Allarga le fila la polizia locale morrovallese. Il comandante Cinzia Latini ha dato il via libera all'assunzione a tempo pieno e determinato di Giovanni Festa, che sarà in carica fino al 19 gennaio 2024. Il nuovo agente andrà a rinforzare l'organico dei vigili urbani, in difficoltà da qualche mese a causa del congedo straordinario di una unità.
È anche grazie a questa assunzione che ieri mattina una squadra composta da tre agenti è scesa in strada per un servizio di pattugliamento del territorio, riprendendo le routine quotidiane dopo un periodo, quello estivo, nel quale l’attenzione è stata focalizzata soprattutto sul controllo della sicurezza durante i numerosi eventi organizzati in città.
Nel mirino la circolazione stradale in via Michelangelo, a Trodica, in via Martin Luther King, a Borgo Pintura, in contrada Crocette e contrada Cunicchio. In tutto sono stati controllati 22 veicoli ed elevate sei sanzioni, delle quali uno per guida con patente scaduta e una per guida senza assicurazione.
"Si è trattato di un servizio di pattugliamento mirato a fare da deterrente soprattutto per l'eccesso di velocità - precisa Latini -. La scelta di queste zone è arrivata anche considerando che si tratta delle strade che molti cittadini ci segnalano come quelle dove, appunto, auto e moto sfrecciano a tutto gas. D'ora in avanti vogliamo ripetere questi controlli con maggiore frequenza".
Più di 100 persone, provenienti da Marche,Umbria, Lazio, Campania ed Emilia Romagna hanno avuto la possibilità di visitare gratuitamente Pioraco e di ammirare le sue ricchezze culturali, architettoniche e storiche, ma anche lo splendido Polo Museale.
All’interno del progetto “Libertà di movimento”, infatti, U.S. Acli Marche Aps in collaborazione con il Comune di Pioraco, l’Associazione Musei di Pioraco e l’ASD Green Nordic Walking ha organizzato l’attraversamento di un percorso cittadino che ha permesso di visitare la chiesa della Madonna della grotta, il chiostro francescano, la chiesa di San Vittorino, il centro storico, il Museo della carta, della filigrana, dei funghi e dei fossili.
La manifestazione è stata anche accessibile alle persone sorde grazie al Servizio di interpretariato della Lingua dei Segni Italiana. Era infatti presente una rappresentanza dell’Ente Nazionale Sordi di Macerata guidata dalla presidente Maria Evangelista.
All’iniziativa erano presenti il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, il componente della Giunta regionale Coni Armando Stopponi, il presidente di U.S. Acli Marche Giulio Lucidi (a cui è stato assegnato il premio Gambero d’oro dalla locale amministrazione comunale) e il rappresentante di U.S. Acli Macerata Ulisse Gentilozzi.
La perdita dei capelli è una preoccupazione comune che può influenzare la fiducia in sé stessi e il benessere generale. Con l'evoluzione della tecnologia e delle pratiche mediche, le opzioni per il ripristino dei capelli sono diventate più avanzate e accessibili. I trapianti di capelli con tecnica di Estrazione delle Unità Folicolari (FUE) sono un metodo popolare che ha guadagnato notorietà negli ultimi anni grazie alla sua natura minimamente invasiva e ai risultati promettenti. Tra i molti paesi che offrono trapianti di capelli FUE, la Turchia è emersa come centro di eccellenza per questa procedura, attirando individui da tutto il mondo alla ricerca di una soluzione ai loro problemi di perdita di capelli.
Comprensione dei Trapianti di Capelli con Tecnica FUE
L'Estrazione delle Unità Folicolari (FUE) è una tecnica chirurgica per il ripristino dei capelli che comporta l'estrazione individuale dei follicoli piliferi da un'area donatrice e il loro trapianto nelle aree con capelli diradati o calvizie. A differenza del metodo tradizionale a striscia, la FUE non richiede la rimozione di una striscia di tessuto del cuoio capelluto, il che comporta una minore formazione di cicatrici e un periodo di recupero più rapido. Questo metodo è particolarmente adatto per coloro che hanno un'offerta limitata di capelli donatori o che preferiscono tagli di capelli più corti dopo l'intervento chirurgico a causa della sua natura discreta.
Confronto tra Trapianti di Capelli FUE e FUT
Nel valutare le opzioni di trapianto di capelli, è importante comprendere le differenze tra l'Estrazione delle Unità Folicolari (FUE) e il Trapianto delle Unità Folicolari (FUT). Il FUT, spesso chiamato metodo a striscia, comporta la rimozione chirurgica di una striscia di tessuto del cuoio capelluto dall'area donatrice, che viene quindi dissezionata in unità folicolari individuali per il trapianto. Sebbene il FUT possa essere efficace in alcuni casi, presenta alcune distinzioni notevoli rispetto alla FUE.
Una delle principali differenze è la formazione di cicatrici. Il FUT lascia tipicamente una cicatrice lineare dove è stata rimossa la striscia di tessuto del cuoio capelluto. Questa cicatrice può essere più evidente, specialmente per le persone che preferiscono acconciature più corte. D'altra parte, la FUE comporta piccole cicatrici circolari che sono meno evidenti e si mescolano ai capelli circostanti, rendendola una scelta preferita per coloro che danno priorità a cicatrici minime.
Un altro aspetto da considerare è il tempo di recupero. Il FUT comporta spesso un periodo di recupero più lungo a causa dell'incisione più grande e delle suture necessarie. I pazienti possono sperimentare più disagio e avere bisogno di più tempo di inattività durante il processo di guarigione. Al contrario, la FUE è minimamente invasiva, il che porta a un recupero più rapido e meno disagio post-operatorio.
Inoltre, la FUE consente un'estrazione più precisa dei follicoli piliferi, consentendo al chirurgo di selezionare selettivamente follicoli sani per il trapianto. Questo può risultare in un tasso di sopravvivenza dei trapianti più elevato e un aspetto più naturale. Il FUT, pur essendo ancora efficace, potrebbe avere limitazioni in termini di selezione e posizionamento dei trapianti.
