Mai doma la CBF Balducci HR Macerata che a Ravenna vince il terzo tie-break consecutivo per la sesta vittoria consecutiva che permette alla formazione di Luca Paniconi di respirare almeno per qualche giorno aria di quinto posto in solitaria.
Rispetto all’ultima partita Paniconi attua un cambio al centro con Rita per Mancini insieme a Martinelli al centro, confermando la diagonale Peretti-Renieri e la coppia di banda Lipska-Pomili, con Bisconti libero; dall’altra parte della rete Simone Bendandi inizia con Morello e Kavalenka in diagonale, Piva e Guasti in banda, Assirelli e Torcolacci al centro, Rocchi libero.
Ravenna, reduce da due sconfitte contro Vallefoglia e S. Giovanni in Marignano, cerca di partire subito forte con la verve di Torcolacci al centro (7-3), ma la CBF Balducci ricuce il gap con gli attacchi di Rita, Lipska e Pomili, prima che la stessa Torcolacci mandi fuori la fast per il 10 pari.
È allora Piva a prendere in mano le redini della situazione e a trascinare le sue compagne al 14-10. Paniconi chiama time-out e Macerata si rifà sotto (18-16) prima del nuovo break ravennate, sempre ispirato dalla scatenata Piva, autrice di 10 punti nel primo set. È lei che sul turno al servizio di Morello trova 4 punti consecutivi per il 25-18 finale.
Con il secondo set scocca l’ora di Galletti alla regia della CBF Balducci. Lipska sale di tono e il parziale scorre sul filo dell’equilibrio fino al 15-16, ma quando la schiacciatrice polacca in pipe trova il punto numero 17, arriva il turno al servizio di Martinelli che porta di fatto il parziale a casa di Macerata, con gli attacchi di Lipska e Rita ed un ace della stessa Martinelli.
Bendandi mischia le carte: cambio di diagonale con gli innesti di Bernabè e Poggi per Kavalenka e Morello, cambi anche al centro (Guidi per Torcolacci) e in banda (Monaco per Guasti). Non basta a rimettere a posto le cose in una Olimpia Teodora piuttosto fallosa in attacco e quando una fast di Rita porta il primo set ball a Macerata è proprio un errore di Bernabè che chiude il parziale sul 16-25.
Ravenna prova a sbarrare la strada nel terzo set e sembra riuscirci tenendo a distanza le ospiti ed allungando sul 15-10, ma quando Martinelli trova la fast vincente è un altro turno al servizio, stavolta di Pomili, a rovesciare il banco: ben 10 punti consecutivi per la CBF Balducci, con Martinelli, la stessa Pomili e Lipska. 15-20 e inerzia del set completamente a favore di Macerata, che cresce in ricezione con Bisconti sugli scudi.
Piva e Kavalenka accorciano sul 18-20 ma è Galletti di seconda a scacciare gli spettri. Martinelli sbaglia la battuta ma la fast di Rita e due pipe di Lipska e Pomili chiudono sul 19-25, dando alla CBF Balducci la certezza di uscire dall’incontro con almeno un punto.
Quarto set: sul 4-4 Bendandi cambia di nuovo regia reinserendo Poggi e stavolta la Olimpia Teodora gira al massimo, anche perché Macerata fatica a mettere giù palloni, incappando dal canto suo in 6 errori in attacco nel parziale. Non che Ravenna faccia molto di più in realizzazione offensiva, ma è il muro delle padrone di casa a far male stavolta: Assirelli su Pomili (5-5), Poggi su Lipska (13-8), Assirelli su Maruotti subentrata alla stessa Lipska (21-13), tra gli attacchi di Piva e Kavalenka.
Paniconi allora cambia Renieri e Martinelli con Giubilato e Mancini, ma non basta. È ancora Piva a premere sull’acceleratore con 3 punti negli ultimi 4 (in mezzo un ace di Guasti) per il 25-14 che costringe la CBF Balducci al terzo tie-break consecutivo.
Ma ancora una volta, questa squadra si dimostra davvero infinita: il solco lo traccia Pomili ma c’è anche tanto di Renieri nella partenza lanciata che porta Macerata avanti prima 4-8 al cambio di campo, poi 7-12. Punto a punto fino alla pipe di Lipska per il 9-14.
Pomili manda out il primo match point prima dell’errore decisivo di Ravenna, sulla pipe sbagliata da Piva al termine di una partita che l’ha vista sicuramente protagonista individuale in positivo, ma che vede festeggiare le ragazze di coach Paniconi, autrici di una performance corale che ha visto quattro giocatrici terminare in doppia cifra: Pomili, Lipska, Renieri e Rita.
OLIMPIA TEODORA RAVENNA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 2-3
OLIMPIA TEODORA RAVENNA: Guasti 7, Assirelli 6, Morello, Piva 27, Torcolacci 13, Kavalenka 11, Rocchi (L), Poggi 2, Guidi 1, Monaco, Giovanna, Bernabè. Non entrate: Grigolo, Missiroli. All. Bendandi.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Lipska 16, Rita 10, Renieri 10, Pomili 17, Martinelli 7, Peretti, Bisconti (L), Galletti 1, Giubilato, Maruotti, Mancini. Non entrate: Sopranzetti (L), Pirro. All. Paniconi.
PARZIALI: 25-18 (22’), 16-25 (21’), 19-25 (25’), 25-14 (23’), 10-15 (15’)
ARBITRI: Serafin, Lorenzin
NOTE: Olimpia Teodora 14 errori in battuta, 7 aces, 11 muri vincenti, 62% ricezione positiva (17% perfetta), 34% in attacco; CBF Balducci 13 errori in battuta, 3 aces, 6 muri vincenti, 58% ricezione positiva (17% perfetta), 33% in attacco.
Seconda vittoria consecutiva per Macerata che si impone anche al Pala Barbazza nel recupero della sesta giornata di andata del Girone Bianco di Serie A3. Altra buona prestazione dei biancorossi che guidano sempre la partita e soffrono il ritorno di San Donà soltanto nel secondo set, poi impongono il proprio gioco e controllano, assicurandosi i tre punti. Ora testa alla prossima trasferta di donemica 24 a Montecchio Maggiore, per proseguire nella risalita in classifica.
LA CRONACA – La MedStore deve fare a meno di Dennis, Pizzichini e Valenti, scende quindi in campo con Ferri, Margutti e Princi, Monopoli, i centrali Calonico e Pasquali, Gabbanelli. Per San Donà Bomben, De Santis e Dietre, al centro Tassan e Zonta, Busato e come libero Santi.
Dopo il minuto silenzio in ricordo di Claudio Valenti, amico, dirigente biancorosso e papà del libero Marco, la MedStore parte bene mostrando subito il giusto atteggiamento: l'ace di Pasquali vale il 3-6. De Santis prova a trascinare i compagni e crea qualche problema alla MedStore, gli ospiti sono bravi a rispondere e tenere il vantaggio appoggiandosi sul buon momento di Ferri che con un preciso diagonale trova il punto del 7-10.
Prova ad allungare Macerata, sale Margutti che schiaccia sul muro l'11-16, poi Pasquali trova un altro ace e coach Bertocco chiama il time out. Bene anche a muro i biancorossi, che fermano Dietre e vanno sul 12-20; San Donà prova il recupero con Bomben che risolve dopo il salvataggio miracoloso di tacco di Calonico ma la MedStore allunga di nuovo e chiude il set 16-25.
La gara riparte combattuta, il pallonetto di Princi fissa il risultato sul 5-5; i padroni di casa alzano il ritmo e riescono ad allungare con Zonta che a muro firma il 10-6, coach Di Pinto chiama il time out. La gara si accende, i biancorossi rincorrono, Pasquali sotto rete beffa il muro per il 12-11 e con l'ace di Ferri arriva anche il pareggio.
Riesce di nuovo ad allungare San Donà e Di Pinto si gioca la carta Snippe: l'olandese fa subito sentire la sua presenza e con tre punti consecutivi fa riavvicinare i suoi, 18-16 e time out per i padroni di casa. Il buon momento di Dietre permette a San Donà di restare avanti, 20-17, quindi De Santis tiene distante Macerata e con il 25-22 la gara torna in parità.
