Una stagione da incorniciare per lo sport maceratese, che in questa primavera 2025 sta vivendo un momento di autentico splendore. Dopo la promozione in Serie D della S.S. Maceratese e quella storica della CBF Balducci HR Macerata in Serie A1 di volley femminile, anche il mondo della palla a spicchi si prepara a scrivere un’altra pagina memorabile.
Il Basket Macerata, infatti, è pronto a giocarsi la finale playoff della Divisione Regionale 1. In palio c’è la promozione in Serie C e l’ultimo ostacolo sulla strada dei biancorossi ha il nome di Pesaro Basket. La serie finale, al meglio delle tre gare, prenderà il via questa sera – venerdì 16 maggio – alla palestra Celletta di Pesaro con Gara 1. Il match sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook ufficiale del Basket Macerata, permettendo a tutti i tifosi di seguire da vicino questa sfida decisiva.
La squadra guidata da coach Pozzetti arriva all’atto conclusivo dopo una semifinale combattutissima contro il Basket Auximum di Osimo, piegato 2-1 al termine di una serie intensa e spettacolare. Un traguardo importante, frutto del lavoro di un gruppo determinato, che ora punta al colpo grosso.
Con due promozioni già festeggiate e una terza ancora possibile, Macerata si conferma città vivace e ambiziosa sotto il profilo sportivo. Dalla passione dei tifosi ai risultati delle squadre, il 2025 sta regalando emozioni a non finire. E il meglio, forse, deve ancora venire.
Alex Berrettoni sarà ancora il capitano del Trodica Calcio. Dopo una stagione trionfale culminata con la conquista del campionato di Promozione e della Coppa Marche, il difensore centrale guiderà i biancazzurri anche nel prossimo campionato di Eccellenza.
La società ha ufficializzato la conferma del suo storico numero 5, vero leader in una squadra che si prepara a una nuova sfida nel massimo campionato regionale. "Il nostro leader resta con noi", si legge nella nota del club, che definisce Berrettoni "colonna della difesa e cuore pulsante dello spogliatoio".
"Avanti insieme, Capitano!", conclude il comunicato del club. Un messaggio chiaro: il Trodica riparte dalle sue certezze, con Berrettoni ancora al centro del progetto.
Domani, sabato 17 maggio, partirà da Giulianova per arrivare a Castelraimondo (Macerata), l’ottava tappa del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il suo legame con la Maglia Azzurra e con una delle manifestazioni sportive più amate dagli italiani.
“un giro nel giro” domani da camerino a Castelraimondo si pedala con i campioni Ballan, Bettini, Muccioli. Confermata anche per il 2025 una nuova edizione di “Un giro nel Giro”, l'iniziativa di pedalate amatoriali dedicata a clienti e appassionati di ciclismo, organizzata da Banca Mediolanum lungo le tappe del Giro d’Italia. Un'occasione unica per vivere in prima persona l'atmosfera del Giro, anticipando la corsa e pedalando a fianco dei grandi campioni che hanno fatto la storia del ciclismo italiano.
L’appuntamento è sabato 17 maggio a Camerino, presso il Family Banker Office (FBO) di via Andrea D’Accorso, alle ore 11:50. La partenza della pedalata è fissata per le ore 12:20, con arrivo previsto a Castelraimondo, sulla linea dove poco più tardi sprinteranno i professionisti, al termine di un percorso collinare lungo 33 km. L’iniziativa è stata organizzata da Walter Marongiu, Regional Manager di Umbria e Marche di Banca Mediolanum.
“Ricordo un allenamento lungo la dorsale appenninica, tra l’Abruzzo e le Marche – racconta Alessandro Ballan, ultimo campione del mondo italiano, che ha vestito la maglia iridata a Varese nel 2008 –. Era primavera, come adesso, e pedalare tra quelle colline coperte di ginestre e borghi sospesi nel tempo mi dava un senso di quiete che nessuna corsa poteva togliere. Ogni salita sembrava una porta verso un pezzo d’Italia rimasto intatto. In queste terre non contano solo le gambe, ma gli occhi: devi saper vedere dove sei, sentire il ritmo del paesaggio. Anche se sei in fuga, non sei mai davvero solo tra Abruzzo e Marche. Non vedo l'ora di ripercorrere queste strade insieme agli ospiti di Banca Mediolanum in occasione del Giro d'Italia”.
Da queste emozioni nasce “Storie su due ruote: parola di campione”, il nuovo spazio curato da Banca Mediolanum. In ogni tappa, uno dei nostri testimonial condividerà un ricordo, un aneddoto, un legame personale con i luoghi attraversati dal Giro. Un racconto corale fatto di strade, fatica e bellezza, dove ogni pedalata parla di passione, memoria e orgoglio.
"Fragili, ma potenti”. il progetto di fondazione Mediolanum per il futuro dei bambini con disabilità neurologiche
Nel 2025 Fondazione Mediolanum rinnova il suo impegno a favore dell’infanzia sostenendo “Fragili, ma potenti”, la nuova raccolta fondi dell’anno. Il progetto nasce per garantire a 1.064 bambini con condizioni neurologiche complesse e alle loro famiglie un percorso personalizzato di riabilitazione e sostegno, in collaborazione con tre realtà d’eccellenza: Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Fight The Stroke e Fondazione TOG.
“Fragili, ma potenti” si rivolge a minori che convivono con difficoltà cognitive, motorie e comunicative, causate da lesioni genetiche, congenite o da traumi perinatali. La campagna offrirà loro accesso a trattamenti riabilitativi innovativi, integrati a tecniche tradizionali, con l’obiettivo di far emergere e valorizzare le loro potenzialità inespresse. Il progetto prevede inoltre un percorso di supporto psicologico dedicato ai genitori, per accompagnarli nel delicato compito di crescere e sostenere un figlio con disabilità complessa. Anche quest’anno Fondazione Mediolanum raddoppierà i primi 60.000 euro raccolti, moltiplicando l’impatto di ogni donazione.
Il Giro d’Italia sarà un’occasione speciale per sensibilizzare il pubblico lungo tutto il territorio nazionale, portando il messaggio del progetto direttamente tra le persone e promuovendo una cultura della cura e dell’inclusione.
Dal 31 maggio al 2 giugno, le Marche ospiteranno un grande evento dedicato al calcio giovanile femminile, con la partecipazione di alcune delle più importanti società italiane. Tre tornei distinti – categorie U10, U12 e U15 – si svolgeranno in contemporanea tra Potenza Picena, Porto Recanati, Numana e Sirolo, trasformando il territorio in un polo nazionale dello sport giovanile al femminile.
Il Torneo Nazionale U15 Giovanissime Femminile vedrà protagoniste atlete dai 12 ai 15 anni in partite 9 contro 9. Le gare si disputeranno sabato 31 maggio a Potenza Picena sui campi “Favale Scarfiotti” e “Ferruccio Orselli”, mentre domenica 1 giugno si giocherà anche a Porto Recanati, allo stadio “Vincenzo Monaldi”. Semifinali e finali sono in programma lunedì 2 giugno a Potenza Picena.
In campo 24 squadre, tra cui AS Roma, Atalanta, Sassuolo, Salernitana, Como, Treviso, Modena, Arezzo, Crotone, Boca Civitanova, Ascoli, Jesina e Ancona Women.
Il Torneo U12 Esordienti Femminile si svolgerà allo stadio “Massimo Carpano” di Numana, sabato 31 maggio e domenica 1 giugno, con gare 8 contro 8 tra calciatrici di età compresa tra i 10 e i 12 anni. Anche qui, un parterre di assoluto prestigio: Roma, Inter, Como, Crotone, Arezzo, CBS Torino, Trieste, Gualdo, Grifone e molte altre realtà regionali e nazionali.
