conoscenza di un territorio pieno di eccellenze, per chi partendo dal mare si sposta in collina e in montagna, nelle città d’arte, alla scoperta delle autenticità che ci contraddistinguono".
Ben 19 acque di balneazione marino costiere hanno ottenuto un miglioramento della classe di qualità: oggi su 254 acque balneari 241 sono eccellenti, ovvero il 95%.
“La sicurezza dei cittadini, la tutela dell’ambiente e delle zone costiere sono una priorità per questa amministrazione – dichiara Aguzzi – che porta benefici anche all’attrattività e quindi all’offerta turistica basata sulla qualità e salubrità dei nostri territori”.
La valutazione mette in evidenza solo poche situazioni di scarsa balneabilità e sempre in corrispondenza delle foci dei fiumi e dei torrenti. "Un bagno sicuro nel nostro mare o nei fiumi è garantito anche grazie agli sforzi realizzati dalla Regione e tutto ciò incoraggia nel poter vedere la piena ripresa delle attività del settore della balneazione. Arpam proseguirà nel monitoraggio per tutta la stagione balneare".
L’Agenzia regionale per la Protezione ambientale effettua i campionamenti e le analisi delle acque e verifica la loro conformità. Arpam effettua anche il monitoraggio delle fioriture algali, come Ostreopsis Ovata per il mare e Oscillatoria Rubescens per le acque dolci laghi, che hanno implicazioni igienico sanitarie.
Lo scorso anno sono state attivate chiusure temporanee in almeno 55 acque di balneazione (a fronte delle 37 chiusure avvenute durante la stagione balneare 2021 e le 52 del 2020), anche se 34 di queste hanno avuto 376 eventi di scolmo dovuti principalmente alla fragilità dei sistemi fognari che non riescono a trattenere l’elevata quantità di acqua dilavata dalle superfici urbane impermeabilizzate e raccolta nelle fognature in occasione di eventi meteorici rilevanti, dovuti principalmente ai cambiamenti climatici.
La Regione Marche ha dato ai comuni l’indirizzo della gestione degli scolmi delle reti fognarie tramite l’applicazione dell'ordinanza sindacale gestionale (OSG) con la quale si ottiene la massima tutela igienico sanitaria.
La Rete Ferroviaria Italiana ha chiesto al comune di Tolentino un’interruzione temporanea della circolazione stradale sul sottovia di collegamento tra viale Vittorio Veneto e via Labastide Murat, per giovedì 20 aprile, dalle ore 9:30, per una durata di quattro ore (due ore per campata).
Pertanto il comando di polizia locale ha ritenuto necessario apportare modifiche alla circolazione stradale, secondo quanto segue: il traffico veicolare si trasformerà a seconda del tratto interessato dai lavori, a senso unico alternato, regolato da movieri del traffico, nella parte della campata libera e quindi percorribile.
Al momento dell’occupazione della campata di destra (direzione di marcia Via Martin Luther King - Contrada Colmaggiore), per consentire il transito veicolare a coloro che, provenendo da Tolentino periferia debbono recarsi in contrada Colmaggiore, verrà istituito un senso unico di marcia nel primo tratto di Colmaggiore con direzione Tolentino Periferia - Contrada Colmaggiore fino all’intersezione con via San Francesco d’Assisi e verrà istituito un senso unico alternato regolato da movieri anche in prossimità dell’intersezione con Via Rovereto.
Il transito pedonale dovrà essere garantito in sicurezza. Le deviazioni stradali dovranno essere opportunamente segnalate per evitare disagi alla circolazione.
Nel corso del 2023 il comune di Macerata procederà, così come previsto dalla normativa in materia, all'aggiornamento degli albi dei giudici popolari per Corti d’Assise e d’Assise d’Appello.
I cittadini che hanno i requisiti di legge e non sono già iscritti possono presentare domanda entro il prossimo 31 luglio. I requisiti di legge per ottenere l’iscrizione sono di essere cittadino italiano, avere il godimento dei diritti civili e politici, avere un’età non inferiore a 30 anni e non superiore a 65 anni, essere in possesso del diploma di scuola media inferiore per l’iscrizione all’Albo di Corte d’Assise (primo grado) o del diploma di scuola media superiore per l’iscrizione all’Albo di Corte d’Assise d’Appello (secondo grado).
La domanda può presentata personalmente all’Ufficio Elettorale del Comune di Macerata (viale Trieste, 24), per e-mail all’indirizzo elettorale@comune.macerata.it allegando la fotocopia di un documento di identità o tramite Pec all’indirizzo comune.macerata.demografici@legalmail.it allegando la fotocopia di un documento di identità.
Palazzo Averardi Ripari apre le sue porte ai visitatori curiosi di scoprire le sue stanze e la sua storia. L’evento avrà luogo sabato 29 aprile, su prenotazione dalle ore 10:00 alle 18:00, grazie alla preziosa sinergia tra assessorato alla Cultura del comune di Civitanova Marche, Pinacoteca Moretti, Teatri di Civitanova e Fai, delegazione di Macerata.
Ieri, a palazzo Sforza, il sindaco Fabrizio Ciarapica, con delega alla Cultura, ha ricevuto il capo delegazione del Fai Provinciale Giuseppe Rivetti ed Enrica Bruni, direttore della Pinacoteca Moretti e componente della Delegazione Fai di Macerata.
