Sconfitta pesante del Chiesanuova FC al comunale Sandro Ultimi contro la Monterubbianese per 1-0, dove la formazione di mister Romanelli è riuscita a capitalizzare il gol della vittoria con il bravo Fabrizio Vallesi, su una grossa ingenuità difensiva, dove è costata la sconfitta. Un Chiesanuova irriconoscibile dopo che nelle prime giornate si era vista una squadra dove giocava un ottimo calcio, creando occasioni da gol a raffica; invece nelle ultime gare la squadra ha perso quello smalto della grinta e della determinazione. Bisogna comunque sottolineare che la fortuna non gira nel verso giusto, anche oggi nella prima frazione di gioco sono stati colpiti 2 legni: totale ormai a 10 in otto gare.
CRONACA
Sicuramente in questo periodo le assenze hanno pesato come un macigno nello scacchiere biancorosso, non sono giustificabili per chi scende in campo, dove dovrebbe dare il massimo per la propria maglia, perché la Società del Presidente Bonvecchi fa degli sforzi economici non indifferenti per affrontare questo campionato di Promozione. Nel primo tempo la gara si presentava subito di buoni auspici per i locali, al 25’ lo specialista Iacoponi su calcio piazzato centrava clamorosamente l’incrocio dei pali a portiere battuto. Al 35’ i biancorossi avevano la palla clamorosa del vantaggio, quando Chiaraberta entrava in area, batteva a colpo sicuro, Capriotti migliore in campo (al suo debutto come under) mandava la palla sul palo, che Mongiello da buona posizione, non era fortunato a buttarla dentro.
Nella ripresa la Monterubbianese riusciva a controllare bene la gara, senza rischiare nulla dove il capitano ex Fermana Di Salvatore, ha chiuso tutti i varchi, orchestrando la propria squadra con disinvoltura con la sua esperienza. Al 50’ era Chiaraberta a impensierire Capriotti a terra. Al 76’ l’inossidabile Fabrizio Vallesi 41 anni, bomber di vecchia razza, è riuscito con la sua rapidità e furbizia a realizzare il gol vittoria approfittando di un errore difensivo biancorosso. Nel finale i biancorossi hanno provato in tutte le maniere a riequilibrare l’incontro senza riuscirci, per l’attenta grinta e determinazione della Monterubbianese che hanno ottenuto un successo insperato.
CHIESANUOVA. Carnevali, Cento, Rango (60’ Picchio), Tanoni, Aringoli (80’ Medei), Focante, Chiaraberta (65’ Ruibal), Rapaccini, Mongiello (60’ Cappelletti), Iacoponi, Pasqui. All. Tassi Samuele. A disposizione: Cirilli, Bacaloni, Brandi, Forresi, Roganti.
MONTERUBBIANESE: Capriotti, Marinangeli, Pagliaccio, Di Salvatore, Polini, Gregonelli, Donzelli, Valle, Vallesi, Ferranti (85’ Lobefalo), Vitangeli (74’ Raschioni E). All. Romanelli Francesco. A disposizione: Montenovo, Nazziconi M, Aloisi, Nazziconi F, Tassotti, Galilli, Abbruzzetti.
TEMPI DI RECUPERO: 1 – 4
ANGOLI: 4 – 2
AMMONITI: Aringoli, Medei, Iacoponi, Vitangeli, Polini.
ARBITRO: Serenellini di Ancona – ASSISTENTI: Sannucci di Macerata – Bilo di Ancona.
RETI: 76’ Vallesi
Tre goal al Montecosaro ed importante vittoria della Maceratese. Le reti, tutte arrivate nella seconda frazione di gioco, portano le firme di Rapagnani e Mariani, doppietta per lui.
Prima del fischio di inizio all'Helvia Recina, c'é stato un minuto di raccoglimento per ricordare il tifoso della Maceratese Mauro Arigoni scomparso recentemente, con il capitano Campana che ha deposto un mazzo di fiori vicino alla foto del tifoso messa a bordo campo.
Un primo tempo scialbo da parte dei biancorossi, dove le occasioni migliori arrivano con Jachetta al 3', e con il solito Chornopyschuk al 33 e al 36'. Nel secondo tempo è ancora la Rata a dettare il ritmo della partita. Il goal del vantaggio arriva al 66' col neo entrato Rapagnani, che, negli sviluppi di un corner trafigge il portiere del Montecosaro Albanesi con un bel tiro. Infine all'82esimo è Mariani a raddoppiare negli sviluppi di un'azione confusionaria in area. nei minuti di recupero arriva il definitivo 3-0 per la Maceratese che porta ancora la firma di del numero 11 Mariani, che durante una mischia su un corner colpisce di testa in rete, chiudendo di fatto la partita. Un successo importante per i biancorossi di mister Marinelli, fin troppo largo rispetto all'andamento del match, nonostante i diversi valori tecnici delle due compagini.
Reti inviolate tra Sangiustese e Giulianova al Fadini con i rossoblù ad avere la migliore occasione del match quando in avvio potevano sbloccare e portarsi in vantaggio, ma era il palo a dire no a Mingiano. Ospiti ancora privi di capitan Perfetti, mister Senigagliesi riportava Mengoni al centro della difesa spostando Scognamiglio a fare il play di centrocampo con Proesmans e Palladini sulle corsie esterne. Mister Del Grosso confermava invece il 3-5-2 previsto alla vigilia, con il rientro di Balducci dal primo minuto. Buono il possesso e la gestione Sangiustese nella prima parte di gara, con il passare dei minuti iniziava invece a farsi sentire la pressione locale.
Sul fronte opposto era Chiodini in una occasione a chiudere provvidenzialmente la saracinesca su un ispirato Fioretti, autore di diversi spunti pericolosi per i giuliesi, che a volte beneficiavano anche di qualche disattenzione ospite per provare a far male. Tra i calzaturieri convincente la prestazione di Proesmans, con la retroguardia di casa costretta al fallo sistematico per fermarlo. Nella ripresa partivamo meglio i locali, con Barlafante a provarci convincentemente in un paio di occasioni consecutive: la sfera finiva una volta a lato e una volta sopra la traversa, mentre era sempre Mingiano l’uomo più pericoloso tra le fila rossoblù. A prendere il suo posto al 18’ st era Pomiro, con Basconi e Mattia Palladini a rilevare Orazzo e Romano stremati. La Sangiustese rischiava qualcosa in avanti con Fioretti: il Giulianova conquistava un triplo angolo in sequenza, prima di rischiare di capitolare con Pezzotti che centrava l’esterno della rete prima di lasciare spazio a Manari.
Mattia Palladini e Pomiro impegnavano Bifulco nel finale, la punizione di Manari allo scadere non aveva fortuna. Il match finiva senza reti con la Sangiustese che riusciva a strappare un buon punto su un campo sempre difficile e a proseguire la striscia positiva.
REAL GIULIANOVA (3-5-2): Bifulco, Ferrini, Di Paolo, Ramku (23’ st Cipriani), Gueye, Diamoutene, Fazzini (29’ st Vitelli), Dolce, Fioretti, Balducci, Barlafante. A disposizione: Di Piero, D’Antonio, Polletta, Moi, Castiglia, Bardeggia, Forcini, Cipriani. Allenatore: Federico Del Grosso.SANGIUSTESE (4-3-3): Chiodini, Zannini, Orazzo (22’ st Basconi), Scognamiglio, Mengoni, Patrizi, Pezzotti (31’ st Manari), Palladini Alessio, Mingiano (18’ st Pomiro), Proesmans, Romano (11’ st Palladini Mattia). A disposizione: Raccio,Bambozzi, Doci, Cerbone, Amabile. Allenatore: Stefano Senigagliesi.ARBITRO: Sig. Simone Moretti della sezione di Valdarno.ASSISTENTI: Francesco Raccanello della sezione di Viterbo e Lorenzo D’Alessandris della sezione di Frosinone.NOTE: corner 6-0; ammoniti Chiodini, Proesmans, Pezzotti, Diamoutene, Romano, Fioretti e Ramku; recupero 1’+5’.