Infine, il Torneo U10 Pulcini Femminile, riservato alle bambine dagli 8 ai 10 anni, si giocherà a Sirolo presso lo stadio “Riccardo Vignoni”, con partite 7 contro 7. In campo squadre come Sassuolo, Arezzo, Modena, Villa Musone, Boca Girl Civitanova e CF Maceratese.
Una grande festa dello sport, della passione e dell’inclusione che conferma le Marche come punto di riferimento per il calcio femminile giovanile in Italia.
(in foto il Sassuolo under 15 squadra vincitrice della passata edizione)
Oltre 80 atleti, un campo perfettamente allestito, emozioni e grande sport: così domenica 11 maggio il campo di tiro "Priamo Palmieri" ha ospitato il Campionato Regionale Tiro di Campagna 2025 e la gara interregionale valida come 3° Memorial Priamo Palmieri. Un doppio appuntamento che ha portato a Belforte del Chienti arcieri provenienti non solo da tutta la regione Marche, ma anche dalle regioni limitrofe, confermando il valore sempre crescente dell’appuntamento dedicato alla memoria dello storico presidente della società locale.
A organizzare la manifestazione, gli Arcieri del Medio Chienti, protagonisti anche in pedana con sette titoli regionali conquistati e numerosi piazzamenti sul podio. Tra i momenti più sentiti della giornata, la fase finale del campionato, dove i migliori atleti per ogni tipologia di arco si sono sfidati negli scontri diretti che hanno decretato i campioni regionali assoluti.
Grande festa per i portacolori della società ospitante. Il titolo di campione regionale per l’arco compound senior maschile è andato a Francesco Sparvoli, mentre Roberto Imperatori si è imposto nella categoria arco nudo senior maschile. Gionata Re ha conquistato il titolo assoluto nell’arco nudo, e Giuseppe Cambiotti è diventato campione regionale per la categoria longbow maschile.
A questi successi individuali si aggiunge il titolo regionale a squadre, sia di classe che assoluto, ottenuto da Sparvoli, Luca Dignani e Gionata Re, che hanno confermato l’elevato livello tecnico della squadra.
Alla cerimonia di premiazione, svoltasi al termine della competizione, hanno partecipato diverse autorità. Tra queste, Sergio Piermattei, presidente regionale della Fitarco Marche, il vicepresidente del Coni Marche Giovanni Battista Torresi, e il consigliere comunale Carlo Santini, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Belforte del Chienti.
Momento particolarmente toccante, la consegna dei trofei del 3° Memorial Priamo Palmieri da parte dei familiari dello storico presidente della società belfortese, la moglie e il fratello, che hanno ricordato con commozione la figura di Priamo.
Durante il suo intervento, il presidente Piermattei ha lodato l'ottima organizzazione dell’evento e ha annunciato ufficialmente, insieme al presidente della società e all’amministrazione comunale, che Belforte del Chienti ospiterà i prossimi Campionati Italiani per Società nel 2026.
La giornata ha rappresentato anche un'importante vetrina per i giovani arcieri, molti dei quali hanno debuttato proprio in questa occasione, confermando la vitalità del movimento arcieristico regionale e l’impegno delle società marchigiane nella formazione sportiva. Un evento ben riuscito, che ha saputo coniugare agonismo, memoria e futuro, proiettando Belforte del Chienti sempre più al centro del panorama arcieristico italiano.
Enzo Casadidio, presidente nazionale della FIGeST – Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali – maceratese originario di Pieve Torina, è stato riconfermato questa mattina nel Consiglio Nazionale del Coni. La votazione si è tenuta nel Salone d’Onore del Comitato Olimpico Nazionale al Foro Italico, durante l’Assemblea elettiva delle Discipline Sportive Associate.
Con la sua rielezione, Casadidio sarà tra le figure chiamate a scegliere, il prossimo 26 giugno, il nuovo presidente del Coni dopo Malagò e i membri della futura Giunta nazionale, in un momento cruciale per il futuro dello sport italiano.
Casadidio, unico maceratese della storia a far parte del massimo organo di governo dello sport italiano, è alla guida della FIGeST dal 2016. La Federazione lo ha di recente rieletto con il 99,38% dei consensi per il quadriennio olimpico 2025–2028. Figura di spicco nel panorama sportivo nazionale, nel 2018 ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È inoltre ambasciatore per l’Italia nel mondo presso l’Itsf – International Table Soccer Federation.
“Essere riconfermato nel Consiglio Nazionale del Coni è per me un grandissimo onore – sottolinea Casadidio, che aggiunge – . Ringrazio le Discipline Sportive Associate per la fiducia rinnovata. Continuerò a portare avanti la voce degli sport tradizionali, patrimonio culturale e sociale del nostro Paese, con spirito di servizio e senso di responsabilità, soprattutto in vista dell'importante appuntamento elettivo del 26 giugno”.
Questa nuova conferma rafforza la presenza della FIGeST e delle Marche all’interno del movimento olimpico nazionale, sottolineando il ruolo sempre più rilevante delle discipline sportive legate alla tradizione e alla cultura del territorio.
Si chiude ai quarti di finale l’avventura della Svethia Recanati nei playoff di Serie B Interregionale. I leopardiani cedono anche in gara 2 sul parquet della Stella EBK Roma, che si impone 65-63 al termine di una sfida combattutissima, chiudendo la serie sul 2-0 e guadagnando il pass per la semifinale.
Match equilibrato e di grande intensità sin dalla palla a due, con difese aggressive che hanno limitato l’efficacia offensiva da entrambe le parti. Dopo un primo quarto terminato 15-13 per i padroni di casa, coach Di Chiara ha cercato soluzioni dalla panchina, trovando buoni riscontri da Sabbatini e dall’esperienza di Urbutis. All’intervallo, la Stella EBK conduceva 33-30.
Il copione è rimasto invariato nella ripresa, con Recanati sempre a contatto. Nel quarto periodo, Roma ha provato a chiudere i giochi con la tripla di Diomede (54-46), ma la Svethia ha reagito con determinazione: Magrini, Andreani e Urbutis hanno ricucito fino al -1 (63-62). Nel finale, Pillastrini è stato freddo dalla lunetta per il 65-62. Nell’ultima azione, Andreani ha segnato il primo libero e sbagliato appositamente il secondo per tentare il rimbalzo offensivo, ma la palla è finita nelle mani dei romani, che hanno potuto festeggiare il passaggio del turno.
Per Recanati si conclude una stagione esaltante: salvezza anticipata, terzo posto nel girone di Play-In Gold e l’accesso ai playoff alla prima partecipazione in categoria. Un’annata da ricordare, che ha visto squadra, staff e tifoseria uniti in un percorso di crescita continua. A tutti loro va il plauso della società.
Destino diverso, ma egualmente intenso, per la Halley Matelica, che al PalaMegabox di Pesaro manca di un soffio la possibilità di chiudere la propria serie contro il Bramante, che si impone 57-54 e pareggia l’1-1, rimandando il verdetto a gara 3, in programma domenica 18 maggio alle ore 19 al palasport di Castelraimondo.
I biancorossi, protagonisti di un’ottima partenza (5-10 con triple di Dieng e Arnaldo), pagano a caro prezzo il blackout del secondo quarto (parziale di 21-4 per il Bramante), andando al riposo lungo sotto di 12 (41-29). Pesaro tocca anche il +15 in avvio di terzo periodo, ma la Vigor non si arrende: stringe le maglie difensive e punto dopo punto rientra in partita, trascinata dalla verve di Zanzottera (18 punti) e da un Musci concreto nel pitturato.
