Degustare buon vino e i sapori del territorio marchigiano ammirando le opere d’arte del civitanovese Daniele Cristiallini: è l’esperienza proposta per questo fine settimana (13 e 14 maggio), all'hotel Cosmopolitan di Civitanova, dall’associazione "Di Arte in Vino" che organizza "Artevinando" in collaborazione con regione Marche, provincia di Fermo, assessorati al Turismo e Cultura delle Città e Civitanova Marche e di Sant’Elpidio a Mare e numerosi altri enti del territorio.
La nona edizione dell’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala dell'Amicizia del comune di Civitanova Marche, dal presidente dell’associazione "Di arte in vino" Marino Calvigioni, insieme al vice Fabio Conti, alla presenza del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica e del sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Pignotti, dell’assessore al Turismo Manola Gironacci e del consigliere comunale Gianluca Crocetti.
Saranno venti le cantine di tutte le province marchigiane che avranno l’opportunità di farsi conoscere nella vetrina del Cosmopolitan, con possibilità di abbinare vini alle prelibatezze della gastronomia locale. L’inaugurazione della manifestazione è alle ore 16:00 di sabato, con un convegno ad ingresso libero coordinato dal giornalista Tiziano Zengarini.
"Rafforziamo il legame con Artevinando - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - che racconta il mondo del vino e dell’arte radicati nello splendido territorio marchigiano. A Calvigioni va il merito di aver saputo esaltare l’eccellenza vinicola marchigiana facendo in dialogo con i personaggi che tengono alto il nome della produzione enologica della nostra regione. Le Marche e Civitanova si stanno ritagliando una fetta di mercato sempre più importante e appassionati dal mondo intero raggiungono le nostre cantine per scoprire la qualità dei vini autoctoni".
"Ringrazio il presidente dell’associazione Di Arte in vino Marino Calvigioni – ha detto l’assessore al Turismo Gironacci - per aver portato nella nostra Civitanova il prezioso mondo vinicolo marchigiano. L'assessorato al Turismo vuole valorizzare gli eventi di qualità, capaci di mettere in rete il patrimonio artistico e i prodotti locali. Il vino è un grande attrattore del turismo e attraverso di esso si possono raccontare cultura ed arte e la storia della nostra città; per questo il comune di Civitanova ha voluto cogliere questa ulteriore occasione di promozione".
"Artevinando è ormai una bella tradizione per Sant’Elpidio a Mare - ha dichiarato il sindaco Pignotti -. L’associazione Di Arte in Vino ha proposto in questi anni tante iniziative originali nel nome del binomio vino e cultura, e siamo molto felici di poter rafforzare il legame con la città di Civitanova Marche guidata dal sindaco Fabrizio Ciarapica. Questa due giorni deve essere da esempio per future iniziative congiunte, che sicuramente avranno un riscontro positivo per tutto il territorio".
Il presidente Calvigioni ha ringraziato le amministrazioni comunali di Civitanova Marche e Sant’Elpidio a Mare per il supporto all’iniziativa. "L’associazione che rappresento – ha detto Calvigioni – è nata nel 2015 da un’esperienza maturata dal 2009 da persone che fanno volontariato. C’è un lungo lavoro alle spalle, tanta passione, ma voglio ringraziare gli enti che credono in questa iniziativa, perché è anche grazie a loro che nel 2023 siamo riusciti ad organizzare un programma di eventi molto ricco ed interessante, parlando di vino e cultura, e quest'anno anche di sport, da marzo fino a luglio".
Anche il consigliere comunale Gianluca Crocetti, nel suo saluto, ha sottolineato l’importanza della promozione del territorio con il linguaggio della cultura. "Il prossimo anno ricorre l’anniversario dei 500 anni dalla nascita di Andrea Bacci, autore di un trattato sul vino che, ancora oggi, è un utile compendio per molti produttori, e che nella sua opera cita anche Civitanova. L’auspicio è che i nostri prodotti e i nostri artisti, come in questo caso Cristallini, siano sempre più apprezzati sia in Italia che all’estero".
Stanno lavorando contro il tempo, insieme a tutti gli altri soccorritori impegnati nel territorio del ravennate colpito dall’alluvione dei giorni scorsi, i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile del comune di San Severino Marche arrivati in mattinata con una colonna mobile della regione nel comune di Conselice.
Per la giornata di mercoledì, infatti, si prevede un'altra perturbazione che rischia di mettere in serio pericolo nuovamente il territorio già devastato da acqua e fango. Il gruppo settempedano, guidato dal coordinatore della Protezione Civile cittadina, Dino Marinelli, ha già dato una mano a sgomberare due capannoni agricoli. Da oggi pomeriggio lavorerà invece ininterrottamente per svuotare un canale utilizzando l’idrovora che ha una portata di circa 2600 litri al minuto.
I volontari comunali, infatti, sono arrivati a Monselice con un fuoristrada attrezzato con un modulo dotato della speciale idrovora e di una torre faro che consentirà loro di lavorare, in caso di necessità, anche di notte.
"Acqua mista a fango è arrivata ovunque travolgendo ogni cosa - spiega Dino Marinelli che coordina l’intervento - Ci sono tanti volontari ma il territorio è molto vasto e dobbiamo lavorare per abbassare tutto il bacino di questa zona di diversi centimetri per la preoccupazione che c'è e che è legata alla minaccia di una nuova perturbazione".