Terzo set giocato punto a punto, con i biancorossi che però ribaltano l'iniziale svantaggio e guidano il risultato: Princi ha la meglio alla fine di un lungo scambio e con il successivo out di De Santis arriva il 7-10. Controlla Macerata tenendo gli avversari sul -5 con Ferri che buca il muro per il 12-17; non cambia l'inerzia, San Donà sbatte contro il muro biancorosso e il diagonale di Princi vale il 15-20. Lottano i padroni di casa e resistono più volte a Snippe ma devono arrendersi a Monopoli per il 17-24, il set si chiude con l'errore di De Santis.
Riparte avanti Macerata, Calonico al centro anticipa tutti e mette a terra il 4-5, poi allungano i biancorossi e Bertocco chiama il time out. Il richiamo non basta, la MedStore vuole chiuderla e scappa 5-10, ma non ci stanno i padroni di casa, De Santis e Zonta guidano San Donà e rosicchiano punti. I biancorossi ristabiliscono presto il +5 e con Ferri allungano ancora mentre gli avversari sbattono contro il muro, è 11-20. La vittoria è spianata per la MedStore, Snippe firma il 15-24 poi chiude Princi.
Il tabellino:
VOLLEY TEAM SAN DONÀ DI PIAVE 1
MED STORE MACERATA 3
PARZIALI: 16-25, 25-22, 17-25, 15-25.
Durata set: 21’, 26’, 19’, 19’. Totale:82’.
VOLLEY TEAM SAN DONÀ DI PIAVE:Bomben 13, Tassan 8, Busato, Zonta 2, Mignato, Dietre 11, De Santis 14, Bassanello, Santi. NE:Palmisano, Cherin, Lorenzon, Esposito, Scita.Allenatore:Bertocco.
MED STORE MACERATA: Snippe 8, Pasquali 8, Calonico 11, Pahor 3, Cordano, Margutti 1, Ferri 12, Monopoli 3, Princi 22, Gabbanelli. NE:Risina. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Sessolo e Traversa.
Si avvicina il fischio d’inizio di Lube – Monza, recupero della quarta giornata di ritorno della Regular Season in programma domani all’Eurosuole Forum (giovedì 21 gennaio alle 17 con diretta Eleven Sports e Radio Arancia).
Reduci dalla vittoria interna al tie break con Modena e secondi in classifica con 43 punti, a -6 dalla capolista Perugia e con un gara in meno, gli uomini di Fefè De Giorgi vogliono dimezzare lo svantaggio per cercare il colpaccio nella volata di fine stagione regolare. Nonostante la vittoria netta all’andata e l’imbattibilità dei cucinieri contro Monza, si prospetta sulla carta un match duro.
La squadra di Massimo Eccheli attraversa un momento magico come ha ribadito l’undicesima vittoria in Campionato, il 3-1 casalingo in rimonta nel posticipo contro Vibo. Quinta con 30 punti e una gara in meno rispetto alla Lube, nel girone di ritorno Monza si è arresa solo alla BLM Group Arena contro Trento, riuscendo però a portare i gialloblù al tie break con una grande prova. Per placare l’ardore agonistico di Beretta e compagni servirà un “arrembaggio” dai nove metri.
La sfida con il sestetto brianzolo coincide con il penultimo impegno prima della Coppa Italia. Domenica 24 gennaio alle 17 i biancorossi giocheranno a Cisterna di Latina contro la Top Volley per il 9° turno di ritorno della SuperLega, mentre mercoledì 27 gennaio, alla stessa ora, ospiteranno la Kioene Padova a Civitanova Marche per i Quarti di Finale del trofeo tricolore.
La rivale di giornata : coach Massimo Eccheli e il secondo Giuseppe Ambrosio hanno preso il timone a ottobre, dopo la fine dell’avventura di Fabio Soli e del vice Luigi Parisi. In diagonale, con il confermato regista Orduna, c’è il giovane turco-bosniaco Lagumdzija, MVP nell’ultimo match. Oltre ai confermati capitan Beretta e Galassi, al centro è arrivato lo statunitense Holt (rimasto ai box con Vibo). Tra gli schiacciatori, blindato il ceco Dzavoronok, mentre il croato Sedlacek ha terminato la sua avventura a dicembre. In corsa, la società ha ingaggiato un rigenerato Lanza, mentre si è garantita dall’inizio della stagione la promessa bielorussa Davyskiba e ha promosso primo libero Federici. Anche l’opposto cubano Ramirez Pita, il regista Calligaro, il martello Falgari e il libero Brunetti (rientrato nella società dove è cresciuto) sono a disposizione dello staff.
Parla Nicola Giolito (secondo allenatore Cucine Lube Civitanova): “Chi viene a Civitanova gioca sempre all'arma bianca e Monza non sarà da meno. Anche con Vibo il sestetto brianzolo ha mostrato qualità notevoli e un opposto congeniale al proprio volley. Contro gli uomini di Eccheli dovremo esprimerci al meglio e battere bene per consegnare ai rivali il pallone staccato dalla rete. Talvolta accusiamo dei cali ma poi riprendiamo il filo. Non a caso abbiamo vinto tutti i tie break, un bel segnale in vista degli scontri a eliminazione diretta”.
Parla Massimo Eccheli (allenatore Vero Volley Monza): “Quella contro Civitanova sarà una sfida da affrontare con spirito "garibaldino", consapevoli di avere di fronte una squadra di altissimo livello. Credo che possa essere un match divertente per noi, senza troppe pressioni. Questa settimana abbiamo messo benzina e lavoro, inserendo anche Lagumdzija dopo l'assenza. Ora ci aspetta un tour de force, da affrontare determinati, senza pensare troppo agli impegni ravvicinati. La stagione va vissuta così: si va, si gioca e si dà il massimo”.
Gli arbitri della gara : Dominga Lot (TV) e Bruno Frapiccini di Falconara (AN).
Sfida numero 15 : la Lube ha vinto i 14 scontri diretti fin qui giocati con Monza.
Gli ex del match : nessuno.
Giocatori a caccia di record
In Regular Season: Simone Anzani - 11 attacchi punto ai 1000, Robertlandy Simon - 2 muri punto ai 200 (Civitanova), Santiago Orduna - 5 muri vincenti ai 200 (Vero Volley Monza).
In carriera: Simone Anzani - 20 punti ai 2000, Osmany Juantorena - 39 punti ai 4500 (Civitanova), Filippo Lanza - 4 muri vincenti ai 200 (Monza).
Come seguire Cucine Lube Civitanova – Vero Volley Monza
Diretta Eleven Sports con la telecronaca di Gianluca Pascucci e Andrea Bari.
Diretta Radio Arancia Network con la radiocronaca di Fabio Petrelli e Stefano Donati. È possibile anche scaricare l’applicazione Radio TV Arancia & more per ascoltare la radio sul proprio dispositivo.
Aggiornamenti live anche sui profili ufficiali Lubevolley Instagram, Facebook e Twitter.
Replica televisiva venerdì dopo il Magazine delle 21 e sabato alle 14 su Arancia Television (canale 210 digitale terrestre) con la telecronaca di Gianluca Pascucci. È possibile anche scaricare l’applicazione Radio TV Arancia & more per vedere il canale tv sul proprio dispositivo.
Torna a far punti nel fortino dell’Helvia Recina il Matelica, che nel recupero con il Carpi si impone sulla squadra di mister Pochesci grazie alla rete di Volpicelli che permette ai biancorossi di conquistare i primi tre punti del 2021 e di balzare a quota 28 punti in classifica.
Uno squalificato per parte, capitan Sabotic e Cason nelle fila locali, e qualche acciacco costringono entrambi i tecnici a ridisegnare i propri pacchetti arretrati.Carpi reduce dal successo sul Ravenna in rimonta, Matelica voglioso di riscatto dopo il doppio stop con Perugia e Imolese. Mister Colavitto avvicenda Maurizii (alle prese con una botta rimediata nell’ultimo incontro) con Di Renzo. Siede in panchina il neo acquisto Zigrossi. A centrocampo Calcagni prende il posto di Pizzutelli. Confermato invece il tridente offensivo.Mister Pochesci, alle prese con il primo dei tre recuperi dopo l’emergenza Covid e con un calendario già di per sè affollato di impegni, visti anche i numerosi rinforzi messi a disposizione dalla società nelle prime battute di mercato, non applica un turnover massiccio ma fa debuttare in difesa il neo arrivo Ercolani. Non convocato Venturi per problemi muscolari, a riposo Marino, in campo, benché affaticati, Ghion, De Cenco e Mastour, con questi ultimi due autori di una prestazione positiva contro il Ravenna.Ritmi non troppo elevati nella prima frazione che procede a fasi alterne: meglio il Matelica ai punti e come numero di occasioni. Proprio nel finale sospetto atterramento di Moretti in area carpigiana non sanzionato e doppio tentativo ribattuto a Calcagni.