Parla padovano, il 13° Rally delle Marche, con la vittoria di Christian Marchioro, in coppia con la moglie Silvia Dall’Olmo, con una Skoda Fabia R5. Per il 36enne pilota padovano si tratta della seconda vittoria assoluta in carriera, un alloro conquistato con il cuore e con grande acume tattico.
La gara, che aveva registrato il record assoluto di iscritti dalla sua prima edizione con 123 iscritti è partita poi con 118 equipaggi, che hanno decisamente animato una grande giornata di sport di questa prima prova del Campionato Raceday Rally Terra e penultima del Trofeo Terra Rally Storici.
Una vittoria di forza, quella di Marchioro, figlio e fratello d’arte, al termine di un confronto serrato, caratterizzato da un alto ritmo sempre sul filo dei secondi con il quale ha avuto la meglio sull’attuale leader del Campionato Italiano Rally, il trevigiano Giandomenico Basso, in coppia con Granai, anche loro su una Skoda Fabia R5. Arrivati sul tetto delle Marche a titolo di test in vista dell’ultima prova di campionato tra quindici giorni, Basso e Granai hanno corso soprattutto a testare le migliori soluzioni tecniche per provare a vincere lo scudetto, pur non disdegnando la prestazione anche in questo caso. Lo conferma il fatto che hanno sempre tenuto sulla corda il vincitore della gara, sicuramente meritevole di elogio per come ha saputo rimanere al comando, dalla seconda “piesse”, resistendo agli attacchi di diversi “nomi”, oltre a Basso.
Basso, secondo con un distacco di 6”5 ha comunque riconosciuto l’ottima caratura di Marchioro, e terzo, alla fine, è giunto un altro esperto di strade bianche, uno che a Cingoli e dintorni ha sempre trovato lo stimolo giunto, come in questo caso. Si parla di Luigi Ricci, con la Hyundai i20 R5, affiancato da Alessandro BIordi. Solo 9”1 il passivo del bresciano, quest’anno in attività ridotta, il quale ha comunque tratto il meglio dalla vettura coreana che ha avuto a disposizione, andando a siglare il miglior scratch in una prova, la quarta.
Quarta posizione assoluta per il vicentino Giacomo Costenaro, in coppia con Bardini, anche loro con una Fabia R5. Anche in questo caso, prestazione altisonante e sempre ai vertici, riuscendo sia a siglare riscontri cronometrici interessanti che ad aver ragione di un nome importante come il titolato Luca Rosse, ufficiale Citroen, con la sua C3 “casa”. Anche “Rox”, con al fianco Eleonora Mori, era arrivato a Cingoli con l’obiettivo soprattutto di svolgere un probante test in vista del finale tricolore, un lavoro riuscito al meglio.
Sesta posizione finale per Renato Travaglia (Skoda Fabia R5), altro “nome” di blasone al via a Cingoli, affiancato da Luca Gelli. In debito di ritmo perché rientrante alle gare dopo una sola gara quest’anno, il “Val d’Orcia dello scorso febbraio, il trentino ha colto comunque un risultato notevole e come lui ha cercato di trovare il miglior ritmo pure Alessandro Bettega (Skoda Fabia R5), fermo da un anno. Sulle prime prova ha cercato di prendere “le misure”, il figlio dell’indimenticato Attilio, per poi chiudere con una bella progressione in settima posizione.
Ottava piazza per la Hyundai i20 R5 di Alessandro Taddei, anche lui in debito di ritmo per essere stato fermo un anno. Con al fianco Gaspari ha saputo reggere comunque bene il confronto su strade che lo hanno sempre ispirato. Nono e decimo hanno finito rispettivamente Versace e Donetto, anche loro con una Skoda, autori di prestazioni in progressione da un avvio un poco sofferto, soprattutto per quest’ultimo, rientrante dopo due anni.
Il gruppo N è stato conquistato dallo sloveno innamorato degli sterrati italiani Darko Peljhan, con una Mitsubishi Lancer, mentre tra le due ruote motrici ha primeggiato Niccolò Marchioro, fratello del vincitore, in una inedita versione “tuttoavanti”, una Peugeot 208 R2, evidentemente sfruttata al meglio.
Nella gara “historic”, penultima prova del Trofeo Terra Rally Storici, vittoria per Guggiari-Sordelli (Ford Escort MKII), dopo tre quarti di gara in cui aveva comandato il cremonese Mauro Sipsz, con al fianco la moglie Monica Bregoli, su una Lancia Rally 037. Dopo la prima prova speciale andata a Guggiari, Sipsz aveva preso in mano le redini della classifica aggiudicandosi il miglior tempo in tutte le restanti prove andando quindi a vincere con un vantaggio considerevole, ben sforando il minuto. Però, una penalità per un anticipo “pagato” al controllo orario che precedeva la quinta prova, lo ha relegato in retrovia, per cui gli è rimasta soltanto la soddisfazione di primeggiare nel 4. Raggruppamento. La seconda posizione assoluta, dietro a Guggiari, autore anche di un “lungo” nella seconda prova, ed anche vincitore anche del terzo raggruppamento, stata presa da Cesarini-Gabrielli (Ford Escort), primi anche nel secondo raggruppamento e terzi hanno finito Mombelli-Leoncini (Ford Escort MK-1).
Nella gara di Rally si è verificato anche un incidente, una delle auto in gara è finita fuori strada ribaltandosi più volte. Il pilota e il navigatore sono stati portati all’ospedale di Torrette di Ancona per le cure del caso (LEGGI QUI).
CLASSIFICA FINALE (TOP FIVE):
1. MARCHIORO-DALL'OLMO (Skoda Fabia R5) in 23'42.8;
2. BASSO-GRANAI (Skoda Fabia R5) a 6.5;
3. RICCI-BIORDI (Hyundai I20) a 9.1;
4. COSTENARO-BARDINI (Skoda Fabia) a 9.3;
5. ROSSETTI-MORI (Citroen C3 R5) a 13.9.
Nelle giornate di sabato e domenica mattina, presso il Centro Arti Marziali e discipline del benessere a Piediripa di Macerata, si è svolto un importante evento per gli appassionati di arti marziali cinesi tradizionali.
Il Maestro Luigi Martone, Caposcuola Nazionale della International Chi Ling Chiu Hung Gar Kung Fu Association, ha diretto un interessantissimo seminario tecnico sulla forma Lau Gar Kyun. A fare gli onori di casa il Maestro Andrea Bordi, responsabile della sede di Piediripa della ASD Wuxing Traditional Kung Fu School.
I numerosi allievi presenti, accorsi anche dalle sedi di Macerata e Piediripa insieme ai loro maestri Francesco Marinelli e Massimiliano Pallotti, si sono allenati con entusiasmo e vigore. Gli allievi, nei momenti di pausa, hanno letteralmente tempestato di domande il Maestro Martone che, da profondo conoscitore del kung Fu e della cultura tradizionale cinese, ha risposto in maniera esauriente mantenendo alta l'attenzione anche con aneddoti e curiosità.
