Sangiustese, bilanci e obiettivi del Presidente Tosoni: "Salvezza in fretta, poi si vedrà"
Nell’ultimo giorno di un 2018 senz’altro positivo per i colori rossoblù, a prendere la parola e a tracciare un bilancio in casa Sangiustese non poteva che essere il Presidente Andrea Tosoni.
Partiamo dalla nota negativa. La sconfitta di Jesi ha fatto mancare la ciliegina sulla torta o è un momento fisiologico? Una giornata poco brillante ci può anche stare...
Nella partita di Jesi, per come l’ho vista io, è mancato l’approccio mentale. Siamo andati in campo in maniera svagata ed il clima vacanziero ha contribuito alla prestazione negativa. La ciliegina è mancata, ma ci può stare. L’importante è capire dove abbiamo sbagliato affinché l’errore non si ripeta.
Un bilancio di questo 2018: salvezza nel primo anno di Serie D e terzo posto al termine del girone di andata nel secondo anno.
E’ stato un 2018 positivo, ma nel calcio non ci si deve mai guardare troppo indietro se non si vogliono avere brutti risvegli. A gennaio 2018 avrei messo la firma per chiudere in questo modo, ma ormai fa già parte del passato. Bisogna sempre andare avanti.
Un salto indietro di qualche anno: a Natale 2015 la sua Sangiustese era prima in Promozione con 8 punti sull'Atletico Piceno. L'anno successivo in Eccellenza chiudeva la prima metà di stagione ad un punto dal Fabriano Cerreto che poi sorpasserà al ritorno. Lo scorso anno, dopo il successo sull'Agnonese, in quinta posizione in Serie D con 27 punti. Una crescita esponenziale..
Sicuramente questa crescita è motivo di orgoglio. Sul versante sportivo siamo cresciuti rapidamente, ma ho sempre sostenuto che a livello organizzativo e societario non eravamo pronti come una normale squadra di Serie D. Dobbiamo migliorare ancora, avendo ben chiaro nella testa da dove siamo partiti e dove possiamo arrivare. Secondo me il compito più difficile, quando si affrontano categorie importanti come questa, è rimanerci ed essere all’altezza sotto tutti i livelli, gestionale, tecnico e finanziario.
Questione impianti: come sta evolvendo la situazione?
Noi quest’anno abbiamo teso la nostra mano per una discussione ragionevole. Alla fine dei colloqui, in base a quello che verrà fuori, si vedrà se fare una cosa insieme o andare ognuno per la propria strada.
Non solo prima squadra ma anche Juniores Nazionale. Nata lo scorso anno, sfiorò subito i playoff dopo un girone di andata super ed ora è campione d’inverno. Quanta soddisfazione le danno questi ragazzi, vederne tanti in prima squadra e convocati nelle rispettive rappresentative di categoria o altri spiccare il volo verso il calcio importante come Khailoti al Bologna e Marfella al Cesena?
L’anno scorso, al termine del girone di andata, i migliori profili furono portati in prima squadra, quindi il calo di risultati nel girone di ritorno fu fisiologico. Quest’anno abbiamo costruito una squadra composta prevalentemente da ragazzi delle annate 2001/2002 per lavorare in anticipo di mezza o addirittura una stagione. La scelta ci sta ripagando. Questi ragazzi mi stanno dando enormi soddisfazioni, così come me ne danno tutte le persone che mi sono intorno. Se ancora oggi sono il Presidente della Sangiustese è proprio per questo. Quando non le avrò più resterò a casa.
Una società non grande, la Sangiustese, ma che si sta strutturando bene. Soddisfatto di questa crescita extra campo o magari vorrebbe una risposta maggiore dalla città di Monte San Giusto?
La città sta rispondendo bene. Sono contento di questa crescita, ma ho sempre il vizio di voler migliorare. Uno stimolo costante a crescere e colmare le lacune. Fa parte del mio carattere. Nella mia testa non esiste step definitivo. Questo non lo dico né per lamentarmi né per presunzione. La voglia di perfezionarmi è la molla che mi fa andare avanti.
Sempre piedi saldi a terra: cosa chiede a questo 2019?
Al 2019 chiedo di salvarsi il prima possibile, di divertirsi.. e poi si vedrà! Colgo l’occasione per augurare un lieto anno nuovo a tutti gli sportivi, ai nostri giocatori, ai dirigenti, ai collaboratori, ai tifosi, ai partner commerciali e a tutti coloro sono vicini ai colori rossoblù.
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