Ripresa che si apre sulla stessa falsariga con i padroni di casa più briosi e reattivi a fare la gara ed uno splendido guizzo di Moretti che dà solo l’illusione del gol.Al 18’ st gli ospiti restano in inferiorità numerica per il rosso diretto a Varoli: Rossini si oppone benissimo alla punizione conseguente calciata dallo specialista Volpicelli. Il gol è nell’aria e il numero 7 di casa servito da Balestero al minuto 24’ della seconda frazione danza sul pallone e lo deposita in fondo al sacco alle spalle di Rossini per il vantaggio locale. I ragazzi di Colavitto potrebbero arrotondare con Moretti, il subentrato Alberti ed ancora con una splendida girata ed un altro paio di occasioni firmate Volpicelli, ma l’estremo emiliano fa sempre buona guardia ai propri pali.
Domenica sarà di nuovo campionato: i biancorossi affronteranno per la prima gara del girone di ritorno la blasonata Triestina, battuta nello storico esordio del “Nereo Rocco”.
TABELLINO
Matelica (4-3-3): 1 Cardinali; 2 Fracassini, 4 De Santis, 18 Magri, 3 Di Renzo); 19 Calcagni, 5 Bordo, 11 Balestrero; 7 Volpicelli, 17 Moretti (43’ st 21 Peroni), 10 Leonetti (34’ st 29 Alberti). A disposizione: 22 Martorel, 28 Puddu, 6 Barbarossa, 8 Pizzutelli, 9 Zigrossi, 13 Santamarianova, 16 Baraboglia, 23 Franchi, 24 Masini, 26 Ruani. Allenatore Gianluca Colavitto.Carpi (3-4-1-2): 22 Rossini; 3 Ercolani, 25 Gozzi, 6 Varoli; 19 Bayeye (6’ st 10 Maurizi, 34’ st 30 Salata), 16 Ghion (34’ st 24 Ceijas), 21 Fofana, 26 Lomolino; 7 Mastour (6’ st 18 Ferretti); 9 De Cenco (18’ st 8 Bellini), 15 Giovannini. A disposizione: 12 Rossi, 2 Danovaro, 17 Marcellusi, 20 Offidani, 27 Ridzal, 31 Motoc, 33 Marino. Allenatore Sandro Pochesci.
Arbitro: Sig. Andrea Ancora della sezione di Roma1.Assistenti: Sig.ri Paolo Cipolletta della sezione di Avellino e Giuseppe Cesarano della sezione di Castellammare di Stabia.Quarto uomo: Sig. Tommaso Zamagni della sezione di Cesena.Rete: 24’ st VolpicelliNote: gara a porte chiuse; ospiti in divisa grigia con inserti rossi, pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere blu elettrico; locali in divisa biancorossa, pantaloncini e calzettoni rossi portiere verde; corner 7-4; espulso Varoli al 17’st; ammoniti Magri, Balestrero, Fracassini, Bayeye, Varoli e mister Colavitto per proteste; recupero 0’pt, 5’ st.
Rinviata a data da destinarsi la tra San Nicolò Notaresco ed U.S. Tolentino 1919 in programma il 24 gennaio 2021, valevole per la tredicesima giornata del campionato nazionale di serie D
E’ quanto disposto dalla L.N.D. che ha preso atto delle cause di forza maggiore che impediscono agli atleti cremisi di poter svolgere regolarmente l'attività sportiva, stante la necessità che parte degli stessi ultimino il periodo di isolamento prescritto dal competente dipartimento di prevenzione dell'ASUR Marche, quale misura precauzionale anti covid.
L’ U.S. Tolentino inoltre ha comunicato che nelle prossime quarantotto ore tutti gli atleti senza sintomi o patologie accertate verranno sottoposti a nuovo test e che, gradualmente, nel corso della corrente settimana i medesimi, ove negativi, torneranno ad allenarsi.
Non destano, per fortuna, preoccupazioni le condizioni dei calciatori attualmente ancora positivi.
Mister Colavitto potrà contare sin da domani su una nuova pedina per il reparto difensivo biancorosso.
Arriva infatti dal Fano il difensore Valerio Zigrossi, nato a Roma, ben strutturato fisicamente (188 cm per 84 Kg).Cresciuto nel vivaio della Sampdoria, il centrale classe 1996 era passato alla Virtus Entella, militando poi con le maglie di Savona, Fano, Cuneo, Bisceglie, prima di tornare in granata lo scorso gennaio.
“Si è creata questa possibilità di venire a Matelica - ha dichiarato il nuovo arrivato - e, dopo averla valutata attentamente, ho deciso di accettarla. Sono entusiasta e pronto, fisicamente sto bene e mi metto a completa disposizione. Questa è la piazza ideale per crescere ed esprimere a pieno il proprio potenziale. La classifica dice che il Matelica è in buona posizione e desidero dare il mio contributo. Sono motivato al massimo per affrontare al meglio il girone di ritorno e cercherò di contraccambiare in campo la fiducia riposta in me”.Zigrossi prenderà la casacca numero 9.
L’ultimo Dpcm ha rinviato ulteriormente la data di riapertura di piscine e palestre, il mondo dello sport amatoriale insomma continua a restare fermo o quasi. Tra chi prova ad andare avanti, anche se forzatamente in maniera ridotta e limitata, c’è il Cus Macerata.
Dopo la chiusura per le festività natalizie, il Centro Universitario Sportivo ha ripreso a pieno regime l’operatività di uffici di segreteria e presidenza, mentre di fatto tennis e calcetto sono le uniche due attività motorie davvero “attive”.
“Con il mancato avvio dei campionati sotto la B nazionale da parte della Figc–spiega il presidente Antonio de Introna- abbiamo deciso di interrompere gli allenamenti dei grandi della C1 e dell’Under19. Si allenano invece l’Under-17 e i piccoli delle Under-12 e 10, quest’ultime squadre rientrano nei tornei Csi. E’ purtroppo ferma anche la pallavolo femminile. La sezione che sta avendo più movimento è quella del tennis. Complice magari la tipologia di sport individuale o di coppia, abbiamo registrato un gran balzo di tesserati, gli atleti agonisti possono giocare nei nostri campi e la maggior parte sono under30. Naturalmente il tutto avviene nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, mascherine, gel, distanziamento e il divieto di utilizzare gli spogliatoi. I ragazzi e le ragazze dell’atletica, di marcia o distanze veloci, possono allenarsi singolarmente e si preparano ai meeting primaverili. Infine l’insegnante Chiara Verolo ha attivato le lezioni online per il suo corso di danza moderna”.
Insomma si va avanti nonostante tutto: ”Certamente non facciamo incassi – continua- e mi dispiace soprattutto per i problemi che la situazione epidemiologica sta creando ai nostri istruttori. Sono loro i principali danneggiati, penso a chi svolgeva corsi di ginnastica o insegnava sport di contatto come le arti marziali”.
Che scenari prevede? “Difficile fare previsioni – conclude- ma garantisco che, come Cus Macerata, apriremo in modo completo gli impianti solo quando i contagi saranno azzerati. I soldi vengono dopo, noi poi abbiamo avuto solo un ristoro figurati, una goccia ma a me conta di più la sicurezza e la salute, le nostre palestre resteranno chiuse finchè la pandemia non sarà un brutto ricordo”.
"La società comunica con rammarico la scomparsa di un amico, ancor prima che un dirigente, perché Claudio Valenti è stato un amico fraterno della Pallavolo Macerata. Una grande famiglia biancorossa, così Claudio amava chiamare la società, che oggi si stringe in un sentito abbraccio intorno a Marco e Maria Laura". È quanto comunica in una nota la MedStore Macerata.
"Claudio ha combattuto come un leone fino alla fine la battaglia più difficile e nemmeno la malattia è riuscita a scalfire il suo spirito - aggiunge la società -. Nella Pallavolo Macerata lascia un vuoto incolmabile ma anche tanti bellissimi ricordi, di una persona capace, volenterosa, sempre pronta ad aiutare gli altri e a mettersi a disposizione, con un approccio positivo e il sorriso".
