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Quella volta di 'Pablito' Rossi all'Helvia Recina: i primi gol juventini contro la Maceratese

Quella volta di 'Pablito' Rossi all'Helvia Recina: i primi gol juventini contro la Maceratese

All’Helvia Recina, il cui impianto di illuminazione fu inaugurato per quella grande occasione, giocò una manciata di minuti appena dieci, ma  bastarono al diciannovenne Paolo Rossi, non ancora Pablito, per mettere a segno un gol, il sesto di sette con cui la Juventus in quella felice sera del 24 settembre 1975 travolse negli ultimi 23 minuti la Maceratese che fino a quel punto aveva tenuto alla grande il campo 3 a 3 nell'amichevole, arbitrata dal ginesino Sancricca, organizzata grazie ai buoni uffici che Cesare Jonni teneva con Boniperti e il dottor Giuliano, rispettivamente presidente e dg della società bianconera.

L'avv. Giancarlo Nascimbene ricorda bene l'evento:" Cittadini, Esposto e Squarcia aveva replicato gol su gol ai vari Bettega, Damiani, Altafini. Era la Juve, allenata da Carletto Parola, pure di Anastasi, Capello, Furino, Morini e Cuccureddu che a Macerata segno' due reti. Noi giocavamo in serie D, la squadra era affidata a Sergio Carpanesi che mi aveva voluto, ancorche' fossi giovanissimo, direttore sportivo. Il 3 a 3 pure provvisorio contro le stelle juventine ci avevano gasato. Pensavamo di fare un grande campionato. Invece ci salvammo a fatica. Ricordo anche la cerimonia di benvenuto alla Juve nel salone d'onore di Palazzo De Vuco, con il sindaco Vinciguerra, il presidente sen. Tambroni e il dg Jonni. A servire da bere Gino, il mitico gestore del “caffè della Sportiva".

A marcare, senza apparente successo il futuro capocannoniere dei Mondiali '82, fu il capitano della Maceratese, l'intramontabile Peppe Rega.

Rossi fu ceduto di lì a poco al Como in serie A, poi al Lanerossi Vicenza dove esplose. In quella stessa squadra che allenata da Manlio Scopigno aveva trovato giusta valorizzazione un altro grande maceratese: Pino Ferretti, grande amico e compagno in 'difesa' di Rega.

Rossi, affermatosi, passò al Perugia dove ebbe modo di familiarizzare con il bravissimo portiere Nello Malizia, maceratese doc.

"La stagione 75-76 la ricorda bene - gongola al pensiero Nascimbeni - Il 'mio' Torino divenne campione d'Italia la prima ed unica volta dopo Superga e la Juve venne 'infilzata'...dopo che ci avevamo provato noi anche se per 67' all'Helvia Recina".

Su quello stesso campo dove, 10 anni più tardi, avrebbe giostrato Diego Maradona che in veste nazionale argentina Pablito azzurro sconfisse nell'82 in Spagna.

Due miti assoluti che s'incontrarono sotto il cielo di Macerata, tanto più terso di adesso nella luce sportiva.

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