Nel finale concitato, Zanzottera ruba palla e si invola a canestro subendo fallo, ma a 9 secondi dalla sirena fallisce il libero del potenziale 55-55. Il Bramante ne approfitta con Stefani, glaciale dalla lunetta (57-54), mentre l’ultima preghiera di Riccio per forzare l’overtime si spegne sul ferro.
«Quel secondo quarto da 23-7 è stato determinante – ha dichiarato coach Trullo nel post-partita –. Abbiamo subito troppo negli uno contro uno e perso fluidità offensiva. Nel secondo tempo siamo cresciuti, abbiamo avuto anche la palla del pareggio, ma nei playoff certi errori si pagano cari. Ora conta solo recuperare le energie per domenica».
Se Recanati può già tracciare un bilancio positivo di una stagione sopra le righe, Matelica si prepara alla sfida da dentro o fuori con la voglia di prolungare il proprio cammino.
Domani, sabato 17 maggio il Giro d’Italia torna protagonista tra le strade marchigiane e farà tappa anche a Sarnano, che si prepara ad accogliere con entusiasmo la Carovana Rosa e i campioni del ciclismo mondiale.
L’ottava tappa Giulianova–Castelraimondo, tra le più attese dell’edizione numero 108 della corsa, vedrà il passaggio dei ciclisti nel centro abitato di Sarnano – attraversando Borgo Garibaldi, Piazza della Libertà e Via B. Costa – prima di affrontare la spettacolare salita verso il Valico di Santa Maria Maddalena. Il passaggio della Carovana è previsto in Piazza della Libertà a partire dalle ore 12.45, dove saranno allestiti momenti di animazione, musica e distribuzione di gadget. L’arrivo dei ciclisti è atteso intorno alle 14 nel centro storico, con il transito in vetta previsto per le 15.30.
“È un’occasione imperdibile per vivere da vicino l’energia del Giro e per promuovere l’identità di Sarnano nel mondo – sottolinea il Sindaco Fabio Fantegrossi –. Il Giro d’Italia è uno degli eventi sportivi più seguiti a livello globale e porterà il nostro borgo sotto i riflettori internazionali. Insieme, possiamo trasformare questa giornata in una grande festa condivisa.”
In vista dell’evento, l’Amministrazione Comunale rivolge un invito a tutta la cittadinanza, alle attività commerciali, alle famiglie e alle associazioni: colorare di rosa il paese con addobbi, fiori, palloncini, nastri e festoni, per contribuire a rendere Sarnano ancora più accogliente e festosa.
La tappa sarà trasmessa in diretta televisiva e seguita da milioni di spettatori in tutto il mondo, offrendo un’opportunità straordinaria di visibilità e valorizzazione per il territorio.
Tutto pronto a Camerino per un evento speciale e unico nel suo genere, che coinvolgerà la città a livello sportivo e non solo: sabato 17 maggio ospiterà infatti la partenza della quinta tappa dell’Giro-E Enel 2025, la manifestazione ciclistica riservata alle e-bike (biciclette da corsa a pedalata assistita) che attraversa l’Italia nei giorni e sulle strade del Giro d’Italia. Per celebrare questa tappa, l’Amministrazione comunale ha organizzato una giornata ricca di appuntamenti e spettacoli presso il Sottocorte Village, pensati per coinvolgere a 360 gradi chi parteciperà. Una giornata imperdibile per condividere i valori dello sport, della mobilità sostenibile e del territorio: Camerino si conferma ancora una volta protagonista di eventi sportivi di rilievo nazionale.
Il villaggio del Giro-E aprirà ufficialmente alle 09.30, con una serie di iniziative sul Palco Principale che animeranno la mattinata: dallo spettacolo musicale a cura dell’Istituto Musicale Nelio Biondi (ore 09.45), all’intervento dell’associazione Corsa alla Spada e Palio (ore 10.15), fino alla presentazione ufficiale dei Team del Giro-E (ore 10.30). Alle ore 11.45 spazio alla premiazione del progetto educativo “Bici-Scuola”, mentre alle ore 12.00 la Polizia Stradale terrà un focus importante sulla sicurezza.
Il programma prosegue nel pomeriggio sul Palco Principale: alle 12.10 i saluti istituzionali e del Direttore del Giro-E daranno il via alla cerimonia ufficiale, che culminerà alle 12.30 con la partenza simbolica della tappa: la carovana poi si sposterà verso Piazza San Venanzio per la partenza ufficiale, di fronte alla Basilica. A seguire, si alterneranno sul palco le esibizioni della ASD Promosport Camerino (ore 12.45, ginnastica ritmica), di Area21 (ore 13.00, danza) e nuovamente dell’Accademia Etra (ore 14.15, ballo e recitazione), fino alla chiusura delle attività prevista alle ore 15.00.
Parallelamente, sul vicino Palco Fun Village, a partire dalle 10.45 ci sarà il momento dedicato al meet&greet con i team del Giro-E, seguito alle 10.50 dallo spettacolo di danza e cerchio aereo della scuola Area 21. Alle 12.25, l’Accademia Etra salirà sul palco con una performance di ballo e recitazione.
“La partenza del Giro-E da Camerino prevede molte iniziative con il coinvolgimento delle associazioni cittadine e anche della Corsa alla Spada e Palio – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli – La partenza, tra l’altro, sarà proprio dalla Basilica di San Venanzio nel giorno antecedente la festa del nostro Patrono, il 18 maggio. Protagonista dunque a Camerino nuovamente il ciclismo, questa volta con il Giro-E organizzato parallelamente al Giro d'Italia. Un punto di partenza, quello della nostra Città, che sicuramente accenderà i riflettori nazionali su Camerino, che sarà ancora una volta al centro dell'attenzione del mondo dello sport. Non posso che cogliere l'occasione per fare l’in bocca al lupo al nostro ciclista Giulio Pellizzari, che correrà per invece nel Giro d’Italia dei professionisti, per contendersi la maglia rosa. Un in bocca al lupo al nostro grande Giulio”.
Urbisaglia si prepara a vivere una serata speciale all’insegna dello sport e della condivisione. Sabato 31 maggio, in occasione della finale di Champions League che vedrà protagonista l’Inter contro il Paris Saint Germain, la cittadina ospiterà un evento aperto a tutta la comunità, trasformandosi in un punto di ritrovo per tifosi e appassionati.
L’iniziativa è promossa dal ristorante Le Tre Spighe, che ha deciso di portare il clima e l’emozione della sfida europea nel cuore del paese. Lungo la Circonvallazione di Levante verrà allestita un’arena all’aperto, dove un maxi schermo trasmetterà in diretta la finale, permettendo a residenti e visitatori di seguire il match in un’atmosfera suggestiva e partecipata.
La serata non sarà soltanto un momento sportivo, ma anche un’occasione di aggregazione. L’organizzazione ha previsto infatti uno spazio dedicato allo street food e alle bevande, con proposte culinarie che valorizzano i sapori del territorio e offrono un’esperienza conviviale a 360 gradi. Un modo per vivere insieme ogni emozione della partita, accompagnati da profumi e gusti autentici.
L’evento è pensato per tutte le fasce d’età e per tutta la famiglia. Dai tifosi più appassionati ai semplici curiosi, passando per genitori, bambini e nonni, tutti potranno partecipare a una serata che si preannuncia memorabile. Un’occasione per rinsaldare il senso di comunità, unendo generazioni diverse sotto i colori nerazzurri.