L'azione dei prezzi del Nasdaq 100 suggerisce un rinnovato interesse per i titoli tecnologici statunitensi. Una notizia di un certo rilievo, in termini di borsa valori e di investimenti, visto che durante gli ultimi 12-18 mesi l'indice tecnologico aveva ottenuto ricavi modesti, per non parlare di un trend negativo che è durato per la maggior parte dell'anno da poco concluso. Ora però i guadagni del Nasdaq contrastano nettamente con le prestazioni relativamente deboli quest'anno degli indici statunitensi S&P 500 e Dow Jones Industrial Average (Wall Street 30), suggerendo che si è verificata una certa rotazione settoriale.
Cos'è il Nasdaq 100? Il mercato azionario del Nasdaq è un mercato globale per la compravendita di titoli. Fondato nel 1971 dalla National Association of Securities Dealers (NASD), il Nasdaq ha introdotto un sistema di trading computerizzato che ha permesso di effettuare transazioni rapide e trasparenti. La definizione di questo nuovo standard ha attirato le aziende tecnologiche emergenti, come Apple, Amazon, Google, Microsoft, Oracle, Intel e altre, a essere quotate per il trading di azioni pubbliche. Si tratta dell'indice azionario legati a quei titoli che fanno parte del settore tecnologico avanzato.
L'indice Nasdaq 100, dopo essere stato in perdita nel 2022, è riuscito a produrre guadagni di prezzo a due cifre entro il primo trimestre del 2023. Questi guadagni sono in netto contrasto con le performance relativamente deboli quest'anno degli indici statunitensi S&P 500 e Dow Jones Industrial, appena nella media sul lungo periodo. Il fallimento degli sportelli finanziari più piccoli Silvergate, First Republic e Silicon Valley Banks, ha suscitato timori per una mini crisi bancaria che ha portato alla debolezza delle banche più grandi che costituiscono alcuni dei componenti dell'indice S&P 500 e Dow Jones Industrial. A sua volta, c'è un suggerimento che ora stiamo assistendo a una rotazione settoriale da parte degli investitori verso i titoli tecnologici trovati all'interno dell'indice Nasdaq 100.
Confronto della forza relativa: Nasdaq 100 vs S&P 500
Nel 2022 il Nasdaq 100 ha costantemente sottoperformato il Dow, mentre nel 2023 tale tendenza sembra essersi invertita. Come evidenziato nei mesi scorsi, la media mobile semplice a 50 giorni (50MA) (linea verde) ha recentemente superato la media mobile semplice a 200 giorni (200MA) (linea blu). Questo crossover della media mobile è comunemente indicato come la "croce d'oro" in termini di analisi tecnica. Il suggerimento è che segna l'inizio di una nuova tendenza al rialzo a lungo termine in un mercato, in questo caso il Nasdaq 100. Mentre abbiamo visto alcuni guadagni a breve termine da seguire nell'indice, il Nasdaq 100 ora commercia anche in territorio di ipercomprato. Il segnale di ipercomprato suggerisce che i seguaci del trend che cercano un ingresso lungo potrebbero avere l'opportunità di farlo attraverso un pullback dei prezzi a breve termine o un consolidamento laterale.
Meta, Tesla e Nvidia hanno effettuato un poderoso avvio per quanto riguarda questo 2023. In un'analisi azionaria statunitense più ampia, i titoli tecnologici hanno spinto al rialzo indici come l'S&P 500, mentre i titoli rimanenti in generale hanno avuto difficoltà a recuperare il ritardo. Volendo isolare le performance del prezzo delle azioni dei titoli tecnologici per il 2023, analizziamo i dati di Meta, Nvidia e Tesla. È probabile che gli utili e la forward guidance di Tesla abbiano un effetto sull'indice data la sua importanza e l'aumento di circa il 50% quest'anno.
Analizzando inoltre i dati del titolo tecnologico Netflix, la nota piattaforma di streaming video, bisogna porre l’attenzione su un rispettabile apprezzamento del 12,8% dall'inizio dell'anno non è andato altrettanto bene quest'anno con entrate che dovrebbero battere la stampa del quarto trimestre, ma si prevede che la redditività subirà un duro colpo con gli analisti che prevedono un calo dell'EPS a $ 2,86 da $ 3,53.
La stagione degli utili avrà un impatto sui mercati azionari poiché l'indice è una funzione dei prezzi delle azioni e i prezzi delle azioni sono influenzati dal futuro contesto economico. Pertanto, i mercati rimarranno concentrati sull'attuale rapporto sugli utili, ma terranno anche d'occhio la forward guidance relativa alle prospettive economiche e all'inasprimento delle condizioni finanziarie, che in genere non favorisce i titoli in fase tendenzialmente rialzista.
Per ora, la recente compressione dei prezzi tra 12.950 e 13.350 potrebbe essere sintomatica della perdita di slancio dell'indice, aprendo la porta verso un pullback a breve termine. Che cos'è un pullback? Un pullback è una pausa temporanea o un calo della tendenza generale di un asset. Il termine è talvolta utilizzato in modo intercambiabile con il termine "ripiegamento" o "consolidamento".
Un altro fattore di supporto per un possibile trend ribassista è la divergenza negativa che è apparsa sull'RSI, evidenziando un massimo più basso sull'indicatore mentre i prezzi hanno raggiunto un massimo più alto. Il supporto attualmente si trova a 12,950 con una mossa considerevole necessaria per raggiungere il prossimo livello significativo di 12.250.