In definitiva, la scelta tra FUE e FUT dipende dalle preferenze individuali, dai modelli di perdita di capelli e dai risultati desiderati. Entrambi i metodi hanno i loro meriti, e una consulenza approfondita con uno specialista esperto in trapianto di capelli può aiutare a determinare l'approccio più adatto in base alle circostanze uniche di ciascun paziente.
La Procedura
● Consulenza: Un trapianto di capelli FUE di successo inizia con una consulenza completa. Durante questo primo incontro, un medico esperto valuta il modello di perdita dei capelli del paziente, discute degli obiettivi e valuta la fattibilità della procedura.
● Selezione dell'Area Donatrice: L'area donatrice si trova di solito nella parte posteriore o ai lati della testa, dove i follicoli piliferi sono geneticamente resistenti alla calvizie. Questi follicoli vengono scelti con cura per garantire un aspetto naturale dopo il trapianto.
● Estrazione: I singoli follicoli piliferi vengono prelevati utilizzando micro-punch o strumenti. Questo processo è meticoloso e richiede precisione per ridurre al minimo il trauma ai follicoli piliferi.
● Creazione del Sito di Destinazione: Vengono effettuate piccole incisioni nell'area di destinazione in cui verranno posizionati i follicoli trapiantati. L'angolazione, la direzione e la densità di queste incisioni svolgono un ruolo cruciale nel raggiungere un aspetto naturale.
● Trapianto: I follicoli estratti vengono delicatamente posizionati nei siti di destinazione. Viene prestata particolare attenzione affinché la linea dei capelli appaia naturale ed esteticamente piacevole.
● Recupero e Risultati: Il recupero dopo un trapianto di capelli FUE è relativamente rapido rispetto ad altri metodi. Nel giro di poche settimane, i capelli trapiantati cadranno, facendo spazio alla crescita dei nuovi capelli. I risultati visibili iniziano ad apparire dopo alcuni mesi, con capelli più folti e dall'aspetto naturale che diventano evidenti entro un anno.
Candidati Idonei per i Trapianti di Capelli FUE
I trapianti di capelli FUE sono una soluzione versatile, ma non tutti sono candidati ideali per la procedura. In generale, le persone con stadi precoci o moderati di perdita dei capelli o coloro che cercano di ripristinare aree con capelli diradati sono i più adatti per la FUE. Coloro con una perdita di capelli più avanzata potrebbero dover gestire le proprie aspettative, poiché ottenere una copertura completa può essere difficile.
I buoni candidati per la FUE hanno anche un'area donatrice sufficiente con follicoli piliferi sani, generalmente situati nella parte posteriore o ai lati della testa. Questo è essenziale per un trapianto di successo, poiché i follicoli donatori sani assicurano una maggiore probabilità di sopravvivenza dei trapianti e un aspetto naturale. L'età può giocare un ruolo anche qui; le persone di oltre 20 anni sono spesso candidati migliori, poiché il loro modello di perdita dei capelli è più prevedibile.
È fondamentale che i candidati siano in buona salute generale e abbiano aspettative realistiche sui risultati. Una consulenza con un chirurgo qualificato per il trapianto di capelli è il modo migliore per determinare se la FUE è la scelta giusta, poiché possono valutare il modello di perdita dei capelli dell'individuo, l'area donatrice e la storia medica per fornire raccomandazioni personalizzate.
Perché la Turchia per i Trapianti di Capelli FUE?
Negli ultimi anni, la Turchia è diventata una destinazione ambita per le persone che considerano i trapianti di capelli FUE. Diversi fattori contribuiscono alla sua popolarità:
● Competenza: Le cliniche turche vantano chirurghi esperti e esperti che si specializzano in procedure di ripristino dei capelli. Il paese ha coltivato una reputazione per la fornitura di servizi medici di alta qualità nel settore.
● Economicità: I trapianti di capelli FUE in Turchia spesso sono più convenienti rispetto a molti altri paesi, rendendoli un'opzione interessante per coloro che cercano soluzioni convenienti senza compromettere la qualità.
● Strutture All'Avanguardia: Molte cliniche in Turchia sono dotate di tecnologia all'avanguardia, garantendo che i pazienti ricevano trattamenti avanzati e risultati ottimali.
● Supporto al Turismo Medico: Il governo turco ha riconosciuto il potenziale del turismo medico e ha adottato misure per agevolare il processo per i pazienti internazionali, tra cui processi semplificati per il rilascio del visto e facilità di accesso.
Cose da Considerare Prima di Optare per un Trapianto di Capelli FUE in Turchia
Sebbene la Turchia offra numerosi vantaggi per i trapianti di capelli FUE, è essenziale affrontare la decisione con attenta considerazione:
● Ricerca: Ricerca accuratamente le cliniche e i chirurghi. Cerca recensioni dei pazienti, foto prima e dopo e accreditamenti professionali per assicurarti di scegliere un fornitore affidabile.
● Consulenza: Pianifica una consulenza con la clinica o il chirurgo scelto prima di prendere impegni. Ciò ti permette di discutere le tue preoccupazioni, aspettative e eventuali fattori medici che potrebbero influenzare la procedura.
● Salute e Sicurezza: Conferma che la clinica aderisca a rigorosi standard di salute e sicurezza. Informarti sui processi di sterilizzazione, i protocolli di emergenza e le cure post-operatorie.
● Aspettative Realistiche: Mantieni le tue aspettative realistiche. Sebbene i trapianti di capelli FUE possano offrire miglioramenti significativi, potrebbero non produrre una testa piena di capelli identica alla tua densità originale.
Conclusioni
I trapianti di capelli con tecnica FUE offrono una soluzione promettente per le persone alle prese con la perdita dei capelli. La natura minimamente invasiva della procedura, unita alla possibilità di ottenere risultati dall'aspetto naturale, l'ha resa una scelta popolare per coloro che cercano di ripristinare la loro linea dei capelli. La Turchia è emersa come centro di eccellenza per i trapianti di capelli FUE, offrendo competenza, economicità e strutture moderne. Tuttavia, prendere una decisione informata è cruciale e richiede una ricerca accurata, consulenze e una comprensione realistica di ciò che la procedura può ottenere. Con un'attenta considerazione, i trapianti di capelli FUE in Turchia potrebbero essere il passo verso un rinnovato autostima e una vita più appagante.