Nei suoi tanti anni di collaborazione con la Pallavolo Macerata ha partecipato alla crescita della squadra fino al raggiungimento della Serie A, raccogliendo la stima dei colleghi e dei tanti ragazzi che hanno vestito la maglia biancorossa, per i quali è stato un vero e proprio punto di riferimento.
In questo momento di profondo lutto, la MedStore Macerata saluta per l’ultima volta un amico, che avrà sempre un posto speciale nel cuore della società.
Prosegue il lavoro in casa Civitanovese per puntellare l’organico a disposizione di mister Massimo Ciocci. Il direttore sportivo Giulio Spadoni ha chiuso la trattativa con Simone Gesuè, che vestirà la maglia rossoblu.
Centrocampista classe 1996 nativo di Ascoli Piceno, può vantare già un curriculum di tutto rispetto visto che ha già calcato diversi palcoscenici importanti nelle categorie superiori. Dopo l’esordio con il Monticelli nella stagione 2014-15, con cui conquista la promozione in D, rimane con la formazione ascolana fino al 2018, per poi passare al San Marco Lorese, in Eccellenza.
In questa stagione ha vestito dapprima la casacca del Porto Sant’Elpidio in serie D, mentre adesso arriva la nuova avventura con la maglia della Civitanovese.
Parte con il piede giusto la stagione di Eleonora Vandi. La pesarese dell’Atletica Avis Macerata ha migliorato il record regionale assoluto nei 3000 metri indoor, correndo in 9’26”38 sulla pista di Padova.
Un primato demolito di oltre dieci secondi, rispetto al tempo realizzato nello scorso inverno dalla compagna di club Ilaria Sabbatini agli Assoluti di Ancona con 9’36”76. Altrettanto ampio il progresso sul limite personale, che era di 9’36”81 ottenuto all’aperto nel 2018 a Trento. Ora la doppia figlia d’arte del mezzofondo marchigiano detiene ben cinque primati regionali: l’ultimo si aggiunge a quelli di 800 e 1500 metri, sia in sala che outdoor su entrambe le distanze.
A 25 anni ancora da compiere, in bacheca ha già un titolo tricolore assoluto conquistato nella passata stagione sui 1500 a Modena e la maglia azzurra indossata ai Mondiali di Doha nel 2019 quando ha partecipato sugli 800 alla rassegna iridata.
(Foto Eduard Ardelean/FIDAL Veneto)
Una generosa Feba Civitanova Marche lotta e tiene botta contro l'Alma Patti ma deve arrendersi per 55-79. Al termine di un match giocato ad alti ritmi, le momò non riescono a strappare i due punti contro le siciliane che, con un terzo quarto di spessore, hanno trovato l'allungo decisivo per ottenere il successo.
Le biancoblu si presentano all'appuntamento orfane di Bolognini, mentre Patti può contare su tutte le effettive. Dopo un avvio shock per le ragazze di coach Dragonetto, 0-8 dopo due minuti di gioco, la panchina chiama time-out e le momò tornano in campo mettendo in campo il giusto piglio. Con pazienza la Feba, grazie a tanta intensità in difesa, si rimette in carreggiata e nel finale passa in vantaggio, 18-17 con Castellani, prima del canestro allo scadere di Boccalato che vale il 20-22 con cui si chiude la frazione. Nel secondo quarto prova a tentare l'allungo Patti, 23-28, ma le biancoblu continuano a mostrare dell'ottimo basket e danno vita ad un botta e risposta fino alla fine: Galbiati e Kramer collezionano il 29-36, risponde Paoletti che mette cinque punti consecutivi e manda le squadre al riposo lungo sul 33-36.
Nel terzo quarto le ospiti partono a mille e, grazie ad un'ottima tenuta atletica, iniziano a pressare forte le momò a tutto campo. Coach Buzzanca fa ruotare tutte le sue giocatrici, che gli danno buone risposte, ed iniziano anche a migliorare le percentuali al tiro. La Feba cerca di tenere botta ma prima subisce un parziale di 0-7, ricucito in parte, poi subisce un break mortifero di 0-16, 42-61, che di fatto chiude il match. Nell'ultimo quarto le ragazze di coach giocano con generosità ma non riescono a rientrare in gara. Finisce 55-79.
“Nel terzo quarto la pressione difensiva di Patti ci ha messo in difficoltà – commenta coach Francesco Dragonetto – Sapevamo che avrebbero potuto fare quello che poi hanno fatto durante la partita, tra cui l'essere molto aggressive visto che è una loro caratteristica, e l'abbiamo pagata. Mi rimane l'amaro in bocca che abbiamo perso tanti palloni sulla loro pressione difensiva e non siamo tornate in difesa, lasciando spazio ai loro contropiedi. Abbiamo subito sette/otto contropiedi dove hanno giocato uno contro zero, e questo poi non ti mette nei binari giusti. Peccato perchè per due quarti abbiamo mostrato una buona pallacanestro e poi ci siamo spente. Dobbiamo tornare un attimo a lavorare con più intensità in allenamento, che ci deve portare ai livelli raggiunti a Dicembre, però non ho nulla da recriminare alle ragazze, perchè credo che in emergenza hanno messo come sempre l'anima in mezzo al campo”.
FEBA CIVITANOVA MARCHE – ALMA PATTI 55-79 (20-22; 13-14; 13-26; 9-17)
Feba Civitanova: Rosellini 2, Paoletti 17, Bocola 8, Trobbiani 8, Binci 6, Malintoppi ne, Ciccola, Angeloni, Castellani 14, Severini, Medori ne, Pelliccetti All. Dragonetto
Alma Parri: Stoichkova 9, Galbiati 21, Cupido 16, Verona 16, Manfrè6, Coppolino, Merrina, Sciammetta, Diouf, Kramer 7, Boccalato 4 All. Buzzanca
Arbitri: Del Guadio – Bernardo
Si sono svolti sabato 16 e domenica 17 gennaio a Castelferretti, in provincia di Ancona, i Campionati Regionali di Tiro con l’arco, organizzati dalla Compagnia Arcieri “Il Falco”. Quest’anno le varie divisioni sono state divise a causa delle disposizioni federali riguardanti il covid-19, il turno del sabato è stato disputato dagli archi nudi, mentre la domenica è stata la volta degli olimpici.
Ottimi i risultati per gli arcieri della A.S.D. Medio Chienti che hanno ottenuto 7 titoli regionali, 6 secondi posti, 3 terzi posti.
Negli archi nudi gli atleti che si sono distinti sono stati: Feliziani Marco 2° posto senior, Re Gionata 3° posto senior e 2° assoluto, Bianchini Antonio 2° posto master e 3° assoluto, Valeri Simona 2° posto master, Carassai Alessandro 2° posto junior, Feliziani Giacomo 1° posto ragazzi.
Buoni piazzamenti anche per Corradetti Stefano (4° posto master), Marsili Orlando (7° posto master) e Diomedi Antonello (9° posto master)
Nella divisione olimpica hanno spiccato: Seri Marco 1° posto senior, 1° posto assoluto e 1° posto squadra senior, Dignani Luca 2° posto senior, 3° posto assoluto e 1° posto squadra senior, Verga Francesco e 1° posto squadra senior, Dignani Angelo 1° posto master, Biondi Michele 1°posto Allievi, Biondi Matteo 2° posto Allievi, Buoni piazzamenti anche per Biondi Fulvio (4° posto master), Mosciatti Alberto (11° posto master), Balili Diego Firdus e Maraviglia Sofia.
Un’infinita CBF Balducci HR Macerata vince un altro tie-break, questa volta al derby di ritorno contro la Megabox Vallefoglia, centrando la quinta vittoria consecutiva con una performance di grande carattere, necessario a domare una formazione ospite.
Nessuna sorpresa nei due sestetti rispetto alle precedenti uscite. Coach Paniconi fa partire l’Helvia con il collaudato 6+1: Peretti-Renieri in diagonale, Mancini-Martinelli centrali, Lipska e Pomili in banda e Bisconti libero; coach Bonafede conferma in casa Megabox (vista anche l’indisponibilità di Dapic) le partenti della vittoriosa sfida con Montecchio, con la diagonale Balboni-Costagli, Kramer e Bertaiola centrali, la coppia di banda Pamio-Bacchi e Bresciani libero.
Macerata sembra approcciare meglio la partita con i muri di Martinelli, Peretti e Mancini (7-2), quando però Kramer sale di tono e fa sciogliere come neve al sole il vantaggio delle padrone di casa. Bacchi in pipe riacciuffa la CBF Balducci (8-8) prima di dare il la con altri 2 break point, sul servizio mortifero di Pamio, all’allungo di Vallefoglia che lascia al palo le locali che raggiungono il massimo vantaggio sul 10-16.