“L’idea – spiegano gli organizzatori – è quella di ricreare un momento di festa condivisa, che vada oltre il risultato sportivo. Vogliamo offrire un’opportunità per stare insieme, per emozionarsi e per vivere un grande evento in un contesto familiare e accogliente”.
Anche ad Urbisaglia, dunque, l’eco della finale di Champions si fa sentire forte, trasformando un sabato sera qualunque in una notte da ricordare. Una testimonianza concreta di come lo sport, anche nei piccoli centri, sappia unire e generare entusiasmo, riscoprendo il piacere dello stare insieme.
Mister Matteo Possanzini ripercorre l’incredibile stagione che ha portato la Maceratese alla conquista del campionato di Eccellenza, culminata con la vittoria ai calci di rigore nello spareggio contro il K Sport Montecchio Gallo. Un’annata fatta di grandi vittorie, emozioni forti e gol spettacolari, ma anche di momenti difficili, infortuni e critiche, a volte ingenerose.
Al centro del dibattito sin dalle prime giornate c’è stato lo stile di gioco: un mix raffinato di coraggio, controllo e creatività, fondato su un possesso palla ragionato, una costruzione elaborata e posizionale, e grande libertà negli ultimi metri. Un calcio pensato, non solo "di corsa": per chi ama il pallone come linguaggio e non solo come sport. Non tutti però lo hanno apprezzato, definendolo talvolta troppo lento. Ma proprio quella capacità di rallentare e controllare il ritmo è stata, secondo Possanzini, la vera forza della sua squadra.
“La nostra squadra è andata sempre alla velocità che richiedeva la partita. Molto spesso, quando rallentavamo, sentivo qualche mugugno allo stadio. Ma la nostra idea di calcio non è quella di andare a 100mila all’ora per 34 partite: non ho mai visto una squadra vincere così. A volte bisogna saper gestire i momenti. La capacità di controllare la partita rallentando appartiene solo alle grandi squadre. Se avevamo una qualità in più, era proprio questa”.
Una scelta coraggiosa, ma alla fine vincente. La Maceratese può festeggiare il ritorno in Serie D dopo dieci anni. Una promozione arrivata ai calci di rigore, vissuti da Possanzini con un mix di lucidità e cuore.
“Il momento in cui mi sono sentito davvero favorito è stato proprio ai rigori. A livello di portiere c’era una differenza evidente tra il nostro e il loro, lì mi sono sentito più forte. Ai tiratori cosa ho detto? Prima ho raccontato di un libro in cui un giocatore di pallanuoto, che lavora anche nello staff di Guardiola, diceva di immaginare la rete che si gonfia mentre vai al dischetto. Aiuta a segnare. Poi ho detto che li avremmo scelti insieme, con serenità. Chi parla dopo conta zero nel calcio. Non credo nell’inserire qualcuno solo per calciare: si dà fiducia a uno e la si toglie a un altro. Conta il cuore. Chi se la sente tira, chi no non va giudicato. Ho detto: ‘Giratevi verso la curva, guardate quanta gente ci crede. Fate quello che sentite’. Alla fine si sono messi d’accordo tra loro. Qualcuno non l’avevo mai visto tirare un rigore nemmeno in allenamento, ma lo hanno fatto con una freddezza incredibile”.
Tra i momenti più duri, lo scontro diretto perso a due giornate dalla fine, che sembrava aver consegnato il titolo al Montecchio. E invece…
“È stata l’unica partita della mia carriera in cui ho parlato alla squadra già nel viaggio di ritorno in pullman. Mai mi ero sentito così orgoglioso. Abbiamo dominato per 90 minuti nella metà campo avversaria. Abbiamo mostrato la nostra vera identità e di essere più forti di loror, più che nello spareggio. Magari altri nella società la pensavano diversamente, ma la nostra forza è stata proprio il confronto aperto. In quel momento però sentivo il dovere, da allenatore, di trasmettere orgoglio. La prestazione viene prima del risultato. Dovevamo continuare a crederci: se il Montecchio perdeva a Urbino, lo spareggio sarebbe stato tutto nostro. Non mi sento un veggente, ma sapevo che dovevo essere il primo a crederci. La sosta dopo quella sconfitta ci ha aiutato a ricaricare. E allenarci pensando allo spareggio, non ai playoff. Se noi avevamo perso a Urbino, anche loro potevano farlo”.
Difficili anche il pareggio beffa di Osimo e la sconfitta proprio a Urbino, dopo 16 risultati utili consecutivi e oltre un girone d’imbattibilità. Una battuta d’arresto che ha pesato anche dal punto di vista emotivo. “Dopo 16 partite da imbattuti perderne una era quasi fisiologico. E poi era successa una cosa molto più importante: il nostro capitano aveva perso il padre. Cogngini ha giocato anche col dolore al ginocchio e ha voluto esserci lo stesso. In quella settimana ho sentito tante critiche, dimenticando che questa squadra è sempre stata in testa. In quei momenti serve stare vicini. E la curva, anche ad Urbino, ci ha fatto sentire tutto il suo affetto. Anche la società si è ricompattata: ci siamo detti le cose in faccia, come doveva essere. È stato un momento chiave”.
Tanto si è detto anche del “vantaggio dilapidato”, dopo il +7 sul Montecchio maturato alla penultima dell’andata. Possanzini tiene a fare chiarezza. “Dopo la vittoria sul Montecchio, pareggiammo a Monturano: andammo sotto e pareggiammo con Nasic. Quella partita fu molto criticata, ma su quel campo avevano perso sia Chiesanuova che Montecchio. Lo vedo come un punto guadagnato. A +5 si è chiuso il girone, e quello è il vero distacco. Poi la federazione ha inspiegabilmente anticipato la partita del Montecchio col Fano, squadra che sarebbe scomparsa tre settimane dopo. Lo sapevamo tutti. Grazie a quella vittoria si portarono a -2 e poterono gestire la sosta in modo diverso. Una scelta vergognosa, in un campionato con investimenti e piazze importanti. Ma siamo stati superiori anche a questo”.
E proprio il Monturano, un girone dopo, ha dato alla Maceratese la possibilità dello spareggio, in virtù della sconfitta del Montecchio a Urbino. La Maceratese, però, ha fatto prima il suo dovere. “Avevo detto ai ragazzi che dovevamo pensare solo a noi. Niente playoff, niente calcoli. Dovevamo vincere e basta. Dopo 10 minuti era già 2-0. Quando l’Urbino ha pareggiato, ho visto la tribuna svuotarsi verso il bar con la tv. I ragazzi guardavano i telefoni del direttore. Quando è arrivato il gol dell’Urbino, lo stadio è esploso. Un’emozione fortissima, quasi come ad Ancona. Un’iniezione di forza incredibile”.
Uno spareggio che però è stato clamorosamente rinviato a due giorni dalla gara. Un’altra situazione non facile da gestire. “Quella sera abbiamo organizzato un asado al campo con gli argentini. Non si può avere fretta di vincere. Però mi ha dato fastidio leggere l’intervista di un dirigente del Montecchio che diceva: ‘Avevamo bisogno di questa sosta’. Forse in quel caso era meglio evitare una frase del genere. Non penso che qualcuno abbia forzato il rinvio, ci mancherebbe. Sono certo che è stato dovuto a un motivo di sicurezza e di ordine pubblico. Le scorie che derivano dalla partita precedente però incidono, lì qualcosa è stato falsato. Lo dico anche e soprattutto dopo una vittoria. Se avessi perso sarebbe un alibi, ma non è possibile giocarsi una stagione in una data diversa rispetto a quella programmata all’inizio dell’anno. Non è un fatto di favorire o sfavorire, ma di alterare il naturale corso degli eventi”.