È intenzione del Direttivo della ASD invitare nuovamente il Maestro Martone per la presentazione di un suo volume, che sarà edito a breve, sulla tradizionale Danza del Leone Cinese.
Non basta un buon secondo set al Volley Macerata per espugnare il campo di Agugliano; un’altra sconfitta che purtroppo relega i ragazzi di Cacchiarelli da soli in ultima posizione con 0 punti in classifica. Non è ancora compromesso nulla in quanto la salvezza dovrà essere cercata nella seconda fase del campioanto quando tutte le squadre ripartiranno alla pari.IL MATCH
Coach Cacchiarelli, senza Singh e Del Gobbo, schiera in avvio Marincioni in cabina di regia, Gentili opposto, Plesca e Gigli schiacciatori ricevitori, Selenica e Bussolotto centrali con Meschini e Serafini ad alternarsi nel ruolo di libero; risponde coach Chiappa con Valeri al palleggio, Saracino nella sua diagonale, Cancellieri e Pieralisi in banda, Cardoni e Traversa al centro, Spinosa libero.Primo set senza storia: dopo un’iniziale equilibrio (4-3) la Tdc Agugliano allunga 10-4; i biancorossi non riescono a recuperare il gap, anzi la distanza aumenta con i locali che dilagano 19-10 per chiudere in scioltezza questa prima frazione con il punteggio di 25-13.Al cambio di campo i ragazzi di Chiappa partono forte (8-2) e riescono a mantenere inalterato il vantaggio fino al 16-10 quando i maceratesi iniziano a recuperare lo svantaggio fino a trovare la parità a quota 22; la Tdc trova il cambiopalla (23-22) ma il Volley Macerata, con due punti consecutivi, ribalta la situazione portandosi così sul 23-24. L’ambiente si fa infuocato e ne approfitta la Tdc per conquistare in volata il secondo parziale con il punteggio di 28-26.Il Volley Macerata accusa il colpo: i locali prendono subito il largo nel terzo periodo (7-3) riuscendo ad aumentare il gap nella parte centrale (19-13); siamo ormai ai titoli di coda e la Tdc Agugliano può andare a vincere il set in tutta tranquillità con il punteggio di 25-18 chiudendo il match con il risultato di 3-0.Questa sconfitta lascia ancora ferma al palo la formazione biancorossa; i ragazzi di Cacchiarelli avranno modo di riprovarci Sabato prossimo 16 Novembre quando, alle ore 21:00, ospiteranno alla Marpel Arena la La Nef Osimo.Tdc Agugliano – Volley Macerata 3-0 (25-13 28-26 25-18)Tdc Aguliano: Luconi, Cancellieri, Valeri, Paoltroni, Rosi, Crispiani (K), Saracino, Cardoni, Traversa, Pieralisi, Spinosa (L1), Marzuolo (L2). All. Chiappa – OlivieriVolley Macerata: Selenica, Ciccioli, Aguzzi, Gigli, Gentili, Marincioni, Bussolotto, Palombarini, Plesca (K), Meschini (L1), Serafini (L2). All. CacchiarelliArbitro: Talevi Elisa (AN)
Gran prestazione per la Paoloni Macerata che espugna Foligno in tre soli set rivendicando la sconfitta dell’amichevole precampionato quando i biancorossi furono sconfitti in tutti e quattro i parziali disputati. I maceratesi hanno dimostrato ancora una volta di essere una squadra tignosa, che non molla mai, che dà l’anima in campo riuscendo pure a divertirsi e a divertire.LA CRONACA - Coach Bernetti, con Tobaldi non aggregato alla trasferta per l’infortunio al ginocchio sinistro accusato contro Turi e con Aguzzi in panchina per onor di firma, schiera in avvio la formazione che ha giocato gli ultimi due tie break ossia Larizza in cabina di regia opposto a Ciccarelli, Calistri e Roberto Massei schiacciatori ricevitori, Lanciani ed Orazi centrali, Leoni libero. Restani risponde con la diagonale palleggiatore-opposto formata da Piumi e Marcovecchio, Maracchia e Carbone in banda, Merli e Noveski al centro, Conforti libero.Parte contratta la Paoloni con Foligno che ne approfitta guadagnando un break di vantaggio (4-2); Calistri pareggia subito il conto pescando l’ace del 4-4 con il primo tempo di Orazi che vale il vantaggio biancorosso (4-5). Larizza smista bene il gioco ed è ancora Calistri ad attaccare la palla dell’8-10 con Orazi che stoppa Marcovecchio per l’8-12; Ciccarelli fa male sia dai nove metri che da posto uno ed un suo attacco vale il 9-15 che costringe Restani al timeout; i folignati recuperano un break grazie al muro di Marcovecchio ma Ciccarelli, ancora da seconda linea, tiene lontana nel punteggio la squadra di casa (11-16).
Roberto Massei attacca una palla impossibile che passa in mezzo alle mani del muro ed Orazi sigla l’ace del 13-19 che certifica la fuga della Paoloni; i biancorossi continuano a picchiare dai nove metri (15-21 ace di Larizza) e chiudono agevolmente la prima frazione 17-25 grazie all’attacco in rete di Maracchia.Al cambio di campo la Paoloni inizia sulle ali dell’entusiamo e Ciccarelli blocca Marcovecchio per l’1-3; l’Edotto non molla la presa ed impatta prima a quota 8 e poi sorpassa (9-8) grazie all’attacco di Della Rosa che costringe Bernetti al time out.
L’ace di Di Marco regala un break di vantaggio ai locali ma l’accoppiata Ciccarelli e Calistri riporta immediatamente il risultato in equilibrio 10-10; due contestazioni, una per parte, accendono la partita: Carbone trova l’ace del 18-16 che fa esplodere il palas di Foligno ma la Paoloni è brava a non deconcentrarsi recuperando subito il gap ribaltando la situazione grazie al muro di Lanciani (18-19).
Ciccarelli da posto due è una sentenza (18-20) mentre Roberto Massei dal quattro è chirurgico e tira fuori dal cilindro una gran palla che vale il 18-21. Orazi sigla in primo tempo il set point (22-24) ma l’Edotto è sempre sul pezzo e Merli prima mura l’attacco biancorosso e poi trova l’ace che porta il set ai vantaggi (24-24). Nel rush finale a spuntarla è la Paoloni che, grazie alla diagonale strettissima di Roberto Massei ed all’attacco out di Marcovecchio, chiude il secondo parziale con il punteggio di 27-29.Il terzo periodo si apre con una splendida giocata di entrambe le formazioni che strappa gli applausi dell’impianto folignate (6-5 attacco di Roberto Massei); Leoni è sempre più leader della seconda linea biancorossa (i dati della sua ricezione parlano da soli: 56% di perfette e 78% di positive su 18 palloni) e aiuta a far volare Macerata che con due punti di Lanciani, uno a muro ed uno in attacco, vola sul +3 (8-11). L
’Edotto prima si rifà sotto, grazie a Carbone che stoppa Ciccarelli per il 10-11, e poi pareggia con Marcovecchio che rifila lo stesso trattamento a muro a Calistri mentre l’ace di Della Rosa vale il controsorpasso (12-11) con Bernetti costretto a spendere un timeout discrezionale.
