Cus Macerata, tra pandemia e futuro: "apriremo gli impianti solo con contagi azzerati"
L’ultimo Dpcm ha rinviato ulteriormente la data di riapertura di piscine e palestre, il mondo dello sport amatoriale insomma continua a restare fermo o quasi. Tra chi prova ad andare avanti, anche se forzatamente in maniera ridotta e limitata, c’è il Cus Macerata.
Dopo la chiusura per le festività natalizie, il Centro Universitario Sportivo ha ripreso a pieno regime l’operatività di uffici di segreteria e presidenza, mentre di fatto tennis e calcetto sono le uniche due attività motorie davvero “attive”.
“Con il mancato avvio dei campionati sotto la B nazionale da parte della Figc–spiega il presidente Antonio de Introna- abbiamo deciso di interrompere gli allenamenti dei grandi della C1 e dell’Under19. Si allenano invece l’Under-17 e i piccoli delle Under-12 e 10, quest’ultime squadre rientrano nei tornei Csi. E’ purtroppo ferma anche la pallavolo femminile. La sezione che sta avendo più movimento è quella del tennis. Complice magari la tipologia di sport individuale o di coppia, abbiamo registrato un gran balzo di tesserati, gli atleti agonisti possono giocare nei nostri campi e la maggior parte sono under30. Naturalmente il tutto avviene nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, mascherine, gel, distanziamento e il divieto di utilizzare gli spogliatoi. I ragazzi e le ragazze dell’atletica, di marcia o distanze veloci, possono allenarsi singolarmente e si preparano ai meeting primaverili. Infine l’insegnante Chiara Verolo ha attivato le lezioni online per il suo corso di danza moderna”.
Insomma si va avanti nonostante tutto: ”Certamente non facciamo incassi – continua- e mi dispiace soprattutto per i problemi che la situazione epidemiologica sta creando ai nostri istruttori. Sono loro i principali danneggiati, penso a chi svolgeva corsi di ginnastica o insegnava sport di contatto come le arti marziali”.
Che scenari prevede? “Difficile fare previsioni – conclude- ma garantisco che, come Cus Macerata, apriremo in modo completo gli impianti solo quando i contagi saranno azzerati. I soldi vengono dopo, noi poi abbiamo avuto solo un ristoro figurati, una goccia ma a me conta di più la sicurezza e la salute, le nostre palestre resteranno chiuse finchè la pandemia non sarà un brutto ricordo”.
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