Sta facendo rumore e raggiungendo milioni di visualizzazioni su Instagram e Tik Tok il video in cui la famosa blogger fermana Benedetta Rossi, scrittrice e conduttrice su Food Network del programma "Fatto in casa da Benedetta", ha reagito a quanti la criticano per colpire "intere categorie di persone".
"Sono una che non si arrabbia mai, ma questa volta mi avete veramente fatto inc***are. Non sento solo rabbia, sento disgusto" confida Benedetta in un lungo video - della durata di quasi 10 minuti - in cui sfoga tutta la sua indignazione.
La blogger non si concentra tanto su chi - attraverso articoli e commenti rilasciati sui social - non apprezza il suo personale modo di cucinare, ma sul fatto che vengano sminuite tutte le persone che quotidianamente fanno la spesa al discount e possono permettersi solo "prodotti economici, come il tonno in scatola" o coloro che, semplicemente, non hanno tempo a sufficienza per procedere a lunghe preparazioni (come preparare una pasta sfoglia da zero). "Tutti i miei fan vengono bullizzati", afferma.
"Cari criticoni del web: capisco che per fare clic siete disposti a tutto, però forse avete perso il contatto con la realtà. Forse non sapete che c’è gente che quando va a fare la spesa deve controllare quanto le resta sul portafoglio e deve far quadrare i conti della famiglia. Poi c’è il fattore tempo: per chi lavora tutto il giorno, portare a tavola qualcosa di semplice e veloce è una necessità", aggiunge Benedetta durante il video.
"Quando andavo a scuola - conclude la star marchigiana dei social - mi hanno insegnato che non va discriminato il compagnetto di classe con la famiglia in difficoltà. A quell'età mi hanno anche insegnato a rispettare il cibo, tutto il cibo. Nessuna delle persone che mi segue deve sentirsi esclusa, offesa o giudicata per quello che è, per quello che ha o per quello che sceglie di fare. Concludendo: sono felice per voi che potete fare i fighetti e permettervi tanti lussi, ma vorrei dirvi che non vi potete permettere il lusso di offendere la mia community e un’intera categoria di persone".
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana "Chiedilo all'Avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla responsabilità medica per danno da ritardata diagnosi.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "In quali circostanze è possibile richiedere il risarcimento danni al medico che ha ritardato la valutazione diagnostica di una malattia?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente sensibile, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Suprema Corte con sentenza n. 8461/2019, in una causa che ha riguardato la morte di una paziente alla quale era stato diagnosticato tardivamente un male di natura maligna.
In tale circostanza, nella valutazione circa l’eventuale responsabilità del medico che aveva eseguito la prima visita alla paziente, la Corte di Cassazione si è uniformata a quanto enunciato dalle Sezioni Unite nel 2008 con la sentenza n. 576.
Stando alla sentenza: "In tema di responsabilità civile, il nesso causale tra la condotta o l'omissione illecita ed il danno ingiusto, inteso quale fatto materiale (c.d. "nesso di causalità materiale"), va accertato secondo le regole dettate dagli artt. 40 e 41 c.p., per effetto dei quali, tale nesso di causalità va escluso solo quando, al momento in cui è stata tenuta l'azione o l'omissione, l'evento di danno appariva assolutamente imprevedibile ed inverosimile, alla luce delle migliori conoscenze scientifiche del momento" (Cass. Civ. Sez. Un. Sent. n. 576/2008).
Difatti, in base a tale orientamento, per un’idonea valutazione circa la responsabilità del soggetto autore dell’azione o dell’omissione, deve necessariamente sussistere un’indissolubile relazione tra tale condotta e l’evento dannoso verificatosi, nel senso che se fosse possibile eliminare astrattamente la prima, ovvero l’azione o l’omissione, il danno non si sarebbe realizzato.
Inoltre, nel caso che ci occupa, deve essere compiuta un’ulteriore valutazione, in relazione alla circostanza per la quale, anche nell’ipotesi in cui tale epilogo, ovvero l’evento dannoso, si sarebbe comunque verificato, se è dimostrato che la condotta attiva od omissiva del soggetto in questione ha in ogni caso aggravato o velocizzato il procedimento di accadimento di tale evento, è sempre ravvisabile una responsabilità in capo a quest’ultimo, risarcibile in ambito civile sia in termini di danno patrimoniale, sia in quelli di danno non patrimoniale.
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore e in adesione con il più autorevole orientamento della Suprema Corte, si può affermare che: "E’ configurabile il nesso causale tra il comportamento omissivo del medico ed il pregiudizio subito dal paziente, qualora attraverso un criterio necessariamente probabilistico, si ritenga che l’opera del medico, se correttamente e prontamente prestata, avrebbe avuto serie ed apprezzabili possibilità di evitare il danno verificatosi".
Si aggiunge inoltre che, in tali circostanze, "si dovrà applicare la regola della preponderanza dell’evidenza o del 'più probabile che non' al nesso di causalità, fra la condotta del medico e tutte le conseguenze dannose che da essa sono scaturite" ( Cass. Civ.; Sez. III, Sent. n. 8461/2019; n. 10978/2023). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
A distanza di due anni, il noto programma investigativo e satirico pre-serale di Canale Cinque "Striscia la Notizia" torna sul caso della mancata realizzazione della casa di riposo ad Appignano. La messa in onda del servizio è prevista per domani sera, sabato 6 maggio, a partire dalle ore 20:35.