Dal 1 settembre, il capo reparto Laerte Tombesi lascia i vigili del fuoco di Macerata per andare in pensione. Una carriera ricca di esperienze, sfide e soddisfazioni, che lo ha portato a partecipare a tutti gli eventi di calamità che hanno segnato la storia d'Italia negli ultimi decenni.
Laerte Tombesi è entrato nei vigili del fuoco nel 1982 come militare, dopo qualche anno da volontario. Nel 1991 è diventato permanente e ha fatto tutta la carriera da operativo fino a capo reparto. Ha sempre lavorato con passione, professionalità e spirito di sacrificio, mettendo al primo posto la sicurezza dei cittadini e dei suoi colleghi.
La sua prima calamità importante a cui ha partecipato attivamente è stata la grande frana di Ancona nel dicembre 1982, quando era ancora militare. Un evento drammatico che vide quasi tremila sfollati. Laerte Tombesi ricorda con emozione le operazioni di soccorso e le difficoltà incontrate.
Poi da permanente ha affrontato numerose calamità tra cui tutti i terremoti e molte alluvioni che hanno colpito il nostro paese. I più grandi nel 1992 a Pisa e nel 2003 a Termoli, dove, con le varie squadre di intervento dei vigili intervenute sul posto, ha salvato molte vite umane. Nel 2002 è partito con la colonna mobile dell'Emilia Romagna in Sicilia a Catania per l'eruzione dell'Etna, assistendo gli abitanti minacciati dalla lava.
Laerte Tombesi, con i suoi anni di esperienza professionale e di vissuto profondo che ha visto tragedie ma anche rinascite, è stato un mentore per i giovani vigili del fuoco, trasmettendo loro la sua passione e i suoi insegnamenti.Ora si prepara a godersi la sua meritata pensione, ma non smetterà mai di essere un vigile del fuoco!
Partiamo con Contram Mobilità! È aperta la campagna abbonamenti Contram Mobilità per l’anno scolastico 2023/2024.
Dal 4 settembre saranno aperte le rivendite temporanee, oltre a quelle storiche, per permettere ai nuovi abbonati di fare il tesserino Contram Mobilità e procedere all’acquisto.
Le sedi delle rivendite: Apiro, Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Corridonia, Fabriano, Macerata, Montegiorgio, Potenza Picena, Recanati, Treia, San Ginesio. Gli utenti già tesserati possono fare i loro acquisti come di consueto on line dal sito contrammobilita.it o attraverso l’App Contram Mobilità.
L’abbonamento annuale scolastico parte dal 1° giorno di ogni mese e sarà valido per 12 mesi ma si paga l’equivalente di 7 mesi e mezzo (è comprensivo del premio fedeltà estivo con cui si viaggia in periodo non scolastico in tutta la Regione).
Se si è ottenuto il bonus trasporti, ci può essere un ulteriore risparmio di 60 euro. (Sarà possibile effettuare un tentativo di richiesta del bonus a partire dalle ore 8.00 del 1° settembre 2023 per usufruire degli eventuali fondi residui 2023. Riferimento: bonustrasporti.lavoro.gov.it. L'iniziativa per il momento non sarà rifinanziata)
L’elenco completo delle rivendite è su contrammobilita.it, gli orari e gli itinerari sono consultabili al numero verde 800 037
Il comandante della Polizia locale Danilo Doria ha firmato un’ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione in occasione della processione di San Giuliano prevista per domani, 31 agosto. Il percorso della processione, che partirà alle 19:00 in piazza Strambi, procederà per via Don Minzoni, piazza della Libertà, largo Amendola, via Gramsci, piazza Oberdan, via XX Settembre, via Crescimbeni, piazza Vittorio Veneto, corso della Repubblica, piazza della Libertà, via Don Minzoni fino a tornare in piazza Strambi.
È previsto il divieto di sosta con rimozione coatta dalle 14:00 alle 20:00 in piazza Strambi, piazza Oberdan, via XX Settembre, via Crescimbeni (da via XX Settembre a piazza Vittorio Veneto) e piazza Vittorio Veneto. Per tutte le altre vie e piazze interessate dal percorso della processione si attueranno le disposizioni in vigore con l’ordinanza 311/23 e seguenti.
Previsto, inoltre, il divieto di transito all’intersezione tra via Zara e via Armaroli durante lo svolgersi della manifestazione con conseguente deviazione del traffico in via Armaroli dei veicoli in ingresso da Rampa Zara.
Attraverso un volantino affisso nel supermercato che ha accolto l’iniziativa, il Comitato di Camerino della CRI ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno aderito alla raccolta alimentare del 12 agosto.
Grazie alla generosità dei concittadini e soprattutto al lavoro svolto dai volontari del locale Comitato, sono stati raccolti circa 411 kg di alimenti di prima necessità (pasta, riso, olio, farina, legumi, tonno in scatola ecc.) che verranno donati a persone indigenti del territorio.
L’attività rientra nella tradizionale funzione di “Supporto ai bisogni primari” dell’Area Sociale della Croce Rossa Italiana. Lo scopo del “Supporto di prima necessità” è quello di rispondere ai bisogni primari delle fasce più deboli distribuendo beni di prima necessità, come i viveri.
Viva soddisfazione per il risultato ottenuto è stato espressa dal presidente Gianfranco Broglia, dalla delegata all’area 2 “sociale” Mirella Buccolini, che si occupa dei vari aspetti dell’organizzazione, e da tutti i volontari della CRI di Camerino.
“Desideriamo ringraziare pubblicamente tutti coloro che hanno scelto di dare il loro contributo – si legge nel volantino – e il supermercato Superconti di Camerino per il loro aiuto e la loro ospitalità”.
Il gruppo Aido Comunale di Montecassiano, in occasione del 50° anniversario della fondazione dell'Aido Nazionale, ha dipinto una panchina già collocata in via R. Catena, nelle immediate vicinanze del Monumento dell’Avis.
Sulla panchina è stata apposta una targa con il logo Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule) recante la frase "Io dono...non so per chi ma so perché".