Sul 12-17 Paniconi cambia la diagonale inserendo Galletti e Giubilato per Peretti e Renieri, ma la Megabox continua a menare le danze e Balboni trova il 14-20, il tecnico della CBF Balducci prova a mescolare le carte con Maruotti per Lipska e Rita per Martinelli ma è ancora Bacchi a trovare i colpi decisivi del set, due suoi attacchi portano al 18-24. Pomili annulla il primo set ball ma è sempre Bacchi a mettere a terra il secondo. 19-25 e Vallefoglia avanti.
Secondo set che inizia all’opposto del primo. La CBF Balducci appare frastornata ed inizia con diversi errori per l’1-6 iniziale. Pamio però, dopo aver portato la Megabox sul 4-8, sbaglia la pipe e Macerata comincia a rosicchiare terreno, con gli attacchi di Renieri e Lipska. È l’opposta di casa che firma il pareggio trovando il mani out sull’ex Costagli prima che Martinelli firmi il sorpasso di Macerata (12-11).
La regia di Galletti si stabilizza e quando due errori consecutivi in attacco di Lipska e Pomili portano avanti le ospiti (15-16), Renieri (MVP di giornata) rimette tutto in parità prima di andare al servizio per il turno che permette alla CBF Balducci di riallungare. Bonafede cambia la diagonale con Stafoggia e Durante per Costagli e Barboni ma Macerata non molla più il set: Galletti trova la seconda per il 22-18, Lipska allunga e Martinelli mura su Bacchi per il 25-20 finale.
Senza storia il terzo parziale con la Megabox che fa valere ma miglior performance offensiva mentre le difese dell’ottima Bresciani bagnano le polveri di Macerata. Balboni fa girare le compagne, in particolare Costagli, Pamio e Kramer che portano avanti Vallefoglia sul 5-11. Paniconi fa rifiatare Lipska con l’ingresso di Maruotti ma sono i centri ospiti, Bertaiola e Kramer a farla da padrone costringendo Paniconi a chiamare il secondo time-out sul 9-17, prima di dare respiro anche a Renieri e Martinelli con gli ingressi ancora di Giubilato e Rita.
Non basta però, perché Bacchi trova il 14-24. Vallefoglia spreca 3 set ball ma alla fine un errore di Macerata chiude con il 17-25 che fa vedere gli spettri alla CBF Balducci.
CBF Balducci che si dimostra ancora una volta, come detto, infinita. Ecco allora che se lo va a prendere, il quarto set, che parte bene come quello precedente ma stavolta non è un fuoco di paglia. Macerata va avanti sul 6-3.
Kramer in prima linea però fa male ancora e leva certezze a Macerata: Bertaiola va a segno in primo tempo e due errori consecutivi in attacco delle padrone di casa fanno chiamare a coach Paniconi il primo time-out (9-12). Renieri e Martinelli suonano la carica (14 pari). Si va punto a punto fino al 20 pari. Bacchi trova il 20-22, Maruotti e Pomili rimettono subito in equilibrio il match e quando Kramer sbaglia la fast Macerata vede il tie-break.
C’è ancora da aspettare però. Vallefoglia annulla due set ball, quando però la neo entrata Stafoggia sbaglia la battuta in salto (11 errori nel quarto set, 39 totali per Vallefoglia), Bacchi va out per il 27-25.
L’epilogo del quarto parziale carica a pallettoni la squadra di Macerata che parte subito forte nel tie-break, 4-0 e la CBF Balducci si esalta: Bisconti in ricezione agevola il lavoro di Galletti in regia, Renieri buca la difesa avversaria, Pomili mura Bertaiola e Mancini (fast e muro) porta Macerata avanti sul 9-3.
Bacchi e Pamio rispondono al fuoco ma non basta. Kramer prova a prendersi sulle spalle Vallefoglia ma deve arrendersi anche lei alla forza d’urto di Sofia Renieri, che griffa gli ultimi 3 punti che danno due punti d’oro e tanta fiducia alla formazione maceratese.
Qualche recriminazione per l’arbitraggio da parte del tecnico della Megabox Vallefoglia Fabio Bonafede: “Ottima partita di entrambe le squadre ed una bella serata di sport – commenta il tecnico ospite – Non la possiamo prendere a pieno. La coppia arbitrale, il secondo in particolare, ci ha dato contro per tutta la partita. Ci sono state situazioni strane, nel set che abbiamo vinto il palleggiatore ha attaccato una palla sul muro che poi è andata fuori, con punto dato a Macerata. Per quello che riguarda la nostra classifica, più che la nostra situazione nel girone, cambia la corsa che dobbiamo fare con le squadre del Girone Ovest.”
“Il primo e terzo set potevano lasciare segni che difficilmente si riesce a ricucire – gioisce coach Luca Paniconi – Essere tornati in partita e riprendere una qualità di gioco non eccelsa ma sufficiente per giocare alla pari con la prima della classe. Il carattere è un aspetto in questo momento determinante. Due punti importanti per la classifica e per la qualità di un gruppo che sta diventando squadra. Più che guardare alla classifica guardiamo alla continuità di prestazioni. Mercoledì andremo a Ravenna e questo ci dirà ancora qualcosa.”
CBF BALDUCCI HR MACERATA - MEGABOX VALLEFOGLIA 3-2CBF BALDUCCI HR MACERATA: Lipska 6, Martinelli 12, Giubilato, Pomili 16, Mancini 8, Peretti 1, Bisconti (L), Renieri 15, Galletti 3, Maruotti 3, Rita. Non entrate: Usberti, Sopranzetti (L), Pirro. Allenatore Paniconi.
MEGABOX VALLEFOGLIA: Balboni 3, Bacchi 16, Bertaiola 8, Costagli 6, Pamio 22, Kramer 22, Bresciani (L), Durante, Stafoggia, Ricci. Non entrate: Colzi. Allenatore Bonafede.
ARBITRI: Licchelli, Laghi.
PARZIALI: 19-25 (24’), 25-20 (24’), 17-25 (23’), 27-25 (31’), 15-10 (15’)
NOTE: CBF Balducci 10 errori in battuta, 5 aces, 14 muri vincenti, 58% ricezione positiva (34% perfetta), 27% in attacco; Megabox 13 errori in battuta, 5 aces, 7 muri vincenti, 49% ricezione positiva (27% perfetta), 36% in attacco.
Bella prestazione della MedStore Macerata, capace di assicurarsi la vittoria in tre set contro Torino. I biancorossi portano a casa tre punti importanti, che smuovono la classifica.
Per il coach Di Pinto tornano a disposizione Dennis e Pizzichini, quest'ultimo fa coppia al centro con Calonico, poi Ferri e Margutti, Monopoli e Gabbanelli. Torino in campo con Richeri, Gasparini, Gerbino, i centrali Mazzone e Maletto, Filippi, Valente come libero.
LA CRONACA - Buona partenza dei biancorossi che dettano il ritmo: Ferri trova due ace e trascina i suoi fino al 2-7, costringendo il coach Simeon a chiamare il primo time out. La strigliata serve e Torino cresce, recupera il punteggio riuscendo a bloccare la minaccia Dennis, quindi arriva il time out anche per coach Di Pinto.
Macerata raggiunge il 10-12, mantiene il vantaggio e prova a controllare con Dennis che riesce a bucare il muro avversario. La gara è combattuta, i biancorossi non scappano anche se tengono a distanza i padroni di casa con l'ace di Calonico che manda i suoi sul 13-16.
Il copione non cambia, Torino si aggrappa a Gerbino, prova il recupero e dopo un lungo scambio si avvicina ancora, la MedStore risponde in ricezione con Monopoli e a muro con Calonico ma sul 22-23 firmato Richeri, Di Pinto richiama i suoi. Sbaglia la battuta Richeri e regala il 22-24, entra Princi per rinforzare il muro e proprio lui mette a terra il punto che vale il set.
Riparte di nuovo avanti Macerata, ci pensa Mazzone in battuta a pareggiare i conti ma Dennis entra in ritmo riporta in vantaggio i suoi, 3-5. Si scuote Torino, recupera e per la prima volta in partita supera Macerata nel punteggio; Di Pinto chiama il time out, i biancorossi reagiscono subito con la coppia Monopoli-Pizzichini al centro, ma sono i padroni di casa ora a tentare di controllare la partite con la MedStore che insegue, 10-9.