Nella precedente puntata del 30 gennaio 2021, l'inviata Rajae Bezzaz definì quella di Appignano come la "casa di riposo fantasma". Domani sera, all'interno del servizio, emergeranno nuovi risvolti sullo stato del cantiere per la ricostruzione dell'ospizio, dopo la demolizione avvenuta ben 21 anni fa.
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Inoltre, sarà responsabile di cantiere, del collaudo finale dell’opera e della redazione dei computi metrici finali. Sono richieste: padronanza della lingua inglese, competenze in acustica e trasmittanza termica, conoscenza dei software AutoCAD, Primus e FP-Pro. Titoli richiesti: diploma di Istituto Tecnico o Istituto Industriale per Geometri o laurea in Ingegneria edile o Architettura e affini. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
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Nella mattinata di lunedì 8 maggio, la ditta Marzetti srl inizierà la bonifica della copertura in cemento-amianto del cine-teatro Rossini (lati via Trieste-Vicolo Sforza), sulla base dell’intervento di riqualificazione progettato dal comune di Civitanova Marche. I lavori si svolgeranno dalle ore 7:00 alle ore 14:00 di lunedì 8 maggio e termineranno il 10 giugno, salvo diverse indicazioni che saranno prontamente comunicate.
Tutte le operazioni si svolgeranno nel pieno rispetto del Piano di rimozione approvato dall'Azienda sanitaria territoriale e della normativa vigente in materia. Gli Uffici preposti stanno provvedendo ad informare i residenti della zona interessata, ai quali si consiglia di tenere chiuse le finestre, che si affacciano sulla copertura del Rossini e di non stendere all’esterno gli abiti, nei giorni e nella fascia oraria indicata (8 maggio-10 giugno, ore 07:00-14:00).
Il passo successivo del cantiere riguarderà l’efficientamento energetico, che verrà attuato tramite l’installazione di un impianto fotovoltaico con potenza pari a 110,72 kWp, finanziato in parte con i fondi del Pnrr. Per informazioni: 0733.822324
++ AGGIORNAMENTO LAVORI ++
A causa delle note ed avverse condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato il mese di maggio, i lavori di rimozione dell'amianto del cine-teatro Rossini (lati via Trieste-Vicolo Sforza) si protrarranno indicativamente per ulteriori 20 giorni rispetto al 10 giugno precedentemente comunicato.
Nell’ambito del progetto "Cittadini consapevoli" sabato 6 maggio le classi terze della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto comprensivo "P. Tacchi Venturi" di San Severino Marche saranno impegnate in un incontro sulla Costituzione a cura del professor Francesco Rocchetti, presidente provinciale Anpi Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Nella stessa mattinata il Consiglio comunale dei Ragazzi, su iniziativa della sezione cittadina "Cap. Salvatore Valerio" dell'Anpi, apporrà una targa commemorativa nell’arboreto del Comprensivo con la dicitura "L'albero di Bruno e della Costituzione".
Insieme al presidente provinciale Anpi, Francesco Rocchetti, alla presidente dell’Anpi cittadina, Donella Bellabarba, al dirigente scolastico, Sandro Luciani, prenderà parte alla cerimonia anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei.
Per anni alla guida della sezione cittadina dell’Anpi, Bruno Taborro fu uno dei partigiani combattenti del primo battaglione Mario. Già membro del Comitato nazionale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, si è spento nel 2014 all’età di 89 anni. Attendente del capitano Salvatore Valerio, per anni curò anche il memoriale dedicato alla battaglia di Valdiola animando tantissimi incontri con le scuole e la cittadinanza in particolare in occasione delle cerimonia commemorative annuali sul territorio.
La Biblioteca comunale "Silvio Zavatti" organizza per sabato 6 maggio, alle ore 18:30, presso la sala Cecchetti, la presentazione del libro "Una storia nonviolenta. Aldo Capitini e il seminario internazionale del 1963 (Edizioni La Meridiana)", alla presenza dell’autore, il civitanovese Emanuele Follenti. L’evento ha il patrocinio della città di Civitanova Marche.
In questo volume, Follenti parte da una data centrale, il Seminario del 1963, in cui Capitini invita a riflettere sul metodo nonviolento e sulle sue tecniche anticipando alcuni temi del ’68 ancora oggi di grande attualità: educazione nonviolenta nelle scuole, disobbedienza civile, partecipazione democratica alla vita politica, rispetto per il mondo animale, persuasione alla pace.
A seguito del successo del Seminario si costituì il Movimento Nonviolento a cui Capitini decise di dedicarsi totalmente, sostenuto dall’amico di una vita Pietro Pinna, il primo obiettore di coscienza al servizio militare in Italia, che erediterà la guida del Movimento dopo la morte del filosofo.
L’autore approfondisce un aspetto spesso marginalizzato della vita di Aldo Capitini, ovvero la sua figura di leader pacifista ed antimilitarista, rivalutando l’impegno politico di un uomo che all'idea di partito contrapponeva quella di "centro" aperto all’iniziativa di tutti, un intellettuale che univa intorno a sé pacifisti integrali che non hanno mai perso la speranza di costruire una società più giusta, attenta alle differenze culturali, alle minoranze e al dialogo.