Alla cerimonia hanno preso parte i componenti del direttivo del gruppo comunale di Montecassiano Rachele Ricciardi (presidente), Leonardo Carelli (vice presidente vicario), Rita Francioni (vice presidente), Ricciardi Francesco (amministratore), Mabel Ciabocco (segretaria), Stefania Montironi, Marco Ciucciovè, Noemi Gironella e Rebecca Ricciardi (consiglieri), nonché il presidente del gruppo Aido provinciale di Macerata Elio Giacomelli.
Presenti per l’amministrazione comunale gli assessori Barbara Vecchi, Ilaria Matteucci e il consigliere Tristano Grandinetti. A seguire, nella serata, presso la Taverna di San Salvatore sita nel centro storico di Montecassiano, patrocinata dal Comune di Montecassiano, si è tenuta una cena solidale che ha visto la partecipazione di 180 persone il cui ricavato, 2800 euro, sarà destinato alle attività di sensibilizzazione e promozione della cultura del dono promosse da Aido Montecassiano sul territorio.
La serata è stata allietata anche da giochi popolari organizzati dai numerosi volontari, con doni offerti da sponsor locali. Il presidente dell’Aido di Montecassiano, fondato nel 1980 che oggi conta circa 300 iscritti, nell’esprimere la sua soddisfazione per le iniziative intraprese, ha ringraziato tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno contribuito alla riuscita dell’evento e in particolare Monica Latinim che si è prodigata in modo speciale.
Torna come ogni domenica, la rubrica curata dall'Avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti coniugali ed extraconiugali e le relative condotte poste in essere dagli stessi protagonisti con relative responsabilità.
Ecco la risposta dell'avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Civitanova Marche che chiede: "Commette reato l’amante che rivela alla moglie il tradimento del marito?"
L'amante stanca di essere trattata come la seconda scelta, non ne può proprio più, decide così di rivelare il tradimento del fedifrago. In casi come questi commette un reato? Può cioè essere perseguibile penalmente per aver sbugiardato il coniuge traditore?
Cerchiamo di capirlo insieme, premettendo che la tecnologia in questi casi, è uno strumento potentissimo. Non è infrequente infatti ai giorni nostri che i matrimoni finiscano per foto pubblicate sui social o messaggini inviati al coniuge tradito. In ogni caso è bene sapere che la giurisprudenza non ha mancato di punire in certi casi l'amante vendicativa. Vediamo in che modo e a che titolo.
La Corte di Cassazione, ad esempio, con la sentenza n. 28852/2009 ha inquadrato la condotta dell'amante che, inviando alcuni sms alla moglie tradita, l'ha informata del tradimento del marito, come molestia e disturbo alle persone.
Illecito che le è costato le spese processuali e una multa di 1000 euro. A nulla sono valse le difese dell'amante, che in sua difesa ha affermato che il tradimento era già noto alla moglie e che comunque si è limitata a inviare solo qualche sms.
Per gli Ermellini (i giudici della Cassazione, ndr) anche pochi messaggi possono ledere la dignità, il decoro e l'onore della persona offesa, soprattutto se gli stessi riportano anche espressioni di disprezzo dell'uomo verso la sua compagna di vita.
Con la sentenza n. 28493/2015 la Cassazione è giunta alle stesse conclusioni, in relazione alle rivelazioni che la ex amante, per vendetta, ha comunicato alla moglie del traditore, in tre lunghe telefonate.
Gli Ermellini non hanno tenuto conto del fatto che le conversazioni, a detta dell'amante, non sono state assillanti e che comunque era nell'interesse della moglie essere informata della condotta del coniuge.
In un altro caso invece, sul quale la Cassazione si è pronunciata con la sentenza n. 29826/2015, ha commesso reato di atti persecutori (stalking) l'amante che ha rivelato al marito il tradimento della moglie, lo ha reso pubblico, ha inviando lettere al tradito sul luogo di lavoro e numerosi sms dal contenuto volgare e infine ha scritto frasi ingiuriose proprio sui muri della scuola frequentata dai figli della donna.
Gli Ermellini hanno valorizzato ai fini del reato le svariate condotte persecutorie che hanno recato un indubbio danno alla riservatezza e all'intimità sessuale, provocando uno stato persistente di disagio e ansia a tutti i membri della famiglia, che hanno subito ripercussioni anche nell'ambiente lavorativo e scolastico.
Diverse sentenze hanno condannato anche per diffamazione l'amante che ha rivelato la propria relazione con una persona spostata, pubblicando foto e messaggi espliciti della relazione sulla propria pagina Facebook o su altro social.
Il reato si configura in questi casi perché la vita di relazione tra due coniugi non è un fatto d'interesse pubblico, per cui nel momento si rende noto a un numero indeterminato di soggetti il tradimento si lede il diritto alla riservatezza delle persone offese.
È anche possibile che l'amante ferita si limiti anche solo a minacciare il coniuge di rivelare all'altro il tradimento; in questo caso, il soggetto a cui la minaccia è rivolta può denunciare l'amante gelosa e la stessa può andare incontro alla condanna per il reato di minacce di cui all'articolo 612 del codice penale.
Pertanto, in risposta al nostro lettore, la condotta dell’amante che rivela alla moglie il tradimento del marito può comportare a seconda della modalità utilizzata condotte penalmente rilevanti che vanno dalla molestia allo stalking. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il re della disco marchigiana, Silvano Ascani, ha festeggiato il compleanno sulla spiaggia di Civitanova Marche in compagnia di pochi intimi. A brindare per il compleanno del celebre imprenditore, sotto gli ombrelloni del suo Shada, erano presenti alcuni amici fra cui Umberto Antonelli, la moglie Katia e il nostro direttore, Guido Picchio oltre ad altre due amiche.Ascani ha fatto la storia della movida adriatica a partire dagli anni '70, fondando alcune fra le più celebri discoteche della riviera: dal Green Leaves al Babaloo, fino allo Shada e alla Serra ha saputo far ballare generazioni di marchigiani. Agli auguri si aggiunge anche la redazione di Picchio News.