Alla fine si gioca al Del Conero, ma non bastano nemmeno i 120 munuti. Si va ai rigori. E quando Lucero ha trasformato il penalty decisivo? “È stata una liberazione. Un momento sognato a lungo. Perché la nostra è stata una stagione di continuità, a differenza delle altre. Chi ci ha inseguito o ha condiviso la vetta con noi ha avuto fasi di rodaggio o calo. Noi abbiamo fatto 34 punti all’andata e 31 al ritorno. Si è parlato di punti persi e di acquisti che ci hanno fatto cambiare passo. Per me la chiave è stata un’altra: la continuità, il tirar fuori il meglio da ogni giocatore. Per questo sento che la vittoria è meritata”.
Ora finalmente la Serie D: una rivincita personale, ma anche il giusto premio per Mister Possanzini, che ha saputo rimettersi in gioco e riconquistarsi quello che gli era stato tolto. "Spero di poter disputare da protagonista la prossima Serie D. L’ho fatta da allenatore per una giornata a Pesaro e per 17 a Recanati e sono stato esonerato in entrambe le volte. Dopo Recanati, in seguito ad alcune dinamiche di gruppo vissute male, avevo perso un po’ di voglia di allenare e sono ritornato a Porto Recanati, dove avevo vinto la Promozione, per ritrovarla. Lì ho rivinto un campionato di Promozione e mi son detto: se son bravo ci arrivo per merito, non con le scorciatoie. Adesso ho vinto l’Eccellenza e quindi penso di meritarmi questa Serie D".
(Foto Francesco Tartari)
I piccoli del Centro Nuoto Macerata Fior Di Grano si sono goduti l’atmosfera dei Campionati Regionali Invernali categorie Esordienti B e Esordienti A. Appuntamenti “invernali” ma di fatto prima tappa dell’anno solare 2025.
Le finali marchigiane si sono tenute a Grottammare e la società biancorossa ha raggiunto la Rivera delle Palme tuffando in vasca 9 nuotatori per la categoria B, tra i baby non mancava chi era al debutto.
A divertirsi, sia nelle gare individuali che nelle staffette, sono stati Veronica Giannandrea, Veronica Gentili, Matilde Tartari, Vittoria Properzi, Sara Campanella, Giovanni Zepponi, Kevin Hu, Giulio Buongarzone e Misbah Bahrami. Proprio quest’ultimo ha firmato l’exploit, regalando al CN Macerata la medaglia di bronzo nei 200 rana classe 2015.
Poi è stata la volta degli Esordienti A, ne erano 14 nella città nota anche come la perla dell’Adriatico. Nello specifico hanno gareggiato Renzo Ionni, Nicolò Mari, Federico Rinaldi, Kristian Frani, Miriam Incicco, Vittoria Senesi, Miryam Paperi, Marco Tesei, Alessandro Wang, Sofia Spaccesi, Karina Moreta, Mia Paolucci, Francesco Saverio Battista e Diego Crescimbeni. Anche tra i più grandi, il Cn Macerata ha ottenuto il podio, in questo caso grazie al terzo posto di Miryam Paperi nei 200 dorso classe 2013.
In virtù di questo piazzamento e di altre prove in precedenza, Miryam parteciperà al prossimo allenamento collegiale riservato agli Esordienti A più promettenti delle Marche. Al Centro Federale sono stati convocati gli atleti che si sono classificati tra i primi 4 posti ai Campionati Regionali Invernali in ogni specialità natatoria. La Paperi già vantava due secondi posti nell’ultimo atto del 2024 e un altro argento ai regionali del 2023.
Primo nuovo volto in casa CBF Balducci HR per la stagione 2025/26 in Serie A1: il Club maceratese annuncia di aver concluso l’accordo con la finlandese Suvi Kokkonen, classe 2000 per 182 centimetri di altezza.
È il primo colpo di mercato arancionero, nelle Marche arriva infatti un'atleta di qualità ed esperienza anche a livello internazionale. Kokkonen, nazionale finlandese, sarà alla sua prima avventura in Italia dopo aver giocato nei massimi campionati di Romania, Germania, Francia e Finlandia.
A livello di Club, Suvi Kokkonen ha disputato l’ultima stagione con la maglia del CSO Voluntari in Romania, conquistando la Supercoppa romena, chiudendo al secondo posto il campionato e disputando anche la Champions League. In precedenza (dal 2020 al 2024) ha vestito le divise del SC Postdam e Rote Raben nel campionato tedesco e del Volley-Ball Nantes in quello francese, dividendosi tra Champions League e CEV Cup a livello europeo.
Prima di giocare all’estero, la neo schiacciatrice arancionera è scesa in campo nel suo Paese, la Finlandia, con il Kuortaneen Urheiluopisto e successivamente con l’Hämeenlinnan, conquistando titolo nazionale e Coppa di Finlandia nel 2018. "Il mio obiettivo è mettermi in mostra, crescere come giocatrice e, naturalmente, dare il massimo contributo possibile per aiutare la squadra a raggiungere i suoi traguardi - dice Suvi Kokkonen nelle sue prime parole da arancionera -. Ho scelto Macerata perché rappresenta un’ottima opportunità di crescita in un campionato molto competitivo. Sono convinta che gli allenamenti saranno di altissimo livello, anche perché in questo campionato ogni partita sarà una vera sfida".
"Sono davvero entusiasta: giocare in Serie A1 era un sogno che coltivavo fin da bambina e ora sono pronta a dare tutto quello che ho per questa squadra. Il mio punto di forza è l’attacco e sarà sicuramente quello il contributo principale che porterò in campo. Come persona, do sempre il massimo ogni giorno per aiutare la squadra a migliorare. Sono anche molto disponibile e cerco sempre il meglio per chi mi sta intorno. Vorrei contribuire alla crescita del gruppo, spingendo tutte a migliorare insieme", conclude Suvi Kokkonen.
La Giunta comunale di Civitanova Marche ha approvato il progetto esecutivo relativo al 3° stralcio funzionale per la manutenzione straordinaria del Palazzetto dello Sport del Quartiere Risorgimento, incentrato sul revamping dell'impianto di illuminazione del campo da gioco.
L'intervento, che si inserisce in un percorso più ampio di rinnovamento dell'intero impianto, avviato con i primi due stralci funzionali, già finanziati e in corso di esecuzione, prevede un’azione mirata alla sostituzione degli attuali proiettori a scarica con moderni impianti a tecnologia led, ad alta efficienza e basso impatto ambientale. L'obiettivo è duplice: migliorare la qualità dell'illuminazione sportiva secondo gli standard normativi più recenti e ridurre in maniera significativa i consumi energetici, in un'ottica di sostenibilità e contenimento dei costi.
Il progetto prevede la rimozione dei vecchi proiettori a scarica, installati nel 1996 e ormai obsoleti, l’installazione di nuovi proiettori a led, ad alta efficienza, con interfaccia Dali per la regolazione automatica dell’intensità luminosa, un sistema di gestione intelligente dell'illuminazione, basato su sensori di luce naturale e controlli wireless per garantire comfort visivo e risparmio energetico.
"Con questo intervento - dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica - continuiamo a investire con convinzione nelle strutture sportive della città, rendendole più moderne, sicure, accessibili e sostenibili. Lo sport è un pilastro della vita comunitaria, e strutture efficienti ne sono la base. Un ringraziamento speciale va alla Virtus Basket, che da anni gestisce con grande professionalità e passione il Palazzetto del Quartiere Risorgimento. Una realtà seria, radicata nel territorio, che svolge un ruolo fondamentale nella crescita sportiva e umana di tanti giovani civitanovesi. Sostenere queste realtà significa rafforzare l’identità sportiva della nostra città".