Emanuele Follenti è docente di italiano, storia e latino nei licei. Nel 2018 consegue la laurea magistrale in Scienze storiche presso l’Università di Bologna, discutendo una tesi su Aldo Capitini e la nonviolenza. Nel 2021 si specializza nell’insegnamento dell’italiano in prospettiva interculturale, dopo aver svolto un periodo di studi presso l’Universidad Complutense di Madrid. I suoi filoni di ricerca riguardano le implicazioni della teoria nonviolenta nella storia contemporanea e l’etica dell’intelligenza artificiale. Ingresso libero
Per l'edilizia cimiteriale delle zone terremotate delle Marche, l'Ufficio speciale ricostruzione ha pubblicato due decreti per le frazioni di Villa Sant'Antonio, nel comune di Visso, e San Marcello di Camerino. Nel primo caso, si tratta della concessione del contributo di 819.525 euro, rideterminato a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime. Il prossimo step amministrativo sarà quello relativo alla gara d'appalto per i lavori.
Il cimitero di Villa Sant'Antonio si sviluppa su una superficie rettangolare di circa 1.830 metri quadrati delimitata da mura, alla quale si aggiungono circa 250 metri quadrati destinati a parcheggio nella zona antistante l'ingresso.
L'intervento riguarderà soprattutto la parte più antica del complesso, risalente al periodo compreso tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, e pesantemente danneggiata dal sisma del 2016. Per il cimitero della frazione di San Marcello, l'Usr ha invece approvato il progetto esecutivo dell'intervento e determinato il contributo di 328mila euro utile a dare il via alle operazioni di consolidamento, restauro e recupero del sito che si estende per circa 500 metri quadrati.
La Prefettura ha reso noto quest'oggi il calendario delle postazioni degli autovelox che saranno installati lungo la superstrada nel mese di maggio 2023. Sul sito internet dell'ente, nell'apposita sezione dedicata, è possibile consultare l'elenco delle postazioni attive giorno per giorno.
Un elenco che verrà aggiornato mensilmente. Da sottolineare come il calendario faccia riferimento agli autovelox gestiti sia dalla polizia stradale di Macerata che dalle polizie locali dei singoli comuni.
IL CALENDARIO COMPLETO DI MAGGIO 2023
Il 4 maggio controlli a Macerata direzione monti, dalle 8 alle 20, ad opera della Polstrada e a Tolentino, direzione mare, dalle 8 alle 13. Venerdì 5 maggio, dalle 8 alle 20, controlli ancora a Macerata in direzione mare. Il 6 maggio autovelox attivi dalle 13 alle 20 a Corridonia in direzione monti e a Camerino, direzione mare, dalle 8 alle 13. Stop previsto per domenica 7 maggio.
Duplice accensione lunedì 8 maggio: dalle 8 alle 13 controlli a Camerino in direzione mare e dalle 8 alle 20 a Macerata in direzione monti. Doppio autovelox attivo anche il giorno seguente: a Corridonia (13-20, direzione Foligno) e a Caldarola (8-13 direzione Foligno). Mercoledì 10 e giovedì 11 maggio controlli a Macerata sia in direzione mare (orario 8-20) che in direzione monti (orario 8-14).
Poi ancora venerdì 12 maggio, controlli a Tolentino (8-13) e Montecosaro (13-20) nella corsia verso Foligno. Sabato 13 autovelox presenti a Camerino ma in direzione mare, dalle 8 alle 13. Stop previsto per domenica 14 maggio. Il 15 maggio autovelox attivi a Corridonia in direzione monti dalle 13 alle 20 e a Montecosaro in direzione monti dalle 8 alle 13. Il 16 e il 17 maggio controlli a Macerata in direzione mare dalle 8 alle 20.
Il 18 ancora controlli a Macerata ma in direzione monti dalle 8 alle 20 e a Tolentino in direzione mare dalle 8 alle 13, prima di un nuovo ritorno in direzione mare a Macerata dalle 8 alle 20. Sabato 20 maggio la polizia locale sarà presente con un proprio autovelox a Caldarola, in direzione Foligno, dalla 8 alle 13. Nessun controllo domenica 21. Il 22 maggio si riparte da Montecosaro (8-13, direzione monti) e Caldarola (13-19, direzione monti).
Il 23 maggio autovelox in funzione a Corridonia in direzione monti (dalle 13 alle 20) e a Macerata in direzione mare (dalle 8 alle 20). Il 24 maggio triplice attivazione: a Macerata, in direzione mare, dalle 8 alle 20; a Tolentino (8-13, direzione monti) e a Caldarola (13-19, direzione monti). Il 25 maggio autovelox alla Sfercia in direzione mare dalle 13 alle 19, e a Macerata in direzione monti dalle 8 alle 20.
Venerdì 26 maggio si resta a Macerata (8-20, direzione monti), prima di collocare gli autovelox a Corridonia, direzione monti, dalle 13 alle 20. Stop confermato domenica 28 maggio. Il mese si conclude con i controlli a Montecosaro di lunedi 29 (8-13, direzione monti) e la duplice e triplice accensione del 30 e 31 maggio. Nella giornata di martedì autovelox presenti a Caldarola, con la polizia locale, dalle 8 alle 13, in direzione monti e a Macerata, con la polizia stradale, dalle 8 alle 20, in direzione mare. Mercoledì controlli a Macerata (8-20, direzione monti), Tolentino (13-20, direzione mare) e Camerino (8-13, direzione mare).
Nel dettaglio, ecco l'elenco completo delle attivazioni con il relativo chilometraggio:
Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola presentata da monsignor Armando Trasarti. Il Pontefice ha quindi nominato vescovo della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola il reverendo Andrea Andreozzi, del clero dell'Arcidiocesi di Fermo, finora rettore del Seminario Umbro.