È arrivata la conferma ufficiale dei due ulteriori finanziamenti chiesti dal comune di Potenza Picena relativi alla ristrutturazione e al miglioramento sismico dei beni comunali. Si tratta di un milione e 890 mila euro che vanno a finanziare i progetti per i lavori all’Auditorium “Ferdinando Scarfiotti” presso la ex chiesa di Sant’Agostino (490 mila euro) e per l’ex Istituto di Avviamento Professionale, che si affaccia lungo Corso Vittorio Emanuele (1 milione e 400 mila euro).
"Due nuovi progetti che ampliano il già consistente pacchetto di interventi post sisma sul nostro territorio - ha sottolineato l'assessore Luisa Isidori -. Infatti, è a buon punto la progettazione della nuova scuola media di Porto Potenza Picena, che necessita di essere demolita e ricostruita, per la quale sono già stati fatti gli incontri con il personale didattico e con il Consiglio di Istituto. A Potenza Picena stanno procedendo le progettazioni dell’ex Convento di Sant’Agostino, attuale sede dell’Ufficio Tecnico Comunale, del Palazzetto del Podestà e dell’asilo nido".
In questi giorni sono state avviate le procedure per effettuare gli affidamenti dei servizi tecnici inerenti la progettazione anche per gli ultimi due recentissimi finanziamenti, ovvero ex Avviamento ed Auditorium, al fine di rispettare le scadenze stabilite dalla struttura Commissariale per la ricostruzione post sisma.
Cambiamenti in vista per la viabilità in città in occasione dei festeggiamenti per il patrono san Giuliano in programma dal 26 al 31 agosto. L’ordinanza per regolamentare la circolazione stradale e la sosta, emessa dal Comando della polizia locale di Macerarata, prevede dalle 7 del 26 agosto sino alle 13 del primo settembre il divieto di sosta con rimozione forzata in piazza della Libertà, anche per i veicoli a servizio di persone titolari di contrassegno per disabili. In via Don Minzoni, inoltre, dalle 16 del 28 agosto e dalle 20 del 29 agosto divieto di transito eccetto autorizzati e veicoli mezzi d'emergenza.
Il 30 e 31 agosto, invece, in occasione del ritorno delle tradizionali bancarelle per la fiera di San Giuliano si prevede quanto segue:
divieto di sosta con rimozione forzata:
- dalle 10 del 30 agosto, fino alle ore 3:00 del 1° settembre: piazza Mazzini – piazza Cesare Battisti – via Gramsci – corso Matteotti – via Tommaso Lauri – via Garibaldi – vicolo Torri – Piazza Annessione – viale Trieste – piazza N. Sauro (nel tratto adiacente la cinta muraria e largo compreso tra viale Trieste e corso Cairoli) – corso Cavour – Galleria Luzio – piazza della Vittoria – piazza Garibaldi (lato monumento, lato Ass. Vittoria e tratto compreso tra i Cancelli e viale Puccinotti eccetto veicoli di polizia e soccorso);
- dalle 12 del 30 agosto fino alle 24 del giorno successivo, eccetto veicoli degli operatori concessionari di posteggio nella fiera, nelle seguenti località: Viale Leopardi, sul lato sinistro dopo l’ultimo attraversamento pedonale;
- dalle 19 alle 24 del 30 agosto e dalle 15 del 31 agosto alle ore 01,00 del 1° settembre in piazza Nazario Sauro, parcheggio in concessione APM, eccetto autombulanze, veicoli forze dell'ordine e veicoli a servizio di persone disabili;
- dalle 19 alle 24 del 30 agosto e dalle 15 del 31 agosto alle ore 01,00 del 1° settembre in via Armaroli, dall’intersezione con via Zara, sul primo tratto lato destro per circa 30 metri, dove segnalato, per consentire l’istituzione del doppio senso di circolazione;
- dalle 18 alle 24 del 30 agosto in piazza XXX Aprile;
- dalle 15 alle 21 del 31 agosto in via Don Minzoni, tratto da via Zara a piazza Strambi;
- dalle 15 alle 21 del 31 agosto in piazza Strambi
Limitazioni alla circolazione nel centro storico. Dalle 12 del 30 agosto fino alle ore 1:00 del giorno successivo e dalle 8:30 del 31 agosto fino alle 1:00 del giorno successivo:
- divieto di transito in via Zara, all’altezza dell’intersezione con via Armaroli, eccetto veicoli di polizia e soccorso, taxi, veicoli della Pro Loco e/o Associazioni con apposito “pass”, veicoli a servizio dei disabili, residenti, veicoli autorizzati a raggiungere l’area privata della Curia Vescovile, veicoli dei concessionari di posteggio per la fiera, veicoli che devono effettuare operazioni di carico e scarico (questi ultimi fino alle 15 del 30 agosto e fino alle 10 del 31 agosto).
- All’occorrenza, le stesse limitazioni saranno adottate anche all’inizio di Rampa Zara, all’intersezione con viale Leopardi, con possibilità di accesso anche per i veicoli diretti in via Armaroli, fino ad esaurimento dei posti di parcheggio disponibili.
- Negli orari di maggiore affluenza e di difficoltà di transito veicolare in uscita su via Berardi/via Lauri è previsto il divieto di transito in via Armaroli con contestuale istituzione del doppio senso di circolazione/senso unico alternato;
- divieto di transito in piazza Annessione, eccetto veicoli di polizia e soccorso, taxi, veicoli a servizio dei disabili, residenti con permesso, veicoli dei concessionari di posteggio per la fiera, veicoli che devono effettuare operazioni di carico e scarico;
- divieto di transito in Porta Convitto, con istituzione del doppio senso di circolazione in via Mozzi e largo Affede per consentire l’uscita dalla ZTL dei veicoli autorizzati;
Dalle 21 alle 24 del 30 agosto e dalle 21 alle 24 del 31 agosto divieto di transito in via Don Minzoni (da via Zara a piazza della Libertà e da via Zara a piazza Strambi solo il 31 agosto dalle 18) eccetto veicoli di polizia, soccorso, e veicoli della Pro Loco con apposito "pass".