Orazi, in primo tempo, sblocca la situazione in casa maceratese (12-12) ma le due squadre non riescono a distanziarsi; Di Marco trova il muro del 15-13 però Larizza, con un pallonetto di seconda intenzione, pareggia subito 15-15. Un’altra protesta folignate sfocia nel cartellino rosso esibito a Della Rosa con la Paoloni che va in fuga conquistando il +3 (16-19); Orazi mura l’attacco dei locali per il 19-23 e Carbone manda out la pipe che regala 5 match point a Macerata: Foligno ne annulla due poi Della Rosa spara in rete il servizio che chiude il set 21-25 e l’incontro per 0-3.“Sono molto contento sia della mia prestazione che di quella della mia squadra”, dichiara il centrale Filippo Lanciani, “che ci ha consentito di conquistare tre importantissimi punti su un campo veramente tosto; abbiamo fatto una bella partita di gruppo ma possiamo ancora migliorare molto.”Tre punti fondamentali per la truppa biancorossa che sale ad 8 in classifica ad una sola lunghezza dalla vetta composta dal trittico marchigiano Loreto, Osimo e Collemarino; nel prossimo turno la Paoloni Macerata ospiterà sabato 16 novembre, alla Marpel Arena con fischio d’inizio alle ore 18:00, la Florigel Andria BT.Serie B – Girone E – 4° GiornataEdotto Integra Foligno PG – Paoloni Macerata 0-3(17-25 27-29 21-25)Edotto Integra Foligno PG: Noveski 1, Carbone 10, Marcovecchio 7, Piumi (K), Merli 8, Conforti (L1), Maracchia 3, Della Rosa 8, Di Marco 5, Mele 1. Non entrati: Zaimi (L2), Beddini, Conti, Mancini. All. RestaniPaoloni Macerata: R. Massei 7, Ciccarelli 13, Larizza 3, Gasparrini, Calistri (K) 9, Lanciani 7, Leoni (L1), Orazi 10. Non entrati: Uguccioni, Aguzzi, Montecchiari (L2), Persichini. All. Bernetti – G. MasseiArbitri: Arcangeli Carosi Alessandro (TR) – Fucina Stefano (TR)
Tracollo dell’Atletico Macerata che subisce un poker a domicilio (0-4) dall’Abbadiense senza riuscire in alcun modo a replicare quanto di buono messo in mostra nel recupero vincente di mercoledì. L’equilibrio nella prima frazione di gioco è spezzato da due grandi giocate dei ragazzi di mister Soldini che trovano la via del gol dalla grande distanza, nella ripresa i gialloverdi di Santa Maria in Selva non concedono nulla e puniscono cinicamente in contropiede, l’espulsione di Mari nel finale revitalizza i padroni di casa, ma gli ospiti si confermano in gran giornata e sigillano il clean sheet con autorità.
La cronaca
La partita si apre con il bel gesto delle due società, con i capitani che depositano sotto la tribuna un mazzo di fiori in memoria di Mauro Arigoni, tragicamente scomparso una settimana fa.
Un primo tempo avaro di emozioni arriva stancamente al ventesimo minuto quando Agnetti trasforma una punizione da quasi 30 metri in un siluro che si infila all’incrocio dei pali e porta in vantaggio l’Abbadiense.
Prova a rispondere l’Atletico cinque minuti dopo con una bella palla in profondità per Miglietta che rientra sul destro e impegna seriamente Piermattei. Al 32’ arriva il raddoppio ospite, Bartoloni controlla sull’out di destra un disimpegno della difesa maceratese, sfrutta il rimbalzo favorevole e lascia partire uno spiovente incredibile che supera Gattari. È il 2-0.
L’Abbadiense controlla senza troppi affanni e guadagna l’intervallo mantenendo il doppio vantaggio. In avvio di ripresa grandissima opportunità per l’Atletico Macerata: punizione dal limite di Miglietta, intervento impreciso di Piermattei che non respinge il pallone in maniera definitiva, sul rimpallo arriva Staffolani, ma, sbilanciato, non riesce a ribadire in rete da due passi.
Due minuti dopo l’Abbadiense chiude i conti: errore in uscita dei padroni di casa che favoriscono la ripartenza di Agnetti e Bianchi, il duo gialloverde dialoga in maniera eccellente sulla trequarti e offre una palla in profondità per l’accorrente Diallo, infortunio in chiusura per Gattari e Staffolani che riescono comunque a togliere la sfera dai piedi di Diallo, ma la consegnano di fatto ad Agnetti che deposita in rete a porta vuota.
Al 64’ ci riprova l’Abbadiense in contropiede, sponda di petto di Bianchi nel cuore dell’area di rigore per Agnetti che a tu per tu con Gattari spara una bordata forte e centrale che il portiere devia in angolo.
Il poker è nell’aria e non tarda ad arrivare, al 66’ Bianchi sfrutta un errore della linea dei padroni di casa, scatta sul filo del fuorigioco e si trova da solo con Gattari, il centravanti treiese ha tutto il tempo per effettuare finta, controfinta, mettere a terra il portiere e depositare in rete il più comodo dei gol. Al 71’ arriva il secondo giallo per Mari e l’Abbadiense si trova in 10 uomini.
Con la nuova superiorità numerica provano a scuotersi i padroni di casa e vanno subito vicino al gol con Staffolani che, di testa, non inquadra di poco lo specchio. All’85’ Mancini calcia a botta sicura un rinvio impreciso della difesa, ma Rapagnani si immola e salva la porta. L’ultima emozione prima del triplice fischio del signor Dahou la regala Trifiletti che rientra sul destro e costringe Piermattei all’intervento plastico per salvare il 4-0.
ATLETICO MACERATA: Gattari, Rocchi (75’ Ngugi), Lucentini, Gigli, Ortenzi, Staffolani, Miglietta (63’ Trifiletti), Lombi, Firmani (46’ Piccioni), Zerani (60’ Fratini), Loschiavone (46’ Mancini). All.Cencioni
ABBADIENSE: Piermattei, Bartoloni, Serrani, Cotichelli (85’ Sabbatini), Picchio, Rapagnani, Diallo (79’ Pizzarullo), Mari, Agnetti (77’ Gjergji), Buresta (73’ Zenobi), Bianchi (89’ Pena). All.Soldini
Direttore di gara: Nabil Dahou di Jesi
Note: spettatori 150 ca.
Espulsi: Mari (AB)
La Rhütten che non ti aspetti, tutta cuore e determinazione, non si cura delle perduranti assenze per acciacchi assortiti del regista Severini, di Foglia e di capitan Cruciani e obbliga alla resa per 67-57 il temuto Pedaso di Saccoccia, una formazione, quella rivierasca, che è un lusso per l’intera categoria.
Il quintetto di Alberto Sparapassi la mette subito sul piano della grinta e della corsa: difesa aspra a uomo e ripartenze ficcanti. Ed i risultati si vedono perché i biancorossi padroni di casa non devono mai rincorrere i più esperti ospiti: 21-16 al primo intervallo corto e 35-29 al riposo.
Nella ripresa la musica non cambia (35-29 al 30’), finché nel periodo conclusivo il play Giuliani e soci prendono il largo: 63-52 a 2’ dal termine ed ancora 65-56 a 69” dalla sirena. L’irrefrenabile Magrini realizza ancora in agilità e la Rhütten mette due punti fondamentali in cassaforte prima del derby di venerdì prossimo a Pollenza con i Fochi.
"Ero sinceramente preoccupato prima di affrontare il Pedaso perché senza tre pedine temevo il peggio – ha confessato coach Sparapassi, raggiante dopo il successo insperato – ma i ragazzi hanno dato davvero tutto, con Giuliani, Massaccesi, Potenza ed il solito Magrini in evidenza, confermando quanto di buono stanno facendo in allenamento. Sono felice per tutti noi e per i nostri tifosi!".