La conclusione dell’intera riqualificazione del Palazzetto, articolata in tre stralci funzionali, è prevista entro il mese di settembre, in concomitanza con l’inizio della nuova stagione sportiva, così da garantire agli atleti un impianto completamente rinnovato, più efficiente e pienamente funzionale. La progettazione e direzione lavori sono state affidate a Ercoli Ingegneria Stp, che ha già curato le precedenti fasi dell’intervento.
Un campionato incredibile, una stagione vissuta col fiato sospeso fino all’ultimo rigore. La Maceratese ha conquistato la Serie D dopo uno dei finali più emozionanti degli ultimi anni: la vittoria ai calci di rigore nello spareggio contro il K Sport Montecchio Gallo, andato in scena al Del Conero, è stata la degna conclusione di un’annata da batticuore. Una montagna russa di emozioni, tra sorpassi e controsorpassi continui con i pesaresi, chiusa in modo clamoroso: all’ultima giornata, con la sconfitta del Montecchio a Urbino e la vittoria della Rata in casa contro il Monturano, le due squadre hanno chiuso a pari punti, rendendo necessario uno spareggio.
Un finale thriller per una squadra che ha chiuso la stagione con numeri importanti: 31 partite (considerando anche quelle con il Fano e lo spareggio), 20 vittorie, 8 pareggi e appena 3 sconfitte. In tutto, 54 gol fatti e 26 subiti. I punti totali sarebbero stati 65, ridotti poi a 59 per la vicenda legata all'esclusione del Fano.
Tutto è ripartito l’8 giugno, quando la Maceratese ha voltato pagina dopo due campionati deludenti in Eccellenza. Quel giorno è stato presentato il nuovo corso biancorosso: il presidente Alberto Crocioni ha affidato il rilancio della Rata a una dirigenza giovane, motivata e con le idee chiare. Stefano Serangeli come direttore generale, Nicolò De Cesare ds, Matteo Siroti a guidare lo scouting e Matteo Possanzini in panchina. Una squadra costruita con cura, dove alle conferme dei 'senatori' Gagliardini e Nicolosi e dei giovani locali Ruani e Cirulli si sono aggiunti giocatori importanti come Albanesi, Lucero, Nasic, Bracciatelli, Vanzan e soprattutto il colpo dell’estate: Luca Cognigni, arrivato il 19 luglio. A completare il gruppo, tanti giovani del territorio, alcuni inizialmente sottotraccia ma decisivi nel corso della stagione: Bongelli, Vrioni e Ciattaglia su tutti.
La preparazione è iniziata il 24 luglio a Montecassiano, in attesa del completamento dei lavori all’Helvia Recina, mentre la presentazione ufficiale in Piazza della Libertà ha acceso l’entusiasmo della città. Le prime amichevoli e il successo in Coppa Italia contro il Montefano avevano già lasciato intravedere qualcosa.
Il campionato è iniziato a Urbania con una battaglia decisa da un gioiello di Cognigni. Poi due vittorie nette contro Fano e Atletico Mariner hanno portato la Rata in vetta a punteggio pieno. Tra fine settembre e inizio ottobre, però, sono arrivate le prime difficoltà: il pareggio nel finale in dieci contro il Montegranaro, la sconfitta beffa al 98’ contro la Sangiustese, l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Chiesanuova. Ma anche la prima rimonta da urlo, firmata da Cognigni a Matelica, e soprattutto l'audace vittoria nel derby a Tolentino, con quasi 800 tifosi al seguito e i cambi decisivi di Ruani e Cirulli.
I pareggi contro Urbino e Fabriano hanno rallentato la corsa, poi un lutto ha colpito tutta la tifoseria: la scomparsa di Stefano Tognetti, storico ultras, ha lasciato un vuoto, ma anche una forza nuova. La vittoria contro il Montefano è stata un inno alla bellezza e alla commozione: la rovesciata di Ruani e il destro a giro di Cirulli hanno steso gli avversari e scaldato la Curva Just, con la dedica a “Lu Vekkiu”.
Da lì in poi, cinque vittorie consecutive senza subire gol, un gioco brillante e una difesa di ferro. Cirulli, nel suo momento magico, chiude i conti al Del Conero con i Portuali, poi decide nel finale la sfida con l’Osimana. I due argentini Lucero e Oses fanno impazzire Villa San Filippo nello scontro diretto con il Chiesanuova. A dicembre, in un Helvia Recina in versione natalizia, Vrioni veste i panni di Cognigni, squalificato, segna una doppietta e regala la vittoria nel big match col Montecchio all’Helvia Recina. La Maceratese è campione d’inverno. A Monturano Nasic evita la sconfitta. Il Montecchio anticipa la gara col Fano e chiude il girone di andata a -2.
Nel girone di ritorno, a causa del lungo infortunio di Albanesi, la società interviene e ingaggia Marras, subito decisivo. Contro l’Urbania la Rata ribalta lo svantaggio, ma si fa raggiungere nel finale. A Fermignano, contro un Fano in undici giocatori contati, basta un colpo di testa di Cognigni su pennellata di Marras. Col Mariner la Rata perde anche Nasic per infortunio: crociato ko, stagione finita. Ma la squadra risponde: 2-0 con gol di Cognigni e rigore di Ruani. A Montegranaro finisce 0-0 grazie a un grande Gagliardini, mentre Lucero di testa batte il Matelica. Il match in trasferta contro la Sangiustese è un'altra prova di forza: Marras e Vrioni ribaltano il risultato. Il ritorno del derby con il Tolentino è un’altra battaglia, con la Rata che rimonta due volte, ma cede il primo posto al Montecchio.
Dopo 18 giornate, la Maceratese perde a Urbino. Il Montecchio pareggia col rigore contestato all’Osimana e allunga a +2. I biancorossi reagiscono: 3-1 al Fabriano con reti di Mastrippolito, Cirulli e Marras. Il Montecchio si ferma ancora: vetta di nuovo condivisa. Contro il Montefano, un altro capolavoro: Cognigni inventa due giocate decisive, trasformate da Marras, prima con un sinistro fatato all'incrocio e poi su rigore. L'ex Ancona e Fermana dedica la vittoria al padre scomparso qualche settimana prima: l'ennesimo momento difficile della stagione, col gruppo che si è stretto attorno al suo capitano. Con i Portuali è battaglia vera, risolta nel finale da Ruani. A Osimo Gagliardini para un rigore ma si infortuna: entra l'esordiente Marchegiani. Vrioni segna una perla su punizione al 90’, ma al 94’ arriva il pareggio. A Chiesanuova il Montecchio non va oltre lo 0-0, e il testa a testa continua. A tre giornate dal termine arriva il Chiesanuova, ancora in corsa. Primo tempo spettacolare, chiuso sul 2-0 con la doppietta di Cognigni. Tempestilli accorcia, Marras inventa su punizione, poi ancora Tempestilli per un finale da brividi.
Il Montecchio vince col Monturano su rigore al 92’: sarà resa dei conti allo Spadoni. Solo 400 tifosi ammessi, ma l’intera tifoseria biancorossa parte comunque per Montecchio, restando fuori dallo stadio. Il K Sport chiude il primo tempo avanti di un gol e con un uomo in più, dopo la controversa espulsione di Mastrippolito. Il raddoppio arriva a inizio ripresa. Chiunque avrebbe ceduto, ma non la Maceratese: in dieci, pareggia con uno-due da urlo di Bongelli e Cirulli. Il Montecchio torna avanti su calcio d’angolo, nella mischia. A una giornata dalla fine, la squadra di Magi sembra aver chiuso il discorso promozione.