Dalle 12 del 30 agosto fino a cessate esigenze della fiera e successiva pulizia della strada (ore 03:00 circa del 1° settembre):
- Divieto di transito in viale Puccinotti, viale Trieste, via Caduti di Nassyria, in via Pannelli (da via Nana a viale Trieste), in corso Cavour con sbarramento in piazza della Vittoria (fino alle 13:30 circa sarà consentito il transito degli autobus APM);
- sull’area dei Giardini Diaz, piazza Garibaldi, all’uscita di via Armaroli su corso Matteotti, con sbarramento: nel tratto di via Armaroli compreso tra via Berardi e corso Matteotti (senza sbocco) sarà temporaneamente consentito il doppio senso di circolazione per i soli residenti per l’accesso alle aree private.
Percorsi alternativi con la chiusura di corso Cavour il traffico sarà deviato sul percorso via Roma – via Issy Les Moulineaux, via Cioci, via Cadorna, via Mugnoz, via Mameli, via Piave e viale Don Bosco.
Per via della presenza del Luna Park, previsto anche il divieto di transito nel piazzale Alcide De Gasperi, divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata, istituzione temporanea durante lo svolgimento del luna park di 3 stalli di sosta per portatori di handicap.
Le Marche resteranno un’area strategica per FlixBus, anche in vista della bassa stagione. Dopo aver potenziato, per l’estate, le tratte interregionali con la costa, nei prossimi mesi la società continuerà a scommettere anche sull'entroterra, in linea con la volontà di supportare lo sviluppo di un turismo destagionalizzato, sostenibile e di valore aggiunto per il territorio.
Da un lato, infatti, nei prossimi mesi la società continuerà a servire i capoluoghi di provincia di Ancona, Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno, garantendo collegamenti con le altre regioni italiane. Inoltre, nel caso di Ancona, collegata senza cambi con più di 100 città, si potrà continuare a viaggiare anche da e verso l’estero, grazie alle connessioni esistenti con città come Monaco di Baviera, Francoforte e Zurigo.
Allo stesso tempo, FlixBus continuerà a garantire il servizio da e verso l'Adriatico, collegando Senigallia, Porto Recanati, Porto Potenza Picena, Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Pedaso, Grottammare, San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima e Porto d’Ascoli e l’entroterra, offrendosi come soluzione di viaggio per raggiungere i centri di Osimo, Loreto, Tolentino e Muccia.
Veicolando i flussi di visitatori verso l'entroterra marchigiano, e indirizzandoli anche in bassa stagione verso mete tipicamente considerate estive, FlixBus intende supportare l’affermazione sul territorio di un sistema turistico più sostenibile, capace di creare valore aggiunto per la regione e le comunità che la abitano, in antitesi con la filosofia del "mordi e fuggi" e in contrasto ai rischi dell’overtourism.
In questo, giocano un ruolo importante sia la disponibilità di servizi di mobilità collettiva, in sostituzione dell’auto privata, sia la destagionalizzazione dei flussi, finalizzata alla deconcentrazione del traffico.
"Crediamo in una nuova idea di viaggio, fondata sull’attenzione agli aspetti ambientali e capace di esaltare le ricchezze e la varietà del territorio. Potenziando i servizi di mobilità collettiva in aree di possibile richiamo per il turismo, soprattutto quelle difficilmente raggiungibili senza ricorrere all'auto, vogliamo contribuire all’affermazione di questo nuovo approccio virtuoso al viaggio. Inoltre, facilitando l’accesso ai piccoli centri marchigiani, vogliamo contribuire ad ampliare il ventaglio delle esperienze a disposizione di chi arriva dalle altre regioni per valorizzare al meglio il territorio e tutte le sue sfaccettature, con l’obiettivo finale di creare nuove opportunità per il turismo e, quindi, per le economie locali", ha affermato Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia.
Delle 19 destinazioni collegate da FlixBus nelle Marche, ben 9 - oltre il 47% del totale - hanno meno di 20.000 abitanti (in Italia, la percentuale di fermate in centri di queste dimensioni è del 40%).
Lavori sulla linea ferroviaria, il passaggio a livello di viale Labastide Murat (km 45+362) resta chiuso per altri 3 giorni. Il provvedimento di chiusura resterà valido dalle ore 8:00 di oggi alle ore 12:00 di venerdì 25 agosto, con conseguente divieto di transito veicolare.
"Il transito pedonale dovrà essere garantito, adottando tutti gli accorgimenti necessari affinchè avvenga in sicurezza", si legge nell’ordinanza della polizia locale di Tolentino. La ditta esecutrice dei lavori è incaricata di apporre tutta la segnaletica stradale e di cantiere e, in particolare, la segnaletica di presegnalazione della modifica della viabilità, che dovrà essere apposta con 48 ore di anticipo, nelle vie che intersecano con viale Labastide Murat (via Arsiero e viale Vittorio Veneto).
Le Marche tornano a sorridere con il 10eLotto. Nel concorso di martedì 22 agosto, come riporta Agipronews, a Montefano, in provincia di Macerata, è stato indovinato un '9' da 20 mila euro.
La puntata del fortunato vincitore è stata fatta all'edicola Caporaletti. L'ultimo concorso del "10eLotto" ha distribuito premi per oltre 23 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 2,4 miliardi di euro in questo 2023.
Anche Treia, oltre a Tolentino, ha risposto all’appello della Prefettura per l’affidamento temporaneo di uno dei cinque minorenni arrivati con la nave Ong Humanity 1 al porto di Ancona (non accompagnati) e assegnati a Macerata.
Si tratta di un sedicenne proveniente dalla Libia, sbarcato a Ferragosto dopo aver affrontato un "viaggio della speranza" da solo, attraversando il mar Mediterraneo. L’adolescente è stato affidato a una famiglia del posto, individuata dal sindaco Franco Capponi il quale si è assicurato che sia adeguata ad assolvere alla finalità d’integrazione sociale del giovane straniero e non accompagnato.
La collocazione, seppure temporanea, garantisce un luogo sicuro per il tempo necessario a reperire l’inserimento del giovane in una comunità educativa per minori che attualmente non è disponibile, da verifica dei servizi sociali.
Treia insieme ad altri quattro comuni della provincia ha risposto così alla richiesta avanzata dalla prefettura di Macerata: "Il giorno di Ferragosto ho ricevuto, come altri colleghi, questa richiesta e abbiamo cercato di attivarci insieme ai Servizi Sociali per trovare subito una sistemazione adeguata per la prima accoglienza del ragazzo- spiega il primo cittadino Franco Capponi - Ci è sembrato doveroso rispondere a quella che era ed è una situazione di emergenza, ancora di più visto che si tratta di un minore non accompagnato".