"Personalmente ed anche come presidente della Cem ho appreso con soddisfazione la nomina di don Andrea Andreozzi a vescovo di Fano. Mi sento molto vicino a lui che ha fatto il mio stesso percorso: biblista, parroco ed infine rettore del Seminario Regionale Umbro". Così in una nota il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi.
"In qualche modo con questa nomina don Andrea torna a casa nelle Marche - aggiunge - e sono certo che la sua collaborazione sarà preziosa per tutti noi, in questo tempo in cui più che mai tutte le diocesi marchigiane sono invitate a camminare insieme. La parola Sinodo indica proprio questo cammino comune".
Il presule definisce la nomina di don Andreozzi "un dono della Madonna di Loreto alle sue Marche". "Un sentito grazie a monsignor Armando Trasarti, che ha servito con tanto affetto e dedizione la diocesi di Fano - conclude il vescovo -. Monsignor Trasarti va in pensione, ma ci auguriamo che ancora per tanti anni ci sia vicino con il suo consiglio e la sua amicizia".
Importante vetrina per i focus "Civitanova verso la Transizione Ecologica" organizzati dall'assessore Roberta Belletti insieme all'associazione Marche a Rifiuti Zero. Tre incontri, quello del 6, del 20 e del 27 maggio faranno parte del Festival per lo sviluppo sostenibile, una delle più grandi iniziative italiane per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, organizzato dall'Asivs, l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile.
Su 10 eventi accreditati dalle Marche, tre sono di Civitanova. "Far parte di questo festival - ha detto la Belletti - è molto importante per far conoscere a tutta Italia il grande lavoro che stiamo facendo a Civitanova per diffondere la cultura della sostenibilità. Il Festival si svolge su tutto il territorio nazionale con centinaia di iniziative, come convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e molto altro ancora, per contribuire a portare l’Italia e il mondo su un sentiero di sviluppo sostenibile".
Primo appuntamento, che rientra nel Festival, è quello di sabato 6 maggio, alle ore 9.30 al Cine Teatro Cecchetti con il quarto focus dedicato alle Energie Rinnovabili e alle comunità energetiche.
Oltre all'assessore Roberta Belletti, interverranno Andrea Galliani, vice Direttore della Direzione Mercati all’ingrosso – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), Carlo D'Angelo presidente Cna Civitanova Marche, Andrea Silvetti della 4 Energy Srl, Mauro Cimini e Gianni Santori del Gruppo di Acquisto solidale Gaia di Civitanova. Gli altri due focus si terranno il 20 maggio dedicato all'Economia Circolare e all'agricoltura sostenibile ed il 27 maggio alla Pianificazione del Territorio.
"La piena sinergia tra l'mministrazione comunale e l'Asp Civica Assistenza Tolentino ha dato suoi frutti. Infatti nonostante in tutta Italia le strutture residenziali che ospitano anziani fragili siano costrette a causa del "caro vita" e degli strascichi del Covid ad aumentare le rette mensili a carico dei cittadini, l'Asp Civica Assistenza Tolentino ha deciso insieme all'amministrazione comunale di non incrementare nemmeno di 1 euro il peso a carico dei familiari degli ospiti per il 2023". A sottolinearlo, in una nota, è il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi.
"Per proseguire insieme al primo cittadino e agli assessori coinvolti verso questa strada, ci aspettiamo quanto prima - precisa il presidente Giorgio Sbaraglia - delle risposte dalla Regione in merito all'incremento delle tariffe di convenzionamento, che come sappiamo nelle Marche sono ancora molto basse e ferme al 2005. Inoltre nel recente incontro con i sindaci, l'assessore Saltamartini ha promesso il 100% del convenzionamento per la provincia di Macerata, così gravemente colpita dal terremoto del 2016, ma incredibilmente lasciata fuori dal 100% a differenza delle Aziende Sanitarie Territoriali di Fermo e Ascoli Piceno".
Il consiglio di amministrazione, formato oltre che dal presidente Sbaraglia, da Edoardo Mattioli (vice presidente) e Anna Andreani (consigliere), osserva in una nota: "Congiuntamente all'amministrazione comunale, siamo riusciti a tenere in equilibrio il bilancio dell'azienda. L'Asp ha puntato su una gestione oculata grazie al lavoro finora svolto all'interno dell'amministrazione e alla professionalità del nuovo direttore fenerale Laila Cervigni supportata da un impeccabile staff, in continuità con il lavoro compiuto dai precedenti direttori generali".
"Vi è stato un costante impegno profuso contro l'aumento esponenziale delle rette (Istat a Novembre 2022 segnava + 11%) - si aggiunge -, nonostante le emergenti difficoltà generate dal superamento dell’epidemia. L'Asp Civica Assistenza ha approvato oggi un bilancio consuntivo in avanzo ed è rientrata nella sua programmazione economica".
Aggiudicato l’appalto per la costruzione del nuovo padiglione del civico cimitero di Macerata che ospiterà 1792 loculi, divisi in numero di 448 per ciascuno dei quattro piani. Per l’opera di ampliamento, del valore di 4,4 milioni di euro, sono pervenute ben 116 istanze e l’impresa Iceed srl di Chieti si è aggiudicata l'appalto proponendo un ribasso del 23,619%.