Torino prova ad allungare con Gerbino che mura Dennis e l'ace di Richeri che vale il 15-12; momento positivo per i padroni di casa che difendono bene e mettono in difficoltà i biancorossi, la MedStore resta comunque in partita: quando Dennis supera il muro per il 17-16, Simeon chiama il time out. Finale tiratissimo, Calonico sotto rete pareggia i conti con un tocco d'esperienza, sul 21-20 Di Pinto chiama il time out in vista dei punti decisivi e con Dennis Macerata si avvicina alla vittoria, 22-24.
Torino recupera ma ai vantaggi Macerata chiude il set. Vuole chiuderla la MedStore, mette pressione agli avversari che vanno sotto 1-5 con Dennis che trascina i suoi con una lunga serie in battuta. Torino riesce a fermare Dennis ma il break non dura e i biancorossi tornano subito in controllo, giocano in fiducia tenendo alta la pressione sugli avversari in battuta, 4-10.
Da spettacolo la MedStore, Dennis è incontenibile e con un bagher preciso beffa i padroni di casa, poi Margutti a muro allunga ancora; Torino prova a scuotersi, dopo un lungo scambio cede però alla difesa di Monopoli e il muro di Dennis che vale il 17-7. La gara è in discesa ormai, Macerata controlla e chiude Pizzichini al centro.
Il tabellino:
VIVIBANCA TORINO 0
MED STORE MACERATA 3
PARZIALI: 22-25, 24-26, 13-25.
Durata set: 28’, 35’. 25’. Totale:88’.
VIVIBANCA TORINO: Matta, Filippi 2, Romagnano 1, Genovesio, Uberto 1, Richeri 7, Mazzone 6, Valente, Gerbino 10, Gasparini 9, Maletto 5. NE:Martina, Cian, Piasso.Allenatore:Simeon.
MED STORE MACERATA: Calonico 9, Dennis 19, Margutti 7, Ferri 8, Monopoli 2, Princi, Pizzichini 6, Gabbanelli. NE:Pasquali, Pahor, Cordano, Risina. Allenatore: Di Pinto.
ARBITRI: Cavicchi e Santoro.
Dopo quasi due mesi dall'ultimo match giocato per via del virus Covid-19 che ha colpito il proprio gruppo squadra e le formazioni avversarie, la Recanatese è tornata in campo nel match contro il Castelfidardo andato in scena allo stadio "Tubaldi" e valevole come dodicesima giornata del girone F del campionato di serie D.
La formazione di coach Giampaolo non è andata oltre l'uno a uno finale, portandosi a quindici punti in classica ma con ancora cinque gare da recuperare.
LA CRONACA - Il primo tempo si chiude senza reti, sebbene il direttore di gara annulli un gol a Piccioni per fuorigioco dopo ribattuta ravvicinata. Nella ripresa arriva immediato il vantaggio giallorosso, al 47', con una conclusione fantastica di Pezzotti capace di far partire un siluro, spostato sulla sinitra, dalla trequarti, che va a scheggiare la traversa prima di spegnersi in rete.
Il pareggio ospite arriva al 66', su calcio di rigore concesso per fallo di mano di Scognamiglio su cross di Monachesi. Dagli undici metri Daniel Giampaolo non sbaglia. Complice anche la prolungata inattività, la Recanatese non riesce ad abbozzare una reazione decisa per trovare il nuovo vantaggio. Un punto per parte nel derby marchigiano.
Ecco le ultime modifiche ai calendari di Campionato e Coppa Italia che interessano la Cucine Lube Civitanova.
I prossimi impegni dei cucinieri nella Regular Season di SuperLega Credem Banca subiscono dei piccoli smottamenti per quanto riguarda l'orario di gioco:
Lube – Monza, recupero della 4ª di ritorno, si giocherà giovedì 21 gennaio alle 17 (diretta Eleven Sports e Radio Arancia) anziché alle 18.
Cisterna – Lube, gara della 9ª di ritorno, si giocherà domenica 24 gennaio alle 17 (diretta Eleven Sports e Radio Arancia) anziché alle 18.
Lube – Perugia, sfida della 10ª di ritorno verrà giocata mercoledì 3 febbraio alle 18 (diretta RAI Sport e Radio Arancia).
Vibo Valentia – Lube, confronto dell’11ª e ultima di ritorno andrà in scena sabato 6 febbraio alle 14.45 (diretta Eleven Sports e Radio Arancia) anziché il 7 febbraio alle 18.
La Regular Season terminerà il 7 febbraio (anticipo in blocco della 10ª e dell’11ª giornata di ritorno) per lasciare una zona franca, nei nove giorni successivi, per quei Club che malauguratamente dovessero contrarre il Covid negli ultimi due turni della stagione regolare. Una parentesi necessaria visto che durante i Play Off non saranno consentiti rinvii dei match causa Covid-19.
I prossimi impegni in Del Monte Coppa Italia:
Lube – Padova, gara secca dei Quarti di Finale all’Eurosuole Forum, avrà luogo mercoledì 27 gennaio alle 17 (diretta Eleven Sports e Radio Arancia) anziché alle 20.30.
In caso di qualificazione, i cucinieri tornerebbero in campo nel fine settimana del 30 e 31 gennaio per affrontare da campioni uscenti la Del Monte Coppa Italia Final Four all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente le vicende riguardanti il protocollo da seguire nell’esercizio dell’attività sportiva fino ad arrivare al caso specifico della partita non giocata tra Juventus-Napoli del posticipo della terza giornata di andata del campionato di calcio di Serie A. Di seguito l’analisi dell’avvocato Pantana in merito al risvolto giudiziario della partita Juventus-Napoli.
È la vigilia della sfida valida per la 3^ giornata di Serie A, sabato che registra la mancata partenza del Napoli destinazione Torino. Per decisione dell'Azienda Sanitaria Locale del capoluogo campano, il viaggio degli azzurri viene bloccato dopo l'ordine di rimanere in "isolamento fiduciario per 14 giorni dopo la data dell'ultima esposizione con il caso positivo in oggetto (1 ottobre)" e di comunicare il domicilio presso il quale verrà effettuato l'isolamento. Tutto inizia dopo la notizia della positività di Elmas, di 24 ore successiva a quella di Zielinski e di un membro dello staff (riscontrate venerdì 2 ottobre). Secondo il parere dell'Asl di Napoli, è troppo pericoloso far spostare un così alto numero di potenziali positivi, entrati in stretto contatto coi primi due positivi del Napoli e a soli 6 giorni dalla partita contro il Genoa, che nei giorni seguenti al match del San Paolo aveva fatto registrare ben 22 casi di positività (19 giocatori e 3 dello staff). Assenza determinata quindi da un'autorità locale, ma per la Lega Serie A il match resta programmato per domenica 4 ottobre così come annunciato dalla Juventus attraverso un comunicato: il club bianconero anticipa che si presenterà allo stadio per scendere regolarmente in campo. Da ricordare come le norme pubblicate dalla Lega Serie A, il 2 ottobre precedente in un comunicato ufficiale, affermano che se una squadra ha almeno 13 giocatori negativi e dunque disponibili (compreso un portiere) e non si presenta, rimedierà una sconfitta a tavolino per 3-0.
Il 14 ottobre arriva la decisione del giudice sportivo: 0-3 a tavolino per il Napoli e 1 punto di penalizzazione per il club campano, con la seguente motivazione: "Gli atti delle Aziende sanitarie delineano un quadro che non appare al Giudice affatto incompatibile con l'applicazione delle norme specifiche dell'apposito Protocollo sanitario FIGC e quindi con la possibilità di disputare l'incontro di calcio programmato a Torino". Il giudice ha deciso sulla mancata presenza del Napoli a Torino e sulle "cause di forza maggiore" rivendicate dal Napoli, applicando l'articolo 10 della giustizia sportiva (giudicata assente la "fattispecie della forza maggiore").
