Antivigilia del match e mercato aperto: commento come sempre affidato all’esperienza del Direttore Generale rossoblù Alessandro Cossu.
Sabato si torna in campo contro il Forlì, squadra che va temuta anche alla luce del mercato che sta svolgendo?
Andava temuta anche prima, naturalmente con il mercato ha inserito giocatori molto importanti. Tutti quanti si stanno rinforzando. Sono convinto che alla fine del mercato, anche quello professionistico di gennaio, sarà un altro campionato e bisognerà tirare le somme e vedere se si farà meglio o peggio del girone di andata. Il calcio non dipende solo dalla qualità dei giocatori.
Pezzi pregiati sul mercato quelli rossoblù. Quali primi movimenti sono stati fatti?
Abbiamo dato in prestito Armellini alla Civitanovese e Ezzaitouni al Montefano per mandarli a farsi le ossa e poi rivalutarli l’anno prossimo. In uscita negli ultimi giorni abbiamo avuto Laringe che, anche se noi ci puntavamo, ha fatto la scelta di andare al Notaresco per andare a giocare un po’ di più ritenendo che in un’altra squadra avrebbe avuto più spazio. Con Calamita invece avevamo da tempo un accordo ed è stato ceduto al Montegiorgio. A loro auguro di trovare la propria strada e di giocare tante partite. Al momento attuale è stato questo il nostro mercato.
In entrata state facendo qualcosa? O l'idea è già quella di iniziare ad inserire quei giovani che sono ormai pronti?
La nostra intenzione è questa però bisogna essere consapevoli che da un momento all’altro potrebbe cambiare qualcosa. Fino alla prossima settimana, quando ci sarà la chiusura del mercato, ci potrà essere qualche giocatore che chiede di andare via e bisognerà rimpiazzarlo, come ci potrebbero essere delle Società che potrebbero fare delle richieste. Al momento attuale vere richieste non ci sono state. E’ ovvio che con i giocatori diciamo appetibili che abbiamo noi, rincorsi da tutte le Società che in questo momento però non hanno avuto argomenti nei nostri confronti, se dovesse arrivare qualche proposta al momento opportuno le valuteremo. La nostra intenzione è proseguire con questa rosa, ma nel periodo di mercato un giorno si dice una cosa e il giorno dopo potrebbe cambiare tutto.
Si aspetta un equilibrio del campionato stravolto da questa sessione oppure sarà determinante quella di gennaio che vedrà protagonisti i professionisti?
Parto dal presupposto che questi campionati si vincono con i giocatori di categoria. Tutte le squadre si stravolgeranno. Sarà un campionato diverso, ma potrebbe esserlo in positivo o anche in negativo, stravolgendo e spendendo.
IL PUNTO SETTIMANALE SULLA JUNIORES NAZIONALE: ROSSI, RACCIO, MESSI
“Con il Francavilla abbiamo sfoderato una delle nostre migliori prestazioni stagionali. Al di là del risultato rotondo, è stata una partita in cui abbiamo espresso un ottimo livello di gioco e di qualità individuali. Siamo molto felici di questo e ne andiamo orgogliosi: il merito va all’impegno che i ragazzi mettono quotidianamente in allenamento. Non ci interessa arrivare alla vittoria del campionato, non è quello il nostro obiettivo, bensì cercare di valorizzare il più possibile i nostri elementi. A dimostrazione di questo, abbiamo mandato in prestito due ragazzi che finora hanno fatto molto bene, gli unici due ragazzi del 2000 in rosa, Armellini ed Ezzaitouni, che sono andati a giocare e farsi le ossa in due prime squadre, uno in Promozione e l’altro in Eccellenza. Abbiamo così ringiovanito ancora di più la squadra. Continueremo a cercare di dare il massimo risalto ai nostri giocatori, ovviamente con la speranza di arrivare più in alto possibile” ha dichiarato Mister Adolfo Rossi.
Sulla stessa lunghezza d’onda il portiere classe 2002 Lorenzo Raccio: ”Sicuramente è stato un bellissimo inizio di stagione. Sia durante gli allenamenti, riuscendo ad apprendere quello che il mister Armellini vuole, sia durante le partite mi sento la testa leggera. Questo lo dimostrano i risultati sia personali che di squadra che stiamo raggiungendo. Mi ritengo fortunato ad allenarmi con due professionisti come Chiodini e Armellini: anche solo osservandoli un portiere riesce a trarre insegnamenti utili. Mi sono trovato molto bene alla Sangiustese, sia nel gruppo Juniores che in prima squadra, dove tutti sono sempre pronti a dare una mano e un consiglio per migliorare. Con il tipo di gioco propositivo che praticano entrambe le formazioni rossoblù mi trovo a mio agio. Ormai il portiere è una sorta di ultimo difensore e la bravura con i piedi è un elemento importante quanto le parate. Sono contento che entrambi i mister chiedano a noi portieri di giocare: siamo un elemento in più nel possesso palla. Sabato scorso, nell’ultima gara prima del turno di riposo, ho anche parato un rigore: una grande soddisfazione personale, ma ancora più grande è stata la gioia per la grande prestazione di tutta la squadra, che non ha mai mollato e ha meritato il successo”.
Completamente d’accordo anche l’attaccante dal cognome importante, il 2002 Marino Messi, ex Junior Macerata, che sabato ha messo a segno il secondo gol stagionale, ma che ha già sfornato diversi assist: “A parte gli scherzi, il cognome non mi pesa. Alla Sangiustese mi sono trovato bene e mettere la palla in rete è sempre un’emozione particolare. Con i compagni e il mister il rapporto è bellissimo. Ovviamente la differenza rispetto al campionato Allievi Regionali che disputavo l’anno scorso si sente eccome”.
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