RHÜTTEN-PEDASO 67-57
RHÜTTEN: Magrini 26 punti, Massaccesi 12 (2 tiri da 3 punti), Fucili 4, Tortolini 6, Rossi, Callea, Giuliani 4, Ortenzi 2, Potenza 13, Grillo n.e., Valeri n.e., Buttafuoco n.e.
All. Sparapassi
parziali: 21-16/35-29/50-44/67-57.
Il Villa Musone impatta per 2-2 contro lo Staffolo in casa dopo un match tirato. I villans non riescono ad ottenere la vittoria dopo una gara equilibrata, contro i giallorossi che saranno avversari di Coppa Marche mercoledì prossimo, smuovendo comunque la classifica.
Buon inizio per i padroni di casa: pronti via e Piccini di testa non trova la porta, a stretto giro Marziani, sempre di testa, impegna Caruso che si rifugia in corner. Al 25' svarione della retroguardia ospite ed Agostinelli viene murato all'ultimo dal portiere giallorosso. Un minuto dopo Marziani finisce a terra dentro l'area, ma per l'arbitro e' simulazione. Nel finale di frazione Giammaria pesca Marziani in area piccola che batte Caruso con una conclusione volante.
Il vantaggio gialloblù dura poco perche' Fabrizi quasi allo scadere trova il fendente che vale il pareggio. Ad avvio ripresa ancora Fabrizi sfiora il gol ma non impatta la sfera da ottima posizione. Risponde al 51' Agostinelli che di testa sfiora l'incrocio dei pali. I villans aumentano il ritmo ed iniziano a rendersi pericolosi ma lo Staffolo colpisce nel finale. Tocco in area di rigore e penalty per gli ospiti con Massei che si incarica della battua e realizza. Sembra finita ma all'87' Giuliani su punizione pesca Agostinelli che di testa insacca la rete del 2-2.
Forcing finale del Villa Musone che pero' non si concretizza. “Oggi abbiamo fatto un passo indietro dal punto di vista della prestazione – commenta mister Maurizio Marincioni – ed alla fine possiamo dire che è il risultato più giusto. Oggi abbiamo giocato poco a pallone e mi dispiace perché durante la settimana facciamo tanto lavoro per creare gioco ma non siamo riusciti a metterlo in pratica, contro un avversario che si è difeso bene ripartendo in contropiede. Alla fine abbiamo avuto l’occasione per riuscire a vincere e non siamo riusciti a sfruttare l’episodio che ti cambiava la partita. Dispiace perché ci servivano dei punti per risalire la classifica”.
VILLA MUSONE - STAFFOLO 2-2 (1-1 pt)
VILLA MUSONE: Martino, Camilletti M., Guzzini (71' Marta), Carloni, Di Luca, Morra, Piccini (24' Giammaria), Carnevalini (57' Giuliani), Marziani, Pancaldi (84' Tonuzi), Agostinelli A disp. Ortenzi, Fiengo, Prosperi, Bora, Diallo All. Marincioni
STAFFOLO: Caruso, Piccinini, Fuoco (67' Conte), Massei, Coltorti, Tangherlini, Fabrizi L., Piersanti, Papadopoulos, Sassaroli, Bartelucci (80' Fabrizi M.) A disp. Aquilanti, Marani, Conte, Fratoni, Abbate, Paialunga All. Fabrizi
Arbitro: Serpentini di Fermo
Reti: 41' Marziani, 44' Fabrizi L., 82' Massei (rig), 87' Agostinelli
Note: Ammoniti Sassaroli, Marziani, Piersanti, Tangherlini, Morra, Marta
La Feba Civitanova Marche si impone per 66-60 contro la Virtus Cagliari. Una prestazione gagliarda per le momò in una sfida complicata, in cui le ragazze di coach Nicola Scalabroni hanno saputo soffrire e sono state brave a mostrare cuore e carattere nel finale, per ottenere due punti preziosi.
Si tratta della seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche, una bella iniezione di fiducia in vista delle prossime partite. Buona partenza della Feba che inizia con un buon break di 4-0, tuttavia le momò non trovano la via del canestro e le ospiti si portano avanti, 6-9 a metà frazione: Sorrentino e Bocola ricuciono lo strappo. Gombac mette alcuni canestri importanti e le biancoblu chiudono avanti sul 18-13.
Nel secondo periodo Paoletti e Gombac salgono in cattedra per il 29-20 ma le sarde non ci stanno e Zolfanelli timbra il 30-27. Finale in crescendo per la Feba con Ortolani che riesce a scardinare la difesa ospite ed a portare le momò sul 39-29 con cui si va al riposo lungo. Alla ripresa delle ostilità buon avvio delle ragazze di coach Scalabroni che toccano il +15, 46-31. Le due squadre iniziano a sbagliare ma le biancoblu tengono il margine chiudendo sul 51-38.
Ultimo quarto palpitante che si apre con il rientro delle ospiti grazie a Lussu: la Feba non riesce a trovare con continuità la via del canestro e le sarde impattano con Brunetti sul 56-56, prima di siglare il sorpasso sul 56-58. Le momò rimangono a galla con Paoletti e Bocola e, sfruttando i cinque falli della compagine sarde, tornano avanti sul 63-58. La Virtus Cagliari prova a rientrare senza successo e le biancoblù chiudono sul 66-60.
“Abbiamo giocato due partite nella stessa partita – commenta coach Nicola Scalabroni – Nei primi due quarti siamo state brave a portare la sfida sui nostri binari e ad andare al riposo lungo sul +10, iniziando il terzo quarto molto bene tanto che ad un certo punto la gara sembrava chiusa. Poi Cagliari è rientrata con molta energia, ed abbiamo un po’ sofferto questa cosa qui, e dobbiamo lavorare per evitarla in futuro. Però in un momento di difficoltà abbiamo trovato la forza di reagire e trovare lo strappo per vincere. Questo è un aspetto da sottolineare, il carattere di questa squadra, comunque questa vittoria ci fa capire che questo campionato noi lo possiamo fare bene, e i due punti ci devono dare morale e fiducia”.
FEBA CIVITANOVA –VIRTUS SURGICAL CAGLIARI 66-60
CIVITANOVA: Maroglio 2, Ortolani 12, Sorrentino 12, Paoletti 11, Bocola 12, Ceccanti 3, Trobbiani 4, Binci ne, Gombac 10, Pelliccetti All. Scalabroni
CAGLIARI: Pisano ne, Georgieva 13, Boneva, Zolfanelli 8, Guilavogui, Brunetti 23, Lussu 12, Podda, Pilleri, Pellegrini Bettoli 4 All. Ferazzoli
Arbitri: Faro – Di Gennaro
Parziali: 18-13; 39-29; 51-38; 66-60
Il cucchiaio dal dischetto di Mateucci illude la Juniores Nazionale rossoblù che, dopo aver chiuso in vantaggio la prima frazione, subisce nella ripresa un micidiale 1-2 che fa pendere l’ago della bilancia del derby dalla parte del Montegiorgio.
Di Gentili (tiro respinto che si impennava sotto la traversa) e Meijas (a tu per tu con Piergiacomi lo trafiggeva con una ripartenza letale dopo un palo per i locali) le reti dei ragazzi di mister Di Stefano che nel pomeriggio hanno espugnato il Ferruccio Orselli di Potenza Picena.