Fissata per il 9 novembre, la sentenza della Corte d'Appello Federale (ovvero il secondo grado di giudizio): respinto il ricorso del Napoli e confermato il 3-0 a tavolino per la Juve (con un punto di penalizzazione a carico degli azzurri). La motivazione: "Contrariamente a quanto sostenuto in ricorso, la Società ricorrente non si è trovata affatto nella impossibilità oggettiva di disputare il predetto incontro, avendo, invece, indirizzato, in modo volontario e preordinato, la propria condotta nei giorni antecedenti all'incontro nel senso di non disputare lo stesso, con palese violazione dei fondamentali principi sui quali si basa l'ordinamento sportivo, ovvero la lealtà, la correttezza e la probità". E ancora: "Il fine ultimo dell'ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo. Tale principio non risulta essere stato rispettato, nel caso di specie, dalla Società ricorrente (Napoli), il cui comportamento nei giorni antecedenti Juventus-Napoli, risulta teso a precostituirsi, per così dire, un 'alibi' per non giocare quella partita. La mancata disputa non è dipesa da una causa di forza maggiore bensì da una scelta volontaria, se non addirittura preordinata.
Infine, annullato senza rinvio è la formula con la quale il Collegio di Garanzia del Coni (ovvero il terzo grado di giudizio) ha accolto il ricorso del Napoli contro la Figc e le sentenze che infliggevano lo 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione al club partenopeo per non essersi presentato a Torino per la gara con la Juve dello scorso 4 ottobre. La decisione di fatto cancella il risultato a tavolino e il punto di penalizzazione alla squadra azzurra, che dunque sale a quota 24 punti raggiungendo la Roma al quarto posto. Come conseguenza, inoltre, la Juve perde i 3 punti della vittoria a tavolino, scivolando anche lei a 24 in attesa di recuperare la partita contro il Napoli.
Tale vicenda, sotto il profilo giuridico, ruota intorno all'interpretazione dell'art. 55 N.O.I.F., il quale disciplina i casi di mancata partecipazione alla gara per causa di forza maggiore. Il primo comma prevede che "Le squadre che non si presentano in campo nel termine di cui all'art. 54, comma 2, sono considerate rinunciatarie alla gara con le conseguenze previste dall'art. 53, salvo che non dimostrino la sussistenza di una causa di forza maggiore.". Mentre il secondo comma statuisce che la declaratoria della sussistenza della causa di forza maggiore compete al Giudice Sportivo in prima istanza e alla Corte Sportiva d'Appello in seconda e ultima istanza. L'art 55 delle NOIF (norme organizzative interno federali) stabiliscono la mancata partecipazione alla gara per forza maggiore. Ovvero la dottrina, per forza maggiore si intende, ogni forza esterna contro la quale il soggetto non può resistere e che lo determina, contro la sua volontà ed in modo "inevitabile", al compimento di un'azione(C.S.A. UU, DEL 15/1/18) In buona sostanza se una società dimostra di aver fatto di tutto quanto in proprio potere per disputare la gara(in questo caso si dimostra aver seguito i protocolli sanitari antecedenti alla gara), nessun giudice sportivo potrà mai condannarla alla punizione sportiva della perdita della gara! E invero, ove la società avesse deciso di partire il giorno 3 ottobre per raggiungere il luogo dell'incontro, avrebbe violato proprio le disposizioni che l'autorità sanitaria avrebbe meglio specificato il giorno seguente, con il risultato di non poter ugualmente giocare la partita e di aver anche aggravato il rischio di diffusione della pandemia sul territorio nazionale, non potendosi peraltro escludersi - dato il carattere volontario e consapevole della condotta - l'insorgenza di ulteriori profili di responsabilità, anche penali.
Tali considerazioni, trasposte sul piano giuridico, conducono ad escludere una responsabilità della parte asseritamente inadempiente, non solo e non tanto sotto il profilo della sussistenza di una causa di forza maggiore, ma in base al diverso principio dell'inesigibilità ex fide bona, avendo tenuto la SSC Napoli un atteggiamento improntato a diligenza e orientato sulla base degli elementi di fatto (e di diritto) nella propria sfera di conoscenza. In sintesi, la condotta della SSC Napoli non appare passibile di sanzione ai sensi dell'art. 53 N.O.I.F. e dei richiamati principi di origine civilistica. Pertanto la sentenza del Collegio di Garanzia sicuramente ha applicato i principi sopra richiamati, pur esprimendo dubbi sulla sua competenza a decidere in materia di sanzioni disciplinari. In data 07.01.2021 le Sezioni Unite del Collegio di Garanzia del Coni hanno depositato le motivazioni della sentenza del 22.12.2020, nelle quali si legge che le decisioni dei giudici di primo e secondo grado non hanno tenuto conto del sistema legislativo emergenziale e della gerarchia delle fonti. Il Napoli ha applicato il protocollo FIGC vigente all'epoca dei fatti, che rimandava la decisione alla competenza, in caso di positività, all'ASP territorialmente competente.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
La Cucine Lube Civitanova doma la Leo Shoes Modena nell'anticipo dell'ottava giornata di ritorno del campionato di Superlega. La formazione biancorossa si impone al tie-break sugli emiliani (25-20, 28-30, 25-19, 16-25, 15-10) e fa sentire un pò di più il proprio fiato sul collo alla capolista Sir Safety Conad Perugia, distante tre punti a parità di partite giocate.
Le due squadre arrivavano a questa sfida, che nel recente passato ha sempre rappresentato un incrocio d'alta quota, con ben 15 quindici punti di distanza l'una dall'altra: Lube a quota 41 punti, Modena a quota 26 punti. Sul campo una differenza così ampia non s'è vista, il futuro dei canarini appare promettente, con un paio di giovani elementi pronti in rampa di lancio.
Per i cucinieri si tratta del terzo successo consecutivo in campionato, dall'inizio del nuovo anno hanno saputo soltanto vincere sebbene abbiano lasciato due punti per strada nelle ultime sfide contro Modena e Milano. Gli emiliani, invece, tornano ad essere sconfitti dopo la convincente vittoria in tre set nel derby contro la Gas Sales Piacenza.
La cronaca
LE FORMAZIONI - De Giorgi in diagonale schiera la coppia De Cecco-Rychclicki, Juantorena-Leal, Anzani e Simon al centro, Balaso libero. Dall’altra parte della rete Giani propone Lavia con Petric schiacciatori, Vettori-Christenson, il grande ex Stankovic con Mazzone al centro, Grebennikov libero.
PRIMO SET - Inizio a rilento per gli ospiti che, complici due errori di Lavia (uno in attacco e uno a rete), fanno subito volare la Lube sul tre a zero. De Cecco manda in temperatura le sue bocche di fuoco con regolarità, concedendosi persino il lusso di un ace. Il primo time-out di Giani arriva già al decimo punto, quando il tabellone recita un, per lui sconsolante, 8 a 3 in favore di Civitanova.
Al rientro sul taraflex i suoi paiono più pimpanti, facendo alzare il livello tecnico della partita con qualche appassionante scambio lungo che vede, però, la Lube avere la meglio grazie ai fendenti in contrattacco di Leal. A dare uno scossone agli emiliani ci pensa Stankovic, indimenticato capitano della Lube sino a due di stagioni fa, con due ace consecutivi (12-8).
Modena si avvicina ancor di più qualche scambio più tardi quando un paio di scelte sbagliate in attacco dei ragazzi di De Giorgi, la fanno tornare a meno due (17-15). Vettori appare più che ispirato (per lui 6 punti con il 50% in attacco), ma a spegnere le velleità di rimonta avversarie nel parziale ci pensa Yoandy Leal con la schiacciata da posto 4 che vale il 25-20.
SECONDO SET - Nel secondo set iniziano meglio gli ospiti con la coppia degli inossidabili Stankovic e Petric a prendersi la scena (6-3). La replica civitanovese è, però, immediata. Il tentativo di fuga modenese viene riassorbito con un possente turno al servizio di Simon, capace di mettere in crisi la ricezione emiliana e far ritrovare ai suoi il 6 pari.
Christenson sfrutta maggiormente i propri centrali, che sono anche più invasivi in fase di muro, a differenza del primo set dove Modena non era stata capace di metterne a segno neppure uno (saranno 4 nel secondo set). Qualche momento di tensione si avverte sull'11-14 a favore della Leo Shoes quando una controversa invasione di Leal richiede diversi minuti prima di essere ufficialmente accordata, con conseguente e veemente protesta del direttore sportivo della Lube, Giuseppe Cormio.
Modena riesce a conservare costantemente un +2 di vantaggio, che si scioglie proprio quando più conta: uno stupendo attacco di Juantorena riconsegna la parità sul 22-22. Nell'azione rimarchevole è un salvataggio in tuffo del subentrato Marchisio.