Il progetto esecutivo contempla due corpi principali uguali per dimensioni e caratteristiche per l'inserimento dei loculi e la torre dei servizi (scale, ascensore, servizi igienici e locali tecnici) a uso di entrambi i fabbricati.
Con il bando è stata prevista la realizzazione del primo stralcio che ricomprende l'edificio prospiciente l'ultimo lotto realizzato e la torre dei servizi. L'edificio, parzialmente interrato, sarà esteticamente e strutturalmente simile a quelli precedentemente realizzati al fine di mantenere coerenza con l'aspetto funzionale e architettonico.
"Abbiamo mantenuto l’impegno previsto nel piano dei lavori pubblici di programmare l'ampliamento del civico cimitero, ma con una nuova impronta: abbiamo, infatti, progettato sia l’edificio che andrà in costruzione (per un totale di quasi 1.800 loculi) che l’altro lotto il quale verrà edificato quando se ne ravviserà la necessità con un progetto già disponibile e con locali tecnologici, scale e ascensori già presenti. Inoltre, provvederemo a destinare i risparmi di spesa derivanti dall’appalto per eseguire ulteriori opere di manutenzione straordinaria sul cimitero", ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori.
Con l’Ordinanza n.44 dello scorso 27 aprile sono state pubblicate le prime graduatorie dedicate alle misure B del Piano nazionale Complementare aree sisma 2009 -2016. Nell’ambito della sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione”, linea di intervento B2.2 “Contributi destinati a soggetti pubblici per Iniziative di Partenariato Speciale Pubblico Privato per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio, San Ginesio ha ottenuto uno straordinario quarto posto a fronte dei dodici progetti che saranno finanziati sugli oltre 60 presentati su scala regionale.
Grazie al finanziamento concesso di € 3,5 milioni, il massimo ottenibile, il Comune di San in partenariato con l’ Associazione Culturale Ginesio Fest, Mymarca srl, La Ricreazione Srl, Smartway SRL e APS Circolo Cittadino “A.Morichelli” ha presentato un avveniristico progetto incentrato sulla ristrutturazione e riqualificazione dell’Ex Istituto Scolastico R. Frau che in coerenza con il “Piano della Bellezza” - regolamento per la riqualificazione urbanistica del borgo – punterà a restituire alla cittadinanza una parte di un edificio pubblico dal grande valore comunitario, in particolare per le generazioni che fino a pochi anni fa vi svolgevano l’attività scolastica.
In un borgo in cui il sisma ha seriamente impoverito l’offerta socio-culturale, la rifunzionalizzazione della struttura intende dare risposta alle esigenze aggregative della comunità ginesina, che qui potrà trovare attività ricreative, formative, occasioni di incontro e di fruizione culturale, anche grazie ad un’inedita collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati.
Il progetto “TE.TA.” prende avvio a partire da due asset specifici del territorio fortemente identitari che agiranno come volano di promozione e marketing: la vocazione teatrale (TE) e le specificità enogastronomiche (TA). A rendere il progetto innovativo ed attrattivo è proprio la messa a sistema dei due asset e la loro contaminazione reciproca, anche a partire dalle competenze e dal know-how dei partner che vi partecipano.
Le macro azioni del progetto che più nello specifico operano per un accrescimento dell’appeal e della riconoscibilità del territorio in relazione al suo patrimonio culturale, ambientale e sociale sono: la creazione di una Scuola di Teatro con un’offerta formativa qualificata, in presenza e da remoto, dedicata a giovani e a professionisti del settore, che valorizza il patrimonio storico e immateriale legato alla vocazione di San Ginesio come borgo degli attori; la realizzazione di un ristorante-emporio che ospiterà corsi, attività di formazione e divulgazione culinaria, veicolando in maniera distintiva a turisti, residenti temporanei e cittadini le caratteristiche del patrimonio enogastronomico ginesino e del territorio circostante; la produzione di contenuti multimediali e realtà virtuale dedicati ai beni culturali ginesini, i quali andranno a popolare i canali di promozione e fruizione dei servizi pensati per i remote workers, ponendo il sistema culturale ginesino al centro di una rete strutturata di Smart Towns.
In questo modo San Ginesio potrà rispondere alle crescenti tendenze relative ai piccoli borghi, intesi come luoghi in cui il patrimonio culturale materiale ed immateriale, così come i valori di comunità, possono farsi traini di forme innovative di residenzialità e di turismo.
Inoltre, le attività e gli eventi prototipali che a regime popoleranno l’hub e il centro di San Ginesio, verteranno ulteriormente su una valorizzazione del paesaggio e dei luoghi della cultura ginesini, proponendoli in particolare come mete privilegiate per un turismo a scala regionale e nazionale di tipo esperienziale e in grado di dar vita a flussi destagionalizzati e accrescendo le opportunità lavorative sul territorio.
Il Comune di Macerata si è aggiudicato il finanziamento di due milioni e 500mila euro previsto dal Pnrr (macro-misura B “Rilancio economico sociale”, sub misura B2 “Turismo, cultura, sport e inclusione”, linea di intervento B2.2 destinata a interventi per le aree del terremoto del 2009 e del 2016) per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio.