“Purtroppo – ha commentato mister Zazzetta – un copia e incolla delle gare precedenti sia in positivo che in negativo. Dopo essere passati in vantaggio nei primi 45’ grazie al gol su rigore di Matteucci (fallo di mano dopo una bella azione corale con Tanzi che stava andando al tiro), come al solito 15’ di blackout generale hanno compromesso il risultato. Attimi in cui sembra che nessuno riesca più a tenere in fase difensiva non solo la posizione, ma anche un atteggiamento. Sul fronte opposto invece abbiamo creato tanto, con un gol annullato a Pomili, un palo preso da Matteucci, oltre a due occasioni d’oro capitate sui piedi di Cheddira e purtroppo non sfruttate. In generale comunque abbiamo condotto una gara attenta e precisa, tecnicamente di buon livello. Al cospetto di una squadra con qualche anno in più sulle spalle e ben organizzata abbiamo fatto una bella figura, senza però ottenere nessun premio. Infine, oggi, oltre a Polidori, ha esordito titolare un altro 2004, il portiere Piergiacomi”.
SANGIUSTESE – MONTEGIORGIO 1-2
SANGIUSTESE: Piergiacomi, Tombolini, Muzi (30’ st Giulianelli), Polidori (24’ st Pomili), Guzzini, Lisciani, Bertarelli (12’ st Avallone), Ercoli, Tanzi (24’ st Cheddira), Mateucci, M’binte (6’ st Rogani). A disposizione: Finori, Sulo, Carminucci, Militello. Allenatore Massimiliano Zazzetta.
MONTEGIORGIO: Del Papa, Monti, Marziali (25’ st Torresi), Mennecozzi, Spinelli, Tassotti,Meijas (40’ st Cutonilli), Moreschini (15’ st Gentili), Tacchetti (11’ st Macchini), Amici (18’ st Tamburrini), Silenzi. A disposizione: Vallati, Marcattili, Manrique. Allenatore: Massimo Di Stefano.
ARBITRO: Sig. Chiariotti della sezione di Macerata.
ASSISTENTI: Sig. Ballardini della sezione di Macerata e Sig. Pellerino della sezione di Macerata.
RETI: 46’ pt Mateucci (rig), 19’ st Gentili, 21’ st Meijas.
Casa dolcissima casa. La GoldenPlast Civitanova si rialza ancora una volta tra le mura amiche. Nell’anticipo pomeridiano del quarto turno di andata della Serie A3 Credem Banca, sul campo tricolore dell’Eurosuole Forum, gli uomini di Gianni Rosichini hanno piegato in 3 set l’insidiosa Mosca Bruno Bolzano di Donato Palano balzando a 6 punti nel Girone Bianco. Una gara che ha visto un primo set controllato, un secondo dominato e un terzo atto combattutissimo.
Nel primo set Mosca Bolzano ostica nel muro-difesa, biancazzurri solidi in ricezione, più efficaci in attacco e al servizio. L’accelerata metà set ha fruttato il 25-22 finale. Al rietro la squadra di casa ha continuato a colpire dai nove metri esaltandosi in attacco con un 66% di positività corale e i 7 punti di Paoletti. Il set ha preso subito una direzione (25-14). Nel terzo parziale, con l’innesto di Boesso e le giocate di Stoyanov, Bolzano ha pensato di riaprire la gara, ma nella seconda parte del set i ragazzi di Rosichini hanno dominato su tutti i fronti firmando anche 6 muri sui 7 complessivi nel match e chiudendo con un eloquente 25-19. Top scorer del match Paoletti a quota 19.
"È sempre un’emozione giocare qui e vestire questa maglia - il commento dello . schiacciatore Piervito Disabato -. Dovevamo riscattare i punti persi in trasferta e ci siamo riusciti con un’ottima gestione della battuta e tanta grinta. Abbiamo spinto gli avversari a cambiare la formazione più volte imponendo il nostro gioco."
GOLDENPLAST CIVITANOVA – MOSCA BRUNO BOLZANO 3-0 (25-22, 25-14, 25-19)
CIVITANOVA: Disabato 8, Trillini 6, U Cappio ne, Partenio 3, L D’Amico, Ferri ne, Maletto ne, Di Silvestre 15, Gonzi ne, U Dal Corso 1, Sanfilippo 7, Paoletti 19. All. Rosichini
BOLZANO: Boesso 4, Bressan, L Grillo, U Held 1, Spagnuolo De Vito L., Bleggi, Grassi 1, L Brillo, Magalini 5, Bandera ne, Paoli 6, U Spagnuolo De Vito A., Stoyanov 16, Gozzo 3. All. Palano.
Arbitri: Dell’Orso di Montesilvano (PE) e Zingaro di Lucera (FG)
Note: durata set 27’, 22’, 25’. Totali 1h 14’. Civitanova: errori al servizio 11, ace 8, muri 7. Bolzano: errori al servizio 9, ace 5, muri 7.
Brutto scivolone della Settempeda che offre la versione peggiore di sé e cade sul campo della Pinturetta Falcor (campo sportivo “Bettelli” di Porto Sant’Elpidio). Un 3-0 netto e pesante che ai biancorossi, al secondo stop in campionato e sempre in trasferta, non lascia spazio per recriminazioni o appigli, dato che la sconfitta ci sta tutta e testimonia la giornata negativa di tutto il gruppo e al contempo certifica la bella prova dei locali che hanno trovato la prestazione perfetta per portarsi a casa tre punti importanti.
Settempedani che non hanno trovato l’approccio giusto e che sono andati in difficoltà evidente dopo il primo gol subito e la strada da lì è stata tutta in salita. Delle qualità note della Settempeda oggi non ce ne è stata traccia: poco ritmo, poco pressing, errori in impostazione e, soprattutto, difficoltà nell’andare a recuperare palla e ad accorciare sugli avversari.
Di tutto ciò hanno approfittato gli elpidiensi che hanno mostrato gioco veloce, buone trame, intensità e brillantezza atletica. Insomma, una Settempeda opaca che ora deve riflettere su ciò che non è andato e pensare al riscatto per riprendere quella marcia positiva che aveva reso la classifica molto positiva e che ora recita terzo posto.
Per la squadra biancorossa, adesso, c’è all’orizzonte un periodo che potrebbe fornire risposte interessanti, ovvero il trittico di gare con Sangiorgese, prossimo rivale(sabato 16 ore 14.30 al Comunale), Muccia, fuori, e Fabiani Matelica, in casa.
IL TABELLINO
PINTURETTA FALCOR – SETTEMPEDA 3-0
MARCATORI: 35’pt Fulimeni, 17’st Amadio, 48’st Trobbiani
PINTURETTA PORTO SANT’ELPIDIO: Canaletti, Simoni, Benigni, Smerilli, Vallesi, Vergari, Fulimeni (32’st Olivieri Matteo), Trobbiani, Amadio (44’st Olivieri Carlo), Pacini (41’st Bellabarba), Dragjoshi (23’st cicchini). A disp. Sagripanti, Verdecchia, Calistro, Ciccola. All. Properzi
SETTEMPEDA: Caracci, Botta, Montanari, Dedja (14’st Minnucci), Massi, Galuppa, Gianfelici, Rossi, Borioni (28’st Prioglio), Fiecconi, Rocci. A disp. Sorichetti, Latini, Broglia, Panzarani, Pierandrei, Paciaroni. All. Quagliuzzi Fabio (Ruggeri Emanuele squalificato)
ARBITRO: Marozzi di Ascoli Piceno
NOTE: spettatori 100 circa. Ammoniti: Pacini, Bellabarba, Galuppa, Dedja. Angoli: 5-5. Recupero: pt 1’, st 4’
Partita dai due volti quella tra Aurora Treia e Palmense che è andata in scena al Comunale di Treia, gara valida per la nona giornata di campionato di Promozione del Girone “B”. Primo tempo in mano all’Aurora Treia che trova il vantaggio e sfiora più volte il raddoppio. Nel secondo tempo i ragazzi di Travaglini sembrano retrocedere e la Palmense ne approfitta per prendere campo ma non riesce a pervenire al pareggio.