"Si tratta di un’occasione unica per ammirare il palazzo ubicato in piazza dell’Unità nella Città Alta – ha detto Ciarapica – dove soggiornò lo studioso tedesco Theodor Mommsen. Civitanova lo scorso anno è entrata ufficialmente a far parte de circuito Fai perché vogliamo fortemente valorizzare i beni storici e artistici ed invitare sempre più persone a scoprire il nostro straordinario patrimonio artistico, spesso poco conosciuto".
Proprio a palazzo Donati (ora Ripari Averardi), Mommsen soggiornò nella primavera del 1847, ospite dell’allora sindaco Serafino Donati, discendente da una famiglia che ebbe personaggi importanti che a Civitanova Alta ricoprirono dal Settecento incarichi politici e amministrativi di rilievo.
"Il palazzo - ha detto Enrica Bruni - è un bellissimo esempio di architettura tardo rinascimentale, al suo interno si trovano affreschi e arredi di pregevole fattura, una cappellina fatta costruire nei primi anni dell’Ottocento da Francesco Donati, alto prelato e uomo di cultura. La dimora storica conservata con somma cura e per una parte da poco restaurata, grazie alla disponibilità della Famiglia Averardi Ripari, sarà visitabile e si potrà ammirare questo bene monumentale che afferma, assieme alle diverse dimore signorili di Civitanova Alta, il rilievo di cui in passato ha goduto la città".
Il capo delegazione del Fai provinciale Giuseppe Rivetti, ha sottolineato: "Il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Prendersi cura del patrimonio è fra i modi migliori per vivere il proprio tempo e il Fai ha iniziato, con le Giornate d’autunno, il Fai Scuole ed ora con l’apertura straordinaria di questo palazzo storico, una intensa e proficua collaborazione con Civitanova Marche".
"Vogliamo, insieme, mettere in essere, ora e in futuro, i nostri principi, i nostri valori e i nostri scopi di tutela e difesa, educazione, sensibilizzazione e valorizzazione dei Beni storici artistici e ambientali di cui le Marche e la nostra provincia sono ricchi, puntando sempre alla qualità. Abbiamo anche come obiettivo l’eccellenza, dalle azioni più piccole a quelle più grandi" conclude Rivetti.
La maceratese Anna Maria Foresi lascia le Marche per Roma: eletta nella segreteria nazionale della Fnp Cisl, il sindacato dei pensionati della Cisl, dopo un'esperienza ai vertici della Fnp Cisl regionale.
Una vasta esperienza sindacale e una solida formazione accademica come docente di filosofia presso il liceo classico "G. Leopardi" di Recanati. Impegnata da sempre nella Cisl, ha svolto il ruolo di segretaria della Cisl Scuola di Macerata e come componente di segreteria nella Cisl Scuola Marche.
È stata responsabile della formazione per docenti e dirigenti scolastici per la Cisl delle Marche, membro del Consiglio nazionale della Cisl Scuola e del consiglio regionale della Cisl Marche.
“La nomina di Anna Maria Foresi come Segretaria Nazionale Fnp Cisl è sicuramente un importante riconoscimento della sua serietà, competenza ed esperienza, e per noi è fonte di orgoglio e soddisfazione – ha commentato il Segretario Generale della Fnp Cisl Marche, Dino Ottaviani – Ringraziamo di cuore Anna Maria per l'impegno profuso nella Federazione marchigiana e le facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro”.
L’Ambito territoriale sociale 14 comunica che sono aperti i termini per presentare domanda di ammissione ai contributi di cui alla Legge Regionale n. 30/1998, relativi al Fondo Nazionale Politiche Sociali annualità 2021, per interventi a favore della famiglia.
Si tratta di contributi economici a madri sole in condizioni di difficoltà, con a carico uno o più figli minori, e contributi alle famiglie per sostenere i costi per una terapia psicologica di supporto ai figli adolescenti tra i 10 ed i 18 anni, anche per contrastare gli effetti della pandemia.
Possono accedere ai benefici i cittadini italiani, comunitari e extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno in corso di validità almeno annuale residenti nei Comuni dell’ATS n. 14 (Civitanova Marche, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Monte San Giusto, Potenza Picena, Porto Recanati e Recanati), che al momento della presentazione della domanda, sono in possesso dei requisiti previsti per ciascuno degli interventi.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata dalle ore 10:00 del 18/04/2023 alle ore 23:59 del 12/05/2023, pena la non ammissibilità, dal soggetto richiedente obbligatoriamente in forma telematica tramite le credenziali SPID, CIE o CNS utilizzando il browser Chrome per mezzo del Sistema Informativo SI Care disponibile all’indirizzo: www.ambitosociale14.it link: https://ambitosociale14.sicare.it/sicare/benvenuto.php. É possibile richiedere informazioni presso il Comune di residenza.
Minaccia di gettarsi dal cornicione di casa: 18enne maceratese salvata da due carabinieri. Questa mattina i militari protagonisti dell'intervento dello scorso 8 aprile, il vicebrigadiere Federico Celli e il carabiniere Cristiano Di Felice, sono stati ricevuti dal prefetto di Macerata Flavio Ferdani, che li ha personalmente ringraziati "per la prontezza e la professionalità dimostrate, ma anche per la sensibilità alla vulnerabilità individuale di una persona, sensibilità che ha scongiurato un tragico epilogo".
I due carabinieri, componenti dell'equipaggio della gazzella, sono stati accompagnati in Prefettura dal comandante provinciale, il colonnello Nicola Candido, e dal comandante della compagnia, il tenente colonnello Giorgio Picchiotti.