Il Comune – primo nella graduatoria regionale per il punteggio del progetto - ha partecipato al bando, in qualità di “Un altro importante finanziamento per Macerata e per tutta la provincia dato che “MaMa Tourism Rebuild” prevede un’area di intervento che ricade nei 44 comuni del cratere e lo sviluppo di un progetto sinergico che ha messo in campo varie professionalità e il nostro attaccamento al territorio – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Un ringraziamento alla struttura commissariale per l’attenzione rivolta al rilancio di Macerata come fulcro di un intero territorio che, dopo il sisma, sta ripartendo e che deve fare leva, grazie alla spinta turistica, sulla propria identità e sulle proprie autenticità”.
“Altra straordinaria vittoria della nostra amministrazione. Questo passaggio cruciale ci consente di rendere finalmente le terre maceratesi, anche attraverso MaMa, una destinazione turistica con una rete strutturata e innovativa di servizi analogici e digitali per i visitatori che scelgono la nostra bellissima terra – ha aggiunto l’assessore al Turismo Riccardo Sacchi -. Il partner selezionato, costituito da una rete di imprese qualificate nel settore dei servizi turistici di livello, ha presentato una proposta di qualità che parte dal concetto di comunità come punto di forza: sono proprio le persone che abitano i nostri borghi e i nostri centri storici i primi testimonial dell’esperienza unica, emozionante e irripetibile in cui ci si può immergere nel nostro territorio. Macerata assolve così al suo ruolo di Ente capofila, in grado di farsi interprete delle enormi potenzialità dei comuni della provincia, in particolare di quelli colpiti dal sisma, per rilanciare e promuovere il territorio con una prospettiva internazionale e con il fine precipuo di generare forti ricadute economiche, di immagine e di incoming turistico”.
Il progetto che ha come obiettivo finale la costituzione di una DMS (destination management system) dell’intero territorio coinvolto prevede varie fasi. Dopo un’analisi preliminare del contesto, un monitoraggio dei flussi turistici e l’elaborazione di un modello di marketing, si procederà a mettere in campo un intervento di digitalizzazione grazie alla creazione di una piattaforma che possa ospitare circa 1400 strutture turistiche.
Gli obiettivi sono aumentare lo sviluppo del tessuto locale produttivo e creativo del turismo digitale, migliorare la diffusione e la distribuzione del prodotto turistico locale sul mercato italiano e internazionale e garantire la massima visibilità dell’offerta turistica generata dal territorio. Tra le fasi di azione ci sono anche la progettazione e la realizzazione di contenuti editoriali e redazionali di comunità, il coinvolgimento degli stakeholder del territorio e la creazione di una associazione tematica locale tra comuni che sia aperta ai privati. Il progetto, infine, prevede anche l’organizzazione di un modello di comunicazione che promuova le ricchezze del territorio con contenuti narrativi e descrittivi originali che valorizzino il patrimonio materiale e immateriale.
I comuni coinvolti nel progetto “MaMa Tourism Rebuild” sono Macerata (Capofila), Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Montecavallo, Monte San Martino, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
È terminata ieri, alle ore 18:30, l'installazione delle due statue di padre Matteo Ricci e di Paolo Xu sulla facciata della Cattedrale di San Giovanni, provenienti dalla Cina. Con questa attività giunge finalmente a compimento la fabbrica di San Giovanni, avviata il 12 marzo 1600 dal cardinale Ottavio Bandini.
Il vescovo Nazzareno Marconi conferma i suoi sentimenti di stima e di gratitudine per quanti a vario titolo e livello hanno collaborato al buon esito dell’opera: gli uffici di Curia, i professionisti della direzione lavori Michele Schiavoni, Henry Gullini e Aldo Tuzio; le imprese del Rti Edil 93 Srl - Eures Arte Srl - Eredi Paci Gerardo Srl; lo studio tecnico 4D Service.
In particolare la Diocesi ringrazia la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e la città di Macerata con i loro settori, servizi e uffici di competenza.
"Ancora una volta - ha dichiarato il vescovo - si è dimostrato vincente il lavoro di squadra. È stata importante la reale collaborazione di tutti così come la qualificata competenza di ciascuno. Grazie a tutti".
Lunedì primo maggio la città di San Severino Marche intitolerà lo spazio tra via della Valle e via San Francesco, così come conosciuto da sempre dai settempedani, "Piazzetta dell’Africano" in memoria di chi, tre generazioni fa, avviò un'attività di accoglienza a Castello al Monte.
La cerimonia avrà luogo alle ore 17. Nel lontano 1932 la famiglia Severini prese in gestione quella che era l’osteria Biondi, già attiva dai primi anni del secolo scorso. L’impresa, partita dalla signora Odilla Striglio Marini e dal marito Enrico Severini, nel 1949 passò alle figlie Elena, Irma, Giovanna ed Onelia e al marito stesso, detto l’Africano, e il cui nomignolo stava ad indicare un negozio di tipicità alimentari, aperto nel 1952, e così da sempre identificato.
Nel corso degli anni l’attività originaria si è poi ampliata con la trasformazione della vecchia osteria in ristorante e, nel 1986, nella trasformazione dell’esercizio di affittacamere in albergo, l’attuale hotel Due Torri.
Oggi, giunta alla terza generazione, la famiglia Severini ha superato il giro di boa dei 90 anni di attività nella stessa struttura censita tra i locali storici delle Marche con legge regionale 5 del 2011. Un luogo dove ogni giorno la tradizione, soprattutto a tavola, si rinnova al pari di quella per l’accoglienza per esplodere addirittura in alcune particolari occasioni quali, ad esempio, il mercoledì delle ceneri quando vengono preparate le famose broccolette. Con esse un tempo si dava avvio alla quaresima.