"Nonostante il viaggio affrontato e tutto ciò che esso comporta, il giovane sta bene. La comunità treiese - conclude il sindaco Capponi - con questo gesto si dimostra ancora una volta accogliente e inclusiva. Sarà nostra premura essere vicino a questo ragazzo, che si trova lontano da casa e dalla famiglia, offrendo la giusta ospitalità nell’attesa di definire il percorso più adeguato di tutela, insieme alla Prefettura".
Atto vandalico ai danni di uno dei muri di recinzione del cortile della ex scuola Bezzi, nella zona retrostante il complesso monumentale della Basilica di San Nicola, a Tolentino.
Da quanto si è potuto ricostruire, sembrerebbe che alcuni ragazzi con una sbarra di ferro, rinvenuta proprio nei pressi del manufatto, abbiano scalzato i mattoni, aprendo una profonda fessura sul muro, indebolendo anche la portata muraria e rischiando che tutta la recinzione in ferro potesse cadere sulla via sottostante.
Grazie alle telecamere presenti l'autorità giudiziaria sta indagando e risalendo agli autori di questo gesto. "Siamo molto dispiaciuti - ha detto il sindaco Mauro Sclavi - per questo ennesimo scellerato atto vandalico che ha danneggiato la recinzione di un monumento simbolo della nostra città che è anche la casa di tutti noi e dei ragazzi in particolare, oltre che del co-Patrono".
"Con Padre Giustino, Padre Provinciale degli Agostiniani, siamo rimasti davvero costernati e dispiaciuti per questo comportamento davvero insensato e inspiegabile. Comunque lascio aperta la porta del mio ufficio agli autori di questo deprecabile gesto per parlare e capire quali sono i loro disagi, evitando complicazioni più gravi, anche giudiziarie, magari mettendosi a disposizione del Comune per riparare il danno fatto. Si confida nel buonsenso e nel ravvedimento di chi purtroppo, in un momento di scarsa lucidità, ha causato alla nostra comunità questo danno, assolutamente inutile ed evitabile. Vista la situazione già dalle prossime ore sarà nostra premura intervenire per sistemare e richiudere la buco sul muro", conclude il sindaco.
La fede non va mai in vacanza e nell’Italia dei cammini sono molte le persone che, anche in questo periodo, scelgono di dedicarsi alla preghiera e al raccoglimento in luoghi dal sapore spirituale genuino come quello francescano.
Le Marche sono costellate di luoghi segnati dal passaggio di San Francesco e dalla presenza multiforme dei suoi figli. Tra tutti, la città di San Severino Marche ha il privilegio di custodire nel suo territorio l’antico monastero di San Salvatore in Colpersito, uno scrigno di assoluto valore.
Esso, infatti, rappresenta nel territorio marchigiano un caso unico: quello di un luogo specifico citato due volte dalle fonti biografiche più antiche, quali la Vita prima del 1229 e la Vita seconda del 1246, entrambe di Tommaso da Celano, e la Leggenda maggiore di San Bonaventura del 1263.
Il Poverello di Assisi passò a Osimo, ad Ascoli Piceno e in diversi altri luoghi della Regione, citati in maniera generica, ma del monastero di San Salvatore in Colpersito si parla in maniera esplicita in rapporto a due significativi eventi della vita del Santo: la conversione del "Re dei versi", al quale Francesco darà il nome di fra Pacifico (e non è illecito pensare che questi possa avere aiutato il Santo di Assisi nel comporre la melodia del Cantico di frate Sole), e la storia della pecorella salvata dal Santo nelle campagne di Osimo e consegnata alle religiose che abitavano a Colpersito.
Qui la storia trasuda dalle antiche pietre, visto che la struttura risale all’undicesimo secolo, e dal volto vivente del magnifico crocifisso ligneo che domina la chiesa: piccolo nelle dimensioni eppure con diverse strutture recettive e un bel verde intorno, il convento di Colpersito permette di offrire quel clima semplice, sereno e autentico che ha reso famosi i conventi dei frati cappuccini.
Per tutti questi motivi, i frati cappuccini che abitano in questo luogo dalla fine del XVI secolo, ne hanno fatto un frequentatissimo Centro di esperienza e di formazione francescana capace di attrarre anche diverse persone da tutta Italia.
"Due sono gli orientamenti portanti di questo progetto - spiega fra Sergio Lorenzini, ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche -: fare del convento un spazio di vita evangelica dal sapore francescano, da vivere e far vivere a quanti saranno accolti, e offrire questa struttura per iniziative di formazione francescana come incontri, catechesi, ritiri spirituali, giornate di studio e di approfondimento della grande tradizione testuale ed esperienziale del francescanesimo, e, in particolare, della vicenda e degli scritti di Francesco d’Assisi".
Un po’ di storia sarà utile ad apprezzare ancor più la grande valenza del luogo. Il più antico documento che ricordi la chiesa di San Salvatore è la donazione che Gislerio, figlio di Mario, fa di essa nel 1047 a Pietro, abate di San Michele in Domora.
I monaci benedettini, che dimoravano nel monastero rupestre oggi detto "Grotte di S. Eustachio", godettero diritti su di essa fino al 1230, allorché il pontefice Gregorio IX rese del tutto autonoma la chiesa che ormai apparteneva alle clarisse. Il titolo, San Salvatore, è legato alla venerazione del grande crocifisso ligneo, scolpito verso la fine del secolo XII, che riproduce il volto del Salvatore con gli occhi aperti, secondo la più antica iconografia del Cristo.
Alla fine del XII secolo, si riunirono a Colpersito alcune donne che conducevano vita consacrata, forse delle penitenti collegate all’abbazia di Domora da cui la chiesa dipendeva. Furono esse ad accogliere più volte san Francesco e ad essere affidate dal vescovo di Camerino ai frati minori, prima ancora che fosse giuridicamente approvata la loro Regola.