Il campionato osserva 3 settimane di stop tra Pasqua e torneo delle regioni. Si riprende con la Maceratese che ospita il Monturano, in cerca di punti per disputare il playout in casa, e il Montecchio che fa visita all’Urbino, che può ancora sperare nei playoff. La Rata parte fortissimo e chiude in vantaggio 2-0 il primo tempo con Vrioni-Marras. Al termine dei primi 45 anche il Montecchio però è avanti 1-0 sull’Urbino. All’Helvia Recina, mentre la Maceratese porta a spasso il Monturano, inizia ad arieggiare un clima di rassegnazione. La speranza viene però riaccesa dal gol del pareggio dell’Urbino. Tutti i presenti sono con la testa al Montefeltro: la tribuna si svuota e va a seguire l’altra partita dalla tv del bar dello stadio. Intanto la Rata va sul 3-0 con Oses. Poco dopo arriva il sorpasso dell’Urbino, accolto con un boato incredibile da parte di tutto lo stadio. Marras fa doppietta e cala il poker. L’arbitro decreta la fine e tutti aspettano solo il fischio finale da Urbino. I giocatori sono raccolti in cerchio in mezzo al campo, la notizia arriva: l’Urbino ha vinto 2-1. Maceratese e K Sport Montecchio chiudono il campionato a pari punti. Sarà spareggio.
Pochi giorni dopo la federazione ufficializza il Bianchelli di Senigallia come sede per ospitare lo spareggio. I maceratesi sono pronti a partire in massa e attendono solo news sulle prevendite, ma all’improvviso la Questura di Ancona boccia Senigallia per questioni di ordine pubblico. Il club biancorosso si attiva per trovare un’altra soluzione: viene sondata addirittura anche l’ipotesi Gubbio, mentre sembra fatta per il Recchioni di Fermo. Per la Questura però ancora niente da fare. La Curva Just scende in piazza per protesta. A due giorni dalla partita, dopo una settimana infuocata da polemiche, la federazione comunica lo slittamento dello spareggio di una settimana allo stadio del Conero di Ancona. Il popolo biancorosso viene ancora tenuto in attesa per quanto riguarda i biglietti, con la prevendita che scatta il giovedì. Viene eletto il nuovo Papa: Leone XIV. Nello stesso momento il club biancorosso comunica un’altra fumata bianca: il sold out dei 2.000 biglietti messi a disposizione in sole 3 ore. La società ne richiede altri e ne riceve ulteriori 500, polverizzati subito anche quelli. In un clima di incredibile entusiasmo la Maceratese va ad Ancona a contendersi la Serie D.
11 maggio 2025: una data destinata a restare nella storia biancorossa. Prima del fischio di inizio, la Curva Just espone una meravigliosa coreografia coi colori biancorossi e il simbolo di Macerata al centro. Sotto la scritta che recita: “HINC A TE NATI CIVITAS MACERATENSIS”.
La partita inizia al meglio per la Rata, che la sblocca subito al 9’ col colpo di testa di Lucero. Dopo un primo tempo equilibrato si va a riposo con questo punteggio. Nella ripresa il K Sport Montecchio trova il gol del pari con Micchi, anche lui di testa. Torelli entra scomposto su Marras e si becca il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci. La Maceratese prova a sfruttare l’uomo in più, ma i pesaresi si difendono bene. Si va ai supplementari, con la Rata che preme ma col Montecchio che regge. Non sono bastate 30 partite, non sono bastati 120 minuti: l’Eccellenza Marche 2024/25 si decide ai rigori. Si calcia dalla parte opposta alla Curva Sud dove ci sono i tifosi maceratesi. Vanzan e Gomez non sbagliano, ma Micchi, Magnanelli fanno lo stesso. Cognigni segna, ma non Gurini, che si fa ipnotizzare da un eroico Gagliardini. Cirulli mantiene i nervi saldi e batte Cerretani. Fa lo stesso Kalombo e assegna dunque a Lucero la responsabilità dell’ultimo rigore. L’argentino va sicuro sul pallone, spiazza il portiere e spedisce la Maceratese in Serie D, a dieci anni dall’ultima volta, a otto dall’esclusione dalla Serie C e dal fallimento.
Il secondo campionato vinto dal presidente Crocioni, emozionatissimo nei festeggiamenti finali. La stagione 2024/2025 resterà scolpita nella memoria dei tifosi come una delle più emozionanti della storia biancorossa. Un’annata da batticuore, vissuta al ritmo dei cori della Curva Just, del carisma di capitan Cognigni, del talento dei giovani, della tenacia di Mister Possanzini. Una squadra costruita con amore per la maglia, che ha saputo emozionare e, alla fine, vincere. La Serie D torna a essere realtà. La Rata è tornata.
(Foto di Francesco Tartari)
È tempo di finale playoff nel campionato di Eccellenza Marche. K Sport Montecchio Gallo e Tolentino si sfideranno domenica 18 maggio, alle ore 16:30, nella cornice dello stadio "Spadoni" per accedere alla fase nazionale degli spareggi per la promozione in Serie D.
Fase nella quale saranno complessivamente sette i posti in palio per la Serie D 2025/2026 tra le ventotto partecipanti ai playoff nazionali (in alcune regioni i gironi di Eccellenza sono due, ndr) che dal prossimo 25 maggio si affronteranno in due turni con gare di andata e ritorno.
La vincente della finale playoff di Eccellenza Marche sarà inserita nel gruppo G nazionale dove affronterà la squadra vincitrice della finale playoff del girone A di Eccellenza emiliano-romagnola. In Emilia, infatti, sono due i gironi del massimo campionato regionale: quello A e quello B. Una tra K Sport Montecchio Gallo e Tolentino, dunque, sfiderà la vincente di Nibbiano & Valtidone contro Vianese, sfida anch'essa in programma domenica 18 maggio.
Si qualificheranno al turno successivo le squadre che al termine dei due incontri avranno ottenuto il punteggio maggiore o, in caso di parità, il maggior numero di reti segnate nelle due partite. Vale, dunque, la differenza reti senza discrimine tra gol fatti in casa o in trasferta così come avviene in Champions League, per capirci. In caso di ulteriore parità si effettueranno i supplementari ed eventualmente i rigori. I criteri rimarranno invariati anche per il secondo turno.
La vincente del gruppo G nazionale fronteggerà, poi, al secondo turno la vincente del gruppo I nazionale che include il girone A dell'Eccellenza laziale e l'Eccellenza sarda. Per la Sardegna il Monastir è già sicuro dell'accesso alla fase nazionale mentre per il Lazio bisogna attendere la finale regionale che vede opposte il Civitavecchia e il W3 Maccarese.
Per quanto riguarda le date la prima fase si disputerà dal 25 maggio (andata) al primo giugno (ritorno), mentre la seconda fase è in programma dall'8 giugno (andata) al 15 giugno (ritorno).
(Credit foto: Us Tolentino 1919)
Dopo le prime tre tappe in Albania e le quattro che hanno attraversato il Sud Italia, il Giro d'Italia 2025 fa il suo ingresso nelle Marche sabato 17 maggio con la settima frazione, che porterà i corridori da Giulianova a Castelraimondo per un totale di 197 km. Una tappa impegnativa e nervosa che attraversa tre province marchigiane, con quattro Gran Premi della Montagna e numerosi tratti collinari ideali per attacchi da lontano o per movimenti tra i big della classifica generale.