LA CRONACA – La prima occasione arriva all’11’ per gli ospiti: un tiro di Santagata in posizione centrale sopra la traversa rischia di far conquistare il vantaggio alla Palmense. Tre minuti dopo, Ariel Di Francesco entra in area sulla sinistra ma viene atterrato dal portiere in uscita: un’azione che però, secondo il fischietto Narcisi, non ha gli estremi del rigore. Al ’29 ci riprova Di Francesco che parte centralmente e dal limite scaglia un bolide che centra però la traversa. Sei minuti dopo arriva il vantaggio della squadra di casa. Scambio tra Kakuli e Ariel Di Francesco sulla destra; il fantasista dalla linea di fondo mette al centro dove è appostato Ramadori che di piatto batte il portiere Smerilli.
All’inizio del secondo tempo serie di occasioni per la Palmense con Santagata e Roscioli che calciano però senza precisione. Al 62’ Verdicchio svetta in area per colpire di testa un cross proveniente da corner ma la palla finisce sopra la traversa. Al ’77 serie di passaggi sull’asse centrale del campo tra Romagnoli, Ariel Di Francesco e Ramadori che dal dischetto del rigore tira alto. All’82’ la Palmense batte un corner dalla sinistra ma Osorio che è appostato al centro non trova l’impatto con la palla.
AURORA TREIA: Cartechini, Castelli (75' Lleshi), Fratini, Romagnoli, Verdicchio, Palazzetti, Gobbi, Kakuli, Ramadori (83' Raponi), Ariel Di Francesco, Alex Di Francesco. All. Travaglini. A disposizione: Giustozzi, Secula, Cervigni, Conti, Dodaj, Capenti.
PALMENSE: Smerilli, Malaigia, Marcatili, Mattioli (8' Sulpizi), Carafa, Bibini (80' Giri), Roscioli (76' Setola), Mauro, Osorio, Santagata (60' Paniconi), Frascerra, All. Cipolletta. A disposizione: Marinucci, Iacopini, Munoz, Iommetti, Thurami.
TEMPI DI RECUPERO: 2 – 3
ANGOLI: 5 – 4
AMMONITI: Palazzetti, Suplizi, Osorio, Malaigia, Bibini, Setola
ARBITRO: Andrea Narcisi di San Benedetto Del Tronto – ASSISTENTI: Andrea Pizzuti di Macerata e Matteo Varagona di Ancona
RETI: 35' Ramadori
(Immagine di repertorio)
Primo pareggio stagionale della Recanatese contro il Pineto che permette ai giallorossi di mantenere il vantaggio di 9 punti sullo stesso Pineto. Partita molto bloccata ed equilibrata, la Recanatese crea le occasioni e colpisce due pali ma a passare in vantaggio è il Pineto con Alessandro. Nei minuti finali la Recanatese trova il pareggio grazie al gol di Pera.
LA CRONACA - Partita bloccata nei primi minuti di gioco, la prima occasione all’8’ minuto è per la squadra di casa, il tiro di Raparo viene deviato in angolo. Risponde il Pineto, al 9’ la conclusione di Alessandro esce di poco a lato. Al 10’ ci prova ancora il Pineto, il tiro di Sarritzu viene deviato in corner da Sprecacè. Al 21’ palo di Borrelli su punizione, sulla ribattuta si avventa Pera e mette in rete ma il gioco era fermo per fuorigioco. Al 40’ ci prova Pera dalla distanza, il suo tiro è debole e facile preda del portiere. Al 43’ il Pineto ci prova con la conclusione dalla distanza di Acquadro ma il suo tiro non impensierisce il portiere leopardiano. Al 44’ la Recanatese sfiora il vantaggio, angolo calciato da Borrelli, colpo di testa di Pedroni che sfiora il palo alla sinistra del portiere.
Nella ripresa si riparte con le stesse formazioni del primo tempo, al 55’ angolo di Borrelli, sponda di Nodari di testa per Pedroni che dà dentro l’aria spara alto. Al 57 ‘ assist di Raparo per Borrelli, il diagonale del fantasista giallorossa si stampa sul palo. Al 60’ il Pineto passa in vantaggio, passaggio filtrante di Acquadro per Alessandro che dà dentro l’area mette in rete. Attacca ancora il Pineto, al 64’ Sarritzu ci prova, il suo sinistro termina a lato. Girandola di cambi e gioco molto spezzettato, nei minuti finali si infiamma la partita. All’83’ occasione per il Pineto, la girata di Festa esce alla destra del portiere. All’ 84 la Recanatese trova il pareggio, azione sulla sinistra Monachesi-Lombardi-Borrelli, cross pennellato di Borrelli e colpo di testa vincente di Pera. All’87’ colpo di testa di Pera su assit di Ruci, parata del portiere e calcio d’angolo. Nei minuti finali la Recanatese sigla anche il 2-1, il portiere del Pineto calcia una punizione e colpisce Padovani, la sfera finisce in rete ma l’arbitro non convalida il gol. Dopo 5 minuti di recupero finisce la partita con il risultato di 1-1.
RECANATESE: Sprecacè, Lattanzi (72’ Monachesi), Ficola, Morales (65’ Padovani), Nodari, Esposito, Pera, Raparo, Pedroni (65’ Lombardi), Borrelli, Senigagliesi (78’ Ruci). A disposizione: Bruno, Dodi, Monti, Sopranzetti, Giaccaglia. Allenatore: Federico Giampaolo.
PINETO: Amadio R., Amadio S., Pepe, Sarritzu (81’ Massa), Alessandro (65’ Ciarcielluti), Speranza, Festa, Marini, Acquadro (74’ Bianciardi), D’Angelo, Perini. A disposizione: Montese, Cissé, Bianco, Camplone, Orlando, Palumbo. Allenatore: Paolo Rachini.
Arbitro: Sig. Simone Taricone (Perugia), 1° Ass. Marco Giudice (Frosinone), 2° Ass. Andrea Pasqualetto (Aprilia).
Reti: 60’ Alessandro (P), 85’ Pera (R)
Ammoniti: Lattanzi (R), Borrelli (R), Acquadro (P), Ficola (R), Nodari (R), Pepe (P), Marini (P), Padovani (R), ammonito l’allenatore del Pineto Rachini.
Espulsioni: 95’ Ciarcelluti (P)
Calci d’angolo: 6-4
Note: 500 spettatori circA
Il Portorecanati fa suo il derby contro il Loreto raggiungendo in classifica la squadra di Moriconi a quota diciassette (17). Un derby che non ha affatto disatteso le attese della vigilia con due squadre che in campo hanno dato il meglio di sé e che alla fine ha visto prevalere la squadra di casa il cui merito è stato senz’altro quello di crederci sino alla fine al cospetto degli ospiti brillanti nella prima frazione ma piuttosto opachi nella ripresa. Pronti via e c’è subito un brivido per la difesa locale.