Si va ai vantaggi, dove a spuntarla - al quarto set ball utile - sono gli ospiti (28-30).
TERZO SET - Tutta la frustrazione per quanto avvenuto nel parziale precedente, viene scaricata dalla Lube in battuta. I cucinieri partono forte al servizio e si portano sull'8-4 con due ace (saranno ben 4 al termine del set). Modena prova ad abbozzare una resistenza con l'ottimo Mazzone e Vettori, ma Civitanova resta sul pezzo facendosi molto più invadente a muro.
Il massimo vantaggio si tocca sul 17-10, e non è un caso se si materializzi quando a servire è Rychlicki: l'opposto lussemburghese non sbaglia nulla nelle scelte in attacco. La Lube vince il set 25-19, ma tra le fila modenesi ben impressiona il giovanissimo schiacciatore Rinaldi (classe 2001) messo in campo da Giani in sostituzione di Petric quando l'andamento del parziale appariva ormai chiaro.
QUARTO SET - Svagata in avvio di quarto set la Lube. De Giorgi è costretto a chiamare due time-out in breve tempo, e a sparigliare un pò le carte con l'ingresso di Hadrava per Rychlicki ma Modena scappa. Un turno in battuta dell'ex Stankovic fa volare i canarini sino al più nove (5-14), tanto che il coach biancorosso richiama dalla panchina anche Falaschi, Yant e Kovar (per Juantorena, Leal e De Cecco).
La musica non cambia, la Leo Shoes trova anche il massimo vantaggio (8-18). Non c'è storia. Si va al tie-break, il secondo consecutivo per Civitanova dopo quello giocato una settimana fa contro Milano.
QUINTO SET - L'equilibrio nell'ultimo parziale resta inalterato sino all'otto pari. A trovare per prima il break è la Lube, grazie a un tocco vincente sotto rete. Una gran parallela di Rychlicki consegna ai cucinieri anche il più tre (12-9): è il segnale che piega la resistenza di Modena. Due muri in fila di Leal scrivono la parola fine alla partita.
Tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Marchisio, Kovar 2, Juantorena 16, Balaso (L), Leal 18, Rychlicki 16, Simon 15, De Cecco 1, Anzani 7, Falaschi, Hadrava 3, Yant 2, Larizza n.e, Diamantini 1. All. De Giorgi.
LEO SHOES MODENA: Rinaldi 3, Iannelli n.e., Petric 14, Porro 1, Sanguinetti n.e., Stankovic 6, Grebennikov (L), Christenson 4, Karlitzek 6, Vettori 19, Sala n.e., Mazzone 14, Lavia 6. All. Giani.
(FOTO SPALVIERI E MONTECCHIARI)
Cade al Romeo Galli il Matelica, costretto ad arrendersi davanti alla fame di punti dell’Imolese, che interrompe la serie negativa di dieci sconfitte consecutive.
Aveva ben ammonito i suoi ragazzi mister Colavitto in settimana: i rossoblù di Catalano avevano assoluta urgenza di tornare al successo dopo che la loro marcia iniziata con il piede giusto si era interrotta lo scorso novembre.
Moduli speculari per i due tecnici, chiamati a riscattare entrambi due stop per mano di formazioni umbre. Fermati dal Gubbio i padroni di casa, superati dal Perugia gli ospiti.
Nell’Imolese appiedati dal giudice sportivo i difensori Boccardi (centrale) e Rondanini (terzino), oltre al pilastro Rinaldi, out a causa di un lungo infortunio. Recuperavano Ingrosso e Della Giovanna, subito in campo i nuovi arrivi Bentivegna e Piovanello.
Assente nelle fila del Matelica capitan De Santis squalificato (fascia al vice Bordo). Marchigiani con in difesa la coppia Magri-Cason, con Maurizii e Fracassini sugli esterni; in mediana fiducia a Pizzutelli dopo le ultime convincenti prestazioni; in attacco tridente classico composto da Volpicelli, Moretti e Leonetti.
Prima frazione equilibrata, dai ritmi non troppo elevati e accesa solo da sporadici guizzi personali. A Balestero e Leonetti, pochi minuti prima dell’intervallo, capitavano le occasioni migliori per sbloccare l’incontro, ma in entrambi i casi Siano e la difesa di casa riuscivano a sbrogliare. Sul fronte opposto era Piovanello il più pericoloso, ma anche in questo caso la retroguardia matelicese non correva troppi rischi.
Nella ripresa l’Imolese trovava però subito il varco giusto con Torrasi che al 5’ st riusciva a infilare Cardinali e portare i suoi in vantaggio.
Il Matelica provava a reagire e iniziava a spingere alla ricerca del pari, scoprendo il fianco a qualche break locale, ma rimanendo sempre in partita.
Mister Colavitto al 20’ st rivoluzionava la sua formazione cambiando quattro undicesimi e gettando nella mischia Di Renzo, Calcagni, Peroni e Barbarossa. In seguito trovava posto anche Alberti, ma non si concretizzava nessuna delle ripartenze abbozzate.
Il Matelica rischiava di subire un rigore beffa per un mani non commesso, l’assistente però correggeva giustamente la decisione del fischietto Ferrieri.
Nel finale in contropiede Piovanello siglava il definitivo 2 -0 .
Tabellino
IMOLESE (4-3-3): 1 Siano; 27 Alboni (40’ st 6 Angeli), 13 Pilati, 26 Carini, 28 Della Giovanna (25’ st 3 Ingrosso); 25 Lombardi (31’ st 18 Marsala), 24 Torrasi, 8 Provenzano; 20 Piovanello, 9 Polidori (39’ st 10 Ventola), 11 Bentivegna (24’ st 17 Morachioli). A disposizione: 22 Rossi, 4 D’Alena, 7 Sall, 14 Mele, 16 Sabattini, 21 Tonetto, 23 Cerreti . Allenatore Pasquale Catalano.
MATELICA (4-3-3): 1 Cardinali; 2 Fracassini, 14 Cason, 18 Magri, 27 Maurizii (19’ st Di Renzo); 5 Bordo, 8 Pizzutelli (19’ st 6 Barbarossa), 11 Balestrero (19’ st 19 Calcagni); 7 Volpicelli (31’ st 29 Alberti), 17 Moretti, 10 Leonetti (19’ st 21 Peroni). A disposizione: 22 Martorel, 28 Puddu, 13 Santamarianova, 16 Baraboglia, 23 Franchi, 24 Masini, 26 Ruani. Allenatore Gianluca Colavitto.
ARBITRO: Sig.ra Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione di Livorno.
ASSISTENTI: Sig.ri Stefano Galberti della sezione di Seregno e Davide Santarossa della sezione di Pordenone.
QUARTO UOMO: Sig. Matteo Canci della sezione di Carrara.
RETI: 5’ st Torrasi, 50’ st Piovanello.
NOTE: gara a porte chiuse; ospiti in divisa verde, pantaloncini e calzettoni verdi e portiere bianco; locali in divisa rossoblù, pantaloncini e calzettoni blu e portiere celeste; corner 3-2; ammoniti Angeli, Peroni, Provenzano, Cason, Alboni e Maurizii; recupero 1’pt, 5’ st.
Se ne è andato in silenzio, senza disturbare così come ha fatto per tutta la sua vita laboriosa ed impregnata di quello sport che, sin da bambino, gli scorreva nelle vene. Antonio Fontanelli, persona umile e grande appassionato di ciclismo, era nato nel 1936 e fin dagli anni 50 fu parte attiva del Gruppo Sportivo Potentia 1945 - Potenza Picena ricoprendo il ruolo di Consigliere, Vice Presidente e per moltissime stagioni quello di Direttore Sportivo.
Nel corso dei decenni pur lavorando con la sua caratteristica modestia associata ad una grande competenza tecnica ed umana ha portato ai massimi successi Regionali ed Interregionali numerosissimi atleti, ricevendo attestati di stima ed onorificenze. Nel 2006 ha ricevuto dalla Federazione Ciclistica Italiana la Medaglia d’Oro per Meriti Sportivi. “La sua particolare dedizione al Gruppo Sportivo – ricorda l’amico Ernesto Riccobelli - si manifestava inoltre con il suo intervento diretto nell’organizzazione delle gare, nella preparazione dei giovani atleti ed anche nei momenti di difficoltà economica, partecipando direttamente alle spese necessarie per svolgere l’attività agonistica. In effetti Antonio viene identificato come l’emblema del ciclismo Potentino