La partenza è fissata a Giulianova, lungo la costa abruzzese, dove è posto il chilometro zero. Dopo un tratto iniziale pianeggiante attraverso Garrufo e Sant’Egidio alla Vibrata, il gruppo entra nelle Marche attraversando la provincia di Ascoli Piceno. Il primo centro abitato toccato è Maltignano, poi si entra nel cuore di Ascoli Piceno, dove i corridori percorreranno alcune delle strade principali prima di dirigersi verso l'entroterra.
A Roccafluvione è collocato il primo traguardo volante della giornata, valido per la classifica a punti della maglia ciclamino. Subito dopo, inizia la salita verso Croce di Casale (729 m), primo GPM di 3ª categoria, che segna il passaggio in una fase più selettiva del tracciato. Segue il tratto in discesa verso Comunanza, poi un rapido passaggio nella provincia di Fermo con l’ingresso ad Amandola.
Dalla località di Sarnano, dove è posizionato il secondo traguardo volante (km 90.6), inizia una delle salite più attese della giornata: a Sassotetto, il valico di Santa Maria Maddalena, a quota 1455 metri, Gran Premio della Montagna di 1ª categoria. Una scalata lunga e regolare che farà una prima selezione importante tra i favoriti. Dalla cima inizia una discesa tecnica che porta i corridori nel cuore dell’Appennino maceratese: Bolognola, Fiasta, Pievebovigliana, Muccia, Serravalle del Chienti. In questa fase il tracciato alterna brevi salite e discese, fino al terzo GPM di giornata, a Montelago (1017 m, 3ª categoria), immerso in un paesaggio suggestivo e solitario.
Si prosegue verso Sefro, Pioraco e le frazioni di Borgo Lanciano e Castel Santa Maria, dove è posizionato il Red Bull Km, tratto breve ma intenso che assegna abbuoni preziosi. Dopo il passaggio per Matelica, la corsa affronta l'ultimo Gran Premio della Montagna, quello di Gagliole (468 m, 4ª categoria), un vero e proprio strappo che anticipa un finale tecnico e nervoso.
Il tratto conclusivo è ricco di insidie. A Castel Santa Maria i corridori affronteranno due chilometri con pendenze costanti al 12-13%, poi si attraversa Matelica su strade strette per raggiungere Gagliole, dove un muro di 800 metri al 12% segna l’ultima vera difficoltà altimetrica. Da lì, una discesa impegnativa conduce fino ai 2 km dall’arrivo, mentre nei 400 metri finali una curva a destra introduce nel centro abitato di Castelraimondo. Il traguardo è posto in leggera ascesa (tra il 5% e il 2%) su una carreggiata larga 7 metri.
Una tappa da non sottovalutare, che potrebbe rimescolare le carte sia per gli uomini di classifica che per i cacciatori di tappe resistenti in salita. Strade di casa per Giulio Pellizzari, che se non dovrà svolgere i compiti da gregario per il suo capitano Primož Roglič, potrà provare a centrale la vittoria di tappa.
Il comune di Recanati prende atto della decisione, presa lo scorso 13 maggio dal CdA della Recanatese e dal suo presidente Adolfo Guzzini, di rassegnare le proprie dimissioni. "Non posso che ringraziare, anche a nome dell'amministrazione comunale, il presidente Guzzini per la passione che ha dimostrato nella sua gestione e l’amore nei confronti di questa splendida realtà", ha dichiarato il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, commentando la notizia.
"D'altro canto, i risultati ottenuti dalla squadra durante la sua presidenza sono indubbi e sotto gli occhi di tutti, dalla vittoria dello scudetto di categoria in campionato di serie D durante la stagione 2021/2022 alla promozione in serie C, che ha segnato un passaggio importante nella storia della squadra", aggiunge il primo cittadino.
Una decisione che, proprio per i trionfi conseguiti in campionato, fatica ad essere compresa: "Sono tuttavia sorpreso dalla decisione del CdA di rassegnare le dimissioni in toto - ha commentato ancora Pepa -. Sono a disposizione, vista la delicatezza della situazione, a ricevere il presidente dimissionario Adolfo Guzzini per ascoltare in via diretta le motivazioni e le condizioni che hanno portato a tale gesto. Abbiamo richiesto, pertanto, ai diretti interessati un colloquio già nelle prossime ore, con l'auspicio che si possa arrivare in tempi brevi a chiarire quanto accaduto ed eventualmente procedere di conseguenza".
Dopo la vittoria del campionato di Promozione e della Coppa Marche, il Trodica guarda già alla prossima stagione e riparte da uno dei suoi uomini simbolo: Pablo Becker. Il club ha ufficializzato la riconferma del fantasista argentino, pronto a guidare ancora una volta i biancocelesti nel campionato di Eccellenza 2025/26.
Giocatore dal talento cristallino, Becker è stato spesso determinante con le sue giocate, lasciando il segno in molte partite decisive, a partire dalla finale di Coppa a Senigallia, dove dal suo destro è partito il cross per il gol vittoria firmato da Bonvin.
«Giocatore dal talento indiscusso, carisma da leader e cuore biancoceleste, Pablo rappresenta al meglio lo spirito del nostro club», si legge nel comunicato ufficiale. Per Becker si tratta anche di un ritorno in un campionato che conosce bene: due anni fa ha vinto l’Eccellenza con la Civitanovese, recitando un ruolo da protagonista. Ora è pronto a viverla di nuovo, ma con addosso la maglia del Trodica.
Oltre 250 i partecipanti al Vic Bikepacking 2025, l’evento cicloturistico che si è tenuto il 10-11 maggio nell’entroterra maceratese, in collaborazione con il negozio Bike Workshop, dedicato a tutti gli appassionati di ciclismo e di avventura. Un’esperienza cicloturistica che combina il piacere id fare sport con la scoperta di scorci mozzafiato.La partenza è stata da Villa Quiete di Treia, una meravigliosa villa rinascimentale, che ha estasiato i partecipanti venuti soprattutto da fuori regione. Il primo giorno, i ciclisti hanno scoperto luoghi magici come piazza del Popolo e il castello di San Severino Marche, la piazza e i panorami di Serrapetrona, Camerino e Montelago, per poi scendere prima a Sefro e poi a Pioraco. Per quanto riguarda il secondo giorno, i cicloturismo sono partiti alla volta di Matelica, passando per i colorati murales di Braccano, sono saliti all’Abbazia di Roti, per poi scendere il Valdiola e ritornare a Treia in piazza.Marco Sordini, è uno degli organizzatori insieme ad Alessandra Cristalli e a Nicola Santori: “Si è creata una sinergia con tutti i comuni, da Sefro, dove il sindaco Tapanelli si è impegnato per aiutarci con i tavoli per la cena, fino a Treia che ci ha messo a disposizione la Villa per la partenza, ma anche Matelica e San Severino Marche. Non c’è stato un comune che non ci ha aiutato, ringraziamo tutti”.
Il campo base è stato allestito a Pioraco, Sordini ha aggiunto: “Ringrazio di cuore il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi, ci siamo trovati davvero benissimo, è stato di una lungimiranza e disponibilità infinita. Ci ha messo a disposizione quanto di più bello ci sia in paese, tra cui il nuovo centro sportivo composto dal palazzetto, al prato adiacente dove abbiamo fatto allestire le tende, fino al chiostro per la cena, che è stata una chicca. Tutti i partecipanti sono rimasti a bocca aperta”.Molto soddisfatta Alessandra Cristalli, presidente del Vic: “Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare un bellissimo evento e a portare tantissimi cicloturisti da fuori regione, tutto ciò grazie alla collaborazione delle amministrazioni dei comuni attraversati ed agli sponsor che ci hanno sostenuti. Non resta dunque che aspettare l’edizione del 2026”.