È il 2’ quando Moriconi si trova all’interno dell’area di rigore con il pallone tra i piedi dopo una ribattuta della difesa. La sua conclusione è immediata ma Piangerelli risponde presente respingendo a mani aperte. Sull’azione susseguente gli arancioni trovano il gol del vantaggio. Azione che si svolge sulla sinistra. Pantone mette un cross perfetto in area di rigore, Giansante prende l’ascensore e di testa mette all’incrocio dei pali alla sinistra di Pedol tra l’apoteosi generale. È immediata comunque la reazione dei ragazzi di Moriconi che nel giro di dieci minuti ristabiliscono la parità. È il 18’ quando a seguito di una ripartenza Spagna riceve sulla sinistra, entra in area e con un gesto tecnico perfetto si libera per il tiro e batte Piangerelli alla sua sinistra strappando gli applausi a tutto il pubblico presente. Il Loreto continua ad insistere costringendo il Portorecanati nella propria metà campo senza però impensierire seriamente la porta di Piangerelli. Di contro il Portorecanati si affida alle iniziative dei suoi avanti per tenere in apprensione la retroguardia ospite.
La ripresa vede un Loreto calare di intensità con gli arancioni che conducono il gioco ma esponendosi anche alle ripartenze ospiti come al 68’ quando un disimpegno errato sulla tre quarti mette Spagna in condizione di battere a rete ma è altrettanto bravo Piangerelli a mettere in angolo. Ma il Porto c’è e ancora una volta sono i cambi a decidere la sorte dell’incontro. È il 36’ quando il giovanissimo Filippetti, da poco entrato al posto di Ballarini, conquista con caparbietà una palla sulla tre quarti e dopo una prodigiosa discesa sulla sinistra mette in area un cross ad incrociare dove si avventa Mancini che mette alle spalle di Pedol per la gioia dei componenti la squadra in campo e dei tifosi sugli spalti. Il Loreto prova a reagire ma l’unco pericolo che gli uomini di Moriconi riescono a produrre è una conclusione del neo entrato Pigliacampo che Piangerelli respinge da campione. Un successo fondamentale per gli uomini di mister Pavoni che vedono così il futuro illuminarsi di luce viva.
PORTORECANATI: Piangerelli, Angelici, Gasparini, Malaccari, Monaco, Maruzzella; Leonardi,Mancini, Giansante (76’ Ascani), Pantone, Ballarini (70’Filippetti). A disp.ne Bonifazi, Spaccesi, Orlandoni, Sgolastra, Cionfrini, Prebibaj, Zannotti. All.re Pavoni
LORETO: Pedol, Accattoli(89’ Ben Fradj), Iommi, Camilletti(83’Pigliacampo), Monteneri, Bigoni, Bigoni; Massei, Moriconi, Garbuglia, Spagna, Petrini. A disp.ne Fabiani, Picciafuoco, Scalella, Ciminari, Galvani, Palazzo. All.re Moriconi
Reti: 5’ Giansante, 18’ Spagna, 81’ Mancini. Ammoniti: Piangerelli, Mancini, Camilletti, Ben Fredj. Recupero 4’ (0+4)
(Immagine di repertorio)
Ancora 24 ore e all’Eurosuole Forum di Civitanova andrà in scena uno dei match più attesi della stagione: domenica (ore 18.00) la sfida tra Cucine Lube Civitanova e Sir Safety Conad Perugia, incrocio che nella storia ha già dato vita a ben tre serie di Finale Scudetto. Una partita, anticipata al 10 novembre rispetto alla data originaria dell’8 dicembre (causa Mondiale per Club), assolutamente da non perdere. I biglietti sono ancora disponibili. Osmany Juantorena carica pubblico e squadra
“Sicuramente sarà una sfida molto stimolante per noi, conosciamo bene il valore di Perugia che ha appena vinto la Supercoppa italiana e si presenterà all’Eurosuole Forum bella carica. Non vediamo l’ora di affrontare la gara anche per capire a che punto siamo - le parole del capitano Osmany Juantorena che carica pubblico e squadra -. Mi aspetto un palasport pieno di tifosi che ci sostengano dal primo all’ultimo minuto, sarà uno spettacolo sugli spalti e invito tutti a venire a seguirci: abbiamo bisogno del calore del nostro palasport, un fattore che può essere molto importante. Proveremo a fare del nostro meglio per vincere, pensando al nostro gioco palla dopo palla e a crescere ancora”.
Squadre in campo. Roana CBF Helvia Recina Macerata che si prepara a ricevere la visita della P2P Smilers Baronissi, avversario che ha trovato la sua prima vittoria tra le mura amiche ai danni della Sigel Marsala domenica scorsa e che verrà alla Marpel Arena intenzionato a replicare per uscire dall’ultima posizione in classifica, condivisa al momento con la Futura Volley Giovani Busto Arsizio.
Macerata che, dal canto suo, è chiamata al riscatto dopo la “magra” delle ultime due partite, contro due corazzate come Ravenna e Trento, affrontate a distanza ravvicinata. “Dobbiamo tornare a fare il nostro gioco – ha dichiarato la schiacciatrice Valentina Pomili –. Sicuramente dovremo essere più aggressive al servizio. Dovremo inoltre fare meglio sulla combinazione muro-difesa, un fondamentale che è stato molto importante per noi in questo inizio di campionato, ma che purtroppo nelle ultime due partite ci è un po’ mancato.”
Ovviamente gli incontri ravvicinati sono un problema per tutti e non hanno costituito un alibi nelle ultime due partite vinte con merito dalla Conad Olimpia Teodora prima e della Delta Informatica Trentino poi, ma sicuramente la possibilità di tornare a lavorare su base settimanale per preparare le partite è una buona notizia per tutti.
“Sicuramente giocare tre partite ravvicinate è stancante a livello fisico – conferma Valentina Pomili –. Finisce anche per scombinare il ritmo di lavoro settimanale. Oltre a questo le partite portano via anche parecchie energie a livello mentale, quindi sicuramente è più difficile gestire 3 partite in una settimana che la tabella quotidiana degli allenamenti. Adesso abbiamo tempo per preparare bene questa partita, quindi da parte nostra c’è molta positività.”
Positività che andrà riversata sul campo perché anche la P2P ha bisogno di punti e quindi non mollerà un centimetro. Vincere domenica per la Roana CBF significherebbe mantenere il quarto posto per prepararsi agli scontri diretti con Torino e Roma. “È una partita importante per la classifica – conclude la schiacciatrice della Roana CBF –. Siamo quarte ma la classifica in questa zona è molto corta. È importante fare punti, è importante vincere in casa e riprendere il buon ritmo che abbiamo avuto prima delle due ultime sconfitte.”
Fischio di inizio alle ore 17 di domenica 10 novembre.
Assunta Legnante pazzesca. L'atleta della Anthropos ASD di Civitanova ha conquistato la medaglia d'oro nel getto del peso ai Mondiali paralimpici di atletica a Dubai, la quarta consecutiva. Si tratta di un risultato straordinario se si considera che Assunta non perde una gara da Londra 2012 e che attualmente è campionessa olimpica, d'Europa e del Mondo in carica. La misura che le è valsa il primo gradino del podio è arrivata al quarto lancio, l'ultimo a disposizione, con la misura di 15,83.
I complimenti per il titolo mondiale conquistato sono arrivati anche dal sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica: "Le mie più vive congratulazioni alla straordinaria Assunta Legnante che oggi ai Mondiali di atletica paralimpica a Dubai ha conquistato l'oro nel lancio del peso e ha fatto il suo poker vincendo il quarto titolo iridato consecutivo. Complimenti all'ormai imbattibile Assunta e all'Anthropos ASD di Civitanova, società sportiva di cui fa parte".