Il 16 giugno 1223, infatti, il vescovo Atto, alla presenza di fra Paolo (quello che consigliò a Francesco di portare la pecorella alle "povere recluse"), firmava il documento con cui le esentava da ogni onere temporale nei suoi confronti e concedeva loro visitatori e correttori tra i frati minori. Questo, conservato nell’archivio capitolare di San Severino, è il primo atto pubblico in cui compare il nome di Francesco, ed è anche il più antico documento che attesti la presenza del movimento francescano femminile nelle Marche.
Dal 1226, durante l’ultimo anno di vita di Francesco, fu nominato "visitatore" proprio frate Pacifico, che qui fu convertito dal Santo di Assisi. Le "damianite" (che vivevano cioè come le sorelle di San Damiano, dove ancora era Chiara), rimasero nel monastero fino al 1457, quando, dopo un lungo periodo di guerre e pestilenze, rimaste in poche si rifugiarono presso gli altri monasteri sorti nel frattempo a San Severino. Per un secolo l’edificio rimase abbandonato, affittato come stalla dai canonici ai caprai di Visso, che guidavano i loro greggi fino ai pascoli settempedani.
Un secolo più tardi nel 1556, la chiesa e il monastero furono di nuovo abitati da alcuni sacerdoti del luogo che vi fondarono la Confraternita del SS. Salvatore e nel 1566, all’indomani del Concilio di Trento, vi costituirono il primo seminario della Diocesi ma l’esperienza non durò a lungo e il 15 aprile 1576, domenica delle Palme, dopo ripetute richieste da parte del Consiglio comunale, i cappuccini presero possesso del luogo piantandovi la croce.
Due settimane dopo venne ritrovato sotto il duomo il corpo di San Severino, patrono della città, e questo fu visto come un premio celeste alla città per aver accolto i cappuccini nel proprio territorio. Da allora, in più di quattrocento anni, i cappuccini hanno via via trasformato la chiesa e il convento dalle antiche forme alle attuali, aggiungendo nel XVIII secolo le due cappelle laterali, l’ornato ligneo dell’altare maggiore e il tabernacolo.
La preghiera e la dimensione contemplativa, il valore della fraternità e dell’accoglienza, il servizio al popolo e ai poveri in maniera particolare, il rapporto con la bellezza del creato, sono i cardini di questa nuova esperienza, che seguendo i passi di san Francesco, porta a San Severino Marche e al monastero di San Salvatore in Colpersito.
Lunedì 21 agosto - alla presenza del sindaco Patrizio Leonelli, del vicesindaco Roberto Pupilli, dell'assessore Elisabetta Torregiani e del consigliere regionale Renzo Marinelli - è avvenuta la presentazione e la messa in funzione della ciclostazione per e-bikes con punto ricarica veicoli elettrici sita in Piazza Dante.
All'evento sono intervenuti anche il presidente della Contram Stefano Belardinelli e il geometra Sergio Mancinelli oltre all'architetto Valentina Gagliardi della Contram S.p.A. La ciclostazione di Castelraimondo si compone di 8 stalli per l’alloggiamento di e-bikes più una colonnina di ricarica per veicoli.
La ciclostazione di Castelraimondo fa parte della rete di ciclostazioni nate con il progetto "Sistema di Mobilità Sostenibile Ciclabile nelle Vallate del Chienti e del Potenza", arrivato a conclusione da qualche mese e che ha visto come stazione appaltante l’Unione Montana Potenza, Esino Musone.
La ciclostazione è di proprietà del Comune e sarà gestita dalla Contram Mobilità s.c.p.a., nell’ambito dell’integrazione dei servizi di trasporto pubblico locale della Provincia di Macerata, per il tramite dell’impresa consorziata Contram S.p.A.
La gestione è garantita dal sito: "contram.ecospazio.it", un’applicazione che può essere utilizzata anche da smartphone e che rende l’utente completamente autonomo. È sufficiente registrarsi, collegare un metodo di pagamento e seguire le semplici istruzioni che si trovano sia on line che affisse sulla ciclostazione.
La ciclostazione di Castelraimondo andrà a fare parte di un più ampio circuito di ciclostazioni dell'entroterra (in espansione) che al momento comprende Camerino e Sefro. Questo sta a significare che l’utente potrà fruire con il suo account e la medesima applicazione di tutti i servizi legati alle ciclostazioni ad esso connesse e, ad esempio, prendere una bicicletta a Camerino, riconsegnarla a Castelraimondo e poi recarsi in stazione (facilmente raggiungibile a piedi da Piazza Dante) a prendere un treno o un autobus.
"È stato un incontro interessante e utile quello avuto a Pieve Torina con il consigliere dell’Ambasciata della Repubblica di Cina (Taiwan) presso la Santa Sede, Antonio C.H. Cho. Con lui abbiamo parlato di possibili collaborazioni, soprattutto sul piano culturale, nella logica di alzare il livello di confronto e scambio con realtà che, pur lontane, possono vicendevolmente offrire punti di vista differenti e suggerimenti utili per affrontare le sfide della globalizzazione".
È il sindaco, Alessandro Gentilucci, a dare notizia della visita del diplomatico taiwanese. "Siamo un piccolo territorio, ma le nostre peculiarità vanno fatte conoscere e sperimentare: ecco perché ho voluto che il consigliere Cho potesse camminare lungo il percorso kneipp, visitare il ponte romano, l’antico mulino ad acqua e godersi un aperitivo in piscina. Gli abbiamo donato una incisione che raffigura il nostro paese prima del terremoto, con l’auspicio che la nuova Pieve Torina possa tornare ancor più bella e interessante di prima".
"È importante coltivare contatti e relazioni sul piano internazionale, un impegno che ci ha visto in prima linea, come Unione Montana Marca di Camerino, per il tentativo, riuscito, di attivare uno sportello Europe Direct nel nostro territorio. Non solo: stiamo lavorando, come comune, ad un progetto di gemellaggio con la città croata di Umago, ed altri progetti sono in cantiere. Sono convinto - conclude Gentilucci - che qualsiasi opportunità di far conoscere le nostre bellezze vada perseguita, perché potrebbe innescare percorsi di crescita anche sul piano turistico, con evidenti ricadute sull’economia locale".